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INDICE 1. INTRODUZIONE 2. DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO 3. CENNI STORICI 4. CRITERI PROGETTUALI E INSERIMENTO SUL TERRITORIO

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1 INDICE

1. INTRODUZIONE

2. DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO

3. CENNI STORICI

4. CRITERI PROGETTUALI E INSERIMENTO SUL TERRITORIO

5. DESCRIZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI

6. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI PRESCELTI

7. INTERFERENZE ESPROPRI PAESAGGIO E AMBIENTE

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2 1. INTRODUZIONE

Il Comune di Stroncone ha partecipato al Bando emanato dalla Regione dell’Umbria per il finanziamento di programmi di riqualificazione urbana pubblico - privati denominati Programmi Urbani Complessi 3 (PUC3), riservati ai comuni con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti.

Il Comune di Stroncone ha presentato un programma denominato “Sulla via di Francesco”, che propone un’insieme integrato e coordinato di interventi pubblici e privati di riqualificazione e miglioramento della dotazione di servizi del centro storico, rivolti sia alla popolazione residente sia ad un turismo naturalistico e religioso che si svolge sui sentieri francescani e che ha il nucleo storico di Stroncone come fulcro e riferimento.

Gli interventi finanziati sono opere di riqualificazione di spazi pubblici cittadini – il parco della Madonna del Colle – opere di miglioramento della accessibilità del centro storico da parte delle persone con disabilità, opere di riqualificazione di immobili ad uso pubblico nel centro storico – l’ex lavatoio e altri locali contigui.

L’insieme di questi interventi è stato suddiviso, anche per questioni organizzative inerenti l’appalto dei lavori, in due blocchi; la presente relazione si riferisce ad un blocco che comprende gli interventi di riqualificazione di immobili in centro storico e precisamente:

• Ristrutturazione ex lavatoio in Via dell’Orno.

• Ristrutturazione bagni pubblici in Via dell’Orno.

• Ristrutturazione locale in Via delle Mura.

La presente relazione nel suo prosieguo descrive il progetto in questione e risulta essere articolata secondo i punti e gli argomenti indicati nel D.P.R. n. 207 del 05.11.2010, cosiddetto “Codice degli Appalti”, con riferimento al Titolo II, Sezione III, art. 26 “Relazioni tecniche e specialistiche del progetto definitivo”.

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3 2. DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO

Gli interventi di riqualificazione riguardano due edifici di proprietà pubblica, tra loro contigui e a loro volta contigui ad un terzo immobile, sempre di proprietà pubblica; il primo è l’ex lavatoio pubblico, da tempo inutilizzato; il secondo è un fabbricato di modestissime dimensioni adibito a bagni pubblici, anch’esso non in funzione per carenza di manutenzione, ubicato a quota inferiore rispetto al precedente; il terzo, è un edificio ad un livello, recentemente ristrutturato, già sede del mattatoio comunale, attualmente adibito a laboratorio artigianale.

Il complesso edilizio sopra sommariamente descritto si trova in Via dell’Orno, immediatamente sotto Piazza della Libertà scendendo verso Porta Nuova, ha accesso dalla suddetta via e occupa lo spazio tra quest’ultima e le antiche mura urbiche, alle quali il manufatto del lavatoio è appoggiato con la falda di tetto.

I tre edifici che compongono il complesso si trovano a quote diverse, essendo la strada che scende da Piazza della Libertà in fortissima pendenza nel primo tratto, in pendenza meno accentuata nel tratto successivo, dopo la confluenza su Via dell’Orno dell’uscita del parcheggio pubblico sottostante la piazza.

Il lavatoio è un manufatto di muratura di dimensioni 11,50 x 3,75 con il fronte quasi completamente aperto, coperto con tetto ad una falda, strutturalmente costituito da travetti in cemento prefabbricato e tavelloni, con manto di embrici e coppi, il cui lato longitudinale superiore è appoggiato direttamente sulle mura urbiche; il manufatto è posizionato arretrato rispetto alla pubblica via ed è chiuso, in direzione di essa, da una recinzione realizzata con una cancellata in ferro posta su un muro di altezza cm. 90.

Il fabbricato adibito a bagni pubblici, anch’esso ad un solo livello, di dimensioni 3,30 x 5,00, in muratura portante intonacata e tinteggiata, è coperto con copertura piana ed è arretrato rispetto al filo stradale, prospettando su di essa tramite un piccolissimo slargo.

Il terzo edificio che, pur non essendo sostanzialmente oggetto dell’intervento, si integra con i due precedenti, in quanto contiguo ai bagni pubblici, è un edificio ad un livello in muratura portante intonacata e tinteggiata, coperto con tetto a padiglione, con manto di copertura in embrici e coppi; è stato oggetto di un recente intervento di manutenzione e restauro.

Il locale sito in via delle Mura, attualmente utilizzato come magazzino, ha una superficie di circa mq. 23,00 e non presenta particolari problemi di carattere struttale, ma necessita soltanto di interventi di manutenzione.

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4 La struttura portante è in muratura e la copertura del vano è costituita una volta, sempre in muratura.

L’ingresso dell’immobile avviene attraverso un portale ad arco realizzato con conci in pietra, il locale è dotato di una piccola finestra con grata in legno.

3. CENNI STORICI

Il complesso degli immobili su cui si interviene è addossato alla cinta muraria di origine medioevale del nucleo storico di Stroncone, al di sopra della quale si elevano gli edifici anch’essi medioevali, sorta di “case murate”, a costituire un imponente bastionata urbana.

Quindi, avendo gli immobili oggetto dell’intervento un unico prospetto frontale, si può dire che il loro fondale è costituito da un compatto ed omogeneo tessuto edilizio storico di origine medioevale.

Gli edifici in sé, invece, hanno origini molto più recenti; il lavatoio risale agli anni ’30 del novecento, datazione confermata dall’iscrizione dell’anno 1932 sulla cancellata in ferro, che denota una fattura di stile tardo – liberty; il piccolo fabbricato adibito a bagni pubblici è un modestissimo manufatto risalente probabilmente agli anni ’50 del novecento; il terzo edificio ad essi contiguo, una volta adibito a mattatoio, è una realizzazione degli ultimi anni dell’ottocento/ primi del novecento.

Dal punto di vista della qualità e del pregio storico – architettonico, mentre il fabbricato ex mattatoio è un immobile dignitoso, che si integra bene in un contesto fortemente caratterizzato dalle mura storiche e dal prospetto storico degli edifici che sopra di esse mura si innalzano, gli altri due corpi di fabbrica, bagni e lavatoio, non presentano alcun rilievo e alcun elemento di valore, risultando anzi, per la loro modestia e la loro scarsissima qualità costruttiva, elementi di compromissione e dequalificazione del contesto circostante.

L’unico elemento che si rileva possa avere un qualche valore di testimonianza e di pregio storico è la cancellata in ferro degli anni ’30 del lavatoio.

Il locale attualmente utilizzato come magazzino, posto lungo via delle Mura, costituisce parte dell’edificazione del centro antico di Stroncone di epoca tardo medioevale posta a ridosso delle mura urbiche, che presenta una connotazione tipica delle cosidette “case murate” .

La destinazione originaria era quella di magazzino utilizzato anche per il ricovero degli animali.

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5 4. CRITERI PROGETTUALI E INSERIMENTO SUL TERRITORIO

L’obiettivo progettuale dell’Amministrazione comunale è quello di riqualificare l’intero complesso con un intervento edilizio che crei nuove funzioni e nuovi spazi al servizio dei cittadini, ovviamente adeguati agli standard e alle normative vigenti, ripristinando la funzionalità dei bagni e creando in luogo del dismesso lavatoio, che verrà demolito, un nuovo contenitore edilizio che viene messo in collegamento con il fabbricato attualmente adibito a laboratorio artigianale.

Il progetto dell’amministrazione comunale è quello di trasferire in quest’ultimo contenitore la biblioteca comunale, che verrebbe a disporre di un ampio locale – l’ex lavatoio – ad essa collegato da adibire a sala lettura e a sala riunioni, fino a poter essere utilizzato per iniziative pubbliche per una presenza di non più di venti persone.

Il collegamento tra i due ambienti, posti ad una differenza di quota di mt. 2,80, avviene attraverso un corpo edilizio ricavato nello spazio esistente tra il fabbricato bagni e le mura, che conterrà una scala e una piattaforma elevatrice per assicurare il collegamento anche a persone con disabilità.

Quindi si può affermare che i criteri che hanno ispirato il progetto sono quelli di rendere fruibile per un utilizzo pubblico uno spazio oggi inutilizzato – il lavatoio - e di ripristinare la funzionalità dei bagni pubblici, in modo da creare, con il trasferimento della biblioteca nel fabbricato oggi adibito a laboratorio, un complesso edilizio funzionale e moderno, se pur di limitate dimensioni, ma comunque adatto alle esigenze di un piccolo centro come Stroncone.

Per quanto riguarda il concetto dell’inserimento sul territorio, si ribadisce che il complesso edilizio oggetto dell’intervento si trova in un contesto storico – architettonico di rilevante pregio, caratterizzato com’è dalla presenza delle mura urbiche e dal soprastante tessuto edilizio storico; in pratica il complesso edilizio in questione ha un unico prospetto, quello frontale su via dell’Orno, che ha come fondale, immediatamente alle sue spalle, il corrispondente tratto di cinta muraria e il compatto prospetto degli edifici soprastanti, che determinano un contesto omogeneo e storicamente qualificato e connotato, con l’eccezione di un unico manufatto dissonante, di scarsissima qualità edilizia, che può essere considerato alla stregua di una superfetazione.

A fronte di questo scenario l’intervento di ristrutturazione edilizia che si propone avrà le seguenti caratteristiche:

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6 - Il lavatoio verrà ricostruito con la stessa configurazione tipologica dell’attuale manufatto, stessa altezza, identica falda di tetto, stessa scansione delle aperture in prospetto, riutilizzo della cancellata di recinzione.

- Il fabbricato dei bagni verrà ricostruito con dimensioni leggermente inferiori a quello esistente.

- Il volume tecnico che ospita i collegamenti tra ex laboratorio e ex lavatoio verrà ricavato dalla chiostrina retrostante il fabbricato bagni e comporterà soltanto la visibilità di una diversa copertura, rispetto a quella piana attuale, peraltro incongrua in quel contesto. Tale nuova copertura sarà del tipo inclinato ad una falda, articolata in due porzioni interrotte da un limitato tratto di copertura piana interna, necessaria per alloggiare le unità esterne dell’impianto di condizionamento, che peraltro risulteranno completamente nascoste alla vista;

attualmente invece esse sono appoggiate sulla copertura piana e pertanto risultano completamente visibili.

Dall’insieme di tali interventi deriva, come si può verificare dal prospetto del complesso edilizio ristrutturato, una configurazione complessiva , peraltro quasi identica alla attuale, comunque migliorativa, in quanto elimina l’incongruenza della copertura piana e la visibilità dei macchinari di condizionamento, inserendo una copertura inclinata, scalettata rispetto a quella dell’ex lavatoio, che si inserisce in maniera armonica e ristabilisce una continuità ed una omogeneità prospettica oggi assente.

In conclusione si ritiene che l’inserimento del manufatto ripristinato e rinnovato nel contesto storico – architettonico esistente sia ottimale, e comunque migliorativo rispetto alla situazione esistente.

Per quanto riguarda il locale in via delle Mura anche in questo caso il criterio progettuale è fondato sul recupero e sul riutilizzo dell’immobile; si tratta peraltro di un intervento che prevede solo opere interne e quindi nulla verrà modificato dell’unico prospetto esterno, il che garantirà che non ci sarà alcuna alterazione del contesto storico e architettonico circostante.

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7 5. DESCRIZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI

La ristrutturazione degli immobili “ex lavatoio” e “bagni pubblici” verrà attuata attraverso i seguenti interventi:

• Demolizione del fabbricato bagni.

• Demolizione del manufatto lavatoio, smontaggio e asportazione della cancellata in ferro (ne è previsto il rimontaggio in loco)

• Realizzazione del nuovo fabbricato “bagni pubblici”, dove verranno ricavati due bagni con accesso dall’esterno, uno dei quali per persone con disabilità; il fabbricato sarà ad un piano, coperto con tetto inclinato ad una falda e avrà sul fronte una tettoia a protezione degli ingressi.

• Realizzazione di un nuovo edificio ad unico ambiente in luogo dell’ex lavatoio, coperto con tetto inclinato ad una falda, autonomo e distaccato tramite intercapedine dalle retrostanti mura urbiche, dotato sul fonte di ampie aperture vetrate, esattamente corrispondenti alle apertura dell’involucro murario dell’attuale lavatoio.

• Realizzazione di un volume tecnico utilizzando la spazio vuoto che si apre tra l’attuale fabbricato bagni e le retrostanti mura; tale volume conterrà una scala che mette in comunicazione la nuova sala polifunzionale con l’edificio ex mattatoio dove verrà ospitata la biblioteca comunale, nonché una piattaforma elevatrice per assicurare il collegamento anche alle persone con disabilità; la nuova copertura sarà del tipo inclinato ad una falda, articolata in due porzioni interrotte da un limitato tratto di copertura piana interna, necessaria per alloggiare, celandole così alla vista, le unità esterne dell’impianto di condizionamento di tutti i locali, come già descritto nel precedente capitolo.

• Gli immobili verranno dotati di impianto idrico, elettrico e impianto di condizionamento estate/inverno.

Le dotazioni impiantistiche sono quelle essenziali per il funzionamento base della struttura; eventuali arricchimenti e implementazioni della impiantizzazione potranno essere oggetto di un ulteriore lotto di lavori.

• Verrà ricostituita la recinzione costituita da un muretto sopra al quale verrà rimontata la attuale cancellata in ferro stile liberty, opportunamente riverniciata.

Gli spazi esterni non sono oggetto di intervento nel presente appalto; tuttavia, per un completamento generale dell’opera, si segnala la opportunità di riqualificare lo slargo antistante l’ex lavatoio, oggi non pavimentato, e di ripulire e restaurare il muretto di separazione con la sottostante piccola area antistante i bagni.

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8 Tali lavori potranno essere oggetto di un successivo lotto di opere.

La ristrutturazione del locale in Via delle Mura verrà attuata tramite i seguenti interventi:

• Consolidamento e rinzaffo delle murature interne d’ambito e della volta.

• Creazione di un pavimento areato .

• Creazione all’interno del locale di un bagno adeguato per persone con disabilità

• Sostituzione degli attuali portone d’ingresso e finestrella con nuovi infissi in legno.

• Impianti idrico, elettrico, riscaldamento.

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9 6. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI PRESCELTI

Le lavorazioni da effettuarsi e i materiali che saranno usati nei diversi interventi in Via dell’Orno sono i seguenti:

• Demolizione di manufatti e rimozione della cancellata in ferro.

• Realizzazione di nuovi manufatti in struttura di cemento armato su fondazioni sempre in c.a., muratura di tamponamento a cassetta in laterizio opportunamente coibentata, il tutto intonacato e tinteggiato con colori tenui, in armonia con il colore della trama muraria delle retrostanti mura urbiche.

• Copertura del locale ex lavatoio e del volume tecnico con tetto ad una falda con struttura principale in travi di cemento armato rivestite in legno, struttura secondaria in travetti di legno e tavolato, con gronda in zampini di legno e pianelle e manto di copertura in tegole e coppi; copertura del locale bagni pubblici con solaio, parte piano, parte inclinato, in laterocemento, anch’esso con gronda in zampini di legno e pianelle e manto di copertura in tegole e coppi.

• La porzione di copertura in piano verrà impermeabilizzata e pavimentata con grès per esterni.

• Infissi di porte e finestre in legno.

• Pavimentazioni in cotto dei locali, pavimentazione in grès porcellanato dei bagni.

• Scala di collegamento interna in legno.

Le lavorazioni da effettuarsi e i materiali che saranno usati in Via delle Mura sono i seguenti:

• Consolidamento e rinzaffo delle murature interne d’ambito e della volta.

• Creazione di un pavimento areato con pavimentazione in cotto.

• Creazione all’interno del locale di un bagno adeguato per persone con disabilità

• Sostituzione degli attuali portone d’ingresso e finestrella con nuovi infissi in legno.

Le lavorazioni previste nel presente appalto non comprendono rivestimenti dei bagni, sanitari e tinteggiatura delle pareti che verranno messe a carico del soggetto che gestirà lo spazio ristrutturato.

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10 7. INTERFERENZE ESPRORPRI PAESAGGIO E AMBIENTE

7.1 – INTERFERENZE

I lavori di ristrutturazione del complesso degli edifici in questione si svolgono su un’area dove non sono presenti manufatti o reti tecnologiche di competenza di altri enti, per cui si può affermare che non esistono interferenze di alcun tipo.

7.2– ESPROPRI

Non ci sono espropri in quanto tutti i manufatti sono di proprietà pubblica.

7.3 - PAESAGGIO E AMBIENTE

Le opere previste hanno come obiettivo la riqualificazione e la rifunzionalizzazione dei manufatti “bagni pubblici” e “ex lavatoio”, attraverso interventi di ristrutturazione edilizia con demolizione e ricostruzione che ripropongono edifici simili, per dimensioni e tipologia, a quelli esistenti.

Anche la creazione del volume tecnico, che assicura il collegamento tra la nuova sala polifunzionale e il fabbricato ex mattatoio, non altera la composizione del complesso edilizio, come già tratteggiato e motivato nel capitolo 5- Scelte progettuali e inserimento nel territorio.

Pertanto per questi motivi si ritiene che l’insieme degli interventi previsti non solo non costituisca alcun problema per il contesto paesaggistico e ambientale da un punto di vista storico - architettonico, ma, al contrario, a causa della rinnovata qualità architettonica degli edifici, ne rappresenti un reale miglioramento.

Terni, 12 marzo 2015

STUDIO ASSOCIATO OFFICINA 8 Ing. Stefano Bufi

Arch. Patrizia Campili

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