GIORNALE CRITICO
F
DELLA
OSOFIA
ITALIANA
FONDATO DA GIOVANNI GENTILE2362
Z>?À
SESTA
SERIE,
VOLUMEXXII ANNOLXXXI(LXXXIII)
CASA EDITRICELELETTERE F I REN2E
INDICE
DELVOLUME
ARTICOLI
CARLO
BORGHERO,
'Ragione
classica’
elibertinismo
. . .Pag.
” ”
,'Voltazre
eDescartes
.TULLIO
GREGORY,
Lospazio
comegeografia
del
sacronell'Oca-dente
altomedievale
DOUGLAS
MOGGACH,
Bruno
Bauer.forme
di
giudizio
ecri'tzeapo-li't1ea Una
lettura
della
logica hegeliana
nel
Vormii”rz
STUDI
ERICERCHE
NICOLA
BORGHI,
Quando l’1'nqnz'vz'tore
sidistrae:
ancorasul
pro-cessoalla
«Metaplyyxiea»
eall’«Arx
logico—critica»
di Geno—
vesi .
STEFANIA
CENTRONE,
Infinito
matematico
esoggettiw'ta
Nota—
zioni
sulla
sezione"quantita
'della «Scienza
della
Logica»
di
Hegel.
.LUCA D’
ASCIA,
Machiavelli
elBorgia
dal
Rinascimento al
5ecolo
XIX.
PAOLA
DESSÌ,
Caasalita
epratielae
scientific/oe
nel
pensiero
con—temporaneo.
.PAOLO
FARINA,
«Investigare
espiegare [apparente
per
il
reale
delle
cose».«il metodo de
geometri»
inGiammaria Ortes
MICHELE
MAGGI,
Aristoc‘razia civile
ec‘osmopoli
democratica:
le
filosofie
pubblic/Je
di (
roce eDewey.
GIANNI
PAGANINI,
Hume,
Bayle
ei«Dialogaex
concerning
Nata-.ral
Religion»
ALESSIA
PEDIO,
('
esareMana DeVeci/n'.
Il
qazzdrdazoiro
scomo—do"
traRisorgimento
ed educazione nazionale
.367
189 389 405 430 214 264 58 106 234 449545 ORESTE
TRABUCCO,
Riscrittura,
censura, autocensura: itinerariredazionali
di'
GiovanBattista
Della
Porta . . . 41DISCUSSIONI
EPOSTILLE
STEFANO
BROGI,
Il
filosofo
trale
rig/ae.-
retorica,
scetticismoed
atezsrno in un
libro
suBayle
. . . 140STEFANO DI B}LLA
«Scientia
generali.s»
Il
IV
volitine delle
«Plazlmop/ozsclae Schriften»
di
Leibniz
nella Akademie
-Au—sgal7e
. . .486
MARGARETE
DURSI‘,
Educazione
epedagogia
nel
pensiero
di
Gentile.
cronistoriadi' due lernrni
enci'flclopedzcz
. . . 512LUIGI
GUERRINI,
TommasoCampanella
ela
suaopera. Su unare—cente
si.lloge
. . . 126DIETER
HENRICH,
Valerio
Verra
aHeidelberg
U'n
ricOrdo.
. . 168BRUNELLO LOIII,
Scienza
e sacrascritturanel Sei.cento
Inmargi-ne a una recente
raccolta di
saggi
. . . 305GIOVANNA
PINNA,
Estetica()filosofia
dell’
arte.Revisioni testuali
e
interpretazione
dell'
esteticahegeliana
. . . 503PAOLO
QUINT,ILI
Internet"p/adosopbandi'.
le
nuoverisorse inre-teper
la
ricercanel campo delle
scienzeumane.Modelli
epro-spettive
. . . 331RENZO
RAGGIIIANT,I
Itinerari diversi
aMontaigne
. . . 277ALESSANDRO
SAVORELLI,
Gentile
editore
einterprete
di
Spaven—
ta. L
ultimo volume delle
«Opere»
(
con unanotasul libro
di'
F.
Rizzo dedicato alla
‘circolazione’ del
pensiero italiano)
. . 320SALVATORE
SERRAI>ICA,
Religione,
natura, storia e scienzanel
."Settecento . . 151
RITA
STURLI:SE,
Il
«Bruno
nell’
Europa
del
Cinquecento»
di
Ric-ci
Con
unapostilla
sulle
lezi'onz
oxaniensz . . . 287NOTE
ENOTIZIE
Papiri
filosofici. Miscellanea di Studi II(
PF.),
p. 171 —I testieiCodici diEt—metenel Medioevo
(CM.),
p. 527 — La scuola di Salamanca(TR.),
p. 341 —
Giovan Battista DellaPorta
(G.L.P.),
p. 528 -—La folta selvadegli
studigali-leiani
(LG.),
p. 532 — Galileoe i Gesuiti
(LG.),
p. 343 — L’«AtheismusTriumphatus»
di TommasoCampanella
(SC.),
p. 173 —Révolutionscientifi-que et
libertinage
(GM.),
p. 345 — Descarteset la Renaissance
(A.D.P.),
p176—Hobbes
trascienzadella
politica
eteoriadellepassioni (GP.),
p. 175 —Anthony
Collins(: il liberopensiero (M.M.),
p. 535 —Oppressione
e libertà.Filosofia e anatomia del
dispotismo
nelpensiero
diMontesquieu
(G
Z.),
[>.ITINERARI DIVERSI A MONTAIGNE
La
pubblicazione
peritipi
di Slatkine dell’edizioneanastaticadellacopia
delLyc()slbenes,
rintracciatada Etienne Ithurria nell’86 almercatodellepulci
di Saint—Sernina
Tolosa,
contenente65 89 annotazionimanoscritte,offre l’occasione disof«fermarsi dinuovosulla biblioteca
montaignana,
inispecie
suquei
centoni in cui sicoglie
nontantola«matrice retorica»degli
Essaz's,quantolafontediquegli
innu—merevoli
aneddoti,
la«pratique
citationnelle deMontaigne»‘.
Ildisprezzo
perquein
‘zibaldoni diluoghi
comuni’,nelleaggiunte
all’esemplare
diBordeaux,
col—pisce
difatti i‘rappezzatori’,
ilcompilatore
saccente. Tenne invece in gran contoErasmo, Giusto
Lips-io
everosimilmentequalche
altro eruditod’ascendenzaera-smiana;seneevinceche nella biblioteca di
Montaigne
la letteratura secondariaoc—cupa un ruolo
significativo.
DiconseguenzaEtiennePasquier
includevaiSaggi
inquestogenereletterario:«Maissurtoutsonlivreest unvrayseminairede belleset
notablessentences, dont lesunes sont de sonessor; etlesautres
transplantées
siheureusement,etd’une tellenaifveté dansson
fonds,
qu’il
estmalaiséde lesjuger
pourautresquesiennes»—’.
Montaigne
ebbeavalersi delmanualeFactorzmzetdz'ctorummemorabz'lz'um diValerio
Massimo,
all’origine
dellecompilazioni
rinascimentali:fraquesteadopera
di certol’Officina
di Ravisius Textor nell’edizione di Basilea del 1552,gli
Apop/9tbegmata
delLycosthènes
eil 'I’beatrum vitaehumamze (1563) diTheodorZwinger,
lecuidistinzioniricalcano le classificazioni dell’Etica Nzi‘omac/nea.È
unaristotelismo«rivedutoecorretto;essenzialmente
modificato,
nonsolo dall’incon— tro diZwinger
con l’aristotelismopadovano»,
maanche perl’esigenza
ramistadi«verificare i
presupposti
aristotelici con l’ausilio della libera ricerca basata sul—l’esperienza
comune,sull’importanza
accordata allapercezione
sensibile». Code—1 F.GARAVINI,Au’sujet’de Montai ne:dela
leg‘0n
&l'écrz'luredumai,inAA.VV., Car»refour
Montai%ne,
Pisa-Genève, Ets/Slat ine 1994, pp. 64-74passim. Afferma inoltre cheMontaigne
«ri iutalatassonomiadelleraccolte dilegons»,confutandoin questomodo «late—sidella‘liliazione’
dein
Essais» dalleleg‘om'inbasea«unastessamatrice retorica»(p.32).In-vero
Villey
richiamavala«categoriadi levm»solocome «unacorniceculturale», poi«deci-samente
oltrepassata».
Aidue volumie itidaSlatkine,ilLycostbenes
ela Trani'c‘rz'ptz'ondu manusrrz'pl,sideveaggiun ereilterzo,chcontres:duLycosthenes
auxEssais,des EssaisauLycosthenes,
pubblicatoîalle
editions interuniversitaires SPEC (Mont—de—Marsan 1999)chenecostituisce il
complemento.
—’J.—Y. POUILLOUX, Montaignel’e'rw'l da la
pensée,
Paris,.Champion
1995,p. 18.278 DISCUSSIONIE I’OSTILLE
sto
metodo,
che«uniscerazionalismo deduttivoeprincipio empirico»,
eil «puntodipartenzainconfessato di FrancescoBacone» ‘.
In
particolare
lacompilazione
delLycosthenes,
di ConradWolfthardt,
dottofilologo
ededitore,
costituiscelariproposizione
el’ampliamento degli
Apophi/9LH-mata erasmiani, in ordine
tematico—alfabetico,
e con l’indicazione delle fonti.Ithurria licenziandone nel ’98l’edizione anastatica,accompagnata da unvolume
d’lrztroduzz'once'1'rascrizz'onc delmanorcrz'tto—leannotazioni manoscritte
«accen-mano il carattereeuropeo del
Lycorl/yeaes>>4
—, descrive codesto ‘cantiere' in cuinell’arcodiundecennio hannocooperato
discipline
diverseeche ha consentito la«decriptazione»
delmanoscrittoe l’individuazionequasi
esaustiva delle fonti. Seneevince che «celivre n'est pas
livresque»
poiché
l’estensore delle annotazionimanoscrittesembra
proporsi
di accedere«àunepensée critique,
autonome.—qui
sera une
pensée engagée
dans lavie». Inprincipio
sonoquei
tardiApophrlchmcr
erasmiani(1531)che il
Lycortberzer
continuava,edicuiMacaultvolgerà
infrance-se i
primi cinque libri,
eriprendendo
l’ironia di Erasmo, che per descriverne ilcontenuto
parlava
diconviw'z'comlz'mcnla,
tradurràmarquetcric, rapxorlz'c,
farcz'xs‘a-re.Gli
Apopht/aegmalzmz
delLycosthenes
comequelli
erasmiani,ilocicommunes,in
primo
luogo
tributari diPlutarco,
sonoinnanzituttoespressione
del vivacedi-battito
pedagogico
chepercorreil secolo. Ciò induce Ithurriaamettereinguardia
control'anacronismo «d’attribuireda
subito,
comeoggigiorno,
aquestaespressio-ne uncarattere
spregiativo».
La raccolta di locz'commzmer fuinveroungenerelet-terario assai in voganel XVI
secolo,
apprezzato inispecie
daipedagoghi.
La suaadozione soddisfa acriteri retorici edestetici: il gusto della
volgarizzazione
meto-dica;
lapreferenza
perun’estetica dellagiustapposizione;
l’interesseperunalette-ratura basata sulla citazione, di fatto sulla
ripetizione
5.Spesso
codestiflorilegi
sono
contrassegnati
da un intento moralizzatore. Se ne evinceche,
invece di«endroits
statiques», questi
costituisconola mobileevivente «attivitàmentale cheorganizza
le cose». Mette contorilevare,
al di là della schiacciante presenza’Cfr. anche F.GARAVINI,
op.cit.,pp.75e792«stabilireseMontaigneabbia conosciuto
laversionedel1585oquelladel 1571 (indicata daVilley)[...]del 'I'/Jeatrzmznoneun
)aI'ti-colareprivod’interesse,perle modifiche[…] che iltestosubita [...] Fra irepertori
del
XVIsecolo [...] solo il 'I‘beatrzmz diZwingerriunisce in unostesso
quadro
concettuale
—-quello
dellacartz'gatz'olibido/ir[... l—
gli esempidiSenocrateediSpurina,cosicomefiguranonel te-stodeiSaggi».Vediinproposito II).,journalclcvoyagemAlsaceclcn.S'm'rre(158(1- I 581),in
ActesduColloquedeMullaom‘c-Bdle, 12juin1995,Paris,Champion2000.
4 E.I’I‘HURRIA,LeLycorl/szer, ou1\/1o;11aigaaatl'Euro/m,«Europe»,n°729—750, 1990,
pp. ] 13-122patria].F.GARAVINI,Mostriechimere, Bologna,IlMulino 1991.pp.42sg,so«
stiene inpropositocheiSaggirinnovanol’antica pratica degliz'ponmwmzta,taccuini dia')—
untisuscettibili diunasuccessivautilizzazione:i
marginalia
alch/1m1mcx
rappresentereh
lieto
allora«unafase di scrittura virtualeeintermedia chepotrebbe
embrionalmcnteconii-gurarsisottospeciediz'pomzmmtta».DicontroM.Engammare,inunaschedapubblicatasu
«Bibliothè ued'HumanistneetRenaissance»,t. LXII,2000,pp.470-472,
giudica
latesidiIthurria de tuttoinfondata.
‘].LAFOND, Lecmioa clronmagada… la lz'ttéraluremoraleal
politique,
in AA.VV….L’Auto/ime de laReaaz'srancc, 1SRU—16%), Paris, Vrin 1981,pp. 117 sg. Apro osito delle
traizrformatiomdagenredacommentaire(ivi,pp. 101 sg.e 110)].Ceard, segnaande la
pe-nuriadi studi sulgenredacommentaire alaRenaismncc,evidenzia la
dovizia lessicale:
«ia/ar-prc)tatzb,cx ositz'o, cxplanatio,
cxplicalzk;
sono iterminipiù generici, Ilprimo.,interpretano.adoprato
digli
uninelsensodilracluzt'onc, dagli altriinquello
d'intchretazzonc
[.?]
Oltrequestiterminigenerici,sitrova:cartz'galz'o, glow,scholium,annotatio,()
rari/atto,.annata/ver-tio,ex licatio,nota,ecc.».DiconseguenzagliErtairfiguranocome «una seriedinmrgmalramscussmru aPOSTILLE 279
plutarchea,
l’interesse che ilLycoslbcner rivolge
a«Diogene
(227),
a Socrate(162volte),
adAlfonso,
Red’Aragona,
(103),aiLacedemoni(78),
aPlatone(65),
aEpa—
minonda(44)...
agli
Anonimi(135),senzatrascurareGiuliano1’Apostata
(8)».C0-destocentonccostituisce
quindi
un vero eproprio
caleidoscopio
dell’umanacon—dizione. L’estensoreè«unoscrittorecheha scelto la
lingua
francese, più precisa«
mente
quella
di Amvot». La suaortografia
«segue (enonèun debole indizioinun’età in cui, nonostante vari tentativi, non c’è
un’ortografia)
le fluttuazioni diMontaigne»“.
1thurria si
volge
a rilevareirapporti,
le convergenzeeleintersezioni, tra lo‘scrittore’ delleannotazionie
Montaigne:
ilLycos/beam
eil redattore deimargina—
lz'a risolvano difficolta
gia
evidenziate da«Villey
chesichiedesenza trovarela fon— teprecisa
—poiché Montaigne
non hadimestichezza colgreco—dove l’ironia diMontaigne
abbia scovatogli apoltegmi
—E.rral…t768,769BNZZ‘OL‘ZL’ei
medici,
863BPlatonee[azlnnnz'nlwv'—tratti
dall’opera
ingrecodeimonaciAntonioeMassi—mo, operatradottain latino solo nel XVII
secolo,
ilLycottbenes risponde
[…] inlatino
pagina
678 c680 perNicocleepagina
662 perPlatone». L’identificazionedelloscrittorecon
Montaigne
dimostrerebbe inoltre«inmodo decisivo la filiazio—neerastniana
degli
Errafr».Certo i
Saggi
non sonoascrivibilia codestapletora
diflorilegi,
poiché
dicon—troalsincretismodei
compilatori,
voltoamettereinrilievogli
elementi diconcor-danza,
Montaigne
«inasprisce
gli
antagonismi»
esconvolge
«latipologia
delleatti—tudinie
dei_catatteri
su cui sifondanogli
espedienti
dei retorieleelencazionideimoralisti». Éassaidistante
perciò
dal «coltivareiluoghi
comuni,gli
‘esempi
stranie
scolastici’»,
comesi evinceanchedall’asserzione«preferirei
capirmi
benein mestessocheinCicerone»/
,eoppone
all’appello degli
umanisti alladz'gm'iar
bonn'nz'teall’oec'wnnniadivinauna«saggezze aperta,utilizzabile dall’uomo».Difatto
iSag-gl'mirano«arimetterein discussione il
catalogo
deiluoghi
comuni».La«trasposi—
zione» è
l’approccio metodologico
chetrasforma ilcoacervodi aneddoti«inosser—vazionemorale»? Lo scindere la «réalité
unique
enéléments contradictoires dontchacun estle
négatif
du tout»èla«struttura di base della concezionedelmondomontaignana».
Difatti«questa “strutturadualistica,
conflittuale’ non caratterizzasolo
l’oggetto
appreso,maè inerentealla stessafacoltàd’apprensione>>".
Così neldefinire i
Saggi
deigrotlercbz', Montaigne
mettel’accento sulfrazionamento,
sul—l’ibridazione,
esull’incompiutezza:
la«contingenza»
èallora lapeculiarità
dicode—sto
pensiero.
Mettecontorilevare chementrel’eclettismo di Plutarcosirisolve nelconcordismo,
quello
diMontaigne
«conduce alla ricerca della contraddizione el’esprime
in modofigurativo.
[...l la contraddizione costituisce la ricchezza delSull’ortografia
di Montaigne, chesceglie quella
fonetica diPeletier, ma induce lostampatoreadadottarequellacomune,vediCit.BEAUI.IEUX,Lex[racerdc
l'orlbograp/Je
par—!icnlz'èra eleMontaigneda… lapremièreédition clay«Eysaz'r», B.S.A.M., 16,1953-1954.La 10—
cuzione/Jumaine conditionnonrimanda«aunidealemetafisico,ma,conformemente
all’ori-ginegiuridica,a uninsiemedipossibili,caratterizzatidalla diversitàedallacontingenza»(M.
BARAZ,L'è/rcetlaconnaissance.telonMontaigne,Paris,Corti 1968, p.43).
"R. AULO'I‘TE, in
Montaigne. Pwscur at
philo.topbe
(1588—1988), Paris, Champion1990,p. 10.
"A.
TOURNON,Monlcn'gncentoutelettrer, Paris,Bordas1989,p.57eII).,
Montah\ncx
laglora ci l’errai, Lyon,Presses Universitaires deLyon 1983,p. 24.
"A
DURE, Montaigne: écrz're
baroque,
in Montaigne. Pemeur etp/Jilo.topbe,
Paris,280 DISCUSSIONI EPOSTILLE
mondo,
lasuapolivalenza
elasua essenza». La«serenità» che traspare daiSaggi
«proviene
perl’appunto
dall’accettazioneattivadeicontrari».In
quel
lasso di tempo caduta l’idea diunasistematica,diunaconcezioneuni-tariae
gerarchica,
cuiambivanoancoraFicino,PicoeBudé,
la raccoltadegli
Adver-sariadi Turnèbecostituisce«una
specie
di divertimento erudito». Similmente«Al-ciatis’astiene
persino
dal classificare leannotazionifilologiche,
storicheeletterariesui testi
giuridici,
chepubblica
col titolosignificativo
diParergòn
]urit»
….Inverosei
Saggi
sonoriconducibilisottoilconcettogenerale
dicentone,purnon
rappresentando
questi
unmodello,
Montaigne
ebbe di certo dimestichezza con unadisciplina,
ildiritto,
in cuilaglossa
«costituiscesuppergiù
il solomodod’espressione»:
nel denunciare lafallacecoerenzadi codestecompilazioni
Montai—gnehapresentele
dispute
giuridiche
rinascimentali,
«in cuil’umanesimoassumepienamente
la suafunzione critica ein cambioprova la suaprecarietà,
misuratadalleresistenze cui siurta»“.
La
frequentazione
del Tbeatrunz diZwinger
loponevainoltrein rapportoconla lezione di
Castellion,
diunafedevissutanon comecertezza,ma come convinci-mento. Allareligione
diMontaigne
èoradedicato l’assai insoddisfacenteHirloz'rejnivede
Montaigne
diSophie Jama
(Paris,Flammarion2001)chevolgendosi
arin-tracciare le«tenui traccedi ebraismo»
indugia
sullafamiglia
materna— marranicheavevano
fuggito
laSpagna
—,riproponendo
di fattoargomentazioni
già
evoca—te da Anatole France nellasuaallocuzionedell’8
giugno
1912.Lapezzad’appog-gio
inedita,
controcuisarebbeipotizzabile
l’uso del ‘rasoiodiOccam’,
èrappre-sentatadalla
data,
«ilprimo
dimarzomillecinquecentottanta»,
achiusadell‘epi-stola Al lettore cheinverosarebbe il 14Adar5340 del calendario
ebraico,
giorno
della celebrazione della festa di Piîi‘îrnodelle Sorti che ricorda la salvezza della
co-munitàstabilitasiin
Persia,
eminacciatadisterminio dall’odio diAman,
perl’in-terventodi
Ester,
festa che sarebbestataassaisentita inambientemarranocui ap—parteneva anche lo stampatore Simon
Millanges.
Ma di contro alla discendenzamatrilineareche secondo
]ema
sarebbedepositaria
della tradizionegiudaica,
met— te contonotarechel’assenzadi Antoinette deLouppes negli
Essai;non èimputa—
bile solo «alle teorie sulle
generazione
tutteimpregnate
d’aristotelismoche attri—buisconoall’uomoil ruoloessenziale:il
padre
infonde laforma,
la madresilimitaafornirelamateriadelnascituro».Il
viaggio
alla volta di Romaèallora accoltocome <<unritornoallamadre nutrice»12.Larecenteedizioneanastaticadel Discorro di
Stefano
dellaBoe'tz'eDella.vchia-vitùvolontaria oil Contra Uno nella traduzione partenopea del 1799di CesarePa—
ribelli,
preceduto
daunampio saggio
dellaPanichisuLaBoétieei suoiinterpreti,
offreil destroa unaricostruzionedella fortuna
storiografica
dicodestopamphlet.
Ma
dapprima
mette contoricordarecomequell’edizione
ebbeaservireda codicenellecomunicazionifra
patrioti,
comesievince dalla lettera dellostessoParibellialCiaia,
trascritta da Croce nella Rivoluzionenapoletana
del 1799: «Ti mando per10A.TOURNON,La
glore
etl'ersaicit.,pp. 148sg.
“Ivi,
pp.11 e163sg.
.
12In propositoR. ESCLAI’EZ,Montaigne:
l‘image
da Romaetxafonction,
InMontaigneetl’histoire,parC.-G.Dubois,Paris,Klinsieck 1991,pp.55-66parrinz, sostieneche
«Mom
taignesi unisceaDuBellaynell’intuizione del funzionamentodell’immagineromanaaisuoi
tempi; [...]ormai arteintegrantedell’immaginarioumanista», donde
«l’assxmtlazrone
dellatino allaNatura: alingualatinariuniscenelsuocorpoverbaleidueconcetti:quellodi
.--...
mscusstomE POS’I‘ILLE 281
Dandolo la mia traduzione del Discorso della Boezia sulla Schiavitù volontaria.
Questo
tiserviràdi cifraperscrivereaCelentaniedame,qui
inGenova()altrove.Il
metodo,
cheterrai,sarà questo:marcherailepagine
con unsegno sotto,comep.e.:40;e
poi ogni
letteraavràduenumeri: ilprimo
indicheràlalinea,
il secondo laposizione
della lettera nellastessalinea.Sèrviti diquesto pertuttelecoseimpor-tanti».
Meritoindubbio della Panichièdiavere connessole vicende editoriali del li—
bello al manifestarsi di ansie libertaric: il
‘plutarchismo’
mantenevadi fatto unasuaefficaciacontrosempre rinnovate
barbarie,
di modo chesi ètalorasostenutoche
«Montaigne
avendointegrato
la Servz'tmie uo]ontaireinunastrategia
dioccul—tamento,altempostessol’avrebbe protettaepromessaaunastoriasovversiva,
sot-terranea, ‘recondita’»'‘. Parimenti codeste «letture militanti: sedaunlato hanno
prodotto,
di voltainvolta, interpretazioni attualizzanti,
hannotuttaviasalvato il li— bello dall'oblio».La…S'erw'tztzleèloscrittodiunragazzo,«en son
enfance»,
enelleaggiunte
ma-noscritte
all’esemplare
diBordeaux,
ormaiquasi
a untrentenniodallamortedel-l’amico,
Montaigne
cancella «dix—huitans» peraggiungere
«questo ragazzodise-dicianni». Certo,appare
un’opera
oratoria,un’idea-forza la percorretutta:lade-nuncia della
malattia,
diquel
soggiacere
deipopoli
sottoilgiogo,
elanecessitàdicomprendere
come ipiù
si abbandonino allatristiziadiun solo”. Ineffetti fraiduevi era«una
profonda
intesaideologica
—almeno sulpiano
della ribellione—[…] Intesa
poeti
‘a, umanisti‘a,ideologica;
disaccordosu certipunti
difilosofiamorale,
difisiologia
edimetafisica,
eforse dipratica
politica»
”.Si pone un
duplice problema
di datazione: circalasua redazione ecircaletappe dellasuadiffusione.
Accogliendo
le date diMontaigne (1546,
1548)sipuò
ipotizzare
cheLa Boétiecompilò
alloraunabbozzo, poi
redattocompiutamente
qualche
annopiù
tardiquando
seguirà
aOrléans (1553—1555)le lezioni d’Anne duBourg.
Ciò consentirebbe ditenere contodellatesi diJacques-Auguste
deThou,
che fu amicodi
Montaigne,
che mettela Servitzì volontariain relazioneconlari-volta della
gabella
( 1548)e conlacruentarepressione
condotta dalMontmorency.
“Sulla «>rofonda affinità che lega Montaigne a Plutarco» cfr. 1. KONSTAN’I‘INOVXC,
Montaignect
Pfu/arquc,
Genève,Droz1989,pp.33sg.“In
margineaDvla it)/1211410F.GARAVINI, Mortrz',cit.,pp. 142svg…discorre delcon—
giungersi di«unafilosofia di marca stoico-epicurea»e diun«indivic ualismoedonistico»,
volti a scongiurare«l'ossessione del contagio fisico», dissimulata nel «temaclassico della
contiguitàconilvulgu.r qualefattore didegradazione erl’animodelsaggio».
"' G.NAKAM,
Montaigne
ctSOI]temps,Paris,Ga limard 1993,pp. 117e120.In
propo-sito M. FUMAROIJ, La
diplomatic
del'ei'priL DcMontaignelì LaFontaine, Paris,Her ann1994,pp. 158e 141sg.,rilevacomeil Tacito
degli
Annaliedelle Storie alimenti «lanfé\r-eolie
républicaine»
di LaBoétie,dicontroMontai neutilizzailDialogo
rull'omtoria,e n 1certo
gli
elo%i
dell‘eloquenza
ciceronianadiMessalîa,
mailquesitodiMaterno,ilpersonag-giochepiù(irettatnenteesprimeleposizionidi Tacitoeche abbandona l'oratoriaperla
poe-sia,suqualesia«il destinodell‘eloquenzainun revime in cuiil
popolo
corrotto[…]obbedi-sca aun
principe?»
Inverotanto«ilcapitolo
Rifieri'z'am'
sopraCicerone,quantoilcapitolo
Del/avanitàda
le{7arolc,
presuppongonounastessaconsiderazione dellaposizionesvilua-tada Maternone
Diu/ago
rull'omtorl'a». Mettecontonotareilpassaggio dall’elocutzb,all
in—uentz'o, aljudz'cz'um,cioè
dall’eloquenza
civile di LeonardoBruni,Ché La Boétieè«nostalgico
della libertàtutta esterioree apparentedel Forum»,al
particolare,
all’«uomo rivato»: inll\{lontaigne,
la libertà e la dignitàdell'uomo s'iscrivono nei «limiti impostidalla
storia di282 DISCUSSIONIE POSTILLE
AOrléanssono
praticati,
nello studio dell’antichitàedeldiritto, gli
insegna-menti del
Valla,
del Polizianoedell’Alciati,
che contribuì alrinnovamentodegli
Studi
giuridici.
Dellesuggestioni
dell’umanesimo inquell’ambiente
accademicosono
esponenti
Charles Dumoulineinispecie
AnneduBourg,
che fuanchecon—sigliere
alparlamento
diParigi
—protestante, sarà
suppliziato
nel 1559—ed ebbeforse a esercitare la
propria
influenzasu LaBoétie, suo allievo. Sia Charles Du—moulin che Anne du
Bourg
sonoin certamisura i continuatori diFrancois
Corrnan, autoredei CammeaIairer de droit civil che fecero autorità,e di
Grégoire
deToulouse,
cui sideve ilSyrziagozajuris.
Inseguito
meritodiJacques Cujas
(1522-1590)sarà
quello
direstituireal diritto romano ilsignificato
chepossedeva
nellasocietàin cui sieracostituito.
Questa
congiunzione
di dirittoestoria èun’idea chesarà cara a La Boétie. Dilì apoco
Jean
Bodinperfezionerà
il metodo nella]mix
zmiveryi
Distributio,
pubblicata
due annidopo
I seilibridellarepubblica
(1576).
Augustin Thierry
nell’Etraisurl'birtoire de laformation
etderprogrér
dllliersElat,ha denominato
giustamente
il 7500comeil secolo dellapolitica.
Fu questaunabre— vestagione
tuttapercorsadasimpatie
umanisticheediriforma.DifattoLaBoétiepensalalibertàin terminidi restaurazione. Ilsuo realismo
si riassume indue
punti:
la condizionepolitica
dell’uomosicomprende
ricorrendoall’analisi
antropologica
elapolitica
nonpuò
pensarsi
al di fuori dell’etica. Itrear-ticolifondamentali di questamorale
politica, programmaticamente
ostile alsom—movimento,
consistononelsalvaguardare
PaxetLex—dicontroaimonarcomachinonvedenell’assassiniodeltirannoun
rimedio;
nell’intuizionecontrattualista,
ilmonarca
lungi
dalpossedere
solo dei diritti ha dei doveriverso ilpopolo;
inunumanesimoliberale di ascendenzaerasmiana,dall’lm‘lz'z'ntzb
Principir
cbrittiam'. E la Panichi sottolinea congrande
chiarezza il«significato
essenzialmentepratico»
dell'elogio
dell’amiciziaachiusa del Discorso”’.La Boétiefautoredella
politica
di conciliazione voluta daMicheldeL’Hopi-tal,
unabrevestagione
ditolleranza,
siadoperò,
inconformitàal futurogiudizio
diMontaigne,
insiemeal deBurie,
luogotenente
del ReaBordeaux,
acalmaregli
ani—mi
quando
nel settembre 1561scoppiano
deitorbidireligiosi nell’Agenais
”.Tut-“’Sullaconnessa
mitologia
venezianistavediW. LUPI,”più grandemmmdel secolo.LaBoétz'emodello
dz'Moritaigne,
inRagione@’Ciuz'litar’,acuradiD. Biyalli,Milano,
FrancoAn—geli
1986,p. 286:«L’ammirazione di La BoétieperSan Marco,in i‘adove sfoceràstorica-mente
l’apologia
della virtùedell’amicizia. NonversoilconcistorodiGinevra,comeavvertaperla dottrina delleVindiciae,ma verso
l’oligarchia
moderata dellacittàstatoitaliana [...]laconcordia civilegarantitadall'amicizia,infunzione antitirannica».
.
”A
proposito della vicinanza di Montaimealla
politica
di distensionedi
Michel deL’Hopital,
G.NAKAM,Sort [empicit.,p. 192,rievache «ilcapitolo
Della
liberta di co.tcim:u,inspiratodallaPaixale Monrienrinconseguenzadell’editto digennaio»e«unomaggio
indi-rettoal Cancelliere allontanato dai fanatici». T. WANi-:GFFELEN, NiRome m'
Geneve,
Paris,Champion
1997,pp.392sg.e396,sostienechea causadei torbidiMontaigne
saraindotto
«aprendere
posizionesemprepiùafavore della riforma cattolicaecontroIlprotestantesimo».
Nel contemposefra il 1560—1562condivideva il rifiuto di La Boétiedel]
idea
ditolleranza
(Cfr.inpropositoM. SMITH,MontaigneamireligiomFreedom. 'I'beDawn
of
Ifluralzrng,
(:e— nève 1991),di lia unventennioelaborerà,<<)Ci‘laFrancia, unprogettopoliticofle
religioso
radicalmente differente da
quello
d’Étienne elaBoétie[...1Latolleranza
ebeneficaquando
siatotale».Inconclusione,seesercita«unasortadidialogointerconiessionaleeanche
inter-religioso[...],noncedesualcunpuntodella dottrinacattolica,nonètentato
da
alcunsmerc-tismo. Appartiene davvero alla riforma cattolica». Di controJ,-P. CAVAILLE, Leretourdei
i'cc‘pliquc’x,«Revue
pliiloso ubique»,
2, 1998,pp. 203 sg.,nel rilevare «lanaturaessenzialmem
DISCUSSIONI E POSTILLE 283
taviailMémoiretone/nanil’e'clit :lejanvier]562,dicuiPaulBonnefonrinvieneuna
copia, poi
pubblicata
nel 1917,nonècerto unbreviario ditolleranza,
quantopiut—
tostol’apologia
di unterrorismodi Statocontrollato. Il Mémoirerifiutaassai net-tamentela laicizzazionedello Statoversocui siorienteranno BodineHotman. Difatto,
mantenendo la teoriadel «bracciosecolare»,
LaBoétiecrede allavirtù del-l‘intimidazione;siponecioèda un puntodivistapropriamente
statuale,
eserciziodel
monopolio
della violenza fisicalegittima,
secondo la definizione weberiana.LaServiti) volontariae in certamisuraun
saggio
dipsicologia
politica,
chesirivolge
allo studio dellanaturaumana,allecausedellaservitùche sarebberoines-saradicate:
quella
l(ÎL‘lJL'/é,
quell’ignavia,
che fa si cheisoggetti
sianocomplici,
«laservituden’existequeparce
qu’elle
estvolontaire». Nelquotidiano
siamoallorainpresenzadiuna
fenomenologia
della clérairon: lapatologia insegna
ilcontrario i cri—teri della normalità. Duecause
presiedono
aquestaaberrazionepolitica
cheèlaserviti) volontaria: la dtinataraliration dei
governati
e ladé-naturalz'sattbn deigo«vernanti. Inverolanozionedi «statodi natura», purnontrovandosi
l’espressione
nel Discorso,
bisognera
attendere ilDejure belliacpacir
di Grozio (1625),epre-sentee
congiunta
alla concezionediunaNatura-provvidenza.
La Boétienonredi—geuna
tipologia
deiregimi,
né pensalecategorie
dellapolitica
secondo ilmodellodiunasocietà domestica di
tipo
paternalistico
osulmodello della società feudale.La monarchia eestraneaalla rex
publica, poiché
tuttorileva inessadagli
interessiprivati
diunsolo,
ilcheimplica
la distinzione fra ilpoterestatualeelapersonacheloesercita.11Divoom-osarebbe
quindi «un'opera
esoterica, destinataatestareilpri—
vilegio
di un circolo d’iniziati appartenente a una éliteparlamentare»,
tutta per-corsadall'«esprit
di “Corneille Tacite’»: «Nessuna illusione sulpotere digrandi
anime,rimastemiracolosamente lucidee
libere,
di rimediare allatirannia» “‘.Luigi
Negri
eHenriWeber hannorevocatoindubbio che la Sernitztdevolon-tairesiaunaconfutazione
dell’opera
machiavelliana,
comeasserivaJoseph
BarrèreinErtienneDeLa Boe'tiecontreNicolasMachiavelli
(Bordeaux,
Mollat1908)@ an-corain L'hmnanirmeetlapolitique
da… le Discours de laServz'tztdeVolontaire(Pa« ris,Champion
1923),
nondimeno illibello,
«unadelletanteespressioni
dellapr0xduzioneumanistica
d’opposizione
altiranno,hasingolari
punti
dicontatto conlafortuna francese delloscrittomachiavelliano»”.
dellaControriforma»,o un«proto-giansenista»,lo considera tutt’alpiùcome«l’accettazione
pirroniana della tradizione
cattolico-gallicana».
Quanto alla questione dei Turchi, G.NAKAM,Lex«Em-air»:leManinine,nziroiret roeèrde leur ternpx,Paris,Nizet 1984,pp. 399
sg…sostienechenonha alcun ri ievopanicoare,ché di ostilitàreligiosasipuò
parlare
soloriguardo
aquei«cattolicisettaricomePierreCharron» nelle Trofi“ Veritez. La Boétie difattinel(fontr'Un manifesta un’ostilitàtuttapoliticacontroil GrandSeigne r,cheimpersonala
tiranniadi fronteaVenezia. Inveroe«daunpuntodivistacom
arativ&
perriprovazionedei cristiani che
gli
autoricelebrano lequalità
moraliesociali eiTurch Inquestomodoprocede
l’erasmianoLagunanelVoyageen'l'nrqi/ie».Latolleranzaturcaè opposta aiconflit—tieuropei:«Pierre Vir-ctne
parla
findal 1547 nella Renzontraneeaux/idèler.[...]Anche Bo—dininsistesuquesto puntonella Re ubliqne».Apropositodella
«mitologia
uenezianirta»N.I’ANICHI, La«placenutre/Jamie» del::libertà. AncorasuMontaigneelartaria,BHR, 3,1997,
pp.
546sg…sostieneche «la modernaVenezia[...]ha lameglio
sull’antica Roma»acausa del-aguerracivileedella corruttelaimperiale:«Ilmitodi Veneziaè,soprattutto,perMontaignemitodella libertà».
"‘M. FUMAROI..I,
op. cit.,p. 127.
“’M. DALCANTO,MontaigneeilPrincipedi Machiavelli:[
primi contatti,inMontaigne
el'Italia, Genève,Slatkine 1991, . 148. S.MANCINI,Ola,unantico!IndialogoconMontaigne
(’ i moiinterpreti,Milano,
Angeli
1996,pp. 127sg…parla diuna«salda adesione all‘ideale284 DISCUSSIONIE POSTILLE
Contro
l’iconografia
consuetacheopponeil rivoluzionario La Boétiealcon-servatore
Montaigne,
VincentHubert,
nella recentesilloge
su Les‘t'6pli'c‘lîs‘i/ze
aaXVI"etazzXVII"siècle
(Paris,
Albin Michel2001), rilevacomecodestaconnota-zione siadeltutto
inadeguata
adarcontodella‘pratica
politica’
montaiguana,
di—fatti
quell’esplicito
conservatorismononèriconducibilea «unaposizione
politica»
ecomportanonlapratica
delladissimulazione,
ma«unefranchise deparole
peu commune». Il caratterecontingente
diogni
ordine ricondotto sottolacategoria
dellacom‘ume
implica
l’assenza diqualsiasi
fondamentorazionaledellanorma. Inproposito
metrecontosottolineare che «laragione
nonoffre alla volontàunaguida
costante»,suscettibile di«condurrea una
disciplina
morale»—’”.Nellostessovolu—meFrédéricBrahamiscrive in
proposito
diun«vitalismoestremo,pendant
profa-nodelsuofideismoestremo»,che riduce il
pensiero
a«unaformazione dellacau«lume»elascienzaa un
prodotto
della credenza. Invero lapotenzadellacoutumeècommisurabile al
grado
diopacità
che determina lasuaefficaciaideologica.
Qui
siinfrange
«il tentativopirroniano
persciogliere
la natura nella relativitàe nell’in— coerenza delle consuetudini» che appunto sono suscitati da essa, e simultanea—mente ne
disciplinano
la«ferocia»,
dondel’appello
alconformismosocialeintesocomeubbidienza allanaturanellasua
equità
primigenia“.
SeneevincecheMon—taigne
«costituisceunatappasignificativa
nellarinascitastoricadell’individualità»,vale adire «nello sforzo trasformatore chestrappal’interiorità al suo flussoopa«
co»22.
Analogamente
siafferma«ilprimato
della vita immediataetrasparentesul-l’illusione «mediata» e compromessa
dell’apparenza»,
anche se la maschera,«specchio
infedelemaineliminabile»,
nonènecessariamente«semprememvmge».Se neevince cheildubbio
scettico-pirroniano
&«l’impianto
teoretico […] diunarappresentazione
dellavitadove «lexfaux
sem/alanis» hannocorsolegale»
25.Montaigne
apartire
dal 1570pubblica gli
scritti di La Boétie,lasciandoine—diti
però
i testispecificamente politici.
Seneevincel’immagine
diun dottotuttoimpregnato
di culturaumanistica,intentoatradurre l’Economia) di SenofonteeiPrecetti
coniugali
ela lettera comolataria di Plutarco.E
quella
un’intensastagione
di traduzioni: Lefèvre
d’Etaples volge
in francese Lapolitica
d’Aristotelenell’11,
Amyot,
Levitedi Plutarco nel ’59: lalezione erasmiana, «aurulamquandam
me—lioris litteraturae nobisinvexitexItalia». La Serviti?volontaria risalirebbeal 1546o
umanistico dellostoicismo». InpropositoD.TARANTO,Pirronirmoalasmlutirwo nella
Frau-ciadel '600. Studi ralpensierodellascetliciwzodaMontai m'a
Bayle
(1580-1697), Milano.Angeli
1994, ). 7, afferma che nell’intervallopiùchesecolare
chese mrala primaedizionedeiSaggidal ic‘tiomzairebaylianostoicismoepirronismooffrono
alll'assolutisino
«unamo-tivazioneteorica»,edi fatto«unastrategiadi rifondazionedell’obbedienza
politica».
—"’A. Pizzoausso,DaMontaigneaBaudelaire. Prospettaneammzcwti, Roma,Bulzoni
1971,pp.39sg.
“G.FERRHYSOUJ-ZS,LexReiner:lamwzde.L'imaginalionetlamatt/mcchezPax-cal,
l’a-ris,Champion 1995,p.63. Aproposito
Degli
zop/Ji,dell’antidcmonolopia,
assaiprossimo
aWier—«lo
zoppo()lazoppa pereccellenza èlaragioneumananellasua unzione
claudicante
distrumento
giudicante»
—, Montaignedenuncia l’«andatura claudicante» della glustizia.MeritodellaPanichi,inMON'I‘AIGNE,L'imsz {nazione. Firenze,Olschki2000,&
l’avere
con-dottouna
puntuale
ricostruzionedellavicen aprocessualediMartin (;uerre, diquellImpo-stura«simerveilleuse» che cela ilsospettodistregoneria.
—’—’ E. GUIBER'I‘-Sl.1.iDZIEWSKI,Montaigne:l'z'mlz'uidaa l'avrai,«Revuede
Métapllysique
etdeMorale»,2, 1984,pp.262sgg.
—”G. STABILE,Tra «emozione» ed«esperienza»:frammenti[diunraggio
passibile]
rm‘DISCUSSIONIEPOSTILLE 285
al ’48,
nell’80,
ormaia diciassetteanni dallamortedell’amico,
nontroverà postonei
Saggi,
edivennerapidamente
unostrumentodellacontesaideologica,
unlibel—lo militante che valseacostuid’essereannoveratofrai«monarcotnachi».
Si
ignora
ciòche accaddedell’originale
edellecopie
nel’500,
queste ultimesaranno ritrovate nel secoloscorso. Metteconto ricordarein
proposito
letesidel—l’Armaingaud pubblicate
sullaRevuepolitique
etparlementaire
nel 1906. Questi affermava che«ipassi più
salientidelDiscours[...] sonodellostessoMontaigne»
eavanza a
riprova
le allusioni ad avvenimentiposteriori
allamortedi La Boétie. Illibello costituirebbe alloraunattaccoallatiranniadi Enrico
III,
cheregnadal 1574all’89eche
dunque
La Boétienonpoté
conoscere. BonnefoneVilley
hannocon—futato codestatesi,talorariassunta in forme
caricaturali,
anchesequest’ultimo
ri-tiene
possibile
cheMontaigne
abbia inseritonel manoscrittodel suoamicodelleinterpolazioni
nontrascurabili.Nel ’74a Basileaesce un
pamphlet
in formadialogica,
LeRéoeille—Matin desFrancais
alale leursvoisins—achiusa del secondo
dialogo
è postounampio
fram-mento,un
po’
rimaneggiato,
della Serviti?volontaria,
pubblicato qualche
mesedo—polastragedi San Bartolomeo: l’autore Eusebio Filadelfo
Cosmopolita
nascondeuna
composizione
collettiva. Non visono dubbi sullapartecipazione
di NicolasBarnaudetde Théodore deBèze al
Reveille;
ècodestaunaversionedeltuttocor— rottaeframmentariaper servire alletesi ugonotte.Laviolenza
degli
accenti superaquella
della Franco-Gallia diFrancois
Hot— man,la traduzione franceseesce aColonia nel’74,
edelle VirzzliciaecontraTyraa—
aos di poco successive (1579). Non si è data
importanza
alfattoche,
nonsolo,
èaltamente
probabile
cheMontaigne
possedesse
ilpamphle!
dell’Hotman, che,
uscitonel '73,di lìatreanniera
già
allaterzaedizione,
mainparticolare
che,
pas-sandoper
Basilea,
gli
rendavisita(«Soupe
avecHotman»)epiù oltre,
daBolzano,sul punto di lasciarela Germania,
gli
scriva. Equasi
certamentefu Hotman chevolsein latino le
pagine
del Discorso nelReveille—Matin.Nel 1577 ilDiscorso &ac-colto nel terzo torno di Les Mémoires de
l'État
de Francesous CharlesNL’ZIfiC’SIÌZC’
delpastoreprotestanteSimon
Goulart,
ancheseinvestenonintegrale
ecol titolocambiato:Le Contre Uri.
È
così inscritto inun contestopolemico
emilitante,
edi—fatti
sull’esemplare
dellaBibliothèque
nationale silegge:
«séditieux contrelamo«narchie».
Laliceità dellaresistenzaaltiranno si
esprimeva
nellaFranco—Galliadell’Hot—man,nel Devoir de
Magz'strats
( 1574)di Théodore de Bèzeenelle Vindiciaecontra'I'yramzos
attribuite al DuPlessis—Mornay.
Diquesti Montaigne
avrebbeutilizzato,
inun’addizione dell’88
dell’Apologia,
ilDelavéritédelareligion
clare'tiemze,contreles
At/3e'es,
Épicuriens,
Payens, ]m'fs,
Mahométarzset aztlr6sinfidèles,
editodappri—
maad Anversa
nell’81,
poi
nell’82 aParigi.
Asostegno dellatesi dellasuperiorità
del
popolo rispetto
alre,ancoranel ’79George
Buchananpubblica
ilDe‘/are regni
apud
Scolos. Costui fuunodeimaestridiMontaigne
alcollegio
diGuyenne,
comesi evincedaDell’eclucazioaedei
fanciulli,
eil Nostroebbearecitarno. letragedie
la—tine.
L’elogio
sirivolge
inispecie
al poeta,maVilley
afferma cheèakamente
pro—babile checonoscessepure
quest’opera,
edifattipareriferirvisiinDellosvantaggio
della
grandezza:
l’avrebbeletta,
fra il 1580el’88,
mentreleallusioni alpoetasonoprecedenti.
Nel 1724il Discours de la servilzta'e volontairevenivainseritonell’edizionedei
Saggi
curatadal Coste.È
la seconda edizioneintegrale
delDiscours,maèlaprima
volta——La Boétie
èmortoormaida centosessantaquattro anni——che ilsuonomevi
e
inscritto. Nel 1835 il Lamennaisdàal Discaars un’autonomia chesinoallora ditattononaveva avuto—
286 DISCUSSIONIE POSTILLE
—,
riproducendo
leannotazioni del Coste epremettendoin
unaPre'/ace.
Poi saràtuttoun
rigoglio
di studi: La Boétiesarà accomunato nell’800 aquei
pubblicisti
‘democratici’ comeHubert
Languet,
Duplessis Mornay
eFrancois
Hotman. Il 19dicembre1859Anatole Prévost—Paradol
pubblicava
sul]ourmzl
der De'/mtr un’ana-lisi della Servz'tudevolontaz're,
caricadellesuggestioni
delpresentecomesi evincedall’insistenzadi Prévost—Paradol sulla differenza frauna
giusta obbedienza,
senzacuilasocietànon
potrebbe
vivere,elatirannia.Dalla lettura del Prévostpossiamo
datare l’iniziodellacritica
moderna,
inispecic
icontributi di Paul Bonnefon.Mala Panichisivolge
giustamente
arevocarein dubbioquel
convincimentostoriografi—
cocheponenell’edizionelamennaisianal’inizio della fortunatuttamodernadelli-bello,
richiama difatti l’edizionecinquecentesca
delMouchar,
quella inglese
del1735 e
quella
partenopea delParibelli,
che furonogià
edizioni separate. Se neevince «untentativodiretrodatazioneperlanascitadel ‘destino moderno’ del
li-bello»,
ela studiosaassume «cometermineaquoproprio
la traduzionenapoletana
del1799
che,
oltreapresentarsi
come‘edizioneseparata’,
manifestaun chiaroin—tento
politico-culturale
nella direzione dell’affermazione del concetto storico di‘cittadinanza’». inverola
Servzlude,
nelle suedifferentiedizioni,
sarà sempreac-compagnata daintenti
militanti,
enonsorprenda
cheancoranel’43,nella Franciaoccupatasisental
esigenza
diuna nuovaristampa.
Eaproposito
dellapericolo
sità del
libello
lampia
analisi della Panichimostracomefossegia
awertitaa di—stanzadi
pochi
annidellamortedel «cittadinomigliore», difattijacopo
Corbinelli,precettore del duca
d’Alencon,
scrivevail4novembre 1570daParigi
albibliofilopadovano
VincenzoPinelli: «Vorreipoterhavercopia
d’unascritt[ura] cheioho vistoinfranzeseelegantiss
[imo],
Devolontariaservitude,
cheBrutostessononha-rebbe detto
meglio.
Iol’ho lettaet ècosadottaet reconditama perquesti
tempi
pericolosa».
Maècertoassaipiù
sorprendente
cheancoranel 1941 nelBelgio
ca-dutosotto
l’egida
nazistalosiincludanellalistadegli
Auleztrs,dontto…letouvra-gerJon!z'nterdz'ts
poiché
tali da«.empoisonner systèmatiquement
l’opinion
publi-queen