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GREEN LIFE

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Academic year: 2021

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Workshop di Laurea in scienze dell’architettura

Urban rigeneration: Green Life

A.A 2017/2018

Relatore: Michele Talia

Correlatore: Chiara Camaioni

Studente: Mattia Pepe

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Il terremoto che ha colpito San Severino Marche nel 2016 ha danneggiato principalmente il quartiere periferico “Dell' uvaiolo”. Al contrario di quanto avvenuto per gli altri comuni interessati dal sisma, il centro storico non ha riportato danni, grazie ai lavori di consolidamento e adeguamento sismico, già avvenuti a seguito del terremoto del ’97. Attraverso il sopralluogo, è parso subito evidente che strutture pubbliche e poli attrattivi quali l’istituto tecnico e il centro parrocchiale, che riunisce gli oratori e i ragazzi di tutte le età, risultano inagibili; altri invece, come la scuola, già demoliti e con notevoli ritardi nella ricostruzione. I residenti che hanno perso la propria abitazione, o perché distrutta o perché inaccessibile, sono stati dislocati nelle SAE, a poca distanza dal quartiere danneggiato. Il rischio peggiore è che, con la ricostruzione troppo lenta, si aggravi il fenomeno dello spopolamento dei centri collinari e montani. Tale fenomeno contribuisce a creare una ferita che lentamente lacera al proprio interno le comunità, facendo perdere loro quell'indispensabile senso di identità e appartenenza ai propri luoghi d’origine, che già di per sé la sostituzione edilizia degli edifici danneggiati in qualche modo tende a cancellare. Infatti, in opera di ricostruzione, se da un lato è normale e indispensabile cercare di ottimizzare i costi e in qualche modo provare a dare risposte concrete a problematiche costruttive, dall'altro è altrettanto normale che si perda l’identità dei luoghi e l’impronta identitaria della città stessa. Il risultato è quello di contenitori vuoti, disposti in maniera regolare e schematica che suscitano nei residenti una condizione emotiva pari a quella del trasferimento totale in un luogo diverso da quello di appartenenza.

Nasce da questi presupposti l’eco-quartiere di San Severino, con la finalità di un miglioramento energetico ambientale e sociale, cercando di creare nuova centralità fornendo quindi nuovi spazi per la cooperazione sociale restando comunque connessi alla realtà

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storica di San Severino. Questo è possibile grazie al miglioramento della mobilità lenta, attenzione è stata posta in particolare all’efficienza energetica del nuovo quartiere, un’attenzione che dovrà essere sempre maggiore in favore del rispetto per l’ambiente. Nella zona di progetto sono stati individuati rischi idrogeologici che hanno portato ad una progettazione incentrata sulla mitigazione dell’acqua, potendola sfruttare dal punto di vista energetico e facendola confluire in appositi spazi urbani: “piazze inondabili” concepite come aree gioco ed il relax, la modalità di fruizione varia in base alle condizioni climatiche.

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