123
Sito B2
Il sito B2, è rappresntato da un oliveto, in data 1 Marzo 2013, al primo monitoraggio, presentava evidenti segni del passaggio del cinghiale (foto n.69, foto n.70), mentre la coltura, l' olivo, si presentava in buono stato, non era in alcun modo stata danneggiata anche se non presentava alcun tipo di polloni basali.
I danni causati dal cinghiale riguardavano principalmente la struttura delle terrazze e il suolo delle piane, erano:
danni ai muri a secco,
danni al suolo, dovuti al sentieramento e al grufolamento.
Fotografia n.69 Danno da grufolamento
Fotografia n.70 Impronte di cinghiali
124 Tale sito al primo monitoraggio si presentava nel complesso come descritto nel seguente schema (fig.18).
Tipo di danno Entità
Danno da grufolamento Modesta
Danno da sentieramento Modesta
Danno nei confronti dei muri a secco Modesta Danni alle specie arboree Assente
Fig. 18 Entità dei danni
Nella fotografia n.71 si può vedere il danno causato dal grufolamento e come questo sia esteso a quasi tutta la piana in modo poco uniforme, anche i prossimità delle radici e delle piante.
Nella seguente fotografia si può vedere un muretto a secco distrutto quasi completamente, e il confronto con lo stesso muretto fotografato poco distante dal punto danneggiato (foto n.72, foto n.73).
Fotografia n.71 Danni da grufolamento
125
Fotografia n.72 Danno al muretto a secco
Fotografia n.73 Muretto integro
126 La fotografia seguente mostra il sentiero fatto dai cinghiali per accedere a tale oliveto, dalle zone adiacenti, incolte, probabilmente abbandonate (foto n.74).
Dalle osservazioni effettuate durante questo primo monitoraggio possiamo affermare che il danno causato, in questo sito, era di modesta entità, come nel caso del sito B1, quindi tali siti presentavano un danno ambientale.
Il sito B2 al secondo sopralluogo, in data 10 Aprile 2013 presentava danni dovuti al cinghiale quali:
danni ai muri a secco;
danni al suolo, dovuti al sentieramento e danni da grufolamento con un principio di ripristino naturale.
Nella fotografia n.75 possiamo vedere il ripristino naturale del precedente danno presentato durante il controllo del 1 Marzo causato dal grufolamento; risulta notevole la presenza di specie erbacee e quindi l'iniziale ripristino del cotico erboso.
Fotografia n.74 Danno da sentieramento
127 La fotografia n. 76 riguarda il danno da sentieramento, invariato rispetto al controllo precedente.
Fotografia n.75 Danno da grufolamento
Fotografia n.76 Danno da sentieramento
128 Da un'analisi generale del monitoraggio si può affermare che nessun cinghiale abbia visitato nuovamente il sito durante questo periodo, che non ci sia stato nussun intervento di tipo antropico nel ripristino dei terrazzamenti, come conseguenza dei ai vari danni causati dalla prima visita dli cinghiale.
Il sito B2 al terzo sopralluogo, in data 15 Maggio 2013 si presentava ad un'analisi precoce quasi completamente ripristinato (foto n.77), non si notavano danni da grufolamento o da sentieramento e neppure ai muri a secco.
Da un'analisi più accurata si poteva notare invece, come i danni da grufolamento fossero ancora presenti anche se in maniera marginale (foto n.78), così come il danno causato dal sentieramento (foto n.79).
Fotografia n.77 Sito B2
129 Nel complesso tale sito appare quasi completamente privo di danni, ricco di specie erbacee sia a livello quantitalivo che come numero di specie che caratterizzano il manto erboso.
Fotografia n.78 Danni da grufolamento
Fotografia n.79 Danni da sentieramento
130 Nel sito B2 al quarto sopralluogo, avvenuto in data 22 Giugno 2013, possiamo vedere l'evoluzione, vista come ripristino naturale del precedente danno presentato durante il controllo del 1 Marzo causato dal grufolamento, come risulti notevole la presenza di specie erbacee e il ripristino totale di tale area (foto n.80).
Nella figura seguente possiamo osservare il ripristino naturale del danno presentato in figura del 1 Marzo causato dal sentieramento (foto n.81).
Fotografia n.80 Sito B2
Fotografia n.81 Situazione successiva al danno da sentieramento
131 Il sito B2 al quinto sopralluogo, in data 24 Luglio 2013, non presentava sostanziale differenze rispetto al monitoraggio precedente rispetto ai danni da cinghiale, mentre presentava una differenza a livello qualitativo della specie presenti (foto n.82,foto n.83).
Fotografia n.82 Composita
Fotografia n.83 Velerianacea
132 Dal sesto sopralluogo del sito, avvenuto in data 30 Agosto 2013, non sono emersi risultati significativi, inqualto il sito si mostrava invariato rispetto al monitoraggio precedente (foto n.84).
Come nel caso del monitoraggio precedente, anche al settimo sopralluogo, in data 25 Settembre 2013 il sito non presentava nuovi danni causati da cinghiali.
All'ottavo controllo in data 23 Ottobre 2013 il sito si mostrava ricco di vegetazione; gli olivi alla base possedevano le caratteristiche pollonature (foto n. 85), assenti nei precedenti monitoraggi, probabilmete a causa della presenza cinghiale, inquanto potrebbe essersene cibato nei mesi precedenti ai sopralluoghi.
Fotografia n.84 Sito B2
133 Il nono sopralluogo, avvenuto il 29 Novembre 2013 non ha dato risultati tali da incrementare in alcun modo lo studio, inquanto non erano presenti danni dovuti al cinghiali ne differenze a livello della biodiversità.
Il decimo monitoraggio avvenuto in data 25 Gennaio 2014 ha mostrato nuovi sviluppi in ambito di danni causati da cinghiale. Infatti erano presenti danni alle specie arboree (foto n.88, foto n.89), assenti precedentemente e ingenti danni da grufolamento (foto n.86, foto n. 87, foto n.88) estesi su tutta la piana.
Fotografia n.85 Sito B2 ricco di vegetazione, con pollonature agli olivi
Fotografia n.86 Sito B2
134
Fotografia n.88 Danni da scortecciamento e da grufolamento Fotografia n.87 Danni da grufolamento nella zona radicale dell’olivo
135 Valutando tutti i danni che si sono presentati, abbiamo ottenuto la seguente tabella (fig.
19).
Sopralluogo
Tipo di danno Danno ai muri a
secco
Danno da sentieramento
Danno da grufolamento
Danno alle specie arboree
1° s. 1 1 2 0
2° s. 1 1 1 0
3° s. 1 1 0 0
4°s. 0 1 0 0
5°s. 0 1 0 0
6°s. 0 1 0 0
7°s. 0 1 0 0
8°s. 0 1 0 0
9°s. 0 1 0 0
10°s. 0 1 4 2
Fotografia n.87 Sito B2
Fotografia n.89 Danni da scortecciamento
136
Dati ottenuti dal confronto tra i siti B1 e B2
Confrontando entrambi i siti durante il periodo di monitoraggio abbiamo potuto ricavare dei grafici che mostrassero l’entità dei vari danni in relazione al numero di controlli.
Infatti i seguenti grafici riporteranno in ascissa il numero relativo alla giornata del sopralluogo (1s.= primo sopralluogo; 2s.=secondo sopralluogo; ecc.), mentre in ordinata i valori corrispondenti all’entità del danno (compresi tra 0 e 4).
Dal confronto abbiamo potuto constatare che erano presenti danni ai muretti a secco, da sentieramento, da grufolamentoe alle piante arboree, in entrambi i siti, come verrà mostrano dai seguenti grafici.
Il primo grafico mostra l'evoluzione dei danni ai muretti a secco (fig.20).
Fig.20 Evoluzione dei danni ai muri a secco
Dal grafico si nota una sola linea perchè l'entità dei danni in entrambi i siti era la medesima. In entrambi i siti è avvenuto nel mese di Maggio il ripristino antropico dei muretti, per cui dal terzo sopralluogo non sono stati riscontrati danni di questo genere.
1s. 2s. 3s. 4s. 5s. 6s. 7s. 8s. 9s. 10s.
0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2
Sito B1 Sito B2
137 Il seguente grafico mostra il confronto tra i due siti rispetto ai danni da sentieramento (fig.21).
Fig.21 Evoluzione dei danni dovuti al sentieramento
Dal grafico si può notare come il danno da sentieramento permanga nel tempo con la stessa entità, nel caso di entrambi i siti. Ciò dimostra la difficoltà del ripristino naturale di tale danno, e come la ripresa vegetativa avvenga in tempi più lunghi, soprattutto se si confrontano tali aree con quelle che presentano danni da grufolamento.
Il seguente grafico mostra i danni da grufola mento (fig.22).
s.1 s.2 s.3 s.4 s.5 s.6 s.7 s.8 s.9 s.10
0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5
Sito B1 Sito B2
138
Fig.22 Evoluzione dei danni dovuti al grufolamento
Il grafico mostra solo una linea perchè l'entità dei danni da grufolamento è risultata la stessa per entrambi i siti. Si può notare come dal terzo sopralluogo, i siti risultino ripristinati, rispetto al danno subito. Infatti da primo sopralluogo al nono, tale ecosistema non è stato frequentato da cinghiali. Nel decimo controllo, invece si ha un danno da grufolamento al quale è stato attribuito un valore pari a ‘4’, in quanto tale danno era esteso in maniera uniforme in entrambi i siti.
Il seguente grafico mostra l'entità dei danni alle specie arboree (fig. 23).
1s. 2s. 3s. 4s. 5s. 6s. 7s. 8s. 9s. 10s.
0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5
Sito B1 Sito B2
139
Fig.23 Evoluzione dei danni alle specie arboree
Anche in questo caso le linee sono coincidenti, infatti in entrambi i siti tale danno inizialmente non era presente. Dal grafico si può notare come il danno da scortecciamento dei tronchi di olivo sia stato riscontrato solo durante l’ultimo controllo, in entrambi i siti.
I siti e le zone limitrofe, hanno mostrato, durante l'anno, diverse specie prevalenti in questo ambiente. Le specie analizzate e catalogate sono state le seguenti:
Amarantus sp.;
Helicrhysum sp.;
Daucus carota;
Clinopodium nepeta;
Rubus ulmoifolius.
1s. 2s. 3s. 4s. 5s. 6s. 7s. 8s. 9s. 10s.
0 0,5 1 1,5 2 2,5
Sito B1 Sito B2