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COMUNE DI CITTA DI CASTELLO PROVINCIA DI PERUGIA * * * ORDINANZA SINDACALE

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COMUNE DI CITTA DI CASTELLO

PROVINCIA DI PERUGIA

* * *

ORDINANZA SINDACALE n. 70 del 27/06/2013

Oggetto:

Rettifica Ordinanza n.63 del 23.05.2013 per l'esecuzione di interventi di

messa in sicurezza di uno sbarramento di ritenuta artificiale in località

Promano, Vocabolo Cavine – Case Masci.

(2)

IL SINDACO

RICHIAMATA la precedente propria Ordinanza n.63 del 23.05.2013 con la quale, per le motivazioni in essa contenute, è stato intimato al Legale Rappresentante della Società Agricola Masci S.S., quale proprietaria, ed al Dott. DINI Gregorio, quale custode giudiziario di parte dei terreni interessati dalla presenza della diga, di effettuare:

1. la messa in sicurezza dell'opera idraulica di che trattasi da attuarsi con i tempi e le modalità indicate dal Servizio Difesa e Gestione Idraulica della Provincia, riportate integralmente nelle premesse dello stesso atto.

2. Nell'immediato e sino ad avvenuti lavori di sistemazione dello sbarramento o di demolizione dello stesso, di abbassare il livello d'invaso con le modalità indicate dal Servizio Difesa e Gestione Idraulica della Provincia, adottando tutti i presidi e le misure cautelative riportati nel rapporto predetto e seguendo scrupolosamente le modalità nello stesso indicate. Nello specifico il Legale Rappresentante della Società Agricola Masci S.S. ed il Dott. DINI Gregorio entro e non oltre 7 gg. dalla notifica del medesimo provvedimento dovranno provvedere ad avviare le seguenti operazioni:

Abbassamento del livello d'invaso di almeno 4.5m rispetto alla quota della soglia di sfioro mediante l’immediata ripulitura dello sfioratore e del canale di scarico e l’installazione di un sifone in grado di garantire tale abbassamento in un arco di tempo di 30-45giorni (0,10- 0,15m/giorno) in maniera continua e costante, al fine di evitare nuovi movimenti gravitativi delle sponde dell'invaso o riattivazioni di preesistenti fenomeni. L’intervento dovrà essere condotto con la costante supervisione di un geologo che monitori gli effetti dello svuotamento in funzione delle litologie spondali attualmente obliterate dallo specchio d'acqua, al fine di scongiurare fenomeni di cedimento delle sponde dell'invaso.

L'operazione di abbassamento del livello d'invaso dovrà essere avviata sotto stretta sorveglianza dell'abitato a valle.

Mantenimento del suddetto livello dell’acqua mediante una o più condotte a sifone, opportunamente gestite passanti attraverso lo sfioratore ed attraverso il canale di scarico per una portata pari o superiore a 0,30mc/sec. Tali condotte, da installare del diametro interno minimo di 300mm nel caso di condotta unica (di portata equivalente nel caso di condotte multiple), costituiscono un presidio di salvaguardia, potendo con esse effettuare un rapido abbassamento, nel caso di eventi avversi che possano far temere per la pubblica incolumità a valle.

Mantenere costantemente in efficienza la/e condotta/e, e possibilmente già innescata/e per far fronte ad eventi meteorici che diversamente farebbero innalzare la quota d'invaso ed allo scopo di consentire, all’occorrenza, la messa in sicurezza dell’opera nel caso di eventi che possano far temere per l’integrità dello sbarramento come l’instaurarsi di fontanazzi alla base o di perdite idriche dal paramento di valle, preludio al fenomeno del sifonamento, o come la formazione di fenditure sul coronamento o deformazioni del paramento di valle in associazione o meno con abbassamenti del coronamento stesso, preliminari all'innesco di fenomeni gravitativi coinvolgenti l'intero sbarramento ovvero nel caso di movimenti gravitativi delle sponde dell'invaso che ne abbiano innalzalo il livello idrico. Tali condotte/a dovranno essere dotate di saracinesca a valle e di raccordo a “T” in sommità per poter effettuare un rapido innesco riempiendo il tratto discendente a mezzo pompa da tenere sempre efficiente in loco. Detti presidi dovranno comunque essere azionati durante eventi meteorici intensi che farebbero innalzare il livello d'invaso rispetto alla quota prescritta. Per un corretto funzionamento le quote di imbocco e dì sbocco dì dette condotte rispetto alla quota di sfioro dovranno attestarsi rispettivamente a circa -5,0m e ad almeno 9,0m avendo cura che l'acqua in uscita dalle stesse non vada ad interessare i! paramento di valle.

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Appena abbassato il livello d'invaso, ripulire i paramenti ed il coronamento eliminando la vegetazione arbustiva, rendendo così lo sbarramento completamente ispezionabile anche allo scopo di poter osservare le superfici dello sbarramento e consentire di rilevare l'eventuale presenza di modeste filtrazioni o di modesti movimenti gravitativi, nonché la presenza di tane di specie animali escavatrici particolarmente dannose per la stabilità dello sbarramento, attualmente non evidenziabili.

Allo scopo di evitare l’eradicazione della vegetazione arborea presente sull'intero sbarramento dovuta a colpi di vento, ad effettuare la potatura della stessa alle minori altezze compatibili con le diverse specie arboree, evitando la morte dell'apparato radicale che comporta la formazione di percorsi idraulici all’interno dello sbarramento.

Impedire “costantemente” l'attecchimento di vegetazione arborea ed arbustiva mantenendo comunque in vita la vegetazione arborea già presente, regolandone pertanto l'accrescimento.

Fino ad avvenuti lavori di ristrutturazione dell'opera, un controllo dell’invaso, con frequenza almeno settimanale, salvo il verificarsi dei suddetti eventi, con misurazione e registrazione della quota d'invaso ed osservazione visiva dello stato generale dell’opera, avvertendo tempestivamente il Servizio Difesa e Gestione Idraulica ed il Comune di Città di Castello di qualunque anomalia sia stata riscontrata.

Sia nel caso dello svuotamento iniziale che nel caso degli eventi a rischio sopraesposti, dovrà essere avvertita la Prefettura ed il Comune di Città di Castello per le eventuali finalità di protezione civile di loro competenza, gli Enti proprietari delle infrastrutture interessate ed il Servizio Difesa e Gestione Idraulica della Provincia di Perugia. Tali operazioni, rischiose per loro natura, dovranno essere eseguite avendo preventivamente individuato tutti gli accorgimenti ed i presidi possibili per la tutela dell’incolumità degli operatori.

3. Al fine di non protrarre nel tempo la situazione suddetta, che comunque riveste un carattere di

“temporaneità”, di provvedere entro e non oltre la fine del mese di giugno 2013, a presentare al Sevizio Difesa e Gestione Idraulica della Provincia di Perugia, un progetto di adeguamento dell’opera alla normativa tecnica attualmente vigente secondo le indicazioni e le prescrizioni riportate nel rapporto di sopralluogo di cui alle premesse, così da consentite l’esecuzione ed il completamento delle opere entro la fine del mese di ottobre 2013, ovvero, sempre nel rispetto di dette scadenze, qualora si intendesse eliminare l’opera idraulica, un progetto che ne preveda la dismissione da presentare, anch’esso, secondo le indicazioni riportate nel rapporto medesimo di cui alle premesse.

VISTO:

CHE a seguito della notifica di detta Ordinanza il Dott. DINI Gregorio, con nota acquisita in atti al prot.n.13710 del 27.05.2013 ha comunicato di aver già trasmesso all'Avvocato della banca Unicredit, creditore procedente, la stima dei costi presunti per la messa in sicurezza e per la messa a norma della diga.

CHE, in risposta alla suddetta, in data 23.05.2013 il legale della banca procedente ha comunicato allo stesso DINI che la banca intende rinunciare all'esecuzione limitatamente al lotto 6 sul quale insiste parte dell’area occupata dall’invaso, preannunciando il deposito presso il Tribunale di Perugia dell’atto di rinuncia all'esecuzione.

CHE il Tribunale di Perugia, nella persona del Giudice delle Esecuzioni, Dott.ssa Francesca Altrui, con provvedimento in data 27.05.2013, depositato il giorno successivo, ha disposto quanto segue "invita i creditori muniti di titolo a volersi surrogare mediante pagamento nelle mani del custode Dott. Gregorio Dini delle somme necessarie alla messa in sicurezza del bene entro 10 giorni dalla comunicazione del presente provvedimento. In difetto si procederà alla estinzione parziale della procedura senza ulteriore audizione delle parti. Si comunichi ai creditori intervenuti,

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al debitore ed al custode”. Detto provvedimento è stato trasmesso dal Dott. DINI al Comune con nota prot.n.13881 del 29.05.2013;

CHE con nota del Dott. DINI acquisita in atti al prot.n.15895 del 20.06.2013 è stato trasmesso l’atto del Tribunale di Perugia emesso in data 19.06.2013 e depositato il giorno successivo, con il quale il G.E.:

letta la rinuncia parziale del creditore procedente del 27.5.2013 con riferimento al pignoramento sul bene di proprietà di Azienda Agraria Masci sito in Comune dì Città di Castello (PG) fraz.

Promano distinto al C.T. fg. 272 part 6, 7, 11, 12, 19, 20, 21, 34, 44 e al fg. 274 part. 1, 15, 37, 41 (identificati dal perito come Lotto n. 6);

visto il verbale di sopralluogo del 18.2.2013 e la conseguente richiesta di intervento a firma del Dirigente del Servizio Difesa e Gestione Idraulica della Provincia di Perugia relativo ai beni censiti al fg. 272 partt. 18, 10, 11 e 21;

richiamati i propri provvedimenti del 15.5.2013 a margine della comunicazione del custode e del 27.5.2013 a margine della istanza di rinuncia;

rilevato che, in particolare, con il provvedimento del 27.5.13 a seguito della rinuncia del procedente si invitavano i creditori muniti di titolo a surrogarsi nell'anticipo delle spese necessarie ad eseguire gli interventi segnalati dall'Autorità provinciale;

preso atto che nessuno dei creditori ha espresso la volontà dì surroga, con ciò implicitamente non opponendosi alla declaratoria di estinzione parziale conseguente alla rinuncia del procedente, come già prospettato alle parti dal G.E, nel provvedimento richiamati;

rilevato che la procedura, in particolare, non dispone di fondi per la messa in sicurezza dei beni come sopra identificati, che il custode non è nella materiale possibilità di porre in essere alcuna opera, e che l'esecuzione sui beni medesimi appare, oltre che eccessivamente onerosa, priva di serie possibilità di liquidazione, attese le problematiche ed i costi di gestione dei beni, come reso manifesto dal completo disinteresse delle parti alla custodia e preservazione in buono stato manutentivo del bene

ha dichiarato parzialmente estinta la procedura esecutiva con riferimento ai beni di cui alla rinuncia del 27.5.2013 e, per l'effetto, disposto la riduzione del pignoramento trascritto il 29.6.2005 al n.

13020 Reg. Part. presso l'Agenzia del Territorio — Uff. prov. dì Perugia, liberando dal vincolo esclusivamente i beni censiti al C.T. Comune di Città di Castello (PG) Praz. Promano fg. 272 part.

6, 7, 11, 12, 19, 20, 21, 34, 44 e al fg. 274 part. 1, 15, 37, 41 disponendo l'annotazione del provvedimento in calce al pignoramento una volta divenuto definitivo il presente provvedimento.

CHE con lo stesso atto è stata conseguentemente dichiarata cessata la custodia con riferimento a tali beni, che rientrano

completamente nella disponibilità e custodia del debitore disponendo altresì di darne comunicazione alle parti e al custode.

Il custode dovrà inoltre provvedere

alla comunicazione alle Autorità competenti che hanno disposto l’

effettuazione degli interventi,

affinché assumano le determinazioni conseguenti.

Stante quanto sopra,

Ritenuto di dover adottare tutte le misure necessarie al fine "di prevenire ed eliminare gravi pericoli che possano minacciare l'incolumità dei cittadini",

Con i poteri di cui all'Art.54 del D.Lgs. 18.08.2000 n°267;

ORDINA

Al Legale Rappresentante della Società Agricola Masci S.S., quale proprietaria, di avviare entro e non oltre 5 gg. dalla notifica del presente provvedimento, le operazioni disposte al punto 2

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della richiamata propria Ordinanza n.63 del 23.05.2013, notificata allo stesso in data 27.05.2013, provvedendo successivamente ad eseguire tutti i disposti così come impartiti nello stesso atto.

L’ufficio della Polizia Municipale è incaricato di verificare l’esecuzione dei dispositivi impartiti con la presente ordinanza attivando conseguenzialmente le procedure di cui all’art.650 C.P. in relazione alla mancata ottemperanza dei medesimi.

DISPONE

Di notificare il presente provvedimento a:

Sig. BEI Raffaele, residente in Città di Castello, loc. Promano Via Romana n.36, quale Legale Rappresentante della Società Agricola Masci S.S. con sede in Città di Castello loc. Marchigliano, Voc. Masci n.1

Comando di Polizia Municipale SEDE.

E trasmetterlo per conoscenza a:

Dott. DINI Gregorio con studio in Città di Castello, Via Carlo Liviero n.2/a

Unicredit Gestione Crediti S.p.a. c/o Avv. Claudia Cerasa, Piazza L.Masi n.4/b 06086 Petrignano d’Assisi

Guber S.p.a./Carim-Cassa di Risparmio di Rimini c/o Studio Legale Associato Mammoli Ruggiano, Via Lorenzo Leoni n.9 06059 Todi

Provincia di Perugia - Area Ambiente e Territorio - Servizio Difesa e Gestione Idraulica Via Mario Angelucci, 8 - Madonna Alta – 06100 PERUGIA

Prefettura di Perugia, Ufficio Territoriale del Governo - Area V – Protezione civile, difesa civile e coordinamento del soccorso pubblico, Piazza Italia n.1 06100 PERUGIA

IL SINDACO Luciano Bacchetta

Il Responsabile del Servizio Comunale di Protezione Civile

Geom. Francesco Nocchi

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