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La nuova impresa nasce da
un'idea, da un'intuizione:
-la scoperta di una nuova tecnologia; - l'espansione della domanda di un
prodotto/servizio;
-la modificazione dei gusti dei consumatori; -il successo di altre imprese;
-l'individuazione di un bisogno del mercato; -ecc.
Da questa intuizione deve partire un processo organizzato di verifica dell'idea.
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Questo processo di analisi porta alla
redazione di un piano di fattibilità (o
business plan)
Dalpiano di fattibilitàdevono emergere:
- le caratteristiche tecniche del prodotto/servizio; - le tecnologie e le attrezzature necessarie; - il tipo di mercato di sbocco;
- le politiche di marketing da attivare;
- il capitale necessario per avviare e gestire l'impresa; - i soci/collaboratori da coinvolgere;
- la forma giuridica più adeguata;
- gli adempimenti burocratici da espletare.
Al termine di questo processo
di analisi/ricerca...
… l'imprenditore sarà in grado di
affacciarsi sul mercato con una adeguata
nozione sulla realizzabilità del progetto,
avendo identificato le principali azioni che
saranno intraprese nel primo triennio.
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Il business plan...
… è fondamentale per tutti i tipi di attività:
un imprenditore deve essere sempre in
grado di sapere cosa vuole fare e come
farlo, e deve avere uno strumento che
possa aiutarlo nella valutazione dell'idea
trasformare
il rischio generico in rischio calcolato
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Il business plan...
... è anche strumento
di controllo gestionale
(analisi scostamenti).
Il testo del business
plan deve essere
chiaro e conciso, ma
deve contenere il
maggior numero di
informazioni possibili.
…si identifica con il piano d’azione per un’azienda neo-costitutita e mono-mercato.
…rappresenta invece una parte del piano d’azione nel caso di un’impresa affermata, che voglia sviluppare
nuovi modelli di business, per quanto riguarda il binomio prodotti/mercati e/o per quanto riguarda nuove localizzazioni geografiche (dal punto di vista
produttivo e distributivo)
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Gli obiettivi del business
plan sono:
1. fornire informazioni fondamentali per l'avvio dell'attività: quali e quante risorse economiche,
finanziarie ed umane servono, quali sono le caratteristiche del prodotto e del mercato, quali sono i concorrenti, chi sono i clienti tipo, ecc.;
2. consentire all'imprenditore una visione globale dei fattori che caratterizzano l'azienda (base per pianificazione strategica);
3. verificare l'interesse della potenziale clientela; 4. monitorare il raggiungimento degli obiettivi
prefissati;
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Gli obiettivi del business plan
sono: (segue)
5. verificare la coerenza tra le singole azioni indicate, in particolare in termini di rapporti ricavi-costi e entrate-uscite;
6. formulare previsioni attendibili simulando le varie ipotesi di sviluppo dell'attività;
7. sottolineare l'originalità dell'idea imprenditoriale o dello sviluppo aziendale;
8. presentare l'impresa all'esterno (potenziali soci, finanziatori, banche, clienti e fornitori).
Chi fa il business plan
La nuova impresa
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In sintesi, si individuano due macro
funzioni del Business Plan:
una interna di analisi e pianificazione, per chiarire le idee al futuro imprenditore su tutti i vari aspetti dell'avvio di una nuova attività;
una esterna di comunicazione, per esporre
l'idea a potenziali soci, finanziatori, fornitori, clienti e banche.
Volendo essere più tecnici…
• Letteralmente: “Piano di impresa” • Strumento operativo che in manieraorganica e sistematica, esplicita tutti gli elementi che compongono un progetto imprenditoriale, al fine di
• pianificarli • analizzarli
• evidenziarne i punti di forza e di debolezza
LA CREAZIONE DEL
BUSINESS PLAN
Il business plan è in genere costituito da:
unaparte introduttiva-descrittivache illustra
l'idea imprenditoriale, la sua genesi e i soci promotori dell'iniziativa;
una parte tecnico-operativa che analizza la
fattibilità dell'idea imprenditoriale sul mercato e l'organizzazione dell'attività;
una parte quantitativo-monetariache sviluppa
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LA MISSIONE E L'IDEA
IMPRENDITORIALE …
… ossia la funzione e il ruolo dell'impresa nel mercato e la ragione della sua esistenza, nonché il percorso professionale e personale che ha portato gli aspiranti imprenditori a decidere di avviare un'attività d’impresa.Le domande che occorre porsi sono:
Qual’ è l'obiettivo dell'impresa (missione)?
Come è nata l'idea e in base a quali motivazioni?
Chi sono i promotori?
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Andando per punti, occorre
inserire nel BP:
- LA MISSIONE
a) Definizione della missione aziendale (obiettivi previsti) - L'IDEA IMPRENDITORIALE
a) Descrizione dell'idea b) Nascita dell'idea
c) Stato di avanzamento del progetto d) Motivazioni all'imprenditorialità
e) Caratteri distintivi ed eventuali elementi di innovazione - I PROMOTORI
a) Caratteristiche professionali
b) Precedenti esperienze imprenditoriali (se presenti)
LE AREE DI BUSINESS
DELL'IMPRESA
Qualsiasi idea imprenditoriale, per quanto brillante, non può sottovalutare il contesto in cui si andrà ad operare: il mercato.
Ciò significa analizzare i principali attori del contesto competitivo: concorrenti diretti e indiretti, concorrenti potenziali, fornitori e clienti (analizzando i loro bisogni, le loro caratteristiche, i loro processi di acquisto).
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LE AREE DI BUSINESS
DELL'IMPRESA (segue)
È il mercato di riferimento che detta le "regole del gioco": conoscerle e farle proprie crea un vantaggio competitivo nei confronti della concorrenza.FINALITÀ: capire il contesto in cui si andrà ad operare e le sue regole di funzionamento, per poi elaborare una strategia di inserimento del proprio prodotto o servizio. Punti da analizzare: - IL PRODOTTO/SERVIZIO - I CLIENTI E IL MERCATO - LA CONCORRENZA 17
IL PRODOTTO/SERVIZIO
• Descrizione tecnica del prodotto/servizio (principali linee di attività, funzioni d'uso,
vantaggi per il cliente, caratteristiche tecniche, tecnologie produttive, materie prime, ecc.);
• Descrizione del settore e degli elementi di differenziazione del prodotto/servizio rispetto al mercato attuale;
• Stato di avanzamento dello sviluppo del prodotto (idea, progetto, prototipo, ecc.);
• Fattori critici.
I CLIENTI E IL MERCATO
a) Identificazione delle principali tipologie di clienti; b) Descrizione delle loro caratteristiche (esigenze e
vantaggi ricercati rispetto alla tipo di offerta dell'impresa, localizzazione, capacità di spesa, variabili socio-economiche, motivazioni all’acquisto);
c) Descrizione del funzionamento del mercato (processo e abitudini di acquisto, processo che conduce alla vendita, sistemi di distribuzione operanti, esistenza di regolamentazioni particolari, termini di pagamento diffusi)
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I CLIENTI E IL MERCATO
d) Stima quantitativa del valore del mercato (numero
dei clienti potenziali, valore della spesa);
e) Estensione geografica del mercato “target”; f) Prospettive di MLT in funzione dei dati raccolti; g) Test e ricerche di mercato già effettuati. h) Segmentazione e posizionamento
i) Individuazione dei fattori critici di successo
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LA CONCORRENZA
a) Analisi della concorrenza operante e della concorrenza potenziale (tipologie di concorrenti
e relative offerte);
b) Punti di forza/debolezza dei concorrenti; c) Ostacoli e vincoli derivanti dalla concorrenza; d) Eventuali prodotti/servizi sostitutivi.
Gli elementi che influenzano la
localizzazione possono essere:
Vicinanza e/o possibilità di raggiungere facilmente i mercati di approvvigionamento delle materie prime e di sbocco dei prodotti;Esistenza di infrastrutture (centri di servizio, ferrovia, autostrade, banche, ecc.);
Fruibilità di servizi professionali qualificati; Possibilità di reperire di manodopera qualificata;
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STRATEGIE DI MERCATO: LE
POLITICHE DI PROMOZIONE
Per un'attività che nasce è assolutamenteindispensabile farsi conoscere nel modo giusto. Nel linguaggio del marketing si parla di quattro componenti, ossia prodotto, prezzo, comunicazione e distribuzione, per cui nel BP devono essere riportate: a) Politiche di prodotto previste;
b) Politica di prezzo per ciascuna categoria omogenea di prodotto/servizio;
c) Politiche distributive (o di erogazione) previste; d) Politiche di pubblicità e comunicazione.
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STRUTTURA AZIENDALE ED
ORGANIZZAZIONE DELL'ATTIVITÀ
Si può definire struttura aziendalel'insieme delle risorse (materiali e immateriali) su cui l'impresa si basa per raggiungere i propri obiettivi.
È utile poi stabilire e definire i processi organizzativi dell'attività (ruoli e le responsabilità di chi lavora nell'impresa, persone di riferimento competenti per le mansioni affidate).
I promotori devono, consensualmente e nel rispetto delle proprie caratteristiche personali, definire i rispettivi ruoli, stabilendo incarichi, responsabilità, modalità decisionali e attese di remunerazione. Rispetto al personale dipendente occorre definire le esigenze di organico iniziale e potenziale, i profili necessari e i costi.
Occorre poi valutare la possibilità di affidare a collaboratori esterni parte del lavoro, senza appesantire l'organico dei dipendenti.
STRUTTURA AZIENDALE ED
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LE RISORSE UMANE
a) Soci e titolari (curricula e ruolo nel progetto d'impresa)
b) Dipendenti (numero, caratteristiche, età, qualifiche, mansioni, requisiti professionali)
LE RISORSE "TECNICHE" IMMATERIALI
a) Competenze tecnologiche, know-how e brevetti b) Licenze, autorizzazioni e requisiti professionali c) Livello attuale di introduzione delle tecnologie necessarie26
ORGANIZZAZIONE DELLE
VARIE AREE
a) Produzione (descrizione del processo di produzione, make or buy, impianti e attrezzature, aspetti critici); b) Acquisti (principali acquisti dall'esterno, fornitori, aspetti finanziari collegati agli acquisti, criticità); c) Commerciale (vendite dirette o tramite intermediari, forza vendita dell'impresa interna e/o esterna, eventuale sistema di provvigioni);
d) Amministrazione, contabilità, aspetti fiscali, controllo di gestione (esternalizzazione e/o internalizzazione, strumenti e modalità di controllo);
e) Ricerca e sviluppo;
f) Coordinamento imprenditoriale.
RUOLI E
RESPONSABILITA'
Descrizione dei rapporti strutturati tra
coloro che lavorano nell'impresa, con
formalizzazione di una struttura
organizzativa (eventuale rappresentazione
grafica: organigramma).
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FORMA GIURIDICA
Per poter svolgere un'attività imprenditoriale è necessario identificarsi in una delle forme giuridiche previste dalla vigente normativa. Un'impresa può essere esercitata sotto forma di: - Impresa individuale
- Società (di persone, di capitali, cooperative) - Altre forme di lavoro autonomo
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INVESTIMENTI
In questa sezione del BP devono essere indicati gli investimenti necessari per poter avviare l'attività: macchinari, attrezzature, arredi, ecc., e i relativi costi, sostenuti o da sostenere.
FINALITÀ: predisporre una "nota della spesa" che serve per pianificare quali e quante risorse materiali ed economiche occorrono per avviare l'attività.
PIANO DEGLI INVESTIMENTI
a) Descrizione degli investimenti (effettuati e previsti) e relativi ammortamenti
b) Capacità produttiva e valutazione comparativa rispetto alla concorrenza
BILANCIO DI PREVISIONE
La parte precedente del BP è servita a fornire tutte le informazioni su idea imprenditoriale, professionalità necessarie per il suo sviluppo, mercato prescelto, persone coinvolte, mezzi necessari.
Dai dati qualitativi bisogna estrapolare le informazioni quantitative:è necessario sviluppare un'analisi preventiva dei costi/ricavi, individuare le voci di entrata e uscita di cassa, l'ammontare degli investimenti necessari e gli eventuali finanziamenti da richiedere.
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BILANCIO DI PREVISIONE
Un progetto imprenditoriale deve risultare fattibile da un punto di vista sia economico
che finanziario: risulta conveniente se
consente di raggiungere in tempi ragionevoli un equilibrio reddituale, mentre è fattibile finanziariamente se vengono predisposte le opportune coperture ai fabbisogni monetari previsti.
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BILANCIO DI PREVISIONE
Domande da porsi:
Quanto costa e quanto rende l'attività?
Dispongo dei fondi necessari per avviare l'impresa?
In quanto tempo è possibile rientrare nel capitale investito?
L'idea è economicamente valida e quindi fattibile?
FINALITÀ: verificare la redditività e la fattibilità del progetto imprenditoriale
BILANCIO DI PREVISIONE
a) Piano degli investimenti b) Budget delle vendite
c) Budget dei costi per prodotto/servizio d) Analisi dei costi di produzione (BEA, Mc, ecc.) e) Conto Economico preventivo
f) Piano finanziario: prospetto fonti e impieghi g) Piano monetario: prospetto di cassa (entrate e uscite su base giornaliera, settimanale, mensile,