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INDICE 1. PREMESSA CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DEI CAVI 1 2. PRESCRIZIONI GENERALI 3 3. QUADRO UNITA' 4 4. CIRCUITI ELETTRICI.

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914_R_GE_002_A_Relazione Tecnica Impianti.doc Agosto 2017

INDICE

1. PREMESSA 1

1.1. CRITERIDIDIMENSIONAMENTODEICAVI 1

2. PRESCRIZIONI GENERALI 3

3. QUADRO UNITA' 4

4. CIRCUITI ELETTRICI. 5

5. IMPIANTI ELETTRONICI. 6

6. MISURE DI PROTEZIONE DAI CONTATTI DIRETTI E INDIRETTI. 8

7. PRESCRIZIONI AGGIUNTIVE 9

8. CIRCUITI ELETTRICI 10

9. IMPIANTO DI SICUREZZA 11

10. CALCOLO DELLE LINEE ELETTRICHE IN CAVO MT/BT 12

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914_CR_GE_R_002_A_relazione tecnica impianti.doc 1 Agosto 2017

1. PREMESSA

1.1. CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DEI CAVI

Il metodo utilizzato per il dimensionamento dei cavi e il cosidetto "Criterio della caduta di tensione ammissibile" comunemente usato per le linee in cavo, specie se in BT.

Dopo aver calcolato la sezione del conduttore in base alla c.di t. ammissibile, occorre sempre verificare che la portata corrispondente si inferiore alla portata di esercizio.

Se la corrente e pressochè costante il soddisfacimento della condizione suddetta è già una verifica termica in quanto assicura che la temperatura del cavo in esercizio non supererà quella massima ammissibile.

E' da considerare che per linee in BT molto corte (lunghezza nell'intorno dei 25 m) la c. di t. assume valori poco rilevanti e generalmente è sufficiente scegliere il cavo in base alla portata.

Un punto che riveste particolare importanza nel metodo utilizzato è quello relativo all'assegnazione di un adatto valore della c. di t.

Nel caso di impianti utilizzatori in BT in edifici a destinazione residenziale o similari, la norma CEI 64-9 prescrive che la c. di t. non superi il 4%, rispetto alla tensione nominale di consegna, in qualsiasi punto dell'impianto utilizzatore, ed è proprio questo il valore adottato, in questo caso, per il dimensionamento.

Le relazioni utilizzate sono le seguenti ( ove si è posto rl = r/S):

- per tensione trifase 380 V

3^1/2*I*L

dV% = --- (rl cos(f) + xl sen(f))*100 V

- per tensione monofase 220 V

2*I*L

dV% = --- (rl cos(f) + xl sen(f))*100 V

dato che le lunghezze in gioco sono dell'ordine del centinaio di metri, e che il calcolo si riferisce esclusivamente a linee in cavo (xl = 0.1 ohm/Km), si è posto:

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914_CR_GE_R_002_A_relazione tecnica impianti.doc 2 Agosto 2017

xl sen(f) = 0

inoltre si è imposto che:

per V = 220 V sia dV% = 4%

per V = 380 V sia dV% = 3%

I simboli adottati hanno il seguente significato:

%V caduta percentuale di tensione I [A] intensità di corrente

V [V] differenza di potenziale L [m] lunghezza linea

R [ohm mm2/m] resistività del rame S [mm2] sezione cavo

Va evidenziato che il dimensionamento dei cavi va ricalcolato sulla base delle reali condizioni di installazione e sulla scorta delle effettive lunghezze delle linee, pertanto i valori esposti sono da considerarsi orientativi e calcolati sulla base di lunghezze stimate e non effettive.

Trovandosi in presenza di un impianto elettrico utilizzatore a tensione nominale inferiore a 1000 V in corrente alternata la seguente relazione di calcolo è stata condotta seguendo le indicazioni prescritte nelle seguenti norme, leggi e decreti:

-Legge 5/3/90 n. 46 e D.P.R 6/12/91 n.447/D.P.R 547 -C.E.I 64-8 (fascicolo 1000, seconda edizione);

-C.E.I 64-50/UNI 9620 (fascicolo 1282 G);

-C.E.I CT 20 (scelta e installazione dei cavi) -C.E.I 11-8

Inoltre essendo 50<Vn<1000 V è un sistema di I^ categoria.

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914_CR_GE_R_002_A_relazione tecnica impianti.doc 3 Agosto 2017

2. PRESCRIZIONI GENERALI

I componenti saranno scelti conformi alle prescrizioni di sicurezza delle rispettive norme: saranno scelti in modo da non causare effetti nocivi sugli altri componenti o sulla rete di alimentazione.

I componenti dell'impianto e gli apparecchi utilizzatori fissi saranno installati in modo da facilitare il funzionamento, il controllo, l'esercizio e l'accesso alle connessioni.

I dispositivi di manovra e di protezione, quando ci sia possibilità di confusione che ingeneri pericolo, devono portare scritte o altri contrassegni che ne permettano la identificazione.

Per quanto riguarda la identificazione dei conduttori dovranno essere rispettate le seguenti indicazioni:

- bicolore giallo-verde per conduttori di terra, protezione ed equipotenzialità;

- blu chiaro da destinare al conduttore di neutro;

- colori secondo la tabella CEI-UNEL 00722 per i colori distintivi dei cavi.

Circa la predisposizione degli apparecchi vengono prescritte le seguenti quote di installazione dalla superficie calpestabile:

- quadro elettrico cm. 160 - suoneria cm.160 o 205;

- citofono cm.140;

- prese di corrente, citofono, TV e cassette di derivazione >=20 cm.

- comandi luce cm.90;

- prese e comandi luce comodini stanze da letto cm.70/80 - prese e comandi luce specchi e servizi cm.110/120 - pulsante a tirante isolante vasca e doccia >=225 cm.

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914_CR_GE_R_002_A_relazione tecnica impianti.doc 4 Agosto 2017

3. QUADRO UNITA'

Il quadro dell'unità sarà installato ad una quota dalla superficie calpestabile di m.1.6 e conterrà le apparecchiature di sezionamento, comando, protezione dei circuiti contro le sovracorrenti e la protezione differenziale.

Infatti per attuare la protezione dai contatti indiretti in pratica si rende necessaria anche l'installazione di un interruttore differenziale ad alta sensibilità (Idn=30 mA).

Ai fini della scelta del potere nominale di corto circuito dell'interruttore installato in prossimità del punto di consegna dell'energia, poichè risulta di difficile determinazione la corrente di cortocircuito nel punto medesimo, sarà installato, in accordo ai suggerimenti delle norme CEI 64-50, un interruttore con potere di interruzione di 5 (6) KA monofase (Trifase).

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4. CIRCUITI ELETTRICI.

Lo schema elettrico dei circuiti sarà di tipo radiale. Al fine di assicurare un servizio affidabile sono stati previsti i circuiti riporati in planimetria allegata:

Saranno utilizzati cavi unipolari in rame isolati in gomma sintetica EPR (temperatura massima ammissibile 85 ^C) con guaina protettiva in PVC.

I cavi saranno posati in tubi protettivi incassati a parete, inoltre i raggi di curvatura degli stessi, se D è il diametro esterno del cavo, devono essere >=12D mentre il diametro del tubo protettivo deve essere

>=1.4 il diametro del fascio di cavi che ospita.

Per la protezione delle condutture dai sovraccarichi e dalle correnti di cortocircuito verranno adoperati interruttori automatici magnetotermici.

In appendice è riportato il dimensionamento delle linee e la determinazione del carico convenzionale.

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914_CR_GE_R_002_A_relazione tecnica impianti.doc 6 Agosto 2017

5. IMPIANTI ELETTRONICI.

Il cablaggio dell’impianto audio prevede delle canaline incassate nelle pareti e/o pavimento dedicate esclusivamente al passaggio dei cavi audio; si presuppone il passaggio di parecchi cavi audio e quindi è richiesto l’uso di guaine da almeno 32mm di diametro interno e prevedendo di non riempire la guaina oltre il 40% della sezione, pertanto saranno previste guaine affiancate nel caso non fosse sufficiente una sola=guaina.

Occorre installare cavi non propaganti fiamma, autoestinguenti e schermati da interferenze elettriche ai fini di preservare il più possibile la qualità del segnale.

Negli schemi sono indicati solo i punti a parete da cui partono i cavi per congiungersi alla scatola di derivazione principale, posta nel locale tecnico in cui saranno raccolti nel locale tecnico e cablati a parete oppure in rack con collegamento diretto.

Per le casse audio Genelec si deve prevedere un cavo di potenza speakon per il collegamento diretto della cassa al proprio amplificatore (colore verde nello schema).

In prossimità del banco mixer e dei rack outboard sono previsti dei pozzetti dedicati al passaggio di cavi audio e segnale dati.

Il cablaggio delle linee dati è pressoché simile come percorsi al cablaggio delle linee audio ma le stesse debbono essere distinte ed opportunamente distanziale fino al cablaggio finale sia tra loro sia dai cavi elettrici di potenza (oltre naturalmente ad essere adeguatamente schermati).

Per i cavi dati LAN si richiede l’uso di cavi non propaganti la fiamma ed autoestinguenti, schermati Cat.7 per linee ad alta velocità da 1Gbps.

Per il collegamento dei monitor video sono necessari dei collegamenti con cavi HDMI certificati con schermatura, di cui esistono le apposite prese da parete che occupano 1 o 2 posizioni nella scatola porta frutti.

Si possono usare modelli schermati che di solito occupano 2 frutti, anche se la Vimar propone un modello che occupa 1 sola posizione già cablata internamente per una presa HDMI cosa che semplifica l’installazione del cavo nel caso si abbia lo spazio sufficiente a far passare un cavo HDMI già cablato con le porte alle estremità.

Per le prese USB si richiede la massima attenzione alla scelta del modello in quanto solitamente sono commercializzate delle prese USB da incasso per alimentazione di smartphone o simili ma non adatte per la trasmissione di segnale dati.

Per tanto sarà necessario selezionare il modello opportuno e cablarla sul posto con un opportuno cavo schermato di elevata qualità in modo che non vi sia un decadimento delle prestazioni.

Lo standard del cavo USB e della porta deve conforme allo standard USB3.0 o USB3.1, tali da garantire almeno La velocità di trasmissione 400Mb/s (USB 3.0).

Per la connessione Thunderbolt si faccia attenzione a non confondere i cavi con il protocollo DisplayPort che condivide la forma del connettore ma non permette la trasmissione di dati ma solo di segnale video-audio.

La connessione Thunderbolt è una connessione tipica dei prodotti Apple quindi la diffusione di questi cavi non è molto ampia anche se garantisce prestazioni elevate.

Dato che potrebbe essere difficile la reperibilità di connettori per scatole portafrutti si può prevedere l’uso di cavi assemblati pronti all’uso per il cablaggio diretto delle periferiche.

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914_CR_GE_R_002_A_relazione tecnica impianti.doc 7 Agosto 2017

Trattandosi di impianti particolari, ed in alcuni casi a tensione di esercizio differente, per garantire un migliore funzionamento ed una adeguata sicurezza di esercizio e non interferenza con le condutture di distribuzione dell'energia elettrica, è opportuno che vengano realizzate con proprie condutture in tubazioni e cassette di derivazione indipendenti e ben distanti dalle reti di potenza.

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914_CR_GE_R_002_A_relazione tecnica impianti.doc 8 Agosto 2017

6. MISURE DI PROTEZIONE DAI CONTATTI DIRETTI E INDIRETTI.

La protezione dai contatti diretti verrà assicurata dall'isolamento dei componenti che a tal fine verranno scelti solo se riportanti il marchio di qualità IMQ, cosa che ne assicura la corrispondenza dell'isolamento alle relative norme. La protezione dai contatti indiretti verrà effettuata in accordo all'art.5.4.06 delle norme CEI 64-8, mediante l'installazione di un impianto di messa a terra. Inoltre la protezione sarà coordinata con il dispositivo di interruzione differenziale e a tale proposito la resistenza di terra Rt dovrà avere il valore:

Rt<=50/I

ove I è il valore in Amper della corrente di intervento entro 5 secondi del dispositivo di protezione.

Inoltre in base al D.P.R n.547 art. 326 la resistenza di terra non dovrà superare il valore di 20 Ohm.

Il conduttore di terra farà capo al collettore di terra, costituito da apposita sbarra o morsetto metallico a cui saranno anche collegati i conduttori di protezione ed equipotenziali.

Il conduttore di protezione in accordo al punto b) dell'art. 9.6.01 delle norme CEI 64-8 sarà in rame e di sezione:

Sp=4 mmq

Al conduttore di protezione saranno collegate tutte le masse metalliche degli apparecchi utilizzatori, mentre le masse estranee, quali condutture idriche, di gas, eventuali piastre di riscaldamento, eventuali infissi in materiale metallico, ed ogni altro corpo metallico non facente parte dell' impianto elettrico, suscettibile di introdurre il potenziale di terra, dovranno essere collegate ad un conduttore equipotenziale, distinto dal conduttore di terra e facente capo al nodo collettore di terra, in rame di sezione:

Seq=6 mmq

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914_CR_GE_R_002_A_relazione tecnica impianti.doc 9 Agosto 2017

7. PRESCRIZIONI AGGIUNTIVE

Non sarà impiegata una tensione di alimentazione superiore a 400 V.

I conduttori impiegati saranno di rame ed in ogni caso di sezione non inferiore a 2.5 mmq per uso generale e 0.5 mmq per circuiti di comando, segnalazione e simili.

I cavi avranno una tensione nominale non inferiore a 450/750 V e saranno di tipo con guaina, salvo quelli posati entro tubi protettivi o canalizzazione.

Per i circuiti di comando e segnalazione i cavi saranno di tensione nominale 300/500;

Inoltre saranno usati cavi, tubi protettivi, canalizzazioni aventi caratteristiche di non propagazione della fiamma nelle condizioni di posa.

Fino ad una altezza di 2.5 m dal pavimento i cavi saranno protetti contro danneggiamenti meccanici.

I cavi di collegamento con apparecchi mobili saranno non propaganti la fiamma e di lunghezza minima e le prese a spina saranno installate il più vicino possibile alla posizione in cui verrà utilizzato l'apparecchio.

I comandi generali e parziali degli impianti elettrici e le relative protezioni devono essere posti e conformati in modo che il pubblico non possa agire su essi.

La linea di alimentazione deve far capo ad un ambiente non accessibile al pubblico o ad un armadio chiuso a chiave.

Inoltre deve essere previsto un dispositivo di comando di emergenza posto in un ambiente facilmente raggiungibile dall'esterno.

Nel caso di fornitura dell'energia elettrica a tensione nominale superiore a 400 V la cabina di trasformazione deve costituire compartimento antincendio ed essere direttamente accessibile dall'esterno da locale di disimpegno non accessibile al pubblico.

Essa deve avere sufficiente ventilazione ad assicurare il raffreddamento dell'ambiente e del macchinario.

La parte a tensione nominale superiore a 400 V, i trasformatori e i quadri a tensione nominale non superiore a 400 V devono essere separati fra loro mediante pareti incombustibili, inoltre il passaggio delle condutture a tensione non superiore a 400 V attraverso le pareti non deve lasciare aperture.

L'impianto elettrico del luogo aperto al pubblico deve essere collegato ad un quadro generale disposto in un ambiente non accessibile al pubblico.

I dispositivi di protezione devono essere posti in quadri installati in posizione facilmente accessibile e protetti contro eventuali manomissioni del pubblico.

Le derivazioni saranno realizzate in apposite scatole di derivazione.

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8. CIRCUITI ELETTRICI

L'impianto sarà suddiviso in più circuiti ed essenzialmente costituito da: quadro elettrico di comando come da schema, gruppi di prese elettriche e/o segnali da inserire a parete, compresi di scatole portafrutti con possibilità di separazione dei componenti elettrici dai componenti dati/segnali audio come previsto dalla vigente normativa ed al fine di evitare interferenze.

I gruppi di prese sono stati distinti nei grafici di progetto con delle lettere in modo da avere dei gruppi omogenei di classificazioni:

Tipo A. Gruppo frutti dedicati alle casse audio Genelec, richiedono scatola da 8 frutti;

Tipo B. Gruppo frutti dedicati ai subwoofer Genelec, richiedono scatola da 8 frutti;

Tipo C. Gruppo frutti dedicato allo schermo LG appeso alla parete fronte consolle, richiede una scatola da 8 frutti;

Tipo D. Gruppo frutti dedicato a fornire prese aggiuntive (può essere installato sia in senso verticale che orizzontale a seconda delle necessità sia funzionali per la sala regia che per motivi tecnici di installazione), richiede una scatola da 8 frutti;

Tipo E. Gruppo frutti dedicato esclusivamente al controllo del sistema audio tramite interruttori dedicati ad ogni singola cassa e/o subwoofer, richiede una scatola da 8 frutti

Tipo F. Gruppo frutti dedicato al controllo dei sistemi di trasmissione audio dati ed informatici tramite interruttori dedicati, richiede 1 scatola da 8 frutti

Tipo G. Gruppo frutti dedicato al controllo delle luci interne per illuminazione generale, presente sia all’interno che all’esterno del locale; utilizza una scatola porta frutti da 3 frutti;

Tipo H. Gruppo frutti dedicato ai potenziometri/dimmer delle luci interne, utilizza una scatola da 8 frutti;

Tipo I. Gruppo frutti dedicato ai deviatori/interruttori delle luci interne, utilizza una scatola da 8 frutti;

Tipo L. Gruppo frutti collocato nel locale tecnico e dedicato ai deviatori/interruttori delle luci interne di base ed alle luci del locale tecnico, utilizza una scatola da 3 frutti;

Faretti led ad incasso e a binario dimmerabili da remoto, nonchè collegamento elettrico di split in esecuzione da esterno ad espansione diretta canalizzabile di massima silenziosità; a tale scopo si richiede l’installazione, nelle canalizzazioni, di opportuni elementi insonorizzanti.

Lo schema elettrico dei circuiti sarà di tipo radiale. Al fine di assicurare un servizio affidabile sono stati previsti i circuiti riportati in planimetria allegata:

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9. IMPIANTO DI SICUREZZA

L'impianto di sicurezza deve assicurare, quando viene a mancare l'alimentazione principale, almeno l'illuminamento minimo in modo da mettere in evidenza le uscite ed il percorso per raggiungerle. Nessun altro apparecchio, nemmeno in via provvisoria deve poter essere collegato all'impianto di sicurezza, il quale sarà indipendente da qualsiasi altro impianto. L'entrata in funzione dell'impianto di sicurezza, al mancare dell'alimentazione principale, avverrà entro 0.5 sec. Negli ambienti in cui il pubblico permane a lungo (sale, atrio, ingressi) l'impianto sarà suddiviso in due circuiti. L'illuminamento medio sarà almeno di 5 lux.

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10. CALCOLO DELLE LINEE ELETTRICHE IN CAVO MT/BT

Il calcolo è stato condotto, solo per i circuiti più importanti, considerando cavi con conduttori in rame e supponendo trascurabili i parametri trasversali delle linee.

La linea viene dapprima dimensionata secondo il criterio

Della massima caduta di tensione; quindi vengono confrontate la sezione e la portata teorica con la sezione e la portata del cavo commerciale (restando cosi' verificato anche il criterio termico). Infine è stata calcolata l'energia specifica passante tollerata dal cavo in relazione all'isolamento.

PROTEZIONE DELLA LINEA

Il dimensionamento è stato condotto verificando per la linea in questione le seguenti relazioni suggerite dalle norme C.E.I 64 - 8 circa la protezione delle linee in cavo dalle sovracorrenti:

<1> Ib<=In<=Iz ; <2> If<=1.45*Iz

========

SEZIONE: SR - alimentazione QESR ========

dati di ingresso:

---

lunghezza linea L= 50 (m) alimentazione TRIFASE tensione nom. di esercizio Vn = 380 (V) caduta di tensione ammessa 4 %

potenza del carico P= 16950 (W) fattore di potenza cos f = .8 tipo di isolamento PVC temperatura ammissibile T= 70 (C)

risultati di calcolo ---

SEZIONE TEORICA (mm2) St= 3.4

CORRENTE DI IMPIEGO (A) Ib= 32.2

SEZIONE COMMERCIALE (mm2) Sc= 16

PORTATA TEORICA (A) Izt= 54 PORTATA EFFETTIVA (A) Iz= 36.2 CADUTA DI TENSIONE EFFETTIVA (%) .9

RESISTENZA DI LINEA (ohm/Km) Rl= 1.112

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INDUTTANZA DI LINEA (ohm/Km) Xl= .112

DENSITA' DI CORRENTE (A/mm2) J= 2.2 EN.SPECIF.PASSANTE TOLLERATA (A2s) Ep= 3385600

CARATTERISTICHE DISPOSITIVO DI PROTEZIONE

Int. differenziale regolabile Id 0.5-1 (A) Taratura rele' Termico In> 35.22 (A) Tempo convenzionale Tc= 1 (h) Corr. di sicuro intervanto entro Tc If= 47.5 (A) 1.45*Iz= 52 (A) Corr. di sicuro non intervento entro Tc Inf= 36.9 (A) corrente di cortocircuito a fine linea Icc= 566.01 (A) Taratura sganciatore magnetico Im= 566 (A)

========

SEZIONE: A - Casse Genelec ========

dati di ingresso:

---

lunghezza linea L= 30 (m) alimentazione MONOFASE tensione nom. di esercizio Vn= 220 (V) caduta di tensione ammessa 4 %

potenza del carico P= 3750 (W) fattore di potenza cos f = .8 tipo di isolamento PVC temperatura ammissibile T= 70 (C)

risultati di calcolo ---

SEZIONE TEORICA (mm2) St= 2.4 CORRENTE DI IMPIEGO (A) Ib= 21.3 SEZIONE COMMERCIALE (mm2) Sc= 10 PORTATA TEORICA (A) Izt= 40 PORTATA EFFETTIVA (A) Iz= 25.6 CADUTA DI TENSIONE EFFETTIVA (%) 1.03 RESISTENZA DI LINEA (ohm/Km) Rl= 1.78 INDUTTANZA DI LINEA (ohm/Km) Xl= .119

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914_CR_GE_R_002_A_relazione tecnica impianti.doc 14 Agosto 2017

DENSITA' DI CORRENTE (A/mm2) J= 2.13 EN.SPECIF.PASSANTE TOLLERATA (A2s) Ep= 1322500

CARATTERISTICHE DISPOSITIVO DI PROTEZIONE

Int. differenziale Id 0.03 (A) Taratura relè Termico In> 21.3 (A) Tempo convenzionale Tc= 1 (h) Corr. di sicuro intervento entro Tc If= 30.8 (A) 1.45*Iz= 37 (A) Corr. di sicuro non intervento entro Tc Inf= 24 (A) corrente di cortocircuito a fine linea Icc= 880 (A) Taratura sganciatore magnetico Im= 880 (A)

========

SEZIONE: B - Subwoofer Genelec ========

dati di ingresso:

---

lunghezza linea L= 30 (m) alimentazione MONOFASE tensione nom. di esercizio Vn= 220 (V) caduta di tensione ammessa 4 %

potenza del carico P= 1000 (W) fattore di potenza cos f = .8 tipo di isolamento PVC temperatura ammissibile T= 70 (C)

risultati di calcolo ---

SEZIONE TEORICA (mm2) St= .6 CORRENTE DI IMPIEGO (A) Ib= 5.6 SEZIONE COMMERCIALE (mm2) Sc= 1 PORTATA TEORICA (A) Izt= 12 PORTATA EFFETTIVA (A) Iz= 7.6 CADUTA DI TENSIONE EFFETTIVA (%) 2.65 RESISTENZA DI LINEA (ohm/Km) Rl= 17.8 INDUTTANZA DI LINEA (ohm/Km) Xl= .176 DENSITA' DI CORRENTE (A/mm2) J= 5.68 EN.SPECIF.PASSANTE TOLLERATA (A2s) Ep= 13225

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914_CR_GE_R_002_A_relazione tecnica impianti.doc 15 Agosto 2017

CARATTERISTICHE DISPOSITIVO DI PROTEZIONE

Int. differenziale Id 0.03 (A) Taratura relè Termico In> 5.68 (A) Tempo convenzionale Tc= 1 (h) Corr. di sicuro intervento entro Tc If= 8.2 (A) 1.45*Iz= 11 (A) Corr. di sicuro non intervento entro Tc Inf= 6.4 (A) corrente di cortocircuito a fine linea Icc= 88 (A) Taratura sganciatore magnetico Im= 88 (A)

========

SEZIONE: D - Prese aggiuntive ========

dati di ingresso:

---

lunghezza linea L= 30 (m) alimentazione MONOFASE tensione nom. di esercizio Vn= 220 (V) caduta di tensione ammessa 4 %

potenza del carico P= 3000 (W) fattore di potenza cos f= .8 tipo di isolamento PVC temperatura ammissibile T= 70 (øC)

risultati di calcolo ---

SEZIONE TEORICA (mm2) St= 1.9 CORRENTE DI IMPIEGO (A) Ib= 17 SEZIONE COMMERCIALE (mm2) Sc= 6 PORTATA TEORICA (A) Izt= 29.4 PORTATA EFFETTIVA (A) Iz= 18.8 CADUTA DI TENSIONE EFFETTIVA (%) 1.35 RESISTENZA DI LINEA (ohm/Km) Rl= 2.966 INDUTTANZA DI LINEA (ohm/Km) Xl= .135 DENSITA' DI CORRENTE (A/mm2) J= 2.84 EN.SPECIF.PASSANTE TOLLERATA (A2s) Ep= 476100

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914_CR_GE_R_002_A_relazione tecnica impianti.doc 16 Agosto 2017

CARATTERISTICHE DISPOSITIVO DI PROTEZIONE

Int. differenziale Id 0.03 (A) Taratura relè Termico In> 17.04 (A) Tempo convenzionale Tc= 1 (h) Corr. di sicuro intervento entro Tc If= 24.7 (A) 1.45*Iz= 27 (A) Corr. di sicuro non intervento entro Tc Inf= 19.2 (A) corrente di cortocircuito a fine linea Icc= 528 (A) Taratura sganciatore magnetico Im= 528 (A)

========

SEZIONE: N - Split esterno a tutt'aria ========

dati di ingresso:

---

lunghezza linea L= 40 (m) alimentazione TRIFASE tensione nom. di esercizio Vn= 380 (V) caduta di tensione ammessa 4 %

potenza del carico P= 2000 (W) fattore di potenza cos f = .8 tipo di isolamento PVC temperatura ammissibile T= 70 (C)

risultati di calcolo ---

SEZIONE TEORICA (mm2) St= .2 CORRENTE DI IMPIEGO (A) Ib= 3.7 SEZIONE COMMERCIALE (mm2) Sc= 1 PORTATA TEORICA (A) Izt= 9.6 PORTATA EFFETTIVA (A) Iz= 6.1 CADUTA DI TENSIONE EFFETTIVA (%) 1.18 RESISTENZA DI LINEA (ohm/Km) Rl= 17.8 INDUTTANZA DI LINEA (ohm/Km) Xl= .176 DENSITA' DI CORRENTE (A/mm2) J= 3.79 EN.SPECIF.PASSANTE TOLLERATA (A2s) Ep= 13225

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914_CR_GE_R_002_A_relazione tecnica impianti.doc 17 Agosto 2017

CARATTERISTICHE DISPOSITIVO DI PROTEZIONE

Int. differenziale regolabile Id 0.1-0.5 (A) Taratura relè Termico In> 3.79 (A) Tempo convenzionale Tc= 1 (h) Corr. di sicuro intervento entro Tc If= 5.1 (A) 1.45*Iz= 8 (A) Corr. di sicuro non intervento entro Tc Inf= 3.9 (A) corrente di cortocircuito a fine linea Icc= 44.22 (A) Taratura sganciatore magnetico Im= 44 (A)

========

SEZIONE: F - Outboard, mixer, rack ========

dati di ingresso:

---

lunghezza linea L= 30 (m) alimentazione MONOFASE tensione nom. di esercizio Vn= 220 (V) caduta di tensione ammessa 4 %

potenza del carico P= 2500 fattore di potenza cos f = .8 tipo di isolamento PVC temperatura ammissibile T= 70 (øC)

risultati di calcolo ---

SEZIONE TEORICA (mm2) St= 1.6 CORRENTE DI IMPIEGO (A) Ib= 14.2 SEZIONE COMMERCIALE (mm2) Sc= 4 PORTATA TEORICA (A) Izt= 23 PORTATA EFFETTIVA (A) Iz= 14.7 CADUTA DI TENSIONE EFFETTIVA (%) 1.68 RESISTENZA DI LINEA (ohm/Km) Rl= 4.45 INDUTTANZA DI LINEA (ohm/Km) Xl= .143 DENSITA' DI CORRENTE (A/mm2) J= 3.55 EN.SPECIF.PASSANTE TOLLERATA (A2s) Ep= 211600

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914_CR_GE_R_002_A_relazione tecnica impianti.doc 18 Agosto 2017

CARATTERISTICHE DISPOSITIVO DI PROTEZIONE

Int. differenziale Id 0.03 (A) Taratura relè Termico In> 14.2 (A) Tempo convenzionale Tc= 1 (h) Corr. di sicuro intervento entro Tc If= 20.5 (A) 1.45*Iz= 21 (A) Corr. di sicuro non intervento entro Tc Inf= 16 (A) corrente di cortocircuito a fine linea Icc= 352 (A) Taratura sganciatore magnetico Im= 352 (A)

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914_CR_GE_R_002_A_relazione tecnica impianti.doc 19 Agosto 2017

nome file: QESR CIRCUITO QESR

POTENZA [w] 16.950

CORRENTE [A] 32,23

TENSIONE [V] 380

PORTATA 80

POLI 4

Id [A] 0,3

LUNGHEZZA [m] 50

SEZ. Min.[mmq] 3,26

CAVO/SEZ. N1VV-K 4x16

SIGLA CIRCUITO SR

CIRCUITO PF tipo A PF tipo B PF tipo C PF tipo D PF tipo G-L PF tipo H PF tipo I Outboard Computer Tratt. Aria ris. ris.

POTENZA [w] 3.750 1.000 500 7.000 500 3.000 1.500 2.500 1.000 2.000

CORRENTE [A] 21,31 5,68 2,84 39,77 2,84 17,05 8,52 14,20 5,68 3,80 0,00 0,00

TENSIONE [V] 220 220 220 220 220 220 220 220 220 380 220 220

FATT. UTILIZ. 1 1 0,6 0,5 0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 0,6 0,6

PORTATA 40 16 16 64 16 25 16 25 16 25 16 16

POLI 2 2 2 2 2 2 2 2 2 3 2 2

Id A

LUNGHEZZA [m] 30 30 30 30 30 30 30 30 30 40

SEZ. Min.[mmq] 3,29 0,88 0,44 6,15 0,44 2,63 1,32 2,20 0,88 0,31 0,00 0,00

CAVO/SEZ. N1VV-K 2x10+T N1VV-K2x2,5+T N1VV-K2x2,5+T N1VV-K 2x16+T N1VV-K2x2,5+T N1VV-K 2x6+T N1VV-K 2x4+T N1VV-K 2x4+T N1VV-K 2x4+T N1VV-K 3x4+T N1VV-K 2x4+T

SIGLA CIRCUITO A B C D G-L H I F M N O P

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