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L’energia solare

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Academic year: 2021

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Una risorsa energetica è «rinnovabile»

quando la sua utilizzazione avviene in un tempo confrontabile con quello necessa- rio per la sua rigenerazione. In genere, si considerano come fonti di risorse energe- tiche rinnovabili il sole, il vento, le acque correnti superficiali, il calore interno del- la Terra e il mare (maree e moto ondoso).

A eccezione dell’energia nucleare, del- l’energia geotermica e di quella delle ma- ree, tutte le forme di energia sul nostro pianeta hanno origine – direttamente o indirettamente – dall’irraggiamento sola- re; e questo vale anche per le risorse energetiche non rinnovabili.

Ogni anno arriva sulla superficie terre- ste un flusso di energia solare che è dieci- mila volte superiore all’attuale consumo mondiale annuo di combustibili conven-

zionali. Energia rinnovabile e pulita, in quantità inesauribile, ma non utilizzata direttamente su larga scala: perché?

Le ragioni sono fondamentalmente economiche: la tecnologia richiesta per trasformare l’energia solare in altre forme di energia più facilmente utilizzabili ha ancora un rendimento basso ed è troppo costosa. Per fare un esempio, una centrale solare verrebbe a costare 6-7 volte una centrale nucleare di uguale potenza. In se- condo luogo, l’energia solare su vasta sca- la è ancora ingestibile per la tecnologia moderna, che non è in grado di contra- starne gli effetti sul clima; una centrale so- lare di potenza equivalente a una qualsiasi centrale convenzionale necessiterebbe di un’estensione enorme (almeno 26 km2) e questo come minimo potrebbe produrre

sensibili modificazioni della temperatura dell’aria nelle zone circostanti.

Tuttavia, è ragionevole ipotizzare che in futuro le cose cambieranno. I costi di gestione diminuiranno e con il progres- sivo esaurirsi dei combustibili fossili questi ultimi saranno via via meno con- venienti.

Attualmente l’energia solare è utilizzata in varie forme. Una delle più diffuse consi- ste nella sua trasformazione in energia ter- mica a bassa temperatura: attraverso pan- nelli la radiazione solare si trasmette a un li- quido che si scalda, come avviene in una normale caldaia. Altrimenti, essa può esse- re convertita in energia elettrica, sia con l’u- tilizzo di cellule fotovoltaiche (che sfruttano la proprietà di certi materiali, come il sili- cio, di generare energia elettrica se colpiti

SCIENZE DELLA TERRA PER IL CITTADINO

L’energia solare

[Science Photo Library / Grazia Neri]

La radiazione solare concentrata per mezzo di specchi.Gli specchi lineari del complesso di Kramer Junction, nel Deserto del Mojave (California meridionale, Stati Uniti d’America), riscaldano un fluido (che scorre nei tubi paralleli agli specchi) il quale a sua volta porta in ebollizione dell’acqua, mettendo in moto le turbine che generano energia elettrica. La centrale

ha una potenza complessiva di 354 MW. Nel prossimo futuro sarà possibile realizzare centrali di potenza tale (molte mi- gliaia di MW) da produrre energia elettrica sufficiente a rifornire le reti di distribuzione oggi alimentate mediante la combustione di carbon fossile e petrolio o con l’utilizzazione di materiali radioattivi.

1 SCIENZE DELLA TERRA Lupia Palmieri, Parotto, Saraceni, Strumia, Scienze naturali © 2011, Zanichelli editore S.p.A.

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da radiazione solare), sia con la conversione di energia luminosa in energia meccanica (e di quest’ultima in energia elettrica). Una

possibilità già ben sviluppata – ma ancora costosa – consiste nel ricavare energia dalla combustione di biomasse, cioè materiali di

origine biologica, o dalla loro trasformazio- ne in combustibili liquidi o gassosi, come il metano.

Il Progetto Archimede

Gli specchi parabolici non sono probabil- mente un’«invenzione» recente.

Alcune fonti storiche riportano che specchi simili furono utilizzati come armi da guerra su idea di Archimede, matematico e fisico greco (uno dei maggiori scienziati dell’anti- chità) vissuto a Siracusa nel III secolo a.C.

Oggi esiste un progetto – chiamato Progetto

Archimede – che prevede di integrare la centrale termoelettrica di Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa, con un impianto termosolare (detto solare termodinamico), realizzato dall’ENEA in collaborazione con l’ENEl.

La tecnologia dell’impianto si basa su spec- chi lineari come quelli raffigurati nella fo- tografia della pagina precedente.

Dividetevi in gruppi e avviate delle ricerche sul Progetto Archimede, ma anche su altri eventuali progetti che hanno come tecnolo- gia di riferimento il solare.

Suddividetevi i temi delle ricerche e al ter- mine del lavoro povate a raccogliere le con- clusioni di tutti i gruppi in un unico docu- mento di classe.

RICERCA

Il flusso di energia.Per ottenere un flusso di energia elettrica costante, che la renda di- sponibile anche se il soleggiamento è insuf- ficiente, occorre collegare l’impianto alla re- te elettrica di distribuzione nazionale, op- pure utilizzare un sistema di accumulo del- l’energia elettrica (batteria). Inoltre, per utilizzare l’energia fornita da un sistema fo- tovoltaico è necessario trasformare parte della corrente continua prodotta in corrente alternata.

Il generatore fotovoltaico.È costituito da

«celle» che, assemblate, formano un «mo- dulo». Più moduli collegati in serie (uno do- po l’altro) formano un «pannello», ovvero una struttura rigida, ancorabile al terreno o a un edificio. Un insieme di pannelli colle- gati in serie costituisce una «stringa». Più stringhe collegate in parallelo (una a fianco dell’altra) costituiscono il «generatore foto- voltaico». Il collegamento di questi elemen- ti in serie permette di aumentare i valori di tensione; quello in parallelo agisce sulla po- tenza del generatore.

Lupia Palmieri, Parotto, Saraceni, Strumia, Scienze naturali © 2011, Zanichelli editore S.p.A. U N I T À T2•L’atmosfera e il clima 2

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