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© Italiano LinguaDue, n. 1. 2015. Recensioni – Segnalazioni.

351 I NUOVI FERRI DEL MESTIERE

Marco Mezzadri

Bonacci-Loescher, http://www.loescher.it/catalogo/italiano-per-stranieri/BON Torino, 2015, pp. 414.

Collana “L&L lingua e Lingue. Studi sull’insegnamento dell’italiano e delle lingue straniere”, a cura di Paolo E. Balboni e Marco Mezzadri.

http://www.loescher.it/dettaglio/opera/o_b2861/i-nuovi-ferri-del-mestiere

Un manuale che aiuta a sviluppare la consapevolezza necessaria al docente e allo studente. I suoi percorsi toccano le aree più rilevanti della glottodidattica, ma dalla prima edizione del 2003 il mondo è cambiato, e così il testo ha dovuto adattarsi e spostare il proprio focus dall’insegnamento all’acquisizione delle lingue, con maggiori riflessioni di tipo neuroscientifico e legate alle discipline che studiano la mente, oltre a incursioni nel variegato mondo del bilinguismo e dell’insegnamento-apprendimento attraverso una lingua veicolare, senza tralasciare di fare il punto sulle linee di sviluppo della glottodidattica nel corso dei secoli. Da ultimo, il volume, il cui impianto rimane inalterato per quanto riguarda la possibilità di riflettere sulle aree principali della glottodidattica con un’ottica di tipo sia teorico che pratico, si arricchisce di considerazioni sulle politiche linguistiche che mai come in questi ultimi decenni stanno condizionando le scelte di insegnanti e studenti.

Per gentile concessione dell’editore e dell’autore si riproduce qui l’introduzione al volume.

Introduzione

Negli ultimi anni la glottodidattica sta riscuotendo un interesse via via crescente che in Italia si è tradotto in un fiorire di iniziative di formazione gestite da molteplici attori: dal ministero alle università, dalle scuole statali, agli enti di formazione professionale.

Il mondo accademico ha anch’esso risposto con l’aumento dei docenti impegnati nelle università in questa disciplina.

Nemmeno l’editoria è rimasta insensibile al fenomeno e ha pubblicato numerosi manuali di glottodidattica e testi specifici inseriti in prestigiose collane appositamente create.

Questo testo si rivolge al pubblico degli insegnanti di lingua straniera, in particolare di italiano a studenti stranieri in Italia e all’estero. A questi docenti o futuri docenti, in formazione o in servizio, ma senza una preparazione di base, il testo intende fornire strumenti pratici accompagnati da riflessioni teoriche per affrontare in maniera consapevole e autonoma la professione del docente. La proposta è quella di uno strumento pratico che può essere impiegato sia per l’autoapprendimento e l’autoformazione, sia in corsi di metodologia.

È suddiviso in percorsi che toccano le aree più rilevanti della pratica dell’insegnamento. Tutti i percorsi sono caratterizzati da momenti di coinvolgimento e di interazione con il lettore prima, durante e dopo l’accostamento al testo, perché, come insegniamo ai nostri studenti, si impara facendo. Si tratta di attività che portano a creare

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le condizioni per meglio comprendere e assimilare i contenuti dei percorsi o di domande che trovano risposta solitamente lungo il percorso o nella riflessione sull’esperienza personale del lettore in quanto insegnante, in servizio o in formazione, o studente di lingue.

I segmenti del testo sono definiti percorsi per sottolineare il fatto che ogni parte accompagna il lettore fino alla meta costituita dagli obiettivi formativi proposti. Ogni percorso risulta autonomo, ma collegato agli altri attraverso continui rimandi e riflessioni che guardano alla formazione del docente non per capitoli e scatole chiuse, ma come frutto di un sistema reticolare. Così il lettore incontrerà argomenti teorici di riferimento e rimandi alla pratica dell’insegnamento ripresi e trattati sotto angolature differenti all’interno dei vari percorsi, nel rispetto di uno dei principi fondamentali della glottodidattica: l’Approccio a Spirale.

La trattazione degli argomenti avviene in maniera semplice lasciando ampio spazio agli aspetti pratici dell’insegnamento della lingua straniera e integrando gli apporti teorici al discorso che si va sviluppando sulla pratica didattica. La bibliografia segnalata alla fine di ogni percorso offre l’occasione per gli approfondimenti che il lettore riterrà necessari. Così come è essenziale il modo di avvicinare la teoria all'interno del testo, anche la bibliografia viene limitata a suggerimenti ritenuti indispensabili per un approfondimento autonomo.

Lo stesso atteggiamento è stato adottato nel caso delle citazioni che sono state ridotte al minimo a voler sottolineare il carattere pratico del testo e la convinzione che all’insegnante di lingua occorra avere non solo una solida preparazione teorica, ma anche un’altrettanto affidabile capacità di gestire la pratica dell’insegnamento in maniera globale, cioè con gli strumenti adatti per affrontare i vari ambiti della didattica.

Introduzione alla nuova edizione

Dodici anni sono lunghi. È il tempo che separa questa nuova edizione dalla prima edizione dei Ferri del mestiere. Il mondo è cambiato nel profondo e non solo perché dal 2003 a oggi abbiamo assistito a un cambiamento sostanziale negli equilibri mondiali, ma anche perché i contesti educativi hanno dovuto fare i conti con nuove richieste molto pressanti. Il pubblico interessato all’apprendimento delle lingue straniere si è diversificato, così come i contesti d’uso delle lingue. Sempre più si tratta di esperienze che abbinano l’apprendimento formale di una lingua (a scuola, all’università, ecc.), a quello informale (oggi sempre più possibile grazie alle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione e al livello crescente di mobilità delle persone).

Dunque, questo manuale ha dovuto adattarsi e spostare il proprio focus dall’insegnamento delle lingue all’acquisizione delle lingue, con riflessioni maggiori e profondamente rivedute di tipo neuroscientifico e legate alle discipline che studiano la mente, oltre a incursioni nel variegato mondo del bilinguismo e dell’insegnamento- apprendimento attraverso una lingua veicolare.

Le tendenze in atto, non solo in Italia, con uno spostamento dell’enfasi dai contesti educativi formali a quelli informali, hanno portato anche a fare il punto in maniera più logica e coerente sulle linee di sviluppo della glottodidattica nel corso dei secoli. Dal passato, possono venire stimoli per affrontare in modo più consapevole i corsi e i ricorsi storici che anche nell’ambito della didattica delle lingue si evidenziano.

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Da ultimo, il volume, il cui impianto rimane inalterato per quanto riguarda la possibilità di riflettere sulle aree principali della glottodidattica con un’ottica di tipo sia teorico che pratico, si arricchisce di considerazioni sulle politiche linguistiche che mai come in questi ultimi decenni stanno condizionando le scelte di insegnanti e studenti. Marco Mezzadri

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