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Capitolo 1. Il Lean-thinking 2

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Academic year: 2021

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(1)

Indice

VI

Indice

Capitolo 1. Il Lean-thinking 2

1.1 Premessa. . . . . . .2

1.2 Il modello giapponese. . . 4

1.3 Le origini della Lean Production. . . . . . .6

1.4 I principi base del Lean-thinking . . . . . . 9

1.5 Struttura del Toyota Production System (TPS). . . 16

1.5.1 Il primo pilastro del TPS: il Just In Time (JIT). . . 17

1.5.1.1 Il sistema kanban. . . . . . 26

1.5.1.2 SMED – Single Minute Exchange of Dies. . . 30

1.5.2 Il secondo pilastro del TPS: il Jidoka . . . . . . 33

1.5.2.1 Sistemi Poka Yoke. . . . . . .34

1.5.3 L’Heijunka. . . . . . 35

1.5.4 Lo Standardized Work. . . . . . .37

1.5.5 Il Kaizen. . . . . . 38

1.5.6 Altri strumenti del TPS. . . 42

1.5.6.1 La Value Stream Mapping (VSM). . . 42

1.5.6.2 La Total Productive Maintenance (TPM). . . . . . .45

1.6 Considerazioni finali. . . . . . .47

Capitolo 2. ThyssenKrupp Encasa S.r.l. 49

2.1 Introduzione . . . 49

(2)

Indice

VII

2.2 I prodotti. . . . . . .50

2.3 Modular Design. . . 55

2.4 Assemble to Order. . . 56

2.5 La sede italiana. . . . . . 57

Capitolo 3. Il valore strategico della motivazione in azienda 62

3.1 Introduzione. . . . . . .62

3.2 Gli obiettivi di ThyssenKrupp Encasa. . . . . . 63

3.3 “Zero Defects In-house Program”. . . . . . .66

3.3.1 I supervisori di linea. . . 67

3.3.2 L’SQDC. . . . . . 68

3.3.3 In-house Quality “near miss” analisys. . . . . . 74

3.4 Risultati ottenuti. . . . . . .76

Capitolo 4. A3 Method 79

4.1 Introduzione. . . . . . 79

4.2 A3 Thinking. . . . . . 81

4.2.1 Problem solving pratico. . . . . . 86

4.3 Il problem solving A3 Report. . . . . . 92

4.3.1 Rivedere gli A3 di problem solving. . . . . . 100

4.4 L’A3 Method e lo “Zero Defects Program” . . . . . . 100

4.4.1 L’A3 Method nel caso dello “Zero Defects In-house Program”. . . . . . . . . 101

4.4.1.1 I binari del montascale Supra. . . 101

4.4.2 L’A3 Method nel caso dello “Zero Defects Program from Supplier”. . . . . . . . . 110

4.4.2.1 I carter anteriore e posteriore dei montascale . . . . . . 110

4.4.2.2 Il castello del Gulliver. . . . . . 114

(3)

Indice

VIII

Capitolo 5. Il nuovo layout e il Progetto Ricambi 119

5.1 Introduzione. . . . . . 119

5.2 Il Re-layout di ThyssenKrupp Encasa. . . 121

5.3 Il Progetto Ricambi. . . 125

5.3.1 L’importanza del post-vendita . . . . . . 125

5.3.2 I ricambi nel nuovo layout dell’azienda . . . . . . 130

5.3.3 Il Progetto e-service. . . . . . 134

5.3.3.1 Lo stato attuale . . . . . . 134

5.3.3.2 L’e-service . . . 136

5.4 Miglioramenti alla linea IPL. . . . . . 143

Capitolo 6. Conclusioni 155

6.1 Conclusioni. . . . . . 155

6.2 Sviluppi futuri. . . . . . 159

APPENDICI 161

Appendice A. Check List utilizzate per l’SQDC 162

A.1 Check List di linea per l’IPL. . . . . . 163

A.2 Check List di linea per il VPL. . . . . . 165

A.3 Check List di linea per i binari dell’IPL. . . 167

A.4 Check List di linea per le piattaforme dell’IPL. . . . . . 169

Appendice B. Dime di controllo dei carter dell’IPL 171

BIBLIOGRAFIA 174

(4)

Indice

IX

Bibliografia. . . 175

(5)

Indice delle figure

X

Indice delle figure

1.1 L’uomo nell’evoluzione dell’organizzazione aziendale . . . . . . 4

1.2 La Lean Production, tra produzione artigianale e produzione di massa. . . 8

1.3 Le tappe fondamentali della Lean Production. . . . . . 9

1.4 I 7 tipi di muda. . . . . . 10

1.5 I 5 principi lean. . . . . . 12

1.6 Tipica proporzione tra le attività a valore e non a valore. . . . . . 14

1.7 Confronto tra sistemi di produzione push e pull . . . . . . 15

1.8 Strumenti e principi della Lean Production. . . . . . 17

1.9 Gli effetti di alti e bassi livelli di scorte sui problemi. . . . . . 18

1.10 Sistema Push. . . . . . .20

1.11 Sistema Pull. . . 20

1.12 Sistema One-Piece Flow. . . . . . 23

1.13 Funzionamento del sistema kanban. . . . . . 27

1.14 Funzionamento del kanban segnale. . . . . . 28

1.15 Perdite di produzione dovute al setup. . . . . . . . . 31

1.16 Esempio di sistema Poka-Yoke. . . . . . 35

1.17 Andamento del volume di produzione prima e dopo l’implementazione dell’Heijunka. . . 36

1.18 Logica dei “5 Perché”. . . . . . 40

(6)

Indice delle figure

XI

1.19 Le 5S. . . . . . 41

1.20 Mappatura dello stato attuale. . . . . . 44

1.21 Mappatura dello stato futuro. . . . . . 44

2.1 Il logo di ThyssenKrupp AG. . . . . . 49

2.2 Modello Nuova Flow. . . 50

2.3 Varianti del modello Levant (Levant Basic, Levant Comfort e Levant Outdoor). . . . . . 51

2.4 Modello Ready. . . . . . 51

2.5 Modello RPsp. . . . . . 52

2.6 Nodello Supra. . . . . . 52

2.7 Modello Orion. . . 53

2.8 Modello Gulliver. . . . . . 53

2.9 Modello Elegance . . . 54

2.10 Modello Mizar. . . 54

2.11 Modello Lilliput. . . . . . 54

2.12 La sede italiana, in via S. Cannizzaro, Pisa. . . 57

2.13 Linea di assemblaggio IPL. . . . . . 59

2.14 Postazione di lavoro della linea IPL. . . . . . 60

2.15 Tabellone kanban di produzione ad inizio linea. . . . . . 61

3.1 Coinvolgimento di tutto il personale dell’azienda nei processi lean. . . 63

3.2 La Visione della Produzione in TKE. . . . . . 64

3.3 Analisi delle cause radice dei problemi riscontrati sul campo. . . . . . 65

3.4 “Zero Defects Program”. . . . . . 66

3.5 Tabellone SQDC . . . . . . 69

(7)

Indice delle figure

XII

3.6 Tabella Kaizen. . . 70

3.7 Safety Trend . . . . . . 71

3.8 Quality Trend. . . . . . 71

3.9 Delivery Trend. . . . . . 72

3.10 Cost Trend. . . . . . 72

3.11 L’SQDC Board in azienda. . . . . . 73

3.12 Registro anomalie sul gestionale dell’azienda. . . . . . 74

3.13 Andamento dei problemi risolti internamente relativi ad errori progettuali. . . . . . 76

3.14 Andamento dei problemi risolti internamente relativi ad errori nella fase di produzione. . . 77

3.15 Andamento del PPJ. . . . . . 77

3.16 Andamento del PPJ Fast. . . . . . 78

4.1 Ciclo Plan-Do-Check-Act. . . . . . 79

4.2 Processo pratico di problem solving. . . . . . 87

4.3 Tipica struttura di un A3 di problem solving. . . . . . 92

4.4 Fase 1. . . 101

4.5 Fase 2. . . 102

4.6 Fase 5. . . 102

4.7 Fase 9. . . 103

4.8 Fase 11 (a). . . . . . 103

4.9 Fase 11 (b). . . 104

4.10 Fase 11 (c). . . . . . 104

4.11 Fase 12. . . 104

4.12 Fase 15 (a). . . 105

(8)

Indice delle figure

XIII

4.13 Fase 15 (b). . . 105

4.14 Fase 16. . . 106

4.15 Fase 17. . . 106

4.16 Fase 19. . . 107

4.17 Scalfiture e graffio sul pezzo. . . 107

4.18 Graffio sul pezzo. . . . . . 107

4.19 A3 Report sulla riduzione dei difetti estetici dovuti alla lavorazione sui binari Supra. . . . . . 110

4.20 Difetto di accoppiamento tra carter anteriore e posteriore nella TP14 destra (in alto). . . . . . 111

4.21 Difetto di accoppiamento tra carter anteriore e posteriore nella TP14 destra (in basso). . . 111

4.22 Difetto di accoppiamento tra carter anteriore e posteriore nella TP14 sinistra (lato destro). . . 111

4.23 Difetto di accoppiamento tra carter anteriore e posteriore nella TP14 sinistra (lato sinistro) . . . . . . 112

4.24 A3 Report sulla riduzione dei difetti di accoppiamento tra carter anteriore e posteriore dei montascale. . . . . . 114

4.25 Difetto su un componente del castello del Gulliver in seguito a verniciatura (a). . . . . . 114

4.26 Difetto su un componente del castello del Gulliver in seguito a verniciatura (b). . . . . . 115

4.27 Ammaccatura su un componente del castello del Gulliver visibile in seguito a verniciatura. . . . . . . 115

4.28 A3 Report sulla riduzione dei difetti estetici sui componenti del castello del Gulliver in seguito al processo di verniciatura. . . . . . 118

5.1 Vista aerea dell’azienda . . . . . . 122

5.2 Strada non asfaltata che costeggia l’azienda. . . . . . 122

5.3 Nuova sede del magazzino spedizioni dell’azienda . . . 123

(9)

Indice delle figure

XIV 5.4 Layout dei due stabilimenti prima dello spostamento del magazzino

spedizioni. . . 124

5.5 Nuovo layout aziendale. . . 125

5.6 Visione del post-vendita negli anni. . . 126

5.7 Andamento nel tempo della curva dei ricambi al variare dei volumi di vendita. . . . . . 127

5.8 Livello di servizio. . . . . . 129

5.9 Scaffalatura, allo stato attuale, dedicata ai ricambi in azienda. . . . . . 131

5.10 Particolare della scaffalatura dedicata ai ricambi. . . . . . 132

5.11 Area ricambi nel nuovo layout del magazzino. . . . . . 133

5.12 Nuove scaffalature per i ricambi. . . . . . 133

5.13 Ricambi sullo Spare Parts Book. . . . . . 135

5.14 Mainboard di precedenti modelli di montascale. . . . . . 135

5.15 Mainboard e ricevente utilizzate sul nuovo modello di montascale. . . . . . 136

5.16 Relazioni esistenti tra i possibili utenti della piattaforma Web . . . . . . 137

5.17 Totem utilizzato a fine linea per il collaudo dei montascale . . . . . . 144

5.18 Fase 1 . . . . . . 144

5.19 Fase 2 . . . . . . 145

5.20 Fase 5 . . . . . . 145

5.21 Fase 7 . . . . . . 146

5.22 Fase 8 . . . . . . 146

5.23 Fase 9 . . . . . . 147

5.24 Posizione del montascale dopo le fasi 8 e 9 . . . . . . 147

5.25 Fase 11 . . . . . . 148

5.26 Carrello utilizzato in linea per la movimentazione dei montascale . . . . . . 149

(10)

Indice delle figure

XV

5.27 Carrello da utilizzare nella postazione di collaudo sul totem . . . 149

5.28 Carrello con il piano mobile ruotato (vista anteriore) . . . . . . 150

5.29 Morsetto di bloccaggio . . . 151

5.30 Montascale Supra fissato tramite i due supporti al carrello . . . . . . 151

5.31 Supporto . . . . . . 152

5.32 Perno di morsa a sfere autobloccanti . . . . . . 153

5.33 Principio di funzionamento del perno di morsa a sfere autobloccanti . . . . . . 153

5.34 Perni di morsa a sfere autobloccanti con maniglia . . . 154

B.1 Dima di controllo del taglio per il carter anteriore (a). . . . . . 171

B.2 Dima di controllo del taglio per il carter anteriore (b). . . . . . 172

B.3 Dima di controllo del taglio per il carter posteriore (a). . . . . . 172

B.4 Dima di controllo del taglio per il carter posteriore (b). . . . . . 173

(11)

Indice delle tabelle

XVI

Indice delle tabelle

1.1 Caratteristiche e obiettivi dei sistemi Pull, One-Piece Flow e del Takt

Time. . . . . . .24 1.2 Da automazione a autonomazione. . . .34

5.1 Confronto tra la gestione della produzione e dei servizi post-vendita . . . . . . .128

(12)

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