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CURRICOLO VERTICALE PER ALUNNI CON DISABILITÀ

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Academic year: 2022

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE AD INDIRIZZO MUSICALE "LUIGI PIRANDELLO"

Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° Grado Via Salemi, 179 – 91026 Mazara del Vallo (TP) Tel./Fax 0923 942815 – 0923 941926 Cod.Min. TPIC822006 - mail: tpic822006@istruzione.it - PEC:

tpic822006@pec.istruzione.it WEB: www.pirandellomazara.edu.it – Cod.Fisc. 82006250813

CURRICOLO VERTICALE PER ALUNNI CON DISABILITÀ

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE AD INDIRIZZO MUSICALE

"LUIGI PIRANDELLO"

MAZARA DEL VALLO

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Premessa

La scuola è luogo di apprendimento e di costruzione dell’identità personale, civile e sociale. Nessuno, questo è l’obiettivo, deve rimanere indietro, nessuno deve sentirsi escluso. In tale ottica si ritiene prioritario l’impegno per la persona con disabilità.

È ormai convinzione consolidata che non si dà vita ad una scuola inclusiva se al suo interno non si avvera una corresponsabilità educativa diffusa, coinvolgente scuola, famiglia e territorio in modo capillare. Come sottolineato dalle linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità del 2009, l’integrazione delle persone con disabilità richiede interventi la cui progettazione e attuazione riguarda in primis l’intera comunità scolastica: tutti gli insegnanti sono chiamati a organizzare i curricoli in funzione dei diversi stili o delle diverse attitudini cognitive, a gestire in modo alternativo le attività d’aula, favorire e potenziare gli apprendimenti e ad adottare i materiali e le strategie didattiche in relazione ai bisogni degli alunni. Non in altro modo sarebbe infatti possibile che gli alunni esercitino il proprio diritto allo studio inteso come successo formativo per tutti. Infatti è l'intera comunità scolastica che deve essere coinvolta nel processo in questione.

Viene modificato, pertanto, l’impianto stesso dell’offerta formativa che, con l’opportunità di intraprendere percorsi opzionali o facoltativi, consente una personalizzazione dei curricoli, rendendoli più flessibili e permeabili alle diverse intelligenze. L’alunno, nell’esprimere sé stesso nella sua individualità, diventa protagonista di un processo di crescita che lo condurrà, da un punto di vista cognitivo e relazionale, alla piena realizzazione della sua natura..

La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie favorenti l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici di software e sussidi specifici.Le scelte educative del nostro Istituto, quindi, si propongono come obiettivo finale la formazione unitaria dello studente nei suoi aspetti di IDENTITA’, AUTONOMIA e COMPETENZA, in un clima di accoglienza, apprezzamento del singolo nella sua unicità ed educazione ai valori appresi e vissuti.

INDICAZIONI EDUCATIVO-DIDATTICHE

Per garantire una effettiva uguaglianza delle opportunità e dell’offerta formativa, che non può essere impedita dalla presenza di difficoltà nell’apprendimento scolastico, siano esse legate a situazioni di handicap o di svantaggio, il Gruppo di Sostegno ha elaborato delle indicazioni programmatiche generali di carattere sia educativo che didattico che si intendono attuare a favore degli alunni disabili e che costituiscono, altresì, il punto di riferimento per la stesura dei singoli P.E.I. declinati in termini di conoscenze, abilità e competenze delle diverse discipline, in coerenza con le indicazioni nazionali. La relazione educativa presuppone un fine formativo-istruttivo che non può più essere legato semplicemente all’acquisizione di conoscenze. Le direttive europee chiedono oggi alle istituzioni scolastiche di formare persone “competenti”. La “competenza”, pertanto, insieme alle conoscenze e alle abilità, rappresenta, il termine “chiave” sul quale costruire le “identità” del domani, attraverso la didattica ed i modelli di programmazione.

In particolar modo, ciò risulta ancora più valido in riferimento alla disabilità. I ragazzi con disabilità necessitano, infatti, di percorsi finalizzati al raggiungimento di obiettivi e competenze che li rendano sempre più “cittadini”

consapevoli e autonomi. L’apprendimento è un processo abbastanza complesso all’interno del quale agiscono diverse variabili: la dotazione cognitiva, le caratteristiche della personalità, la disponibilità emotiva, le capacità relazionali, l’equilibrio affettivo, l’ambiente familiare, l’ambiente socio-culturale, l’istruzione scolastica.

Ciascuno di questi elementi risulta determinante per il raggiungimento di un apprendimento che possa definirsi significativo e l’Istituzione scolastica odierna non può non tenere in considerazione tutte queste variabili che determinano il successo o l’insuccesso formativo degli educandi.

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PIANO EDUCATIVO-DIDATTICO GENERALE

Il seguente piano di lavoro è stato stilato seguendo le indicazioni nazionali per il curricolo della scuola

dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione Si è cercato di coprire il più vasto spettro di situazioni, offrendo contenuti indicativi, semplici e progressivi, relativi a ciascuna area di sviluppo della personalità, riferiti sia ai casi di particolare gravità che a quelli con maggiore possibilità di recupero strumentale. Per gli alunni diversamente abili particolarmente gravi si ritiene opportuno porre maggiore attenzione sulla stimolazione delle aree: Socio-Affettiva, Motorio-Prassica e Neuropsicologica che rappresentano il prerequisito indispensabile per l’autonomia personale e sociale del soggetto diversamente abile, nonché la possibilità di effettuare incursioni in altri ambiti disciplinari. I contenuti potranno essere differenziati rispetto a quelli della classe, semplificati e/o opportunamente ridotti in base alle capacità attentive ed alle difficoltà di apprendimento anche le richieste saranno adeguate alle capacità dell’alunno. Sulla base dell’Offerta Formativa e delle Indicazioni Nazionali, attraverso percorsi didattici che prevedono l’acquisizione del

 SAPERE: competenze disciplinari, multidisciplinari, interdisciplinari;

 SAPER FARE: abilità operative apprese nel sistema scolastico, nelle varie agenzie formative e nella vita sociale nel suo complesso;

 SAPER ESSERE: capacità di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite per essere il cittadino competente

le studentesse e gli studenti con disabilità che frequentano il nostro Istituto sono posti nella condizione di:

 consolidare l’identità e l’orientamento personali;

 sviluppare la progettualità personale e la cooperazione sociale;

 maturare la formazione necessaria utile alla delineazione di un progetto di vita.

Le finalità educative generali e gli obiettivi trasversali che gli insegnanti di sostegno dell’Istituto intendono raggiungere si basano sull’attuazione di un processo formativo il cui obiettivo principale sarà il raggiungimento di conoscenze, abilità e competenze adeguate alle possibilità dei singoli alunni e rispettose delle caratteristiche proprie delle diverse individualità mediante una didattica operativa integrata tra le varie aree di insegnamento intesa come lavoro di squadra nella gestione delle problematiche interdisciplinari orientate a garantire l’unitarietà dell’insegnamento.

Gli spunti operativi per lo sviluppo delle competenze saranno:

• partire da situazioni significative;

• favorire l’utilizzazione immediata di conoscenze ed abilità, finalizzandole allo sviluppo di un compito;

• promuovere la comunicazione con lo studente;

• garantire la continuità dell’azione formativa;

• sottolineare i progressi, anche minimi, conseguiti; valorizzare una positiva percezione di sé.

In relazione alle varie aree di sviluppo i tre ordini concorreranno al raggiungimento di alcuni obiettivi di apprendimento fondamentali secondo la seguente struttura indicativa, tenendo conto della necessaria flessibilità e personalizzazione della programmazione educativa. L’unità di classificazione nell’ICF-CY non è una diagnosi per un bambino ma un profilo del suo funzionamento

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Area di Sviluppo AREA COGNITIVA

ORDINE DI SCUOLA

Obiettivi di Apprendimento

Scuola dell’Infanzia

 Sperimentare materiali diversi;

d120 Altre percezioni sensoriali intenzionali

d129 Esperienze sensoriali intenzionali, altro specificato e non specificato

 Osservare immagini:

d110 Guardare

 Ascoltare il Comando:

d115 Ascoltare

 Ascoltare e comprendere semplici consegne

d199 Apprendimento e applicazione delle conoscenze, non specifici d310 Comunicare con - ricevere - messaggi verbali

 Partecipare ad una semplice attività ludica

d429 Cambiare e mantenere una posizione corporea, altro specificato e non specificato

 Cogliere la diversità del tono della voce in relazione al messaggio verbale d310 Comunicare con - ricevere - messaggi verbali-

d350 Conversazione

 Orientarsi all’interno della classe e all’interno della scuola d460 Spostarsi in diverse collocazioni

Scuola Primaria

 Esprimere bisogni d530 Bisogni corporali

d598 Cura della propria persona d330 Parlare

 Con lo stimolo-guida dell’insegnante o dell’assistente saper svolgere attività ludiche e/o semplici compiti individualmente e in piccolo gruppo

d998 Vita sociale, civile e di comunità

d429 Cambiare e mantenere una posizione corporea

 Ascoltare e comprendere semplici frasi relativi ad argomenti conosciuti e graditi

d3101 Comprendere messaggi verbali semplici d820 Istruzione scolastica

d155 Acquisizione di abilità

 Svolgere attività di gioco finalizzate all’incremento dei tempi di attenzione e al potenziamento della memoria

d410 - d429 Cambiare e mantenere una posizione corporea

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Scuola Secondaria di Primo Grado

 Aumentare i tempi di attenzione attraverso attività individuali e/o collettive gradite all’alunno

d710 Interazioni interpersonali semplici d720 Interazioni interpersonali complesse d729 Interazioni interpersonali generali

 Ascoltare e comprendere consegne

 Utilizzare il senso dell’udito intenzionalmente per sperimentare stimoli uditivi, come ascoltare la radio, la voce umana, della musica, una lezione o una storia raccontata.

 Comprendere e comunicare emozioni utilizzando il linguaggio che l’alunno preferisce, verbale o non verbale

d115 Ascoltare

d155 Acquisizione di abilità d159 Apprendimento di base, d160 Focalizzare l’attenzione d163 Pensiero

 Potenziare la memoria a breve e medio termine d166 Lettura

d170 Scrittura d172 Calcolo

d175 Risoluzione di problemi d177 Prendere decisioni

d179 Applicazione delle conoscenze

Area di Sviluppo:

AREA LINGUISTICA E COMUNICATIVA

ORDINE DI SCUOLA

Obiettivi di Apprendimento

Scuola dell’Infanzia

 Esprimere con gesti o in maniera semplice alcuni bisogni d310 Comunicare con - ricevere - messaggi verbali

d315 Comunicare con - ricevere - messaggi non verbali d130 - d159 Apprendimento di base

 Utilizzare i gesti in maniera appropriata d335 Produrre messaggi non verbali

 Comprendere consegne gestuali e/o verbali d3150 Comunicare con – ricevere – gesti del corpo  Comunicare attraverso semplici disegni e colori d3152 Comunicare con – ricevere – disegni e fotografie

 Comprendere semplici consegne d110 Guardare

d115 Ascoltare

d120 Altre percezioni sensoriali intenzionali

d129 Esperienze sensoriali intenzionali, altro specificato e non specificato

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Scuola Primaria

 Utilizzare diversi canali e strumenti di comunicazione d310-d329 Comunicare - ricevere

 Esprimere con il linguaggio verbale, se presente, il proprio pensiero d330-d349 Comunicare - produrre

 Rispondere a semplici domande in maniera pertinente d330-d349 Comunicare - produrre

 Comunicare anche attraverso tabelle, schemi o altre rappresentazioni simboliche proposte dall’insegnante

d350- d369 Conversazione e uso di strumenti e tecniche di comunicazione d3158 Comunicare con – ricevere –messaggi non verbali

 Esprimere vissuti utilizzando il disegno, il canto, la ritmica e il movimento d330-d349 Esprimere emozioni e sentimenti

 Narrare brevemente e con un linguaggio semplice un’esperienza vissuta in prima persona, seguendo una logica temporale coerente

d310-d329 Comunicare - ricevere

Scuola Secondaria di Primo Grado

 Utilizzare diversi canali e diversi strumenti di comunicazione d310-d329 Comunicare - ricevere

d315 Comunicare con – ricevere – messaggi non verbali

 Utilizzare il registro o il canale più adeguato al contesto comunicativo d330-d349Comunicare - produrre

 Utilizzare rappresentazioni simboliche come tabelle, scalette, diagrammi, schemi, mappe per migliorare l’efficacia comunicativa

d350 - d369 Conversazione e uso di strumenti e tecniche di comunicazione

 Riassumere esperienze con brevi testi

d350 - d369 Conversazione e uso di strumenti e tecniche di comunicazione

 Riferire informazioni e semplici esperienze familiari o relative al proprio ambiente di vita

d810 Istruzione informale

 Comprendere i punti chiave di un evento comunicativo d310 Comunicare con – ricevere – messaggi verbali

d810 Istruzione informale d815 Istruzione prescolastica d820 Istruzione scolastica

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Area di Sviluppo

AREA AFFETTIVO RELAZIONALE

ORDINE DI SCUOLA

Obiettivi di Apprendimento

Scuola dell’Infanzia

 Riconoscere compagni di sezione ed insegnanti di riferimento d710 Interazioni interpersonali semplici

d730-d779 Relazioni interpersonali particolari

 Procedere alla graduale permanenza all’interno della sezione d910 Vita nella comunità

 Creare un ambiente che sappia contenere le ansie del bambino d920 Ricreazione e tempo libero

 Partecipare ad attività di piccolo gruppo

d998 Vita sociale, civile e di comunità, altro specificato

 Distinguere il sé dall’altro da sé d910 Vita nella comunità

 Stabilire relazioni sociali con il gruppo dei pari d920 Ricreazione e tempo libero

d910 Vita di comunità d940 Diritti umani

d998 Vita sociale, civile e di comunità, altro specificato

Scuola Primaria

 Riconoscere e conoscere i nomi dei compagni di classe, delle insegnanti e degli adulti di riferimento

d910 Vita nella comunità

d798 Interazioni e relazioni interpersonali

 Rispettare le regole e le indicazioni date dall’adulto di riferimento d910 Vita nella comunità

d250 Controllare il proprio comportamento

 Lavorare il più possibile all’interno della classe e/o in piccolo gruppo d230 Eseguire la routine quotidiana

d998 Vita sociale, civile e di comunità

 Partecipare ai giochi e alle attività svolte dalla classe ogni volta che risulta possibile l’incontro o l’avvicinamento degli obiettivi della programmazione educativa di classe e quella individualizzata dell’alunno

d998 Vita sociale, civile e di comunità d920 Ricreazione e tempo libero

d250 Controllare il proprio comportamento

 Instaurare una relazione insegnate-alunno basata sulla fiducia d250 Controllare il proprio comportamento

d345 Produrre messaggi non verbali

d2502 Relazionarsi alle persone e alle situazioni

 Stabilire dinamiche relazionali positive all’interno della classe d710 – d729 interazioni interpersonali generali

d816 vita scolastica e attività connesse

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 Promuovere lo svolgimenti di attività adeguate ai bisogni del bambino anche al di fuori dell’ambiente scolastico ed in continuità con esso

Capitolo 1 (attività e partecipazione) apprendimento e applicazione delle conoscenze

Scuola Secondaria di Primo Grado

 Lavorare il maggior tempo possibile all’interno della classe d998 Vita sociale, civile e di comunità

d920 Ricreazione e tempo libero d710 Interazioni interpersonali semplici d7100 Rispetto e cordialità nelle relazioni

 Stabilire un rapporto di fiducia tra l’alunno e il docente specializzato d7 interazione e relazione interpersonali

d720 Interazioni interpersonali complesse d7200 Formare delle relazioni

 Stabilire relazioni positive con tutte le figure presenti nella scuola d998 Vita sociale, civile e di comunità

d720 Interazioni interpersonali complesse

d7202 Regolare i comportamenti nelle interazioni d7203 Interagire secondo le regole sociali

 Stabilire con i compagni relazioni collaborative d920 Ricreazione e tempo libero

d998 Vita sociale, civile e di comunità

 Partecipare ai giochi e alle attività svolte dalla classe ogni volta che risulta possibile l’incontro o l’avvicinamento degli obiettivi della programmazione educativa di classe e quella individualizzata dell’alunno

d998 Vita sociale, civile e di comunità d920 Ricreazione e tempo libero d750 Relazioni sociali informali d159 Apprendimento di base

Area di Sviluppo

AREA MOTORIO PRASSICA

ORDINE DI SCUOLA

Obiettivi di Apprendimento

Scuola dell’Infanzia

 Riconoscere alcune parti del corpo d3150 Comunicare con – ricevere – gesti del corpo

 Afferrare gli oggetti d430 Sollevare e trasportare oggetti

 Sperimentare con il proprio corpo situazioni statiche e dinamiche d429 Cambiare e mantenere una posizione corporea

 Infilare oggetti in piccoli contenitori d4400 Raccogliere

d4401 Afferrare

 Individuare qualità e proprietà degli oggetti attraverso la manipolazione

d4402 Manipolare

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Scuola Primaria

 Conoscere il proprio corpo b156 Funzioni percettive

 Impugnare correttamente gli strumenti per le attività grafiche e pittoriche

Trasportare, spostare e maneggiare oggetti (d430-d449)

 Sperimentare con il proprio corpo schemi motori di base Camminare e spostarsi(d450-d469)

 Partecipare alle attività motorie della classe Cambiare e mantenere una posizione corporea (d410-d429)

Scuola Secondaria di Primo Grado

 Conoscere il proprio corpo

d1200 Toccare e sentire con la bocca o le labbra

d1201 Toccare con le mani, le dita, gli arti o altre parti del corpo

 Sapersi orientare in vari spazi conosciuti d460 Spostarsi in diverse collocazioni

 Saper correre, afferrare, lanciare, saltare, sperimentare gli schemi motori di base statici e dinamici

Cambiare e mantenere una posizione corporea(d410-d429)

 Riconoscere distanze spaziali e successioni temporali d2306 Adattarsi alle necessità temporali

 Partecipare alle varie forme di gioco collaborando con gli altri d2502 Relazionarsi alle persone e alle situazioni

 Rispettare le principali regole di un gioco d1550 Acquisizione di abilità basilari

 Utilizzare piccoli e grandi attrezzi

Trasportare, spostare e maneggiare oggetti (d430-d449)

Risorse professionali

 Docenti

 Funzioni strumentali

 Collaboratori scolastici

 Esperti esterni

 Equipe psico-medico-pedagogica

Monitoraggio

 Incontri tra i docenti coinvolti appartenenti ai tre ordini scolastici, anche in occasione della convocazione della commissione Integrazione e sostegno

 Incontri con i genitori

 Incontri con le famiglie dell’alunno e l’equipe psico-medico-pedagogica  Manifestazioni di vario genere.

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IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

Il Piano educativo individualizzato rappresenta lo strumento attraverso il quale si elaborano soluzioni operative per favorire il raggiungimento degli obiettivi definiti nel Profilo dinamico funzionale; esso identifica gli spazi, i tempi, le persone e le altre risorse materiali, organizzative, strutturali e metodologiche che serviranno per realizzare attività didattiche, educative e di stimolazione. È costituito da una programmazione individualizzata /personalizzata centrata sulle potenzialità dell’allievo e prevede una valutazione calibrata sugli obiettivi specifici individuati nell’itinerario didattico, “conformi o comunque globalmente corrispondenti a quelli previsti dai curricula d’insegnamento”. Si modifica così l’offerta didattica ordinaria in direzione di un lieve, medio o notevole bisogno di individualizzazione, adattando allo scopo curriculo e obiettivi.

Nel P.E.I. si potranno indicare le discipline per le quali sono stati adottati particolari criteri didattici, percorsi equipollenti eventualmente svolti e attività integrative e di sostegno poste in essere, anche in sostituzione parziale o totale di alcune discipline.

Nel momento in cui emerga la necessità di differenziare fortemente gli obiettivi (non essendo riconducibili ai curricula d’insegnamento disciplinari), in tutte o quasi tutte le discipline, ai voti (nella scuola sec. 1° grado) riportati nello scrutinio finale […] si aggiunge, nelle certificazioni/attestazioni rilasciate, l’indicazione che la valutazione è riferita al P.E.I. […] (O.M. 21 maggio 2001, n.90). Tale precisazione non va però inserita nei tabelloni affissi all’albo dell’Istituto.

Si precisa, inoltre, che la valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato previsto dall’articolo 314, comma 4, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994, ed è espressa con giudizio nella scuola primaria e con voto in decimi nella scuola secondaria di 1°grado.

Per realizzare una scuola inclusiva e rispondente a tutti i bisogni formativi, anche quelli speciali, i docenti dei tre ordini d’istruzione dell’istituto comprensivo pianificano un curricolo verticale centrato su alcuni assi fondamentali, quali la continuità verticale e orizzontale, l’autonomia personale, sociale e la qualità della vita in senso esistenziale e progettuale, intorno ai quali ogni team docente svilupperà degli obiettivi di apprendimento specifici relativi alle varie aree di sviluppo in base alla realtà formativa presente.

Per quanto concerne l’autonomia tutti e tre gli ordini scolastici lavoreranno per promuoverla in tutte le aree allo scopo di favorire un progetto di vita qualitativamente significativo. Autonomia significa avere fiducia in se stessi ed imparare a fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé; saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni;

partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere atteggiamenti e comportamenti sempre più consapevoli.

Considerato e condiviso quanto sopra i docenti dell’Istituto comprensivo al fine di sostenere e far crescere le politiche e la cultura dell’inclusione, attivano opportune strategie d’intervento.

Per favorire il processo di integrazione, un processo assolutamente non unidirezionale, il gruppo di lavoro definisce la necessità della progettazione di attività laboratoriali che coinvolgano periodicamente l’intera classe in cui è inserito l’alunno con disabilità. In relazione alla continuità verticale il team riconosce l’importanza, ogni volta che si renda possibile, dell’accompagnamento dell’alunno da parte del docente specializzato nei primi mesi di frequenza del nuovo ambiente scolastico determinato dal passaggio al successivo ordine di scuola.

Per realizzare una scuola inclusiva e rispondente a tutti i bisogni formativi, anche quelli speciali, i docenti dei tre ordini d’istruzione dell’istituto comprensivo pianificano un curricolo verticale centrato su alcuni assi fondamentali, quali la continuità verticale e orizzontale, l’autonomia personale, sociale e la qualità della vita in

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senso esistenziale e progettuale, intorno ai quali ogni team docente svilupperà degli obiettivi di apprendimento specifici relativi alle varie aree di sviluppo in base alla realtà formativa presente.

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO COMPETENZE PER IL CONSOLIDAMENTO DEI SAPERI DISCIPLINARI

I docenti e gli studenti saranno impegnati in un percorso formativo che porterà gli alunni ad acquisire le otto competenze chiave individuate dal Parlamento europeo per l’apprendimento permanente, autonomamente o guidato. Le singole competenze, saranno declinate in conoscenze e abilità, con obiettivi di apprendimento specifici in ciascun ambito disciplinare previsto nei percorsi didattici personalizzati, su livelli diversificati o semplificati, in base alla disabilità, adattandoli alla classe di appartenenza, alle reali abilità e potenzialità dei soggetti BES nel rispetto, dove è possibile, della programmazione prevista per la classe di appartenenza.

COMPETENZA ALFABETICA FUNZIONALE

- Gestire l’interazione comunicativa verbale in contesti semplici - Leggere e comprendere testi scritti

- Produrre semplici testi in relazione ai differenti scopi comunicativi

 COMPETENZA MULTILINGUISTICA

- Affrontare una comunicazione essenziale a livello elementare in semplici situazioni di vita quotidiana

 COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZA IN SCIENZE, TECNOLOGIE E INGEGNERIA

- Svolgere semplici compiti ed applicare le conoscenze acquisite in contesti noti - Individuare soluzioni a semplici problemi reali utilizzando le sue conoscenze - Osservare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale

- Individuare, riconoscere, descrivere semplici procedure e utilizzare alcuni strumenti di lavoro

 COMPETENZA DIGITALE

- Riconoscere le semplici caratteristiche degli strumenti tecnologici - Usare gli strumenti tecnologici in modo finalizzato

 COMPETENZA PERSONALE, SOCIALE E CAPACITÀ DI IMPARARE A IMPARARE - Utilizzare in situazioni semplici le conoscenze che possiede per procedere verso nuovi apprendimenti

 COMPETENZA IN MATERIA DI CITTADINANZA - Avere cura e rispetto di sé e degli altri e dell’ambiente - Rispettare le regole condivise, collaborare con gli altri

 COMPETENZA IMPRENDITORIALE

- Assumersi le proprie responsabilità, chiedere aiuto quando si trova in difficoltà e fornire aiuto a chi lo chiede - Individuare soluzioni a semplici problemi di esperienza

- Esprimere valutazioni sul proprio lavoro e sulle proprie azioni

 COMPETENZA IN MATERIA DI CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE - Comunicare su tematiche di interesse sociale in relazione alle proprie possibilità

- Esprimersi negli ambiti motori ed artistici in relazione alle proprie potenzialità ed al proprio talento - Orientarsi nello spazio e nel tempo

- Osservare e descrivere diversi tempi storici e le aree geografiche

- Riconoscere e riprodurre elementi espressivi dei linguaggi artistici e musicali - Impiegare gli schemi motori e posturali

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COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA

In linea con quanto stabilito dalla normativa i docenti favoriranno, inoltre, laddove possibile, il raggiungimento e l’acquisizione delle otto competenze di cittadinanza, autonomamente o guidato, sempre su livelli diversificati o semplificati, in base alla disabilità.

COSTRUZIONE DEL SÉ

• Imparare ad imparare: utilizzare in situazioni semplici le conoscenze che possiede per procedere verso nuovi apprendimenti.

• Progettare: organizzare l’apprendimento utilizzando semplici strategie.

RELAZIONI CON GLI ALTRI

• Comunicare e comprendere: comprendere semplici messaggi di genere quotidiano, letterario, tecnico, scientifico, trasmessi utilizzando il linguaggio verbale; esprimere semplici eventi, concetti ed emozioni utilizzando il linguaggio verbale.

• Collaborare e partecipare: partecipare alla realizzazione di attività di gruppo interagendo con i compagni per svolgere compiti assegnati con istruzioni ben definite.

• Agire in modo autonomo e responsabile: riconoscere il proprio ruolo di alunno nel contesto scuola e di compagno all’interno del gruppo classe, imparando a rispettare i luoghi, le persone e le regole basilari proprie dell’istituzione scuola

POSITIVA INTERAZIONE CON LA REALTÀ NATURALE E SOCIALE

• Risolvere problemi: riconoscere semplici situazioni problematiche, raccogliendo e valutando i dati e le possibili soluzioni con l’aiuto dell’insegnante.

• Individuare collegamenti e relazioni: individuare semplici collegamenti e relazioni tra eventi e concetti diversi con l’aiuto dell’insegnante.

• Acquisire ed interpretare le informazioni: acquisire l’informazione ricevuta nei diversi ambiti attraverso comunicazione verbale.

MODALITA’ DI VERIFICA

Il processo di valutazione si configura come momento formativo inteso a potenziare l’autocoscienza ed a promuovere i successi personali per incentivare la motivazione e favorire lo sviluppo delle potenzialità individuali, evitando di ridurre la valutazione finale ad una semplice misurazione cioè ad una semplice media matematica dei voti conseguiti nelle prove di verifica. La valutazione pone l’accento non sull’insegnamento, ma sull’apprendimento inteso come costante ed attenta analisi degli interessi degli studenti e delle loro abilità, della conoscenza delle loro situazioni pregresse, del loro ambiente familiare e socio-culturale.

Tale processo non deve essere gestito dal solo docente ma ne prende parte l’alunno il quale è invitato ad

“autovalutarsi” quindi ad analizzare il progredire del proprio apprendere, abituandoli a non vivere gli errori in maniera negativa, ma ad utilizzarli ai fini dell’apprendimento.

La valutazione, considerata in riferimento ai processi e non solo ai risultati, è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività previste dal Piano Educativo Individualizzato che resta lo strumento prioritario per esplicitare, motivare e definire le modalità valutative.

Gli insegnanti si impegneranno a somministrare verifiche oggettive, valide ed affidabili, al fine di produrre una valutazione che sia il più possibile valida, fedele e funzionale. Si adotteranno i seguenti criteri per la

progettazione delle prove.

Rispetto ai contenuti:

• Ridurre gli apparati concettuali con eventuali sostituzioni;

• Valorizzare gli aspetti operativi dei saperi;

• Mirare all’essenzialità e alla fondatezza delle conoscenze e delle competenze.

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Rispetto alle forme realizzative:

• Fornire tracce, schemi, mappe, …

• Utilizzare strumenti compensativi;

• Programmare le prove (colloqui orali, …)

• Sostenere lo studente valorizzando i suoi punti di forza.

Le prove dovranno essere familiari per l’alunno che dovrà possedere gli strumenti cognitivi e non, per affrontarla ed eseguirla. Faranno riferimento esclusivamente alle conoscenze, abilità e competenze indicate nel P.E.I.

Dovranno avere carattere di validità, cioè di “misurare” quelle conoscenze, competenze sottoposte a controllo. La valutazione del processo formativo, effettuata da tutti i docenti curriculari con l’insegnante di sostegno, scaturirà essenzialmente dal grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati dimostrato dagli studenti nell’ambito delle varie verifiche, ma essa terrà conto di ogni altro elemento che possa servire a definirne conoscenze, abilità e competenze, registrando i comportamenti cognitivi che manifestano casualmente e spontaneamente con un’attenta osservazione sistematica:

- l’impegno profuso;

- la partecipazione al dialogo educativo;

- la puntualità nel lavoro a casa;

- il contributo personale alle attività curricolari ed extracurricolari; - i progressi registrati rispetto ai livelli di partenza;

- condizioni o problemi particolari degli allievi, delle loro famiglie e del loro ambiente di vita;

- competenze raggiunte.

La valutazione assume un significato strategico nel processo formativo: essa produce effetti positivi sul processo di sviluppo della personalità “se mira a concorrere alla costruzione di un concetto realistico di sé e di conseguenza a favorire un’equilibrata vita di relazione e, in una dimensione temporale futura, a orientare verso motivate scelte personali”. (DM 5 maggio 1993, Allegato 2). Inoltre, soffermandosi a constatare il cammino percorso e i progressi ottenuti, il soggetto compie passi importanti rispetto all’affermazione dell’autonomia personale e alla ricerca/conquista della condizione adulta. Senza contare che la presa d’atto dei cambiamenti migliorativi perseguiti rappresenta una delle maggiori spinte motivanti all’apprendimento. “Capacità e merito vanno valutati secondo parametri peculiari adeguati alle rispettive situazioni di minorazione”. C.M. 22 settembre 1988, n.262 e cfr. art. 15 O.M. 21 maggio 2001, n.90, pertanto, rappresentano criteri di valutazione:

• Il raggiungimento degli obiettivi in base alle potenzialità

• I progressi fatti rispetto alla situazione di partenza

• La partecipazione e l’attenzione dimostrata

La fase della valutazione dovrà valorizzare non solo il processo di apprendimento degli studenti, evidenziando i loro progressi, ma anche l’efficacia degli stimoli proposti al fine di apportare eventuali modifiche alla programmazione educativo-didattica nell’eventualità di risultati poco soddisfacenti.

Si avrà cura di predisporre rubriche valutative che accompagnano ogni competenza chiave prevista dal P.E.I. che stabiliscono livelli di padronanza personalizzati, richiamando il principio contenuto in diversi documenti

normativi (L.104/92, DL. 297/94, DPR 122/2009) secondo il quale la valutazione di un alunno disabile non può avere come riferimento criteri e/o scale standardizzate, ma che le stesse devono essere personalizzate ed inserite nel P.E.I. dall’alunno.

Nel modello proposto si prevedono livelli che esprimono la visione globale del sapere agito dell’alunno/a attraverso l’utilizzo di indicatori e criteri fusi insieme in una scala che comprende un livello minimo fino all’ottimo.

(14)

Griglia valutazione alunni BES

INDICATORI

CONOSCENZE ABILITA' COMPETENZE livello Voto

DESCRITTORI

Ha appreso i contenuti in modo parziale e

superficiale e non li collega fra loro

Necessita di una guida costante, ha difficoltà

di operare

collegamenti fra i contenuti

Ha acquisito limitate competenze di analisi e di sintesi

IN VIA DI PRIMA ACQUISIZIONE/

INIZIALE

D 5

Ha acquisito i

contenuti essenziali. Riesce ad applicare i contenuti in modo corretto ma semplice.

Ha acquisito sufficienti capacità di analisi e di sintesi.

BASE

C

6

Ha acquisito una conoscenza sicura dei contenuti

Sa operare i collegamenti tra i contenuti con coerenza, ma senza una approfondita rielaborazione

Ha acquisito discrete competenze di analisi e di sintesi

INTERMEDIO B

7

Ha acquisito una conoscenza ampia dei contenuti

Sa operare collegamenti tra i contenuti in modo autonomo.

Ha acquisito buone competenze di analisi,

sintesi. 8

Ha acquisito una conoscenza approfondita dei contenuti

Sa operare con sicurezza e in modo

autonomo i

collegamenti.

Ha acquisito complete competenze di

analisi e di sintesi

AVANZATO A

9

Ha acquisito una conoscenza ampia e approfondita dei contenuti .

Sa operare con sicurezza in modo autonomo e completo i collegamenti

Ha acquisito complete competenze di analisi, sintesi, e di rielaborazione personale

10

Griglia di valutazione del comportamento per alunni disabili Indicatori

 Partecipazione/convivenza civile alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere.

 Comportamento/regole e partecipazione in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni.

 Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze

DESCRITTORI GIUDIZIO/ VOTO

Partecipa sempre costruttivamente alle attività proposte, con impegno costante e motivazione ad apprendere.

Si comporta in maniera conforme alle regole in qualsiasi situazione e attiva più che positive interazioni con adulti e compagni.

Si prende cura del proprio materiale, rispetta quello altrui le regole ed i contesti nei quali vive le esperienze.

ECCELLENTE 10

Partecipa costruttivamente alle attività proposte con impegno e motivazione. Si comporta in maniera conforme alle regole e attiva positive interazioni con adulti e compagni.

Ha cura del proprio materiale, rispetta quello altrui ed i contesti nei quali vive le esperienze.

OTTIMO 9

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Partecipa sempre alle attività proposte con impegno e motivazione.

Nel comportamento, generalmente, rispetta le regole ed interagisce con adulti e compagni in maniera abbastanza positiva.

Ha cura del proprio materiale di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze.

DISTINTO 8

Partecipa in maniera discontinua alle attività proposte, impegno e motivazione vanno sollecitati e sostenuti.

Nel comportamento deve ancora interiorizzare pienamente le regole scolastiche e le interazioni con adulti e compagni necessitano di essere spesso mediate

dall'adulto. La cura del proprio materiale, il rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze devono essere sollecitate dalle figure di riferimento.

BUONO 7

Partecipa alle attività proposte solo se costantemente sollecitato, impegno e motivazione sono molto discontinui.

Nel comportamento non sempre rispetta le regole ed ha difficoltà ad interagire positivamente con adulti e compagni.

Ha scarsa cura del proprio materiale, è poco rispettoso di quello altrui e del contesto nel quale vive le esperienze

SUFFICIENTE 6

Attiva comportamenti deliberatamente gravi per la propria e l'altrui incolumità psicofisica e destabilizza consapevolmente relazioni ed attività

NON SUFFICIENTE

5

L’esame conclusivo del primo ciclo si possono svolgere con prove differenziate, comprensive della prova nazionale, corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.

Le prove sono adattate, ove necessario, in relazione al piano educativo individualizzato, a cura dei docenti componenti la commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza.

La valutazione in decimi va rapportata al P. E. I., che costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell’alunno con disabilità. Si rammenta inoltre che la valutazione dovrà essere riferita ai processi e non solo alla prestazione.

METODOLOGIA DIDATTICA

L'apprendimento di ogni singolo individuo varia a seconda del variare di alcune condizioni: l’attitudine, il tempo, la qualità dell'istruzione, la capacità di usufruire dell'insegnamento ricevuto, la perseveranza.

L’approccio metodologico sarà prevalentemente di tipo pratico, operativo, semplificato e concreto. Per alcune discipline si tenterà di avvicinare quanto più è possibile gli interventi didattici a quella che può essere l’esperienza dell’alunno. Si cercherà costantemente di rendere partecipe gli alunni all’attività didattica svolta in classe, facendo leva sulle loro preferenze, nonché sulla necessità di garantire una piena integrazione e socializzazione, attraverso la flessibilità delle strategie e, in particolar modo, programmando percorsi personalizzati che mireranno allo sviluppo e al potenziamento delle capacità cognitive, affettive- relazionali e promuovendo atteggiamenti di interesse, motivazione e partecipazione mediante interventi mirati ,puntuali e verificabili. L’attività didattica dovrà sempre partire dall’alunno/a e, mediante una precisa e attenta analisi iniziale dei prerequisiti, procedere nel rispetto dei ritmi individuali di apprendimento, verso quegli obiettivi adeguati alle reali capacità dell’alunno.

Saranno utilizzate strategie inerenti l’ambito socio-affettivo, tendenti a promuovere e rafforzare le strutture relazionali del gruppo classe. Si farà ricorso ad un approccio metodologico che parta dall’esperienza concreta dell’alunno e che continuamente stimoli la sua curiosità e la sua maturazione. Nella modalità di lavoro si favorirà la costruzione attiva della conoscenza, attivando personali strategie di approccio al “sapere”, rispettando i ritmi e gli stili di apprendimento e “assecondando” i meccanismi di autoregolazione. Lo studente verrà sempre posto al centro dell’azione educativa e si cercherà di motivarlo alla partecipazione attenta e responsabile ed allo studio continuo. Pertanto le strategie saranno diversificate a seconda delle occasioni didattiche, ma in linea di massima si concretizzeranno con la lezione pianificata ed incisiva, la lezione discussione, l’analisi principale del testo e

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l’utilizzo di strumenti multimediali. Le attività didattiche saranno variate in funzione delle fasi di lavoro e delle opportunità offerte da ogni argomento. Si adopereranno di volta in volta le metodologie didattiche più adatte calate consapevolmente nel gruppo classe ed in linea con le finalità e gli obiettivi che ci si prefigge di

raggiungere, predisponendo un ambiente accogliente, sicuro, motivante che accresca l'autostima, l'autonomia e la fiducia dell’alunno. In particolar modo saranno privilegiati i seguenti approcci, che si accompagneranno alla più comune lezione frontale: lezione dialogata, lezione-dibattito; lavori di gruppo e cooperative learning; ricerche individuali e di gruppo; brain-storming, problem solving; il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la

suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici, occasioni di dialogo e discussione per scoprire e valorizzare particolari capacità personali e prendere coscienza dei propri bisogni relazionali e culturali.

PROVE INVALSI

Svolgimento

prove INVALSI

Inclusione dei risultati nei dati di classe o di scuola

Strumenti compensativi o altre misure

Documento di

riferimento

Disabilità certificata ai sensi dell’art.

3 c.1 e c.3 della legge 104/1992

Disabilità intellettive

Decide La scuola

No Tempi più

lunghi e strumenti tecnologici (art.16, comma 3 legge 104/92

PEI

Disabilità

sensoriale e motoria

Si Si (c) Decide la scuola

PEI

Altra disabilità Decide la scuola

No (b) Decide la

scuola PEI

Disturbi evolutivi specifici (con certificazione o diagnosi)

DSA certificati ai sensi della legge 170/2010 (d)

Decide la scuola

Si (a) Decide la

scuola PDP

-Diagnosi di ADHD -Borderline cognitivi - Altri Disturbi evolutivi specifici

Si Si (a) Decide la

scuola PDP

Svantaggio socio- economico linguistico culturale

Si Si No

(a) A condizione che le condizioni compensative e/o dispensative siano concretamente idonee al superamento della specifica disabilità o dello specifico disturbo (b) Salvo diversa richiesta della scuola.

(c) A condizione che i dispositivi e gli strumenti di mediazione o trasduzione sensoriale (ad esempio, sintesi vocale) siano concretamente idonei al superamento della specifica disabilità sensoriale

(d) Sono compresi anche gli alunni e gli studenti con diagnosi di DSA in attesa di certificazione.

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SCUOLA DELL’INFANZIA

I bambini sono attivi, amano costruire, giocare, comunicare e fin dalla nascita intraprendono una ricerca di senso che li sollecita a indagare la realtà. Fra i tre e i sei anni incontrano e sperimentano diversi linguaggi, scoprono attraverso il dialogo e il confronto con gli altri bambini l’esistenza di diversi punti di vista. Le loro potenzialità e disponibilità possono essere sviluppate o inibite, possono progredire in modo armonioso o disarmonico in ragione a diverse variabili. Il percorso educativo programmato vuole essere un valido strumento per favorire il benessere e la crescita dei bambini.

La scuola nel suo “ambiente educativo”, vuole concorrere alla crescita degli stessi, favorendone il benessere integrale.

Attraverso il percorso educativo si intende valorizzare la ricchezza di ogni persona, garantendo un clima di accoglienza dove ogni situazione ed ogni persona nella sua diversità diviene una grossa risorsa e opportunità di crescita per tutti.

COMPETENZE PER IL CONSOLIDAMENTO DEI campi di esperienza

 COMPETENZA ALFABETICA FUNZIONALE – Campo d’esperienza: i discorsi e le parole - Esprimere attraverso enunciati minimi comprensibili bisogni, sentimenti, vissuti ed esperienze - Eseguire consegne elementari riferite ad azioni immediate

- Ascoltare e individuare l’argomento generale di un testo

- Interagire con i pari scambiando informazioni e intenzioni relative ai giochi e ai compiti

 COMPETENZA MULTILINGUISTICA- Campo d’esperienza: i discorsi e le parole

- Comprendere e riprodurre parole note, brevi e semplici istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano.

 COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZA IN SCIENZE, TECNOLOGIE E INGEGNERIA - Campo d’esperienza : la conoscenza del mondo

- Orientarsi nel tempo e nello spazio - Conoscere il concetto di quantità

- Osservare e descrivere semplici fenomeni della natura

- Utilizzare i 5 sensi per acquisire una prima conoscenza dell’ambiente naturale

 COMPETENZA DIGITALE - Campo d’esperienza: TUTTI

- Utilizzare il computer per semplici attività, giochi didattici, elaborazioni grafiche

 COMPETENZA PERSONALE, SOCIALE E CAPACITÀ DI IMPARARE A IMPARARE- Campo d’esperienza: TUTTI

- Utilizzare in situazioni semplici le conoscenze che possiede per procedere verso nuovi apprendimenti

 COMPETENZA IN MATERIA DI CITTADINANZA- Campo d’esperienza: il sé e l’altro - Manifestare il senso dell’identità personale, percepire le proprie esigenze e i propri sentimenti. - Giocare e lavorare in modo collaborativo e partecipativo

- Assumere comportamenti corretti

 COMPETENZA IMPRENDITORIALE - Campo d’esperienza: TUTTI - Assumere e portare a termine compiti e iniziative

- Individuare semplici procedure o sequenze di operazioni per lo svolgimento di un compito o la realizzazione di un gioco

- Esprimere valutazioni sul proprio lavoro e sulle proprie azioni

 COMPETENZA IN MATERIA DI CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE - Campo d’esperienza: immagini, suoni, colori; il corpo e il movimento

- Elaborare manufatti plastici e grafici utilizzando semplici tecniche manipolative e coloristiche - Riprodurre suoni, rumori, ritmi.

- Comunicare con il corpo ed esprimere emozioni attraverso esso - Impiegare gli schemi motori di base e la coordinazione oculo-manuale

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COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA

In linea con quanto stabilito dalla normativa i docenti favoriranno, inoltre, laddove possibile, il raggiungimento e l’acquisizione delle otto competenze di cittadinanza, autonomamente o guidato, sempre su livelli diversificati o semplificati, in base alla disabilità.

COSTRUZIONE DEL SÉ

Imparare ad imparare: porsi in modo sereno in situazioni nuove; acquisire fiducia nelle proprie capacità

Progettare: dimostrare iniziativa durante le attività proposte RELAZIONI CON GLI ALTRI

- Comunicare: comprendere semplici messaggi di genere quotidiano, trasmessi utilizzando il linguaggio verbale; esprimere semplici eventi, concetti ed emozioni utilizzando il linguaggio verbale

- Collaborare e partecipare: relazionarsi adeguatamente sia con gli adulti che con i coetanei - Agire in modo autonomo e responsabile: agire in semplici situazioni

POSITIVA INTERAZIONE CON LA REALTÀ NATURALE E SOCIALE - Risolvere problemi: procedere in modo adeguato durante le attività proposte

- Individuare collegamenti e relazioni: cogliere analogie e differenze confrontando oggetti, persone e situazioni - Acquisire ed interpretare le informazioni: acquisire l’informazione ricevuta nei diversi ambiti attraverso

comunicazione verbale

METODOLOGIA DIDATTICA

Per consentire a tutti i bambini di conseguire lo sviluppo delle competenze relativi ai cinque campi di esperienza è necessario che la scuola sia “su misura” di bambino, permeata da un clima sociale positivo in cui vi sia ascolto, attenzione ai bisogni di ognuno e tempi distesi.

Particolare attenzione si presterà al gioco, al movimento, all’espressività e alla socialità. Saranno accolte, valorizzate ed estese le proposte dei bambini, le loro curiosità e suggerimenti, creando occasioni per stimolare e favorire in tutti degli apprendimenti significativi.

Alla base dell’agire quotidiano ci sarà pertanto un’intenzionalità didattica mirata alla valorizzazione delle seguenti metodologie:

Il gioco: risorsa privilegiata attraverso la quale i bambini si esprimono, raccontano ed interpretano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali.

L’esplorazione e la ricerca: le esperienze promosse faranno leva sulla originaria curiosità del bambino e verranno attivate attraverso le attività laboratoriali, in un clima di esplorazione e di ricerca dove i bambini confrontano situazioni, pongono problemi, costruiscono e verificano ipotesi.

Si darà ampio rilievo al “fare” e “all’agire” dei bambini, alle esperienze dirette, al contatto con la natura, con le cose che li circondano, con l’ambiente sociale e culturale, valorizzando le loro proposte e iniziative.

La vita di relazione: l’interazione con i docenti e con gli altri bambini favorisce il gioco simbolico, facilita lo svolgimento delle attività didattiche, sollecita a dare e a ricevere aiuto e spiegazioni. E’ necessario però avere un’attenzione continua ai segnali inviati dai bambini, soddisfacendo i loro continui bisogni di sicurezza e gratificazione. La dimensione affettiva è una componente essenziale nel processo di crescita, affinché il bambino acquisti autostima, maturi gradualmente la propria identità nel confronto con l’altro, imparando a rispettare il prossimo e a condividere le regole.

La mediazione didattica: per consentire di raggiungere i traguardi programmati è necessario organizzare in maniera intenzionale e sistematica gli spazi e l’uso dei materiali, sia informali che strutturati, da manipolare, esplorare, ordinare.

MODALITA’ DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE

Il raggiungimento delle competenze sarà monitorato attraverso verifiche intermedie e finali utilizzando l’osservazione diretta del bambino in situazioni strutturate e non e gli elaborati dei bambini stessi. La valutazione del bambino non è intesa come giudizio sulla persona e non si limita a verificare gli esiti del processo di apprendimento, ma traccia il profilo di crescita di ogni singolo bambino, incoraggiando lo sviluppo di tutte le sue potenzialità.

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Il momento della verifica/valutazione è da intendersi anche come riflessione sull’intervento

educativodidattico. Per gli alunni diversamente abili la valutazione è strettamente correlata al percorso individuale e non fa riferimento a standard né quantitativi, né qualitativi, inoltre deve essere finalizzata a mettere in evidenza il progresso dell’alunno. Tenuto conto che non è possibile definire un’unica modalità di valutazione degli apprendimenti che possa valere come criterio generale adattabile a tutte le situazioni di handicap, essa potrà essere in linea con quella della classe, ma con criteri personalizzati o differenziati.

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