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#condividiSì. Diritti negati alla comunità Lgb in Italia: anti-discriminazione, unioni civili, matrimoni e adozioni.

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Academic year: 2021

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Rossella Parolo

Relatore - Vito Robbiani

Correlatore- Enrico Rossi

#condividiSì.

Diritti negati alla comunità Lgb in Italia: anti-discriminazione,

unioni civili, matrimoni e adozioni.

4.

3.

5. 6.

1. 2.

1. Screenshot dal video “Tutti in piazza al #gaypride di Milano”: uno dei 150.000 Sì di quel giorno alla parata.

4. Presentazione del logo/hashtag che unisce e lega ogni video: deve lanciare un messaggio di condivisione al “Sì” .

2. Screenshot dal video “Tutti in piazza al #gaypride di Milano”: discorso di Pisapia, sindaco di MIlano che lotta per l’amore. 5. Screenshot dal video “Intervista a #logiudice per il Partito Democratico”.

3. Screenshot del canale di youtube creato per la pubblicizzazione dei prodotti realiz-zati per la tesi.

6. Screenshot dal video “Intervista a #la-russa per Fratelli d’Italia”.

(2)

Abstract

Siamo nel 2015, molti degli stati europei appartenenti all’U-nione Europea hanno concesso i diritti egualitari anche alle coppie omosessuali. È dagli anni ‘90 ad oggi che sono stati ottenuti i maggiori progressi in merito; infatti sono pochi or-mai gli stati membri che non hanno regolamentato le unio-ni civili, i matrimounio-ni o le adoziounio-ni per coppie di omosessuali. Eppure siamo nel 2015 anche in Italia, ma al contrario della maggior parte degli stati della comunità europea, in questo paese il traguardo sembra ancora lontano e impossibile da raggiungere. In questi ultimi anni si è provato a proporre leg-gi contro l’omofobia o sulle unioni civili, ma purtroppo senza alcun risultato.

Oggi in Parlamento si sta forse muovendo qualcosa, dopo ciò che è successo in Irlanda e negli Stati Uniti, è stata rilanciata la proposta delle unioni civili. Con la speranza accesa di poter ar-rivare ad avere una legge che dia la possibilità alle coppie gay di ottenere alcuni dei diritti tanto desiderati, è nata l’esigenza di capire perché l’Italia sia sempre stata restia a dare questi diritti che nel resto d’Europa sembra siano scontati.

Svolgimento

Per iniziare al meglio lo svolgimento della mia tesi, ho dovuto leggere molti articoli, riviste, quotidiani e siti internet che par-lassero della situazione, attuale e passata, delle leggi ottenute nei vari stati per la comunità Lgbt. Ho voluto concentrarmi su due fronti: la politica e la comunità stessa, senza dare troppa considerazione alle associazioni, spesso in conflitto tra di loro. Il primo passo è stato quello di indagare all’interno delle istitu-zioni italiane intervistando diversi politici per capire il motivo che spinge diverse persone a dire “NO”. Ma come sono tante le persone a dire no, sono tante quelle che vorrebbero sentirsi dire “Sì”. Ed è da proprio questo sì che inizia a prendere vita la mia tesi, con la voglia di aiutare a diffondere un messaggio forte e chiaro, per far conoscere i veri problemi legati ad un mondo senza tutele e questi diritti. Il mio prodotto prevede la realizzazione di diverse interviste legate al tema; in preciso fatte sia a politici che a persone che lottano ogni giorno per ottenere quel “Sì”. Lo scopo è quello di creare piccoli video da lanciare sul web e farli condividere dalle persone che hanno anche loro voglia di diffondere il messaggio. Sono video che parlano di punti di vista, di emozioni, esperienze di vita, vi-deo che parlano di persone “normali” che aspirano ad una vita “normale”, senza accuse, discriminazioni e lotte.

Di motivazioni, per cui ho deciso di affrontare questa tematica, ce ne sarebbero

tante. Ma forse l’episodio più significativo è sicuramente uno solo: una forte

di-scussione con mio zio, proprio sui mancati diritti degli omosessuali in Italia;

se-condo lui da non riconoscere, mentre per me sì. Avrò detto quel “sì” così tante

volte nel corso della conversazione che trovando un muro davanti, non riusciva a

farsi ascoltare.

Conclusioni

A tesi conclusa, posso dire di aver trovato sempre diversi sti-moli per continuare questa lotta accesa verso l’uguaglianza e la parità dei diritti, anche se spesso sono stata insultata o attaccata per la mia linea di pensiero. La cosa che credo abbia tenuta accesa la determinazione nel aiutare queste persone, è aver capito quanto sia importante, come per quanto lo sia per gli eterosessuali, avere delle tutele sia contro le discriminazio-ni, sia per costruirsi una famiglia, avendo la possibilità di vivere una vita senza limiti o preoccupazioni.

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