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Capitolo secondo

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Academic year: 2021

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CAPITOLO SECONDO

2.1 DESCRIZIONE AREA DI INTERVENTO

L’area oggetto di questo studio è situata nel comune di Pisa, compresa tra la Darsena Pisana e l’Aeroporto Civile Galileo Galilei e l’Aeroporto militare di Pisa, Il sistema viario è caratterizzato dall’esistenza di due autostrade, la A12, che garantisce il collegamento interno all’asse tirrenico (Genova-Pisa-Livorno-Rosignano) e la A11 (Pisa-Firenze), che permette in meno di un’ora il collegamento con la direttrice viaria A1 (Milano-Bologna-Firenze-Roma-Napoli). A queste grandi infrastrutture si aggiunge la SS1 Aurelia, che percorre tutto l’arco tirrenico, da Roma fino al confine francese. Un altro asse di collegamento è l’autostrada A15 (Sarzana-Parma), che mette in comunicazione l’area con la Pianura Padana e di qui con le grandi direttrici viarie. Questo sistema stradale permette di raggiungere in meno di un’ora Firenze, in due ore Bologna, in circa tre ore Milano e Roma, in meno di due ore Genova e quattro ore Torino. Un altro asse di collegamento è la superstrada Pisa-Livorno-Firenze, che permette il veloce collegamento fra il sistema industriale della costa e quello dei distretti industriali interni..

2.2 LA S.G.C.

La strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno, più nota come FI-PI-LI, è un'importante superstrada, completata all'inizio degli anni '90, che collega la città toscana di Firenze a Pisa e Livorno.

Il tracciato costituisce la via alternativa all'autostrada A11 Firenze-Mare per raggiungere la costa a sud della Versilia in poco più di un'ora di viaggio, tra le due autostrade A1 Milano-Napoli e A12 Genova-Rosignano, con un percorso interamente compreso in territorio toscano che si sviluppa nel Valdarno inferiore.

La S.G.C. percorre la valle dell'Arno, spesso parallelamente alla linea ferroviaria Firenze-Pisa, e ne costituisce l'asse viario di maggiore importanza.

La strada è a due corsie per ciascuna carreggiata, oltre alla banchina di emergenza, presente in pochi tratti; il tracciato ha andamento prevalentemente rettilineo, con poche curve ad ampio raggio, numerosi viadotti e alcune gallerie (situate nel tratto intermedio, dove la superstrada lambisce le colline nella zona di Pontedera).

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Il limite di velocità sull'intero percorso è di 90 km/h, tranne alcuni limitati tratti dove il limite si abbassa. Sono presenti alcuni autovelox fissi e altri sono in fase di installazione.

Sul suo percorso si trovano le zone industriali di Pontedera e Empoli, nonché il Comprensorio del cuoio. Presso Pisa troviamo la Darsena Pisana con il Canale dei Navicelli in grande sviluppo nel campo della nautica, e la presenza dell’Aeroporto della città. Presso Ponsacco la strada si biforca: il tracciato principale prosegue in direzione di Livorno, la diramazione conduce a Pisa. Le connessioni con la rete autostradale si trovano agli estremi del percorso: l'uscita Scandicci è connessa direttamente al casello omonimo sull'Autostrada del Sole; dal lato opposto ci sono due svincoli di scambio diretto con la A12: all'uscita Collesalvetti e al termine della diramazione per Pisa, al casello Pisa Centro. Per arrivare all'imbocco dell'autostrada a Pisa la superstrada si restringe in entrambe le direzioni ad una sola corsia. Tale restringimento nei momenti di maggior traffico provoca notevoli code (specialmente nel periodo estivo in quanto si convoglia il traffico diretto principalmente verso Tirrenia e Viareggio). Attualmente sono in via di ultimazione i lavori di raddoppio.

A Livorno la FI-PI-LI si innesta sulla Nuova Aurelia (SS 1), che è la prosecuzione verso Roma della A12.

2.3 IL CANALE DEI NAVICELLI

Il Canale dei Navicelli è un canale realizzato fra il 1563 e il 1575 che collega Pisa con il porto di Livorno. Esso prende il nome dai cosiddetti Navicelli, imbarcazioni di modeste dimensioni con le quali venivano trasferite attraverso il canale merci provenienti dalla pianura pisana, dal Lago di Bientina e dall'area di Empoli.

La foce dell'Arno era, nel XVI secolo, paludosa ed interessata da forti correnti. Per tale ragione durante il regno di Cosimo I de' Medici, fu progettato e realizzato il canale fra la Porta a Mare di Pisa, di fronte al Bastione Stampace e sulla riva opposta dell'Arno rispetto agli arsenali presenti nella Cittadella, e la Fortezza Vecchia di Livorno, seguendo un percorso prevalentemente rettilineo.

I punti di accesso al canale erano dunque tanto Pisa quanto a Livorno: la darsena di Pisa era caratterizzata da una costruzione detta "sostegno", più volte oggetto di ampliamenti; a Pisa fu invece costruito l'imponente edificio della Dogana d'Acqua, del quale esiste oggi solo il rudere del basamento.

Nel XX secolo furono realizzati tre ponti girevoli: due stradali a Tombolo e Calambrone ed uno ferroviario, a Stagno, interessato dal traffico della ferrovia Pisa Tirrenia Livorno.

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Tutt'oggi il canale risulta navigabile. Le principali modifiche sono state apportate a Livorno, dove la realizzazione dello scolmatore dell'Arno ha imposto una nuova foce in quest'ultimo, e a Pisa, dove in corrispondenza dell'attuale Porto pisano (a vocazione mercantile), è stato costruito un nuovo incile, spostato più a sud rispetto alla darsena pisana, che fu interrata alla fine del XX secolo.

2.4 IL CANALE OGGI

Attualmente il canale, fermo restando che la sorveglianza da parte dell'Ufficio Fiumi e Fossi, è gestito dalla società mista pubblico-privata Navicelli S.p.A., che si occupa di curare la logistica relativa ai diversi insediamenti industriali presenti e dello sviluppo del canale stesso.

A breve termine è prevista la riapertura del collegamento Arno-Canale, sì da rendere nuovamente possibile la navigazione per le imbarcazioni - anche da diporto - provenienti dal fiume.

Parallelamente, è in corso un'attività di recupero dell'antico Sostegno di Pisa, la cui area è stata, in parte, recentemente liberata dai detriti che la ricoprivano.

Da più parti è stata auspicata la totale riapertura del tratto "storico" pisano, il cui recupero rappresenta un'ipotesi di grande interesse storico-ambientale, grazie anche alla possibilità di istituire un servizio di battelli turistici sul modello di molte città europee.

Dal lato Livornese, i programmi della Pubblica Amministrazione prevedono, ad oggi, unicamente il ripristino di una parte dello spazio acqueo interno alle mura, di fronte all'ex Caserma Lamarmora.

2.5 AEROPORTO

L’aeroporto di Pisa nacque nel 1911, quando la Società di Aviazione Antoni, attrezzò un’area pianeggiante nelle campagne di San Giusto allo scopo di realizzare una pista di volo per alcuni modelli di aerei che stava sperimentando. Nel 1941 l’aeroporto venne posto sotto la giurisdizione dell’Aeronautica militare che a partire dal 1937 cominciò ad assumere prossima a quella attuale. Nel 1950 cominciò ad essere utilizzato anche da alcune compagnie civili. Nel 1963 fu data vita al Consorzio Aeroporto Pisano che aveva l’obiettivo di finanziare la costruzione dell’aerostazione civile. Nel 1974 la regione Toscana finanziò la costruzione del collegamento ferroviario Pisa Centrale Pisa Aeroporto, che entrò in funzione nel 1983. Nel 1980 si sclse il Consorzio ed entrò la SAT che gestisce ancora i servizi civili dell’aeroporto con ottimi risultati.

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Allo stato attuale.è una infrastruttura militare articolata in due parti, l’aeroporto A. Dell’Oro, solo militare, e l’aeroporto Galileo Galilei infrastruttura militare aperta al traffico civile. L’aeroporto si trova nella zona sud del territorio comunale di Pisa in località San Giusto ad una distanza di 2 Km dal centro e copre una superficie complessiva di 4.067.050 mq. La posizione è considerata favorevole grazie al territorio pianeggiante, all’assenza di ostacoli fissi e fenomeni meteorologici avversi ricorrenti.

E’ uno degli aeroporti più importanti a livello nazionale per infrastrutture, per traffico-passeggeri (più di 1 milione di unità/anno) e per traffico-merci (circa 8.000 tonnellate/anno). Infatti, oltre al sistema degli aeroporti di Roma, l’aeroporto di Pisa è considerato l’unico Regional Connecting Point dell’Italia centrale, cioè l’unico aeroporto che collega l’intera regione al network del trasporto aereo europeo. L’aeroporto civile è localizzato nell’aeroporto militare dove il perimetro è definito dal tracciato della S-G.C. La segnaletica tracciata individua 8 piazzole di sosta, di cui 6 ad accogliere aeromobili di dimensioni adeguate e 1 per il Boing 757 e 747, più tre piazzole ausiliarie.

Fanno parte dell’aeroporto due aree localizzate all’estremità nord-est (impianto depurazione e locali tecnici annessi) e una occupata da parcheggi di deposito per gli autonoleggi.

Punto di congiunzione tra la terra e il cielo, l'Aeroporto è un sistema che vive di integrazione: con le strade, con la rete ferroviaria, con il trasporto su gomma e anche con il trasporto marittimo. Per questo SAT promuove un sistema integrato di mobilità toscano, come rete interconnessa e organizzata dei trasporti via terra, cielo e mare della regione. Ne è prova la partnership già realizzata con il Porto di Livorno per lo sviluppo del traffico passeggeri sulle navi di linea e da crociera.

Dispone di un collegamento ferroviario dedicato allacciato alla linea Pisa-Firenze. L’attestamento dell’infrastruttura ferroviaria, costituito da un terminal a doppia banchina lungo 2 binari e protetto da una pensilina, è localizzato ad ovest, in prossimità dell’aerostazione passeggeri, con la quale è collegata attraverso un percorso coperto.

Il collegamento non fornisce una frequenza di servizio in linea con le attese dei passeggeri con frequenza di 9 treni nell’arco della giornata in entrambe le direzioni.

L’integrazione con la rete ferroviaria, già attiva grazie al collegamento diretto con Firenze, potrà essere ulteriormente potenziata per numero di frequenze, riducendo i tempi di percorrenza, così da renderla "perno" del sistema aeroporto.

Collocato al centro di un sistema di infrastrutture (porto di Livorno, interporto di Guasticce, autostrade, ferrovie), il Galilei è oggi un' efficace piattaforma aerologistica delle merci, situata a metà strada tra Roma e Milano e collegata direttamente al sistema autostradale. Pertanto

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l'Aeroporto è in grado di garantire in tempi ridotti l'accesso a tutti i principali centri industriali italiani.

Per il Galilei essere il nodo di connessione della Toscana significa non solo garantire servizi aeroportuali di qualità e network di collegamenti aerei adeguato alle richieste del mercato, ma soprattutto offrire una mobilità complessiva rapida ed efficiente nel proprio bacino di traffico, in linea con gli standard europei. In una regione dove il Rinascimento è già decollato verso il futuro.

Con le due piste lunghe rispettivamente 3.000 e 2.800 metri, il Galilei è l'aeroporto con il miglior sistema di piste dell'Italia centrale dopo Fiumicino. E' per questo preciso motivo, oltre che per la qualità delle infrastrutture, che Pisa è stata selezionata da molte compagnie intercontinentali come scalo alternativo in caso di inagibilità dell'hub romano. Con la sua dislocazione delle piste in prossimità del mare coniuga al massimo sicurezza e rispetto dell’ambiente.

Il Galilei sviluppa da anni i propri volumi di traffico passeggeri e merci ed è questa una tendenza destinata a confermarsi nel futuro.

SAT è stata la prima società di gestione aeroportuale in Italia ad ottenere la certificazione ISO 9002 per tutti i servizi aeroportuali, “Security” inclusa.

La Società Aeroporto Toscano, società di gestione dell’Aeroporto Galilei ha ottenuto nel 2000 la certificazione del proprio sistema di qualità secondo le norme UNI EN ISO 9002, per tutti i servizi aeroportuali, estendendo la certificazione già ottenuta nel 1997 per i servizi di assistenza ai passeggeri, agli aeromobili e alle merci, anche ai servizi aeroportuali non aeronautici (parcheggi, ristoranti, bar, servizi commerciali, autonoleggi, servizi di "security", servizi di informazione) ed alla gestione delle infrastrutture.

Secondo quanto indicato nel Masterplan sarà un aeroporto a regola d’arte per accogliere i passeggeri in una regione d’arte come la Toscana, dopo la crescita record di traffico degli ultimi anni, è pronto a un salto di qualità che lo metta in linea con i più moderni scali europei. Per questo la Sat, società che gestisce l’aeroporto pisano, ha presentato il nuovo piano di sviluppo che prevede un grande ampliamento della struttura per contenere l’ulteriore aumento dei passeggeri: si arriverà a 4 milioni nel 2008 e il terminal passeggeri potrà espandersi fino a una capacità massima di 6-8 milioni di passeggeri, adottando soluzioni innovative e improntate alla sostenibilità ambientale, che faranno del ‘Galilei’ una realtà di punta nell’ambito degli aeroporti regionali europei».

Poche cifre, ma significative. L’aerostazione passerà da 23.000 a 45.000 metri quadrati, raddoppiando la superficie. Il progetto prevede la realizzazione di nuove piazzole di sosta per gli aerei, e l’allungamento di 200 metri della pista principale per permettere a tutti i velivoli cargo di

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atterrare anche a pieno carico. Per adeguare l’aspetto del nuovo aeroporto non si baderà a spese. Il nuovo masterplan mira a realizzare gli obiettivi di maggiore capacità e funzionalità attraverso criteri e standard innovativi, secondo la tendenza dei più importanti aeroporti europei. Il progetto è ambizioso e, tra l’altro, prevede l’arretramento della stazione ferroviaria per formare una sorta di piazza coperta, con tapis roulant e negozi, che servirà da cerniera tra l’aerostazione vera e propria e l’esterno. Per realizzare tutto questo verranno usate tecnologie innovative, sia per quanto riguarda i consumi energetici che l’illuminazione.

Molto vetro, con coperture verdi che faranno filtrare la luce naturale. All’esterno è inoltre previsto un albergo, un edificio per uffici e, ovviamente, l’ampliamento dei parcheggi.

2.5.1RAPPORTICONLEAREEESTERNE

E’ caratterizzato dalla vicinanza, sui lati est ed ovest, dal tessuto edificato urbano con prevalente funzione residenziale .

Ad est si trova un complesso di edifici residenziali con altezza massima di 2 piani che si estende fino a 13 metri dal piazzale di sosta.

A nord confina con la S.G.C. immediatamente oltre la quale si trovano edifici residenziali fino a 5 piani.

2.5.2 AEROSTAZIONI

È costituita da un complesso di fabbricati disposti a formare una pianta pressoché rettangolare che si sviluppa in direzione est.ovest per circa 175 metri per 85 metri. È costituita da tre piani fuori terra:

PIANO TERRA. Check-in, sala imbarco, sala arrivi, servizio informazioni, esercizi commerciali, movimentazione e smaltimento bagagli.

PRIMO PIANO. Uffici D.C.A., compagnie aeree, Guardia di Finanza, Polizia di Frontiera aerea, ristorante, sala attesa con vista sul piazzale , sala interna realizzata in previsione della costruzione di un portale di imbarco.

SECONDO PIANO. Uffici SAT.

L’analisi delle previsioni quantitative e qualitative di traffico dei passeggeri effettuato nel settembre 2002, prevedeva per l’anno 2006 circa 1.799.003 passeggeri annuali.

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L’analisi effettuata nel novembre 2005 ha evidenziato che tale valore è stato abbondantemente superato già nel 2005 con un numero di passeggeri annuali superiore ai 2.300.000 con previsioni di 2.900.574 per l’anno 2006, superiori a quelle previste per il 2010 nel settembre 2002.

Le curve passeggeri indicano un costante aumento dei passeggeri annuali fino a oltre 5.600 passeggeri annuali nel 2025.

2.5.3 DETERMINAZIONE DEL PICCO ORARIO

Per il dimensionamento delle strutture aeroportuali necessarie per il soddisfacimento della domanda prevista è necessario determinare il parametro di riferimento per il dimensionamento. Tale parametro è indicato, secondo i criteri degli Enti Internazionali predisposti alla regolamentazione aeroportuale nel picco orario tipo del traffico passeggeri (TPHP).

Il valore calcolato corrisponde al traffico dell’ora di punta nel giorno medio del mese di punta, secondo il FAD statunitense, mentre per lo STBA francese si identifica con il traffico della 40° ora di punta annuale. I due metodi danno valori diversi, dovuto alla sostanziale differenza nella tipologia del traffico dei piccoli aeroporti americani e il mercato europeo degli aeroporti regionali. Si adotta il TPHP in quanto acquisito come standard internazionale.

Lo sviluppo dell’aeroporto in funzione dell’incremento del traffico passeggeri e merci passa attraverso lo sviluppo del perimetro e la parziale riconfigurazione dell’assetto distributivo delle varie funzioni. Sulla base delle indicazioni del PSA passerà dagli attuali 194.000 mq a 471.000 mq, comprendendo l’acquisizione di aree militari e civili senza incrementare l’impatto sul territorio circostante.

La contiguità dell’area militare rappresenta una importante risorsa per lo sviluppo.

Il traffico veicolare su territorio aeroportuale è composto da una quota aeroportuale e una non aeroportuale. La generazione del traffico veicolare aeroportuale è calcolato utilizzando la banca dati ITE (Institute of Trasportation Engineers) americano:

Passeggeri Veic./giorno totali Punta orario AM Punta orario PM

2.000.000 6.300 490 420

2.500.000 7.875 615 525

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Non aeroportuali:

Passeggeri Veic./giorno totali Punta orario AM Punta orario PM

237.00 7.465 580* 500 * 45% ingresso

Il progetto prevede la realizzazione di una tramvia veloce integrata con le linee FS area pisano-livornese e l’ipotesi di collegamento tramvia navetta Pisa C.le-Aeroporto.

La copertura ferroviaria attualmente è di 5 treni all’ora, 2.500 passeggeri per ora per binario, la massima transitabilità è di 30.000 passeggi per ora (due direzioni) con un numero di passeggeri pari a 2.500.000 e un numero di passeggeri che utilizzano la ferrovia nell’ora di punta: 488 (due direzioni).

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