ORAZIONE DI
NICCOLÒ OLENTI ALL'ECCELL.
SIGNORE D.
RAIMONDO
DI...NiccolòCilenti
ORAZIONE
D
INICCOLÒ CILENTI
ALL' ECCELL.SIGNORE
D.RAIMONDO DI S A N G R O
Principe di Savfevero,&c.
IN NAPOLIPer il Stcciap.dtMDCCLIIL Co» licenzade*Superiori
.
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OichèCE LL UNTISSIMO SiGNOREafcriverediVoi deliberai:,EC-nella mentelevofìreopereriducendomi, tantecsigrandiamiaconofeenza pervennero)che per quelle giurtamen- tepenfaìeflcrfalfonellevofirelodi ciocchénellealimifenzadubitazione veriflìmoannoifaggiuomini conofeiuto.Eglino mor- iinon<iainfermo giudizio,mada certo conofeimen- to portatifrancamente,aficiirono,lepiùvolte,anzi femore, queichea perfònaggìfiformanoaltiilìmi encomijdiencomjinturpiflìmaadulazione cangiarfi.
Imperocché ad cfTerecommendatipochiflìmidegni fo- lio 3e moltialcontrario coloro che con laudevòli vo- cifono (àmofì renduti,- nellaqualcofa,lavirtùche per luttodeboleapparifee, l'integritàdiemanca in ciafenno,levere doti che rariflimefono,fannoipiù gravi oratoriIcone' adulatoriloIpeflbdiveaire.Per lequalipruove,esìper efperienzaamepareva ciò fermamente ciTer vero;madalmio parere era mi tro-
Aa vo
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vooltremodo ingannato, Voicontemplando,lacui virtuofa vitada commendare tanto è lungi dalle adu- laticiparole,cheafarlaqualconverrebbefivera- mente laudevole,appenauomfitroverebbeche asi fattaimprefareggeredebitamente potèile .Macomi mai, (etanto è malagevole intraprendere levoflre lodi, cheiparlatoriipiù favj conrilpettofcfilenziofita- cerebbero,ioche perarteeperingegnoilmeno- mofraloro,anzianientevalevolefonriputato,con aperta fronte voglia ciò,non dicoconfubitoìntra- prendimentoofare,marecarmifoloalpenfìere?E certoditacermipiùvolonterofochediparlareri- manuto anch'iomenefarei,fequellavirtùchesi degnamente riluceinVoi,laqualeperfeha vigore diprenderegentilmenteglianimialtrui,melunga- mente flato duroeripugnantenon averle dal propo- flofilenziorivocato.Ellalólrantofu,cheinprima dellevofìreazioni,sìmirabiliveggendole,mifeceal- tamenteflupire,indifenzaaffettarpoio comanda- mento,oneceffità,o lieve cagione che m' inducef- fe, a defcriverlecon quelle forzeche permegiovane d'anniedifaperefifolleròmaggioripotute,corag- giofamentc miIpinfe.Egiàdifeguirl'opera avendo mecofieffodeliberato5aquellevirtùcheilvoftro animo fanno adornovolli!amente,eaquellecofe per Voi egregiamente operate,etaliineccellenzale divifaijeinnumero cotante,che di ciafeunaperlè fifarebbepotutoinclitaeparticolarlodeformare. Eflèndo adunquedieffelacopiasigrande, onde dif- ficilepiù delprincipioriufeivailcompimento trovar- ne,eilpregiosichiaro,cheijiiùaltiingegnipur fa- rebbero fono quelle mancati;perciòquelvado fape- retheVoi ad una coftumati filmavitadegnamentc uni-
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nnifle>didefcrivere(blamentemifoncontenuto.
Al che fare,feinmefoflèl'ingegnodiGioneil quileper fc ineloquente,facondo diveniva,quando diOmerodovea parlare,chilìterrebbedimepiù avventurato?Ohquantolaprefentemi farebbeage- vole fatica, e come ottimamente penfereì a laudevole fineportarla!Mafeciò mifiniega,etantoalmio direnonfiaconceduto,inelTo(comunqueeglifiali, chesòchefeonciofia )più dellaTuabattezza,1"ani- mogratiifimo deldicitorevifiamanifeiìo.
Varjefenza numerofongliaccidentiche dal VÌrtuofo operare infelicemente ne traggono;e tutto- ché naturalmenteciafeunoperfefirendadigloria defiofo(fequelloèvero,cheifavjancreduto ) tante loro peròlepronte lufinghe,ondeicuorifipren- dono,che per quelle mifera vita,ignominiofa vitala rioittafirende.Iltuttoperòferie(convolgimento mercè del fenfo.Aluifono mille manieredafedurre iviventi,-eperchèitrovatipiaceripiù ne invogliano glianimiprontiailorodanni,che nonfailrigido afpettodeliavirtù,lìvedeintieramenteper quelle ognifuodifegnofornire.Ondealtridallofplendor falfodellericchezzeadombrati,edell'orofollecitidi- venutifidannoa'vituperevoliguadagni. Alni inten- tialfuperbofallo,è loro cura dare a'pompofiorna- menti forme novelle, e perfareilluflb maggiore ama- noititolipiùaltiilefogge più peregrine,lecofe piùricercate.Altridelicatiemolli,o nellemorbide piume, efraleoziofedimoranzemenanoilfuggevo- letempo,o perdutieneghittofifivivono;e'delle donne vaghiffimi,feguendoilafcivipiaceritentano condifonefticongiungimentiagli altruilettigiavifììma ingiuriaapportare.Infommaniuna aziondìcoHo-
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roèfcnzainfamia,ognicofaè vituperevoleteil tutta èdariprendere.Icorrotticoflurai,dove pri- madapochiffimidaldirittocammino deviami ebbero deb]] principio, patTando oraoYpacIria'figliuoli ,eda'fi- gliuoliVnipoti,da pravo fcrac informandoli general cor- ruzione,(pn Rivenuti.Edèpiùdilagrimedegno che co- iaivitaufando liberamenteognuno,di effatutt'ipef- (imieffettia laudevolipregiliaferive;e Intanto ne giacovirtùfralorodel tuttofeonofeimae negletta.
Ohfuoridiconefeimeoto.einfenfattmortali!che derifanebbiasilecigliaviaggrava,checiechidie- troalviziomenandovi>'avituperevoleottimavita yifa ftimare., e qual debbafi tenere vinuofo fénttere, onde,fineanqrevolepofiàfeguirne,nonviUftia guardare.
NoncosiperàdiVoiECCELLENTISSIMO PRINCIPEaddivenne,cheaffaibenealvoftro av- vedimento fu manifeilo di virtùilretto cammino; n&
qUal(ìfo£Tevera gloriaperVoilìpotèignorate;e dovealtrifollementepenfaronodalJ'eftrinfechedoti mercèlaforteefferegloiiolìavuti,Voi non potero- nosjfollipenfierinai tolingare. Voi nobile,dovi- Ziofojdicuori(bruito>efraipiù grondi del noftro regno,dallafontinadiitinio,noncontento di(oloper ilfattecofeinfigtieapparireje perchèdell'inclita famigliadiSangro difeefo:laquale giàfono de'feco- lipieiTòaotto,chedallaFrancianell'Italia parlan- do,vantavafind'alloradiCarloMagnol'onorevole parentado: rendervi volefle peraltroviaammirabile.
fiVoi erano moltiflìmi averie copiofe ricchezzeia Voititolialtifiimidiampie iìgnorioe di fommi ono- ri;aVoichiariiliminatali,incliticongiuntijeper antichememorie celebri aviche faroolò prefi©gliuo-
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ttiiniviface vanto;malericchezzeihviiconto furono daVoi Tempre avute,Ititolieglionoriperpicciolif- litnecoferiputati,e'1pregiodegliavidiilimolovi fervilòloademularneimemorabilifatti,efopradi tflìapiùglorioTivenire.Einverolevolireazioniti!
Sigratiliingaquelle di eIliavanzarono,cheftfpiritó vitaleleloroinariditeoffanovellamenteravvivarle, veridicicon ferrerebberodellapropriafamigliailpiù ftngolarpregioinVoi trovarli,Arlaifuronoquelle volte,che l'eroicheiorgerlaudendo adaltrinarrai reoiftoriatenellecarteleggendole,o nelle figuraté immaginicontemplandole,equellihipaceamrrlìran- do fàggi, equelligenerofiriputandoinguerra;fic- cometiiCelarenelleSpagnt*addivenne,chel'imma- ginedelgran Alcfiàndro,poichénel tempiod'Ercole ebbe mirato, ilìupidi,fiTcofTe, e credendo aver quegli annineg tuttofa mente parlato, nei quali di giiilmon- do da AleiTàndro fu vinto, con più fervorenclfefué opereinceITantementelìdiede; cosi diVoiaddiveni- va,cheTubilofcuotimentod' internaemulazione vi occupava tutto, eivoilripenlierimoveva a cosira- gionare;Efiavero,che tantagloria,ondefoprà ogn* altra famigliane va quelladiSangro adornaé fàllora,tuttadebbaa*Tuoipallitieroiappartenerli, nÈ per altroiodirfarpoflàgioriofo, cheTolper ef- fereavventuratoKirRerme;Efolamentèaun Carlo fiala 'glòriadovuta di avereglilànelfeTracia,5 giàgrantempo pallate,aprò"dinofìrarèlipioncom- battendo,l'empie fquadrevinteedisfatte?Diuri PervicaHofoltantodegnamente diraditche nei fervU gì delmagnanimo AHbnTo militando,inunabattaglia iftéfficambiòfettedeilrieri,giàTorto asémancatii nè mai nei guerreggiarefeceropiòferitealfuoco*
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s
rapaiofpavento?SaràfolodiunSigifuiondonell*
Africailmeritoconofduto,che elettodelloflatoa' conligli,potèsiegregiamente trattarequantoalRe ealregno importarti?Eflìadunque e un Gerardo, eunGentilejeun Paolojòloiìricorderannocon eternafamafragliuomini;eintantoqualvitafarà lamia? inutile? caio/a? imbelleì.... Ahnoj che disì(conciamenteDaffareivoflrìgiorninonconfen- tifie >anzipermodofacefle,chetuttodilevollre opere e fclentifiche,emeccaniche,e guerrierelaude»
volifTìmefiacclamino.
Già erainVoi troppo più fervente dellodiglo- riachemai3allorchéinuno de' faci piùnobilicol- legiRomafortunatamenteviaccolte,laqualeper quantone'fuoifìudjellav'ebbe, di ouefìi viammirò nell'applicazioneintentìflìmo,edopoin,piùfhipende cofe eccellente.Quivicome luogo più avoflriinten- dimenticonforme, delfapcreall'acquifìoogni sfòrzo ponefle,incuieprontovolere,e aitoingegno fa- vorevoli vi feguirono.Conprontovoleresilepatrie delizie,elenatiemorbidezzeaidilagi diuna fem- piiceefaticofavitapofponeftc,intrepidoallefatiche durafie>elòtti iltecontinuiapplicareigiorni,lun- ghevegghiarlenotti, languirlìudfofo,e fino aim- pallidiresuifogli.Nonleingiuriedelleftagioniper licontrai]muramenti nojofe, non Saverepiùtempo incomoda vitatenuto,i.onivezzT,nonlelufinghe, rcn centoaltridaVoi lontani oneftifiìmipiaceripo- terono giammaidal preib camminodivertirvi,einpar- teivoftridifegnimenomare,opuntoilfervorvo- lìro intiepidire.Anzi vieppiù crefcendoinVoi del fa- Eereildefid erro,ognivofiracuraeraineflb;e fol- citone diveniflej non altriraente cheuomoacorrere
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accinto; che inquieto>anelanteInprima"r^nimanie- ra, ogn'arte fteofleffitrivolge,ilcalledilegua,
gii odacoiiconfiderà,e accelerandolepiante,frettolofo liaggira, precipitofó re corre,ne curaìrtifpiaceri cheilmeftiergliporge,ilcnrlòeh;glidibattele membra,ilfudorechelafronte gì' irrigai purché del camminoa]portoterminedecorofoegligiunga.Ein luttociò fusifeliceilvolitoingegno,sìnellacono, feenza profondo,sinell'<mcnd.Tnento avveduto,che nienteleglimoltrftmaidifficileodubbiolò.Debi- tamente adunqueIbrtirdoveainVoiunaperfettilTi- maennofeenza nel fapere,eIIpiùprofondo,nellelicen- ze, eiepiùutili,nelle lingue,elepiù erudite.Quan- tafortelavoltraeloquenza,e diqua!fregiadorna ellane vada,oltreaquelle voftre opereda pubbli- carli,che moltillìme fono>l'Apologeticaletteraaprodel- lanobilePeruanamandatainluce perfe folaapertamente ilmanifèfta,tantoellaènelfuolillepiacevole,vaga e fa- mofà.Daquantolia ilvoflro giudizio nelle cofe,chealla naturaifilofofiafiappartengono,ildanno mirabilmente a divedereilnuovo da Voi formato penfamento intorno allavera produttrice cagion della luce,eletantenuo- ve,eforprendentitìfichefperienze,daniun altro ancorapenfate.Qual gloria ultimamente non confegui lavolìraflupendainvenzione dellume perpetuo,per laqualeda niunofipotèfinoravenire a capo?Con e(Taquel pregio (vani, chealtriall'antichità falfamen- tedovano, e con più voftre su ditalproposto pub- blicate lettere avete chiaramente fatto conofeere,come fottepotuto quello addivenire,equanto di più alta (ncravrgliaj eda quelloilvoftrodìverfiilìmolia .On- de tuttalagloriachetantiperitidellenaturalicoft non poterono perlopanato mai acquifere,oggigiu-
A; fta-
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flamentefideve a Voiche rendettefortunatiSimo H prelentefecolo,fortunatiflìmalavolitapadda.Quali laudevoliricordanze perciò nonavrà1*uno dai pote- ri?quali(pettawri.quindi innanzinonavrà"l'altra?
Stupidoe curiolòfindallepiùrimote partiverràqui lo;ftranieroi,vedrà lènza dubitazioneinfatticiocche perudita parvealui.Ilranacofa eda Imprendere,am- mirerà, loderà, e (òpraglialtruicelebreràpertutto ilvolilo ingegno;e intantoali»fama nuove ali, nuo- vionprialvolt.ronometemprepiù crcperanno.Ma dipanare è giàaltevoftrcmeccanicheopere,e di- vifare. ineffequanto, portentofo(iailvoflromatema- ticoCapere-Nani lòno ancora cinqueluiiripafiati ,che tn>occaiionedipubblicaaccademiada celebrarlinel voftro collegioinRoma,ficercòdaipiù ingegnofi uomini,come più acconciamente per loro fipotefieun magnìficopalcoallafolennitàdelleIcienzedifegnato, frapochifiimiiflantiquindi fenzaromoreriportarli altrovepercomododelcavalcarecheftfièguir dovea,-.fuatuttiimponibileimprefa,fuorchéaVoi lolojilcuielevatoingegno fece si, che cunanificìo- ftinvenzionifenzacomparirvid'uomoalcunoforza efteriofe,quelgran palcochepocoinnanzipiùdi felfantapalmierainampiezza, tratto tratto dagli oc- chidei.riguardantidileguandoli,fufubitointrefo- li«rettamenteinrimota parte ridotto.Quale avveni- mento fu meravigliofo tenuto, talché ne ftupironogli ipettatori,eleftrepitolèricordanzeConfraRomani ancorvive,Elavoflra età,quando ciò addivenne, non era più che degli anni predo a diciafiètte:età,che fraglialtrialtamenteforprefeilcelebreQuartaronr, inqueltempo nella fapienz*diRomaprimario pro- feflbrmatematico,lacuivirtùperlamedefima opera
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•noniiivalevole;onde poichéineffavividefelice- menteriufcire,non coni portòmai, come per innan- zigiàfattoavea,farlapiù conVoi da maefìro,Ne quellafoltanto,maaltreaffaipiùjetuttesiflu- j'endefonoievoftremeccanicheinvenzioni,chepei*
effeottimamente(opraglialtruiAngolaripolTonodir'i ivoftripenlieri.Qua!uomoneilapirotecniaVerfato hafuptitofinorajeVoiil(àpefìe,nelleartifìziolé macchine diverfe apparenze mollrare o di fuperbe fìrut- we,odideiiziofigiardini,neiqualieverdipian- te,elimpidifonti, e coloriteiridi,e armoniofodi- ftintocantodigaiuccellilìammira,fenz'altraope- ra, che del fuoco fo!o?incuitantifonoivarjcolori daVoi trovati,quanti nepuòmai vifìvo (guardofa- pere.Qual pregioinfenon anno quelle ruvide lane, che mercè del voflro inventato lavoro,altrefifanno allacontinuadirottapioggiaimpenetrabiliveflimenti
< cosipureallecadentiacque, renileilveltrovelluto, che velluto è dall'una parte,dall'altraèpanno)al- trenongiàteiliitc,mafoprappofle traloro,nell'or- dimento,adifferenzadellelèmplicifiraniere,viva- menteogniqualunqueoggettofigurano?Achimai non fuellaimpoffibite colailpoterfilarel'apocino, oIlavegetativafeta ?EVoi agevole manieratrova- flediquellafarmareinfila,etantolottili ,che per ellenonfolamentefamofiflìmidrappi,malepiù fine telefipolTono aperfettolavoroportare.Oltrele fin quidivifatecofe, oltreda quantolìailv-cfìroinge- gnoinimmaginaregliarcanialtrui,cheperloroge- lofamencelicelano,celebrifonopure,efenzafine ammirabili:lamacchina idraulica,collaquale aqua- Junque altezza di leggieri l'acqua elevarlìpuote,e di altoritornareinbaffo vicendevolmentefempre1*
A6 iltef-
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iikflà:!afamofamenfache per(èfolafenz' altro citerioreajutoappreflaa'commcnfaliognivivanda e beveraggio:l'artifiziolbfchioppochea untempo tìefloèapolvecaricoeavento:idiverfamente coloriticaratteriaunaimpreflìonefolatirati:lafa- eraimmagine di noftra Donna,chedegnamente nelle regaliftanzedelnollroMonarcatiferba,dilana in- tefluta,e ricopertaingegnofamente di Jbttiliflìmove- lo3che benché veronon Ha ogni occhio più fino ve- ri(Timol'hacreduto» talché moltiffimivipreferoer- rore,edalmaeflrevoleinganno furon deluii,qualora viavvicinaronocurio!!lamano;emillealtrilavori»
emanifatture tutteall'umana focietà utiWIìme.Quali cofetutteinmeriflettendo,in<èconfiderandocia- feuno>efclamoaltamenteio,cfclamanoragionevol- menteanch'eflì :ohUomo!ohingegno!Icuiperi- fiericercandofempre più oltre,delie volgari e femplici cofenonficontentano;lecuimirabilipruoveuma- namente non potè mai per innanzi immaginare, non- cheafimiglranzaprodurne; eilcuipregiononme- ritachedegne lodi,tiniverfateapplaufo,ammirazio- ne e ftupore.Tralascioinoltrefarqu} parolaquanto dellebattagliealcomodo dejcannonilavoftranuo- vainvenzionegiovevolelìa,deltuttoagliordinari che di campagnafichiamano egualmentefintili ,e folo annodivario,che fette volte, e più,ènelpelo degli altripiùlievelalormateria,epoca polve infea fuiHcienzaricevono;poichétuttaviacon degniflìmi elopjcoloroincciTantementene parlano, a' quali l'in- comodode' primigrave abalìanzafirendè loro eben roto.Ecerto negliaffaridelmeftierdell'armilepiù altelodificonvengono a Voi,lacuiefpertezza in quellifind'allorficonobbe, che fedelmente vi piac- que
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que militarneifervigìdell' invitti filinoCarlonoftro Regal Sovrano; edEgliincuiquanto è d'induftrc vigilanzapelregno,tanto è difaperenelreggere ,
Ssiche dell'aurea chiaveviebbe decorato,edelreque-
refafciaper capoeprimoduceaunfuoreggi-
mento vi deflinò, che nazionale di Capitanatafichia- ma.Eallorafucheinprimadeivollro valorefe- gnalatifiirnepruoveiìvidero:imperocchél'infelice ricordanzadegliabbandonati congiunti,e'Itimore della vicinamorte feceinguifaognifòldatoe(con- tento, e paurofo, che confieroe difperatoconiìgiio"
deliberò ciafeum^ difèrtaree(uggire.Correanogià fenza frenoun di verfolaporta diSerracapriolapiò.
diquattrocento armati uomini,riforniiinféfrenidi farlanguinofo Itrazio dichiunque avefle a contender loronelcamminoildiiègno;quando Voi Iblo»fola- mente Voialdifperatopenfiere >alperigliofoardir di eoflorocon intrepida fìcurezza vi fàcefte incontro) e coraggiofamente refìriendogli,tuttoché viforièropiù colpibarbaramentetirati,collevoftrelaudevolimar niere l'impetovir-cefte >fedafteiltumulto,equella chepoco innanzi erafieragente ed infida,fidae licuraconaltrivo/ìrifàmofi iiratagemmiindi In poial voflroRelarendette,che d'unasigloriofa azione vicommendòpienamente.Qualiinfegnamemìnon ebbero quellida Voi,fcfaggioe virtuofoducenel regnoe nelle flraniere partiv' acclamòfèmpre cia- scuno? Vi acclamarono con manifefliflìmieloginella voflra opera de' mHitari eferajlaMaeftà Criftianifiìma, 1 Regnante di Pruflìa,ilMarefcial di Safibnia,equan- tipiù prodi e più valentiuomini vantaìpiùcelebri intalmeHiere l'Europa tutta:laqualeavrebbeaffai
«lirelodicrefeiutejfeilvoflroDizionario militare, e'I
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e'IProgetto d'unarruttiplicedifcfainterna(operedi Voilepiù pregevoli, chel'imaamigliortempo,I"
altraapiùopportuna nccaucnelìCeiba)aveliepur giàallaluceveduto.Mafratantichesialtamente vi acclamarono,lenz' altrobacavano a Voiifoliencomj dell'ittKtumIIioMonarcailqualeiómman'entedei.
fevolli»Tatticalilumpiocoue,ralthé di>poaverla(.i;;i rncilelirnoefàmìnsta ,epcrogmpane giudicata degn?, pofitivofuocomando fu cheel'.apuhiicaii.tntef.m;- nifeftaffe.Qiiatvenerando giudizio quanto monx-nto- fofollemféflelToe da Armarli,quantoallavoftra opera onorevole,guardtfilafuagran virtù ed eipei- tczza nell'armi,feropregloriofeinogniqualunque evento, einparticolarenellalelicifljmaper noilieta conquifiaedifefadiqueftoregno.Ecerto cosi do- vevainVoi addivenire, che oltre d'averfinda fan- ciulloframille,ecentode'voflrimaggioriguer- rieriarneli,fpoglieeinfegne,vago deli' armi,in- torno a quelle congenerofo fpiritofcherzato,talché orl'elmov'acconcianealcapo, orla
vilierajeorla taglientefpada vi cingerlealfianco,oralpettola.
pelantelorica,etantoinatto grave,che dileg- giericomportandoneilpefo,intrepidofoffrìfteedell*
elmolacornante eretta ,e'l torbido lume del tratto fer- ro;qualunqueammaeflramento ancora,qualunque dote,qualunque pregio a perfetto guerriereficonvenire egregiamente imparslle. Impararle lotto peritiflìma difci- plira a trattarl'armi,a durarlemembraaifaticelidi- fagi,ediavvezzarleforzeornelpiano,orlieti' ertoiaìmilitariefercizj.Imparale qual indurirla, quaimodi, quai regolamentinelle(anguinofebattaglie ilTrace ufaile,ilMedo,ilPeritano, quei della Gre- cia,ilatiniguerrieri, eogn*altrabellicoiàgeme.Im.- para.
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pararledailoroTortitieventidoveleferie valertè- ro, e dove piucchèellel'ingegno,quandocontroi nemicigliutiliftratagemmiquandoimaturiconfi- glibifogna(Teio,comelecongiurateinfidielìfeoprif- (éro,ecomeipronti rimedj a quelle ovviare s'imma- ginafiero,con tutto ciò chealladivertita
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deifatti > dei tempi e dei luoghifolleopportuno.Econqual animoperciòinVellerriportarnon vedovelleallor- ché cintodinumerofe /quadre fremea?Si,nell'afpet- tofratantialtrivalorolìguerrierigraveegenerofo duceciviconobbe,ilcuimaeftofo brioa queiche vifeguìvatiodava intrepidezzaecoraggio,iqualia Voi dietro avvalorati, elìcurifoprainemicifipro- eftragi,eruine. Quindi poifeilprelènte tempoin cuimancanoleoccafionialcombattere,perchèfon ceffatedelguerregiarlecagioni,einpaceper tutto tranquillavitalìvive,altreviniegadelvalorvoftro pubbliche pruove;nonpuòegliperòfarsi ,cheal mondoquellolìafeonda,ediciafeunoaperfettano- tizianonlìa,cheilvollrocoraggiobaitifolo incon- troanumerofe armate fchiere;onde intrepido efi- euroincampo aperto cerchiilnemico eIoaffligga;
epofiàintanto or penetrar leccati,ruinarfortezze abbattermura, ora disfareeferciti ,atterrirfquadre,.
fugar guerrieri'..
Dallefinqui divifatecofe,ECCELLENTISSIMO SIGNORE,Voiottimamente conofee ognuno,eam- mirerà"lèmpreinciocchéallàperefiappartiene digran fentimento, nell'ingegno valevole penfaiore,ottimo dimoftratornellepruove,nell'armiefpertiflìmoduce, eneititolie neglionorifamofoperfonaggio.Però feeffegiuftamentebenficonfiderano,piuttofto fìupen-
dequalitàchevi adornano " pofìandire,manon già chevirendanounperfètcìffinioeroe. Quella voftra colluirati itimavitachepotendoataovolerelibe- ramentevivere,laudevoli/fimicofiumifadi sèmi- rabilmente conofecre,quellasiche vi rende un per- fetti(Timoeroe.
Cheun Cavaliere,guailieteVoi,acuilanobil- tàdellacuna,lachiarezza delfangue,elofplendor de'maggiorinon ifpiranoehe fuperbi penderi,chema- gnanime idee,fralenatiemorbidezze,fragliagido- meflici,fraledeliziepaternecon tenuti Himoviva.
UnCavaliere»acuil'altezzadelnome,ladiverlìtà deglionori,lamagnificenaiade*titolinonricordano chepompe,falli >grandezze,privatamente meniifuoi giorni.UnCavaliere»ilquale colla copia delle ricchez- ze,e colla opportunità de* comodi,potendoaipiacerie ailuflìliberamente darli,virtuofa vitalielegga;qne- ftoèche foltanto eroicouomofraglialtriuomini vi manifestanoNonè gloria al navigante,Te dall'onde tranquillefalvòlavita;gloriabensìè aluifedal tempéftofo marefalvoliriduffèinporto, fe dalvo- race fluttofeppe felicemente camparli,Gloria è a Voi pure,folche nellafcioltalicenzadelfècolopreferite, nelle viziofeutenze dellacorrotta difciplina,enelle pronte occalìonia'fallimenti,Voi nonebbefrafuoi ieguacil'ingannevolemondo,che lungida elfo divi- vere piucche vi rtuoram entevipiacque.Immagino pe- rò quanto cotal vitafullaprimaa!cieco lento gravaf- fe,figuroinVoii lùoi continurrimproveri,compren- doleinternerifiè ,leacerberipugnanze,ivicende- volicontraili,e confedero inoltre quantaoperaegli ulàlTeapotervida quellarimuoverejecheadogni fuosforzoilvollro agitatoanimo femprepiùfermo e co-
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ecollanteripugnò,fimantenne.Egliimpegnofiìa tuttopotere farvicomprenderequanti»ilrigidocam- minodivirtùmalagevole("offeafeguirfi;quanto va- letTeroafarlietiidichelìvivono, ftioltczza di co- ftumi,libertàdipaflìoni,sfrenatezza d'affetti;quan- toinpruova dolce cofa fofferoidilettieipiaceri.Ma Videl'infelice>che vani tornavano aluinell'effet- totalidilegnije a (limolarvialtravia prendendo,par cheritentilevocivifaceffeinternamente fentire,edt- eeile;Fino aquando con manifeila vergognaeflu- pidojelento,evilefraglialtriuominitipotraidi- re?QuandoceiTeraquelladiteindegna, edaltrapiù altieraed ollentaia vitaIcgnir-ii ?'Filacciarilèntitoin- terne ecrucciofo,ciocché damaldicentiuomini della tua perfona fattamente elìparla,efifcrive.Vedi che quelle non folamente per fatto,maa udirlefon pure gravi e incomportabili cole;ea palfarlc con be- nignoanimo, e intrepido cuore invendicate,latuafti- ma,iltuodecoroa'qualinonmancanogliop- portunimezziallavendetta,no'1devono comportare.
Vivano sfoderata vita, né curinodivantaggio coloro foltantoa'qualilanatura feceumilinafeimentifor- tore,chelafortunanonpensò mai dalla loro battezza ad alto grado levargli,o chelacondizione diefsidalla gentenonpurlìfappia ,eilnomedeltuttoignoto ila,eieopere feonofeiute.Atechesigrandelei ,cofe dituagrandezza degnefolliconvengono. Lattiaad altrieilrigorde'collizmi.e leafprezzi:, e dimodo Vivi, checoi cittadinifolazzi,coi luteie colfallosiala tua vitaappóte flefso felice ,appol'altruiopinione fama- fa,Nonpoteronoperòsiveienofidettamichela fenlicivaparteaVoiporgeva con pravo effettonelvo- litoanimo rimanere;poichéeglituttoa feguirlaragione difpO;
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dilpoflo,qualunque (convenevole cofo5a cui ragionrf- pugnaftè, abborriva. Quinditevoftre azioni tutte unsi mirabileeventoanno avuto,che poftonoefieveramente fervirt divirtuofoefempio a' mortali,d'ammirazione a tiafeuno.Già quella nobile dlfciplina che fece a'hio- fofìantichifommagloriameritare,parche face f -
(enovellamente ritorno, e a di noflrr rltuceflèinVoti e piùdegnamente.ImperocchéefEiper quanto deiloro fatti leantichememorie poffbno a noi teftlmonianza fire9 ninoaltrimentida quel che efé riffero,oinfegnarono rigidotenol di viia'fegu irono;maVoi e per opera e per cofe [crinefletèfommamente da celebrare. Voi oltre di averImitorfloltifsimeLettere a un libero penfatore>per faread evidenzaconofcere quanto neteffariamente da qualunque» ancorché feoftumatouomo,una perfettamo- ralefidebba apprendere;altrediavere controlamao*
rnettana religione,efuoidifenfòriicriticiDialoghi com- ponijoltreladottifsrmaDiflèrtazionecollaquale glierroridelSignor di Spinola eiperfidifuoiprincipi jncontraftabilmente e difcovrlfle ,e vituperarle;laude- VolilTìmOntìileazioniancorafolleTempre ammirato.
£eeftofiriguardino effe neicriftianidoveri,e in loro mirabilmentefifeorgeilculto a Dio,ilrifpetroaliare*
ligione,l'offervanzaalleleggi.Siriguardino nell'interna morale»e ih effe integriti di cuore,oneftàdi penfierii probità di coflurhifivede.Siriguardinonell*effrìnfe^
che dimoflranze. e ratte efemplariflìme,enotabilifo- no.Vcggafi pertantoilvoftro gentilizioTempioeretto a Riverenza dirioflraaddolorataDonna,conquantadia- voli e neper VoifiFacciamagnificamente adornare; 9 3uindigliuomini prelènti,elagentechefaràdopo noi allafuamagnificenzacomprenda ,thenon giàper fuperbi palagi ,per dilettevoli mura,perinutili edifizj
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ma*per pistole memorieivoftridifpendjs'impiegaro- no. Eglijperciocchélepolente(ìnomina,inseife- polcricontieneche dei voltripattatileceneriracchiu- dono! a* quali per Voi quei delle nobili donne s'ag- giungono nella voftra famiglia imparentate;sueia- fcunodeiqualidi(cultomarmoun fimulacrol'innal- za,quellavirtùlignificanteche piùfeceinvitati defontafamofa.Quivifraglialtriquello della Pudi- ciziafivede di simirabile actifizk»econtanto in- gegno formato, che lottoalduromarmoilquale fa rcobilveloainudimembri,diquellidstintamente ciafcuoojfènzachèlamodeftia patifca feoncio,chja- rìflìmotrafparifce;onde con Tua meraviglia ebbe for- za trarre a se da lungidipiù ftranieregentiilcu- riofofguardo,ilqualepoiché venne e lovi<la ,l'am- mirò3ne ftupi, attonitorimafe.Aquello- è ancor fimigliamenelladiaftructuraemateriailnudofi*
mulacro dell'eilinto aoftro Signore,ilquale perVoi nelpicciolo^Tempioeietivoftripollatifaràfèpol- craledovrà limarlijlacainuditàha pure per co- prirnentoun marmoreo velo cheingegnofamentefa folto dise' lemembratiratpaiire .Riflettaliallavoftra efattae petièttiffima condotta, negliaffaridelpolitico governo sudiquella gente,oraallavoftracurafog- getta, e fenza alcuna riprenlione fon di lode degnifi- fimiivoftriconfiglineiramminiftrare ,lavoftrapru- denza nel reggere„ilvoftro fiperenelregolamento altrui.Fin da chela fignoria dello flato feceinVoi de- gnamentepaflaggiofraìvollrifudditileiniquità nonlìconobbero,lediflenfìoninonfifentirono,nè mai ebbero luogoleopprelfioni:violenze,gaftigiii, equerele furono adeffinomi del tutto ignoti,e l'u- tile,eildovere-trionfarftvide mercè l'amor voftro»
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meicc.'avoftrap!«l,onde trova ronioVoi ogni voi.
laeonPadre» e un Sianole,taehimai,avcuJo ricorloallevofl'ecafe,fuPartitovietato?Achifi niegf)ilvoflrofavore mentre fu;eciiu ?N'iunavolta inVcjìconobbero(corredadinatiio 3ipre/.zadi rrotedure,ne voce altieraotorbido tiglio;masi nellamenomapente,thenellapiùgrave»amsbiie,av- vei cnte, grazìi-.f" viammiròfeir.pr-ciafeano,Nemai peiò dal voflro favorelaragionef.'vinta,rèi!alfa voftrapietàildovere, nè dalla voftra benevolenzail giudo. Favorìfleivolitiperquanto vi convenne, vi feceroiprieghiefaudevolequalorafuronefiìpiùdo- verofi,eamalleognuno,non ad eccefioficcheavefle potutoinJorrimiramenomofeonciofbffrirlagiu- itizia,Qualora o bifogno,ofimi!cagioneilcon- feritiva,adefiìlevoftredoviziefifpendevanofla- feiamftareifegretìIbvvenirnentiche quiavetepre- flato,etuttavialargamentepredateacoloroche obbligaztondinatali,epovertàinficine fanloro forte rniferaevergognosi)equeidoni ancora,queitri- buticheda'joioo per gratitudine Vifiporgevano>
operdovere vi convenivano,quelli(oh di vofira pietàdegnilTimoargomento!)fidìfegnavanopure a rifioraredipovertàleingiuriecherniferaeringra- ziatagentepremeva. Chipuò dire perciò guantoa fudditilavofiraperfonafafelnprefara, e comeefiì gravemente portino efiereaVoi lontani,qualoraa', piùimportanticolequilanoflraPartenopevihafò- co?F,piùavrebbero dicontriflarficagione,feat- tentvflìmiuominiinvecevoftralàaldilorogover- no non fòdero.Maechipuò dire ancora comeliete Viriceveronoqualunque voltaVoiviporta/tenelle lorcontrade?DiVoi allora godeaciafcuiioinmille guife
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guife,eaitardivecchifnlrincrefcevacheilviver conodipoterlungamenteeflereneivollrifervigi lorovietava;maaltrageneraziondipiaceregliface- va conforto prendere-penlandochediSignoresi degnoiproprjnipotirimanevano.IlCiclo Voltein- finitefeongiurarontutti ,acciocché fopra lavoltra falvez- za aveflè benignomirato,eivoflrivantaggi tuttodì licrefcclTèro,emercélafeconditàdell'Eccellenti ITÌma D.CARLOTTAGAETANI,a VoicariffimaDonna e Conforte fla cuifommaoneHà,lecuipregiatilììme doti, c laudevolimaniere chelafannofral'altregir altamentegloriofa,avanzanoqualliafìfacondia,che avelTe dicommendarla defio ) con un vago germe vo- ftronetlornipotilìpoteITèun.italfelicitàcontinua»
rej e quefte come giufltffime dimande furono peruti- lediVoi prontamente efauditc.DaVoiligodono feiicilfimie falutevoligiorni)nellagraziadelnoftro RegalSovranoedeglialtriIfranieriRevifate tuttaviamaggiore,neglionorivieppiù vicrefeetee negliavanzi; e fopra tutto,non fono ancora degli an- nipredò a ttndeci,cheildegniiTìmo Primogenito a Voi nacque, e dopo elfoaltripiù.a'qualifaràdmag- gior pregioefTerevollrifigliuoli,eches'ingegnino con ifludio anzi faticolò che no, fìmigliawi negliatti loro,levoftre gran gerla imitando. Si, voi intinto, che per voftra (ingoiar gloria naftefte d'un tanto Pa- drefigliuoli,non avretelapena dialtrondeprender efempio a farvi nelle voftre azioni iàrnolì,nè a voi faràlafaticagirlungipercercarea quelleregolatri- cenorma, cheIbi-tantovibaltacontemplarneilvo- flrogenitore,della cui virtù a ragione ne vafuperba l'Italia.Chi più diluinegliattifuorefemplare?Chi più.nelportamentocompollo,piùnell'ariagiulivo., nella
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nellagraziapiùfavorevole?Chipiù diluinetPanimo eguale,chefortunatevicendeebberosineitri- lliavvenimenti Tempre fermo, cheneifelici?Singola- riftìmifuoipregifono l'elitrealbene totalmentein.
cimatojl'eflèrbenigno,egiovevoleaciafenno.
Quella Aia piacevole gravitàdell'affetto,quell'avve- nenzaneldire,quellagentilezzane'tratti,quelle totttiimaniere nell'ufar contuttichinon (brpren- d'ono?Inluinonfipoteronogiammainotareoec- cedi,o inconvenienze;uè mai fu veduto negli abiti immodeflo,fmoderaA> neiludi,incontinente nei co- modi,onelleinutilifpefcprofufb;o diflìpatorenel- lericchezze,oinqualunquealtracofamenchè rego- latoe attento
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ConruttociÒ,ECC E L LENTISSIMO SIGNORE, lareaemalvagia invìdiaallaquale forfè dellevolìre virtuofe opererincrefceva,non ha mancato,come aipiùféhfiitìuominiaddiviene,d'enerviodiofariva, lefe letteraria ufarcon Vofilfuofolleardire;ma VirtùdalPima partevincendola,dall'altraOperandola hfama,anno ognivoltalafuatemeritàvergognofa Tenduco:«Voi fchernendolaintanto,quellovi(lete dileiTempre curato, che l'intrepido viandante allorché
«controfcmira dellafredda ferpelaminacciante coda, avendole giàilfuperbo capo recito.Ellatancaglo- ria,onde adorno ne andate,fecoftefiamal compor- tando, macerandola interno livore:efiavero f volte infinitefife léntir e rabbiofa oltremaniera, e dolente) cheleooftoigettamai nonfiporrannodipregiome- nomare? venghi,venghi altro eroe, emercè di quel- lointieramentefiperdano;mavanrffìniiifuoidefi- derj, poichétuttodìvirtù virende ferapre più chia- roe conoftinto.Ellacon.folleingegnoioqoeltìe
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ne" futuritempi pur tentaetenterebbeI*iniquale voftre veriffime e convenevoli lodi,adulairie ienon verefarleapparire,fcquantoefTaprontaa'dannivo- lt ri>tanto e più dei voltri onoriibìlecita lafama,ve- ridica cosinonfacefle. allagente tuttafentirfi :Popoli, qualunque voiliete,a'quali delgranRAIMONDO farannolelodimanifefte,ah!mnfacciavoftracre- denza inmenomaparteodifficile,odubbiofàdi nonmai penfata. adulazione lievefòfpetto,od'altro a quale invidia-rea'viracnaffeipoichéda tantole fue opere fonojes!da commendare , cheféallena- turalimie forze altre maggiori amefolTero concedu- te, fattami di più celebrarlo fervenre,quelleporrei tuttea.pròdi- lui,cercando e luoghinon maipiù:
penfàti» e viventinon conofcìuti;nè(limereiancora a* meritifuoidebito uffizioeconvenevoleaver pre- flato..Oltracciò la virtù chfamaingegnofe artefici
,
inriconofeimentodellevoftreopereallequalicon jpiù eccellenza nonfipotrà"daglialtrivenireiaccioc- ché quefte da quanto fìano fragliuominificonofeef- fero,ovunque ha potutoillorocorroinoltrarli,an- noinogniparteonorevoli fìmulacri aVoiinnalzato, non di puriflìmo oro,non di fino argento,non di fonduto metallo,odilucidomarmo,che fon (oggetti a fcntire del tempoedaceidifagi,masibenecheai fcuotìmenti della terra,alleingiuriede' Cieliea idan- nidell'etàrefìffono,etantopiù durevolififanno, quantoifecolipiù durano. Echi mai, perciòjfe co- sìonorevole virtù vi fece,fecosivimagnificado-
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L
verofamentelafama,potrà chi Voifìete ,equa!men- tedobbiateinpregio elTereavutoignorare? Si,che ben lofàciafeuno,efi'iogl'invidio!!ifteffiinterna- menteilfèntono,che nò più degno, nè migliore, nè
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più eminente ,cheinVoi d'intierouomoilperfetto caratterefirinviene;efeforfèdiVoifono alcuniper titolipitìgrandije moltiinnobiltà vi famigliano,e af- faiinricchezzeviavanzano;invirtùperòuomnonfi trovaaVoimaggiore o eguale. Impari,impari intan- todaivoflrimemorabilifattiaviverevirtuofavita eiafiuno; elafaticaabbianoiPadriiùlvoftroefem- piodegnazioni d'informarea' figli;quelli. Voiduce»
uniftanoladifciplinaalfapere;edalmondoebetan- tobene da Voi riconofee,(ìanolevoftre gefiaricor- dateTempre utili} fempre ammirabili, fempre glori ofe.
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