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SSiisstteemmii ddii iinnddiiccaattoorrii ppeerr ll’’aattttiivviittàà ddii ggoovveerrnnoo:: ll’’ooffffeerrttaa iinnffoorrmmaattiivvaa ddeellll’’IIssttaatt

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Ennio Fortunato – Nadia Mignolli

ISTAT - Dipartimento per la Produzione Statistica e il Coordinamento Tecnico Scientifico

Servizio Coordinamento dell’Informazione Statistica

1. L’Istat e le esigenze informative della Pubblica Amministrazione

Efficacia ed efficienza sono i termini che per almeno venti anni hanno dominato il dibattito

sulla Pubblica Amministrazione e sul ruolo che essa è chiamata a svolgere in uno Stato

moderno. Se l’efficacia è da sempre considerata un obiettivo fondamentale dell’azione di

governo, solo recentemente l’efficienza ha assunto la stessa importanza nella considerazione

generale; essa costituisce ormai un elemento decisivo nella valutazione della qualità

dell’azione pubblica, in una situazione, come quella attuale, caratterizzata da una progressiva

riduzione delle risorse disponibili e dalle generali aspettative di un maggior rigore e di una

maggiore economicità dell’azione amministrativa.

La necessità di improntare l’azione amministrativa alle esigenze di efficacia ed efficienza

hanno indotto le amministrazioni pubbliche ad appoggiare sempre più l’azione di governo su

un consistente e valido supporto conoscitivo di tipo quantitativo. La conoscenza quantitativa

dei fenomeni economici e sociali consente infatti di definire in modo consapevole le politiche

generali di governo e di individuare gli specifici strumenti di incentivazione o di contrasto di

volta in volta necessari. L’esigenza informativa è in particolare quella della conoscenza del

quadro economico-sociale nel quale si collocano le specifiche iniziative di governo e del

monitoraggio vero e proprio dei fenomeni oggetto di intervento e del relativo contesto.

(2)

cioè di repertori informativi nei quali le diverse informazioni siano integrate e armonizzate, in

modo da comporre un quadro informativo coerente ed adeguato alla complessità della realtà.

In questo senso, un ruolo chiave hanno avuto negli anni recenti i processi di modernizzazione

che, su vari piani, sono stati avviati nella Pubblica Amministrazione: da una parte, il poderoso

sviluppo della tecnologia informatica nella gestione dei processi amministrativi consente oggi

di connettere e trattare agevolmente e in tempi rapidi una grande quantità di informazione di

varia provenienza; dall’altra, la forte interconnessione - operativa ma soprattutto organizzativa

- che si sta affermando tra i diversi soggetti della Pubblica Amministrazione mette questi

ultimi sempre più nella condizione di scambiare le informazioni e gli archivi originati

nell’esercizio dell’attività amministrativa e di utilizzarli ognuno secondo le proprie necessità,

in una logica di integrazione con l’informazione già disponibile.

In quanto soggetto di riferimento di tutto il sistema pubblico per la produzione e la diffusione

di informazione statistica, l’Istat svolge certamente un ruolo primario nel contesto descritto.

Un flusso sempre maggiore di informazioni si attiva in direzione di Ministeri ed Enti locali,

allo scopo di assicurare la conoscenza quantitativa dei fenomeni economici e sociali

necessaria alla definizione delle politiche di governo. Si tratta di informazioni di tipo analitico

(i singoli microdati raccolti attraverso le indagini e le rilevazioni correnti) ovvero - il più delle

volte - di indicatori di sintesi (dati sommarizzati o indicatori statistici) più direttamente

utilizzabili ai fini suddetti. Peraltro, va ricordato che, coerentemente con il ruolo assegnatogli

dal Sistan, spesso l’Istat svolge anche la funzione di collettore delle esigenze espresse dagli

utenti pubblici e di interfaccia tra questi ultimi e gli altri produttori della statistica ufficiale.

La richiesta di indicatori, che come detto costituiscono la parte più significativa della

produzione dell’Istat indirizzata ai soggetti della Pubblica Amministrazione, assume

operativamente due connotati diversi:

• fornitura di insiemi definiti di indicatori, sulla base di richieste ad hoc;

• fornitura programmata di informazioni, sulla base di convenzioni, protocolli e accordi

specifici tra l’Istat e l’Ente richiedente.

(3)

esigenze da essi espresse siano rappresentate, per quanto possibile, fin dalla fase della

progettazione delle rilevazioni e delle indagini. In questo modo potrà essere assicurata una

maggiore aderenza delle statistiche prodotte alle necessità informative pubbliche.

Questa premessa introduce uno dei problemi centrali per l’Istat: quali informazioni (e con

quale dettaglio e quale tempestività) sono prioritarie per soddisfare la domanda espressa dai

soggetti della Pubblica Amministrazione. Ponendosi questa domanda, ci si colloca intanto

nell’ottica della migliore utilizzazione delle fonti informative esistenti (indagini e archivi); ma

è pure possibile delineare i percorsi (uso di nuovi archivi, modifiche delle indagini correnti)

da attivare per soddisfare anche la domanda inespressa.

La richiesta di informazione statistica è certo mirata a limitare l’incertezza informativa a fini

decisionali, tuttavia l’incontro domanda-offerta di informazione è tutt’altro che semplice. La

fornitura del dato è frutto di un compromesso - il cui esito non è sempre soddisfacente - tra le

diverse esigenze degli utenti (tempestività, dettaglio informativo) e dei produttori

dell’informazione (completezza, affidabilità, robustezza). Inoltre, va considerato che il

soddisfacimento delle richieste esterne attraverso la fornitura da parte dell’Istat di dati,

indicatori e stock informativi in genere si realizza con le modalità più varie, investendo a

seconda dei casi le strutture della Direzione Diffusione, il Dipartimento, le Direzioni Centrali,

se non direttamente i Servizi stessi; per questo motivo risulta problematico avere il quadro

completo del patrimonio informativo complessivamente fornito a Ministeri ed Enti della

Pubblica Amministrazione, difficile avere la misura della utilità della produzione dell’Istituto

ai fini della definizione delle politiche di governo, ancora più arduo immaginare le linee di un

potenziamento della produzione statistica nella direzione di un più valido supporto alle

politiche suddette.

(4)

diffusione. In questo senso, un grande contributo viene già fornito dai sistemi informativi

realizzati e disponibili sul sito istituzionale dell’Istituto: essi si caratterizzano infatti per la

facilità di consultazione e la ricchezza di funzionalità a disposizione dell’utente ed hanno

inoltre il merito di offrire informazione statistica ad elevati livelli di integrazione, requisito

come detto fondamentale per un adeguato supporto all’azione di governo. La realizzazione di

sistemi informativi costituisce, già oggi, un settore in cui si registra una forte interazione tra

l’Istat e gli altri Enti della Pubblica Amministrazione, i quali spesso si propongono

direttamente come finanziatori di progetti per la realizzazione di sistemi informativi mirati

alla copertura delle loro specifiche esigenze informative.

Questo documento descrive i risultati di una rilevazione condotta presso le strutture

dell’Istituto con l’obiettivo di fornire un primo quadro generale degli indicatori statistici, e

della relativa disaggregazione territoriale ed informativa, che vengono attualmente forniti a

utenti della Pubblica Amministrazione, nella loro accezione più ampia. Essa intende costituire

il primo passo verso una ricognizione completa degli indicatori rilevanti ai fini dalla

valutazione delle politiche di governo.

Il documento è strutturato nel modo seguente. Nel capitolo 2 vengono descritte le modalità

operative della rilevazione e in particolare delimitato il campo di osservazione della

rilevazione stessa. Nel capitolo 3 vengono presentati i principali risultati della rilevazione; in

particolare lo stock di indicatori viene analizzato rispetto alle variabili più significative: Ente

destinatario della fornitura, area informativa di riferimento dell’indicatore, livelli di dettaglio

territoriale e temporale degli indicatori. Nel capitolo 4 vengono tratte le conclusioni della

ricognizione effettuata, sia sul piano delle caratteristiche generali dei flussi informativi attivi

in direzione dei soggetti della Pubblica Amministrazione, sia dal punto di vista dell’impatto

che l’attività di fornitura ha sui processi produttivi delle diverse strutture dell’Istat e

sull’organizzazione generale dell’Istituto: in questo senso vengono delineate alcune possibili

soluzioni finalizzate ad una migliore sostenibilità-efficienza delle attività richieste per la

fornitura degli indicatori e ad una più precisa conoscenza del patrimonio informativo

complessivamente trasferito. In allegato vengono infine presentate la scheda utilizzata per la

rilevazione e la lista degli indicatori forniti alle amministrazioni pubbliche, con l’indicazione

delle loro principali caratteristiche.

(5)

2. La rilevazione degli indicatori per la valutazione delle politiche

Come già anticipato nel paragrafo precedente, il lavoro che viene presentato in questo

documento ha lo scopo di fornire un quadro generale degli indicatori statistici, con la loro

relativa disaggregazione territoriale ed informativa, che vengono attualmente forniti a utenti

della Pubblica Amministrazione nella loro accezione più ampia

1

.

Le informazioni di interesse sono state raccolte attraverso una specifica rilevazione effettuata

presso i servizi di produzione dell’Istituto, ai quali è stato richiesto di compilare un modello di

rilevazione, predisposto ad hoc e riportato in Allegato al presente lavoro, indicando l’insieme

degli indicatori forniti, in forza di convezioni, regolamenti, richieste specifiche, prassi

consolidate, nel corso del 2003 ai soggetti ai quali compete a vario titolo la definizione e la

valutazione delle politiche nazionali, e quindi Ministeri, Enti territoriali, altri enti della

Pubblica Amministrazione.

In relazione all’individuazione delle informazioni utili ai fini dell’analisi, l’accezione

“indicatore” è stata adottata in senso ampio, facendovi rientrare i dati aggregati (dati di

sommario), che forniscono la misura o la stima dei livelli assunti dai fenomeni stessi, accanto

ai dati statistici di sintesi (indicatori statistici), che rendono più immediato il confronto dei

fenomeni nel tempo e nello spazio. Per tale motivo, il campo di osservazione così delineato è

risultato molto ampio e variegato; di conseguenza, nella fase immediatamente successiva, è

stato ritenuto opportuno circoscriverlo, focalizzando l’attenzione esclusivamente sul dettaglio

delle informazioni fornite alle amministrazioni pubbliche nazionali. Per quanto riguarda

invece gli indicatori rilasciati ad Eurostat e agli altri organismi internazionali, si è tenuto

conto solo di quelli che più direttamente indirizzano le politiche comunitarie e che di

conseguenza rappresentano un quadro di riferimento per le politiche nazionali stesse, come ad

esempio l’insieme degli indicatori strutturali richiesti dalla Commissione Europea.

Per quanto concerne le modalità di rilascio degli indicatori, come accennato all’inizio del

presente paragrafo, i servizi di produzione sono stati invitati ad indicare nel modello di

rilevazione esclusivamente le forniture derivanti da richieste ufficiali o definite attraverso

convenzioni e/o regolamenti, prendendo in esame:

1

La ricognizione è stata effettuata nell’ambito della direttiva del Consiglio di Istituto: Sistema informativo di indicatori per la

valutazione delle politiche, assegnata nel 2003 al Dipartimento per la Produzione Statistica e il Coordinamento Tecnico

(6)

ƒ le forniture continue mensili, trimestrali, annuali;

ƒ le forniture continue pluriennali;

ƒ le forniture occasionali.

Il periodo di riferimento della rilevazione è il 2003; tuttavia nel caso di forniture di dati di

particolare rilevanza a carattere pluriennale o occasionale, sono stati considerati gli ultimi

rilasci effettuati.

Inoltre, nell’ambito delle forniture ufficiali è stato fatto rientrare l’ingente numero di

indicatori inseriti in documenti e rapporti fondamentali per le politiche di governo, come il

Documento di programmazione economica e finanziaria, la Relazione generale sulla

situazione economica del Paese, il Libro bianco e il Piano di azione nazionale nella lotta alla

povertà e all’esclusione sociale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la Relazione

sullo stato dell’ambiente, il Rapporto biennale sul volontariato. D’altra parte, sono state

ritenute di interesse per la rilevazione anche tutte quelle informazioni che vengono fornite agli

Enti della Pubblica Amministrazione per prassi consolidata e indipendentemente

dall’esistenza di una richiesta formale.

Si sottolinea che sono stati fatti rientrare nel campo di osservazione, qualora non già rilevati

attraverso le forniture ordinarie, anche gli indicatori territoriali presenti in sistemi informativi

specifici, che traggono origine da un coinvolgimento esplicito della Pubblica

Amministrazione, attraverso convenzioni e/o finanziamenti totali o parziali. Infine, non sono

stati tralasciati i dati e gli indicatori che vengono diffusi attraverso i comunicati stampa, in

considerazione del carattere istituzionale di questi ultimi e della loro intrinseca rilevanza

anche ai fini della valutazione delle politiche.

Non sono stati invece considerati gli indicatori ricavati dai Censimenti Generali.

Come già indicato, in Allegato al presente lavoro sono stati riportati le istruzioni per la

compilazione e lo schema del modello di rilevazione con il dettaglio delle informazioni di

interesse.

(7)

ƒ denominazione dell’Indicatore;

ƒ articolazione territoriale minima;

ƒ articolazione temporale minima;

ƒ origine della fornitura (richiesta generica, comunicato stampa, convenzione, ecc.);

ƒ soggetto o soggetti che costituiscono i destinatari finali.

In considerazione della rilevanza assunta dalla dimensione spazio-temporale nella misura

dell’adeguatezza degli indicatori rispetto alla valutazione delle politiche, si è scelto di

evidenziare il diverso significato delle possibili combinazioni spazio-temporali degli

indicatori rilevati, conteggiandoli anche più volte qualora, ad esempio, siano stati rilasciati ad

alcuni enti per trimestre e provincia, ad altri per mese e regione.

Per tale motivo, i risultati ottenuti attraverso la ricognizione, che si riportano nel paragrafo

successivo, si prestano solo parzialmente ad una lettura di tipo quantitativo; tuttavia

forniscono indicazioni importanti sull’attività di produzione dell’Istituto che più interessa i

policy makers e sulle caratteristiche degli indicatori oggetto delle diverse forniture.

3. Gli indicatori Istat per l’attività di governo

(8)

quali viene fornito. Malgrado ciò, i risultati raccolti forniscono comunque indicazioni

interessanti circa l’ordine di grandezza degli stock informativi descritti.

Come introdotto più sopra, gli indicatori forniti dall’Istat a soggetti di rilevanza pubblica che

si occupano della valutazione delle politiche superano i 2.300 e sono richiesti soprattutto dagli

Enti territoriali e dalle Camere di commercio (per una quota pari al 23%), seguono i Ministeri

sociali (22,3%), i Ministeri economici (13,4%), l’Eurostat e le principali organizzazioni

internazionale (11,5%).

Nella tabella 3.1, gli indicatori prodotti dall’Istat e rilasciati alle Istituzioni di rilevanza

pubblica sono stati classificati secondo la periodicità.

Tabella 3.1 – Indicatori rilasciati dall’Istat a Istituzioni di rilevanza pubblica per

periodicità e Istituzione destinataria (Valori percentuali)

Periodicità

Istituzioni destinatarie

Mensile Trimestrale Annuale Pluriennale Occasionale Totale

Presidenza del Consiglio, Ministero Interni,

Esteri

12,4

4,1

80,4

3,1 -

100,0

Ministeri sociali

1,3

10,4

73,1

13,9

1,3

100,0

Ministeri economici

6,8

5,8

75,6

7,8

3,9

100,0

Ministero Ambiente e altri Ministeri tecnici

6,8

14,3

65,2

12,4

1,2

100,0

Enti territoriali e CC.I.AA

5,8

8,5

77,7

7,0

0,9

100,0

Altra Pubblica Amministrazione centrale

19,4

6,2

67,4

3,7

3,3

100,0

CNR, Università e ricerca

13,6

12,0

71,7

-

2,7

100,0

Eurostat, organizzazioni internazionali 7,2

22,6

66,8

1,1

2,3

100,0

Totale

8,0

10,0

73,1

6,7 2,2

100,0

(9)

totale delle forniture), essi rappresentano quasi il 14% delle richieste da parte dei Ministeri

sociali e il 12,4% dei dati utilizzati dal Ministero dell’Ambiente e dagli altri Ministeri tecnici.

Infine, le forniture di indicatori a carattere occasionale non rivestono una quota rilevante e

arrivano al 2,2%.

La tabella 3.2 mette in evidenza l’importanza delle informazioni territoriali (dal livello

regionale a livelli via via più disaggregati) per le Istituzioni di rilevanza pubblica.

Tabella 3.2 – Indicatori rilasciati dall’Istat a Istituzioni di rilevanza pubblica per livello

territoriale e Istituzione destinataria (Valori percentuali)

Livello territoriale

Istituzioni destinatarie

Italia Ripartizione Regione Provincia Altro Totale

Presidenza del Consiglio, Ministero Interni,

Esteri

18,6

13,4

41,2

14,4

12,4 100,0

Ministeri sociali

20,4

45,6

27,8

2,6 3,6

100,0

Ministeri economici

11,3

1,6

22,2

59,6 5,3

100,0

Ministero Ambiente e altri Ministeri tecnici

26,1

5,0

29,2

2,5 37,3

100,0

Enti territoriali e CC.I.AA

4,7

3,6

19,4

64,3 7,9

100,0

Altra Pubblica Amministrazione centrale

36,0

8,7

15,7

28,1 11,6

100,0

CNR, Università e ricerca

52,7

9,8

25,5

7,1 4,9

100,0

Eurostat, organizzazioni internazionali

54,0

8,3

16,6

7,5 13,6

100,0

Totale 23,2

10,9

22,6

33,6

9,8

100,0

(10)

geografica (45,6%) e di regione (quasi il 28%). I dati rilasciati al comparto della ricerca del

CNR e dell’Università sono soprattutto a livello nazionale (circa il 53%) e regionale (25,5%),

così come quelli utilizzati da Eurostat e dalle organizzazioni internazionali (rispettivamente il

54% a livello nazionale e circa il 17% a livello regionale).

In generale, questi dati dimostrano, ancora una volta, come anche nell’azione di governo

sviluppata a livello nazionale la conoscenza territoriale dei fenomeni costituisca ormai la

condizione necessaria per la definizione di politiche che rispondano adeguatamente a

problematiche di natura così diversa, e per la messa a punto di strumenti di intervento il più

possibile efficaci.

Tabella 3.3 – Indicatori rilasciati dall’Istat a Istituzioni di rilevanza pubblica per livello

territoriale e area tematica (Valori percentuali)

Livello territoriale

Aree tematiche

Italia

R

ipart

iz

ione

Reg

ion

e

Provi

ncia

Altro

To

tale

Contabilità nazionale - Conti economici delle istituzioni,

Bilanci della PA

78,5

-

21,5 - - 100,0

Contabilità nazionale - Domanda e offerta di beni e servizi

53,6

-

30,6

15,8

- 100,0

Struttura, addetti e produzione delle imprese industriali e di

servizi; Opere pubbliche

11,1

-

16,7 72,2

- 100,0

Commercio, Prezzi

67,4

-

17,4

15,3

- 100,0

Agricoltura, Ambiente, Territorio

6,4

-

31,0

29,4

33,2 100,0

Fonti energetiche, Ricerca e Sviluppo

5,1

-

33,3

51,3

10,3 100,0

Trasporti, Incidenti stradali

2,2

-

11,0

52,9

33,8 100,0

Popolazione 29,5

24,9

16,1

3,1

26,4 100,0

Condizioni abitative, Uso delle tecnologie, Accesso ai servizi

delle famiglie

-

16,2

83,8 - - 100,0

Consumi e reddito delle famiglie, Povertà

13,1

63,7

23,2

-

- 100,0

Lavoro, Occupazione, Retribuzioni

39,8

20,4

39,8

-

- 100,0

Sanità, Assistenza, Previdenza

7,5

11,0

14,9

58,8

7,7 100,0

Istruzione 5,4

14,2

10,1

70,3

- 100,0

Cultura, Informazione, Partecipazione sociale, Tempo libero,

Turismo

7,9

6,5

23,1 46,8 15,7 100,0

Giustizia 39,4

6,7

21,2

21,2

11,5 100,0

Totale 23,2

10,9

22,6

33,6

9,8 100,0

(11)

Nella definizione di tali aree si è tenuto principalmente conto dei settori oggetto di intervento

specifico da parte delle Istituzioni di rilevanza pubblica, individuate nel corso dell’analisi dei

risultati della rilevazione. Anche in questo caso, la quota di indicatori territoriali, regionali e

sub regionali, non appare mai trascurabile nelle diverse aree informative considerate. Più

precisamente, la quota minima (21,5%) si registra per l’area Contabilità nazionale - conti

economici delle istituzioni e bilanci della P.A.; i valori più elevati, superiori al 90%, in

relazione alle aree: Trasporti e incidenti stradali (quasi il 98%), Fonti energetiche, ricerca e

sviluppo (circa il 95%) e Agricoltura, ambiente e territorio (93,6%). Percentuali di forniture

di indicatori territoriali superiori all’80% sono relative ad aree di grande impatto sociale ed

economico quali: Struttura, addetti e produzione delle imprese industriali e di servizi; opere

pubbliche (circa l’89%), Condizioni abitative, uso delle tecnologie, accesso ai servizi delle

famiglie (quasi l’84%), Sanità, assistenza e previdenza (81,5), Istruzione (80,4%).

Per concludere, la tabella 3.4 riportata più avanti, pur con i limiti già più volte segnalati circa

una lettura quantitativa delle informazioni raccolte, consente di valutare come le varie

tipologie di utenti pubblici tendano ad acquisire e ad utilizzare una conoscenza statistica

trasversale rispetto alle diverse aree tematiche.

In effetti, dai dati raccolti emerge con chiarezza come i soggetti della Pubblica

Amministrazione tendano ad agire, nell’ambito del monitoraggio delle politiche di governo,

secondo l’approccio tipico dei sistemi informativi, caratterizzato da una spiccata

contestualizzazione della specifica problematica di intervento. Tutto questo dovrebbe risultare

utile ai fini di una pianificazione più mirata degli interventi pubblici necessari, portando

gradualmente alla messa a punto di strumenti potenzialmente più efficaci.

(12)

Tabella 3.4 – Indicatori rilasciati dall’Istat a Istituzioni di rilevanza pubblica per Istituzione destinataria e area tematica (Valori percentuali)

Istituzioni destinatarie

Aree tematiche

Presid

en

za d

el Co

ns

ig

lio

,

M

in

istero

In

tern

i, Esteri

M

in

isteri so

ciali

Ministeri ec

onomici

Ministero

Ambiente e altri

M

in

isteri tecn

ici

En

ti territoriali e CC.I.AA

Altra Pub

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Ammi

nistrazione ce

ntrale

CNR,

Uni

versi

tà e ricerca

Eurostat, orga

nizzazioni

in

tern

azi

on

ali

To

ta

le

Contabilità nazionale - Conti economici delle istituzioni, Bilanci della PA

2,1

5,5

9,4

4,3

-

7,0

13,6

12,5

6,5

Contabilità nazionale - Domanda e offerta di beni e servizi

-

-

5,8

-

5,7

-

32,1

24,2

8,0

Struttura, addetti e produzione delle imprese industriali e di servizi; Opere

pubbliche

-

0,6 14,2

0,6

17,5

1,2

-

1,1

7,6

Commercio, Prezzi

4,1

-

5,5

5,0

2,8

17,4

15,2

3,8

5,9

Agricoltura, Ambiente, Territorio

-

1,0

7,6

41,0

8,9

2,1

3,8

7,2

8,1

Fonti energetiche, Ricerca e Sviluppo

-

0,3

7,2

2,5

5,7

-

-

2,3

3,4

Trasporti, Incidenti stradali

9,3

1,0

11,1

5,0

9,6

2,5

-

0,8

5,9

Popolazione 16,5

15,2

0,8

2,5

4,3

3,3

1,6

22,3

7,1

Condizioni abitative, Uso delle tecnologie, Accesso ai servizi delle famiglie

19,6

8,4

0,6

-

0,6

4,5

-

2,3

3,0

Consumi e reddito delle famiglie, Povertà

1,0

18,8

-

6,8

3,8

13,2

20,1

3,0

7,3

Lavoro, Occupazione, Retribuzioni

2,1

12,3

1,6

1,2

1,5

-

1,1

8,3

3,6

Sanità, Assistenza, Previdenza

12,4

18,4

13,1

14,9

14,0

30,6

9,2

5,7

14,8

Istruzione 15,5

5,5

8,8

-

8,5

-

0,5

4,5

5,9

Cultura, Informazione, Partecipazione sociale, Tempo libero, Turismo

10,3

12,3

12,5

-

12,5

9,1

2,7

-

8,9

Giustizia 7,2

0,6

1,9

16,1

4,7

9,1

-

2,3

4,3

(13)

Anche le forniture di dati da parte dell’Istat agli Enti territoriali e alle Camere di commercio

presentano caratteristiche di accentuata trasversalità, con una quota prevalente di indicatori

dall’area tematica Struttura, addetti e produzione delle imprese industriali e di servizi, Opere

pubbliche (17,5%), da Sanità, assistenza e previdenza (14%) e da Cultura, informazione,

partecipazione sociale, tempo libero, turismo (12,5%). Infine, Eurostat e le principali

organizzazioni internazionali utilizzano soprattutto indicatori di Contabilità nazionale –

domanda e offerta di beni e servizi (24,2%) e Popolazione (22,3%).

Da queste analisi appare chiaro che gli indicatori dell’area Sanità, assistenza, Previdenza, la

quale nel complesso raccoglie la percentuale più elevata di richieste, quasi il 15%, entrino a

far parte del supporto statistico conoscitivo di tutte le tipologie di Istituzioni di rilevanza

pubblica prese in esame.

Altre aree tematiche ad alta trasversalità rispetto ai soggetti pubblici sono senz’altro

Agricoltura, Ambiente e Territorio, che rappresenta l’8% del totale delle forniture, e

Popolazione, che raccoglie poco più del 7% degli indicatori rilasciati.

4. Considerazioni finali

Le tabelle presentate nel precedente paragrafo suggeriscono alcune riflessioni di carattere

generale e mettono bene in evidenza alcuni aspetti rilevanti dei flussi informativi attivi in

direzione di Ministeri ed enti pubblici. In particolare, emerge che:

(14)

b) si presentano casi in cui uno stesso indicatore viene fornito più volte, con tempi e modalità

diverse, ad una stessa amministrazione (anche se poi le forniture hanno in genere come

destinatari finali le diverse strutture interne dell’amministrazione). Ciò pone, in linea di

principio, un problema di efficienza del sistema di diffusione complessivo, la cui rilevanza

va valutata di volta in volta, in relazione al numero di forniture che insistono sulla stessa

amministrazione e all’onerosità di tali forniture, in termini di risorse e attività richieste.

c) Su un piano diverso, sembra trovare conferma la crescente esigenza da parte della

Pubblica Amministrazione di supportare le decisioni di governo con un adeguata

conoscenza territoriale dei fenomenI, in grado di consentire un’opportuna articolazione

delle politiche e della destinazione territoriale degli interventi. Tale esigenza appare

evidente in considerazione del dettaglio territoriale con cui gli indicatori vengono forniti

alle amministrazioni pubbliche (peraltro verosimilmente inferiore a quello che in molti

casi viene richiesto). In effetti, come già evidenziato nel paragrafo precedente, solo il

23,2% degli indicatori viene fornito a livello nazionale e il 10,9% a livello ripartizionale.

Il restante 66,0% viene invece rilasciato a livello regionale o sub-regionale.

La ricognizione effettuata suggerisce altre considerazioni, di carattere più generale.

Emerge innanzitutto l’elevato livello di integrazione dell’Istituto con gli altri soggetti della

Pubblica Amministrazione, integrazione che si sostanzia, nello specifico, con una articolata

serie di flussi informativi diretti verso Regioni, Province, Ministeri ed altri Enti locali e

dell’Amministrazione Centrale dello Stato. Tali flussi, ai quali vanno peraltro aggiunti quelli

attivi in direzione di Enti ed Organizzazioni internazionali (compresi, come detto, solo

parzialmente nel campo di osservazione della rilevazione), coinvolgono diffusamente le

strutture produttive dell’Istat ed interessano una grande varietà di soggetti esterni (si veda a

proposito la lista riportata in Allegato nella legenda relativa all’elenco degli indicatori

individuati): si delinea così una realtà probabilmente più articolata e complessa di quella

generalmente percepita a livello di Istituto, che per questo andrebbe indagata in modo più

sistematico e approfondito.

(15)

individuando direttamente o collaborando di volta in volta alla individuazione degli indicatori

appropriati per le specifiche politiche di governo, definendo finanche veri e propri sistemi

informativi a supporto. In questo modo, l’Istituto si pone come interprete-intermediario tra

esigenze e disponibilità informative. Testimonianze in questo senso sono costituite dai

contributi forniti dalle varie strutture organizzative dell’Istat, in termini di dati, indicatori ed

analisi, in progetti e documenti fondamentali quali la Relazione generale sulla situazione

economica del Paese, il Piano di azione nazionale nella lotta alla povertà e all’esclusione

sociale, la Relazione sullo stato dell’ambiente, il progetto Informazione territoriale e

settoriale per le politiche strutturali 2001-2008. Va tuttavia segnalato il rischio che le

strutture dell’Istituto, in una logica di intermediazione a tutto campo, possano farsi carico

delle sollecitazioni a raccogliere dati e indicatori prodotti da altri enti (facenti o meno parte

del Sistan), e diffondere poi tali indicatori senza le necessarie garanzie di qualità. Su questi

aspetti apparirebbe necessario definire regole e protocolli di comportamento da seguire in

relazione alla utilizzazione e alla diffusione da parte dell’Istituto di dati e indicatori di fonte

esterna.

Le considerazioni precedenti fanno intuire che l’impatto sui processi di produzione delle varie

strutture operative delle attività richieste per la produzione, l’analisi e la fornitura di indicatori

ad hoc per il soddisfacimento delle esigenze informative delle amministrazioni pubbliche ha

raggiunto livelli di assoluto rilievo. Si tratta tuttavia di attività che spesso non emergono, nel

concreto, in tutta la loro consistenza, ampiezza e complessità: soprattutto la grande quantità di

richieste di tipo occasionale che provengono dalle amministrazioni pubbliche (alle quali, per

una valutazione dell’impatto complessivo, andrebbero aggiunte le richieste di associazioni ed

enti privati, imprese e università) non trovano nella maggior parte dei casi adeguata

documentazione negli ordinari strumenti di monitoraggio delle attività (piano operativo e

simili). Perché tali attività possano emergere in modo compiuto, occorrerebbe che:

(16)
(17)

ALLEGATO

- Istruzioni per la compilazione della scheda di rilevazione degli indicatori

forniti alle Istituzioni di rilevanza pubblica

- Scheda di rilevazione degli indicatori forniti alle Istituzioni di rilevanza

pubblica

- Indicatori forniti alle Istituzioni di rilevanza pubblica

(18)

Sistema per la valutazione delle politiche

Rilevazione degli indicatori forniti alle Istituzioni di rilevanza pubblica

Istruzioni per la compilazione della scheda di rilevazione

Ai fini della direttiva, per indicatore va intesa ogni informazione di tipo aggregato (dato aggregato e indicatore

statistico) prodotta dai processi statistici di produzione dell’Istituto.

In particolare, sono considerati di interesse:

1. gli indicatori forniti ai soggetti cui compete, ai vari livelli, la definizione e la valutazione delle politiche

nazionali e cioè Ministeri, Enti territoriali, altri enti della P.A.

2. gli indicatori strutturali definiti a livello Eurostat per le politiche sociali dell’Unione Europea 3. gli indicatori diffusi attraverso i comunicati stampa.

Per quanto riguarda il punto 1), la fornitura deve essere:

a. diretta, cioè effettuata senza il tramite di strutture esterne alla Direzione di appartenenza. Fanno eccezione la DCDS e la Contabilità Nazionale, per quanto riguarda la Relazione generale sulla situazione economica del Paese, il Documento di programmazione economica e finanziaria, e simili, che ogni servizio deve documentare per la parte di propria competenza.

b. formale, nel senso che deve derivare da una richiesta ufficiale, da una convenzione, o simili. Sono quindi da considerare:

1. le forniture continue annuali, trimestrali, mensili 2. le forniture continue pluriennali

3. le forniture occasionali.

Nel caso di forniture continue, fare riferimento alle forniture effettuate o previste per l’anno 2003.

Nel caso di forniture continue pluriennali od occasionali, valutare, sulla base della loro rilevanza, l’opportunità di includere anche le forniture effettuate a ridosso del 2003.

Sono considerati di interesse anche gli indicatori che, pur non essendo forniti direttamente a Ministeri, Enti territoriali e simili, sono però contenuti in sistemi informativi specifici che traggono origine da un

coinvolgimento esplicito della P.A., attraverso convenzioni e/o finanziamento totale o parziale del sistema, ecc.

Nello foglio successivo sono riportate (nelle intestazioni delle colonne) le informazioni da raccogliere per ogni indicatore di interesse. E’ prevista una riga per indicatore.

Nelle prime due righe dello schema è riportato un esempio di compilazione relativo agli occupati .

(19)

Sistema per la valutazione delle politiche – Scheda di rilevazione degli Indicatori forniti

alle Istituzioni di rilevanza pubblica

nome indicatore occupati occupati

variabili di classificazione

(esclusa quella territoriale) variabile 1 classi di età sesso variabile 2 settore Ateco classi di età variabile 3

unità di misura migliaia di unità migliaia di unità area tematica di riferimento occupazione occupazione

livello territoriale minimo richiesto comune comune fornito provincia provincia fonti fonte 1 Rilevazione trimestrale

delle forze di lavoro

Rilevazione trimestrale delle forze di lavoro fonte 2

fonte 3

origine della fornitura richiesta del 16/06/2003 richiesta del 16/06/2003

Enti destinatari Ente 1 Lavoro / Dipartimento xxxl Lavoro / Dipartimento xxx Ente 2

Ente 3

anno della prima fornitura 1993 1993

data dell'ultima fornitura mese 6 6

anno 2003 2003

periodicità di fornitura annuale annuale anno di riferimento del dato

all'ultima fornitura 2002 2002

indicatore fornito in serie

storica ? no no

struttura Istat responsabile

della fornitura servizio FOL FOL

direzione DCCV DCCV

periodicità di produzione

dell'indicatore trimestrale trimestrale

livello territoriale minimo di

produzione dell'indicatore provincia provincia sistema informativo Istat di

destinazione conistat conistat

note

informazioni da rilevare

esempio di compilazione

indicare il nome del dato aggregato o

dell'indicatore statistico.

Fare riferimento a tematiche specifiche, ad esempio: Cause di morte, Investimenti, Occupazione, etc.

ad esempio: comune, provincia, regione

Specificare gli estremi della richiesta

formale, della convenzione, e simili, sulla

base dei quali è stata attivata la fornitura. Nel caso degli Indicatori Strutturali Eurostat indicare: Eurostat. Nel caso di comunicati stampa indicare: comunicato stampa.

Specificare sia il nome dell'Ente (Ministero, Regione, etc.) sia il nome della struttura di riferimento interna all'ente (Dipartimento, Divisione). Aggiungere colonne per ulteriori Enti.

Specificare se la fornitura è occasionale, mensile, trimestrale, annuale, biennale, etc. Se i dati vengono rilasciati in serie storica, indicare l'ultimo anno

Indicare SI o NO

Specificare se la produzione dell'indicatore è occasionale, mensile, trimestrale, annuale, biennale, etc.

ad esempio: comune, provincia, regione

Indicare il nome del Sistema Informativo Istat dove eventualmente l'Indicatore viene inserito, ad esempio: Conistat, Coeweb, etc.

ad esempio: sesso, età, stato civile, tipologia familiare, etc.

Specificare il nome dell'indagine, della rilevazione, dell'archivio amministrativo. Aggiungere colonne per ulteriori fonti informative.

(20)

Sistema per la valutazione delle politiche – Indicatori forniti alle Istituzioni di rilevanza pubblica

Direzione/Denominazione dell'Indicatore

Periodicità Liv. Territ

.

Origine della

fornitura Enti destinatari

DCSS - Direzione centrale delle statistiche economiche strutturali

Produzione industriale totale (quantità) ANN ITA RICH REG

Produzione industriale totale (valore) ANN ITA RICH REG

Produzione industriale commercializzata (quantità) ANN ITA RICH REG

Produzione industriale commercializzata (valore) ANN ITA RICH REG

Produzione chimica totale (quantità) TRI ITA RICH REG

Produzione chimica totale (valore) TRI ITA RICH REG

Produzione chimica commercializzata (quantità) TRI ITA RICH REG

Produzione chimica commercializzata (valore) TRI ITA RICH REG

Produzione tessile totale (quantità) TRI ITA RICH REG

Produzione tessile totale (valore) TRI ITA RICH REG

Produzione tessile commercializzata (quantità) TRI ITA RICH REG

Produzione tessile commercializzata (valore) TRI ITA RICH REG

Quote di fatturato derivanti da prodotti innovativi QUA REG RICH MEF

Spesa sostenuta per attività di innovazione nelle imprese QUA REG RICH PPS MEF MEF-DPS REG

Tipologia di innovazione introdotta nelle imprese QUA REG RICH MEF

Addetti delle imprese ANN REG RICH CCIIAA REG

Addetti delle imprese manifatturiere ANN ITA CONV BDI

Costi della produzione ANN REG RICH CCIIAA REG

Costi per il personale ANN REG RICH CCIIAA

Investimenti fissi totali delle imprese manifatturiere ANN ITA CONV BDI

Imprese manifatturiere ANN ITA CONV BDI

Ore lavorate ANN REG RICH CCIIAA REG

Valore aggiunto ANN REG RICH CCIIAA

Valore della produzione ANN REG RICH CCIIAA

Imprese industriali che hanno introdotto sul mercato processi produttivi tecnologicamente

nuovi o migliorati (percentuale) ANN ITA RICH PPS MEF-DPS REG

Imprese industriali che hanno introdotto sul mercato prodotti tecnologicamente nuovi o

migliorati (percentuale) ANN ITA RICH PPS MEF-DPS REG

Personale impegnato in attività di R&S ANN REG RICH MEF MAMB REG OCSE EUR CE

Spesa per R&S ANN REG RICH MEF MAMB REG OCSE EUR CE

Spesa per R&S della Pubblica Amministrazione (percentuale sul PIL) ANN REG RICH PPS MEF MEF-DPS REG

(21)

Ricavi delle vendite (fatturato) ANN REG RICH REG

Organizzazioni di volontariato BIE REG RICH MLAV RBV

Organizzazioni di volontariato che si occupano prevalentemente di assistenza sociale BIE RIP LBI MLAV

Volontari attivi nelle organizzazioni di volontariato BIE REG RICH MLAV RBV

Volontari attivi nelle organizzazioni di volontariato che si occupano prevalentemente di

assistenza sociale BIE RIP LBI MLAV

Dipendenti delle organizzazioni di volontariato che si occupano prevalentemente di

assistenza sociale BIE RIP LBI MLAV

Entrate delle organizzazioni di volontariato BIE REG RICH MLAV RBV

Entrate delle organizzazioni di volontariato che si occupano prevalentemente di assistenza

sociale BIE RIP LBI MLAV

Utenti delle organizzazioni di volontariato BIE REG RICH MLAV RBV

Utenti delle organizzazioni di volontariato che si occupano prevalentemente di assistenza

sociale (per tipologia) BIE RIP LBI MLAV

Cooperative sociali BIE REG CONV MLAV

Risorse umane delle cooperative sociali BIE REG CONV MLAV

Valore della produzione delle cooperative sociali BIE REG CONV MLAV

Utenti delle cooperative sociali BIE REG CONV MLAV

Pensioni ANN PRO CONV DCCN INPS ISAE

Spesa per pensioni sul PIL ANN ITA CONV DCCN INPS ISAE

Tasso di pensionamento ANN ITA CONV DCCN INPS ISAE

Indice di beneficio pensionistico relativo ANN ITA CONV DCCN INPS ISAE

Beneficiari di pensione ANN PRO CONV DCCN INPS ISAE

Entrate delle amministrazioni regionali ANN REG CONV DCCN MEF ISAE

Uscite delle amministrazioni regionali ANN REG CONV DCCN MEF ISAE

Entrate delle amministrazioni provinciali ANN REG CONV DCCN MEF ISAE

Uscite delle amministrazioni provinciali ANN REG CONV DCCN MEF ISAE

Entrate delle amministrazioni comunali ANN REG CONV DCCN MEF ISAE

Uscite delle amministrazioni comunali ANN REG CONV DCCN MEF ISAE

Entrate delle comunità montane ANN REG CONV DCCN MEF

Uscite delle comunità montane ANN REG CONV DCCN MEF

Entrate delle Aziende Provinciali del Turismo ANN REG CONV DCCN MEF

Uscite delle Aziende Provinciali del Turismo ANN REG CONV DCCN MEF

Entrate degli IRCCS ANN REG CONV DCCN MEF

Uscite degli IRCCS ANN REG CONV DCCN MEF

Entrate degli IACP ANN REG CONV DCCN MEF

Uscite degli IACP ANN REG CONV DCCN MEF

Superficie a seminativi BIE REG RICH MPAF

Superficie a colture permanenti BIE REG RICH MPAF

(22)

Superficie agricola utilizzata (SAU) BIE REG RICH MPAF

Superficie a foreste e altri terreni boschivi BIE REG RICH MPAF

Altra superficie BIE REG RICH MPAF

Superficie Totale BIE REG RICH MPAF

Aziende Agricole BIE REG RICH MPAF

Prodotti fitosanitari distribuiti per uso agricolo ANN REG RICH LEA MSAL

Unità di bestiame BIE REG RICH MPAF

Agricoltori BIE REG RICH MPAF

Agricoltori con meno di 40 anni BIE REG RICH MPAF

Agricoltori con più di 55 anni BIE REG RICH MPAF

Prezzi mercantili degli assortimenti legnosi TRI PRO RICH REG

Import-export degli animali vivi MEN ITA CONV ISMEA

Import-export delle carni macellate rosse MEN ITA CONV ISMEA

Peso morto animali macellati MEN ITA CONV MPAF ISMEA

Produzione dell'industria lattiero - casearia MEN ITA CONV MPAF ISMEA

Quantità di produzioni zootecniche ANN ITA CONV MPAF ISMEA

Consistenze patrimonio zootecnico ANN ITA CONV MPAF

Quantità pescata nei laghi e bacini artificiali ANN REG CONV IREPA

Istituzioni faunistico - venatorie ANN PRO RICH REG

Superficie territoriale ed agrario - forestale ANN PRO RICH REG

Cacciatori ANN PRO RICH REG

Agenti venatori ANN PRO RICH REG

Densità venatoria ANN PRO RICH REG

Superficie delle oasi di protezione e rifugio della fauna ANN PRO RICH REG

Oasi di protezione e rifugio della fauna ANN PRO RICH REG

Zone di ripopolamento e cattura selvaggina ANN PRO RICH REG

Superficie delle zone di ripopolamento e cattura selvaggina ANN PRO RICH REG

Quantità pescata marittima e lagunare ANN LIT CONV IREPA

Superficie forestale ANN COM RICH APAT REG CCIIAA

Produzione di olio ANN ITA RICH MPAF

Prima stima della produzione di vino ANN ITA REGO MPAF

Stima della produzione di vino ANN ITA REGO MPAF

Produzione di vino ANN ITA RICH REGO ISMEA EUR

Superfici e produzione dei cereali ANN REG RICH MPAF

Superfici e produzione delle coltivazioni agricole ANN PRO RICH ISMEA

Tagliate boschive TRI PRO RICH CCIAA APAT REG

Tagliate per utilizzazioni forestali TRI PRO RICH REG

Superficie incendiata TRI PRO RICH REG

Superficie forestale incendiata sul totale della superficie forestale TRI REG PPS REG MEF-DPS

(23)

Prodotti non legnosi TRI PRO RICH CCIAA DCSC - Direzione centrale delle statistiche economiche congiunturali sulle imprese, i servizi e l'occupazione

Indice della produzione industriale MEN ITA STAM

Indice del fatturato dell'industria MEN ITA STAM

Indice degli ordinativi dell'industria MEN ITA STAM

Indice del costo del lavoro per ULA TRI ITA STAM

Indice degli oneri sociali per ULA TRI ITA STAM

Indice delle retribuzioni lorde per ULA TRI ITA STAM

Indice dell'occupazione (al lordo CIG) MEN ITA STAM

Indice dell'occupazione (al netto CIG) MEN ITA STAM

Indice delle ore effettivamente lavorate MEN ITA STAM

Incidenza % ore straordinarie sulle ore ordinarie MEN ITA STAM

Indice delle retribuzioni lorde continuative MEN ITA STAM

Indice delle retribuzioni lorde totali MEN ITA STAM

Indice del costo del lavoro MEN ITA STAM

Ore CIG per 1000 ore effettivamente lavorate MEN ITA STAM

Indice delle retribuzioni lorde medie per ora lavorata MEN ITA STAM

Indice del costo del lavoro medio per ora lavorata MEN ITA STAM

Indice delle retribuzioni lorde medie per dipendente MEN ITA STAM

Indice del costo del lavoro medio per dipendente MEN ITA STAM

Indice delle retribuzioni contrattuali per dipendente MEN ITA STAM

Indice delle retribuzioni contrattuali orarie MEN ITA STAM

Totale di esercizi alberghieri (per categoria) ANN PRO PPS MEF-DPS REG

Totale di esercizi complementari ANN PRO PPS MEF-DPS REG

Camere negli esercizi alberghieri (per categoria) ANN PRO PPS MEF-DPS REG

Posti letto negli esercizi alberghieri (per categoria) ANN PRO RICH PPS RTI IPI MEF-DPS REG

Posti letto negli esercizi complementari (per tipo di esercizio) ANN PRO RICH PPS RTI IPI MEF-DPS REG

Bagni nel totale degli esercizi alberghieri ANN PRO PPS MEF-DPS REG

Arrivi dei clienti negli esercizi alberghieri OCC ITA STAM

Disdette alberghiere OCC ITA STAM

Permanenza media dei clienti negli esercizi alberghieri OCC ITA STAM

Prenotazioni alberghiere OCC ITA STAM

Presenze nel complesso degli esercizi ricettivi (pernottamenti) MEN PRO PPS MEF-DPS REG

Presenze alberghiere (pernottamenti) MEN PRO RICH IPI

Opinione degli albergatori sull’andamento delle presenze turistiche OCC RIP STAM

Opinione degli albergatori sull’andamento dell'occupazione OCC RIP STAM

Arrivi dei clienti negli esercizi ricettivi MEN APT RICH REG RTI

Presenze dei clienti negli esercizi ricettivi (pernottamenti) MEN APT RICH REG RTI

Permanenza media dei clienti negli esercizi ricettivi MEN APT RICH REG RTI

(24)

Arrivi dei clienti italiani negli esercizi alberghieri MEN APT PPS MEF-DPS REG

Arrivi dei clienti italiani negli esercizi complementari MEN APT PPS MEF-DPS REG

Arrivi di clienti stranieri negli esercizi ricettivi MEN APT RICH RTI MAP ENIT

Arrivi dei clienti stranieri negli esercizi alberghieri MEN APT PPS MEF-DPS REG

Arrivi dei clienti stranieri negli esercizi complementari MEN APT PPS MEF-DPS REG

Presenze alberghiere (pernottamenti) MEN APT CONV ENIT REG UNIV

Presenze di clienti italiani negli esercizi ricettivi (pernottamenti) MEN APT RICH PPS RTI MAP ENIT MEF-DPS REG

Presenze di clienti italiani negli esercizi alberghieri (pernottamenti) MEN PRO PPS MEF-DPS REG

Presenze di clienti italiani negli esercizi complementari (pernottamenti) MEN PRO PPS MEF-DPS REG

Presenze di clienti stranieri negli esercizi ricettivi (pernottamenti) MEN APT RICH PPS RTI MAP ENIT MEF-DPS REG

Presenze di clienti stranieri negli esercizi alberghieri (pernottamenti) MEN PRO PPS MEF-DPS REG

Presenze di clienti stranieri negli esercizi complementari (pernottamenti) MEN PRO PPS MEF-DPS REG

Trasporti complessivi di merci su strada ANN REG RICH MIT

Trasporto internazionale di merci su strada ANN ITA RICH MIT PCON

Trasporto interno di merci su strada ANN ITA RICH MIT

Merci imbarcate e sbarcate ANN POR RICH PPS REG MIT MSAL MEF-DPS

Navi arrivate nei porti italiani ANN POR RICH PPS REG MIT MSAL MEF-DPS

Passeggeri imbarcati e sbarcati ANN POR RICH PPS REG MIT MSAL MEF-DPS

Valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio MEN ITA STAM

Fatturato alcune attività di servizi (informatica, servizi postali, attività di

telecomunicazione, trasporti marittimi e trasporti aerei) TRI ITA STAM

Fatturato degli intermediari del commercio e delle imprese che svolgono

attività nel commercio all’ingrosso TRI ITA STAM

DCPC - Direzione centrale delle statistiche sui prezzi e il commercio estero

Indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati MEN PRO RICH CAP

Indice dei prezzi al consumo FOI (capitoli) MEN ITA STAM

Indice dei prezzi al consumo FOI (generale) MEN ITA RICH PCON MEF MAP BDI ENEL IRS Confind

Indice dei prezzi al consumo NIC (generale) MEN ITA EUR EUR

Indice dei prezzi al consumo NIC (capitoli) MEN ITA STAM

Indice dei prezzi al consumo NIC (voci di prodotto + posizioni rappresentative) MEN ITA RICH PCON MEF Nars ISAE BDI MAP MEF

Indice dei prezzi al consumo PCA (generale) MEN ITA EUR EUR

Indice dei prezzi al consumo PCA (generale + capitoli) MEN ITA STAM

Indice dei prezzi al consumo PCA (voci di prodotto + posizioni rappresentative) MEN ITA RICH PCON MEF MAP BDI ENEL IRS Confind

Indice provvisorio dei prezzi al consumo NIC (generale + capitoli) MEN ITA STAM

Indice provvisorio dei prezzi al consumo PCA (generale ) MEN ITA STAM

Indici dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali MEN ITA RICH STAM MEF ISAE BDI PCON ENI Confind

Quantità di import OCC ITA RICH MPAF

Valori di export OCC ITA RICH MAP MEF

Valori di import OCC ITA RICH MAP MEF MPAF

(25)

Numeri indici dei valori medi dei volumi delle merci MEN ITA STAM RICH MAP ICE BDI ISAE

Numeri indici dei valori medi unitari delle merci MEN ITA STAM RICH MAP ICE BDI ISAE

Quantità di export MEN REG RICH MPAF Trenitalia

Quantità di export MEN ITA STAM RICH ICE INEA MPAF ISMEA ISAE

Quantità di export OCC PRO RICH BDI

Quantità di export OCC REG RICH ISMEA

Quantità di export TRI ITA RICH UIC BDI

Quantità di import MEN REG RICH MPAF Trenitalia

Quantità di import MEN ITA STAM RICH ICE INEA MPAF ISMEA ISAE

Quantità di import OCC PRO RICH BDI

Quantità di import OCC REG RICH ISMEA

Quantità di import TRI ITA RICH UIC BDI

Saldi import-export MEN ITA RICH MAP ICE

Saldi import-export TRI REG STAM

Valore medio unitario della merce MEN ITA RICH AEEG

Valori di export TRI PRO CONV ICE BDI REG REG MEF INEA

Valori di export TRI REG STAM

Valori di export MEN ITA STAM RICH ICE INEA MAP MPAF ISMEA ISAE BDI

Valori di export OCC PRO RICH BDI

Valori di export OCC REG RICH ISMEA

Valori di export TRI ITA RICH UIC BDI

Valori di import TRI PRO CONV ICE BDI REG REG MEF INEA

Valori di import TRI REG STAM

Valori di import MEN ITA STAM RICH ICE MAP INEA MPAF ISMEA ISAE BDI

Valori di import OCC PRO RICH BDI

Valori di import OCC REG RICH ISMEA

Valori di import TRI ITA RICH UIC BDI

DCCE - Direzione centrale censimento della popolazione, territorio e ambiente

Popolazione residente al censimento DEC COM STAM

Famiglie residenti al censimento DEC COM STAM

Convivenze al censimento DEC COM STAM

Densità della popolazione ANN REG RICH LEA MSAL

Superficie territoriale ANN REG RICH PPS LEA MSAL MEF-DPS REG

Lunghezza delle coste ANN PRO PPS MEF-DPS REG

Numero di comuni ANN PRO PPS MEF-DPS REG

Numero di comuni litoranei ANN PRO PPS MEF-DPS REG

Media delle temperature nel mese più caldo ANN COM URB EUR

Media delle temperature nel mese più freddo ANN COM URB EUR

Giorni di pioggia per anno ANN COM URB EUR

(26)

Stato di Attuazione del Piano del Verde ANN COM CONV MAMB RSA

Anno di attuazione del Piano del Verde ANN COM CONV MAMB

Superficie delle aree verdi di gestione comunale (mq di verde per abitante) ANN COM CONV URB MAMB EUR

Acquisizione di nuove aree verdi ANN COM CONV MAMB

Censimento del verde urbano effettuato nell'anno ANN COM CONV MAMB

Densità di verde urbano (% di aree verdi sulla superficie comunale) ANN COM CONV MAMB

Scarto tra dotazione di verde urbano per abitante prevista nel PRG e mq di verde disponibili ANN COM CONV MAMB

Stato di attuazione del Piano Urbano del Traffico ANN COM CONV MAMB

Anno di approvazione del Piano Urbano del Traffico ANN COM CONV MAMB

Consistenza del parco veicolare ANN COM CONV MAMB

Automobili private ANN COM URB EUR

Stalli di sosta a pagamento su strada ANN COM CONV MAMB

Giornate di blocco del traffico (per superamento dei livelli di attenzione o allarme) ANN COM CONV MAMB

Superficie delle aree pedonali (escluse le aree dei fabbricati) ANN COM CONV MAMB

Superficie delle zone a traffico limitato (incluse le aree dei fabbricati) ANN COM CONV MAMB

Introduzione di misure innovative per il controllo del traffico urbano ANN COM CONV MAMB

Densità delle linee di trasporto ANN COM RSA MAMB

Densità delle linee di trasporto urbano ANN COM CONV MAMB

Densità delle linee ferroviarie ANN COM CONV MAMB

Lunghezza della rete di trasporto pubblico (linee di autobus, ferroviarie, tranviarie,

filoviarie, di metropolitana, funicolari) ANN COM URB EUR

Densità delle piste ciclabili ANN COM CONV MAMB

Stato della zonizzazione acustica del territorio comunale ANN COM CONV MAMB

Anno di approvazione della zonizzazione acustica del territorio comunale ANN COM CONV MAMB

Stato del piano di risanamento acustico ANN COM CONV MAMB

Anno di approvazione del piano di risanamento acustico ANN COM CONV MAMB

Campagne di monitoraggio per l'inquinamento acustico (numero di) ANN COM CONV MAMB

Centraline fisse per la rilevazione del rumore ANN COM CONV MAMB

Multe per violazione della normativa connessa al rumore ANN COM CONV MAMB

Richieste di intervento da parte della popolazione legate a disturbo da rumore ANN COM CONV MAMB

Autorizzazioni rilasciate dal Sindaco per macchinari e cantieri rumorosi ANN COM CONV MAMB

Autorizzazioni rilasciate dal Sindaco per attività sportive ANN COM CONV MAMB

Autorizzazioni rilasciate dal Sindaco per manifestazioni musicali ANN COM CONV MAMB

Autorizzazioni rilasciate dal Sindaco per altri motivi ANN COM CONV MAMB

Centraline fisse per il monitoraggio dell'aria per abitante ANN COM CONV NAP PPS MAMB MLAV MEF-DPS REG

Centraline fisse per il monitoraggio dell'aria per kmq ANN COM CONV MAMB

Emissioni di CO2 (anidride carbonica) da trasporto su strada (tonnellate per abitante) ANN REG PPS MEF-DPS REG

Giornate di superamento dei livelli di allarme per inquinante atmosferico ANN COM CONV MAMB

(27)

Giorni dell'anno nei quali la concentrazione di biossido di azoto NO2 supera i 200

microgrammi/m3 (valori medi nell'arco di 1 ora) ANN COM URB EUR

Giorni dell'anno nei quali la concentrazione di Ozono O3 supera i 180 microgrammi/m3

(valori medi nell'arco di 1 ora) ANN COM URB EUR

Giorni dell'anno nei quali la concentrazione di zolfo SO2 supera i 125 microgrammi/m3

(valori medi nell'arco di 24 ore) ANN COM URB EUR

Siti con certificazione ambientale ISO 14001 sul totale dei siti certificati (percentuale) ANN REG PPS MEF-DPS REG

Stato di attuazione del Piano Energetico Comunale ANN COM CONV MAMB

Anno di approvazione del Piano Energetico Comunale ANN COM CONV MAMB

Consumo di energia elettrica (per settore) ANN COM CONV PPS RSA MAMB MEF-DPS REG EUR

Consumo di gas metano (per tipo di uso) ANN COM CONV URB RSA MAMB EUR

Consumo di acqua (per tipo di uso) ANN COM CONV URB MAMB EUR

Giorni nei quali l'acqua è stata razionata (nell'anno di riferimento) ANN COM URB EUR

Impianti di depurazione delle acque reflue urbane in esercizio che servono il comune (per

tipologia di trattamento) ANN COM CONV MAMB

Percentuale di popolazione residente nel comune servita da impianti di depurazione delle

acque reflue urbane ANN COM CONV MAMB EUR

Acqua erogata OCC REG STAM MEF-DPS CVRI

Acqua fatturata (per tipo di uso, per utenza) OCC REG STAM CONT EURO EUR MEF-DPS CVRI

Acqua immessa nella rete idrica OCC REG STAM MEF-DPS CVRI

Impianti di depurazione delle acque reflue urbane in esercizio per popolazione equivalente

servita effettiva OCC REG CONT EUR MEF-DPS

Impianti di depurazione delle acque reflue urbane in esercizio per popolazione equivalente

servita di progetto OCC REG CONT EUR MEF-DPS

Impianti di depurazione delle acque reflue urbane in esercizio per popolazione equivalente

servita di progetto, trattamento primario OCC REG CONT EUR MEF-DPS

Impianti di depurazione delle acque reflue urbane in esercizio, almeno di trattamento

secondario, per popolazione equivalente servita effettiva OCC REG CONT EUR MEF-DPS

Impianti di depurazione delle acque reflue urbane in esercizio OCC PRO CONT PPS EUR MEF-DPS MEF-DPS REG

Impianti di depurazione delle acque reflue urbane in esercizio terminati dopo il 1990 OCC PRO PPS MEF-DPS REG

Impianti di depurazione delle acque reflue urbane non in esercizio OCC PRO PPS MEF-DPS REG

Impianti di depurazione delle acque reflue urbane in corso di realizzazione OCC PRO PPS MEF-DPS REG

Popolazione connessa a impianti di depurazione delle acque reflue urbane OCC PRO CONT PPS EUR MEF-DPS MEF-DPS REG

Km di coste non balneabili per inquinamento su km di coste totali OCC REG NAP MLAV

Contenitori utilizzati per la raccolta dei rifiuti urbani ANN COM CONV MAMB

Capacità dei contenitori utilizzati per la raccolta dei rifiuti urbani ANN COM CONV MAMB

Raccolta di rifiuti urbani (kg per abitante) ANN COM CONV MAMB

Raccolta di rifiuti urbani indifferenziati (kg per abitante) ANN COM CONV MAMB

Raccolta di rifiuti urbani indifferenziati (per tipologia) ANN COM URB EUR

(28)

Rifiuti solidi urbani oggetto di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti solidi urbani ANN REG NAP PPS MLAV

Percentuale di popolazione residente servita dalla raccolta differenziata ANN COM CONV MAMB

Percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti raccolti quantità ANN COM RSA MAMB

Multe elevate per violazione di igiene urbana ANN COM CONV MAMB

Realizzazione di campagne di sensibilizzazione per la raccolta differenziata (per tipologia) ANN COM CONV MAMB

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