• Non ci sono risultati.

Canone RAI: come non pagare

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Canone RAI: come non pagare"

Copied!
6
0
0

Testo completo

(1)

Canone RAI: come non pagare

Autore: Redazione | 07/10/2015

La tassa sulla televisione: il canone RAI, la procedura di suggellamento, esenzioni, prescrizione, riscossione, pignoramento e cartella di Equitalia.

Il canone Rai torna di scena: come ormai succede da qualche anno, all’alba dell’approvazione della Legge di Stabilità, le modalità di riscossione del tributo sulla televisione pubblica diventano oggetto di proposte di riforma; l’ultima di queste, proclamata dal Governo, sarebbe quella di far pagare il canone RAI con la bolletta della luce.

Le famiglie che pagano il canone Rai sono circa 17 milioni, mentre le utenze

(2)

elettriche residenziali sono circa 22 milioni sulle 28 totali. L’obiettivo del Governo è far pagare un canone – ridotto – ai proprietari di prime case e alle famiglie in affitto: 22 milioni per cento euro farebbero 2,2 miliardi di euro. L’idea presenta però numerosi problemi. Da un lato bisogna valutare gli eventuali compensi che le società elettriche potrebbero pretendere per l’attività di riscossione, costi che andranno a incrementare l’importo del tributo gravante sul consumatore. Dall’altro lato è lecito chiedersi cosa succederà se il contribuente non pagherà il canone qualora non abbia un televisore: gli verrà tagliata la luce, costringendolo a una lunga e costosa causa per tutelarsi? Lo si costringerà a pagare, salvo poi, a seguito di infinite trafile e numerosi anni, riconoscergli un rimborso svalutato?

Nel frattempo cerchiamo di comprendere tutte le vie consentite per non pagare il canone Rai.

Le esenzioni dal Canone Rai

Innanzitutto è necessario ricordare chi non deve pagare. La legge prevede l’esenzione per tutti coloro che presentino i tre seguenti requisiti:

– almeno 75 anni al momento della scadenza del pagamento del canone;

– non convivere con altri soggetti titolari di un proprio reddito (è escluso il coniuge);

– il reddito del contribuente, sommato a quello del coniuge non deve essere superiore a 516,46 euro al mese (per un totale di 6.713,98 annui).

Chi sia in possesso di tali requisiti deve comunicare l’esenzione con raccomandata a.r. spedita all’Agenzia delle Entrate.

La prescrizione

Nessuno è tenuto a pagare il canone Rai dopo 10 anni da quando è sorto l’obbligo:

il tributo, infatti, è soggetto alla prescrizione decennale. Il termine decorre dalla fine di gennaio dell’anno in cui va corrisposto il canone.

(3)

La cessione a terzi del televisore

Chi già riceve il bollettino per il pagamento del canone Rai può smettere di pagarlo se lo regala o vende a terzi il televisore: in tal caso egli dovrà effettuare la denuncia di cessione a terzi.

Il suggellamento

Il canone Rai è un’imposta sul semplice possesso della televisione, per cui va pagato anche se la TV resta spenta o se l’utente non si sintonizza mai sulle reti di Stato. Per smettere di pagare questa imposta il contribuente deve chiedere il cosiddetto suggellamento del proprio televisore: si tratta di una dichiarazione che presenta il contribuente con chi si impegna a non utilizzare l’apparecchio televisivo (senza però doversene necessariamente disfarne). Il termine deriva dal fatto che in passato le autorità lo “suggellavano” fisicamente in un sacco di iuta, prassi oggi di fatto abbandonata).

Ecco come procedere materialmente:

– effettuare versamento di 5,16 € con vaglia postale intestato a “Agenzia delle Entrate – Ufficio Torino 1 – SAT Sportello abbonamenti TV – Cas. Post. 22 – 10121 Torino”. Sulla causale di versamento, scrivere: “Intendo far suggellare il mio televisore ed indico il numero del mio abbonamento n._________”;

– inviare la richiesta di suggellamento (secondo il modello qui sotto riportato), insieme alla ricevuta del vaglia postale, con raccomandata A/R spedita a: “Agenzia delle Entrate – Ufficio Torino 1 – SAT Sportello abbonamenti TV – Cas. Post. 22 – 10121 Torino”. Se il contribuente è ancora in possesso del libretto di abbonamento alla Rai, può evitare di scrivere la richiesta e può limitarsi a spedire (sempre con raccomandata a.r.) la cartolina contrassegnata con la lettera D (su cui si deve barrare la casella “Intende far suggellare il Televisore a Colori”).

Attenzione: nonostante nulla sia previsto dalla legge, a tutti i contribuenti che presentano richiesta di suggellamento, la Rai risponde inviando un ulteriore modulo da compilare, senza il quale -a suo dire- la disdetta non sarebbe valida.

Con questo trucchetto, la Rai pospone la data di suggellamento ad una data successiva al 31 dicembre 2007, e per questo pretende il canone anche per il primo semestre dell’anno 2008. Si tratta di un comportamento illegittimo e il

(4)

contribuente potrebbe eventualmente far ricorso al giudice per far dichiarare che null’altro deve dalla data del suggellamento.

FAC-SIMILE DELLA RICHIESTA DI SUGGELLAMENTO

Spett.le Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale I di Torino Ufficio territoriale di Torino 1 Sportello S.A.T.

Casella postale 22 – 10121 Torino (To)

Oggetto: denuncia di cessazione dell’abbonamento – suggellamento

La/il sottoscritta/o …, residente in …, chiede la cessazione del Canone TV e chiede di far suggellare il televisore (marca/modello) … detenuto presso la propria abitazione. Si fa presente che nessun altro apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle radioaudizioni e’ posseduto dalla/dal sottoscritta/o o da altri appartenenti al medesimo nucleo familiare in altre abitazioni.

A tale scopo ha corrisposto l’importo di euro 5,16 a mezzo vaglia postale n° … in data …. Dichiara altresì di non essere più in possesso del libretto di abbonamento e chiede a norma degli art.2 e 8 della L.241/1990 quale procedimento amministrativo intende seguire l’U.R.A.R. TV ai fini del completamento di quanto disposto dall’art.10 del R.D. n. 246 del 21/02/1938.

Data _______________

Firma ______________

(5)

Televisore guasto

Paradossalmente la procedura di suggellamento è obbligatoria anche se il televisore è guasto o non prende per assenza di segnale.

Cessione, rottamazione, furto, vendita, ecc.

Non si è tenuti a pagare il canone Rai se non si è in più in possesso di alcun apparecchio televisivo perché lo si è regalato, venduto, rottamato oppure perché è stato rubato.

Anche in tal caso bisognerà inviare una richiesta di disdetta, seguendo il modulo del suggellamento, ma senza bisogno del versamento dell’importo con vaglia; la disdetta varrà a partire dall’anno successivo (o dal semestre successivo, nel caso di pagamenti semestrali).

Nucleo familiare

Le persone inserite nello stesso nucleo familiare pagano un solo canone Rai.

Invece nel caso di persone semplicemente conviventi (si pensi a una coppia di fatto o ad alcuni studenti universitari che dividono le spese dell’appartamento) per lo stesso televisore è necessario pagare tanti canoni per quante sono le persone presenti nell’appartamento, salvo dimostrare che la tv è di uso di uno solo dei conviventi (si pensi al caso in cui sia nella camera privata di uno di essi e gli altri non vi possono accedere).

La medesima famiglia che abbia due o più televisori nella stessa abitazione o abbia più abitazioni con altrettante televisioni per ognuna di esse deve pagare un solo canone Rai (non sono, quindi, dovuti tanti pagamenti per quanti sono gli immobili o gli apparecchi).

Se due coniugi hanno residenze diverse sono dovuti due canoni Rai?

Nel caso di coniugi con differenti residenze, qualora vi sia detenzione di apparecchi televisivi in ciascuna delle abitazioni, sono dovuti due distinti abbonamenti Rai.

(6)

Casa di riposo

Non è dovuto il canone se l’anziano, titolare dell’apparecchio, va in una casa di riposto. Anche in questo caso va effettuata una richiesta di annullamento dell’abbonamento con lettera raccomandata a.r indirizzata all’Agenzia delle Entrate.

Riferimenti

Documenti correlati

I soggetti che, in possesso dei requisiti previsti, hanno già presentato agli uffici dell’Agenzia delle Entrate, istanza di rimborso in data precedente all’emanazione del

L’interpellante rileva che nella dichiarazione sostitutiva ai fini dell'esenzione dal pagamento del canone TV occorre attestare, tra l’altro, di ‘non convivere con

(1) nelle more dell’operatività del Registro unico nazionale del Terzo settore e ai sensi dell’articolo 101, comma 2 del Codice, il requisito dell’iscrizione al

Oggetto della e-mail e importo del fantomatico rimborso possono variare, ma in ogni caso le e-mail in questione non provengono da un indirizzo direttamente

I dati personali che Lei ci comunica, quali ad esempio il nome, il cognome, il codice fiscale etc., sono oggetto di trattamento esclusivo da parte dell’Agenzia delle Entrate, che

La disposizione è stata innanzi tutto censurata, rispetto ai parametri evocati, poiché si porrebbe in contrasto con l’esigenza, storicamente avvertita dal legislatore, di

Quando la coperta è troppo corta bisogna operare delle scelte.. che il datore di lavoro non abbia la possibilità di pagare gli stipendi ai dipendenti e, nel contempo,

Il che significa che una clausola, in favore del costruttore, di esonero a tempo indeterminato dal pagamento delle spese condominiali, benché contenuta nel contratto