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Valutazione Fisiologica

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Academic year: 2021

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Capitolo 4

DISCUSSIONE

Valutazione Fisiologica

La variazione della frequenza cardiaca misurata a riposo nei cani è stata studiata per la diagnosi e la prognosi di malattie cardiache (Minors e O' Grady, 1997; Calvert e Wall, 2001), ma è meno conosciuta per quanto riguarda la relazione tra la frequenza cardiaca e i comportamenti. Sia la stimolazione simpatica che le alterazioni del tono vagale risultanti da cambiamenti ambientali possono influenzare la funzione cardiovascolare e la seguente frequenza cardiaca (Bergamasco et al., 2010). Negli animali da allevamento e nei cavalli, cambiamenti cardiaci sono usati come indicatori di stress fisio-psicologico (Von Borell et al., 2007), di stress mentale (Rietmann et al., 2004) e del temperamento (Visser et al., 2002), rilevando che aumentati livelli di stress e di emotività riflettono un aumento delle frequenza cardiaca.

Nella presente ricerca secondo le frequenze cardiache rilevate non è stata dimostrata staticamente una differenza significativa tra le diverse sedute. In media notiamo che i tocchi casuali provocano un aumento del battito cardiaco, rispetto ai controlli e ai tocchi TTouch; questi ultimi mostrano in media la frequenza cardiaca più bassa, indicativa di un minor stress.

Un altro studio, Bergamasco et al., (2010), ha analizzato la variabilità della frequenza cardiaca in seguito ad un programma di interazione umana in cani che si trovano nei canili, mostrando una relazione tra variabilità della frequenza cardiaca e il comportamento solo in alcuni test, infatti cambi nella postura (Maros et al., 2008) e nella locomozione (Vincent e Michell, 1996; Palestrini et al., 2005) possono influenzare la frequenza cardiaca, senza però mostrare significative differenze. In conclusione il

“petting” può avere vari effetti sul cane, ma il risultato di questa attività dipende dalla relazione tra il cane e l'operatore e il contesto in cui si svolge.

Stessa cosa succede nel presente studio dove si rileva che il TTouch determina un rilassamento dimostrato da un abbassamento dell'attività cardiaca ma non significativo rispetto alle altre due sessioni.

Anche Beerda et al. (1998) nel suo studio, valutando la risposta della frequenza cardiaca

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di cani a differenti tipi di stimoli per identificare lo stato di benessere, non rileva nessun dato significativo e suggerisce che l'attività cardiaca risponde prontamente durante lo stimolo ma non può essere usata per distinguere tra i differenti tipi e/o livelli di stress.

Come già preannunciato, al termine di ogni seduta ogni soggetto è stato sottoposto a prelievo salivare interponendo tra i molari delle strisce di cotone idrofilo per indurlo a masticare e per avere una conseguente produzione di saliva. Il cotone imbevuto è stato spremuto attraverso una siringa senza ago in provette. Queste sono state centrifugate a 3000 rpm per 5 minuti e riposte in congelatore. Per tempistiche lunghe e per l’assenza dei Kit specifici i campioni non sono stati ancora analizzati e dunque non si è potuto verificare l’aumento o la diminuzione di cortisolo, indice di aumento o diminuzione dell'attività delle ghiandole surrenali. La scelta del prelievo salivare è stata prediletta in quanto è una tecnica meno invasiva e meno stressante per il cane.

Valutazione Comportamentale

Recentemente, c'è stato un riconoscimento crescente del valore dei comportamenti animali, relativamente a spiegare gli stati emozionali (Wemelsfelder et al., 2000, 2001).

Questo approccio è stato sottolineato dallo studio di Mills et al. (2006), nel campo del benessere animale, dove lo scopo è stato quello di sviluppare scientificamente dei modi per stimare lo stato psicologico che non può essere sottoposto a misure dirette. Mentre può essere possibile dedurre stati emozionali da misure indirette del comportamento e/o della fisiologia, un dato stato può essere espresso con diversi tipi di comportamento. Gli individui hanno differenti modi di affrontare le avversità esterne associate con il loro temperamento (Koolhaas et al., 1999), e lo specifico comportamento mostrato in una circostanza può variare con la valutazione ambientale fatta dall'animale nello stesso tempo.

Beerda et al. (1998) nel suo studio esamina anche i parametri comportamentali, affermando che sono potenzialmente usati per indicare lo stress ma richiedono una ricerca per stabilire che tali comportamenti sono appropriati e devono essere supportati dalla misura della frequenza cardiaca e del cortisolo salivare.

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Nel nostro studio, i diversi comportamenti dell’etogramma, che sono stati suddivisi in quattro macrocategorie, sono stati valutati nel primo minuto di esplorazione del soggetto e nei quattro minuti seguenti le manipolazioni, sia casuali che TTouch.

Per quanto riguarda il primo minuto, la ricerca della persona tende ad essere maggiore nei tocchi casuali e nel TTouch rispetto al controllo, dovuto probabilmente da una maggiore familiarità con l'ambiente e l'operatore, dato che per la maggior parte dei cani il controllo è corrisposto al primo incontro; dimostrato anche dagli indici di eccitazione statisticamente maggiori nel controllo rispetto alle manipolazioni che sono avvenute successivamente.

Per gli indici di relax si ha un risultato staticamente maggiore nel TTouch, seguito dai tocchi casuali e dal controllo che rispecchia i risultati degli indici di stress minori nel TTouch e maggiormente presenti nei tocchi casuali.

La valutazione dei comportamenti, seguenti le manipolazioni, vogliono rappresentare gli effetti provocati dalle carezze casuali o dal TTouch rispetto al controllo.

Nella prima categoria riguardante gli indici di rilassamento, i cani risultano rilassati dopo essere stati manipolati sia casualmente che con i TTouch, ma le manipolazioni casuali portano ad un rilassamento ancora maggiore rispetto a quello dei TTouch.

La seconda categoria da prendere in considerazione riguarda gli indici di stress.

Statisticamente, attraverso il metodo del Chi-quadrato, non emergono significative differenze in nessuno dei confronti proposti; gli indici sono leggermente maggiori nel controllo.

Nella terza categoria che mette in rilievo lo stato di eccitazione, i cani non manipolati sono risultati più eccitati rispetto a quelli che hanno subito manipolazioni, ma successivamente al TTouch sono comunque più eccitati rispetto ai tocchi casuali.

Per quanto riguarda la quarta categoria, la quale comprende tutti quei comportamenti che segnalano una ricerca della persona, il TTouch sembra spingere i cani a cercare le persone, a stare attente a queste o a starci in prossimità e contatto, mentre dopo i tocchi casuali questo effetto è meno presente che dopo non aver fatto nulla.

Quindi si evidenzia che il contatto umano infonde rilassamento nel cane e può essere un strumento positivo in molte circostanze, così come attesta lo studio di Hennessy et al.

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un potente mezzo per migliorare il distress del cane nel canile e anche che il “petting”

può avere effetto nel ridurre la risposta del cane allo stress nei confronti di situazioni comuni avverse, come gli esami medici e le procedure di vaccinazione effettuate in cliniche veterinarie o nei canili.

Questo però non rileva che il TTouch abbia qualcosa in più rispetto ad altre manualità, se non quello di stringere il rapporto tra uomo e cane, creando confidenza, e permettendo ad entrambi di vivere un'esperienza piacevole.

Oltre ad aver analizzato i singoli comportamenti emessi, per entrambe le situazioni è stato deciso di evidenziare lo stato emotivo di ciascun soggetto al fine di avere una valutazione olistica del comportamento del cane, la quale potrebbe essere una misura più sensibile dell’effetto del trattamento. Il profilo degli animali è stato registrato riferendosi a tre predeterminati stati emozionali, già definiti in uno studio di Mills e altri suoi colleghi nel 2005.

Nel primo minuto, la maggior parte dei soggetti si mostra rilassata in tutte e tre le sessioni, in particolare nel TTouch; solo due soggetti si mostrano ansiosi in tutte e tre le sessioni e due eccitati nella sessione delle manipolazioni casuali.

Nei minuti seguenti le maniopolazioni, nella maggioranza dei casi i giudizi dei diversi valutatori risultano in accordo..

La maggior parte dei soggetti si mostra rilassata sia durante la sessione del TTouch che durante i tocchi casuali, tranne quattro soggetti che risultano eccitati in tutti e tre i casi così come un cane che risulta ansioso in tutte e tre le sessioni. Un altro soggetto su cui si vuole porre l’attenzione, è stato giudicato rilassato nelle sessioni che prevedevano il contatto con la persona, mentre è eccitato dove non è previsto.

Quindi durante le manipolazioni, senza differenza tra i due tipi di tocchi, si rileva un maggior stato di rilassatezza e quindi di benessere nel cane, anche se rispetto al controllo pochi casi sono risultati ansiosi o eccitati in questo e rilassati durante il contatto; questo dimostra che gioca un ruolo importante il carattere dell'animale e il suo modo di affrontare nuove situazioni.

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Come ultima analisi è stato esaminato, secondo un altro etogramma, il comportamento del cane durante le manipolazioni.

E' stato analizzato che durante il TTouch il cane si allontana con la testa più che con i tocchi casuali, dovuto probabilmente al fatto che i soggetti sono abituati maggiormente a ricevere carezze senza una tecnica precisa, e la stessa Linda Tellington (2004) invita a cambiare spesso pressione e punto di contatto perchè non tutti i cani gradiscono nello stesso modo i tocchi.

L'allontanamento con il corpo è presente in entrambi ma più evidente nelle manipolazioni casuali; l'atteggiamento di grattare alla porta risulta maggiore nel TTouch ma non è staticamente significativo così come l'abbaiare e il guaire presenti solo in un soggetto.

Una considerazione da evidenziare in questo lavoro consiste nel fatto che i TTouch non sono stati effettuati da un Pratictioner bensì dalla ricercatrice e che all’interno della stanza durante le sessioni non era ammessa la presenza del proprietario. Dato che il Metodo Tellington Jones viene definito “easy to learn, easy to implement”, si è voluto riproporre la situazione tipo del proprietario comune informato attraverso libri e consigli.

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