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La riduzione del. CAI Ligure Genova Scuola Alpinismo Giovanile. Gian Carlo Nardi /70. Monte Antola. Vallone di Malatrà

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(1)

La riduzione del

i hi l h

rischio valanghe

(2)

L’obiettivo è di adottare tutte le l’attività alpinistica e scialpinis accettabile

accettabile.

Ciò che conta è essere coscienti valutazione: bisogna assumere valutazione: bisogna assumere confronti delle proprie conoscen Per conoscersi c’è un unico siste Per conoscersi c è un unico siste giustificare i propri errori, asco consigli, e le osservazioni dei co ricercare con umiltà e tenacia i offre, ascoltare se stessi e conse montagna

montagna.

e misure precauzionali affinchè stica comporti un rischio residuo

della propria capacità di

e un atteggiamento critico nei e un atteggiamento critico nei

nze e abilità.

ema: analizzare e non ema: analizzare e non

oltare e valutare le critiche, i ompagni di gita. Bisogna

i segni che la natura spesso ci

ervare il senso di rispetto verso la

(3)

Sommario Sommario

ƒ Incidenti da valanga

ƒ Pericolo e Rischio

ƒ Il bollettino valanghe

ƒ Il metodo 3x3 per la riduzione del rischio

ƒ La preparazione della gita

ƒ Le valutazioni sul posto e sul pendio

ƒ Conclusioni

(4)

Valanghe …

Valanghe …

(5)

Vittime da valanga

Vittime da valanga

(6)

Gli incidenti da vala

Gli incidenti da vala anga anga

(7)

Curva della sopravv Curva della sopravv

100%

93%

60%

60%

20%

tempo

vivenza

vivenza

(8)

Autosoccorso e soc Autosoccorso e soc

Autosoccorso

Carenza di

E Autosoccorso

c corso

Carenza di

soccorso Ecce

di so

rta di so c s ta / of fe r richie s

ccorso ccorso

esso occorso

Ritorno alla

normalità

(9)

La sicurezza della g La sicurezza della g

L’elevata mortalità dell’incidente valanga (60% dei casi) impone u rigorosa gestione della sicurez rigorosa gestione della sicurez Fondamentali sono la disponibilit buone informazioni e la corretta buone informazioni e la corretta preparazione e conduzione della Di particolare importanza sono Di particolare importanza sono

ƒ il bollettino valanghe

ƒ il metodo di riduzione dei risch

gita gita

da una

zza zza tà di a gita

hi

(10)

Il bollettino nivo-me bo ett o o e

Il bollettino nivo-meteorologico v provincie autonome aderenti all’A uno standard europeo

uno standard europeo

La parte nivologica contiene

ƒ I dati nivologici e le caratterist I dati nivologici e le caratterist

ƒ il grado di pericolo in base a

ƒ le indicazioni sulla distribuzio

ƒ la tendenza prevista

www aineva it oppure www cai www.aineva.it oppure www.cai

eteo eteo

viene emesso da regioni e AINEVA conformemente ad

tiche del manto nevoso tiche del manto nevoso ad una scala europea

ne dei pendii critici

-svi it svi.it

(11)

Caratteristiche della Caratteristiche della

ƒ Scala di pericolo (e non di ri

ƒ Il rischio è individuale (valuta

L l è li

ƒ La scala non è lineare

ƒ Indica il grado di consolidam

di t ib i tifi i

distribuzione e quantificazion

a scala europea a scala europea

schio) su 5 gradi azione personale)

mento in funzione della d i dii i hi

ne dei pendii a rischio

(12)

La scala del pericol La scala del pericol

Debole

Il manto nevoso è in gene

1

2 Moderato Il manto nevoso è modera per il resto è ben consolida

3

per il resto è ben consolida

Marcato

Il manto nevoso presenta

3 4

Il manto nevoso presenta debole su molti pendii ripid

Forte

4 5

Il manto nevoso è debolm pendii ripidi

Molto Forte

5 Molto Forte

Il manto nevoso è in gene

o o

erale ben consolidato e stabile

atamente consolidato su alcuni pendii ripidi, ato

ato

un consolidamento da moderato a un consolidamento da moderato a di

ente consolidato sulla maggior parte dei

erale debolmente consolidato e per lo più

(13)

Parole chiave Parole chiave

ƒ Consolidamento del manto ne P b bili à di di

buono, moderato, debole, ins

ƒ Probabilità di distacco P dii i idi

pochissimi (pendii), alcuni, mo

ƒ Pendii ripidi

Di i i d ll l h

moderatamente r., ripidi, molt

ƒ Dimensioni delle valanghe

ƒ Numero delle valanghe atteso scaricamenti, piccole v., v. di m

ƒ Numero delle valanghe atteso

ƒ Cause del distacco

poche/sporadiche, alcune, m sponta

ƒ Cause del distacco sponta

evoso tabile

olti, maggior parte to r., estremamente r.

o

media grandezza, grandi v.

o olte/numerose (su 100 kmq) aneo o provocato

aneo o provocato

(14)

Indicazioni per le gi Indicazioni per le gi

Debole

Condizioni generalmente s

1

2 Moderato Condizioni favorevoli per g adeguatamente locali zone

3

adeguatamente locali zone

Marcato

Le possibilità per gite sciis

3 4

Le possibilità per gite sciis buona capacità di valutazi

Forte

4 5

Le possibilità per gite sciis richiesta una grande capa

5 Molto Forte

ite ite

sicure per le gite sciistiche

gite sciistiche ma occorre considerare e pericolose

e pericolose

stiche sono limitate ed è richiesta una stiche sono limitate ed è richiesta una

one locale f

stiche sono fortemente limitate ed è

cità di valutazione locale

(15)
(16)

La legge di Murphy La legge di Murphy

Se ci sono due o più modi di fare e uno di questi modi può condur allora qualcuno lo farà

Cpt Edward A. Murphy Jr

e una cosa,

rre a una catastrofe,

(17)

Le cause degli incid Le cause degli incid

Studi svolti su lunghe serie di inc determinare la distribuzione delle valanga (in particolare SLF di Da valanga (in particolare SLF di Da

nella scelta e pianific nelle valutazioni sul p

70%

15% nelle valutazioni sul p nelle valutazioni sul s

15%

10%

alea di rischio insita n

5%

denti denti

cidenti hanno portato a e cause degli incidenti di avos GR)

avos – GR)

azione della gita posto (percorso) posto (percorso) singolo pendio

nell’attività

(18)

Le basi: osservazio e bas osse a o

La montagna ci parla, e ci offre molti segnali della situazione, spesso ben evidenti

spesso ben evidenti Ci avvisa …

E’ fondamentale essere vigili E fondamentale essere vigili, osservare sempre, confrontare la situazione prevista con

quella in atto, e tradurre il tutto in scelte operative oculate

Dal manuale Scialpinismo (CAI-CNSASA

one o e

A)

(19)

Le basi: topografia p g

Preliminare alla pratica

dell’attività invernale (e non solo di quella) è una buona solo di quella) è una buona competenza di topografia e orientamento

In particolare occorre

conoscere le caratteristiche morfologiche della zona della morfologiche della zona della gita e saper individuare a

colpo sicuro, sulla carta e

l t i i d

sul terreno, esposizione ed inclinazione dei pendii

Dal manuale Scialpinismo (CAI-CNSASA A)

(20)

Gestione del rischio Gest o e de sc o

Il t d di id i d l i hi Il metodo di riduzione del rischio

di valanghe si basa su

pluriennali studi svizzeri, come

p ,

codificati dalla guida Werner Munter con la formula 3 x 3

Consiste in una serie di filtri da applicare ai processi decisionali sui fattori critici della gita

sui fattori critici della gita

(condizioni, terreno, persone), ripetuta su tre livelli spazio-

temporali (a casa sul percorso temporali (a casa, sul percorso, sul pendio)

o

o

(21)

Il metodo 3 x 3 Il metodo 3 x 3

a casa sul sul

3

Terreno

3

l posto

Condizioni l posto

sul pendio

x 3 x 3

Persone

Persone

(22)

Matrice del metodo Matrice del metodo

Condizio Tre serie di filtri applicati alle tre

Filtro regionale

a casa preparazione

Condizio

?

a casa - preparazione della gita e studio delle

alternative ?

Filtro zonale ?

sul posto – ciò che si vede e si percepisce

?

p p

Filtro puntuale

su ogni pendio e ?

su ogni pendio e punto critico

3 x 3 3 x 3

ni Terreno Persone categorie della gita

ni Terreno Persone

?

? ?

?

?

?

?

? ?

?

(23)

Le condizioni

Le condizioni

(24)

Esame di un bolletti sa e d u bo ett

Condizioni di innevamento

Regione Piemonte - 27 dicem Condizioni di innevamento

Dal tardo pomeriggio della giornata di intensità hanno apportato mediamente fresca su tutti i settori alpini ad eccezi fresca su tutti i settori alpini, ad eccezi dove le nevicate sono state più conten andate esaurendosi nel pomeriggio de mentre sono caduti ancora nella serata mentre sono caduti ancora nella serata neve fresca su Biellese e Alpi Graie e Liguri, con massimi di 20-25 cm su Va caduti da 3 a 10 cm di neve fresca Ne caduti da 3 a 10 cm di neve fresca. Ne mantenuti da deboli a moderati, con p

ino o

mbre 2004

Natale precipitazioni di moderata

e a 2000 m di quota 30 – 40 cm di neve ione dei rilievi occidentali (Alpi Cozie) ione dei rilievi occidentali (Alpi Cozie) nute. Le precipitazioni nevose sono

el 26 sui settori settentrionali della regione a di S Stefano in media dai 5 ai 10 cm di a di S. Stefano in media dai 5 ai 10 cm di

dai 10 ai 15 cm dalle Alpi Cozie alle Alpi al Pellice e Val Varaita. In pianura sono

el corso della precipitazione i venti si sono el corso della precipitazione i venti si sono

rovenienza prevalente da Sud-Est.

(25)

Esame di un bolletti sa e d u bo ett

Stato del manto nevoso

Regione Piemonte - 27 dicem Stato del manto nevoso

La neve fresca, generalmente asciutta particolare nel Piemonte meridionale, sul terreno sotto i 1000 m di quota ne sul terreno sotto i 1000 m di quota ne i 1500 m nei restanti settori; più in alto caratterizzato da prevalenti croste da alle quote più elevate da croste da ve alle quote più elevate, da croste da ve duri. Gli accumuli preesistenti più imp orientali, dove possono trovarsi anche precipitazione; alle esposizioni setten precipitazione; alle esposizioni setten poggianti localmente su strati ancora costituiti da prevalenti cristalli angolar

ino o

mbre 2004

a, umida alle quote più basse in

poggia con scarsa aderenza direttamente ei settori settentrionali della regione e sotto ei settori settentrionali della regione e sotto

o si sovrappone ad un manto

fusione e rigelo alle quote intermedie e, ento e da accumuli costituiti da lastroni ento e da accumuli costituiti da lastroni portanti sono localizzati sui versanti sud-

e lastroni teneri formatisi durante la

trionali la neve fresca grava su accumuli trionali la neve fresca grava su accumuli

debolmente consolidati, in quanto

ri o da brina di fondo.

(26)

Esame di un bollett Esame di un bollett

Pericolo valanghe

Regione Piemonte - 27 dicem Pericolo valanghe

Su tutti i settori possono verificarsi va debole coesione di piccole o medie d varie esposizioni anche a basse quo varie esposizioni, anche a basse quo provocare valanghe a lastroni, di dim sensibili al passaggio del singolo scia accumulo eolico

accumulo eolico.

Il pericolo di valanghe spontanee e p marcato su tutti i settori

marcato su tutti i settori.

ino ino

mbre 2004

alanghe spontanee di neve a

dimensioni sui pendii più ripidi alle ote Si segnala la possibilità di

ote. Si segnala la possibilità di mensioni anche consistenti e

atore, in particolare nelle zone di

provocate è da considerarsi quindi

(27)

Pendii critici Pendii critici

La situazione evolve in funzione Comparazione dei pendii critici n

Vescovo nel Livinallongo Vescovo nel Livinallongo il 3-12-2000 Grado 3

del tempo

el comprensorio di Porta

il 16-12-2000 Grado 2

(28)

Terreno e percorso

Terreno e percorso

(29)

Studio del percorso

Studio del percorso o o

(30)

Esposizioni Esposizioni

Distribuzione delle valanghe (CH del pendio e della quantità di nev

) in funzione dell’esposizione

ve

(31)

Inclinazioni Inclinazioni

Distribuzione delle valanghe in funzione della inclinazione del della inclinazione del pendio

scaricamenti frequenti > 60°

di neve a debole coesione 40°-60°

di neve a lastroni 30°-45°

di id

di neve umida <

(32)

Le persone

Le persone

(33)

Formazione e addes

Formazione e addes stramento stramento

(34)

Addestramento alla

Addestramento alla a ricerca ARVA a ricerca ARVA

(35)

La Squadra La Squadra

Una operazione di autosocco Il capogita deve sempre inter scenderà in campo e sulle su scenderà in campo e sulle su 1 a domanda quanti tra i par 1 domanda quanti tra i par

ƒ sanno dirigere un autosoc

ƒ sono in grado di collabora

ƒ non sono in grado di colla 2 a domanda con questa sq 2 domanda con questa sq

ƒ su quale gita ci ingaggiam

orso è un fatto di squadra

rrogarsi sulla formazione che ue possibilità

ue possibilità rtecipanti

rtecipanti ccorso

are a un autosoccorso aborare

uadra uadra

mo e quando

(36)

Filtri zonale e puntua le

(37)

Quali condizioni?

Quali condizioni?

(38)

E’ come immaginav

E come immaginav vamo? vamo?

(39)

Sul terreno

Sul terreno

(40)

Percorso Percorso

Traccia e microtraccia Pendii ripidi

(sottovento)

Lastroni e cornici

Conche…

(41)

Punti critici

Punti critici

(42)

Alta quota

Alta quota

(43)

Appennino

Appennino

(44)

Riconoscimento de

Riconoscimento de l percorso l percorso

(45)

Visibilità?

Visibilità?

(46)

Condotta della gita

Condotta della gita

(47)

Traccia e microtrac

Traccia e microtrac cia cia

(48)

Azioni sul pendio Azioni sul pendio

Le modalità del movimento e la quantità di persone in aree limitate determinano aree limitate determinano l’entità del sovraccarico sul pendio

p

Quando necessario

adottare le distanze di

ado a e e d sta e d

alleggerimento

(49)

Comportamento

Comportamento

(50)

Condizioni

Condizioni

(51)

Caratteristiche del p

Caratteristiche del p pendio pendio

(52)

To go or not to go?

To go or not to go?

(53)

Comportamento

Comportamento

(54)

Punti critici

Punti critici

(55)
(56)

Incidente da valang

Incidente da valang ga ga

(57)

Autosoccorso e soc

Autosoccorso e soc ccorso organizzato ccorso organizzato

(58)

Un promemoria Un promemoria

Un efficace promemoria

svizzero per la valutazione

della gita basato sul codice

della gita basato sul codice

cromatico del semaforo

(59)
(60)
(61)

Il fattore determinan

Il t t i

Il comportamento i

nte

i it

in gita

(62)

Suggerim menti bibliografici

(63)

Manuale di riferimen Manuale di riferimen

Scialpinismo

della Commissione nazionale

Scuole di Alpinismo e Scialpinism del Club alpino italiano

Questa presentazione è basata Questa presentazione è basata sul manuale “Scialpinismo”, che costituisce il riferimento

scientifico e operativo

nto nto

mo

(64)

Manuali di approfon a ua d app o o ndimento d e to

(65)

Testi multimediali est u t ed a

(66)

Testi esteri di riferim Testi esteri di riferim

SAC/CAS DAV e AVS

mento mento

CAF

ŒAV e DAV

(67)

Crediti Crediti

Molte immagini sono dell’autore Molte immagini sono dell autore tratte dal manuale Scialpinism

Al lt i i i h

Alcune altre immagini o sche

ƒ SVI-CAI (Servizio Valanghe

ƒ AINEVA (Associazione Italia

ƒ AINEVA (Associazione Italia

ƒ SLF (Centro studi valanghe,

ƒ CAS/SAC (Club Alpin Suisse CAS/SAC (Club Alpin Suisse

ƒ MeteoFrance e CEMAGREF

ƒ Randonner, J.M. Lamory y

ƒ Les sport de neige, CAF

ƒ 3x3 Lawinen, Werner Munte

ƒ Skibergsteigen Variantenfah

e Altre immagini e tabelle sono e. Altre immagini e tabelle sono mo del Club Alpino Italiano

ti i i t tt d

ematizzazioni sono tratte da:

Italiano)

ana Neve e Valanghe) ana Neve e Valanghe)

Davos) e)

e) F

er

hren, DAV e AVS

(68)

in sicurezza

in sicurezza

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