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Academic year: 2021

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2.3 Cestodi

Le diverse specie di cestodi dei leporidi appartengono all’Ordine Cyclophyllidea, che presenta come caratteristiche 4 ventose, assenza di apertura uterina, pori genitali dislocati ai margini, e uova non opercolate ed alla Famiglia Anoplocephalidae (Skrjabin, 1954). Le caratteristiche morfologiche generali della famiglia sono la presenza di scolice inerme e privo di rostello, utero trasversale, uova con apparato a forma di pera,le proglottidi mostrano poro genitale laterale singolo o doppio e contengono uova con la larva esacanta (Urquhart, 1998). Lo sviluppo di tutti questi cestodi è analogo a quello dei ruminanti (Moniezia spp.) e del cavallo, con gli acari coprofagi (Oribatidi) presenti nell'ambiente esterno come ospiti intermedi, nel corpo dei quali si forma una larva infestante tipo cisticercoide. Il contagio avviene

attraverso l'ingestione col cibo di acari contenenti cisticercoidi. Questi parassiti si localizzano nell’intestino tenue (Ambrosi, 1995).

L'infestazione da anoplocefalidi in genere non provoca alcuna sintomatologia; solo in caso di infezioni massive possono osservarsi turbe digestive (Heintzelmann-

Grongroft, 1976), diarrea, dimagramento fino alla cachessia, a volte ostruzioni intestinali o sintomi nervosi (convulsioni, paralisi)(Marcato e Rosmini, 1986). I principali cestodi della lepre sono dei generi Cittotenia(C. ctenoides, C. denticulata,

C. pectinata) e Andrya (A. rhopalocephala e A. cunicoli) (Marcato e Rosmini, 1986).

Genere Cittotenia

Il genere Cittotenia è caratterizzato dalla presenza di pori genitali doppi e di un doppio set di organi riproduttivi,ventose larghe e prominenti. I canali escretori

dorsale e ventrale di ogni lato possono mostrare delle anastomosi accessorie; i canali ventrali hanno anastomosi traverse. I testicoli sono distribuiti in tutta la medulla intervascolare (Skrjabin, 1954). La tasca del cirro è ben sviluppata con all’interno le

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vescicole seminali. I canali genitali passano dorsalmente ai canali escretori e al tronco nervoso. L’ovario è multilobulato con dietro una ghiandola del vitellino compatta. L’utero è trasversale , posteriore con numerose escrescenze o reticolare. Le uova possiedono il caratteristico apparato piriforme. Il ricettacolo seminale è ben sviluppato. Non sempre è possibile evidenziare questi elminti mediante esami coprologici (Yamaguti, 1963).

Cittotenia ctenoides Railliet, 1890 sinon. Cittotaenia leuckarti Riehm, 1881

La lunghezza del corpo è circa di 480 mm ma può arrivare fino a mm 800. La

larghezza massima è di mm l0- mm l0,5. Lo scolice è relativamente piccolo, di 0,32-0,48 mm di diametro e si trova oltre un corto collo lungo 0,25-0,42 mm. La larghezza delle ventose è di 0,12-0,25 mm , in media 0,16 mm (Skrjabin, 1954).

La strobila è composta da 560-750 larghe e corte proglottidi. Le ultime 10 o 15 di esse spesso rimangono sterili. Le uova hanno diametro di 64 micron e contengono un apparato piriforme ben definito. Il bulbo dell’ apparato piriforme raggiunge i 26 micron di dimensione. Le corna che giacciono molto vicine l’una all’altra sono lunghe 23-31 micron e terminano separatamente. Sulla sommità di ciascun corno è attaccata un filamento sottile. Gli orifizi genitali sono bilaterali ed i testicoli disposti in due gruppi. Riscontrata nelle lepri in Austria (Kutzer e Frey, 1976).

E’ stata isolata in Lepus europaeus da Nickel e Gottwald (1979) in Germania e da Brittain e Voth (1975) nella lepre coda nera (Lepus californicus melanotis Mearns, 1890), in Colorado.

Cittotenia pectinata Goeze, 1782

La lunghezza varia generalmente dai 50 ai 200 mm ma può raggiungere i 220 mm e 10-12 mm di larghezza. Lo scolice quando comparato con la strobila è molto piccolo, largo 0,3 mm e lungo 0,2 mm, piuttosto appiattito anteriormente. Le ventose rotonde di 0,13 mm di diametro sono disposte a coppie sulla superficie dello scolice. La strobila è molto larga ed appiattita a partire dal collo ed è lunga approssimativamente

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0,12 mm si allarga rapidamente e raggiunge il suo massimo spessore nel suo

segmento anteriore. Le numerose proglottidi (più di cento) si allargano rapidamente trasversalmente e sono provviste di pori genitali bilaterali, a metà del margine della proglottide, e di testicoli riuniti. L’angolo postero-laterale delle proglottidi piuttosto smussato e protrude sensibilmente. Le uova misurano 50-70 micron (Skrjabin, 1954). E' una specie di frequente riscontro nella lepre; infatti, esempio nella Germania

meridionale (Forstner e Ilg, 1982), nella Repubblica Democratica Tedesca

(Gottschalk, 1973; Nickel e Gottwald, 1979), in Austria (Kutzer e Frey, 1976), in Norvegia (Tenora et al., 1979), in Cecoslovacchia (Pav, 1976), in Portogallo (Varela, 1971) e in Finlandia è presente addirittura nel12,5% delle lepri analizzate (Soveri e Valtonen, 1983). In Italia è stata segnalata sulle Alpi nella lepre variabile (Meneguz, 1989).

Cittotenia denticulata Rudolphi, 1804

La lunghezza è compresa tra 500 mm e 800 mm e la larghezza massima è di mm 13. Le uova sono grandi 50-70 micron. Le proglottidi sono larghe e corte con orifizi genitali bilaterali;i testicoli sono distribuiti uniformemente all'interno della

proglottide. Presenta un cirro appuntito(Yamaguti, 1963).

Genere Andrya

Andrya cuniculi Blanchard R. 1891

La lunghezza del corpo secondo Arnold (1938) è di 325 mm, mentre secondo Baer (1927) di 1 metro, mentre c’è concordanza sulla larghezza di 8 mm. Lo scolice è di 0,40-0,67 mm di diametro, ben distinto dal collo che raggiunge 0,80-1,42 mm di lunghezza. Le ventose misurano 0,16-0,30 mm di diametro. La strobila contiene più di 500-800 segmenti. Le aperture genitali si alternano irregolarmente ad eccezione di alcune essendo situate su un lato della strobila. Le uova hanno diametro di 48-60

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micron e contengono l’apparato piriforme e l’embrione è largo 18 micron (Skrjabin, 1954).

Andrya rhopalocefala Riehm, 1881

Questo cestode può raggiungere la lunghezza di 800 mm e la larghezza di 8 mm. Lo scolice è largo 0,7-1,2 mm e sostiene 4 potenti ventose di 0,4-0,6 mm di diametro. I pori genitali sono situati nel terzo posteriore del margine del segmento e sono

spesso monolaterali, talvolta si alternano. Circa 75-80 testicoli sono distribuiti sull' intera proglottide e giacciono anteriormente alle ghiandole genitali femminili. Ne è stata accertata la presenza in Austria (Kutzer e Frey, 1976), in Cecoslovacchia (Pav, 1976) e in Bulgaria soprattutto nelle lepri giovani (Janchev, 1973). In Italia è stata segnalata nella Pianura Padana (Canestri et al., 1988). In queste aree è segnalata anche Andrya cuniculi, morfologicamente simile.

Le uova hanno diametro di 52-60 micron. L’embrione è 10 micron di dimensione ed è circondato da un embrioforo con un apparato piriforme ben sviluppato(Skrjabin, 1954). E’ stata isolata in Lepus europaeus da Nickel e Gottwald (1979) in Germania.

Genere Paranoplocephala

Paranoplocephala wimerosa Moniez 1880.

Cestode lungo l cm di lunghezza con 3 mm di larghezza. Uova globose con diametro di 50-55 micron(Skrjabin, 1954). E’ un parassita molto raro e di difficile riscontro nella lepre. Boag e Iason (1986) l’hanno isolato per la prima volta nelle isole britanniche in Lepus timidus in un’infestazione mista in cui sono stati riscontrati anche Cittotenia pectinata e Trichostrongylus retortaeformis.

La cisticercosi

Nella lepre inoltre si può rinvenire anche il cisticerco della lepre (Cysticercus

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fegato, dell’intestino e di latri organi e si presenta sotto forma di vescichette grandi come un pisello. E’ abbastanza frequente e segnalato da Kutzer e Frey (1976), Nickel e Gottwald (1979) e Tropilo (1964) in Lepus europaeus. La cisticercosi della lepre è stata inoltre riscontrata da Keith e collaboratori (1986 ) in Lepus americanus e da Pfaffenberger e Valencia (1988) nel Nuovo Messico in Lepus californicus . Nelle infestazioni massive i cisticerchi si rinvengono ammassati a grappoli nell’omento.

La cisticercosi della lepre rappresenta lo stadio larvale della tenia della volpe e del cane Taenia pisiformis (Bloch, 1780). L’ infestione avviene nel momento in cui la lepre ingerisce proglottidi o uova col cibo contaminato. Dalle uova della Taenia

pisiformis si liberano le oncosfere (larve esalante) che attraversano l’epitelio del

duodeno e del digiuno dopo essersi aperte un passaggio attraverso la mucosa intestinale, penetrano nelle venule e raggiungono il fegato in 24 ore tramite la circolazione portale (Spagnesi e Trocchi, 1992).

Nel fegato iniziano migrazioni che le portano in 15- 30 giorni alla superficie dell’organo e attraversata la capsula di Glisson nella cavità peritoneale dove diventano cisticerchi. Dopo qualche mese raggiungono le dimensioni di qualche millimetro e la capacità di infestare. Attraverso la sottile parete del cisticerco si vede lo scolice invaginato , grande come un seme di canapa. Le lepri ingeriscono per lo più segmenti interi di tenia per cui l’infestazione spesso è massiva e durante la

migrazione dall’intestino all’omento può subentrare anche la morte dell’ospite (Spagnesi e Trocchi, 1992).

La cisticercosi epatica produce lesioni serpiginose superficiali, che corrispondono a tragitti migratori delle larve. Tali lesioni si differenziano decisamente da quelle della coccidiosi per l’aspetto serpiginoso, i margini netti, la mancanza del contenuto

cremoso (Spagnesi e Trocchi, 1992). Nella cisticercosi della lepre il fegato può presentare anche focolai di epatite parassitaria granulomatosa, infatti la migrazione dei parassiti può provocare una reazione infiammatoria di tipo granulomatoso che intrappola le oncosfere e le larve. Tali reazioni si accentuano nelle reinfestioni per

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l’intervento di fenomeni immunitari di tipo umorale e cellulare (Spagnesi e Trocchi, 1992).

In uno studio di Keith e collaboratori (1986) si afferma che la prevalenza di Taenia

pisiformis (il cisticerco della lepre) nonché dell’Eimeria spp. è correlata al sesso ,

all’età o al mese dell’anno, ma l’intensità della Taenia è massima nei giovani animali e l’intensità di Eimeria tende a decrescere da Dicembre ad Aprile. Inoltre dallo studio emergeva anche che l’intensità di Nematodirus, Protostrongylus e Eimeria erano più alte nei maschi che nelle femmine.

In uno studio sulla prevalenza degli elminti in una popolazione di Lepus americanus Keith e collaboratori (1978) riscontrano che la prevalenza di Taenia pisiformis e di

Dirofilaria scapiceps aumenta lentamente nei giovani ma continua ad aumentare

costantemente anche dopo i due mesi di età a differenza di altre specie elmintiche quali Obeliscoides cuniculi e Protostrongylus boughtoni la cui prevalenza aumenta velocemente ma poi si assesta su valori plateu.

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