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Academic year: 2022

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2 CIRCULAR DESIGN

Dipartimento Patrimonio Architettura Urbanistica Corso di laurea in Design

CORSO INTERDISCIPLINARE DI:

DESIGN SOSTENIBILE

Prof. A. De Capua

12 ottobre 2021

Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria

Strategie proge2uali per il Circular Design (ICAR 12) 6 CFU Ecodesign (ING-IND 11) 6 CFU Tes8ng and Prototyping (ICAR 13) 6 CFU

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DESIGN

Il design è un fa.o intrinsecamente poli1co, e il designer ha un ruolo poli>co: in ogni proge@o si devono porre ques1oni morali con il resto della società e con se stessi.

I principi base si fondano su:

- una fede nel progresso lineare - la pianificazione razionale

- un approccio filo - scien1fico all’arte.

Proge@are significa “progettare il necessario”.

(Enzo Mari)

(3)

CONSUMO

IPERCONSUMO

C’è sempre stato design anche in tu@e le strategie che hanno portato all’iperconsumo:

taOche messe a punto negli anni da imprese e governi per promuovere l’obsolescenza programmata dei prodoO e quindi aumentare la

produzione.

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Per sostenere la domanda è necessario che gli

oggetti deperiscano

.. si tratta di crescere per crescere….far crescere

indefinitamente la produzione, e dunque il consumo, e per questo suscitare nuovi bisogni all’infinito

… ma anche far crescere l’inquinamento, i rifiuti la distruzione dell’ecosistema planetario ..

Serge Latouche, 2013, Un mondo usa e getta, Bollati Boringhieri

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Dalla culla alla

tomba

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DAL SISTEMA LINEARE A QUELLO

CIRCOLARE

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COSA

C’ENTRA IL DESIGN CON L’ECONOMIA CIRCOLARE

Tu#o dipende da cosa si intende con la parola design.

Se si considera il design un fa#o puramente este6co, è

impossibile coglierne il ruolo strategico.

Ma quando lo si osserva nella sua accezione più. ampia e corre#a – di disciplina che so#ende tu#e le aAvità̀ legate alla produzione industriale il suo ruolo

potenzialmente chiave nel

passaggio da un’economia lineare a una circolare appare

immediatamente evidente.

(8)

…si intende l’utilizzo di materiali di scarto, destinati ad essere gettati, per creare

nuovi oggetti dal valore maggiore del materiale originale.

UPCYCLING

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UPCYCLING

(10)

Il termine upcycling viene utilizzato per la prima volta dall’ingegnere

meccanico Reiner Pilz, in un articolo dell’ottobre 1994 , successivo alla

decisione dell’Unione Europea (UE) di implementare il sistema di

smaltimento dei rifiuti.

Reiner commenta la direttiva dell’UE sostenendo che il piano da essa

imposto non consiste nel riciclaggio dei materiali, ma, bensì, nello smaltimento (downcycle) degli stessi, distruggendo ciò che si dovrebbe riadoperare e

migliorare (upcycle).

UPCYCLING

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Il riciclo spesso richiede grosse quan@tà di energia.

Perme'e di riu+lizzare alcuni materiali per realizzarne di nuovi ed equivalen+, ma questo processo necessità di una quan+tà di energia che, pur essendo minore di quella necessaria per realizzare il prodo'o ex-novo, risulta

comunque notevole.

Nel caso dell’upcycling, l’energia necessaria a creare un nuovo prodo'o è nulla o molto bassa.

L’UPCYCLING CONTRIBUISCE A RIDURRE IL COSTO DELLA PRODUZIONE DI NUOVI OGGETTI.

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ECONOMIA CIRCOLARE

La loro lavorazione e trasformazione in prodotti che

vengono venduti e poi finiscono ancora oggi in discarica

Passare da un sistema in cui il valore è generato a#raverso

l’estrazione di materiali

A uno in cui il valore rimane in circolo, rigenerandosi

con6nuamente.

Un’economia circolare.

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ZERO WASTE

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SCARTI

Bioplas(che che non impa/ano e che, anzi, perme/ono di chiudere il ciclo dei rifiu( in un’o7ca di economia circolare.

Tecnologie per il recupero di materia ed energia

dalle acque reflue e dagli scar( alimentari.

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Proge@o GreenWall ideato da Jannelli&Volpi e

Polygreen per realizzare

superfici di erba sinte>ca

per lo sport u>lizzando

scar> di lavorazione della

carta da para> vinilica

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La poltrona Sacco di GaO,

Paolini e Teodoro per Zano@a, in una edizione con involucro in

Econyl® (nylon 100% rricavato da scar>) e imboOtura con

microsfere di BioFoam, una

bioplas>ca biodegradabile e

compostabile o@enuta dalla

canna da zucchero.

(17)

Think green.

Poltrona Daiki Outdoor, Marcio Kogan / studio mk27 design per Minotti:

progettata utilizzando materiali naturali e realizzata per favorire il disassemblaggio e la riciclabilità dei singoli elementi.

I tessuti sono

totalmente riciclabili

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UPCYCLING

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INTERNI

Boeri, Salone del Mobile

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INTERNI

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INTERNI

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ESTERNI

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PARAPETTI

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TETTI

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