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Academic year: 2021

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INTRODUZIONE

Negli ultimi anni, numerosi scandali finanziari hanno coinvolto l’intero sistema economico mondiale e, di conseguenza, ravvivato il dibattito sul tema della corporate governance. Infatti, delle buone pratiche di governo societario si correlano ad una maggiore affidabilità e trasparenza degli organi di governance;

questi presupposti possono evitare il verificarsi di ulteriori dissesti finanziari.

Pertanto, è essenziale ridurre il rischio di comportamenti poco etici, l’assunzione di decisioni lesive per i diritti degli azionisti di minoranza e degli stakeholders, tali da compromettere la sopravvivenza di lungo periodo dell’organizzazione societaria considerata. In questa prospettiva, l’analisi degli aspetti più importanti del controllo societario, delle sue possibili configurazioni, nonché delle sue implicazione giuridiche, assume un ruolo centrale.

Il seguente lavoro si articola in tre capitoli. Nel primo capitolo dal titolo

“SISTEMA MONISTICO: PROFILI GENERALI”, si menziona la Riforma del diritto societario (d.lgs. 17 gennaio 2003, n.6) che innova profondamente la disciplina dell’amministrazione e controllo delle società di capitali. In particolare, si procede con un inquadramento teorico del sistema monistico, della normativa di riferimento e dei suoi principi di funzionamento.

Il secondo capitolo dal titolo “IL COMITATO PER IL CONTROLLO SULLA GESTIONE: LA FUNZIONE DI CONTROLLO” si focalizza sul tema del controllo societario. In particolare, si prospetta l’evoluzione concettuale associata a tale termine, la struttura dei controlli societari e i soggetti coinvolti in tale funzione, assumendo come riferimento il sistema monistico. Infatti, il ruolo del comitato per il controllo sulla gestione, deputato quale organo di controllo nel nuovo sistema oggetto d’analisi, determina un cambiamento di prospettiva, rispetto alla visione ancorata al sistema tradizionale.

Infine, il terzo capitolo dal titolo “INTESA SANPAOLO E IL MONISTICO”, è

dedicato alla scelta di Intesa Sanpaolo di abbandonare il sistema di governance

dualistico e adottare il sistema monistico, in linea con le più diffuse pratiche

internazionali, delineando una novità assoluta per il sistema bancario italiano.

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