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Roma, 9 ottobre 2013 Al Presidente Federazione Nazionale Collegi TSRM

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Roma, 9 ottobre 2013

Al Presidente Federazione Nazionale Collegi TSRM

Dott. Alessandro Beux

LETTERA APERTA DELLE FEDERAZIONI NAZIONALI FP CGIL CISL FP UIL FPL ALLA FEDERAZIONE NAZIONALE COLLEGI TSRM

Egregio Presidente,

scusandoci per l’assenza, causata da un improvviso ed inderogabile impegno per un incontro sugli assetti istituzionali, vogliamo comunque esprimere vicinanza e profonda solidarietà per i Tecnici sotto processo e la conseguente preoccupazione per le ripercussioni che la vicenda potrebbe avere sui servizi sanitari regionali e quindi sui cittadini.

Unitariamente, nell’attesa e nel rispetto dell’Autorità Giudiziaria che dovrà esprimere il proprio giudizio, vogliamo sottolineare l’importanza del percorso intrapreso di valorizzazione e riconoscimento di tutte le professioni sanitarie e, come oggi non sia più rinviabile e costituisca un elemento fondamentale per la riorganizzazione, l’innovazione e la tenuta stessa del sistema sanitario nazionale pubblico.

Il percorso che negli ultimi venti anni, ci ha visto insieme, protagonisti nei confronti delle istituzioni per la valorizzazione e l’autonomia di tutte le professioni sanitarie del comparto, più che mai, deve essere finalizzato e proseguire per ottenere la sostanziale modifica dei modelli organizzativi ed il riconoscimento dello sviluppo professionale delle professioni sanitarie.

Il Sistema Sanitario Italiano non può non adeguare l’organizzazione dei propri servizi sanitari alle richieste di salute dei cittadini, alle evoluzioni scientifiche e tecnologiche ed alle competenze dei professionisti che vi operano, per rispondere con maggiore efficacia ed efficienza alle mutate richieste di salute della popolazione ed assicurare i livelli essenziali di assistenza.

Questo percorso che coinvolge OO. SS. ed associazioni professionali di tutti i professionisti della salute, superando gli inutili steccati ideologici professionali che mirano al mantenimento dello status quo, è essenziale per rispondere con efficacia ed appropriatezza alle emergenti richieste di salute della popolazione e di equilibrio economico dei Sistemi Sanitari.

Il caso Marlia, dovrebbe servire da stimolo alle istituzioni per intervenire prontamente sull’organizzazione di un sistema che rischia di non essere più idoneo ad assicurare le aumentate e diverse richieste di salute della popolazione.

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Infatti, se ai TSRM fosse negata la possibilità di operare in modo fisicamente e temporalmente separato dal medico specialista, si comprometterebbe radicalmente l’operatività dell'area radiologica dell'intero Sistema Sanitario Pubblico nonché delle strutture sanitarie private, accreditate e non accreditate.

Comprendiamo, e condividiamo la preoccupazione di tutto il vostro gruppo professionale, siamo coscienti che gran parte di voi opera abitualmente in condizioni simili o identiche a quelle nelle quali si sono generate le ipotesi di reato che hanno rinviato a giudizio i tecnici della struttura di Marlia, per questo unitariamente, siamo immediatamente intervenuti ed abbiamo richiesto un urgente incontro al Ministro della Salute ed al presidente della Commissione Sanità della Conferenza Stato Regioni, perché siamo convinti che si rendono necessarie indicazioni chiare sui nuovi modelli organizzativi ed il ruolo dei vari professionisti della sanità, indicazioni che superino gli inutili e dannosi muri professionali, indicazioni che pongano in chiara evidenza la necessaria integrazione e contaminazione fra tutte le famiglie professionali della sanità, in mancanza delle quali tutto il sistema sanitario, che dipende dalle prestazioni di diagnostica per immagini, rischia di entrare in una pericolosa fase di stallo.

Le Federazioni Nazionali di fp, Cgil, Cisl fp ed Uil fpl, vogliono proseguire e concludere con il Ministero della salute e le associazioni professionali, il lavoro sulla valorizzazione di tutte le professioni sanitarie, strumento utile allo sviluppo del sistema sanitario ed al riconoscimento delle competenze acquisite da tutti i professionisti.

Noi siamo convinti, come sia oggi insensato parlare di esercizio abusivo di professione medica per un tecnico sanitario di radiologia medica che in ossequio alla normativa di esercizio professionale utilizzi apparecchiature dietro prescrizione medica in assenza del medico specialista, anzi ci stupisce la posizione di alcune associazioni mediche, che di fatto, sembrano apprezzare le vicende giudiziarie della struttura di Marlia, e contemporaneamente trascurano di informare i cittadini che la realtà delle strutture sanitarie in tutta Italia è molto simile a quella di Marlia e, che la loro posizione potrebbe provocare la paralisi dell’attività radiologica, bloccare l’innovazione, la prevenzione, in difesa di una centralità professionale fuori tempo, in contrasto con le esigenze di salute dei cittadini.

Nell’assicurare il nostro impegno, vogliamo ribadire che le federazioni nazionali di Fp Cgil, Cisl fp Uil fpl, continueranno l’azione di pressione e proposta nei confronti delle istituzioni locali e centrali, in collaborazione con la federazione nazionale dei collegi dei TSRM, da Lei rappresentata, affinché tali eventi non si possano più ripetere.

Unitariamente, abbiamo ribadito alle Regioni ed al Ministero della Salute la richiesta per la definizione di un assetto quadro delle professioni a forte integrazione professionale, di riconoscimento e valorizzazione dei TSRM e di tutte le professioni sanitarie del comparto, per garantire i servizi ai cittadini e la tenuta stessa del nostro sistema sanitario pubblico.

Certi che continueremo insieme il percorso intrapreso per la valorizzazione dei TSRM e la riorganizzazione del SSN Italiano al fine di potenziare ed assicurare i servizi ai cittadini, cogliamo l’occasione per inviarle distinti saluti

Le Segreterie Nazionali FP CGIL – CISL FP – UIL FPL

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