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Trasfusioni. Le competenze dell'Infermiere

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Academic year: 2021

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(1)
(2)

L'emergenza sangue è sempre più alta in Italia, dove oggi donano appena ventiquattro persone

ogni mille. Spesso si tratta solo di una mancanza di educazione alla “cultura della donazione” e anche, banalmente, di semplice buon senso: la

donazione periodica, senza compromettere in alcun modo il benessere della persona, garantisce

infatti un costante controllo del proprio stato di salute.

(3)

Il fabbisogno di sangue è in costante

Il fabbisogno di sangue è in costante

crescita.

crescita.

L'impossibilità di sostituirlo con prodotti artificiali e il suo larghissimo impiego terapeutico lo rendono

continuamente insufficiente:

attività di primo soccorso e di emergenza, chirurgia e trapianti di organo,

(4)

La sfida più importante resta quella di diffondere,

soprattutto tra i giovani, la cultura della

donazione di sangue

come

gesto semplice ma di

gesto semplice ma di

grande civiltà,

grande civiltà,

giacché traguardi importanti

possono essere raggiunti solo con la

consapevolezza

(5)

Il

sangue

è un tessuto fluido contenuto nei

vasi sanguigni

degli

animali

,

dalla

composizione

complessa.

Può

essere

considerato

come

una

varietà

di

tessuto connettivo

.

È formato da una parte liquida e da una parte

corpuscolare, costituita da

cellule

o frammenti

(6)

La parte liquida si chiama

plasma

ed è

composta in larga parte da acqua; vi si trovano

disperse numerose famiglie di proteine, di cui la

più rappresentata è

l'albumina

, che svolgono

svariate funzioni: trasporto di sostanze,

regolazione della coagulazione ed altre; inoltre

vi sono disciolti ormoni, elettroliti e gas.

(7)

Il

sangue

svolge numerose funzioni tramite

lunghe catene di reazioni chimiche, oltre ad

essere composto da molte sostanze. Perciò,

sembra difficile sia arrivare ad un sangue

artificiale identico a quello umano sia ad un

composto che

abbia

tutte le stesse funzioni

.

(8)

Le cellule del sangue o ematiche si dividono in: • eritrociti o globuli rossi o emazie

•leucociti o globuli bianchi, a loro volta distinguibili in granulociti: neutrofili, eosinofili e basofili

monociti e linfociti •piastrine

(9)

I globuli rossi servono a trasportare l'ossigeno a tutte le cellule del corpo; i globuli bianchi servono a difendere

l'organismo

e le piastrine servono a coagulare il sangue.

Si possono riassumere i seguenti dati numerici per il sangue umano:

i globuli rossi o eritrociti sono 4.2-6 milioni per mm cubo;

i globuli bianchi o leucociti sono 4.000-10.000 per mm cubo;

le piastrine o trombociti sono 200.000-300.000 per mm cubo;

il plasma costituisce il 55-60% del sangue; il plasma è costituito per circa il 90% da acqua;

(10)

Il sangue artificiale

Il sangue artificiale

Vari studi sono orientati alla sintesi di sangue in laboratorio. La complessità della composizione del

sangue rende impossibile ottenere un

sangue artificiale di eguale qualità. Il caso ideale sarebbe la scoperta di un sangue conservabile per

anni, compatibile con tutti i gruppi sanguigni, producibile non solo dall'uomo ma da tutti i

mammiferi e al limite riproducibile in vitro per poter disporre di quantità illimitate. Al momento,

è possibile isolare le principali componenti del sangue e farle riprodurre in vitro, per ottenerne

(11)

Il plasma è un miscuglio di sostanze inorganiche nutrienti per le cellule, da anni disponibile come plasma sintetico, utilizzato ad esempio negli interventi di pronto soccorso. Globuli rossi e

piastrine sono cellule anucleate, ossia prive di nucleo

e DNA.

Globuli rossi e piastrine sono prodotte dal midollo

(12)

Cenni Storici

Notizie certe sulla pratica della trasfusione nell’antichità non ve ne sono. In alcune opere mediche e letterarie si fa riferimento all’utilizzo del sangue, soprattutto per donare forza, bellezza o giovinezza, ma ipotizzare che ciò avvenisse in senso trasfusionale appare una forzatura. Sembra più probabile che la somministrazione fosse piuttosto per via orale, come pratica magica, comune a molti popoli e a molte epoche, ancor prima che medica.

(13)

In senso terapeutico Celso, pur avendo qualche dubbio, ricordava come fosse possibile curare l'epilessia bevendo il sangue del gladiatore appena sgozzato e come medicina il sangue, dopo che era stato prelevato ad alcuni giovani, fu somministrato da un medico ebreo al pontefice Innocenzo VIII morente, per ridargli vigore.

(14)

La prima notizia certa di una trasfusione come noi la intendiamo risale al 1667 quando il medico di

Luigi XIV trasfonde sangue di agnello in un giovane, malato sembra di tifo.

Il paziente comunque morirà e J. B. Denis sarà accusato di omicidio! La pratica però comincia a diffondersi anche se con risultati tanto negativi(si utilizza principalmente sangue animale) da venire immediatamente abbandonata.

(15)

Nel 1679 a Roma il governo pontificio ne proibisce la pratica. Bisogna aspettare il 1818 quando un ostetrico inglese, ricorre con successo ad una trasfusione in un caso di emorragia post partum utilizzando il sangue del marito della paziente

Negli anni successivi praticherà una diecina di altre trasfusioni, sempre con sangue umano, ottenendo nella metà dei casi esito favorevole.

(16)

Ormai si è capito che usando il sangue umano i rischi sono minori, anche se rimangono altissime le possibilità di reazioni anche mortali. Lo stesso William Stewart Halsted,

che ha legato il suo nome all’intervento di

mastectomia radicale, salvò la vita della sorella

trasfondendole direttamente il proprio sangue.

Era il 1881 e soltanto nel 1913 un medico tedesco trasferitosi in America, scoprirà il metodo per conservare il sangue

(17)

Ciò ne consentirà un utilizzo differito nel corso delle due guerre mondiali sfruttando anche la creazione di speciali banche del sangue.

Peraltro un biologo austriaco nel 1901 era

finalmente riuscito a determinare con i suoi studi che il sangue poteva appartenere a gruppi specifici

A,B,AB,0 e per questa importante scoperta avrebbe ricevuto nel 1930 il premio Nobel. Nel

(18)

Le temibili reazioni immunitarie sembravano scongiurate o lo sviluppo della pratica trasfusionale sembrava non avesse più ostacoli, ma proprio con la sua grande diffusione cominciarono a rendersi manifesti dei dati allarmanti.

L'alta percentuale di gravi malattie infettive nei soggetti trasfusi: dall‘epatite B e C all‘AIDS. Ciò avrebbe portato ad ulteriori controlli sul sangue del donatore tendenti ad evitare anche questo tipo di rischio.

(19)

Le

TRASFUSIONI

di Sangue:

Scopi

Tipi

(20)

La reintegrazione della massa ematica in toto o di alcuni suoi componenti (globuli rossi, piastrine, fattori della coagulazione, ecc.) è utile, anzi indispensabile in molte condizioni patologiche e chirurgiche. Tuttavia il fatto che ogni trasfusione può comportare dei rischi impone molta oculatezza nel praticarla.

(21)

La decisione va presa dopo monitoraggio di alcuni parametri che consentono di valutare l’entità e la

tipologia della perdita e di stabilire il tipo di sostanza da trasfondere (sangue intero, plasma, succedanei del plasma, concentrati di piastrine, globuli rossi,

(22)

I parametri da controllare sono:

 Entità della volemia (quantità di sangue presente in un organismo) .

Valori dell’ematocrito .

 Valori della emoglobina .

 Valore dei fattori della coagulazione .  Numero di piastrine circolanti .

(23)

Le indicazioni alla trasfusione di sangue o suoi componenti sono:

Emorragie acute post traumatiche

Emorragie di tipo organico (anemie, leucemie, linfomi, neoplasie, emofilia ecc.)

Interventi chirurgici maggiori o emorragie casuali o iatrogene in quelli minori.

Ustioni

Carenze di componenti del plasma (albumina,

fibrinogeno, fattori della coagulazione o altri fattori plasmatici

(24)

Emazie concentrate : questo emocomponente è ottenuto con la rimozione

di parte del plasma da sangue intero.

Emocomponenti : i componenti del sangue (globuli rossi, globuli

bianchi, piastrine, plasma) che possono essere

preparati a fini terapeutici con vari metodi.

Emoderivati autologhi : emocomponenti da trasfondere, provenienti e

destinati al donatore stesso.

Emoderivati omologhi: emocomponenti da trasfondere, provenienti da

un donatore e destinati a diverso ricevente.

(25)

Eritropoietina: ormone utilizzato a scopo terapeutico in caso di

anemie, in quanto in grado di aumentare il numero di globuli rossi circolanti; oppure viene utilizzato in previsione di intervento chirurgico ad elevata richiesta trasfusionale, al fine di consentire l‘ incremento della massa eritrocitaria disponibile.

Aferesi produttiva: procedura eseguita con un'apparecchiatura

(separatore) in grado di separare, mediante centrifuga o filtro, il sangue del donatore per ottenere plasma, piastrine, leucociti ed eritrociti da utilizzare a scopo trasfusionale.

(26)

Il sangue è una sostanza complessa composta da elementi cellulari e da plasma, a sua volta contenente proteine, in cui ogni elemento costitutivo ha una sua specifica funzione. Pertanto, anche grazie ai progressi fatti in campo emotrasfusionale, oggi è possibile trasfondere oltre che il sangue intero anche i suoi costituenti separati. All’atto del prelievo il sangue dopo l’aggiunta di una sostanza anticoagulante e conservante (citrato di sodio) viene sottoposto ad un procedimento che consente di ottenere separatamente i suoi componenti ed i suoi derivati che saranno utilizzati per scopi diversi.

(27)

Sangue intero fresco: difficile da reperire non ha indicazioni specifiche tranne che in casi di emorragie complicate da coagulopatia da consumo in cui può dare qualche risultato positivo.

Sangue intero conservato: viene adoperato nelle emorragie gravi.

Globuli Rossi concentrati: per le emorragie importanti ma inferiori al 50% e con anemia grave.

Piastrine concentrate: indicate in casi di piastrinopenie gravi

Plasma Conservato: utile nelle emorragie caratterizzate da perdita di fattori della coagulazione o in caso di perdite

(28)

La trasfusione di sangue è utile ed in alcune circostanze indispensabile. Tuttavia può essere impossibile praticarla per vari motivi: difficoltà a reperire la quantità necessaria o il gruppo richiesto, opposizione del paziente per motivi religiosi, controindicazioni. In questi casi si può fare ricorso ai cosiddetti sostituti del sangue:

• Soluzioni colloidi (plasma artificiale e derivati plasmatici) Tra i plasma ricordiamo il destrano, le gelatine (Emagel), l’amido idrossietilico.

(29)

Tipizzazione del sangue e prove di compatibilità

Considerate le gravi conseguenze che derivano da trasfusioni non compatibili esiste una precisa normativa di leggenormativa di legge che disciplina le

procedure da seguire e che prevedono:

 La conferma del gruppo sanguigno del donatore

 la determinazione del gruppo sanguigno AB0 e del tipo Rh del ricevente

 test per svelare la presenza di alcune malattie infettive: sifilide, epatite B e C, Aids.

(30)

Di regola il paziente va trasfuso con sangue intero o con globuli rossi, GR, appartenenti al medesimo gruppo. In urgenza o quando il tipo AB0 è dubbio

possono essere trasfusi globuli rossi (ma non sangue intero) di tipo 0.

I soggetti Rh-negativi devono ricevere sempre sangue Rh-negativo, quelli Rh-positivo possono riceverne di

(31)

Quali sono le

competenze

e le

responsabilità

dell’infermiere

nell’esecuzione del prelievo per le prove

di compatibilità in caso di richiesta di

emotrasfusione, e nella trasfusione di

(32)

Per quanto riguarda il prelievo per la richiesta di

sangue per la determinazione del gruppo

sanguigno e della prova crociata,

l’art. 27

del

Decreto del Ministero della Sanità

27/12/1990

,

pubblicato sulla G.U. n. 20 del

24/1/91,

specificava che "il campione di sangue"... deve

essere "firmato dal medico che ha la

responsabilità del prelievo".

(33)

Inoltre le

linee guida

emanate dal

Ministero della Sanità in applicazione

dell’art.

12 della legge 10/7/90

definisce la trasfusione di sangue

"un

atto medico" e pertanto specifica che

"deve essere prescritta ed effettuata

(34)

Successivamente, sempre le

linee guida

,

precisano le

competenze

del

medico ,

dell

’infermiere

e di entrambi .

Riporto testualmente il documento dappresso

anche se le linee guida in questione non

risultano essere state ufficialmente pubblicate

sulla Gazzetta Ufficiale.

(35)

La trasfusione é un atto medico e va pertanto prescritta ed effettuata dal medico, che é responsabile dei seguenti atti: • accertamento dell’indicazione;

• valutazione per l’emotrasfusione;

• ottenimento del consenso informato;

• richiesta di sangue;

• verifica e sottoscrizione della corretta compilazione dei dati anagrafici del paziente sulla richiesta e sui campioni di sangue;

(36)

•ispezione dell’unità prima della trasfusione;

• registrazione dell’ora di inizio della trasfusione e del numero di carico dell’unità;

• trasfusione di sangue (sorveglianza del paziente e valutazione di efficacia);

• segnalazione di eventuali complicanze della trasfusione.

La trasfusione é un atto medico e va pertanto prescritta ed effettuata dal medico, che é responsabile dei seguenti atti:

(37)

Inoltre il medico é corresponsabile con il personale infermieristico dei seguenti atti:

• identificazione del paziente al momento dei prelievi di

sangue e della trasfusione;

• verifica dell’identità tra il paziente che deve ricevere la

trasfusione ed il nominativo del ricevente riportato sull’unità;

(38)

Il personale infermieristico di reparto é responsabile dei

seguenti atti:

 Compilazione della parte anagrafica della richiesta di sangue o di gruppo sanguigno;

 Esecuzione dei prelievi di sangue e compilazione delle relative etichette;

 Invio della richiesta e dei campioni di sangue al servizio trasfusionale;

 Gestione in reparto delle unità consegnate sino al momento della trasfusione;

 Registrazione dell’ora in cui termina la trasfusione;

 Invio al servizio trasfusionale di una copia del modulo di assegnazione e trasfusione;

 invio al servizio trasfusionale delle segnalazioni di reazione trasfusionale e dei materiali necessari alle indagini conseguenti.

(39)

Questo complesso di documenti risulta superato - relativamente al prelievo di sangue per compatibilità e richiesta gruppo - dal recente D.M. 25 gennaio 2001 "Caratteristiche e modalità

per la donazione di sangue e di emocomponenti"

(in Gazzetta ufficiale del 3 aprile 01) in cui all’art. 14

"Richiesta di sangue" si specifica che la richiesta di sangue deve ancora essere firmata dal medico su apposito modulo fornito dalla struttura trasfusionale e il prelievo deve essere

(40)

Il prelievo a scopo

richiesta di sangue

diventa, nella sua esecuzione, di

piena competenza

infermieristica

in relazione alla norma regolamentare

citata.

(41)

DIRETTIVA 2002/98/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 27

gennaio

2003 che stabilisce

norme di qualità e di sicurezza per la raccolta, il controllo, la lavorazione, la conservazione e la

distribuzione del sangue umano e dei suoi componenti e

Attuale

(42)

LA TRASFUSIONE

CORRESPONSABILITA’ MEDICO INFERMIERE COMPETENZE SPECIFICHE INTEGRATE

(43)

COMPETENZE INFERMIERISTICHE

1) Reperimento accesso venoso e scelta del presidio appropriato a vena, età e peso del paziente (da 18 a 24 Gauge); se presente utilizzo di catetere venoso centrale

2) Mantenimento accesso venoso con soluzione fisiologica 3) Preparazione della sacca

(44)

La preparazione della sacca

a) Agitare dolcemente la sacca

b) Valutare eventuale presenza di emolisi, aggregati… c) Collegare la sacca al set trasfusionale:

introdurre sterilmente il perforatore nell’apposita sede facendolo aderire perfettamente

attenzione a non perforare la parete

e far defluire il sangue eliminando tutta l’aria residua

Nota Bene:

Infondere emazie a temperatura ambiente (rischio di arresto cardiaco)

Agitare le sacche di piastrine (anche durante l’infusione) per evitare formazione di aggregati piastrinici;

(45)

COMPETENZE

INFERMIERISTICHE

attenzione particolare a segni di reazione FEBBRE BRIVIDI

POMFI

DOLORI LOMBARI CEFALEA

Si inizia lentamente, dopo i primi 15 minuti si rilevano i parametri vitali e quindi gradualmente si raggiunge la velocità ottimale

(46)

A- Arrestare immediatamente l’infusione

B- Non perdere l’accesso venoso (riprendere l’infusione con la Sol.Fis. )

C- Effettuare la terapia appropriata

(47)

Ad avvenuta trasfusione rilevazione condizioni

cliniche e parametri vitali

REGISTRAZIONE SU CARTELLA CLINICA - INFERMIERISTICA

LOTTO, VOLUME, ORA D’ INIZIO, FIRMA DELL’ESECUTORE

Compilazione del modulo rilevazione reazioni avverse (firma del medico) e invio al Centro Trasfusionale.

Restituzione delle sacche vuote al servizio Trasfusionale per il corretto smaltimento.

(48)

Alcune note ….

Corretta conservazione sacca: trasfondere il più presto possibile, non conservarla in frigoriferi di reparto.

Tutte le unità non trasfuse devono essere restituite al Centro Trasfusionale con apposito

modulo

firmato dal medico attestante la corretta conservazione .

Il set da trasfusione deve essere cambiato per ogni unità.

Nessun farmaco o soluzione endovenosa oltre alla fisiologica può essere aggiunta al sangue o

(49)

Il rifiuto della trasfusione

Dal codice deontologico degli infermieriDal codice deontologico degli infermieri

Art 4.2:

Art 4.2: l’infermiere l’infermiere ascolta, informa, coinvolge la personaascolta, informa, coinvolge la persona e valuta con la e valuta con la

stessa i bisogni assistenziali, anche al fine di esplicitare il livello di assistenza

stessa i bisogni assistenziali, anche al fine di esplicitare il livello di assistenza

garantito e

garantito e consentire all’assistito di esprimere le proprie scelteconsentire all’assistito di esprimere le proprie scelte

Art 4.18: l’infermiere considera la donazione di sangue, tessuti ed organi una espressione di solidarietà. Si adopera per favorire informazione e sostegno

(50)

La

trasfusione esente da rischio non esiste

!

• Trasfondere solo quando necessario • Importanza della prevenzione

(51)

L’emovigilanza mira a rendere più sicura la terapia trasfusionale, ma ATTENZIONE, non si può fare

emovigilanza senza fornire un supporto (formativo, teorico, tecnico,…) che garantisca e aiuti i diversi professionisti a

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