un’opera 2013
per il castello
un’opera per il castello 2013 III edizione
Sospensione. Attese…
Napoli, Castel Sant’Elmo 25 settembre - 12 ottobre 2014
mostra e catalogo a cura di Angela Tecce e Claudia Borrelli mostra promossa da
Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte contemporanee (PaBAAC) Direttore Generale ad interim Gregorio Angelini
Direttore del Servizio Architettura
e Arte contemporanee Maria Grazia Bellisario
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico, Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli e della Reggia di Caserta Soprintendente
Fabrizio Vona
Direttore di Castel Sant’Elmo Angela Tecce
comitato organizzativo Fernanda Capobianco Brigitte Daprà Katia Fiorentino con
Luciana Berti Claudia Borrelli Patrizia Piscitello Olga Scotto di Vettimo Brunella Velardi
ufficio stampa
Soprintendenza, Simona Golia ufficio amministrativo Antonio Maffei
ufficio gare e contratti Anna Palmieri Giuseppe Troso
ufficio tecnico Giosuè De Angelis Giuseppe Postiglione Gennaro Utech con
il personale ALES
servizi di vigilanza coordinamento Vittorio Pirozzi Francesco Varriale
il personale tutto dell’area di vigilanza di Castel Sant’Elmo
coordinatore informatico Gabriella Pennasilico
supporto tecnico organizzativo
allestimento e tecnologie
video delle opere Fiamma Marchione
presentazione video progetti finalisti
Gabriella Pennasilico
catalogo
museo associato
servizi museali
si ringraziano per la consulenza tecnica Michele Candela Diego Lama
si ringrazia Antonio Maisto
per i lavori di giardinaggio effettuati dalla ditta
si ringrazia Giovanni Bianchi
per la collaborazione tecnica e conservativa dei luoghi effettuata dalla ditta Domus restauri e impianti s.r.l.
si ringraziano per l’affettuosa partecipazione
Gianfranco D’Amato e Monica Coretti, Massimo Moschini e Olimpia Fischetti
giuria
Fabrizio Vona, Soprintendente per il PSAE e per il Polo Museale della città di Napoli e della Reggia di Caserta, Presidente Angela Tecce, Direttore di Castel Sant’Elmo, Responsabile del procedimento
Maria Grazia Bellisario, Direttore del Servizio architettura e arte
contemporanee della PaBAAC Katia Fiorentino,
Soprintendenza per il PSAE e per il Polo Museale della città di Napoli e della Reggia di Caserta
Maria Vittoria Marini Clarelli, Soprintendente alla Galleria Nazionale
d’Arte Moderna e Contemporanea Aurora Spinosa, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli
Andrea Viliani, Direttore del MADRE
Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina
Ludovico Pratesi, Direttore della Fondazione Pescheria di Pesaro Ornella Corradini, Responsabile Ufficio Giovani d’Arte del Comune
di Modena-Associazione GAI Rosalba Garuzzo, Presidente Igav Istituto Garuzzo per la Arti Visive
Alfonso Artiaco, gallerista
segreteria organizzativa Luciana Berti
Claudia Borrelli
supporto tecnico-amministrativo Michele Colavito
webmaster
Gabriella Pennasilico
fotografie per il sito Luciano Basagni Antonio D’Antonio
vincitori ex aequo
Giulia Beretta, Francesca Borrelli, Francesco Cianciulli, Romain Conduzorgues, Baptiste Furic, Silvia Lacatena, Jule Messau, Carolina Rossi
Le Jardin
Gian Maria Tosatti My dreams, they’ll never surrender
i nove finalisti
Emanuela Ascari, Forza lavoro disponibile
Filippo Centenari, Eterotopia Danilo Correale, Media Bank- Bank
of the commons (banca comune dei saperi liberati)
Emmanuele De Ruvo, Reaction 2013
Francesco Fonassi e Carola Bonfili, Richiamo Nicola Gobbetto, Still Life Giuseppe Lana, DRON 39 Stefano Lanzetta, La città sospesa
Luca Monterastelli, Apoteosi con il sostegno di
L’opera ‘Le Jardin’ è stata realizzata con il supporto delle ditte di Calitri (AV)
coordinate da Giorgio Bignotti
fotografie dell’opera Daniele D’Ari
in corso d’opera il gruppo è stato affiancato da Marino Amodio, Giulia Angrisani (videomaker), Noémie Balandraud, Ottavio Balzano, Stefano Battaglini, Guillame Bruneau, Francesco Buonocore (attrezzista), Laura Caputo, Raffaela Ceparano, Cyrille Coste, Alessandra Esposito, Marco Esposito, Jeanne Lambert, Salvatore Landi (videomaker), Gregory Joye, Nicola Narciso (attrezzista), Stuart Malcom (paesaggista e capo giardiniere), Thaïs Marques- Désanges, Piera Milione (calcolo delle strutture), Sara Milione, Stefano Piedimonte, Domenico Riso, Julian Siravo, Luigi Stanzione, Luison Xacquin
L’opera ‘My dreams, they’ll never surrender’
è stata realizzata con la collaborazione tecnica di
Cesare Accetta, Pasquale La Montagna
e D.L.M., Luca Cuttitta, Mauro Palumbo
fotografie dell’opera in allestimento Maddalena Tartaro
si ringraziano
tutti coloro che, assieme all’artista, hanno preso parte alle fasi della “prima stagione”
di costruzione dell’opera:
Andrea Bolognino, Giuliano Ciao, Manuel Cipriano, Roberta Colavecchio, Luca Di Bernardo, Alessandro Facente, Giorgia Gerardi, Lucrezia Longobardi, Vlad Marchese, Vito Polito, Maria Vittoria Rossi, Maddalena Tartaro
gli interventi di costruzione in quota e in corda sono stati eseguiti dalla
Società cooperativa di lavori in corda
un ringraziamento particolare va a
Massimo Moschini per l’essenziale e gentile contributo alla realizzazione dell’opera
sommario
6 presentazione fabrizio vona 8 introduzione
maria grazia bellisario 11 uno squisito terrore angela tecce
15 la giuria
alfonso artiaco, ornella corradini, katia fiorentino, rosalba garuzzo, ludovico pratesi, aurora spinosa, andrea viliani
23 un altro mondo è possibile claudia borrelli
30 giulia beretta, francesca borrelli, francesco cianciulli, romain
conduzorgues, baptiste furic, jule messau, silvia lacatena, carolina rossi le jardin 36 gian maria tosatti my dreams, they’ll never surrender
44 progetti
52 artisti
6 PRESENTAZIONE
Per il terzo anno consecutivo, come Soprintendente per il Polo Museale della città di Napoli e della Reggia di Caserta, ho presieduto la giuria del concorso per giovani artisti Un’opera per il Castello e devo constatare che l’interesse nei confronti dell’iniziativa, che mette a disposizione del vincitore un premio in denaro per la realizzazione di un progetto pensato appositamente per gli ambienti interni o esterni di Castel Sant’Elmo, ha subito una considerevole crescita di attenzione da parte di artisti e di pubblico. Quest’anno il concorso presenta una grande novità: la premiazione e quindi la realizzazione di due progetti che hanno ottenuto il primo premio ex aequo. La giuria, che colgo l’occasione di ringraziare per l’impegno e la passione che ha dimostrato nelle fasi di disamina e di selezione dei progetti finalisti e dei vincitori, composta da professionisti del settore, curatori, direttori di museo e di accademia, si è trovata, dopo un’accurata analisi delle ben circa duecento iscrizioni – che, peraltro, ogni anno aumentano – in forte difficoltà di fronte alla scelta di assegnare il premio ad uno solo dei due progetti in competizione per il primo posto. Infatti, entrambi i lavori accolgono in sé elementi di grande interesse e sono vicini alle più attuali riflessioni teoriche e pratiche dell’arte. L’assegnazione di due premi è stata possibile grazie al supporto del Servizio architettura e arte contemporanea della Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee, diretto dall’architetto Maria Grazia Bellisario. Il Servizio architettura e arte contemporanee nell’ambito del Piano arte contemporanea ha supportato le tre edizioni precedenti, e la quarta, attualmente in corso, ha come tema Lo spazio della comunicazione. Connessioni e condivisione.
L’intento comune, della Soprintendenza che dirigo e del direttore di Castel Sant’Elmo Angela Tecce che cura, con Claudia Borrelli, il concorso, è di arricchire il complesso monumentale di due opere che, proprio nella loro diversità, risultano di grande interesse, accogliendo, in tal modo, de- clinazioni differenti della produzione artistica contemporanea.
Per la terza edizione di Un’opera per il Castello è stato scelto il tema Sospensione … Attese, che ha invitato i giovani artisti ad una riflessione su una disposizione dello spirito ma anche su un attuale aspetto della vita contemporanea che sembra essere predominante proprio nella generazione a cui è rivolto il concorso. Con sorpresa, però, i progetti finalisti e in particolare quelli dei vincitori hanno dimostrato come i giovani artisti abbiano espresso la propria arte non nella direzione di un pessimismo in cui, in tempi non semplici, facilmente si può cadere, ma partecipando con progetti che, partendo dal passato, si impongono prepotentemente nel presente. Premiati
fabrizio vona
soprintendente per i beni artistici, storici ed etnoantropologici e per il polo museale della città di napoli e della reggia di caserta
presentazione
FABRIZIO VONA 7 anche per la loro aderenza al luogo, entrambi hanno scelto coraggiosamente ambienti poco conosciuti del Castello, che in un periodo di carenza cronica di personale e di difficoltà delle strutture museali nel mostrare tutte le ricchezze del patrimonio artistico, erano da sempre chiusi od omessi dai tradizionali percorsi dei visitatori. Lo sforzo di riappropriazione di questi spazi da parte di Gian Maria Tosatti con l’installazione My dreams, they’ll never surrender e del collettivo italo-francese, composto da Giulia Beretta, Francesca Borrelli, Francesco Cianciulli, Romain Con- duzorgues, Baptiste Furic, Silvia Lacatena, Jule Messau, Carolina Rossi, architetti e non solo, con il lavoro Le jardin, è stato notevole. Le difficoltà, non solo di interagire con gli spazi monumentali di un castello seicentesco, ma di riconquistarli e renderli nuovamente fruibili non li ha spaventati.
Anzi, entrambi i lavori hanno rielaborato le difficoltà trasformandole in un’esperienza di scoperta che viene rivissuta dal visitatore. L’auspicio è che il prossimo anno possa essere premiato un altro concorrente che elabori con la stessa intensità emotiva e coraggiosa intraprendenza il nuovo tema della quarta edizione.
le jardin
opera vincitrice ex aequo
8INTRODUZIONE
Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, attraverso la Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte contemporanee ha voluto, anche quest’anno, essere partecipe e sostenere il premio Un’opera per il Castello, attraverso lo strumento del Piano dell’Arte contemporanea. Ciò non solo perché il progetto rientra perfettamente nella strategia d’interventi a sostegno della giovane arte italiana che il Servizio Architettura e Arte Contemporanee, che nella Direzione è incardinato, persegue da anni, ma anche perché esso si conferma un modello esemplare d’intervento pubblico chiamato a interpretare la ricerca delle espressioni artistiche si- gnificative e innovative della creatività giovanile.
Una ricerca che oramai da alcuni anni vede articolarsi l’impegno del MiBACT, al livello territoriale e centrale, per quella necessaria attenzione che un’amministrazione pubblica deve dedicare alle realtà emergenti nel settore dell’arte – giovandosi anche di contributi da parte di privati partico- larmente illuminati – con comune massima unitarietà d’intenti e aspirazioni.
Ancora quest’anno l’elevato e crescente numero dei progetti che sono stati presentati al concorso conferma non solo il prestigio che in pochi anni ha assunto il premio, ma anche la fondatezza della scelta di sollecitare la creatività giovanile, indirizzandola verso un obiettivo premiale. Ciò ha indotto la giuria a premiare due opere, a pari merito.
È un doppio primo premio che vuole mostrare fino in fondo la ricerca di quel sostanziale equilibrio di ‘merito’ ed esprimere in modo efficace l’impossibilità di ricondurre a un unico linguaggio espressivo le molte e diverse facce dell’agire estetico odierno.
I due progetti vincitori contengono, infatti, ciascuno nella propria specificità, due grandi linee di riflessione sul mondo d’oggi e sul ruolo che l’arte e l’architettura vi svolgono o vi possono svolgere; non a caso può qui parlarsi di arte e di architettura, sia pur espressa in una declinazione particolare, poiché essa si è presentata come un intervento di immediata e pedagogica fruibilità da parte del pubblico.
La suggestiva ambientazione ‘interiore’ di Gian Maria Tosatti – il cui premio conferma un talento già riconosciuto in Italia e all’estero – e quella open air del collettivo Le Jardin – che offre una nuova lettura dei luoghi del Castello – più che la contrapposizione, sottolineano una forte com- plementarietà di visione.
Mentre l’intervento di Tosatti recupera e restituisce all’attenzione, con la visionarietà dell’arte, uno spazio antico, reso attuale dalla sua installazione, quello di Le Jardin riporta l’architettura alla
maria grazia bellisario
direttore del servizio architettura e arte contemporanee
direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee, ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
introduzione
MARIA GRAZIA BELLISARIO9 sua funzione più esplorativa e funzionale: una ‘semplice’ scala, realizzata con materiali poveri attraverso il lavoro collettivo di tutti i suoi componenti, consente di riscoprire uno spazio altrimenti finora interdetto.
Ritengo che, ancora una volta, il premio abbia contribuito non solo a mettere in luce progetti estremamente meritevoli quale espressione della creatività delle giovani generazioni di artisti, ma si dimostri anche in sintonia con le ricerche più attuali e con la necessità di rispondere ai tanti interrogativi sul nostro futuro, a cui nemmeno l’arte può sottrarsi.
gian maria tosatti my dreams, the’ll never surrender
opera vincitrice ex aequo