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Academic year: 2022

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(1)

REGIONE LAZIO

DELIBERAZIONE N. DEL

PROPOSTA N. 18247 DEL 17/10/2019 GIUNTA REGIONALE

STRUTTURA PROPONENTE

ASSESSORATO PROPONENTE

DI CONCERTO

Direzione: INCLUSIONE SOCIALE

Area: FAMIGLIA, MINORI E PERSONE FRAGILI

Prot. n. ___________________ del ___________________

OGGETTO: Schema di deliberazione concernente:

(ORLANDI MARIA CRISTINA) (SAMMARONE TONINO) (A. MAZZAROTTO) (V. MANTINI)

___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE

POLITICHE SOCIALI E WELFARE

(Troncarelli Alessandra) ___________________________

L'ASSESSORE

___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

IL DIRETTORE

ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE

COMMISSIONE CONSILIARE: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA:

Data dell' esame:

con osservazioni senza osservazioni

SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 21/10/2019 prot. 835 ISTRUTTORIA:

____________________________________ ____________________________________

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE

____________________________________ ____________________________________

Atto di indirizzo per la realizzazione di interventi in materia di inclusione sociale delle persone in esecuzione penale. Attuazione dell'Accordo tra la Cassa delle Ammende, le Regioni e le Province autonome, sancito in sede di Conferenza il 26 luglio 2018 (prot.18/88/CR08/C8-C9).

___________________________

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE Bilancio, Governo Societario, Demanio e Patrimonio

(2)

OGGETTO: Atto di indirizzo per la realizzazione di interventi in materia di inclusione sociale delle persone in esecuzione penale. Attuazione dell’Accordo tra la Cassa delle Ammende, le Regioni e le Province autonome, sancito in sede di Conferenza il 26 luglio 2018 (prot.18/88/CR08/C8-C9).

LA GIUNTA REGIONALE

SU PROPOSTA dell'Assessore alle Politiche Sociali Welfare e Enti Locali

VISTI lo Statuto della Regione Lazio;

la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale”;

il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1“Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale” e successive modificazioni ed integrazioni;

la deliberazione di Giunta regionale del 24 aprile 2018, n. 203: “Modifiche al regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, "Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale" e successive modificazioni e integrazioni”, con la quale si è disposta una riorganizzazione delle strutture della Giunta regionale attraverso la modifica puntuale di taluni articoli e allegati del regolamento regionale n.1/2002;

la deliberazione di Giunta regionale del 1 giugno 2018, n. 252: “Modifiche alla deliberazione di Giunta regionale n. 203 del 24 aprile 2018”;

la deliberazione di Giunta regionale del 5 giugno 2018, n. 268 con la quale è stato conferito, l'incarico di Direttore della Direzione regionale per l'Inclusione Sociale al Dott. Valentino Mantini;

la direttiva del Segretario Generale del 6 giugno 2018, prot.n.333588 “Direttiva del Segretario Generale – Rimodulazione delle direzioni regionali”;

la direttiva del 24 maggio 2019, prot. n. 0398621 “Modifica alle Direttive del Segretario Generale prot. n.337598 del 6 giugno 2018 e prot 409645 del 6 luglio 2018” con la quale il Segretario Generale ha disposto, tra l’altro, che il Direttore della Direzione Regionale per l’Inclusione Sociale rimodulasse le funzioni;

la determinazione del 4 giugno 2019, n. G07578 “Rimodulazione delle funzioni e delle competenze delle Aree della Direzione regionale per l'Inclusione Sociale (De. N. G08636 del 09/07/2018). Recepimento della direttiva del Segretario Generale del 24 maggio 2019, prot. n. 0398621”, con la quale è stata istituita, con decorrenza dal 27 giugno 2019, la struttura organizzativa di base denominata Area “Famiglia, minori e persone fragili” e definita la declaratoria analitica delle competenze;

(3)

l’atto di organizzazione del 25 giugno 2019, n. G08658 "Assegnazione del personale non dirigenziale alle Aree della Direzione regionale per l'Inclusione Sociale - DE n. G07578 del 04/06/2019";

l’atto di organizzazione del Direttore della Direzione Regionale Affari Istituzionali, Personale e Sistemi Informativi del 18 luglio 2019, n. G09824 con il quale è stato conferito l'incarico di Dirigente dell'Area "Famiglia, minori e persone fragili" della Direzione Regionale per l'Inclusione Sociale al Dott. Antonio Mazzarotto;

VISTI

la legge 8 novembre 2000, n. 328 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali";

la legge 26 luglio 1975, n.354 "Norme sull'ordinamento penitenziario sull'esecuzione delle misure privative e limitative della libertà";

la legge 21 aprile 2011, n. 62 "Modifiche al codice di procedura penale e alla legge 26 luglio 1975, n.354 e altre disposizioni a tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori";

il D.P.R. 30 giugno 2000, n. 230 “Regolamento recante norme sull’Ordinamento Penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà”, che prevede:

all'art. l, comma 2 che il trattamento rieducativo "è diretto, inoltre, a promuovere un processo di modificazione delle condizioni e degli atteggiamenti personali, nonché delle relazioni familiari e sociali che sono di ostacolo ad una costruttiva partecipazione sociale";

all'art.68, comma 6 che la Direzione dell’Istituto e quella del centro servizio sociale, di concerto tra loro, curino la partecipazione della comunità al reinserimento sociale dei condannati e le possibili forme di essa;

VISTI

la legge regionale 8 giugno 2007, n.7 "Interventi a sostegno dei diritti della popolazione detenuta della Regione Lazio" con particolare riferimento all'art. 12 in cui è previsto che la Regione operi per migliorare la condizione carceraria favorendo, tra l’altro, il ricorso a misure alternative di detenzione e la realizzazione di strutture destinate alla detenzione delle madri con figli di età non superiore ai sei anni;

la legge regionale 10 agosto 2016, n.11 “Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione Lazio” che, all’art.16, prevede che il sistema integrato sostenga le persone detenute e favorisca interventi volti a:

a) migliorare le condizioni di vita nelle carceri, con particolare riguardo alle madri con figli;

b) informare sulle possibilità e procedure per ottenere I'esecuzione penale esterna e favorire le misure alternative alla detenzione;

c) sostenere I’accoglienza ed il reinserimento sociale, abitativo e lavorativo delle persone soggette a misure alternative alla detenzione;

d) sostenere i diritti delle persone detenute ai sensi della legge regionale 8 giugno 2007, n.7;

(4)

e) promuovere tutte le attività formative interne alla struttura detentiva che permettano, alle persone sottoposte a provvedimenti penali coercitivi, sia di aumentare il proprio livello di istruzione, sia di imparare nuove professionalità utili al loro reinserimento nella società e nel mondo del lavoro;

il Piano sociale regionale denominato "Prendersi cura, un bene comune" approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 24 gennaio 2019, n. 1 che, per quanto attiene l’azione regionale dedicata al reinserimento dei detenuti e delle persone sottoposte a misure di sicurezza detentiva presso le REMS, promuove il miglioramento della condizione carceraria favorendo, tra l’altro, il ricorso a misure alternative alla detenzione, con particolare attenzione per le detenute madri con figli minori, potenziando il sistema integrato di rete sociale regionale, nonché promuovendo l'individuazione e I' istituzione delle case famiglia protette di cui all'art.4 della L. 21 aprile2011, n.62;

la legge regionale 28 dicembre 2018, n. 13 "Legge di Stabilità Regionale 2019" che all’art.4, comma 4, nel novellare l’art.17 della L.R.7/2007, dispone che agli oneri derivanti dall’attuazione della stessa si provveda mediante l'istituzione, nell'ambito del programma 02 "Casa circondariale e altri servizi" della missione 02 "Giustizia", di due appositi fondi di parte corrente e conto capitale; in particolare, il fondo per gli interventi a sostegno dei diritti della popolazione detenuta della Regione Lazio - parte corrente prevede uno stanziamento pari ad euro 250.000,00 per ciascuna annualità 2019 e 2020;

RILEVATO che la Regione Lazio, in linea con gli indirizzi programmatici generali in materia di interventi per la popolazione detenuta:

con determinazione dirigenziale del 14 dicembre 2016, n. G14928, ha approvato un avviso pubblico pluriennale per la presentazione di progetti di presa in carico, orientamento e accompagnamento a percorsi di inclusione sociale attiva - Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà POR FSE 2014-2020 Asse prioritario 2, destinando, nello specifico, l’importo di euro 4.000.000,00 a persone sottoposte ad almeno un provvedimento definitivo di condanna, emesso dall'Autorità giudiziaria con limitazione o restrizione della libertà individuale, in regime di media sicurezza senza aggravanti di pericolosità sociale a 6/9 mesi dal fine pena; l’avviso della terza annualità, per un importo di euro 800.000,00, è del 18 febbraio 2019;

con determinazione dirigenziale del 14 dicembre 2018, n. G16339, in attuazione della programmazione annuale degli interventi e dei servizi socio assistenziali (D.G.R.569/2018), ha impegnato, in favore dei Comuni ed Enti capofila dei distretti socio sanitari, sede di istituto penitenziario, l’importo di euro 500.000,00 per garantire la continuità degli interventi di inclusione sociale dei detenuti stranieri, con particolare riferimento all’attività di mediazione culturale;

ha approvato, con deliberazione di Giunta regionale 6 agosto 2019, n. 605, lo schema di Protocollo d'intesa tra Regione Lazio, Comune di Roma Capitale e Raggruppamento delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza Opera Pia Asilo Savoia, Pio Istituto SS.

Annunziata e Opera Pia Lascito Giovanni e Margherita Achillini, per l’attivazione di una collaborazione interistituzionale nella realizzazione di interventi a sostegno del progetto di convivenza protetta, per genitori con figli, denominato "Casa di Leda"; con la medesima deliberazione ha destinato l’importo di euro 90.000,00 alla realizzazione di tali attività;

(5)

ha previsto fin dal 2011, con deliberazione di Giunta regionale n.331, l’istituzione di un Centro di giustizia riparativa e di mediazione penale minorile da realizzarsi in partenariato con la Procura del Tribunale dei Minori e il Dipartimento di giustizia minorile e di comunità;

VISTI

l’Accordo tra la Cassa delle Ammende, le Regioni e le Province autonome, sancito in sede di Conferenza il 26 luglio 2018 (prot.18/88/CR08/C8-C9), per la promozione di una programmazione condivisa relativa ad interventi di inclusione sociale a favore delle persone in esecuzione penale;

l’Invito della Cassa delle Ammende del 27 maggio 2019, rivolto a tutte le Regioni, ai fini della presentazione di proposte di intervento, dalla stessa cofinanziate, in attuazione dell’Accordo sopracitato;

RITENUTO che la Regione Lazio intende:

- proseguire nella realizzazione di interventi a sostegno dei diritti della popolazione detenuta promuovendo il miglioramento della loro condizione con particolare attenzione al reinserimento sociale ed alle possibilità di accesso a misure alternative alla detenzione;

- favorire la costruzione di reti istituzionali volte a rendere più efficace la programmazione degli interventi di inclusione sociale dei detenuti coinvolgendo, in particolare, i soggetti pubblici e privati impegnati nelle politiche di settore;

- sviluppare i servizi di giustizia riparativa rivolti ai minori ed adulti, autori di reato, al fine di ridurre lo stigma sociale e favorire il loro reinserimento;

PRESO ATTO che, sulla base del lavoro svolto dal Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, uno dei principali fattori di criticità, nella realizzazione dei progetti di inclusione e di autonomia, è la difficoltà nell’accesso ai benefici ed alle misure alternative da parte dei detenuti;

PRESO ATTO che tali difficoltà dipendono anche dalla scarsa disponibilità di alloggi in cui fruire dei benefici connessi alle misure alternative;

RITENUTO pertanto che la Regione Lazio:

attui l’Accordo tra Cassa delle Ammende, Regioni e Province autonome del 26 luglio 2018, rispondendo con una propria proposta progettuale all’invito della Cassa delle Ammende del 27 maggio 2019;

coinvolga, nella elaborazione e realizzazione della suddetta proposta, i soggetti istituzionali impegnati nelle politiche di intervento a sostegno dei diritti della popolazione detenuta;

presenti una proposta progettuale che tenga conto delle priorità di azione sopraindicate;

(6)

RITENUTO altresì, che il Direttore della Direzione Regionale per l’Inclusione Sociale provveda con propri atti dirigenziali a:

- individuare i soggetti istituzionali da coinvolgere e sottoscrivere un apposito accordo di partenariato;

- approvare, acquisita la positiva valutazione della Cassa delle Ammende, il progetto di intervento a sostegno dei diritti della popolazione detenuta;

- monitorare la realizzazione del progetto verificandone esiti e risultati;

DELIBERA

per le motivazioni espresse in premessa che si richiamano integralmente:

1. di dare attuazione all’Accordo tra la Cassa delle Ammende, le Regioni e le Province autonome, sancito in sede di Conferenza il 26 luglio 2018 (prot.18/88/CR08/C8-C9), per la promozione di una programmazione condivisa relativa ad interventi di inclusione sociale a favore delle persone in esecuzione penale, rispondendo, con una propria proposta progettuale, all’invito della Cassa delle Ammende del 27 maggio 2019, che tenga conto delle seguenti priorità di azione:

- proseguire nella realizzazione di interventi a sostegno dei diritti della popolazione detenuta promuovendo il miglioramento della loro condizione con particolare attenzione al reinserimento sociale ed alle possibilità di accesso a misure alternative alla detenzione;

- favorire la costruzione di reti istituzionali volte a rendere più efficace la programmazione degli interventi di inclusione sociale dei detenuti coinvolgendo, in particolare, i soggetti pubblici e privati impegnati nelle politiche di settore;

- sviluppare i servizi di giustizia riparativa rivolti ai minori ed adulti autori di reato al fine di ridurre lo stigma sociale e favorire il loro reinserimento;

2. di rinviare a successivi provvedimenti dirigenziali del Direttore della Direzione Regionale per l’Inclusione Sociale:

- l’individuazione dei soggetti istituzionali da coinvolgere e la sottoscrizione di un apposito accordo di partenariato;

- l’approvazione, acquisita la positiva valutazione della Cassa delle Ammende, del progetto di intervento a sostegno dei diritti della popolazione detenuta;

- il monitoraggio nella realizzazione del progetto verificandone esiti e risultati.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e diffusa sui siti internet www.regione.lazio.it e www.socialelazio.it

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