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La nuova rivista italiana dei medici di laboratorio

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Academic year: 2021

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L’attività editoriale della SIMeL inizia con la sua costituzione nel 1986. La presentazione di Angelo Burlina della rivista “Progressi in Medicina di Laboratorio” (PML) (1) affermava che la rivista (bimestrale) intendeva diffondere i risultati delle ri- cerche nell’area della medicina di laboratorio (pa- tologia clinica, biochimica clinica e microbiologia clinica) mediante la pubblicazione di contributi cli- nici, sperimentali e tecnici.

Nel corso dell’attività come Redazione di PML, dal 1987 al 1992, si è lavorato per dare ai contri- buti scientifici (in italiano) un minimo di rigore formale, per diffondere editoriali ed informazioni di stimolo alla crescita culturale dei lettori e per ottenere il riconoscimento della comunità interna- zionale mediante l’inserimento negli indici biblio- grafici.

Alcuni di questi obiettivi sono stati raggiunti.

L’index no. Per questo nacque nel 1993 l’idea di moltiplicare lo sforzo per due, producendo una rivi- sta interamente inglese (“European Journal of Laboratory Medicine”, EJLM), con caratteristiche di elevato rigore formale (2), ed una italiana (“Medicina di Laboratorio”), che sostenesse la pri- ma diffondendone i riassunti e svolgesse le funzioni di notiziario e pedagogiche della vecchia PML (3).

Alle soglie del 2000 la redazione di Medicina di Laboratorio, dopo una riflessione sul’esperienza maturata nel corso di 14 anni di attività, ha avanza- to una proposta, secondo la quale l’attività edito- riale SIMeL avrebbe dovuto strutturarsi in tre livel- li, ciascuno con finalità, metodi e risorse proprie: il primo livello avrebbe dovuto essere puramente scientifico, in inglese, con la collaborazione di col- leghi di altre nazioni europee; il secondo puramen- te formativo-didattico, in italiano, nella forma di una collana di pubblicazioni monografiche; il terzo puramente informativo, basato sulla diffusione con le nuove tecnologie (INTERNET) e portato su car- ta solo in forma ridotta a basso costo e ridotto im- pegno editoriale.

Giunta Esecutiva e Consiglio Nazionale hanno mantenuto due dei tre livelli proposti, rimandando il primo (scientifico-internazionale) ad una secon- da fase e chiedendo di ampliare il terzo con contri-

buti a carattere tecnico-scientifico, formativo-di- dattico e divulgativo.

Preso atto delle decisioni, la redazione si struttura quindi in una forma adatta alla pubblicazione di un periodico con le seguenti finalità:

diffusione di ricerche tecnico-scientifiche, con ca- ratteristiche formali meno rigide rispetto a quelle di PML, EJLM e ML ma egualmente corrette tra- duzione, sintetizzazione e citazione di materiale ti- po documenti standard, linee guida, rassegne com- parse nella migliore letteratura internazionale pro- duzione di note redazionali e di editoriali a scopo informativo sulle attività della SIMeL e sugli avve- nimenti della scena politico-istituzionale di interes- se per la sanità ed in particolare per i servizi di la- boratorio.

Tra le novità della nuova rivista rispetto a ML una rilevante è costituita dallo spazio dedicato alle ras- segne e dalla sezione delle “citazioni flash”.

Questa sezione trea ispirazione da un famosissimo servizio della pubblicazione del College of American Pathologists, CAP TODAY: i cosiddetti

“selected abstracts”. Il 30 gennaio di quest’anno Ë morto Stanley B. Burrows, autore dei selected ab- stracts ininterrottamente per ben 17 anni (4).

Burrows, direttore del Dipartimento di Patologia dell’Episcopal Hospital di Philadelphia, era famoso per la sua leggendaria produttività. Scriveva perso- nalmente i suoi “abstracts” la sera o nei fine setti- mana e li distribuiva mensilmente ai medici dell’Ospedale. La sezione del CAP TODAY che Burrows curava ha raccolto sempre il massimo dei consensi, più di qualsiasi altro contributo. Nei soli ultimi due anni, gli abstract di Burrows sono stati selezionati da ben 113 periodici scientifici.

Non abbiamo la presunzione di raccogliere noi il testimone di Burrows. Tuttavia, dopo aver ammira- to per anni il suo lavoro, ci piace pensare che possa essere un servizio utile anche per i colleghi italiani.

Nell’era di INTERNET e della disseminazione a velocità neuronica della conoscenza scientifica, forse un approccio che valorizzi l’internalizzazione individuale e la riflessione lenta sulle nuove cono- scenza può dare qualche positivo risultato.

Almeno così noi speriamo.

La nuova rivista italiana dei medici di laboratorio

Marco Pradella

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Bibliografia

1. Burlina A. Presentazione di “Progressi in Medicina di Laboratorio”. Prog Med Lab 1987;1:1-2.

2. Burlina A. From “Progressi in Medicina di Laboratorio” to “European Journal of Laboratory

Medicine”: changing with Europe, changing in Europe. Eur J Lab Med 1993;1:1

3. Burlina A. Il nuovo periodico ufficiale della SIMeL.

Med Lab 1993;1;1

4. In memoriam: Stanley B. Burrows, MD - 1929-2000.

CAP TODAY 2000;14-3:74-6

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