• Non ci sono risultati.

~TATI~TI~A ANAlITI~A· P~R l' ANN~ 1R8~

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "~TATI~TI~A ANAlITI~A· P~R l' ANN~ 1R8~ "

Copied!
194
0
0

Testo completo

(1)

MINISTERO DI AGRICOLTURA, INDUSTRIA E COMMERCIO.

DIREZIONE GENERALE DELLA STATISTICA.

CAUSE DI MORTE.

~TATI~TI~A ANAlITI~A· P~R l' ANN~ 1R8~

E

NOTIZIE SOMMARIE PER L'ANNO 1890.

MOVIMENTO DEGLI INFERMI

negli ospedali (1887), nei manicomi e. negli ospizi di maternità (1889).

HO~1 A .

TIPOGRAFIA ELZEVIRIANA di Adelaide vedo Pateras

1891

(2)

.~

(3)

lililiifiliiììillilllllllllOlli1 1111111111111111111 1Illlilillili 11111111 1IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIflfillfilii 1lll1ll1l1iiillllllllllllllllflllliTITIi1iil1TìlllrTIfiTTIITillllllllllllllllllllUllllmllllllllllllnlIII mlllllllliiJiiiiiiiifliiillillil iiliìiTITIi1iil1T1II1 1lIIIIIIIii 111111/1 I 1111 Il I lIiTIITiTITTIiTIil li/l I Iilli 11111 Il 1 IIInTlllilii

STATISTICA DELLE CAUSE DI MORTE

negli anni i889 e i890

INTRODUZIONE.

§ L

Metodo di esecuzione della statistica.

/ /

La statistica annuale, delle cause di morte fu iniziata coll'anno 188 I e fino a tutto il 1886 fu eseguita pei soli comuni capoluoghi di provincia o di circondario o di di-

stretto (I), i quali abbracciano un quarto, circa, della popolazione del Regno (2). Col principio del 1887 essa fu estesa a tutto il Regno, non esclusi i più piccoli comuni rurali; ed ora per la terza volta si rende conto della mortalità avvenuta in tutti quanti i comuni, per singole specie di malattie, colle cifre relative al 1889 e al 1890, le quali possono confrontarsi con quelle pubblicate per i due anni precedenti.

(1) Nel Veneta e nel Mantavana nan essendO' istituiti i circandari, per la speciale circascriziane amministrativa che vi fu canservata, si incluserO' nelle statistiche delle cause di marte i camuni capa- luaghi' di distretta.

(2) I camuni capaluoghi di pravincia (69), di circandaria (137) e di distretta (78) sammana a 284. La laro papalaziane alla data dell'ultima censimentO', fatta al 3 I dicembre 188 I, era di 4,50'9,159 abitanti nei primi, 2,0'22,728 nei secandi e 550',276 nei terzi, e camplessivamente 7,0'82,163 abitanti,

<Ciaè un quarto circa della papolaziane del Regna, che si era travata di 28,459,628. La papalaziane dei singali comuni nan può essere canosciuta che mediante l'aperaziane del censimento. Negli inter- valli fra due censimenti nan potrebbe essere calcalata annO' per annO' calla semplice aggiunta dei nati e la sottraziane delle marti, presa per base la cifra dei presenti secondo l'ultima censimento, perché :gli spastamenti che avvengonO' da camune a camune nell'interna del Regna avvero per emigraziane :all'estera, da un lata, e per immigraziani a rimpatrii dall'altro, nan possono essere conasciuti can

sufficiente esattezza.

(4)

- I V -

La statIstIca delle cause di morte si fa raccogliendo sopra schede individuali e nominative dei defunti le dichiarazioni delle malattie che causarono la morte, rilasciate e firma te dai medici curanti, o in mancanza di essi, dai medici necroscopi che danno il permesso di seppellimento; pei bambini morti poco dopo il parto le dichiarazioni si fanno dalle levatrici.

Le dichiarazioni originali si spediscono, a cura del sindaco, e pel tramite delle Pre- fetture, all'ufficio centrale di statistica, dove vengono esaminate da medici, che contras- segnano ciascuna di esse con un numero, corrispondente all'analoga voce di una clas- sificazione prestabilita (I).

Non mancano adunque le migliori guarentIgIe di autenticità nei documenti e di competenza per parte di coloro che fanno le dichiarazioni delle cause di morte e di coloro che ne fanno la classificazione per la statistica sanitaria; poichè gli uni e gli altri sono medici, e le notizie le ritraggono dai documenti originali, non da copie.

Nè dobbiamo risparmiare i dovuti encomÌ al personale dei medici, che volonterosa- mente, senz'alcuna remunerazione pecuniaria, e per l'unica soddisfazione di contribuire ad un'opera scientifica, concorrono a fornire le attestazioni delle cause di morte secondo loro scienza e coscienza. Poche, relativamente, sono state le lacune per mancate denunzie. Sopra un totale di 768,068 morti nel 1889, le dichiarazioni si ottennero per 748,259, vale a:- dire in 974 casi su mille; solamente in 19,809 casi, cioè in .26 su 1000, non si potè avere la indicazione della causa di morte. Nei due anni precedenti, la proporzione era stata quasi identica; poichè nel 1888 mancò la dichiarazione della causa di morte in 22 ogni 1000 casi, e nel 1887 mancò in 26 su 1000 (2). La mancanza di tale dichiara- zione non è avvenuta quasi mai per rifiuto dei medici di rilasciare il certificato; ma perchè in molti comuni di montagna, molto appartati, accade non di rado che soccom- bano persone, e più specialmente fanciulli, senza aver ricevuto assistenza medica, e in questi casi riesce talvolta difficile al medico necroscopo di specificare la malattia che fu causa della morte, in modo da poterla classificare in una delle voci dell'elenco nosologico (3).

Colla legge 22 dicembre 1888 sull' ordinamento dell'assi~tenza sanitaria (n. 5849, serie r) si fece obbligo tassativo ai medici di denunziare al sindaco del comune, in ogni caso di morte, la malattia che ne fu la causa,e quindi la raccolta delle notizie non (I) La statistica delle cause di morte, come le altre statistiche relative alla igiene e sanità pub- blica, si eseguiscono dalla Direzione generale di statistica, per cura di una sezione diretta dal medico dotto Enrico Raseri.

(2) Nel 1890 restò ignota la causa della morte in 23,358 casi, cioè in 29 su 1000 morti avvenute

in quell'anno. \

(3) Lacune simili si hanno pure nelle statistiche sanitarie dell'Inghilterra, della Scozia e dell' Ir- landa, come si può scorgere dallo specchietto seguente:

Anno T otale dei morti Morti per causa ignota Proporzione dei morti o mal definita per causa ignota

a 1000 morti

Inghilterra. 1889 518,353 25,466 49

Scozia 1888 7 I, I74 3,4 I6 48

Irlanda. 1889 82,908 6,054 73

Svizzera. 1889 59,715 3.19 5

Negli altri Stati che pubblicano la statistica delle cause di morte, l'elenco nosologico comprende uno scarso numero di voci, e le morti per causa ignota o male determinata sono somn1ate insieme a quelle avvenute per altre 1Ilalattie) cioè per malattie non indicate tassativamente nella classificazione.

(5)

- v -

dipende piò unicamente dalla spontanea collaborazione; ma abbiamo fortunatamente da fare con un ceto nel quale il sentimento del dovere scientifico e del ·pubblico bene sono più efficaci di qualunque sanzione legale.

Nella classificazione adottata per questa statistica, tutte le morti sono distribuite sotto 169 voci, secohdo un elenco preparato da una Commissione medica nel 1881, indi riveduto da altra Commissione nel 1883 (I) ed approvato dal Consiglio sJ.lperiore di sanità. Le 169 voci erano dapprima raccolte in XVIII classi (2); ma siccome l'ag- gruppamento delle malattie per classi dava luogo non di rado a critiche per parte dei medici appartenenti a scuole diverse, e non pareva in tutto conforme allo spirito di ,esame che anima la scienza medica, dacchè le nuove scoperte batteriologiche fanno ri-

mettere in discussione le antiche opinioni sull'eziologia di molte malattie, così per con- siglio della stessa Commissione medica, nuovamente consultata nel 1887, si stimò {)pportuno di rinunciare all'aggruppamento delle voci. Si è però conservato l'ordine in cui erano state enumerate le voci nell'elenco medesimo, perchè l'invertirlo o il rag- gruppare diversamente le malattie per classi avrebbe reso difficili i confronti dei dati piò l'ecenti con quelli degli anni anteriori.

La statistica non potrebbe dare la classificazione sotto 169 rubriche per cia- scuno dei comuni separatamente, senza eccedere le giuste dimensioni in cui deve conte- nersi una pubblicazione annuale di questo genere. Conviene adunque conciliare le ragioni della spesa con quelle della scienza, che ama entrare nei particolari. E ciò [adiamo coll'offrire minute descrizioni, non per singoli comuni, ma per l'insieme dei comuni

<li ciascuna provincia e per il complesso del Regno; mentre poi. per alcune malattie, meritevoli di speciale studio sotto l'aspetto dell' igiene, separiamo per ogni circondario e distretto, ciascun comune capoluogo (sia di provincia, sia di circondario o distretto) dall' insieme degli altri comuni dello stesso circondario o distretto; e finalmente abbia- mo diviso i morti nel totale del regno, per ciascuna delle 169 cause enumerate, anche secondo gruppi di età, e i bambini morti fino all'età di 5 anni secondo che erano di nascita legittima od illegittima.

Diamo a pagina LVIII l'elenco delle malattie secondo il quale si sono fatte le classificazioni, ed a pagina LX il modello della scheda individuale adoperata per raccogliere le notizie del sesso, dell'età, dello stato civile e della professione di ciascun defunto, fornite dall'ufficiale di stato civile e la dichiarazione medica del morbo che ha causato la morte.

Insieme alla statistica medica delle cause di morte naturale, pubblichiamo la statistica delle morti accidentali e dei suicidi avvenuti nel Regno durante l'anno 1889,

(I) La seconda Commissione, a cui alludiamo, era composta· dei signori professori A. Corradi, I. Moleschott, L. Pagliani, G. Sormani, C. Tomma'si-Crudeli, D. Toscani ed A. Verga.

(2) Le classi. erano intitolate così:

L Malattie fetali e vizi congeniti. - II. Malattie infettive, miasmatiche e contagiose. - III. Ma- lattie costituzionali. - IV. Malattie del sistema nervoso. - V. Malattie degli organi dei sensi - VI. Ma- lattie dell'apparato·~respiratorio. - VII. Malattie dell'apparato circolatorio. - VIII. Malattie dell'apparato digerente. - IX. Malattie dell'apparato uropoietico. - X. Malattie dell'apparato sessuale. - XI. Malattie di gravidanza, parto e puerperio. - XII. Malattie della pelle e del tessuto sottocutaneo. - XIII. Ma- lattie dell'apparato locomotore. - XIV. Morti accidentali. - XV. Avvelenamenti. - XVI. Suicidi - XVII. Omicidi. - XVIII. Cause ignote e non specificate.

(6)

- V I -

confrontandola con quelle degli anni precedenti, a cominciare dal 1865, cioè dall'anno in cui la indagine fu iniziata.

Finalmente diamo alcune notizie sommarie circa le. cause delle morti avvenute nel Regno nel 1890 (I), la statistica dei duelli avvenuti nell'anno 1890 e nei primi nove mesi del 1891, come pure la statistica sanitaria degli infermi curati nel 1887, per I 08~

ospedali generali, e nel 1889 in 66 manicomi e in 36 ospizi di maternità, dai quali è stato possibile ottenere le notizie.

§ II.

Popolazione.

Come abbiamo avvertito, non si può istituire un bilancio annuale della popo- lazione dei singoli comuni; poichè se si conosce il numero. dei nati e quello dei morti, non si ha notizia abbastanza sicura delle immigrazioni ed emigrazioni da e per l'estero e nei rapporti cogli altri comuni del Regno. Si sa anzi per esperienza che i grandi comuni si accrescono di popolazione più ancora per codesti spostamenti, che non per l'e.ccedenza dei nati sui morti; ma si ignora quale sia l'aumento causato dalle im- migrazioni.

In mancanza di notizie più dirette e sicure, se non vogliamo correggere le cifre del censimento con criteri arbitrarì, ci conviene partire dall'ipotesi che l'aumento medio annuale della popolazione dal 31 dicembre 188 I al 3 I dicembre 1889 sia stato identico a quello avvenuto annualmente fra il censimento del 187 I e quello del 188 I (2).

Per i comuni capoluoghi e per i circondari nei quali fu censita a questa seconda data una popolazione inferiore a quella del IS7I, abbiamo conservata inalterata per il 1889 la cifra dell' ultimo censimento, non avendo· elementi sufficienti per stabilire se la diminuzione abbia continuato a verificarsi negli anni susseguenti.

La popolazione del Regno alla fine del 1889, calcolata nel modo testè indicato, sarebbe stata di 29,969,654, cioè di 1,510,026 in più del 1881.

La popolazione dei 284 comuni capoluoghi nel 1889, calcolata collo stesso metodo, sarebbe stata di 7,666,945 abitanti, cioè di 584,782 più che nel 1881.

A queste cifre di popolazione vennero riferite le cifre dei morti nel 1889 per cia- scuna malattia.

(I) Le notizie sulle cause delle morti nel 1890 pubblicate in questo volume non sono definitive, potendo essere soggette a qualche leggiera variazione pei lavori di revisione che si stanno compiendo.

I dati definitivi e particolareggiati per ciascuna provincia saranno pubblicati in un volume speciale.

(2) Lo stesso metodo viene seguito nelle statistiche ufficiali dell' Inghilterra, della Scozia e del- l'Irlanda e in quelle della Svizzera per il calcolo della popolazione a date differenti da quelle del censimento.

Nelle statistiche degli Stati dell'Impero germanico, le cifre di popolazione si calcolano ogni anno aggiungendo alla cifra di censimento l'eccedenza dei nati sui morti negli anni susseguenti e sottraendone

la cifra di emigrazione transatlantica.

Nelle statistiche austriache si suole ripetere ogni anno la cifra di popolazione ottenuta col censi- mento decennale. Nelle statistiche della Francia, del Belgio e dell'Olanda, la popolazione si calcola aggiungendo l'eccedenza dei nati sui morti alla cifra dell'ultimo censimento.

(7)

- V I I -

§ III.

Dichiarazioni mediche raccolte.

Nell' anno 1889. morirono nel territorio del Regno 768,068 individui, che confron- tati colla popolazione calcolata al 3 I dicembre dello stesso anno, danno per quoziente 25.63 morti ogni 1000 abitanti. Nei 284 capoluoghi morirono 199,893 individui e il quoziente di mortalità fu di 26.1 ogni 1000 abitanti.

Confrontando i dati dell' anno 1889 con qùelli degli anni 188r-88, si hanno le cifre seguenti:

ANNI

REGNO

Popolazione I

al 31 dicembre Morti

1881 • . . . . . 28 459 628 784 181

1882 • . 28 648 381 787 326

1883 • . 28 837 134 794 196

1884 . . 29 025 887 780 361

1885 . . 29 214 640 787 217

1886 •. 29 403 393 844 603

188'1 •• 29 592 146 828 992 1888 • . • . . • . • • 29 780 900 820 431 1889 • • • • • • • • . 29 969 654 768 068

I su 1000 abito Morti

CAPO LUOGH I DI PROVINCIA

CIRCONDA.RIO E DISTRETTO

N" dei I Popolazione I

comuni al 31 dicembre Morti

I

Morti su 1000 abU.

27.55 Ca) 281 7 001 047 199 050 28.4 27. 48 Cb) 282 7 008 977 201 228 28.7 27. 54 Cc) 284 7 073 601 205 439 29.0 26.88 284 7 283 077 210 705 / 28.9 26.95 284 7 348 696 207 040 28. 2 28.72 284 7 440 287 219 715 29. 5 28.01 284 7 521 474 214 447 28.5 27.55 284 7 593 739 212 772 28. O

25.63 284 7 666 945 199 893 26. 1

Come s'è detto, nel 1889, le cause di morte furono specificate dai medici curanti o, in mancanza di essi, dai medici necroscopi, per 748,259 casi, e restarono ignote per 19,809, sia perchè il defunto non aveva ricevuto assistenza medica, sia perchè la causa di morte non fu designata in termini abbastanza chiari e precisi perchè si potesse classificare in una delle 169 voci dell'elenco. Sono stati rarissimi i casi in cui

medici curanti abbiano rifiutato di redigere il certificato di morte.

(a) La statistica delle cause di morte per l'anno 1881 non potè comprendere le notizie dei comuni di Agordo, Fonzaso e Gerace, della popolazione sparsa dei comuni di Lucca, Pavia, Bobbio, Tortona, Tempio Pausania e della frazione di S. Stefano nel comune di Campobasso. Complessivamente questi territori contavano nel 1881 81~043 abitanti.

(b) La statistica per l'anno 1882 non potè comprendere le notizie dei comuni di Agordo e Fonzaso, della popolazione sparsa nei comuni di Tortona, Bobbio, Lucca e Tempio Pausania e delle frazioni di S. Stefano (Campobasso) e San Martino (Gerace). Questi territori contavano nel 1882 73,095 abitanti.

(c) La statistica per 1'anno 1883 non potè comprendere le notizie della popolazione sparsa nei comuni di Bobbio e Tempio Pausania e della frazione di S. Stefano (Campobasso). Questi territori contavano nel 1883 8,562 abitanti.

(8)

- VIII -

Confrontando le morti, delle quali restò ignota la causa, al totale delle morti av- venute in ciascun compartimento, si forma la tavola seguente:

COMPARTIMENTI

Piemonte . . Liguria . . . Lombardia.

Veneto . . . . Emilia . . . Toscana . . Marche.

Urobria . . . . Lazio . . . . Abruzzi e Molise.

Campania . . Puglie . . . Basilica ta . Calabrie . . Sicilia . . • Sardegna . . . .

REGNO.

TOTALE dei morti

1889

77 281 23 371 95 858 63 864 58 705 56 167 24 904 15 385 26 777 37 851 78 728 49 341 14 985 34 666 90 446 19 739 768 068

MORTI PER CAUSA IGNOTA o non determinata

Cifre Cifre proporzionali assolute a 1000 morti

1889 1888 I 1887

5 333 69 59 88

405 17 15 13

650 7 6 10

633 10 9 13

634 11 8 11

586 10 11 14

356 14 13 23

154 10 12 15

265 10 18 12

1 466 39 32 40

1 278 16 14 15

330 7 5 11

447 30 34 33

2 182 63 44 58

2 503 28 20 22

2 587 131 105 72

19 809 26 22 26

I casi di persone morte senza assistenza medica, o delle quali non potè essere determinata la causa del decesso, sono più frequenti che altrove pelle regioni mon- tuose del Piemonte, degli Abruzzi e delle Calabri e, dove la popolazione è molto sparsa.

Nei sei anni corsi dal 1881 al 1886, sopra un totale di 1,243,177 morti, ne ri- masero ignote o non determinate 10,699, cioè soltanto 8.6 per 1000 morti; ma la statistica di quel sessennio era limitata ai comuni capoluoghi, cioè a centri importanti di popolazione, nei quali l'assistenza medica può essere prestata in modo più pronto e generale.

§ IV.

Mortalità per le singole specie di malattie

in tutti i comuni di ciascun compartimento e nel complesso del Regno.

I prospetti A), B) e C) indicano in cifre assolute, in cifre proporzionali a 10,000 morti per qualunque causa (escluse quelle per cause non determinate) ed in cifre pro- porzionali a 10,000 viventi, la mortalità causata da alcune malattie infettive e localizzate e da cause violente, nei singoli compartimenti, per i tre anni 1887, 1888 e 1889 e in tutto il Regpo per l'anno 1890.

Esaminando la frequenza delle malattie nel 1889, 1ll ciascuno dei compartimenti

(9)

- - I X -

nei· quali si suole dividere il Regno, si trova che il vaiuolo fece vittime comparativamente più numerose in Sicilia (18.4 morti ogni 10,000 abitanti), in Sardegna (12.9) e nelle PugHe (12.5). Molto meno frequenti furono le morti per questa causa in Piemonte (0.3), nelle Marche (LO), inLiguria, Toscana, Abruzzi e Campania (1.4). Nel Regno si ebbero in media 4.5 morti di vaiuolo per 10,000 abitanti, proporzione più bassa di quelle avute nel 1887 (5.5) e nel 1888 (6.1). Nel 1890 la proporzione scese a 2.4.

Il morbillo fu grave in Liguria (10.0 morti per 10,000 abitanti), nelle Calabrie (9.1), in Sardegna (8.5) e in Piemonte (8.0); fu molto più mite nel Veneto (1.4), nelle Marche (2.1), in Basilicata (2.3), in Campania (2.4) e nelle PugHe (2.6). Media del Regno 4.6 morti per 10,000 abitanti nel 1889 e 4.8 nel 1890, più bassa che nel 1888 (7.0)e nel 1887 (8.0).

La scarlattina causò m~lte morti in Sicilia (3.8) e in Toscana (3.5); poche invece in Sardegna e Piemonte (0.9), e in Liguria (LI). Media del Regno 2.2, pure più bassa di quelle relative al 1888 (3.0), al 1887 (4.9) e al 1890 (2.5).

La difterite ha infierito particolarmente nella Basilicata (16.4), nelle PugHe (13.2) e in Sicilia (10.7) come nel 1887 e 1888 così anche nel 1889. Più rari ne furono i casi nelle Marche (2.4), in Sardegna (3.2), in Liguria (3.8), nel Veneto (4.0) e nel- l'Emilia (4.1). Media del Regno 6.1 nel 1889 e 4-1 nel 1890; mentre nel 1888 arrivò a 7.4 e nel 1887 a 8.3.

L'ipertosse causò in Piemonte 7.2 morti ogni 10,000 abitanti, nell'Emilia 6.6) nella Lombardia 5.8, nell'Umbria 5.3; in Basilicata soltanto 2.0, in Sardegna e Camp~a 2.1, in Sicilia 2.3. Media del Regno 4.1 nel 1889 e 4.3 nel 1890, più alta di quelle del

1888 (2.6) e del 1887 (3.8).

La febbre tifoidea diede nelle Puglie la proporzione di 13.1 mOlti ogni 10,000 abi- tanti, in Sicilia di 12.2, negli Abruzzi di 9.3, nell'Umbria di 9.0, ~n Toscana di 8.9.

In Liguria invece la proporzione arrivò soltanto a 4.5, in Piemonte a 5.4, in Lom- bardia, Veneto e Marche a 5.7. Media del Regno 7.6 nel 1889 e 6.8 nel 1890, di fronte a 7.9 trovata nel 1888 e 9.2 nel 1887.

I casi di trasmissione del carbonchio all'uomo furono frequenti particolarmente in Basilicata, Calabria e Sardegna; ma il numero delle morti per pustola maligna è venuto scemàndo progressivamente dal- 1887 al 1890.

Anche nelle morti per idrofobia si nota una diminuzione nel 1890 in confronto degli anni precedenti. Le morti per questa causa furono 1 ° 3 nel I 887, 106 nel 1888, II8 nel 1889 e 75 nel 1890.

Il colera asiatico non causò nel 1889 e nel 1890 alcun caso di morte nel Regno . . Le infezioni da. malaria, colle loro molteplici manifestazioni acute e croniche, fu- rono gravissime in Sardegna (29. I morti ogni 10,000 abitanti), in Basilicata (15.4), in Calabria (13. I), in Sicilia (12.4), nel Lazio (10.0), nelle Puglie (9.0) e negli Abruzzi (7.7) .. Nelle provincie sit~ate a nord del- Lazio, le morti causate da tale infezione furono relativamente rar~. Media del Regno 5.4 per 10,000 abitanti, identica a quella del 1888; ma inferiore a quella del 1887 (7.1). Nel 1890 la proporzione fu di 5. 2.

La dissenteria fu dichiarata causa di morte più spesso che altrove negli Abruzzi (4.3 per ogni 10,000 abitanti), in Campania (3.5), nella Basilicata (3.3), nelle Marche (3. I) e in Calabria (3.0). Media del Regno 1.9.

(10)

TAVOLA A.

COMPARTIMENTI

Piemonte . •

Liguria • . .

Lombardia.

Veneto . • •

EmUla . . . 1887 1888 1889 1887 1888 1889 1887 1888 1889 1887 1888 1889 1887 1888 1889

Toscana . • 1888 {

1887 1889

Marche. . , 1888 {

1887

Umbria . . .

Lazio . . .

Abru7.z1 e Molise

Campania ..

Puglie . • . 1889

{ 1887 1888 1889

{

!

~

1887 1888 1889 1887 1888 1889 1887 1888 1889 1887 1888 1889 1887 Basilicata.. 1888 1889

Calabrie. . ~ ~~~~

/ 1889 1887 Sicilia . . • 1888 1889

f 1887 Sardegna.. 1888 , 1889

1

1887 REGNO.. ~~~~

1890

- X -

Morti AVVENUTE IN TUTTI I COMUNI DI CIASCUN

CAUSE DI MORTE PER

.; o,!, alg;l II) Malattie tubercolari

:a <II~ Ql

Cl)

'P. o

~o <11- C\!

Q) :; o ~ ~

.~ ~ "'-"'Q) 'O ~ :s 'i:! <Il

~= <Il .... o ~

~ > ::a m

1 I 2 3 4

547 505 2 469 1 401 480 310 l 665 770 437 93 2 572 276

!J2 955 994 100 118 377 603 51) 109 133 942 105 766 1 623 3 615 1 100 565 1 595 1 989 1 040 589 1 019 1 615 922 457 638 1 568 323 396 325 685 351 399 737 422 612

~ <II

= cP

.... 'C

o ~

Cl)

~o ~ Q) .~ .~ Q) '" .s .... .o '"

;:::Cl) Q) .o

... Q)

A H ~ ~

1) 6 7

2 131 1 557 2 320 1 999 709 1 702 1 544 2 309 1 739 662 152 459 527 115 454 362 417 419 1 692 1 054 2 712 1 652 879 2 403 1 942 2 257 2 219 1 234 1 850 2 067 1 290 9751 1 807 1 172 1 042 1 698 S72 1 364 683

267 1 066 832 283 521 1 022

307 1 495 1 195 l 558 765 1 130 669 l 489 595 927 1 487 1 402 344 1 277 1 564 2 650

259 1 098 726 1 249 281 323 830 784 135

97 106

418 244 94 64 410 45 66 39 89 33 72l 34 112 41 190

224 143 197

169 185 223 71) 157 350 100 224 113 719 119 318 258 399 150 95 1 892 1 471 825 69 732 2 535 615 82 H3 491 221

!49 2 795 3 559 1 882 179 1 646 2 595 986 193 433 732 473 115 1 857 2 395 1 740 79 1 866 948 591 98 2 184 444 321 4 819 908 1 279 7 794 343 222

9 86 H5 139

112 416 746 382 70 591 3 811 640 76 435 l 186 227 301 388 2 635 1 149 230 6 656 3 246 1 195 176 5 955 1 987 1 219 52 171 139 48 44 632 172 24 65 931 612 64 3 73 8 16 249 2 3 768 14 63 1 2 939i 18 IlO 20 961 9 oSo 2 'l83,11 416 l3 800 6 444 2 2781 7 120 14 3941 7 396

2 150 585 2 036 1 448 428 2 062 1 322 1 037 2 008

245 244 233

784 515 343

552 549 550 367 88 522 332 209 427 274 313 532 370 137 725 636 220 610 678 257 731 652 367 1 635 709 317 1 177 742 397 1 264 2 588 1 058 2 499 2 264 544 1 972 1 515 637 2 089 4 260

2974 2 299

582 2 438 390 2 220 411 2 27:2 1 104 228 489 1 249 103 416 881 109 424 1 205 153 1 204 1 433 493 934 830 366 1 021 3 997 l 183 5 248 3 706 893 4 839 3 466 739 3 954 485 167 809 351 174 392 2311 154 434 24 637 I l 14 0 27 273 21 944 7 633 23 453 18 418112 275,22 75 6 12284,13 091,20441

<II ... II>

"'= '"

~o -C\! C\!_ <II~ Q) f'

c;;<:l SCI! Q)

-2

S~ C'3-;; =

'C'" ~ ~

C\! o

'O'B ... C\! ~o ;::1i .0pC\! Q)O 0 1:1 ~ ~ § ~ f

;S (I)

Il;

8

18 18 16 2 4 2 23 15 1 5 9 4 9 lO 8 12 13 8 9 5 1 11 18 27 40 49 41 63 52 44

~ m ~

9 lO 11 12

526 401 76 366 378 284 75 357 348 419 85 268

37 181 81 72

24 231 45 67

31 96 86 82

440 230 160 379 355 116 176 339 372 178 228 252 504 214 101 187 472 166 127 207 424 232 139 197 803

228 228 270 2UO 344 55 63 58

321 336 351 661 395 327 297 43 294 68 70 63 313 89 95 883 16 985 186 969 85

91 81 102 152 139 130 46 30 35 58 51 67 152 318 346

235 226 161 291 176 180 77 68 69 49 40 78 96 107 79 1 912 560 122 104 116 1 153 493

1 048 580 98 106 94 111

81 70

1 883 1 012 1 617 819 2 066 1 063

258 257 309

163 162 132 75

62 78

2 721 1 606 1 567

649 381 281

128 113 102

131 113 113 103 1 345, 82 58 35

87 690 106 23 43

60 826 175 31 33

137 2 448 117 134 60 138 1 953 365 143 108 101 1 711 391 149 85 51 5 404 1 435 306 203 80 4 008 734 216 235 37 4 013 926 194 224 57 2 234 33

46 2 102 172 28 2 100 185

20 15

!5 56 87 64

" --I

~§~ ~ S';]

CI! ] :"-1

'O i Q)",CI!

'§~ ~ E-t

13 14

388 4 926 395 5 243 333 5 737 113 1 848 136 2 142 130 2 126 645 7 157 584 7 386 517 7 471 242 4457 269 4 771 212 4 883 386 4012 259 4 036 235 4481 476 4 215 348 4 286 367 4418 74 1 188 75 1 221 78 1 250 61 72 59 158 144 132

~23

223 184 667 587 468 611 516 393

746 864 805 1 652 1 957 1 968 1 253 1 476 1 498 8457 3 448 8 636 1 835 2054 2 134 215 386 178 863 107 383 305 942 860 1 061 258 1 031 528 2 966 684 3 167 524 3 170 170 910 142 1 048 99 1 036 726 21 033 6 279 l 893 2 50", S 262 4 1 950 687 I) 987 S 1401 1 907 245 1 4 97 2 44 523 526 16 194 ,5 1178, 2 084 2 106 4 096 4 6 027 526 15 6241 1 782, 2 134 1 682 3694; 44493

~ (I)

..:1 :li a

eS e o ]fl C\!;::

m ~

15 16

428 1 016 468 864 417 767 854 304 275 357 292 306 90 64 79

802 634 52S 872 755 684 877 264 292 45 224 52 261 46 205 65 605 74 667 66 595 123 981 127 1 101 97 921 203 2 324 174 SI 393 175 2 116 120 1 575 115 1 346 94 1 629

11)'

~'

:a o;'

~.:) 11\

(1) ~ella voce« tubercol~si diffusa, meningea e tisl » sono l'accolti i casi di morte registrati sotto i numeri 30 46 e 17 delI'elenco.

~2). Sot~o la voce « tumorI maligni» oltre i casi di morte per cancerosi diffusa, registrati al numero 48 dell'~lenco sono compresil

malattIa dI quel dato organo. '

(3) Questa voce comprende le malat~ie. dei bron~hi, la congestione ~d apoplessia polmonare, la pneumonite acuta e la pneumonite cl"Onl~.

(4) Sotto questa voce sono compresI l casi dI morte pelO gravIdanza estrauterina metrorragia dopo il parto distocia eclampsià'

(5~ Avvelenamenti ~cuti. accide!ltali, avvelenamenti cronici accidentali e avvelenam~nti professionali. ' , . "

(6) Escluse le mortI accIdentalI per ubbriachezza e per avvelenamento acuto.

- XI SECONDO ALCUNE CAUSE predominanti.

l 320 2 467 3.211 l 228 2 778 3 227 1 303 l! 515 2 855 1 510 1 925 2 952 1 429 2 050 2 997 l 492 2 116 2 873 i43 l 508 2 524 2 829

~. 169 1 552 2 960 2 982

~.21 i 667 ! 579 2 760 186 155

., .112 70 108,

64 7 8 8

l 2

4

564 1 057 1 664 503 1 lI35 1 751 560 1 091 1 582 250 456 774 279 717 895 273 617 789 499 563 1 050 451 809 1 153 471 644 ì 239 402 1 413 1 614 420 1 899 1 714 385 1 716 1 567 1024 2 453 2 952 990 3 095 3 209 960 .2 690 3 001 485 1 096 1 643 489 1 248 1 675 495 1 251 1 579

lO 876 11 469 lO 065 lO 896 11 409 10267 8 867 9 773 9 607 4 752 5 197 4 583 2 177 3 223 2 828 3 988 4 431 4 173 6 763 8035 6402 19 390 21 982 18 146 lO 097 lO 299 8 724 3 724 3 495 3 000 6 837 9 037 7 578 11 001 14 231 13471 2 317 2 547 2 803

3 999 4155 3 815 8 129 3058 2885 8 655 3 965 3 668 1 470 1 468 1 503 836 1 003 1 023 l 359 l 440 l 421 1 665 l 861 1 822 4 584 5 203 4855 2086 1 968 1 952 632 678 645 1000 l 294 1 285

481 471 424 303 809 817 185 205 225 133 124 110 81 71 74 79 94 117 297 275 274 559 508 453 316 314 844 128 126 138 359 338 270 2815 1 248 2 514 1 178 2 528 1 121 424 177 427 138 424 195

872 5 648 399 5 354 382 5 177 378 5 341 428 5 593 376 5 848 294 5 502 333 5 985 321 5 736 156 2 305 132 2 777 128 2 505 65 1 232 81 l 290 80 l 489 1iO 2 '103 181 2 932 180 2 970 253 6 099 294 6 012 280 5 775 690 11 247 72110 737 72610 412 406 7 679 388 8 015 407 8'418 124 2 535 124 2 249 142 2 282 313 4 405 282 4 741 344 4 245 682 14 O~O 675 14 872 70314 011

330 377 361 856 331 812 310 282 286 112 92 112 86 121 96 151 136 152 266 278 235 552 460 426 275 247 217 129 107 73 202 283 249 399 456 342 270 1 725 124 271 1 622 129 283 l 720 113

96 85 88 69 71) 79 58 62 52 68 36 45 72 53 48 37 21

25 13 8 86 83 39 62 45 32 116 6S 50 64 62 32 18

30 22 22 17 18 16 21 83 31

12 12 21 12

6 lO 7 13 12 11 23 9

15 4 19 1 56 lO 39 8 44 lO 97 21 94 32 82 31 22 23 37 24 42 16 137 144 40 298 6 450 ~ 72092 804 "436 I 05 8 434 150 573 4 2 674 S 964 6 026 93 250 4 430 834 423 IH 624 41 l02 ·5 874 S 92492 1>4 4 003 7S9 426 1621231 408421 4 931 5422,97309 2 715 900 484

10 2 8 7 8 l 6 1 2 4 2 2 2 l 1 2

8 4 3 3 1

5 6 5

14 1 247 17 1 377 19 l 226

6 15 8 5 4 8 17 9 8 2 2 4

834 833 785 794 757 704 784 761 640 318 361 370 218 319 264 6 463 4 503 lO 481 3 470 3 590 2 502 9 1 178 15 1 292 11 1 215 5 11 5 18 2 11

622 637 554 1

2 l 5 6

1 l 4.

8 7 2

209 205 238 452 461 417 2 24 l 019 6 22 1 132 l 14 995 3 lO 3 7 1 6

298 275 293

218 254 232 74 90 76 210 236 202 170 174 186 177 195 183 133 134 139 47 36 60 31 33 28 65 83 86 35 45 39 78 94 75 38 43 45 '1 lO 13 26 25 15 115 106 111 25 82 23

-~ O ~ CI)

34 36

89 90 87 28 29 21

18 714 19 861 17 816 li 586 5458 5 297

75 281 73 535 71 948 24 772 22 895 22 966 58

60 44

27 098 101 469 26 .794 98 467 25 311 95 208 34

49 28

21 951 21 699 20428 71 18 788 67 18 687 54 16 976 73 14 781 63 15 162 61 14 121 45 38 41 35 20 19 103 109 121 114 132 111 302 312 243 117 122 110 51 41 50 118 163 128

7 232 7 984 7 511 4 133 4 570 4383 7 580 7 606 7 555 9 521 lO 469 9 164 21 107 18 951 17 978 11 605 11 678 lO 386 8 708 3 332 3207 83t8 8 362 7071 275 23 712 297 20 558 301 18 558

84 45 39

4 805 4252 3 654

69 05'- 67 306 63 231 62 309 60 605 58 071 59 907 58 669 55 58 25 121 26 011 24 548 13 609 16 156 15 231 25 395 26 771 26 512

91 0)4 87 399 77 45°

57 866 52 67 8 49 011 19 639 16 397 14 )38

33 31t1 40 497 32.484 89 521 94 945 87 943 17 440

~7 241 17 152 64 129 Il 021 I 449 547 208 6'4 807oS5

S. 147 I l 187 I 590 637 205 42 3 802 74°

40 142 IO 121 l 463 I 458 189 4 16 74 8 2)9 19 161 9 174 1 659 1 302, 204 088 772558

7 30~

4644 5 333 334 189 405 997 576 650 875 642 633 706 488 634 844 665 586 582 349 356 201 18S 154 309 494 265 1 740 1 431 l 466 l 367 1 201 1 278 623 252 380 669 582 447 2 058 1860 2 182 1 979 1 958 2 503 1 350 2 0112 2 587 21 937 I7 691 19 809 23358

:è'asl.di morte per cancro, sal'coma, ecc. dei singoli organi, i quali nelle tabelle analitiche sono indicati Botto gli altri casi di morte per

.:~.JPut~fPer~~le, pelvi e metroperitonite puel'!1erale, sincope dopo il parto, e per malattie di gravidanza non specificate.

Riferimenti

Documenti correlati

sono aperti i termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse a partecipare alla formazione avanzata e specialistica in materia di programmazione

Il resto della troupe indulge nei suoi vizi e peccatucci che, accumulandosi tutti assieme, portano sempre più vicino alla catastrofe.. Ma nonostante il pessimismo di fondo, il

Ai sensi di quanto previsto all’art 4.3 del disciplinare di gara, il Fornitore si impegna a mantenere per 360 (trecentosessanta) giorni naturali e consecutivi decorrenti

Nel Sistema Internazionale delle Unità di Misura (SI), adottato dagli scienziati di tutto il mondo, lo spazio si esprime in metri e il tempo in secondi; pertanto in tale sistema

Ogni giorno ci prendiamo cura della salute di oltre 10 milioni di persone e offriamo Piani sanitari personalizzati e integrati con un’ampia gamma di servizi, per rispondere a

L’utilizzo di questa funzione genera un output in cui vengono illustrati uno o più boxplot, utili a comprendere visivamente come siano distribuiti i dati, e alcuni dati

Furono invece p.ili frequenti nel maschi le morti di bambini nell'atto del parto (' .quelle per vizi congeniti; le morti per immaturità, per febbri da malaria,

- trattamento ambulatoriale patologie parodontali - trattamento ambulatoriale patologie perimplantari - trattamento ambulatoriale lesioni epiteliali - trattamento