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Nascosta agli occhi del presidente iraniano anche la famosa Venere Capitolina

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Academic year: 2022

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DISTRIBUZIONE GRATUITA n° 1/2 - Anno IV - gennaio/febbraio 2016

Cari lettori,

eccoci di nuovo a voi. Abbiamo "ri- posato" a gennaio: con la caduta dell'amministrazione Zambon le acque si sono finalmente calmate e i rumori della politica si sono quietati. Ma non illudetevi, a breve saremo di nuovo in ballo, e che ballo! Sta per partire una cam- pagna elettorale che sarà certo lunga, impegnativa, difficile. Spe- riamo solo sia corretta.

È in gioco il futuro della nostra cit- tà, è l'occasione irrinunciabile per- ché in Comune, a rappresentarci, ci siano persone finalmente com- petenti, oneste, con un solo inte- resse: il bene della collettività e del nostro territorio.

Abbiamo voluto dare voce a tutte le forze politiche locali e nelle pagi- ne che seguono troverete numero- se interviste ai leader di partiti, come di movimenti, associazioni, liste civiche. Alcuni non ci hanno ancora risposto, se lo faranno non mancheremo di pubblicare la loro intervista nel prossimo numero.

Qui a fianco trovate un bellissimo articolo del nostro Andrea Zanatti che sottolinea l'importanza di "es- serci". È inutile continuare a lamentarci se poi ce ne stiamo per i fatti nostri, dicendo che è "tutto uno schifo", che non cambierà mai niente. Peggio ancora pensare di non andare a votare "perché tanto son tutti uguali": farete solo il loro gioco e pochi, i soliti, decideranno anche per voi.

Poi, anche se siamo un giornale locale e non ci piace né ci pare giu- sto occuparci di questioni naziona- li, non potevamo tacere sullo scan- dalo, perché altro non è, delle sta- tue coperte in occasione della visita del presidente iraniano. E chi meglio poteva parlarcene se non il nostro Malatesta?

A noi questo Paese non suscita alcun ottimismo (ci fa rabbrividire la spavalderia renziana); basti pensare all'episodio di Scampia, nel napoletano, dove i mezzi pub- blici saltano le fermate perché trop- po pericoloso per la presenza di bande di giovani violenti. E lo Stato dov'è? Anziché rassegnarsi e accettare che i bus saltino le fer- mate, non sarebbe il caso di inter- venire e garantire la sicurezza?

Questo è il compito primo dello Sta- to. E che dire di un Paese che anco- ra una volta ha rigettato la legge sull'omicidio stradale? Ogni giorno cittadini inermi cadono vittime di ubriachi e drogati al volante, cui non succede nulla, o quasi.

Abbiamo in queste elezioni ammi- nistrative, e poi più nelle elezioni a livello nazionale, un'occasione, forse l'ultima, per invertire la ten- denza, per sottrarci al baratro. Pos- siamo farlo in un modo solo, met- tendo in gioco noi stessi se ritenia- mo di avere da mettere sul piatto onestà, dignità, pulizia. T.C.

I O CI SONO

Perché è importante partecipare

sia decisamente più gradevole della sfilata di impiccati nella pubblica piazza di qualche città iraniana, ancora meno ci intriga il lavoro di qualche com- missione impegnata a “far luce” o della prolusione di deci- ne di interrogazioni parla- mentari.

Noi qui, con coraggio e deci- s a m e n t e c o n t r o c o r r e n t e ,

D

ella visita in Italia di H a s s a n R o u h a n i , i l presidente iraniano, ormai si è detto di tutto e di più ma pote- vamo noi, malevoli osservato- ri dei vizi nostrani, perdere questa ghiotta occasione per esprimere qualche pensiero?

Certo che no!

Non c'importa qui indagare se la felice idea di coprire le sta- tue sia stata dei responsabili del cerimoniale piuttosto che di pinco pallino, nemmeno ci interessa sottolineare come un nudo dei Musei Capitolini

continua a pagina 2

rivendicheremo la bontà di questa nazionale e impareg- gibile volontà censoria e lo faremo nel nome del nostro valore più incomprimibile: la lunga e coerente tradizione

italiana “Franza o Spagna, continua a pagina 2 t i m a g a r i s p r o v v i s t i s i n

dall'origine della sufficiente credibilità per realizzarlo.

Il mio interlocutore sei chiara- mente tu, cittadino, ovunque tu risieda e qualunque sensibi- lità partitica ti attragga. Mi rivolgo a te che a livello locale o nazionale “vivi” la tua parteci- pazione nella società delegan- do. Ti ascolto quotidianamen- te commentare che “le cose non vanno per il verso giusto”.

Una sequenza interminabile di analisi che spaziano dalla poli- tica al sociale e che quasi sem- pre si sostengono nei ricordi personali. Sono argomenta- zioni lucide e puntuali, che attraversano e accomunano

I

o ci sono” è un'espressione che vorrei sentire un po' più spesso. Non una semplice esclamazione, ma una dichia- razione di disponibilità e impe- gno, autenticamente disinte- ressato e votato al benessere della comunità. Non frainten- dete, non sto promuovendo la mia campagna elettorale e non cerco consenso personale.

Partendo dal mio punto di vista parlo comunque del

“bene comune”, concetto di due sole parole che fra pochi mesi sentirete ripetere alla n o i a a M e d i g l i a c o m e a Peschiera – e più avanti a livel- lo nazionale – nei programmi e nelle dichiarazioni di candida-

differenti classi sociali, con più frequenza sopra la fascia d'età degli “-enta”. Stessi concetti, medesimi argomenti e conclu- sioni che si concretizzano nell'immancabile e iperbolico

“fosse per me...”.

Ma è proprio su quest'ultima espressione che l'impegno si arresta, da consumato opinio- nista è già partita l'autodifesa con un rammaricato “Tanto è così e così sarà per sempre...

cosa ci vuoi fare; ci si vede!”. A quel punto sei beatamente immerso nella risacca della tua pigrizia e della boria.

Pigrizia e boria. È quello che ti identifica; un tempo l'avrei definita “rassegnazione” e “sfi- ducia”, ma sono associazioni troppo nobili, un inutile sper- pero. Anche “vigliaccheria” è inappropriato; presupporreb- be un percorso di consapevo-

lezza e umiltà che però ti sei già bruciato col fatidico “fosse per me...!”

Eppure c'erano le premesse per un esito diverso. E avevi trovato un interlocutore atten- to, comprensivo, disponibile;

un alleato. Avevi esposto fatti e circostanze interessanti, che riguardano proprio tutti. Mi avevi veramente convinto quando ti sei scagliato contro la classe politica, “attenta a conservare o a migliorare solo l'area di intervento dove ha interessi personali”. Mi era pia- ciuta la tua contestazione alla casta, quell' intreccio fra “poli- ticanti, mestieranti, arrivisti, boiardi di stato” che se ne fre- gano di disoccupati, precari, u m a n i c h e c o n f a m i g l i a a carico soffrono e stentano

C HI NASCE TONDO

NON PUÒ MORIRE QUADRATO

Lo scandalo della copertura delle statue in ossequio al presidente iraniano

basta che se magna!”.

D'altro canto (molti autorevo- li esperti l'hanno confermato) la modificazione prodottasi nel nostro codice genetico da Nascosta agli occhi

del presidente iraniano anche la famosa Venere Capitolina

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tribuito a migliorare il tuo pen- siero e capacità di valutare e apprezzare il mondo.

Ottimo, avvincente e ...sterile. Mi dispiace, ma è così. Il mondo cambia e sembra in peggio per- ché sempre più cittadini hanno rinunciato a essere soggetti attivi e consapevoli e amano sottoscri- vere un abbonamento alla dele- ga. Distratti da un falso benesse- re, si è smarrito il contatto con la propria genuinità, con il deside- rio di realizzare qualcosa e di sen- tirsi utili e al servizio del prossi- mo, dimenticandosi che l'im- pegno verso la comunità è un investimento anche per noi stessi e ne traiamo beneficio. Questa è diserzione e gli effetti collaterali sono quelli argomentati in cui la quasi totalità perde e “lor Signo- ri” continuano ad ingrassare.

“Sono tutti uguali” e “il tanto è così” giustifica ai tuoi occhi que- sta tua diserzione, e addirittura arrivi al “non votare”, conceden- do ulteriore campo a coloro che

“monetizzano” a scapito di tutti e che a votare ci vanno. Eccome!

Sei a un bivio; rimanere nella risacca e affezionarti alle chiac- chiere e che ti possono solo con- solidare nel ruolo di vittima e car- nefice (oltre che della comunità anche di te stesso) o, diversa- mente, reagire.

Pensaci e non nascondiamoci die- tro un dito. La seconda opzione, lo sappiamo, è quella più scomo- da, più onerosa, che implica responsabilità. È fonte di “rischi”

individuali, ma tutto sommato, lo stiamo provando quotidiana- mente, lo è anche l'assenteismo.

Ma con questa opzione sei tu il motore e il conducente. Parte da te, da una nuova consapevolezza, dal senso di equità e giustizia che ti appartiene e che ribolliva nella nostra chiacchierata. Solo com- prendendo che è dalla fatica, e che con la costanza e l'esempio si

P ESCHIERA B ORROMEO 2

continua da pagina 1 IO CI SONO

ad arrivare alla fine del mese, mentre “ci sono dipendenti pubblici con la stessa vivacità di un paracarro a cui è consentito papparsi uno stipendio annuale a sei cifre!”.

Di gran rilievo anche la tua osser- vazione sull'eccessività dei vitalizi e pensioni pubbliche che i politi- canti si sono assicurati da sempre e per sempre, diritti inalienabili e blindati che godono delle tutele a più livelli, mentre i contratti sociali sottoscritti con gli esodati, come pure quelli sottoscritti con gli occupati attivi e con coloro

“che tirano la lima” da decenni con la speranza di una inarrivabi- le pensione, non vengono onorati e annualmente sono oggetto di rivisitazione al ribasso.

E centri pure l'obiettivo quando

parli del contesto in cui vivi, che non ci sono iniziative che aggre- gano, e che anche l' oratorio, quel- lo spazio ludico/formativo che frequentavi un tempo, “adesso è desolato e privo di iniziative per i figli che crescono così senza valo- ri, riferimenti”, quelli che – pur da laico e poco incline all' orto- dossia – non neghi abbiano con-

continua da pagina 1 CHI NASCE TONDO

NON PUÒ MORIRE QUADRATO

secoli di pratica servile non può dissolversi dall'oggi al domani; per buona pace di colo- ro che vorranno opporre a questa tesi la fulgida occasione di riscatto rappresentata dal nostro Risorgimento è bene ricordare che l'agiografia risorgimentale della triade Garibaldi – Cavour – Mazzini (che non si potevano vedere neanche dipinti) è stata un 'ope- razione di maquillage postuma per offrire una parvenza di dignità ad una Casa Savoia che da Carlo Felice (sostenitore del d i r i t t o d i v i n o ) , V i t t o r i o Emanuele II (amante di conta- dinelle e di cacciagione piutto- sto che del tricolore), passando per i cannoni di Bava Beccaris (massacratore insignito di onoreficienze da Umberto I),

indugiando sulla figura del re

“fuggitivo” Vittorio Emanuele III fino ai rampolli più recenti Vittorio Emanuele (ottimo tira- t o r e a s t u d e n t i t e d e s c h i n e l l ' I s o l a d i C a v a l l o ) e d Emanuele Filiberto “Saclà”

non ha mai brillato per dignità e senso dello Stato.

Vogliamo poi mettere la stra- ordinaria capacità nostrana di

“voltar gabbana”? Le adunate oceaniche si dispersero imme- diatamente in rigogliosi tor- renti che portarono acqua in Piazza del Gesù e in via delle Botteghe Oscure.

Niente da fare amici miei, come affermava il filosofo con- temporaneo Gennaro Gattu- so, “Se uno nasce quadrato non può morire tondo”. Si ras- segnino quindi gli amici roma- ni: alla prossima visita dei Reali di Inghilterra dovranno guidare tenendo la sinistra.

Il Malatesta

creano le premesse per progredi- re e lasciare il testimone alle gene- razioni che verranno. Spronati,

“uscire e frequentare” è l'unico modo per incominciare e cono- scere chi ti chiede il voto per amministrare. Dal confronto e dalla frequentazione si inizia a imparare per poter invertire l'ordine delle cose e un domani non cibarsi di un programma pre- confezionato, ma essere in grado di costruirlo e promuoverlo e, per- ché no, rappresentarlo.

Lo puoi fare in ogni campo, nello

scenario delle Amministrative alle porte, così come nell'oratorio della tua parrocchia o in un'altra associazione di volontariato. Ma inizia... il percorso è intenso e non è da abbandonare alla prima curva. “Presenza, partecipazione, presidio, contesa della verità, determinazione” sono gli unici antidoti che consentono di riscat- tarti e contagiare gli altri con il tuo impegno e la tua passione.

È una questione di fede, è tempo di agire.

Andrea Zanatti

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P ESCHIERA B ORROMEO 3

n° 1/2 - Anno IV - gennaio/febbraio 2016

Con le dimissioni della maggio- ranza dei consiglieri si è chiusa con largo anticipo l'ammini- strazione Zambon. Gradirem- mo conoscere sinteticamente il vostro parere in merito.

Il Sindaco e la sua maggioranza governano in base ad un patto sancito da un programma comu- ne, visioni condivise, reciproca lealtà. Questo Sindaco è stato sfi- duciato da una parte dei suoi stessi consiglieri, immagino che una scelta così in un partito come il PD sia frutto di gravi motivazioni e fortissime diver- genze che avrebbero dovuto spin- gere Zambon per primo a dimet- tersi. In ogni caso, nei Paesi civili sono i cittadini che attraverso il voto giudicano e per fortuna a Peschiera sarà così. Ma non pote- va essere diversamente, dopo il triste balletto a cui abbiamo assi- stito è la soluzione migliore.

Ora ci sarà qualche mese di ordi- naria amministrazione e poi si andrà al voto. Sarà con ogni probabilità una campagna elet- torale difficile. Come vi muove- rete in questi mesi?

Noi siamo un'Associazione, quin- di la nostra vocazione è di pro- muovere idee, lanciare proposte ma, e qui sta la diversità con le forze politiche, è nostra intenzio- ne per ogni proposta formulare anche il modo come reperire i fondi necessari alla realizzazio- ne. Insomma, basta con i “biso- gna fare…” “faremo…” “sarà necessario…” se non sono accompagnati dalle relative risorse. Se poi in fase di campa- gna elettorale saranno richiesti anche nostri uomini faremo le opportune valutazioni sul pro- gramma, affinché questo sia rea- lizzabile e non una raccolta di buone intenzioni. E a proposito degli uomini e delle donne che dovessero partecipare, questi dovranno impersonare un modo diverso di fare politica, fatto di impegno reale, di visione comu- ne, di rispetto del ruolo e delle persone.

Cosa farete, se lo farete, per reclutare nuove persone affin- ché non siano sempre i soliti nomi a calcare lo scenario poli- tico peschierese?

Per noi di “Progetto Peschiera” è fondamentale recuperare i valori della politica, quindi emarginare i “mendicanti” della politica, quelli che si fanno in quattro per essere eletti, quelli che cambiano casacca a seconda del vento, quel- li che una volta eletti pensano di avere raggiunto l'obiettivo. Poli-

P ROGETTO P ESCHIERA

RISPONDE: Massimo Turci

«Quando è necessario,

tutti sono chiamati a scendere in campo.»

Portavoce di Progetto Peschiera, Segretario Nazionale associazione di categoria nel settore comunicazione e pubblicità

tica è saper ascoltare, saper capire i bisogni, saper interpretare le necessità; lo scopo è immaginare un mondo migliore (in questo caso un Paese migliore) i cui citta- dini del futuro saranno i nostri figli e per questo lottare e preten- dere il giusto. Su questa strada siamo sicuri di trovare molti com- pagni di viaggio e ricordiamo a tutti che la politica è la gestione della cosa pubblica e, in questa Italia così malandata, chi ha qual- cosa da offrire in termini di one- stà, capacità, idee, da noi è sicura- mente il benvenuto.

Quali obiettivi sono per voi priori- tari, i primi che figureranno nel vostro programma elettorale?

Le priorità sono le stesse di ogni famiglia italiana: il lavoro, la salu- te, la sicurezza. Il Comune non può trovare lavoro ai cittadini, ma può impegnarsi con le aziende del territorio per la sottoscrizione di un patto che preveda in caso di assunzione la via preferenziale per i cittadini di Peschiera in cambio di agevolazioni e facilitazioni per le aziende che collaborano. La salute vuol dire avviare una colla- borazione con e tra i medici di base per mettere in rete informa- zioni e conoscenze, sviluppare i rapporti con le associazioni che forniscono servizi alla persona, mantenere una relazione costante con le strutture ospedaliere che servono Peschiera. Salute vuol dire non lasciare indietro nessu- no, le malattie non sono solo quel- le note, ma anche la solitudine, l'abbandono, la tristezza: il Comu- n e d e v e a l z a r e l a s o g l i a d'attenzione, aprire meglio le orec- chie e saper chiedere aiuto.

Come? Molti avvocati offrono alcune ore del proprio tempo pro bono, si deve chiedere anche agli specialisti dei vari rami della medi- cina di mettere a disposizione una piccola parte del proprio tempo in favore dei meno fortunati. Quanto alla sicurezza, garantirla è un dove- re: qui dovremo individuare le risorse per potenziare il corpo di Polizia Locale per poi organizzare un servizio di controllo del territo- rio. È anche possibile sviluppare un'azione di monitoraggio tramite telecamere a costo zero svilup- pando le sinergie con le industrie locali.

Quali, secondo voi, dovranno esse- re gli indirizzi che la futura ammi- nistrazione dovrà seguire in ordi- ne alla "situazione Bellaria"?

In questo caso le sentenze sem- brano ragionevoli e comunque devono essere rispettate, quindi realizzare le mitigazioni indispen-

( ) Tribiano MI Via Paullo, 3

Tel. 02 90.63.05.13

SALA BILIARDI

sabili e terminare i lavori infra- strutturali che garantiscano vivi- bilità alle famiglie (viabilità, colle- gamenti, piazza). La situazione sconsiglia poi di terminare il lotto mancante ed il buon senso ci dice che è indispensabile una seria mediazione tra i sacrosanti inte- ressi delle famiglie coinvolte e il fatto innegabile che l'Ammini- strazione non si può bloccare sull'affare Bellaria come sembra sia successo negli ultimi anni

Peschiera, lo sappiamo molto bene, è frammentata in frazioni piuttosto distinte tra loro: quali secondo voi sono le priorità di ogni singola frazione?

Innanzi tutto bisogna che i consi- glieri comunali abbiano tutti un ruolo e si assumano delle respon- sabilità, non basta alzare solo la mano... immagino che ad ogni frazione sia abbinato un consi- gliere a prescindere dal suo ruolo di maggioranza o minoranza, e questi nella veste di mini-sindaco si farà carico in Consiglio comu- nale delle istanze della “sua” fra- zione. Servirà poi un vero coordi- namento che osservando dall'alto il territorio e le sue frazioni sia in grado di distribuire risorse, possi- bilità, soluzioni. Poi è chiaro che ogni zona ha settori che necessi- tano di maggiori attenzioni, come la sicurezza a San Bovio (ma del

resto un po' in tutte le frazioni), o i collegamenti viari che, troppo cari per essere realizzati in modo com- pleto, potrebbero avvalersi della disoccupazione giovanile per i n v e n t a r e s o l u z i o n i s o t t o l'ombrello protettivo del Comune.

È nostra intenzione valorizzare l'iniziativa “Grande Parco Forla- nini” inserendo a pieno titolo Peschiera in un ambizioso proget- to che vede capilista Milano e Cari- plo: l'indotto avrà forti ripercus- sioni sul territorio a est della città e influenzerà positivamente tutte le nostre frazioni.

Quanto sareste disposti a rinun- ciare all'etichetta di parti- to/movimento per confluire in una coalizione trasversale di “per- sone di buona volontà” che al di là dell'appartenenza politica vogliano cogliere questa occasio- ne per un vero rinnovamento, ragionando e lavorando per Peschiera, per le sue priorità?

Progetto Peschiera è fautore della realizzazione di una lista delle idee e delle persone, delle buone volontà e dei progetti. Una lista che non sia impastoiata dalle sigle dei partiti, che sia impersonata da cittadini che abbiano l'umiltà e l'ambizione di dire “io posso fare qualcosa di buono per la mia città.

Grazie al cielo ho un lavoro e quin- di non devo guadagnare sulla pub-

blica amministrazione. Ho tante buone idee che da cittadino non ho mai potuto mettere in pratica ed ora voglio tentare. Credo che ci sia posto per gente pulita che vuole un mondo più giusto”. A queste persone non si chiederà da dove vengono ma dove vogliono andare, si chiederà di aprire il cassetto dei sogni per cercare di realizzarli, si chiederà di inventarsi i modi per reperire soldi per la comunità. Ovvia- mente non serviranno tessere, né adesioni a blog, non ci saran- no preclusioni di sesso, colore, religione. Ci sarà, questo sì, una forte repressione nei confronti dei pirla, degli egoisti, degli arri- visti e dei ladri.

In ogni caso, come vedreste e come vi rapportereste con una lista civica del tipo appena descritto?

Se ci sarà l'occasione noi mette- remo sul tavolo in modo esteso quello che in queste righe ho riportato in modo parziale, e si vedrà subito se ci sarà la voglia di confrontarsi. Se, al contrario, il nostro interlocutore inizierà col parlare del candidato sindaco, della spartizione degli assessora- ti o della lottizzazione di un ter- reno, vorrà dire che abbandone- remo subito quella riunione.

progettopeschiera@libero.it

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P ESCHIERA B ORROMEO 4

Con le dimissioni della maggioranza dei consiglieri si è chiusa con largo anticipo l'amministrazione Zambon. Gradiremmo conoscere sinteticamen- te il vostro parere in merito.

Si commenta da solo, è un risultato che era nell'aria da tanto tempo. Zam- bon non aveva più la maggioranza, sarebbe stato meglio che si fosse dimesso senza dover ricorrere all'aiuto del suo antagonista.

Ora ci sarà qualche mese di ordinaria amministrazione e poi si andrà al voto. Sarà con ogni probabilità una campagna elettorale difficile. Come vi muoverete in questi mesi?

Ci muoveremo come ci siamo sempre mossi, non ci siamo mai fermati, rac- cogliendo le istanze sempre più numerose dei cittadini, ci siamo preparati per dare a Peschiera Borromeo un'Amministrazione capace di governare.

Cosa farete, se lo farete, per reclutare nuove persone affinché non siano sempre i soliti nomi a calcare lo scenario politico peschierese?

Nelle ultime due Amministrazioni, Fratelli d'Italia non aveva una rappresen- tativa consiliare, non abbiamo nessuno da riciclare; il nostro gruppo annove- ra persone capaci, preparate e che hanno un preciso progetto politico per governare la città, e sopratutto non hanno alcun legame col passato.

Quali obiettivi sono per voi prioritari, i primi che figureranno nel vostro programma elettorale?

Per noi è fondamentale tutelare il cittadino peschierese in ogni settore della pubblica amministrazione, faremo grande attenzione all'impatto che le deci- sioni amministrative avranno sulle famiglie e sul sociale, prediligendo una pro- grammazione politica che tuteli il lavoro, la scuola, l'ambiente e la sicurezza.

Quali, secondo voi, dovranno essere gli indirizzi che la futura amministra- zione dovrà seguire in ordine alla "situazione Bellaria"?

È una vicenda annosa che ci portiamo avanti da diverse amministrazioni, riteniamo opportuno vigilare su questa vicenda, intendiamo salvaguardare le famiglie che hanno investito i risparmi di una vita nell'acquisto di una abi- tazione in un contesto che poi non si è rivelato tale. Le sentenze ci sono e par- lano chiaro, gli operatori devono mettere in sicurezza quell'area.

Peschiera, lo sappiamo molto bene, è frammentata in frazioni piuttosto distinte tra loro: quali secondo voi sono le priorità di ogni singola frazione?

Ascolteremo tutti, ogni frazione ha le proprie problematiche. Il programma che Fratelli d'Italia sottoscriverà con la coalizione di Centrodestra terrà conto delle diverse necessità di ogni singola frazione. Saranno i cittadini e le parti sociali che ci indicheranno il percorso.

Quanto sareste disposti a rinunciare all'etichetta di partito/movimento per confluire in una coalizione trasversale di “persone di buona volontà” che al di là dell'appartenenza politica vogliano cogliere questa occasione per un vero rinnovamento, ragionando e lavorando per Peschiera, per le sue priorità?

Noi riteniamo che la coalizione di Centrodestra sia di per sé preparata per affrontare la campagna elettorale, non abbiamo preclusione per chi vorrà condividere il nostro programma. Noi riteniamo che le liste civiche siano importanti, ma altrettanto lo è la politica. La capacità di pianificare il futuro passa dalla condivisione di una visione di insieme che per forza di cose deve essere politica. Siamo fieri di rappresentare un partito politico perché noi fac- ciamo politica e ne siamo orgogliosi.

In ogni caso, come vedreste e come vi rapportereste con una lista civica del tipo appena descritto?

Come dicevamo prima, siamo pronti per ogni tipo di confronto e sapremo selezionare gli eventuali interlocutori civici, dando peso diverso ai reali movimenti civici piuttosto che alle liste civiche at per- sonam, che troppo spesso a Peschiera Borromeo sono state portatri- ci di interessi. Siamo fieri di rappresentare un partito politico perché noi facciamo politica e ne siamo orgogliosi.

F RATELLI D’ I TALIA

«La sicurezza territoriale e dei cittadini su Peschiera è per noi di primaria

importanza visto che è stata dimenticata, dopo di ché il lato umano ossia l’assistenza sociale e sul lavoro.»

RISPONDE: Franco Lucente

Coordinatore Provinciale Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale

P ESCHIERA R IPARTE

«Con le nostre dimissioni, riteniamo di aver salvato la città da un cattivo e pericoloso modo di amministrare la cosa pubblica e siamo fieri di aver agito in favore della salvaguardia della comunità »

Con le dimissioni della maggioranza dei consiglieri si è chiusa con largo anticipo l'Amministrazione Zambon. Gradiremmo conoscere sinteticamente il vostro parere in merito.

Le nostre dimissioni, che hanno portato alla fine del mandato di Zambon, sono state un gesto di forte responsabilità politica di fronte a una macchina amministrativa fortemente compromessa, nella quale abbiamo ravvisato elementi che ci hanno suscitato preoccupazioni importanti e la presa di coscienza che in questa situazione non era possibile compiere altra scelta. Per queste ragioni, nonostante sia stato un percorso doloroso, riteniamo di aver salvato la città da un cattivo e pericoloso modo di amministrare la cosa pubblica e siamo fieri di aver agito in favore della salvaguardia della comunità.

Ora ci sarà qualche mese di ordinaria amministrazione e poi si andrà al voto. Sarà con ogni probabilità una campagna elettorale difficile. Come vi muoverete in questi mesi?

Queste elezioni rappresentano un'occasione unica: via i partiti quando rappresentano decisioni prese da pochi e all'oscuro della città, il territorio deve tornare a essere governato da cittadini scelti per il profilo umano, per le competenze e passione politica quando si traduce in volontà di amministrare la cosa pubblica in maniera disinteressata e secondo principi di trasparenza. Desideriamo dunque coinvolgere persone che abbiano queste caratteristiche creando, quindi, una coalizione di liste civiche tenute insieme dal programma e da valori condivisi.

Cosa farete, se lo farete, per reclutare nuove persone affinché non siano sempre i soliti nomi a calcare lo scenario politico peschierese?

Attueremo una vera politica di partecipazione, abbiamo già iniziato un programma di riunioni aperte, convocheremo assemblee pubbliche e scriveremo il programma insieme a tutti coloro che vorranno far parte di questo progetto.

Quali obiettivi sono per voi prioritari, i primi che figureranno nel vostro programma elettorale?

● Valorizzare il patrimonio dei beni pubblici con una manutenzione adeguata, creando una lista di priorità.

● Organizzare in maniera efficiente ed efficace l'impianto per la partecipazione e la comunicazione, punti assolutamente trascurati dalla passata Amministrazione.

● La mobilità da e per Peschiera.

● Nuovo PGT incentrato sul recupero delle aree dismesse senza consumare nuovo suolo.

● Contrasto alle povertà croniche e alle nuove povertà.

● Dare risposta ai procedimenti più rilevanti ancora in corso (PII Bellaria, PII San Bovio, Convezione Centro Commerciale, bando di assegnazione campo sportivo di Linate) riportando al centro gli interessi dei cittadini e della città.

Quali, secondo voi, dovranno essere gli indirizzi che la futura ammini-strazione dovrà seguire in ordine alla "situazione Bellaria"?

La vecchia Amministrazione aveva assegnato al tecnico che segue il procedimento il compito di fare il punto sul progetto e di dotarsi di nuovi pareri tecnici. Ripartiremo da qui. Le soluzioni dipendono da un lato, da come finirà la conferenza dei servizi sulle opere di mitigazione (al momento il progetto non ha l'ok di Mapei, Mediglia e Arpa), dall'altro, è ancora in corso un procedimento al Tar. A nostro avviso si deve ripartire facendo in modo che il procedimento, per una questione di trasparenza, venga gestito da chi non ha preso parte alla sua stesura originale.

Peschiera, lo sappiamo molto bene, è frammentata in frazioni piuttosto distinte tra loro: quali secondo voi sono le priorità di ogni singola frazione

Il nostro gruppo è già composto da esponenti che sono rappresentativi di tutte le frazioni. Ci sembrava il giusto modo per iniziare a mettere in campo una serie di incontri di ascolto della cittadinanza in modo efficiente e capillare. Sarà proprio chi vive nelle singole frazioni che ci aiuterà ad identificare le priorità e starà alla nostra competenza politica valutare i singoli bisogni nel quadro generale e nel progetto che abbiamo per questa città nel lungo periodo.

Quanto sareste disposti a rinunciare all'etichetta di partito/ movimento per confluire in una coalizione trasversale di “persone di buona volontà” che al di là dell'appartenenza politica vogliano cogliere questa occasione per un vero rinnovamento, ragionando e lavorando per Peschiera, per le sue priorità?

Noi non siamo né un Partito e né un movimento. Saremo una lista civica. Riteniamo che a livello locale i partiti tradizionali abbiano ormai fatto il loro tempo, ma abbiamo profondo rispetto per coloro che si riconoscono in un partito a livello nazionale e per i cittadini che, impegnati sul territorio a vario titolo, hanno lavorato onestamente e in maniera trasparente per la cosa pubblica. Al di là di destra e sinistra siamo interessati a coinvolgere tutti coloro che come noi metteranno al centro di un progetto comune Peschiera e il diritto della nostra città a ripartire davvero.

In ogni caso, come vedreste e come vi rapportereste con una lista civica del tipo appena descritto?

La nostra sfida è coinvolgere più liste civiche possibili i cui membri siano rappresentativi delle varie realtà presenti in Città e che sposino i valori civici di onestà, competenza, trasparenza, partecipazione. Tutti coloro che credono in un futuro di tutti, e non nel governo buio di pochi, saranno accolti a braccia aperte.

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Con le dimissioni della maggioranza dei consiglieri si è chiusa con largo anticipo l'amministrazione Zambon. Gradiremmo conoscere sinteticamente il vostro parere in merito.

Far dimettere il signor Luca Zambon è stato un atto dovuto, di rispetto verso i cittadini che contano sull' Amministrazione comunale affinché gestisca il Comune in tutti i suoi aspetti. Un sindaco che non rispetta più gli atti di un Consiglio comunale e che prosegue a testa bassa senza rispetto e dialogo con la minoranza, o neo-maggioranza che dir si voglia, non deve proseguire il suo mandato. I cittadini devono avere un rappresentante valido e attivo. Il commissario prefettizio è finalmente il garante per la trasparenza e l'azione amministrativa in questa fase di transizione.

Ora ci sarà qualche mese di ordinaria amministrazione e poi si andrà al voto. Sarà con ogni probabilità una campagna elettorale difficile. Come vi muoverete in questi mesi?

Abbiamo già riconvocato l'assemblea degli attivisti e neo-attivisti per valutare tutte le figure della lista. Persone attive sul territorio, oneste e semplici come me e Paolo Spreafico. Faremo inoltre incontri sul territorio in tutte le frazioni e in più luoghi per raccogliere i problemi e le idee, per presentare il nostro operato in quest'anno e mezzo di attività. Tutto ciò perché nessuno si senta inascoltato nel nuovo Comune che vorremmo fosse ribattezzato “la casa dei cittadini”.

Cosa farete, se lo farete, per reclutare nuove persone affinché non siano sempre i soliti nomi a calcare lo scenario politico peschierese?

Beh, il Movimento 5 Stelle grazie al cielo non contempla nomi di personaggi “turisti della politica” ossia che girano un po' tutti i partiti in cerca del miglior offerente. Noi non siamo riciclatori di figure che proprio perché scartate dalla storia non meritano la nostra considerazione. Abbiamo già molti cittadini attivi e chiunque voglia aggiungersi per migliorare Peschiera è il benvenuto... Contattateci, Peschiera è di tutti!

Quali obiettivi sono per voi prioritari, i primi che figureranno nel vostro programma elettorale?

Sembrerà banale, ma la sicurezza territoriale e dei cittadini su Peschiera è per noi di primaria importanza visto che è stata dimenticata, dopo di ché il lato umano ossia l'assistenza sociale e sul lavoro. Non siamo fuori dalla crisi e abbiamo perso la capacità di offrire ai cittadini la garanzia per l'assistenza sanitaria... tutto ciò è gravissimo.

Infine, vorremmo ridare forza alle piccole e medie attività commerciali e industriali perché sono il motore per il territorio ed il lavoro dei cittadini. Dimenticarci di loro è uccidere la crescita e la qualità dei servizi del territorio.

Quali, secondo voi, dovranno essere gli indirizzi che la futura amministrazione dovrà seguire in ordine alla “situazione Bellaria”?

Il discorso Bellaria è molto semplice e le disponibilità alla collaborazione da parte di Mapei erano assodate... occorre assolutamente creare le mitigazioni richieste dagli enti che avevano già valutato il complesso edilizio, dopo di ché terminare i lavori inerenti alla viabilità e al parco/piazza. Non serve terminare il lotto mancante, vista la quantità eccessiva di appartamenti invenduti, e occorre studiare l'implementazione dei servizi resi all'area per non far sì che si ripeta la situazione vergognosa di Cascina fornace... altro ambito che merita l'attenzione del Comune immediatamente.

Peschiera, lo sappiamo molto bene, è frammentata in frazioni piuttosto distinte tra loro: quali secondo voi sono le priorità di ogni singola frazione?

Peschiera è famosa per la diversificazione delle necessità del proprio territorio. Canzo e San Bovio hanno bisogno di sicurezza e di collegamenti sicuri e puntuali con i centri più vicini comunali e intercomunali; Mezzate e Bellingera hanno bisogno di forza commerciale e assistenziale sanitaria (non ci sono medici e le attività commerciali al dettaglio sono sempre meno diversificate). Bettola e Zelo risentono sempre di problemi di sicurezza della proprietà e di una viabilità troppo intensa e pericolosa.

Mirazzano, Cascina fornace e Bellaria meritano attenzione per il traffico in crescita e la mancanza di servizi di collegamento, oltre che un piano di rivalutazione dell'area storica simbolo di Peschiera che potrebbe diventare un'attrattiva culturale oltre che storica. Non dimentichiamo a livello globale la rivalutazione delle aree cascinali sia a servizio della gente di passaggio che per l'impiego sociale.

Quanto sareste disposti a rinunciare all'etichetta di partito/movimento per confluire in una coalizione trasversale di “persone di buona volontà” che al di là dell'appartenenza politica vogliano cogliere questa occasione per un vero rinnovamento, ragionando e lavorando per Peschiera, per le sue priorità?

Il M5S in merito alle coalizioni è molto chiaro, la storia di questo Paese e anche della nostra città ha visto molti gruppi presentarsi alle elezioni e successivamente confluire nei partiti estromettendo coloro che avevano come solo riferimento le proprie idee e il bene della città. Il dialogo da parte nostra sarà aperto con chiunque lavori veramente per Peschiera. Se una lista, o singole persone, vogliono stringere di più i rapporti con noi possono farlo aderendo al blog di Grillo e sottoscrivendo le nostre due regole fondamentali: avere una fedina penale pulita e terminare dopo due mandati il proprio incarico politico... Aveste visto benissimo in quest'anno e mezzo di lavoro dei consiglieri del M5S che non abbiamo nessuna preclusione a collaborare con chiunque.

In ogni caso, come vedreste e come vi rapportereste con una lista civica del tipo appena descritto?

Come dicevo precedentemente, massima apertura e collaborazione per i punti comuni. Il movimento ragiona su progetti specifici e le battaglie per il bene di Peschiera sono le uniche cose che ci interessano... quindi siamo a braccia aperte verso chi veramente vuole lavorare per i cittadini di Peschiera. Giochi di scambi politici o di poltrone non ci interessano, evitate di contattarci se quello è l'intento.

M OVIMENTO 5 S TELLE

«La sicurezza territoriale e dei cittadini su Peschiera è per noi di primaria importanza visto che è stata dimenticata, dopo di ché il lato umano ossia l’assistenza sociale e sul lavoro.»

Con le dimissioni della maggioranza dei consiglieri si è chiusa con largo anticipo l'amministrazione Zambon. Gradiremmo conoscere sintetica- mente il vostro parere in merito.

L'amministrazione Zambon si è chiusa senza che ci fossero motivazioni po- litiche di rilevanza che giustificassero questo evento. Dopo le difficoltà di metà percorso si era trovato un modus operandi che andava incontro a quanto richiesto, che sinteticamente declino nel seguito: condivisione, partecipazione, coinvolgimento, attenzione alle proposte. Anche dalla mo- dalità di conclusione è evidente la mancanza di motivazioni dietro alla ca- duta dell'amministrazione Zambon. La scelta è stata di dimettersi invece di portare nel suo alveo naturale, il Consiglio comunale, la discussione sul- la presunta crisi.

Ora ci sarà qualche mese di ordinaria amministrazione e poi si andrà al voto. Sarà con ogni probabilità una campagna elettorale difficile. Come vi muoverete in questi mesi?

L'attenzione del PD sarà di rendere evidente che il Partito è vivo, sia nella sua capacità propositiva sia nella sua capacità di aprirsi ai cittadini con ini- ziative pubbliche atte a spiegare la situazione pregressa, le proposte per Peschiera Borromeo e nel contempo raccogliere suggerimenti, idee, pro- poste e necessità degli abitanti del Comune di Peschiera Borromeo.

Cosa farete, se lo farete, per reclutare nuove persone affinché non siano sempre i soliti nomi a calcare lo scenario politico peschierese?

Il PD nella sua capacità elaborativa ai vari livelli è un elemento di attrazio- ne per quei cittadini che vogliono mettersi a disposizione del bene comune, già oggi ci sono frequenti richieste di partecipazione. Il PD deve avere la ca- pacità di selezionare una classe dirigente che va nel senso del rinnovamen- to coniugandolo con la capacità e la competenza dei singoli.

Quali obiettivi sono per voi prioritari, i primi che figureranno nel vostro programma elettorale?

Per il PD gli elementi prioritari riguardano: uno snellimento della macchi- na comunale in modo che risponda sempre di più in modo veloce ed esausti- vo alle richieste dei cittadini; particolare attenzione deve essere posta sul tema manutenzioni (scuole, strade, percorsi ciclo-pedonali, parchi gio- chi, verde attrezzato); bisognerà ragionare in merito all'insediamento in- dustriale cercando di rendere appettibile l'investimento sul nostro terri- torio al fine di utilizzare le strutture attualmente presenti sul territorio; de- ve essere salvaguardato il Parco Sud con una politica attenta al recupero delle Cascine; bisognerà investire nella mobilità tra le frazioni e per/da Milano; la partecipazione dei cittadini deve essere incentivata agevolando strumenti come il bilancio partecipato.

Quali, secondo voi, dovranno essere gli indirizzi che la futura ammini- strazione dovrà seguire in ordine alla "situazione Bellaria"?

In questo anno e mezzo è stato fatto molto per cercare di risolvere una si- tuazione che da troppi anni è ormai ferma; se è stata data l'agibilità e l'abitabilità a tutte le case, se a breve verranno sbloccati i lavori sulla piazza e se la situazione generale si sta normalizzando è proprio grazie al lavoro fatto in questi mesi dall' amministrazione e dal PD, che con grande respon- sabilità e senza alcun timore ha lavorato duro per sistemare le cose. Tutto questo è stato fatto per dare risposte concrete ai cittadini che hanno scelto come abitazione principale gli edifici di Bellaria.

Peschiera, lo sappiamo molto bene, è frammentata in frazioni piuttosto di- stinte tra loro: quali secondo voi sono le priorità di ogni singola frazione?

Le esigenze delle frazioni hanno elementi comuni che si possono declinare nella sicurezza delle zone, nel ripristino del percorso stradale e ciclo- pedonale, nell'individuazione di spazi di partecipazione, nella disponibi- lità di uffici decentrati del Comune, nella possibilità di una mobilità inter- na agevole e usufruibile, nei servizi ai cittadini: medico di frazione, strut- ture comunali (panchine, parco giochi, aree cani, bacheche comunali) ma- nutenute in modo adeguato. Su questi elementi il PD si è impegnato e si im- pegnerà a garantire ai cittadini un'attenzione particolare su queste temti- che in modo da avviare una rivoluzione copernicana nella modalità di ge- stione.

Quanto sareste disposti a rinunciare all'etichetta di partito/movimento per confluire in una coalizione trasversale di “persone di buona volontà”

che al di là dell'appartenenza politica vogliano cogliere questa occasione per un vero rinnovamento, ragionando e lavorando per Peschiera, per le sue priorità?

Il PD non può rinunciare alla sua identità, quindi la proposta del PD sarà quella di formare una lista composta da persone competenti, capaci, che ab- biano un background lavorativo, associativo di livello in modo da portare elementi di novità sia nella proposta politica sia nella gestione della cosa pubblica.

In ogni caso, come vedreste e come vi rapportereste con una lista civica del tipo appena descritto?

Il PD non ha preclusioni di sorta a confrontarsi con liste civiche connatura- te come dalla sua domanda e ci rapporteremo con esse privilegiando il con- fronto, la discussione al fine di individuare proposte e soluzioni che sap- piano venire incontro alle necessità e agli interessi dei cittadini.

P ARTITO D EMOCRATICO

«Il PD deve avere la capacità di selezionare una classe dirigente che va nel senso del rinnovamento coniugandolo con la capacità e la competenza dei singoli»

RISPONDE: Davide Toselli

Capogruppo Movimento 5 Stelle nella precedente legislatura

RISPONDE: Moreno Mazzola

Consigliere comunale dal 1999 al 2004 come capogruppo della lista civica

“Sinistra Democratica per Peschiera”. Capogruppo PD nell'Amministrazione Zambon.

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L O SPAZIO DEL M EDICO 7

n° 1/2 - Anno IV - gennaio/febbraio 2016

S

imentichiamo quegli arti- coli che appaiono sui so- cial-network con proclami circa presunti infusi o mi- scugli miracolosi e a basso co- sto che vincono il cancro: so- no illazioni mai provate, e non c'è nessun complotto per ridurre la possibilità di sconfiggere il tumore al fine di mantenere alti i guadagni delle aziende farmaceuti- che. La realtà dei fatti è che la medicina, pur con le risorse sempre più striminzite che si ritrova a dover gestire, so- p r a t t u t t o i n P a e s i c o m e l'Italia, sta trovando sem- pre più soluzioni per vince- re questa battaglia: i dati parlano chiaro.

Si conferma il trend in ridu- z i o n e p e r t u t t i i t u m o r i , soprattutto tra gli uomini.

Molto buoni i risultati per le leucemie, grazie alle inno- v a z i o n i d i a g n o s t i c o - t e r a p e u t i c h e i n t r o d o t t e negli ultimi anni. Resta anco- ra molto da fare nel campo dei tumori cosiddetti "soli-

di", in particolare

quelli correlati all' abitudi- ne tabagica (cioè al fumo), al diabete e all'obesità (non a caso, quei tumori in cui è for- tissima l'influenza indivi- duale di chi si rifiuta di vive- re in maniera sana).

I dati più eclatanti, come accennato, riguardano le leu- cemie infantili, una delle malattie peggiori che si pos- sano incontrare nel percorso di una vita, anche e soprat- tutto perché colpisce una fascia di età totalmente indi- fesa. Tutto merito dei nuovi protocolli di chemioterapia, radioterapia, immunotera- pia, trapianto di staminali.

Più difficile il trattamento della stessa patologia negli anziani, ma si stanno facen- do comunque progressi.

Gli ultimi studi pubblicati a gennaio dalle migliori e più attendibili riviste scientifi- che internazionali eviden- z i a n o c h i a r a m e n t e i d a t i secondo cui la maggior parte d e i t u m o r i m a n t i e n e d a l 2011 un continuo calo della mortalità, nonostante un costante – seppur lieve – aumento del numero dei casi della malattia stessa.

Malattie un tempo difficil- mente vincibili come il tumo- re allo stomaco, al pancreas, all'intestino, al polmone,

S TIAMO DAVVERO

SCONFIGGENDO IL CANCRO?

I fondi per la ricerca diminuiscono quasi ovunque, in Italia in particolare, eppure la lotta contro i tumori

è sempre più spesso vinta da pazienti e medici

coda", un circolo vizioso dal quale sembra difficile uscire:

ci si attiene alle raccomanda- zioni circa la prevenzione e l'autodiagnosi, ci si fa visitare più spesso, ma nel momento in cui buona parte della popo- lazione segue queste indica- zioni non c'è più posto per tut- ti, a meno di non effettuare prestazioni a pagamento per accorciare le code (triste, ma vero).

E se da una parte stiamo riu- scendo sempre più spesso a vincere il cancro quando non c ' è a p p a r e n t e m e n t e u n a nostra "responsabilità" nel suo sviluppo, d'altra parte

stiamo sempre faticando quando i tumori sono conse- guenze di cattive abitudini reiterate che alla fine risulta- no deleterie (fumo, alcol, ali- mentazione scorretta, so- vrappeso). Si sta cercando di fare sempre di più anche in questo senso per sensibilizza- re la popolazione a tutto que- sto: se stiamo riuscendo a vin- cere sempre più spesso con- tro il cancro grazie alle armi a oggi a nostra disposizione, dobbiamo essere proprio noi stessi a peggiorare questa situazione continuando a sba- gliare ben consapevoli di ciò che rischiamo? G.C.

a l l a p r o s t a t a , a l l a mammella, sono inve- ce oggi sempre più spes- so sconfitte, in tutta Europa.

Questo non solo grazie alle nuove terapie che la ricerca riesce a garantire, alle nuove associazioni di farmaci, alla chirurgia e alle terapie collaterali, ma anche e soprattutto grazie all' enor- me intensificazione dell 'at- tività di screening: la malat- tia viene individuata sempre più spesso in una fase preco- ce, ed è così più facile scon- figgerla, magari con terapie relativamente poco "aggres- sive", proprio perché in fase iniziale. Di qui l'importanza di attenersi ai protocolli di screening che lo Stato e le Regioni raccomandano cal- damente oltre una certa età:

ecografia mammaria, colon- scopia, esami del sangue spe- cifici e così via.

Ovviamente tutto ciò ha un costo enorme per le ammini- strazioni locali e non solo, e con le risorse in continua dimi- nuzione non è facile mantene- re standard così elevati. Solo sistemi sanitari "virtuosi" – come quello lombardo, nono- stante tutti i problemi – rie- scono a garantire prestazioni di un certo tipo, a fronte sem- plicemente del ticket stan- dard. Ma proprio perché si pre- notano sempre più prestazio- ni sanitarie, da esami diagno- stici, a visite mediche e chi- rurgiche, le agende di preno- tazione sono intasate, e sem- bra che con il sistema sanita- rio stia diventando impossibi- le ottenere prestazioni sanita- rie in tempi brevi. Insomma, un "gatto che si morde la Periodico di informazione

Reg. Tribunale di Lodi n° 3/2012

Direttore Editoriale:

Giorgio Conca

Direttore Responsabile:

Enrico Kerschaft

Coordinamento:

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Hanno collaborato:

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Servizi Stampa 2.0 S.r.l.

L'Editore si riserva di soddisfare eventuali richieste del detentore dei diritti di copywright delle immagini presenti su questa pubblicazione.

Anzitutto, che cos'è l'incidenza? L'incidenza indica quanti nuovi casi di una certa malattia, per esempio di un determinato tipo di tumore, vengono diagnosti- cati nell'ambito di una popolazione di riferimento (di solito 100.000 abitanti), in un preciso arco di tempo (di solito un anno).

Ebbene, si stima che in Italia vi siano nel corso dell'anno 366.000 nuove diagnosi di tumore: circa 196.000 (54%) fra gli uomini e circa 169.000 (46%) fra le donne.

Si stima che nel corso della vita circa un uomo su 2 e una donna su 3 si ammalerà di tumore.

Escludendo i carcinomi della cute, il tumore in assolu- to più frequente è quello del colon retto (14%), segui- to dal tumore della mammella (13%), della prostata (11% solo nel sesso maschile) e del polmone (11%).

I cinque tumori più frequentemente diagnosticati fra gli uomini sono il tumore della prostata (20%), il tumore del polmone (15%), il tumore del colon-retto (14%), il tumore della vescica (10%) e quello dello sto- maco (5%); e tra le donne, il tumore della mammella (29%), il tumore del colon-retto (14%), il tumore del polmone (6%), il tumore del corpo dell'utero (5%) e quello della tiroide (5%).

L'incidenza dei tumori è stabile fra gli uomini e le don- ne, ma il contemporaneo invecchiamento della popo- lazione aumenta consistentemente il numero di nuove diagnosi.

(FONTE: AIRC)

L'incidenza dei tumori in Italia

È sufficiente che mandiate una mail a:

impronta.redazione@gmail.com con questo messaggio:

«Desidero ricevere L’Impronta in formato.pdf»

il vostro indirizzo e-mail verrà usato esclusivamente

per l’invio del periodico.

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n° 1/2 - Anno IV - gennaio/febbraio 2016

I NOSTRI AMICI A NIMALI

Anche in questo numero, nella pagina Animali dell'Impronta figu- rano alcune richieste di adozione. Ogni richiesta è accompagnata da una breve scheda dell'animale e dalla relativa foto. Le segnala- zioni ci giungono da "Salva la zampa", l'associazione

ONLUS di San Giuliano Milanese

( w w w . s a l v a l a z a m p a . e u / s a l v a l a z a m p a @ y a h o o . i t / 347-2549083), che ringraziamo per la collaborazione.

Coloro che fossero interessati all’adozione di uno di questi cani, contatti l’associazione Salva la Zampa all’indirizzo qui sopra riportato.

Cerco Casa

disperatamente...

Cell. 348 7546622 Dolcissima, educatissima e molto coccolona,

cerca casa dove fare tante fusa.

Meticci Maschi Taglia piccola Nati il 11.11.2015 Provenienza: Napoli Buono stato di salute Arrivati a Salva la Zampa

a gennaio 2016 Gattina Femmina Nata a ottobre 2015

Non sterilizzata Arrivata a Salva la Zampa

a gennaio 2016

Breton Maschio Taglia medio-piccola

Nato il 8-3-2005 Provenienza: Pavia Buono stato di salute Arrivato a Salva la Zampa a

novembre 2015

ARGO è un dolcissimo Breton botolino, infatti deve dimagrire perché un pochino in sovrappe- so. Inseparabile da Mimì, un'affascinante Drah- thaar femmina.

Il proprietario (un cacciatore) ha rinunciato a loro; motivo non conosciuto ma poco interessan- te. Lui è un coccolone molto simpatico e docile.

Va d'accordo con i suoi simili di entrambi i sessi.

Bijoux

Argo

ADRIANO ANDREA

Cuccioli nati da mamma randagia nel Napoletano.

Futura taglia piccola. Vanno d'accordo con i loro simili maschi e femmine e con i gatti.

Adottabili, anche separatamente, a Milano da metà gennaio 2016.

Obbligo di castrazione appena l'età lo consente.

Per candidarsi all'adozione primo contatto

esclusivamente a mezzo questionario conoscitivo dal sito Salva la Zampa, sezione adozioni, cercano casa

Inauguriamo, con questo numero, una nuova rubrica per chi ama gli animali.

I lettori sono invitati a mandarci una foto, con il loro animale, accompagnata da una scheda, un testo che racconti il rapporto con il proprio cane o gatto.

Cominciamo con Sergio Marchi, scrittore peschierese, e la sua Luna. Ma anche senza essere scrittori, mandateci i vostri testi, raccontateci il rapporto con il vostro amico del cuore a 4 zampe: ogni mese sceglieremo tra le proposte arrivate e ne pubblicheremo una.

I testi vanno mandati a impronta.redazione@gmail.com

Io e il mio amico a 4 zampe

Fine giugno, periferia di Milano. Un essere scheletrico ricoperto di pelo nero e fulvo entra nel cortile della ditta di un mio conoscente. È una femmina, denutri- ta e spaventata. Viene visitata e curata da un veterinario. Ha circa un anno e dovrebbe pesare almeno 26 chili: non arriva a 19. Lentamente, giorno dopo gior- no, riprende le sembianze di un cane. È un progenitore di Pastore Italiano bico- lore, bellissima. Il proprietario della ditta ha già 5 cani, pertanto entro in scena io che amo i cani da quando sono nato e che in questo momento non ne ho. Ha un carattere particolare, mi dicono. Non si lascia avvicinare ed è aggressiva con chi non è del branco che l'ha accolta: gli impiegati della ditta. Ma inaspettatamente, quando arrivo, la chiamano e lei corre verso di me, scodinzola e mi mette le zampe sul petto: sono alto un metro e novanta. Sembra saluti il padrone che non vede da molti giorni. Tra lo stupore generale, salta nella mia auto e per entrambi inizia un'avventura meravigliosa. Non so che cosa le sia accaduto nel suo primo anno di vita, ma è veramente un cane problematico. Aggredisce tutti: persone, cani e qualsiasi cosa che si muova. Con grande pazienza e costanza, con l'aiuto di un addestratore e di un comportamentista, inizio a risolvere i problemi. Ci sono voluti alcuni anni. Ora Luna è fantastica e addestrata: dolce, ubbidiente ed edu- cata. Posso portarla ovunque. Abbiamo imparato insieme e adesso ho iniziato a occuparmi, per passione, di educazione cinofila. Al contrario di quanto si dice, per tenere un cane non basta solo l'affetto. L'affetto è una condizione sine qua non unita al movimento fisico e alla disciplina. Solo l'amore rende il cane leader e come tale potrebbe combinare un mucchio di guai, a volte anche seri. Adottare una cane dal canile o dalla strada è un gesto nobile, ma occorre tenere conto che i cani (soprattutto i soggetti adulti) che sono in canile o allo sbando, magari da tempo, molte volte hanno grossi problemi comportamentali da risolvere e pos- sono essere gestiti esclusivamente da persone esperte che possano riabilitarli.

In caso contrario, il povero animale rischia di essere riportato in mezzo a una strada e per lui, da quel momento, i problemi saranno ancora più gravi. Illuderlo di aver trovato una famiglia per poi sottrargliela è una cattiveria imperdonabile.

Vivere con un cane è un impegno: con Luna cammino quasi due ore al giorno tutti i giorni e quando posso anche di più, vado in

vacanza soltanto dove può venire anche lei, altri- menti rinuncio. Esco con il sole, la pioggia, la neve, il ghiaccio e anche se non sto bene. Il cane non è un giocattolo da regalare per far divertire il bambino, ma un essere vivente che prova gli stessi sentimenti che proviamo noi. Non lo si può eliminare quando siamo stufi. Ricordiamoci che nessuno ci obbliga a tenere un cane. Se teniamo presente questo, l'amico a quattro zampe sarà una delle cose più belle che ci possano capitare. Luna è una delle cose più belle che mi siano capitate.

E così quel 22 luglio del 2006 Luna entrò a far parte della mia famiglia

Sergio Marchi e Luna

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C ULTURA/ L IBRI

10

I

l professor Sergio Leondi, lo sappiamo tutti, è "lo sto- rico" di Peschiera Borro- meo. Ce l'ha raccontata e de- scritta in ogni suo aspetto: il Castello, naturalmente, con le gesta dei Borromeo, e poi ambienti e antichi mattoni, cascine, mulini. E tanto, tan- tissimo altro, in decine di li- bri che si sono susseguiti a partire dagli anni Ottanta.

Poi si è allontanato, ma di poco, per analoghi percorsi s t o r i c i s u S a n D o n a t o , C o l t u r a n o , P a n t i g l i a t e , M e d i g l i a , M e r l i n o , Settala... Ma pur sempre si tratta di queste terre del sud-est milanese.

Ora, invece, nel suo ultimo libro, si è spostato davvero più in là, molto più in là, per a r r i v a r e a M o r i c o n e , u n C o m u n e i n p r o v i n c i a d i Roma. In "Pietra su pie- tra", un illustratissimo vo- lume, ce ne racconta la sto- ria – inutile dirlo – in ogni dettaglio anche se nel sot- totitolo si legge "Cenni sto- rici". In realtà a noi sembra la Treccani di questo picco- lo Comune della Sabina (...

sì, proprio dove si consumò i l f a m o s o r a t t o d e l l e S a b i n e ) , n e l l a V a l l e d e l Tevere, a soli 42 chilometri dalla capitale.

Da dove nasce l'interesse d e l " n o s t r o " p e r q u e s t o Comune laziale? Presto det- to: trattasi del paese natale

U N PESCHIERESE A CANTAR LE GESTA E LA STORIA DI UN C OMUNE LAZIALE

Il nuovo libro del professor Sergio Leondi:

«Pietra su Pietra – Cenni storici di Moricone»

di sua moglie e ogni estate, per non dire in ogni occasione li- bera dagli impegni scolastici in quel di Bettola, lui ci va e o g ni vo l t a c h e vi giunge "si illumina d'immen-so al co- s p e t t o d e l l ' u n i- v e r s o c r e a t o , d i fronte a ciò che ammira: dalle al- be di tenue azzur- ro, al meriggio in- fuocato d'oro, ai tramonti rosseg- gianti da favola, a l b l u c o b a l t o del firmamen- to, lumeggiato d a m i l i o n i d i stelle". A pro- posito, a cor- roborare il fa- moso verso le- opardiano, a Moricone c'è anche un' alta scogliera ver-

deggiante, il Matano, che preclude la vista di quel che c'è dietro e che lo autorizza a immaginare l'infinito e, an- cor più, a naufragar in que- sto dolce mare.

Che cos'ha di speciale que- sto Moricone (o Murricò, co- me nella dizione locale)?

Semplice, è "nu bellu paisit- tu" che nasce sullo sprone roccioso di un monte. Non a caso il nome deriva dal lati-

no murex-muricis, scoglio o sasso aspro, tagliente. E di sassi questo paese è fatto, abbarbicato com'è, quasi fu- so, sulla roccia, costruito in- teramente in pietra calca- rea. Questa pietra ha segna- to buona parte della storia del paese, del vecchio, come del nuovo. A sottolinearne l'importanza e la priorità, in- fatti, provvede il sottotitolo del volume: "Le Calcare e al- tre storie di sassi".

I suoi abitanti hanno adot- tato con entusiasmo il no- stro concittadino e a noi inorgoglisce sapere che ci voleva un peschierese per raccontarne le gesta. Alla presentazione del libro, av- venuta il mese scorso nel

Castello di Moricone (un castello ci deve pur essere, no?), c'erano ol- tre trecento persone, un tributo che la nostra Pes- chiera si sogna, e questo invece ci dispiace (specie s e c o n s i d e r i a m o c h e Moricone non ha neppure tremila abitanti).

Collateralmente, il profes- sor Leondi ha reso un altro omaggio a Moricone, dando alle stampe un libricino che ricostruisce la vita e soprat- tutto l'opera di un nativo il- lustre, Erminio Frappetta:

artista (pittore e scultore) e liutaio. Un vero protagoni- s t a d e l l a v i t a m o r i c o n e - s e a l p u n t o d a m e r i t a r s i un'elegia:

Se semo

sempre chiesto tutti quanti si Caravaggio avesse mai un fratello

s'er Bonarrotti

ciavesse o no un gemello 'sto dubbio

camminava sempre avanti ...

E te par poco avecce un Frappetta,

che te dà lustro mejo der Giorgione?

A sinistra e a destra, alcune creazioni artistiche di Augusta.

A lato,

Alessia Leondi e Augusta Frappetta, figlia e moglie del professor Sergio Leondi.

Il libro si intitola "Ieri, oggi, domani – tre generazioni di artisti" perché Erminio Frap- petta è il padre di Augusta Frappetta, artista anch'essa e moglie del "nostro", nonché mamma di Alessia Leondi, una giovane di sicuro talento artistico che noi peschieresi abbiamo già avuto modo di conoscere perché ha disegna- to le copertine di alcuni volu- mi del padre con un tratto molto apprezzato. E qui il cer- chio si chiude, e da Moricone si torna alla nostra amata Peschiera...

Tiziano Cornegliani

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