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1 STATO DELL AMBIENTE stato degli elementi dell ambiente, quali l aria, l atmosfera, l acqua, il suolo, il territorio, i siti naturali

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Academic year: 2022

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1 STATO DELL’AMBIENTE – stato degli elementi

dell’ambiente, quali l’aria, l’atmosfera, l’acqua, il suolo, il territorio, i siti naturali

Il sistema di gestione ambientale aziendale è conforme alla ISO 14001:2015 e alla registrazione EMAS viene applicato alle seguenti attività svolte da SESA:

- Raccolta e trasporto di rifiuti urbani e speciali, pericolosi e non pericolosi

-Ricevimento e stoccaggio di rifiuti urbani, assimilati, ingombranti ed ex R.U.P.

- Gestione impianto di selezione del rifiuto secco differenziato ed indifferenziato (da raccolta differenziata degli urbani non pericolosi).

- Gestione discarica per rifiuti urbani e speciali non pericolosi.

- Gestione eco-centri e gestione depuratore.

- Gestione impianto di compostaggio per la produzione di compost di qualità.

-Intermediazione e commercio di rifiuti.

-Gestione impianti di produzione energia elettrica e termica da biogas, gas metano e fotovoltaico.

- Gestione del laboratorio chimico, chimico-fisico e microbiologico.

- Progettazione, costruzione e installazione, manutenzione di impianti tecnologici per il trattamento dei rifiuti e il recupero energetico da fonti rinnovabili.

Analisi Ambientale

L’analisi ambientale è implementata in ottemperanza alla norma internazionale ISO 14001, al Regolamento UE 2017/1505 e al regolamento (CE) n. 1221/2009 che stabilisce le linee guida per l'analisi ambientale.

La società ha indentificato il contesto organizzativo del proprio sistema di gestione ambientale, stabilendo, registrando e mantenendo aggiornate attraverso apposite informazioni documentate le condizioni rilevanti che influiscono positivamente o negativamente la sua capacità di conseguire i risultati attesi. Tali condizioni, interne ed esterne, sono di natura ambientale culturale, sociale, politiche, giuridiche, tecnologiche, legate alle

caratteristiche dei prodotti e servizi aziendali, agli orientamenti strategici, alle specifiche attività aziendali, ecc.

Sono state anche individuate le parti interessate pertinenti per il sistema e all’identificazione delle loro esigenze ed aspettative. La considerazione di tali bisogni, svolta in modo più approfondito, concorre alla determinazione delle priorità di azione aziendali.

Inoltre sono stati individuati i rischi e le opportunità. Tali rischi e opportunità, periodicamente registrati e tenuti aggiornati, sono stati identificati in relazione agli aspetti ambientali aziendali, e anche all’analisi di contesto, delle parti interessate e degli obblighi giuridici in ottemperanza alle norme. La valutazione delle priorità di miglioramento ambientale e gli obiettivi di miglioramento individuati hanno richiesto il coinvolgimento del CdA.

Valutazione ambientale

L’analisi degli aspetti ambientali e dei possibili impatti ambientali riguarda l’identificazione e valutazione delle conseguenze derivanti dalla sua operatività (aspetti diretti) sia all’esame delle attività non direttamente controllate e gestite, ma in qualche modo influenzabili attraverso le relazioni con i suoi diversi interlocutori esterni (aspetti indiretti).

Dalla valutazione emerge che l’impatto ambientale più significativo è costituto dalla gestione degli impianti di selezione rifiuti e di cogenerazione per la produzione di energia elettrica e termica, e dall’attività delle raccolte differenziate nel territorio servito.

L’azienda mantiene un livello di controllo operativo frequente degli impianti di cogenerazione e di lavorazione rifiuti.

· selezione dei rifiuti da raccolta. Tale impatto è diminuito, in quanto, grazie alle campagne di

(2)

sensibilizzazione effettuate e al continuo miglioramento impiantistico, la frazione recuperata dai rifiuti urbani non pericolosi migliora in termini di qualità.

· gestione delle centrali di cogenerazione per la produzione di energia elettrica e termica con emissioni puntuali dei camini dei motori a biogas. Tale aspetto permette di conseguire maggiore efficienza evitando le emissioni puntuali delle caldaie domestiche e degli edifici pubblici (che vengono dismesse) allacciati alla rete di teleriscaldamento, garantendo efficienza energetica al territorio del Comune di Este. I cogeneratori hanno una elevata efficienza energetica con valori di emissione più bassi dei limiti di legge, grazie all’installazione dei postcombustori termoreattori.

La valutazione degli aspetti ambientali per gli impianti di cogenerazione e di lavorazione rifiuti evidenzia valori analoghi agli anni precedenti, confermando le buone prestazioni conseguite nel corso degli anni.

Relativamente alle raccolte differenziate vi è un continuo miglioramento con il progressivo rinnovo del parco mezzi convertito a biometano dedicato alle raccolte differenziate.

Sono evidenziate le attività che hanno comportato la realizzazione di cambiamenti strutturali o gestionali: la raccolta differenziata di rifiuti urbani, considerata la consistente conversione del parco mezzi a biometano; la gestione di nuovi progetti strutturali.

Gli aspetti e i relativi impatti identificati come significativi, oltre che essere sottoposti a controllo operativo, sono soggetti a sorveglianza e misurazione. Per il controllo e il monitoraggio degli aspetti ambientali significativi e degli altri aspetti per i quali SESA ha comunque definito le modalità di gestione, sono attive le procedure di controllo operativo indicate nel paragrafo seguente.

Considerati i livelli di eccellenza raggiunti attraverso l’applicazione sistematica delle Migliori Tecnologie disponibili in relazione alle attività con maggior impatto ambientale, SESA sta cominciando a intervenire anche su aspetti che non presentano una valutazione fra le più significative, ma

comunque possono essere migliorate, attraverso l’adozione e implementazione di nuove tecnologie.

In relazione all’utilizzo di combustibili fossili, infatti, si sta procedendo la progressiva conversione di tutto il parco mezzi all’alimentazione a metano prima, e a biometano da biogas nel prossimo futuro.

Gestione delle emissioni in atmosfera I dati presentati sono relativi al monitoraggio ambientale effettuato.

Per la combustione del biogas proveniente dalla digestione anaerobica vengono monitorati i parametri polveri, acido cloridrico, acido fluoridrico, composti organici (TOC) e monossido di carbonio.

Monitoraggio della cogenerazione: polveri

Monitoraggio della cogenerazione: monossido di carbonio

Monitoraggio della cogenerazione: acido cloridrico

1,3

4,5 2,1

3,9 2,1

3,4 1,8

3,8 1,4

5,3

1,3

5,5

1,2

4,8

1,0

4,6

1,0

4,5

0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0

2015 2016 2017

mg/Nm³

Limite

< 2,0

217 240 188

292

166

81

160 170

63

174 229

125 259

156 115

161 170

77 130

242

76 60

170

87

176 204

79 0

100 200 300 400 500

2015 2016 2017

mg/Nm³

Limite

7,0

0 2 4 6 8 10 12

2015 2016 2017

mg/Nm³

Limite

< 2,0

< 5,0 < 5,0 < 5,0

(3)

Monitoraggio della cogenerazione: acido fluoridrico

Monitoraggio della cogenerazione: TOC

I valori riscontrati si mantengono sempre al di sotto dei limiti dell’autorizzazione. Il monitoraggio di alcuni parametri evidenzia come questi si assestino addirittura al di sotto del limite di quantificazione strumentale adottato dal laboratorio.

Per diminuire l’impatto ambientale provocato dalle emissioni, la società ha installato dei sistemi di abbattimento (postcombustori o catalizzatori) sui camini di tutti i motori. Si deve comunque ricordare che tali emissioni ne evitano altre, quelle delle caldaie che sono state spente in città grazie al teleriscaldamento e, di conseguenza, il bilancio complessivo vede una riduzione delle emissioni complessive.

L’importanza del risultato è rilevante, dato che l’aspetto ambientale legato alla gestione delle centrali di produzione energia elettrica e termica è stata valutata come significativo per le emissioni puntuali dei camini dei cogeneratori.

Motore a metano

Sull’impianto di cogenerazione da 3 MWe, alimentata a metano e integrata alla rete di teleriscaldamento, vengono eseguiti campionamenti ed analisi sui parametri ossidi di azoto e monossido di carbonio.

Monitoraggio del motore a metano: Ossidi di azoto

Monitoraggio del motore a metano: Monossido di carbonio

Selezione

Sui filtri a maniche dell'aria proveniente dall’impianto di selezione vengono eseguiti campionamenti ed analisi sui seguenti parametri:

· Polveri · SOV

· Ammoniaca · Acido solfidrico

Filtro a maniche 1: SOV

Filtro a maniche 2: SOV

Filtro a maniche 1: Polveri

13 22

<LOQ 19

<LOQ <LOQ 30

<LOQ 0,00

5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00 35,00 40,00 45,00 50,00 55,00 60,00 65,00

dic-10 dic-11 dic-12 dic-13 dic-14 dic-15 dic-16 ott-17

LOQ = Limite di Quantificazione

Sostanze organiche volatili (g/h) - Filtro a maniche n° 1 Sostanze organiche volatili (g/h) Valore Limite

15 29

<LOQ 14,5

<LOQ <LOQ

17 16

0,00 10,005,00 15,00 20,00 25,00 30,00 35,00 40,00 45,00 50,00 55,00 60,00 65,00

dic-10 dic-11 dic-12 dic-13 dic-14 dic-15 dic-16 ott-17

LOQ = Limite di Quantificazione Sostanze organiche volatili (g/h) - Filtro a maniche n° 2

Sostanze organiche volatili (g/h)

Valore Limite

<LOQ <LOQ <LOQ <LOQ <LOQ

37 38

<LOQ 0,00

21,00 42,00 63,00 84,00 105,00 126,00 147,00 168,00 189,00 210,00

dic-10 dic-11 dic-12 dic-13 dic-14 dic-15 dic-16 ott-17

LOQ = Limite di Quantificazione

Polveri totali (g/h) - Filtro a maniche n° 1 Polveri totali (g/h) Valore Limite 286

202

278

211

259

0 50 100 150 200 250 300 350 400 450 500

2013 2014 2015 2016 2017

Limite

165 176

160

77 89

0 50 100 150 200 250 300 350

2013 2014 2015 2016 2017

Limite 0,00

0,50 1,00 1,50 2,00 2,50

2015 2016 2017

mg/Nm³

Limite

< 0,2

< 0,8

< 0,2

88

101

122 86

49

18

44 56 38

86

62

45 78

47 47

55

29

19

55 71

61

40 64 4959 50

49

0 25 50 75 100 125 150

2015 2016 2017

mg/Nm³

Limite

(4)

Filtro a maniche 2: Polveri

Non si riportano grafici per i restanti parametri sottoposti a monitoraggio (ammoniaca e acido solfidrico), poiché i valori misurati risultano sufficientemente bassi da risultare inferiori ai limiti di quantificazione adottati dal laboratorio.

Qualità dell’aria

SESA controlla l’impatto sulla qualità dell’aria provocato dalle sue attività (in particolare dall’impianto di compostaggio e dalla discarica, per i quali l’aspetto ambientale legato alle emissioni provocate in fase di esercizio è valutato come significativo) effettuando campionamenti ed analisi mensili e semestrali presso varie stazioni poste a monte e a valle del sito. Come previsto dal Piano di sorveglianza e controllo della discarica, vengono eseguiti controlli mensili sui parametri ammoniaca e acido solfidrico, e annuali su polveri, ammine, fosfine, mercaptani e SOV; data la natura diffusa delle emissioni, per tutti i parametri non sono stati definiti valori limite.

In figura sono riportati i valori registrati negli ultimi anni per i parametri significativi le rilevazioni degli altri parametri non sono mai state superiori ai limiti di rilevabilità strumentale.

Monitoraggio dell’aria a monte e a valle dell’impianto (polveri totali, H2S e NH3)

Semestralmente, viene anche eseguita la speciazione delle polveri catturate per granulometria e composizione, ovvero l’analisi del contenuto delle stesse; nelle indagini, in particolare di metalli e Idrocarburi Policiclici Aromatici, non si sono mai riscontrate quantità rilevanti di inquinanti.

Analizzando i risultati dei monitoraggi emerge che le emissioni sono molto contenute e che la presenza degli impianti non influisce significativamente sulla qualità dell’aria.

<LOQ <LOQ <LOQ <LOQ <LOQ <LOQ <LOQ <LOQ 0,00

21,00 42,00 63,00 84,00 105,00 126,00 147,00 168,00 189,00 210,00

dic-10 dic-11 dic-12 dic-13 dic-14 dic-15 dic-16 ott-17

LOQ = Limite di Quantificazione

Polveri totali (g/h) - Filtro a maniche n° 2 Polveri totali (g/h) Valore Limite

0 1 2 3

2014 a monte 2014 a

valle 2015 a monte 2015 a

valle 2016 a monte 2016 a

valle 2017 a monte 2017 a

valle

mg/Nm³

Polveri totali Acido solfidrico Ammoniaca

<0,05

<0,05

<1,0

<1,0

<0,05

<0,05

<1,0

<1,0

<0,5

<0,5

<0,05 <0,05

<0,5

<0,5

<0,05 <0,05

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Approvvigionamento e scarichi idrici

Il ciclo delle acque

Una delle più interessanti ed ecologicamente evolute caratteristiche degli impianti aziendali è costituita dal ciclo interno delle acque. Infatti, l’impianto necessita di ridotto apporto idrico da acquedotto poiché recupera internamente l’intera quantità di reflui depurati.

Le sezioni di biossidazione e di maturazione sono dotate di raccolta condense e acque di processo che vengono depurate e riutilizzate.

Anche il liquido derivato dalla digestione anaerobica dei colaticci di FORSU, definito “digestato” viene depurato ed utilizzato per l’umidificazione della matrice da compostare nella sezione di biossidazione.

Le acque reflue, le acque di processo in esubero e le acque di dilavamento dei piazzali confluiscono all’impianto di depurazione biologica. Le acque depurate vengono riutilizzate nel processo, in particolare per l’umidificazione dei biofiltri, negli scrubber e per il lavaggio delle ruote dei mezzi.

Le acque dei pluviali-tetti vengono scaricate alla rete di scolo superficiale e non sono contaminate.

Le analisi sugli scarichi, svolte annualmente sono sempre risultate ampiamente sotto i limiti degli scarichi in acque superficiali.

Approvvigionamento idrico

Oltre alle acque depurate interne viene attinto se necessario dall’acquedotto e viene impiegata per lo spazzamento delle strade, per l’eventuale esecuzione di nuove opere, nelle manutenzioni, nel lavaggio dei mezzi in uscita dopo il conferimento nell’impianto di compostaggio, negli impianti di refrigerazione, nelle pulizie e nella cura delle aree verdi.

I consumi idrici attinti dall’acquedotto è riportato nel grafico seguente.

Consumo idrico -valori assoluti in m3

4.3.1 Scarichi idrici

Come descritto nel ciclo delle acque, i reflui prodotti vengono riutilizzati internamente all’impianto e quelli in esubero vengono depurate.

Al fine di verificare la conformità delle acque secondo quanto previsto per lo scarico in acque superficiali da D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. vengono effettuate analisi in uscita dagli impianti di depurazione interni, e sono conformi ai limiti.

8.434,64

6.971,32 9.001,96

11.737,00

9.738,71

- 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000

2013 2014 2015 2016 2017

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Effetti sulla biodiversità

L’impatto ambientale associato alle potenziali interferenze che le attività dell’impianto possono avere con gli equilibri ecosistemici dell’area in cui è situata l’organizzazione è legato al fatto che l’area produttiva dista circa 800 metri dalla Zona di Protezione Speciale denominata “Le Vallette”, di codice IT3260020.

Non si riscontrano, alla luce delle indagini svolte e della caratterizzazione delle presenze floro faunistiche, livelli significativi di incidenza.

In particolare:

· la percentuale di perdita di superficie di habitat dovuta alla presenza dell’impianto è nulla;

· l’impianto non provoca alcuna frammentazione del sito;

· non si rilevano perturbazioni significative né modifiche alla popolazione di alcuna specie di interesse comunitario.

Nel corso del 2017 sono state impermeabilizzate le aree della rampa di accesso al conferimento della frazione organica da raccolta differenziata capannone nuovo compostaggio, del depuratore biologico e annesso locale tecnico.

La superficie del sito aziendale è rimasta invariata rispetto agli anni precedenti.

Uso e contaminazione del suolo

Le aree dedicate alle attività svolte negli impianti sono pavimentate per ridurre al minimo i rischi di eventuali contaminazione del suolo, ipoteticamente provocate da sversamenti.

E’ stata definita un’apposita procedura interna di gestione di eventuali emergenze di sversamento.

Per quanto riguarda l’utilizzo del terreno, la superficie occupata è pari a circa 420.018 m2. Le acque di dilavamento dei piazzali vengono depurate internamente.

Sono presenti pozzetti in calcestruzzo per la raccolta di eventuali sversamenti all’interno dell’area officina e contenitori utilizzati per lo stoccaggio dei rifiuti liquidi e/o olio lubrificante utilizzato nei cogeneratori.

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