3° unità didattica
STORIA
3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica
ASSISTENZA GENERICA E INFERMIERISTICA
L’assistenza generica
è una forma di
reciproca
solidarietà
, nata dalle
esigenze di
sopravvivenza
del singolo e di continuità della
specie.
L’assistenza si è strutturata, fin dalle origini della
storia dell’uomo, come un
“aiuto alla vita”.
Il sapere assistenziale rappresenta l’elaborazione
graduale di un insieme di pratiche per assicurare il
soddisfacimento dei bisogni fondamentali
alla
sopravvivenza
e la partecipazione competente ai
cosiddetti
“momenti di passaggio”,
variamente
manifestati e interpretati nelle diverse culture.
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ASSISTENZA GENERICA E INFERMIERISTICA
L’assistenza è esercitata inizialmente dalle donne che,
successivamente, divengono
infermiere ed ostetriche
.
Fino alla seconda metà del ‘900 la conoscenza
infermieristica, maturata sulla base di un
metodo
empirico, “per prove ed errori”,
resta ai margini della
cultura sanitaria e non viene considerata degna di un
proprio statuto scientifico.
L’assistenza infermieristica rappresenta e si configura
come una
derivazione specifica e specialistica
dell’assistenza in generale
, allorquando si sono
verificate alcune situazioni che hanno reso necessario il
passaggio dal
SAPERE CULTURALE
al
SAPERE
DISCIPLINARE,
richiedendo l’uso di un
metodo
scientifico
sia nello studio che nella pratica.
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L’assistenza nell’ epoca greca e romana
La
società greca e romana
pone chiaramente in luce unadivisione dell’ipotetico sistema assistenziale. Vi è un’assistenza fisica, garantita, come nella tradizione, dalle donne di famiglia o dalle schiave, e un’assistenza spirituale data da persone
consacrate agli dei (medici-sacerdoti), che curavano attraverso l’igiene, l’alimentazione e l’interpretazione dei sogni.
Successivamente il
cristianesimo
chiama all’assistenza tutti: uomini e donne , poveri e ricchi. Il valore della carità edell’altruismo sono comportamenti derivati dalla fede, che si realizzano nell’assistenza ai bisognosi e ai sofferenti.
L’assistenza dapprima era soprattutto esercitata a domicilio (diaconesse), successivamente si verifica nei monasteri-ospizi, dove si divide sempre più il corpo dallo spirito. I monaci si
dedicano all’anima e i conversi o i servi al corpo. Nacque il
termine
INFIRMUS
che designava il monaco che si occupava dell’accoglienza e dell’assistenza dei malati e dei bisognosi.3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica
L’assistenza nel medioevo
L’istituzione ospedaliera
ebbe dunque origine nel contesto
religioso, sociale e culturale del
mondo cristiano e del
monachesimo
, senza, però, distinzione fra indigenza
economica ed esigenza sanitaria.
Verso la
metà del 1400
si verificò un
cambiamento
radicale dell’assetto ospedaliero
, in quanto il prendersi
cura non era più visto solo come un atto cristiano, ma anche in
termini di produzione di salute corporale e di idoneità fisica.
I malati incominciarono ad essere distinti e separati nelle loro
varie specie e assistiti differentemente.
Le attività mediche
si distinsero da quelle assistenziali
e incominciarono a
trovare l’alveo formativo presso le nascenti Università degli
Studi.
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I riformatori dell’assistenza
Verso la
fine del ‘500
si fecero interpreti di una rinnovata
presenza cattolica nell’assistenza ospedaliera figure emblematiche
come:
Giovanni di Dio, fondatore degli ospedali Fatebenefratelli,
dove si contemplava la figura
dell’infermiere maggiore
e
dell’infermiere minore
;
Camillo de Lellis, fondatore dell’Ordine Assistenziale dei
Ministri degli Infermi (i Camilliani), che dedicò particolare
attenzione alla
formazione degli infermieri
e
all’organizzazione del lavoro;
Vincenzo de Paoli, fondatore della Compagnia delle Figlie
della Carità, inizialmente composto da dame della nobiltà e
della borghesia,
reintroducendo la donne
nell’assistenza.
Sono stati malati,
umili infermi, prima di essere infermieri
e
furono i primi a comprendere che serviva un’assistenza specifica per
stare vicino al malato:
l’assistenza infermieristica
.
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XVIII e XIX secolo
A partire dal ‘700, la cultura illuministica (affrancamento dalla religione e abolizione dei privilegi), la mentalità scientifica
(basata sul metodo sperimentale) e le mutate condizioni economiche e sociali (ruolo della borghesia), hanno
comportato l’affermarsi dello Stato come responsabile dell’assistenza, ridimensionando le istituzioni religiose. Questo ha portato ad un impoverimento dell’assistenza,
sostituendo i religiosi con personale laico senza adeguata formazione.
Il progresso scientifico (indagini diagnostiche sulla
gravidanza, narcosi per le pratiche chirurgiche, scoperta dei microrganismi e l’importanza dell’igiene nelle morti del parto), contribuisce ad una nuova concezione dell’ospedale, che
divenne il luogo della cura delle malattie più che per assistere i bisognosi.
Le nuove concezioni cliniche, organizzative e igieniche
divennero competenza medica e gli infermieri erano chiamati a compiti domestici e di sorveglianza.
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‘800 inglese: FLORENCE NIGHTINGALE
F.N. appartiene ad una famiglia borghese, ottiene un’istruzione completa, dalla letteratura alla matematica, con un risultato
eccezionale.
La sua
prima esperienza nell’assistenza ai malati avvenne
nell’ospedale di Salisbury
nel 1844. Successivamente studia i
rapporti riguardanti la salute pubblica inglese.
Decide di recarsi in Germania
a Dusselfort, presso l’ordine delle
diaconesse, le quali si dedicano all’assistenza infermieristica in
tono elevato.
Nel 1853 viene incaricata di dirigere una casa della salute
per
gentildonne decadute e la riorganizza con interventi sulle
tubature, bagni, montacarichi per le vivande, acqua fredda e
calda nei piani, campanelli di chiamata, materiale sanitario e
derrate alimentari, guardaroba, ecc.
L’opinione pubblica viene mobilitata a favore di F.N. da un suo
amico giornalista, che sostiene
l’esistenza e l’operato di
infermiere rispettabili.
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‘800 inglese: FLORENCE NIGHTINGALE
Nel 1954, l’Inghilterra entra in guerra in Crimea.
Si viene a sapere che
feriti e ammalati muoiono
per
mancanza di assistenza (l’assistenza è affidata a
militari inabili o convalescenti).
La mortalità è del 42%,
dovuta in gran parte alle
epidemie di colera e tifo, alla gangrena e alla
dissenteria, non alle ferite da guerra.
Il ministro
della guerra e amico di F.N.,
la invita
ad
andare in Crimea con un gruppo di infermiere. Ne
recluta 38 e parte con l’appoggio del governo e della
pubblica opinione (si oppongono militari e medici
perché donna e non subordinata).
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‘800 inglese: FLORENCE NIGHTINGALE
F.N. interviene provvedendo a:
In sei mesi la mortalità scende al 2,2%.
Pulizia degli ambienti
Camicie, lenzuola e biancheria varia
Lavanderia con caldaia per bollire il bucato
Cucina per diete speciali
Materiale occorrente per interventi chirurgici
Assistenza ai più gravi e ai morenti
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‘800 inglese: FLORENCE NIGHTINGALE
Nel 1856 F.N., tornata in Inghilterra, ottiene
l’istituzione di una Commissione per investigare
l’assistenza medica militare.
Utilizza la scienza della statistica sociale
di cui è
esperta per mettere in evidenza sia l’impatto delle
malattie sulla mortalità che gli effetti delle migliorate
condizioni sanitarie.
Attua provvedimenti per
prevenire le malattie
e
migliorare le condizioni del popolo:
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‘800 inglese: FLORENCE NIGHTINGALE
Nel 1859 fonda la
Nightingale Training School for
Nurses
presso l’ospedale St. Thomas di Londra.
Nel 1860 viene fatta la scelta delle prime 15
candidate.
La formazione infermieristica è basata sul
sapere,
l’istruzione, la conoscenza,
per formare una
professione autonoma e autorevole e formare delle
leader per riprodurre il sistema formativo.
L’impostazione formativa utilizzata dalla Nightingale
verrà
esportata in tutto il mondo.
Avrà luogo una
vera e propria colonizzazione culturale.
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‘800 inglese: FLORENCE NIGHTINGALE
La nuova professione, di elevata moralità e
socialmente riconosciuta ha l’effetto di una
bomba che esplode:
La donna, per l’etica calvinista e per alcune
condizioni sociali, è pronta a ricoprire un
preciso ruolo sociale.
F.N. è nata il
12 maggio del 1821.
12 maggio
In tale data ogni anno viene festeggiata la
giornata internazionale delle infermiere.
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‘800 statunitense
Nel 1861
scoppia la guerra civile fra stati del sud e
stati del nord provocando 600.000 morti e si prende
coscienza della scarsità di infermiere e della loro
insufficiente preparazione.
Nel 1873
si diploma la prima infermiera americana:
Linda Richards.
Nel 1879
, negli Stati Uniti, vengono fondate
l’AMERICAN NURSES ASSOCIATION (ANA) e la
NATIONAL LEAGUE OF NURSING.
Nel 1899
nascerà
l’INTERNATIONAL COUNCIL OF NURSING (ICN).
Le numerose associazioni infermieristiche promuovono
scuole sul modello inglese alle quali accedono solo
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‘800 italiano
In Italia le congregazioni religiose che si applicano
all’assistenza sono molte e non hanno alcun bisogno di
soffermarsi sulla autonomia e autorevolezza della
professione, perché ciò esula dal loro modo di pensare:
è’ più importante l’ideale di servizio che la competenza.
A differenza dunque della professione infermieristica
anglosassone, quella italiana, si troverà
decapitata della
propria leadership
ancora prima di nascere.
Il mondo europeo, a fine ‘800, è però più vicino e
culturalmente più integrato e
nel 1896 a Napoli nasce la
prima scuola per infermiere sul modello della
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‘900 italiano
Nel 1919
le infermiere costituiscono
l’ASSOCIAZIONE
NAZIONALE ITALIANA TRA INFERMIERE (ANITI).
Lo
statuto dichiarava aconfessionalità, apoliticità, base
democratica, e ciò le permise di essere affiliata al ICN nel
’22. Sciolta nel ’33 e trasformata in Sindacato Fascista
Infermiere Diplomate.
Negli anni ’20/’30 fu varata la prima regolamentazione
giuridica, a livello nazionale, della professione, in
particolare con
l’istituzione delle scuole di formazione
(R.D. 1832/
1925
; R.D. 2330/1929).
Si riservava il canale professionale alla donna e si
relegava il personale maschile all’
arte ausiliaria di
infermiere generico
, dipendente dall’infermiere
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‘900 italiano
Nel 1946 nasce, sulle ceneri dell’ANITI, la Consociazione Nazionale Infermieri e altri Operatori Sanitario-Sociali, che verrà ammessa all’ICN nel 1949. Oggi è denominata
CONSOCIAZIONE NAZIONALE ASSOCIAZIONI INFERMIERI (CNAI).
Con la L. 1049/1954, viene istituito il COLLEGIO INFERMIERI
PROFESSIONALI, ASSISTENTI SANITARIE, VIGILATRICI D’INFANZIA (IPASVI). La nascita dell’ordine professionale riconosce, ai sensi dell’art. 2229 del codice civile, alla
professione infermieristica la codifica di professione intellettuale.
Nel 1971, si ha l’abolizione delle scuole convitto e si rendono le scuole accessibili al personale maschile. Nel 1973 si
ratifica in Italia l’ACCORDO DI STRASBURGO sull’istruzione e formazione dell’infermiere.
Nel 1974 con il D.P.R. 225, si modifica le attribuzioni degli infermieri (nuovo mansionario). Nel 1975, nuovo
COLLEGIO IPASVI:
Federazione dei Collegi IPASVI
dal notiziario (1956) alla rivista (1990)
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‘900 italiano
Negli anni ’60/’70 gli infermieri invece di specializzarsi sui bisogni di assistenza infermieristica, si specializzano sulla tecnologia.
Questa esasperazione tecnologica porterà ad una crisi disciplinare e professionale.
La crisi porta una minoranza professionale, che pensa ad un altro tipo di infermiere, ad entrare all’università per creare una nuova classe dirigente infermieristica (Scuola Speciale per Dirigenti dell’Assistenza Infermieristica- DAI, 1969), cercando fuori dal Paese soluzioni e nuovi paradigmi interpretativi della realtà infermieristica.
Negli anni ’80 vi è la consapevolezza di essere un corpus
professionale e di essere portatori di un patrimonio conoscitivo unico e necessario alla collettività (si incomincia a importare le teorie, i modelli e i metodi americani).
Nel 1992, istituzione del DIPLOMA UNIVERSITARIO di INFERMIERE. Nel 1994, inserimento dell’infermieristica nell’elenco dei settori scientifico-disciplinarisettori scientifico-disciplinari (scienze
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‘900 italiano
Nel 1994, il nuovo profilo professionale riconosce l’infermiere
responsabile dell’assistenza generale infermieristica, precisa la natura dei suoi interventi, gli ambiti operativi, la metodologia del lavoro, le interrelazioni con gli altri operatori, gli ambiti di approfondimento culturale ed operativo, le aree di specializzazione.
Nel 1996, viene sancito il campo proprio di attività e di responsabilità
dell’infermiere, definendo che è una professione sanitaria.
Nel 2000, riconoscimento formale della dirigenza del ruolo sanitario con
l’attribuzione della responsabilità e della gestione delle attività di assistenza infermieristica.
Nel 2001, con la determinazione delle classi di laurea delle professioni
sanitarie, si avviano le lauree triennali e specialistiche, le quali si
inquadrano nel generale processo di riforma dell’Università, armonizzandosi con il resto d’Europa. Inizia la discussione sulla tassonomia diagnostica e sull’evidence-based nursing.
Nel 2002, sulla spinta dell’emergenza infermieristica, si riconosce agli
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‘900 americano
Le principali fasi dello sviluppo della scienza infermieristica a livello universitario inizia con gli anni cinquanta
PERIODO
QUESTIONE DOMINANTE
Anni ’50 e ‘60
Le
teorie
generali e i modelli
concettuali infermieristici
Anni ’70 e ‘80
La
metodologia
dell’assistenza
infermieristica
Anni ’80
Il
linguaggio
tecnico-scientifico e i
sistemi di
classificazione
(NIC, NOC, D.I.)Anni ‘90
L’evidence-based Nursing
Anni 2000
Critica dell’EBN
: conoscenza
epidemiologica o clinica? Diagnosi
causale o funzionale?
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2000 europeo:
prospettive
Nascita, nel 2004, della Federazione Europea delle Professioni
Infermieristiche (FEPI), con l’intento di rappresentare le autorità competenti
per la professione infermieristica anche in paesi che non fanno parte dei 25
dell’Unione Europea. La finalità consiste nel promuovere l’eccellenza del nursing e la tutela del paziente, sia a livello nazionale che europeo.
Si diffondono sempre più i dottorati di ricerca infermieristica nelle varie università.
In Italia la professione chiede l’istituzione della Facoltà di Infermieristica.
In Europa si discute per progettare percorsi formativi di base e post-base europei
con un programma omogeneo per tutti i paesi.
Il confronto sul codice deontologico europeo è ormai in fase avanzata.
L’OMS ha istituito un gruppo di lavoro di infermieri di estrazione internazionale
per individuare una nuova tassonomia diagnostica infermieristica.
Si sono istituite delle associazioni di infermieri per la ricerca infermieristica al fine