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Evolving Networks

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

Evolving Networks

Daniele Contarino

University of Catania

Department of Mathematics and Computer Science (DMI)

(2)

Executive summary

 Introduzione

 I modelli Barabási-Albert e Bianconi-Barabási

 Evolving Networks

 Fitness Model

(3)

Perché Google+ non ha (ancora) battuto Facebook?

Introduction

Google è stato inventando 6 anni dopo la

diffusione del WWW ed esistevano altri motori di ricerca. Come ha fatto a batterli?

Facebook come si è imposto come il più grande Social

Network nonostante non è

(4)

È vero il detto ‘chi prima arriva, meglio alloggia’?

First means better?

La risposta giusta è: ANCHE, ma non solo!

La storia insegna che il successo dipende dal tempo di presenza sul mercato e dalla attrattività

(5)

Modelliamo la realtà del mercato come un grafo bipartito

Reality as Network

Società Clienti

Utenti Link

(6)

Il successo dipende dalla capacità di una società di acquisire consumatori; oppure l’abilità di un sito web di fidelizzare tanti

visitatori unici giornalieri.

Tale capacità la chiameremo

Fitness propriety

(7)

Executive summary

 Introduzione

 I modelli Barabási-Albert e Bianconi-Barabási

 Evolving Networks

 Fitness Model

(8)

Cercando di realizzare il nostro modello di mercato, analizziamo quindi i due passi:

 Growth (crescita)

Ogni slot di tempo, un nodo j-esimo con m link e una fitness η viene aggiunto al sistema

 Preferential Attachment (Affezione preferenziale)

La probabilità che un nodo si connetta a un nodo preesistente con un determinato numero di link

Growth of the Network

(9)

Growth (lineare) 𝑘 = 2𝑚 Preferential attachment (lineare) Π 𝑘𝑖 ∝ 𝑘𝑖

Barabàsi-Albert Model

(10)

Usato per generare delle reti scale-free casuali, il modello Barabàsi-Albert descrive la probabilità che un nuovo nodo aggiunto al sistema di

connetta con gli altri nodi. Tale probabilità e data dalla seguente

Barabàsi-Albert Model

𝚷 = 𝒌𝒊

# di connessioni

(11)

Il modello di Barabàsi-Albert però non tiene conto della fitness che è

intrinseca ogni nodo.

Occorre modificare il nostro modello

Fitness in BA Model

(12)

La probabilità di connessione di un nuovo nodo i- esimo è data dal seguente modello di Bianconi- Barabàsi

Bianconi-Barabàsi Model

𝚷𝒊 = 𝜼𝒊𝒌𝒊 𝜼𝒋 𝒋𝒌𝒋

(13)

Il nostro interesse è osservare come la rete si possa evolvere nel futuro. Esattamente come possiamo misurare l’accelerazione

derivando la velocità rispetto al tempo, possiamo applicare la teoria del continuo al BB model.

Degree dynamics

(14)

Degree dynamics

𝝏𝒌𝒊

𝝏𝒕 = 𝒎 𝜼𝒊𝒌𝒊 𝜼𝒋 𝒋𝒌𝒋

𝒌𝜼𝒋(𝒕, 𝒕𝒊) = 𝒎 𝒕 𝒕𝒊

𝜷(𝜼𝒊)

𝜷(𝜼𝒊) = 𝜼 𝑪

𝑪 = 𝝆 𝜼 𝜼

𝟏 − 𝜷 𝜼 𝒅𝜼

(15)

Possiamo considerare il BB Model come il caso generale del AB Model. Infatti, nell’AB Model, possiamo considerare la fitness di tutti i nodi uniforme pari a 1, ergo

Degree dynamics

𝜷(𝜼) = 𝟏

𝟐 𝒌𝜼𝒋(𝒕, 𝒕𝒊) = 𝒎 𝒕 𝒕𝒊

𝟏𝟐

Π𝒊 = 𝒌𝒊 𝒌𝒋 𝒋

(16)

Executive summary

 Introduzione

 I modelli Barabási-Albert e Bianconi-Barabási

 Evolving Networks

 Fitness Model

(17)

I modelli visti fino ad ora (BA, BB e SW) sono dei modelli minimali e

Ancora non riescono ad rappresentare la realtà

Evolving Networks

(18)

Mentre gli altri modelli rappresentano una realtà

"istantanea", le Evolving Networks considera l’evoluzione della rete nel tempo

Evolving Networks

(19)

Processi a cui sono soggette le reti nel tempo

 Attrattività iniziale

 Link interni

 Eliminazione di nodi

 Crescita accelerata

 Invecchiamento

Evolving Networks

(20)

Per BA Model, un nuovo nodo senza link ha una probabilità pari a 0 di acquisire nuovi link.

Nella realtà invece esiste una probabilità concreta che permette a un nuovo

nodo di acquisire collegamenti.

Initial Attractiveness

(21)

BA Model 𝚷 𝒌 = 𝒌

𝒌𝒋 𝒋

𝑷𝒌~ 𝒌𝟑 𝜸 = 𝟑

Evolving Network

𝜫 𝒌 = 𝑨 + 𝒌 𝑷𝒌~ 𝑪(𝒌 + 𝑨)−𝜸

𝜸 = 𝟑 + 𝑨 𝒎

Initial Attractiveness

(22)

In molte reti, dei nuovi link sono aggiunti tra nodi preesistenti (eg. una nuova relazione di amicizia tra due persone su un social network).

Internal Links

Che preferential attachment

seguono i questi due nuovi link?

𝜫(𝒌, 𝒌) ∼ (𝑨 + 𝑩𝒌)(𝑨 + 𝑩𝒌)

(23)

Double Preferential Attachment

𝐴 = 𝐴

= 0

In questo caso, gli estremi dei collegamenti sono scelti in base al grado del nodo a cui si

connettono.

Di conseguenza, il collegamento seguirà il BA Model

Π 𝑘, 𝑘 ∼ 𝐵𝑘 𝐵𝑘 𝛾 = 2 + 𝑚

(24)

Random Internal Attachment

𝐵 = 𝐵

= 0

In questo caso, ai link interni viene nascosto il grado dei nodi a cui si connettono, quindi essi si collegano a nodi casuali. Considerato il BA Model, otteniamo

Π 𝑘, 𝑘 ∼ 𝐴𝐴′

2𝑛

(25)

Nelle reti reali, spesso succede che a un

determinato tempo t viene rimosso un link.

Basti pensare a dei dipendenti che lasciano un’azienda o dei documenti

che vengono rimossi dal web

Node Deletion

(26)

Per analizzare l’impatto dell’eliminazione di un nodo, consideriamo il nodo con m link e con una probabilità r circa la rimozione dello stesso.

La topologia osservata dipenderà dal valore di r.

Node Deletion

(27)

Se r < 1 significa che il numero di nodi rimossi è minore ai nodi che si aggiungono, ergo la rete continuerà ad ingrandirsi.

Scale-free phase

𝛾 = 3 + 2𝑛 𝑚

(28)

Se r = 1 la rete rimarrà con un numero di nodi

costante, ergo a questo punto la rete non sarà più scale-free.

Exponential phase

𝛾 = ∞

(29)

Se r > 1 indica che il numero di nodi rimossi è superiore ai nodi che vengono aggiunti. Questo indica che la rete si sta'

contraendo.

Eg. Le ricerche sull’Alzheimer cercano di capire la riduzione di neuroni con l’avanzare dell’età

Declining networks

(30)

 Eliminazione di un nodo non sempre è

casuale, ma può dipendere dal grado del nodo

(eg. è improbabile che sparisca il nodo di Google, è più probabile che sparisca una pagina web personale)

 Finché la rete continua a crescere, essa non perde la sua natura scale-free

 Il grado dell’esponente (γ ) dipende dalle politiche di rimozione dei nodi

Node Deletion Note

(31)

Fino ad ora abbiamo ipotizzato che il # di link cresceva in maniera proporzionale rispetto al # di nodi e indipendente dal tempo.

Per alcune reti invece il tasso di crescita dei link è:

 Superiore o inferiore risp. al

# di nodi

 Dipendente dal tempo

Accelerate Growth

(32)

Prima abbiamo ipotizzato che ogni nodo poteva avere m link.

Adesso, ipotizziamo che il # di link sia in funzione del tempo

Accelerate Growth

BA Model 𝒎 = 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒕

Evolving Network 𝒎 𝒕 = 𝒎𝟎𝒕𝜽

(33)

𝜃 =

= 0

> 0

= 1

Accelerate Growth

Crescita costante (AB Model) Crescita accelerata

𝛾 = 3 + 2𝜃 1 − 𝜃

Grado divergente, crescita ultra accelerata, lineare risp. al tempo

(34)

Mentre in alcune reti un nodo viene eliminato senza alcun "segnale", nelle reti che meglio

rappresentano la realtà i nodi preparano la loro uscita di scena.

eg. un ricercatore alla fine della carriera ridurrà il numero di pubblicazioni in

Aging

(35)

Consideriamo la probabilità che un nuovo nodo si connetta a un nodo con preferential attachment pari

Aging

Π 𝑘, 𝑡 − 𝑡 ∼ 𝑘 𝑡 − 𝑡′ −𝜐

(36)

Aging

𝜐 =

< 0

> 0

> 1

I nuovi nodi tendono a collegarsi con i nodi più vecchi

I nuovi nodi tendono a collegarsi con i

nodi più giovani La rete perde la natura scale-free

(37)

Evolving Network Conclusion

(38)

Coffee Break

(39)

Executive summary

 Introduzione

 I modelli Barabási-Albert e Bianconi-Barabási

 Evolving Networks

 Fitness Model

(40)

Osserviamo le reti evolutive con la funzione di fitness usando come esempio un modello

proveniente dalla fisica quantistica.

Fitness Model

Il modello in questione è il

Condensato di Bose-Einstein

(41)

Nella mondo delle particelle, come si osserva l’iterazione di due o più particelle?

Tale iterazione è descritta tramite le Statistiche quantiche

 Maxwell-Bolzmann

 Bose-Einstein

 Fermi-Dirac

Quantum Statistics

(42)

 Fermi-Dirac

 Due particelle non posso stare nello stesso stato quantico

 Rispondono a questa statica gli elettroni, protoni, neutroni e altre particelle a spin semintero.

 Questa statistica è la base del principio di esclusione di Pauli

 Bose-Einstein

 Tutte le particelle tendono a stare nello stesso stato quantico

 Rispondono a questa statica i fotoni e fononi

Quantum Statistics

(43)

 Fermi-Dirac

𝑛(𝜀) = 1

𝑒(𝜀−𝜀𝐾𝐵𝑇𝐹) + 1

 Bose-Einstein

𝑛(𝜀) = 1

𝑒(𝜀−𝜇)𝐾𝐵𝑇 − 1

Quantum Statistics Distribuition

(44)

Il condensato di Bose-Einstein è uno stato della materia i cui una frazione non trascurabile di bosoni sono portati a una temperatura prossima a 0°K. Cosi facendo essi si portano nello stato quantistico

di più bassa energia e mostrano a livello macroscopico gli effetti

Bose-Einstein Condensation

(45)

Possiamo considerare un gas quantico come una rete?

Mapping to a quantum gas

Decisamente SI!

(46)

Fitness

Preferential Attachment Links

Nodi

Mapping to a quantum gas

Energia

Particelle

Livelli di energia

𝜼 = 𝒆−𝜷𝜺

𝜫𝒊 = 𝒆−𝜷𝜺𝒊𝒌𝒊 𝒆−𝜷𝜺𝒋𝒌𝒋

𝒋

(47)

From Fitness to BE Condesation

deriviamo risp.

al tempo

𝛱𝑖 = 𝑒−𝛽𝜀𝑖𝑘𝑖 𝑒−𝛽𝜀𝑗𝑘𝑗

𝑗

𝜕𝑘𝑖

𝜕𝑡 = 𝑚 𝑒−𝛽𝜀𝑖𝑖𝑘𝑖(𝜖𝑖, 𝑡, 𝑡𝑖) 𝑒−𝛽𝜀𝑗𝑘𝑗(𝜖𝑗, 𝑡, 𝑡𝑗)

𝑗

𝑘𝑖(𝜖𝑖, 𝑡, 𝑡𝑖) = 𝑚 𝑡 𝑡𝑖

𝑓(𝜖𝑖)

𝑓 𝜖𝑖 = 𝑒−𝛽 𝜀−𝜇

𝜌 𝜖 1

𝑒𝛽 𝜀−𝜇 − 1𝑑𝜖 = 1

Che a sua volta soddisfa il seguente integrale

La probabilità che il nodo ha l’energia 𝜀 e la fitness 𝜂

(48)

From Fitness to BE Condesation

Osserviamo due casi

𝒕 → ∞ la fitness è mappata dentro il gas di Bose

 Se è un gas ideale (tutti i livelli sono occupati) abbiamo 𝜌 𝜖 𝑛 𝜖 𝑑𝜖 = 1

In conclusione, possiamo dire che la fitness segue la statistica di Bose-Einstein

1

(49)

BA Model vs BB Model

Bose-Einstein condensation Fit-gets-rich

(50)

 Non esiste un esponente che caratterizza tutte le reti

 La crescita e il preferential attachment sono i responsabili della caratterizzazione delle reti e se emerge la natura scale-free

 Per modellare le reti reali si deve

 Identificare i processi microscopici che prendono parte al sistema

 Sviluppare modelli dinamici che posso

Conclusion

(51)

 I modelli ER e WS sono modelli statici.

modellano reti con un numero fisso di nodi, che spesso sono artefatte e non rappresentano dei sistemi reali

 I modelli BA ed Evolving Network sono modelli dinamici

Mirano a riprodurre l’origine di una rete e la sua evoluzione , ma non la struttura. Dalla sua

applicazione, si ottiene la topologia

Conclusion

(52)

1. A. Barabàsi, Evolving Network,

http://barabasilab.neu.edu/networksciencebook/

(Chapter 6), 2014

2. G. Bianconi A. Barabàsi, Bose-Einstein Condensation in Complex Networks, University of Notre Dame,

Indiana, 2001

3. F. Simone, Appunti di Fisica Moderna, INFN, Università di Catania, 2013

References

(53)

Evolving Networks

Riferimenti

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