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LO STATO SOLIDO
Caratteristiche e proprietà dei
solidi
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CARATTERISTICHE COMUNI DEI SOLIDI
Incompressibilità
Rigidità
Forma definita
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Solidi cristallini e solidi amorfi
Solidi cristallini
particelle disposte regolarmente nello spazio
isotropia
punto di fusione ben definito
Solidi amorfi
disposizione
disordinata delle particelle
anisotropia
punto di fusione non ben definito
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SOLIDI AMORFI = LIQUIDI
I solidi amorfi sono
in realtà dei liquidi
ad elevata viscosità
Un cristallo è costituito da particelle che si ripetono nello spazio
tridimensionale
e sono ordinate secondo precise regole di
SIMMETRIA.
I solidi le cui particelle costitutive (atomi, ioni,
molecole) sono
“impacchettate” in modo regolare si dicono
cristallini.
Il CRISTALLO è un insieme tridimensionale di particelle che si ripetono regolarmente
nello spazio.
La struttura dei solidi cristallini è
rappresentata mediante RETICOLI: sistema
di nodi ripetuti ordinatamente nello spazio in
tre dimensioni.
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La cella elementare
“la più piccola unità ripetitiva di una struttura
cristallina in 3D che mostra l’intera simmetria della struttura”
La cella elementare è una scatola con:
• 3 lati - a, b, c
• 3 angoli - , ,
Esistono 4 tipi di cella elementare:
primitivo P, corpo centrato I, facce centrate F, lati centrati C.
7 sistemi cristallini tridimensionali da cui derivano i 14 reticoli
bravaisiani.
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Sette sistemi di celle elementari
• Cubica a=b=c ===90°
• Tetragonale a=bc ===90°
• Ortorombica abc ===90°
• Monoclinica abc ==90°, 90°
• Triclinica abc 90°
• Esagonale a=bc ==90°, =120°
• Romboedrica a=b=c ==90°
I reticoli di Bravais
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Celle
elementari
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Celle Cubiche
Esempi di celle cubiche
Cristallo di NaCl
Cristallo di CsCl
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CLASSIFICAZIONE DEI SOLIDI CRISTALLINI
Solidi ionici
Solidi covalenti
Solidi molecolari
Solidi metallici
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Caratteristiche dei solidi ionici
Temperatura di fusione relativamente alta
Fragilità alla trazione
Sfaldamento diagonale rispetto ai piani reticolari
Allo stato fuso conducono la corrente elettrica
Solubili in acqua
In soluzione acquosa conducono la corrente
Nei nodi del reticolo cristallino dei solidi ionici si alternano, con regolarità, ioni positivi e negativi
Esempi: Cloruro di sodio,ossidi
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La conducibilità allo stato fuso deriva dalla presenza degli ioni liberi quando il reticolo viene demolito.
La temperatura di fusione relativamente alta si spiega con la forza del legame
ionico
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I solidi ionici si oppongono allo
sfaldamento parallelo ai piani reticolari in quanto lo scorrimento genererebbe
repulsione fra ioni dello stesso segno.
Lo sfaldamento avviene lungo i piani diagonali contenenti tutti atomi con carica dello stesso segno
La solubilità in acqua è buona perché il reticolo viene distrutto e gli ioni vengono solvatati dall’acqua.
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Caratteristiche dei solidi covalenti
Temperatura di fusione molto alta
In generale grande durezza
Isolanti o semiconduttori
Insolubili in acqua
Nei nodi del reticolo cristallino dei solidi covalenti sono presenti gli atomi legati con legame covalente
Esempi:silice,diamante
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Il legame covalente è molto forte per cui i reticoli covalenti sono difficili da
rompere ciò spiega perché questi solidi hanno ,in generale, temperature di
fusione molto alte
I legami covalenti sono fortemente direzionati; da ciò deriva la durezza (fatte le debite eccezioni) dei solidi covalenti.
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21
Cella elementare del diamante
d
C-C= 154 pm
d (diamante) = 3.52 g/cm
3(sistema cubico)
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22
Struttura della grafite
(sistema esagonale)
340 pm
d (grafite) = 2.25 g/cm
3d
C-C= 142 pm
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23
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Fullereni
C
60I fullereni sono strutturalmente simili alla grafite, la quale si costituisce di anelli esagonali collegati tra loro su un piano, ma si differenziano per alcuni anelli di forma
pentagonale (o a volte eptagonale) che impediscono una struttura planare
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Grafene e Nanotubi
Grafene
Il grafene è costituito da uno strato monoatomico di atomi di carbonio (avente cioè uno spessore
equivalente alle dimensioni di un solo atomo).
Il corpo di un nanotubo è formato da soli esagoni, mentre le strutture di chiusura sono formate da esagoni e pentagoni, esattamente come i
fullereni
Nanotubo
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Caratteristiche dei solidi molecolari
Temperatura di fusione bassa
Scarsa durezza
Alta tensione di vapore
Nei nodi del reticolo cristallino dei solidi molecolari sono presenti molecole legate con deboli legami intermolecolari
Esempi: ghiaccio, iodio, naftalina
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La bassa temperatura di fusione è
conseguenza delle deboli forze esistenti fra le molecole; i legami sono infatti legami
intermolecolari e quindi molto più deboli di quelli interatomici; alle stesse ragioni sono imputabili la scarsa durezza e l’alta tensione di vapore.
Solo il ghiaccio, in virtù dei legami a ponte di idrogeno, presenta una discreta durezza.
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Caratteristiche dei solidi metallici
Temperatura di fusione generalmente alta
Elevata densità
Buona conducibilità termica ed elettrica
Lucentezza al taglio
Nei nodi del reticolo cristallino dei solidi metallici sono presenti ioni positivi legati da legame metallico. Il reticolo è avvolto dalla nuvola elettronica
Esempi: sodio, ferro, rame
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La malleabilità e duttilità si deve alla
struttura del reticolo cristallino dei metalli;
tirando o piegando il reticolo infatti le forze che legano i vari ioni e la nuvola che li
avvolge rimangono invariate.
Le alte temperature di fusione sono una
conseguenza della forza del legame metallico che rende il reticolo difficile da rompere.
I Liquidi
Proprietà dei liquidi
I Liquidi
• I liquidi non sono comprimibili e hanno un volume proprio
• In equilibrio con i liquidi è sempre presente
la fase vapore. La pressione esercitata da
un vapore è chiamata tensione di vapore
Andamento della tensione di vapore in funzione della temperatura
Temperature di Ebollizione ad 1 atm
La tensione superficiale è una proprietà dei fluidi che opera lungo la
superficie di separazione (interfaccia) tra il fluido stesso ed un materiale di un'altra natura, ad esempio un solido, un liquido o un gas. Dal punto di vista termodinamico può essere definita come il lavoro per unità di area richiesto per formare una nuova superficie.
Forte forza intermolecolare
Alta tensione superficiale
Liquidi e Tensione di Superficie
Proprietà dei Liquidi
Le azioni attrattive tra le molecole di un liquido (le forze di coesione) fanno sì che le molecole dello strato superficiale siano soggette ad una forza risultante non nulla che tende a farle spostare verso l'interno; esse pertanto tendono a sfuggire dalla superficie limite del liquido e di conseguenza questa tende ad assumere l’estensione minima possibile (in assenza di altre forze, la superficie minima, è quella sferica).
Coesione
non è più sufficiente considerare le sole forze di coesione, in quanto la presenza di un altro corpo ha influenza sui valori della tensione, nel senso che le molecole di questo
svolgono anch'esse delle azioni (le forze di adesione) sulle molecole dello strato superficiale del liquido.
Proprietà dei Liquidi
Adesione