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Gli elettrodomestici consapevoli: quando l’intelligenza non basta. Uno studio di nuove funzioni per lavatrici e frigoriferi del futuro

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Academic year: 2021

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Gli elettrodomestici consapevoli: quando l’intelligenza non basta. Uno studio di nuove funzioni per lavatrici e frigoriferi

del futuro Monica Milani Indesit Company Spa Innovation & Digital Design

Via L. Corsi,55 60044 Fabriano (AN) Italy +39 0732 668290

monica.milani@indesit.com Caterina Calefato

University of Turin Department of Computer Science Corso Svizzera 185, 10149, Torino, Italy

+39 0522 52 2663 calefato@di.unito.it Roberto Montanari

Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia,

Via Amendola, 2 (Pad. Tamburini), 42122 Reggio Emilia, ITALY. roberto.montanari@unimore.it 1.Introduzione

L’accelerazione della vita quotidiana richiede sempre più efficienza e flessibilità nello svolgimento dei compiti quotidiani. Benché le nuove tecnologie abbiano reso le nostre attività più semplici e veloci, il concetto di casa intelligente continua a mantenere dei contorni sfumati, che si smaterializzano ulteriormente quando si cerca di capire come deve essere un elettrodomestico intelligente e cosa può fare.

Partendo dai risultati di alcuni studi etnografici con gli utilizzatori finali di alcuni elettrodomestici chiave della vita odierna, ovvero la lavatrice e il frigorifero, sono stati realizzati da Indesit Company due prototipi di elettrodomestici che cercano di andare oltre al concetto di domotica tradizionale, implementando funzioni e interfacce utente che si rifanno alla filosofia del web 2.0 e della realtà aumentata. Nei prossimi paragrafi verranno spiegati i nuovi concept di interazione di Moon 2.0 e ZmartFRI.

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La lavatrice Moon 2.0 è completamente senza comandi: l’interfaccia utente e la gestione dei programmi di lavaggio sono completamente personalizzabili e gestibili da I-Phone (vedi figura 1). È noto che non è possibile aggiornare il software delle lavatrici, aggiungendo o modificando i programmi di lavaggio, benché le capacità di calcolo degli odierni elettrodomestici siano incredibilmente sofisticate (Dutta-Roy 1999).

Applicando la filosofia del Web 2.0 alla lavatrice si è cercato di dare la possibilità all’utente di creare i propri programmi di lavaggio, decidendo volta per volta di quali e quanti programmi disporre, rompendo gli schemi tradizionali del design degli elettrodomestici con una lavatrice senza interfaccia utente.

L’intera gestione dell’interazione viene affidata allo smart-phone, che detiene a sua volta tutta l’intelligenza del sistema uomo-macchina. L’uso dello smart-phone permette anche di creare un servizio di community (Washipedia) dove scambiarsi consigli, cercare soluzioni o scaricare configurazioni di parametri di lavaggio particolarmente efficienti, perché votati positivamente dai membri della community. Il concept di Moon 2.0 non deve essere confuso con quello di un personal assistant portatile, capace di controllare gli elettrodomestici. Lo smart-phone detiene l’intelligenza del sistema e offre infinite possibilità di personalizzazione, ma la completa gestione del sistema rimane in mano all’utente (Calefato et al 2010).

1.1Il concept della tabula rasa

Visioni di case automatizzate zeppe di tecnologie futuristiche e stellari sono state sviluppate per anni. Negli ultimi tempi, non solo nel campo della domotica, l’aggettivo “intelligente” è diventato obsoleto, rimpiazzato da concetti quali “consapevole”, “integrato” e “interattivo”. Gli studi di interazione tra la casa e i suoi abitanti sono aumentati, spostando la lente di ingrandimento dalle macchine alle persone, nella creazione dei cosiddetti “ambienti intelligenti” (Friedewald, 2005)

E così gli oggetti più complicati e ricchi di funzioni, ma statici e incapaci di adattarsi alle esigenze dell’utente,d iventano “nudi e crudi”, senza funzioni predeterminate o quasi, ma concedono infinite possibilità di personalizzazione (Aarts and Marzano, 2003). Moon 2.0 è un esempio di questo nuovo concept di tabula rasa (Calefato et al, 2010): la lavatrice non ha comandi utente, l’intelligenza e tutta l’interfaccia uomo-macchina è completamente demandata allo smart-phone ad essa collegato via Blue-Tooth. Con una serie di menu sullo smart phone, è

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possibile decidere di volta in volta il numero, il tipo e le caratteristiche dei programmi di lavaggio (per es. temperatura, tessuto, centrifuga, ecc.), che verranno trasferiti quindi sulla macchina. Le applicazioni 2.0 infatti si caratterizzano per la semplicità di interazione e condivisione delle informazioni, per l’interoperabilità e per la collaborazione offerta sul web (O'Reilly, 2005). Moon 2.0 presenta le quattro caratteristiche fondamentali di una Libreria 2.0 (Maness ,2006):

1.Centrata sull’utente: gli utenti partecipano alla creazione di contenuti e servizi intesi come programmi di lavaggio. L’uso e la creazione dei contenuti sono dinamici.

2.Multimediale: l’interfaccia adattabile e plenipotenziaria è contenuta in un’applicazione smart phone.

3.Socialmente ricca: tutti i programmi creati dall’utente sono conservati in un DB. L’utente può votare l’efficacia del programma di lavaggio ed eventualmente pubblicarlo on-line sulla Washipedia.

4.Innovativa a livello di community: la Washipedia è uno degli aspetti più importanti di Moon 2.0: si basa su una condivisione dei programmi di lavaggio creati, fornendo un servizio di community (per es. per chi vuol trovare il miglior programma di lavaggio per un certo tipo di bucato).

Tramite lo smart-phone è possibile inoltre scegliere fra quattro tipi di configurazioni di base della lavatrice:

1.Moon attuale: l’utente può scegliere un programma di lavaggio fra 4 programmi reimpostati, considerati i più comunemente adottati;

2.Moon +: si tratta di una lavatrice standard con un’ampia scelta di programmi. L’utente può modificare le caratteristiche dei programmi (temperatura, centrifuga ecc.), bloccare il lavaggio, controllare il tempo residuo, gestendo il programma di lavaggio come se fosse un file MP3 (vedi figura 2);

3.e-Moon: L’utente può decider quali caratteristiche del programma di lavaggio avere sempre a disposizione per il settaggio di routine. Per esempio l’utente può essere interessato a impostare solo la temperatura e non la centrifuga, mantenendo per quest’ultima il settaggio standard. Alla fine del lavaggio l’utente può votare il programma e inviarlo alla Washipedia, grazie alla connessione Internet propria dello smart phone;

4.My Moon: è la risposta per l’utente che non sa come procedure per il lavaggio o quali impostazioni

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selezionare. Si può cercare sulla Washipedia e scaricare il programma di lavaggio con il voto più alto, in modo simile all’interazione con i motori di ricerca.

Figura 1. La lavatrice Moon 2.0 Figura 2. My Moon su I-phone. Notare in basso la gestione del programma di lavaggio come file MP3

3.ZmartFRI: quando il frigo scrive la lista della spesa Come si è visto le nuove frontiere della progettazione degli elettrodomestici offrono sempre più sofisticate possibilità di controllo e comunicazione: se da una parte è possibile privare gli elettrodomestici della loro naturale interfaccia utente, dall’altra è possibile dotarli di interfacce grafiche evolute e ricche, con le quali interagire tramite i propri telefoni cellulari. Questa infatti è la funzione che offre ZmartFRI, un frigorifero capace di gestire le comunicazioni tra i membri della famiglia. ZmartFRI è dotato di una superficie interattiva, semplice e intuitiva ed è in grado di inviare e ricevere messaggi a/da computer o cellulare; di verificare tramite i tag RFID (Loebbecke 2005) la data di scadenza dei cibi, le confezioni quasi esaurite; di compilare una lista della spesa (vedi figura 3) e di suggerire ricette con i cibi in scadenza. Tutti questi servizi sono consultabili anche da remoto, sempre tramite e-mail o sms. In questo modo un comune frigorifero si trasforma in un soft media, in grado di supportare nuove forme di comunicazione (Bucci et al 2010).

Le case sono spazi di vita che centralizzano attività eterogenee: lavoro, faccende domestiche, divertimento, informazione, comunicazione, apprendimento e shopping. Partendo da queste premesse a dai risultati di uno studio

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etnografico, il progetto ZmartFRI muove i suoi passi con il ruolo di information hub collegato a dispositivi personali mobili, ponendosi come punto di intersezione domestico tra relazioni interpersonali e tecnologia (Bucci et al 2010). Le interazioni sociali prendono spunto dalle variazioni di contesto segnalate dal frigo (per es. cibi in scadenza o confezioni quasi vuote), dalle loro implicazioni (per es. ricette per l’utilizzo di un prodotto in scadenza, compilazione e invio tramite mail o sms della lista della spesa) e dai messaggi lasciati sotto forma di post-it elettronici (vedi figura 4), consultabili anche da remoto.

Figura 3. ZmartFRI: lista della spesa Figura 4. ZmartFRI: post it elettronico Benché il legame tra attività umana e tecnologia sia ormai

consolidato, nel caso di ZmartFRI si pone un esempio di attività umana aumentata (Abowd, Mynatt 2000), dove la tecnologia non è solo infrastruttura, ma fornisce nuovi paradigmi di interazione, alimentati dagli scenari emersi dall’analisi etnografica:

 Assistente di cucina, in grado di suggerire ricette utili;  Assistente di shopping, in grado di compilare e inviare

una lista della spesa;

 Totem di famiglia per la ricezione e invio di messaggi 4.Conclusioni

I risultati di questi progetti confermano la consapevolezza che l’applicazione di per sé di sensori avanzati non determina un artefatto intelligente, ma l’intelligenza sta nella capacità dell’artefatto di fornire infinite possibilità di personalizzazione delle funzioni o nella capacità di reinventarsi con contenuti nuovi, che vanno oltre la natura per il quale è stato concepito.

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L’applicazione della filosofia 2.0 alla lavatrice, rende Moon 2.0 un ambizioso elettrodomestico completamente controllabile e personalizzabile dall’utente, che può scegliere di volta in volta quanti programmi di lavaggio avere e con quali caratteristiche, il tutto ovviamente in pieno rispetto delle regole di trasparenza e interattività proprie dell’ambient intelligence. L’interfaccia interattiva di ZmartFRI, fluida e intuitiva, propone all’utente un’esperienza di realtà aumentata e di rivisitazione dei sistemi di comunicazione all’interno della e per la casa.

Riferimenti bibliografici

Aarts, E., Marzano, S. (Eds). The New Everyday: Views on Ambient

Intelligence, 010 Publishers, Rotterdam, The Netherlands 2003

Abowd, G., D., Mynatt, E., D., “Charting past, present and future research in ubiquitous computing”, in ACM Transactions on

Computer-Human Interaction, Vol. 7. No. 1, March 2000, 513-535

Bucci M., Calefato C., Colombetti S., Milani M. “Fridge fridge on the wall: what can I cook for us all?:an HMI study for an intelligent fridge”, in Proceedings of the International Conference on

Advanced Visual Interfaces, Roma, Italy 2010, pp. 415-415

Calefato C., Frumento E., Milani M., Montanari R. “Seeing the self in the washing machine:the deep affordance of 2.0 philosophy in the household appliance domain”, in Proceedings of the International

Conference on Advanced Visual Interfaces, Roma, Italy 2010, pp.

405-405

Dutta-Roy A. “Networks for homes”, in: IEEE Spectrum, December 1999, pp 26-33.

Friedewald, M., Da Costa, O., Punie, Y., Alahuhta, P., & Heinonen, S. (2005). “Perspectives of ambient intelligence in home environment” in Telematics and Informatics, 22, 2005, pp. 221-238.

Loebbecke C., “RFID Technology and Application in the Retail Supply Chain: The Early Metro Group Pilot”, in: Proceedings of 18th Bled

conference on eIntegration in action, Bled, Slovenia, June 6-8,

2005

Maness J.M. Library 2.0 Theory: Web 2.0 and Its Implications for

Libraries, 2006 Webology 3 (2), consultabile all’indirizzo;

http://www.webology.ir/2006/v3n2/a25.html, 2006 (consultato il 15/09/2010).

O'Reilly, T. What is Web 2.0, 30 September 2005, consultabile all’indirizzo: http://www.oreilly.com/go/web2 (consultato il 15/09/2010)

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