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Regione Emilia-Romagna

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Giunta Regionale - Agenzia di Informazione e Comunicazione Prot. N. 472/2012

Data 12/07/2012

All'attenzione dei - Capi redattori

Terremoto, ulteriori 50 milioni dall'Ue per la ricostruzione: le risorse arrivano dai programmi operativi FESR. L'annuncio da parte della Commissione europea, del Ministero per lo Sviluppo economico e delle Regioni italiane, riunite a Bologna per l'annuale incontro nazionale sullo stato di attuazione del Programma Ue Fondi Strutturali Fesr.

Bologna – Ulteriori risorse dall’unione europea per la ricostruzione. Sono 50 i milioni di euro provenienti dai programmi operativi Fesr delle Regioni italiane del centro-nord ‘Obiettivo Competitività’ destinati alle regioni colpite dal sisma. Il provvedimento fa seguito agli impegni del Commissario Ue Johannes Hahn, che ha visitato le zone terremotate nel mese di giugno, ed è stato formalizzato oggi dalla Commissione europea, dal Ministero per lo Sviluppo economico e dalle Regioni italiane, riunite a Bologna a Palazzo Re Enzo per l’annuale incontro nazionale sullo stato di attuazione del Programma Ue Fondi Strutturali Fesr.

Nel saluto agli oltre 140 delegati giunti da tutta Italia e dalle Istituzioni nazionali e di Bruxelles, l’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli ha sottolineato «l’importanza delle decisioni prese in questi due giorni, in particolare per il segno concreto che si è voluto dare alle popolazioni e alle imprese colpite dal sisma e quindi all'attenzione in particolare nei confronti di una rilevante parte del sistema produttivo nazionale».

Ai 50 milioni di euro formalizzati oggi si aggiungono gli ulteriori 50 milioni di euro provenienti dal Fondo Sviluppo e Coesione delle regioni del mezzogiorno, da destinare alla ricostruzione di edifici scolastici.

Queste risorse si integrano quelle previste dal Fondo di solidarietà (il cui importo sarà definito nelle prossime settimane, una volta inviata a Bruxelles la stima dei danni), ai dieci 10 milioni di euro relativi alla rimodulazione delle risorse già assegnate all’Emilia-Romagna del Por Fesr per sostenere la ricollocazione in aree provvisorie delle attività commerciali, artigianali e di servizi.

L’incontro ha fatto il punto dei risultati raggiunti e delle novità del nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei.

Bilancio Fondi Ue in Italia.

Durante l’appuntamento è stato messo in evidenza l’accelerazione in termini di progettazione e di capacità di spesa delle Regioni italiane. Alcuni indicatori aggregati a livello nazionale (al termine del 2011) mostrano che grazie ai progetti realizzati con questi Fondi Europei sono stati sinora creati alcune decine di migliaia di lavoro, sostenuti circa 20 mila progetti di supporto agli investimenti delle Pmi, una popolazione aggiuntiva di oltre 650 mila persone è stata coperta dalla banda larga. Un’accelerazione confermata anche dall’andamento degli impegni sui programmi che a livello nazionale hanno raggiunto i 23 miliardi di euro e della spesa che si è attestata sui 9 miliardi di euro.

Si tratta di un contributo rilevantissimo anche in termini di risorse complessivamente impegnate: attraverso il Fesr e il Fondo fociale europeo sono stati infatti messi in campo a livello nazionale oltre 15 miliardi di euro di contributi comunitari.

Bilancio Fondi Ue in Emilia-Romagna

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Nel quadro della performance nazionale, la Regione Emilia Romagna, rispettando la sua tradizione nell’impiego delle provvidenze Europee, si conferma al vertice nazionale per l’utilizzo effettivo delle risorse Ue. A metà 2012, la Regione ha finanziato, infatti, un totale di 1.970 progetti distribuiti tra interventi di sostegno alle imprese ed interventi pubblici a supporto della competitività territoriale.

Il Programma ha così allocato la quasi totalità, il 92 per cento, delle risorse disponibili. Anche in termini di spesa effettiva, sono stati raggiunti tutti gli obiettivi annuali prefissati. «Alla soddisfazione per i risultati raggiunti – ha commentato l’assessore Muzzarelli - si aggiunge all’auspicio di vedere confermate le risorse Ue per l’Italia anche nel prossimo periodo di programmazione 2014/2020. Una questione di primaria importanza in termini di investimenti, anche nell’ottica del raggiungimento degli Obiettivi fissati dalla strategia di Europa 2020».

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