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PIANO COMUNALE AMIANTO

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Academic year: 2022

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COMUNE DI ROSOLINI

LIBERO CONSORZIO COMUNE DI SIRACUSA

PIANO COMUNALE AMIANTO

DOTT. AGRONOMO MASSIMO SIPIONE

INTEGRAZIONE

DOTT. CLAUDIO MIRAGLIA

LEGGE REGIONALE 29 APRILE 2014 N. 10 E SS.MM. E II. NORME PER LA TUTALE DELLA SALUTE E DEL TERRITORIODAI RISCHI DERIVANTI DALL’AMIANTO

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Una problematica ambientale e sanitaria tristemente nota e ancora diffusa nel territorio è la presenza di manufatti in cemento-amianto, prodotto industriale derivante dall’impasto di cemento con amianto (nelle varietà̀ più utilizzate “crisotilo”, “crocidolite” e, più raramente, “amosite”) in concentrazione ponderale variabile fra il 4 ed il 14-20 %.

Tale prodotto, commercializzato con i nomi “eternit” (più conosciuto e divenuto sinonimo universale del materiale), “fibronit” e altri, è stato utilizzato nella costruzione dei più svariati manufatti, fra i quali canne fumarie, tubi, cisterne, lastre piane ed ondulate, tegole, sino ai vasi da fiori per giardino.

La presenza delle lastre, facilmente riconoscibili per la caratteristica colorazione grigio-chiaro e la forma prevalentemente ondulata, costituiscono una importante problematica ambientale, non tanto per la presenza di un singolo tetto in un determinato luogo (con le dovute eccezioni nel caso di tetti molto degradati), ma per l’enorme diffusione sul territorio di questo tipo di manufatti.

Le tecniche del telerilevamento, basate sull’elaborazione di immagini e scenari “multispettrali” e

“iperspettrali”, in altre parole, immagini con un elevato contenuto di informazioni che va dal visibile all’infrarosso termico, sono particolarmente adatte per i monitoraggi ad ampia scala nei più svariati ambiti ambientali e del territorio.

Ed è proprio che in questo ambito molti enti che hanno effettuato il censimento delle coperture di cemento-amianto (tipo Eternit) a partire dai dati del telerilevamento ottenuti dall’analisi delle immagini M.I.V.I.S. (Multispectral Infrared and Visibile Imaging Spectrometer) che è uno strumento aviotrasportato costituito da quattro spettrometri che, misurando la radianza delle superfici nel campo del visibile, del vicino e medio infrarosso e dell’infrarosso termico, per un totale di 102 canali, ci ha permesso di determinare la cosiddetta “firma spettrale” delle coperture di cemento-amianto.

Nel nostro caso, l’unica fonte ufficiale è rappresentata dalle ortofoto della Regione Sicilia (volo 2012- 2013 e con risoluzione spaziale di 25 cm, quota di rilievo 4.000 m e tre bande RGB) che sono state utilizzate per un’analisi di massima dell’abitato di Rosolini (foglio 648160) anche se in assenza delle informazioni all’infrarosso, necessarie per mettere in evidenza le differenze cromatiche sopra citate.

Nonostante la manipolazione dell’immagine con gli strumenti a disposizione (QGis/Grass/ArcGis) non è stato possibile ottenere un risultato soddisfacente che dovrebbe prevedere le seguenti procedure:

1. Costituzione database di riferimento

2. Classificazione della tipologia di tetti con il software e-Cognition / Envi / Erdas basata solo sull’informazione di colore

3. Verifica diretta della classificazione delle coperture 4. Costruzione dei file vettoriali di output

5. Individuazione delle potenziali coperture da sottoporre a verifica sul campo.

La manipolazione delle bande di colore RGB dell’ortofoto (foglio 648160) utilizzata ha avuto lo scopo di evidenziare le differenze cromatiche tra le diverse tipologie di tetto che, nonostante diversi tentativi, non è stato possibile definire con esattezza.

Infatti, nonostante la risoluzione spaziale di 25cm, la quota di rilievo (4.000 m) e la quota massima di rappresentazione (1:1000), non sono stati sufficienti ad una per una classificazione attendibile delle coperture.

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Dai tre estratti di ortofoto, che rappresentano il centro di Rosolini alla quota massima di rappresentazione, ovvero 1:1000, non è stato possibile estrapolare una classificazione dei tetti soddisfacente.

Dall’analisi dell’ortofoto con banda di rosso invertita (penultima immagine) e con il supporto di GoogleTMMyMaps è stato possibile estrapolare 113 potenziali siti con presumibile presenza di tettoie in cemento-amianto.

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