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Cinematica relativistica

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Academic year: 2021

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(1)

Lezione 1 - Relativit`

a ristretta

Unit`

a 1.2 Cinematica relativistica

Luca Salasnich

Dipartimento di Fisica e Astronomia “Galileo Galilei”, Universit`a di Padova

(2)

La meccanica relativistica di Einstein

Abbiamo visto che, sulla base dei suoi due postulati, Einstein dedusse che le leggi della fisica sono invarianti rispetto alle trasformazioni di Lorentz ma le leggi della meccanica newtoniana (che non lo sono) devono essere modificate.

In questo modo Einstein svilupp`o una nuova meccanica, la meccanica relativistica,1che si riconduce alla meccanica newtoniana quando `e coinvolta una velocit`a v molto pi`u piccola della velocit`a della luce c. Come noto, la meccanica si pu`o dividere in due parti: la cinematica e la dinamica. Iniziamo qui ad analizzare la cinematica relativistica.

(3)

Contrazione delle lunghezze (I)

Uno dei risultati sorprendenti della cinematica relativistica `e la contrazione delle lunghezze: la lunghezza L di un’asta misurata da un osservatore (strumento di misura) che si muove alla velocit`a v rispetto all’asta data da L = L0 r 1 −v 2 c2 , (1)

dove L0 e la lunghezza propria dell’asta, cio`e la lungezza misurata da un

(4)

Contrazione delle lunghezze (II)

La contrazione delle lunghezze `e facilmente dimostrabile utilizzando la prima equazione delle trasformazioni di Lorentz:

x0= qx − vt 1 − vc22

. (2)

Una variazione finita delle coordinate spazio-temporali implica ∆x0 =∆x − v ∆tq

1 −vc22

. (3)

Nel nostro problema ∆x = L `e la lunghezza della sbarra rispetto al sistema di riferimento O e misurata instantaneamente, cio`e con ∆t = 0. Chiaramente ∆x0 = L0`e invece la lunghezza della sbarra misurata al

sistema di riferimento O0 che solidale alla sbarra. Si ha quindi L0= L q 1 − vc22 ovverosia L = L0 r 1 −v 2 c2 . (4)

(5)

Dilatazione dei tempi (I)

Un altro risultato sorprendente della cinematica relativistica `e la

dilatazione del tempo: l’intervallo di tempo T di un orologio misurato da un osservatore che si muove alla velocit`a v rispetto all’orologio `e dato da

T =qT0 1 − vc22

,

dove T0`e il tempo proprio dell’orologio, cio`e il tempo misurato da un

(6)

Dilatazione dei tempi (II)

La dilatazione dei tempi `e facilmente dimostrabile utilizzando la quarta equazione delle trasformazioni di Lorentz:

t0= t − v c2x q 1 −vc22 . (5)

Una variazione finita delle coordinate spazio-temporali implica ∆t0=∆t − v c2∆x q 1 −vc22 . (6)

Nel nostro problema ∆t = T0`e l’intervallo temporale di un orologio

rispetto al sistema di riferimento O, solidale all’orologio, e misurato con l’orologio nella stessa posizione, cio`e con ∆x = 0. Chiaramente ∆t0= T `e invece l’intervallo temporale misurato dal sistema di riferimento O0. Si ha quindi

T =qT0 1 − vc22

, (7)

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