8 8 8
8....333 Descrizione 3Descrizione Descrizione Descrizione dell’intervento con verifiche e particolari costruttividell’intervento con verifiche e particolari costruttividell’intervento con verifiche e particolari costruttivi dell’intervento con verifiche e particolari costruttivi
8. 8. 8.
8. 3.3.3.3. 111 Alleggerimento delle masse1 Alleggerimento delle masse Alleggerimento delle masse Alleggerimento delle masse
Come precedentemente detto si sono alleggerite le volte sostituendo il materiale di riempimento esistente, il cui peso specifico è pari a 1800 Kg/m3, con
un calcestruzzo alleggerito con peso specifico di 500 Kg/m3.
Pertanto, se si considera il volume complessivo di materiale di riempimento sopra le volte, pari a 112 m3, si ha una diminuzione della massa totale di circa
1456 tonnellate.
8. 8. 8.
8. 3.3.3.3. 222 Sostituzione dei sola2 Sostituzione dei sola Sostituzione dei solaiiii Sostituzione dei sola
La massa totale dei solai esistenti, pari a 3600 tonnellate, è stata ridotta di 600 tonnellate, grazie alla loro sostituzione con nuovi solai ad intercapedine con trave a doppio T, tavelloni e tavelle.
Con l’eliminazione dei solai latero-cementizi si ha infatti una riduzione di circa 1,36 KN/m2.
I solai ad intercapedine con trave a doppio T, tavelloni e tavelle, pur non essendo più leggeri dei solai lignei, possono però essere considerati infinitamente rigidi nel loro piano. In figura 8.18 sono riportati i pesi delle tre diverse tipologie di solaio sopra menzionate (si veda, inoltre, l’allegato A per i particolari costruttivi del collegamento dei nuovi solai con le pareti perimetrali).
Figura
Figura
Figura
8. 8. 8.
8. 3.3.3.3. 333 Placcaggio e raddoppio della sezione dei setti murari3 Placcaggio e raddoppio della sezione dei setti murari Placcaggio e raddoppio della sezione dei setti murari Placcaggio e raddoppio della sezione dei setti murari
La parete denominata “Fianco 8” (figura 7.28) è stata adeguata, a causa dell’esile spessore di 20 cm, operando due diverse tecniche di intervento a livello locale come indicato nelle figure 8.15, 8.16 e 8.17.
Su una porzione si è utilizzata la tecnica del placcaggio, mentre sull’altra si è operato un raddoppio della sezione affiancando alla muratura esistente una nuova parete in muratura ammorsata a quella esistente.
La scelta di queste due diverse tipologie di intervento è stata dettata da motivi di tipo architettonico e funzionale.
Infatti si è usato il placcaggio, anziché il raddoppio di spessore, sulla parete in cui su entrambi i lati si appoggiano due volte, una a botte e l’altra a padiglione.
Evidentemente il raddoppio di spessore, in tale circostanza, avrebbe compromesso l’estetica delle volte, con riflessi anche sui meccanismi di trasmissione degli sforzi delle volte stesse alla nuova parete ingrossata.
L’altra parte, invece, è stata affiancata da un nuovo elemento portante, sul lato non interessato dalle volte dove è prevista la sostituzione dei solai, operazione che garantisce di poter realizzare la continuità del ringrosso della parete stessa su tutta la sua altezza.
Nelle figure 8.19 e 8.20 sono riportati due esempi di verifiche a taglio per uno dei pannelli murari dell’edificio rinforzati, rispettivamente, con la tecnica dell’aumento dello spessore della parete esistente e con la tecnica del placcaggio.
Le verifiche dei pannelli rinforzati con le tecniche sopra dette sono state eseguite, analogamente a quanto già indicato nel capitolo 7, paragrafo 7.3, con la differenza che, per il pannello rinforzato mediante placcaggio con intonaco armato, si è applicato un coefficiente correttivo, pari a 1,5, sia ai parametri di resistenza, sia ai moduli elastici, come indicato nell’allegato 11.D,
“Tipologie e
relativi parametri meccanici delle murature”.
Figura
Figura
Figura
Figura 8.
8.
8.19
8.
19
19:
19
Esempio di verifica a taglio per uno dei pannelli murari dell’edificio rinforzato utilizzando la tecnica del raddoppio della sezioneFigura
Figura
Figura
Figura 8.2
8.2
8.20
8.2
0
0
0:
Esempio di verifica a taglio per uno dei pannelli murari dell’edificio rinforzato utilizzando il placcaggio con intonaco armato8. 8. 8.
8. 3.3.3.3. 444 Rinforzo con materiali FRP4Rinforzo con materiali FRPRinforzo con materiali FRPRinforzo con materiali FRP
La tecnica del rinforzo con materiali fibrorinforzati è stata scelta per adeguare le due pareti di facciata, denominate “Fronte” e “Retro” (si veda figura 7.28).
Tra le varie tipologie di FRP presenti sul mercato si è scelto di adottare un sistema composito costituito da nastri in fibre di carbonio ad alta densità, resi solidali al supporto con speciali formulati resinosi di elevate prestazioni meccaniche. Tale sistema conferisce particolari caratteristiche di resistenza alla struttura, sulla quale può essere applicato sia sotto forma di placcaggio (tecnica adottata nell’intervento in oggetto) che di wrapping (fasciatura), incrementandone la resistenza e la duttilità, senza aumentare le masse.
In figura 8.21 vengono riportate la tipologia dei rinforzi fibrosi in carbonio e le caratteristiche tecniche degli stessi.
In rosso sono cerchiati quelli utilizzati per il rinforzo della parete muraria.
Figura
Figura
Figura
Per il progetto e la verifica con gli FRP si è fatto riferimento alla CNR-DT 200/2004,
“Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo di
Interventi di Consolidamento Statico mediante l’utilizzo di Compositi
Fibrorinforzati”.
Le verifiche a pressoflessione nel piano dei pannelli murari rinforzati sono state eseguite tracciando i domini resistenti M-N, ottenuti con un foglio di calcolo appositamente creato, e verificando che le coppie sollecitanti (M-N) siano interne alla frontiera dei suddetti domini.
Per la costruzione del dominio M-N si è utilizzato come legame costitutivo del materiale muratura, quello “parabola-rettangolo” costituito da un primo ramo parabolico per 0 ≤ ε ≤ 2%o e da un segmento orizzontale per 2%o ≤ ε ≤3,5%o
(identico a quello del calcestruzzo), indicato nell’Eurocodice 6 (figura 8.22)
Figura
Figura
Figura
Figura 8.2
8.2
8.22
8.2
2
2
2:
Diagramma “parabola-rettangolo”Per gli FRP si è adottato un legame costitutivo di tipo lineare elastico non resistente a trazione e si è lavorato nell’ipotesi di planarità della sezione fino a rottura e di perfetta aderenza tra muratura ed FRP.
Nell’Allegato A.2 al termine del presente capitolo si trovano i dettagli della procedura di calcolo seguita per il tracciamento dei domini M-N.
Di seguito è riportato un esempio del foglio di calcolo Excel con cui si sono condotte le verifiche a pressoflessione nel piano mediante, come già detto,il tracciamento dei domini M-N. dei pannelli murari rinforzati con FRP. Le caselle evidenziate in giallo indicano i dati di input da inserire nel suddetto foglio di calcolo.
TRACCIAMENTO DEI DOMINI RESISTENTI M-N PER PARETI IN MURATURA PORTANTE RINFORZATA CON FRP
CARATTERISTICHE MECCANICHE DEI MATERIALI
MURATURA
fkm = 18,0 [N/mm2] : resistenza caratteristica a compressione
γm = 1,35 : coefficiente parziale per la resistenza
fdm = 13,3 [N/mm2] : resistenza di calcolo a compressione
εmk = 0,0020 : deformazione caratteristica corrispondente all'inizio
del campo plastico
εmu = 0,0035 : deformazione ultima
Em = 700,0 : modulo elastico della muratura
FRP
fkFRP = 3530,0 [N/mm2] : resistenza caratteristica a trazione
γFRP = 1,25 : coefficiente parziale per la resistenza
fdFRP = 2824,0 [N/mm2] : resistenza di calcolo a trazione
εFRP = 0,0029 : deformazione ultima
EFRP = 235000 [N/mm 2
] : modulo elastico degli FRP
IPOTESI DEL MODELLO
· Legame costitutivo adottato per la muratura: parabola rettangolo (Eurocodice 6) non resistente a trazione
· Legame costitutivo adottato per gli FRP: lineare elastico non resistente a compressione · Planarità delle sezioni fino a rottura
CARATTERISTICHE GEOMETRICHE DELLA SEZIONE
b = 500 [mm] : larghezza della sezione (spessore della muratura) H = 1940 [mm] : altezza della sezione (lunghezza del pannello murario)
c1 = 95 [mm]
c2 = 445 [mm]
Le distanze sono misurate dal lembo superiore della sezione ai baricentri delle strisce di FRP
c3 = 795 [mm] d3 = 1145 [mm] d2 = 1495 [mm] h = 1845 [mm] Asup1 = 36 [mm 2
] Ciascun valore di area è la somma delle aree delle strisce
Asup2 = 36 [mm2] posizionate simmetricamente sui due lati della muratura
Asup3 = 36 [mm2]
A3 = 36 [mm2]
A2 = 36 [mm2]
DEFINIZIONE DEI PUNTI DEL DOMINIO M-N
Il parametro "k" esprime il rapporto x/h dove "x" misura la posizione dell'asse neutro.
·TRAZIONE CENTRATA (K=¥)
Tsup1 = 1016640,0 [N] : trazione risultante sulle strisce di area Asup1 Tsup2 = 1016640,0 [N] : trazione risultante sulle strisce di area Asup2 Tsup3 = 1016640,0 [N] : trazione risultante sulle strisce di area Asup3
T3 = 1016640,0 [N] : trazione risultante sulle strisce di area A3 T2 = 1016640,0 [N] : trazione risultante sulle strisce di area A2 T1 = 1016640,0 [N] : trazione risultante sulle strisce di area A1
Nu = 6099840,0 [N] : forza normale ultima
Mu = 0,0 [N mm] : momento flettente ultimo
·TRAZIONE (K=0)
εsup1 = 0,00015 : deformazione delle strisce di area Asup1
εsup2 = 0,00070 : deformazione delle strisce di area Asup2
εsup3 = 0,00125 : deformazione delle strisce di area Asup3
ε3 = 0,00180 : deformazione delle strisce di area A3
ε2 = 0,00235 : deformazione delle strisce di area A2
σsup1 = 35,09 [N/mm 2
] : tensione nelle strisce di area Asup1 σsup2 = 164,37 [N/mm
2
] : tensione nelle strisce di area Asup2 σsup3 = 293,65 [N/mm
2
] : tensione nelle strisce di area Asup3 σ3 = 422,94 [N/mm
2
] : tensione nelle strisce di area A3 σ2 = 552,22 [N/mm
2
] : tensione nelle strisce di area A2
Tsup1 = 12632,7 [N] : trazione risultante sulle strisce di area Asup1 Tsup2 = 59174,1 [N] : trazione risultante sulle strisce di area Asup2 Tsup3 = 105715,6 [N] : trazione risultante sulle strisce di area Asup3
T3 = 152257,1 [N] : trazione risultante sulle strisce di area A3 T2 = 198798,5 [N] : trazione risultante sulle strisce di area A2 T1 = 1016640,0 [N] : trazione risultante sulle strisce di area A1
Msup1 = -11053597,6 [N mm] : momento dato dalle strisce di area Asup1 Msup2 = -31066426,8 [N mm] : momento dato dalle strisce di area Asup2 Msup3 = -18500231,7 [N mm] : momento dato dalle strisce di area Asup3
M3 = 26644987,8 [N mm] : momento dato dalle strisce di area A3 M2 = 104369231,7 [N mm] : momento dato dalle strisce di area A2 M1 = 889560000,0 [N mm] : momento dato dalle strisce di area A1
Nu = 1545218,0 [N] : forza normale ultima
·PRESSOFLESSIONE (K' )
εm max = 0,0020 : deformazione massima della muratura
β = 0,6667 : coefficiente di riempimento
γ = 0,3750 : definisce la posizione del baricentro delle compressioni
εFRP = 0,0029 : deformazione delle strisce di area A1 (strisce estreme)
x = 753,1 [mm] : altezza della zona compressa
Cm = -3346955,5 [N] : compressione risultante sulla muratura
Mm = 2301373439 [N mm] : momento dato dalla risultante della compressione sulla muratura
ε3 = 0,00104 : deformazione delle strisce di area A3
ε2 = 0,00197 : deformazione delle strisce di area A2
σ3 = 244,62 [N/mm
2
] : tensione nelle strisce di area A3 σ2 = 463,06 [N/mm
2
] : tensione nelle strisce di area A2
T3 = 88062,0 [N] : trazione risultante sulle strisce di area A3 T2 = 166701,0 [N] : trazione risultante sulle strisce di area A2 T1 = 1016640,0 [N] : trazione risultante sulle strisce di area A1
M3 = 15410841,5 [N mm] : momento dato dalle strisce di area A3 M2 = 87518012,2 [N mm] : momento dato dalle strisce di area A2 M1 = 889560000,0 [N mm] : momento dato dalle strisce di area A1
Nu = -4618358,4 [N] : forza normale ultima
Mu = 3293862293 [N mm] : momento flettente ultimo
·PRESSOFLESSIONE (K'' )
εm max = 0,0035 : deformazione massima della muratura
β = 0,8095 : coefficiente di riempimento
γ = 0,4160 : definisce la posizione del baricentro delle compressioni
εFRP = 0,0029 : deformazione delle strisce di area A1 (strisce estreme)
x = 1009,0 [mm] : altezza della zona compressa
Cm = -5445152,3 [N] : compressione risultante sulla muratura
Mm = 2996263142 [N mm] : momento dato dalla risultante della compressione sulla muratura
ε3 = 0,00047 : deformazione delle strisce di area A3
ε2 = 0,00169 : deformazione delle strisce di area A2
σ3 = 110,88 [N/mm
2
] : tensione nelle strisce di area A3 σ2 = 396,19 [N/mm
2
] : tensione nelle strisce di area A2
T3 = 39915,6 [N] : trazione risultante sulle strisce di area A3 T2 = 142627,8 [N] : trazione risultante sulle strisce di area A2 T1 = 1016640,0 [N] : trazione risultante sulle strisce di area A1
M3 = 6985231,7 [N mm] : momento dato dalle strisce di area A3 M2 = 74879597,6 [N mm] : momento dato dalle strisce di area A2 M1 = 889560000,0 [N mm] : momento dato dalle strisce di area A1
Nu = -6644335,8 [N] : forza normale ultima
Mu = 3967687971 [N mm] : momento flettente ultimo
·PRESSOFLESSIONE (K''' )
εm max = 0,0035 : deformazione massima della muratura
β = 0,8095 : coefficiente di riempimento
γ = 0,4160 : definisce la posizione del baricentro delle compressioni
εFRP = 0,0015 : deformazione delle strisce di area A1 (strisce estreme)
(= eFRP/2)
x = 1304,5 [mm] : altezza della zona compressa
Cm = -7040197,0 [N] : compressione risultante sulla muratura
Mm = 3008340166, 9
[N mm] : momento dato dalla risultante della compressione sulla muratura
ε3 = -0,00043 : deformazione delle strisce di area A3
ε2 = 0,00051 : deformazione delle strisce di area A2
σ3 = -100,59 [N/mm
2
] : tensione nelle strisce di area A3 σ2 = 120,08 [N/mm
2
] : tensione nelle strisce di area A2
T3 = -36212,9 [N] : trazione risultante sulle strisce di area A3 T2 = 43228,5 [N] : trazione risultante sulle strisce di area A2 T1 = 1016640,0 [N] : trazione risultante sulle strisce di area A1
M3 = -6337262,2 [N mm] : momento dato dalle strisce di area A3 M2 = 22694981,7 [N mm] : momento dato dalle strisce di area A2 M1 = 889560000,0 [N mm] : momento dato dalle strisce di area A1
Nu = -8063852,6 [N] : forza normale ultima
Mu = 3914257887 [N mm] : momento flettente ultimo
·COMPRESSIONE (K=1)
β = 0,8095 : coefficiente di riempimento
γ = 0,4160 : definisce la posizione del baricentro delle compressioni
Nu = -9956850,0 [N] : forza normale ultima
Mu = 2016062988 [N mm] : momento flettente ultimo
·COMPRESSIONE (K=1+d)
β = 0,8095 : coefficiente di riempimento
γ = 0,4160 : definisce la posizione del baricentro delle compressioni
Nu = -10469533,3 [N] : forza normale ultima Mu = 1706115152, 0 [N mm] : momento flettente ultimo ·COMPRESSIONE CENTRATA (K=¥)
Nu = -12933333,3 [N] : forza normale ultima
Mu = 0,0 [N mm] : momento flettente ultimo
QUADRO RIASSUNTIVO
Coppie (Mu,Nu) appartenenti alla frontiera del dominio resistente
Mu [kN m] Nu [kN] 0,0 -12933,3 1706,1 -10469,5 2016,1 -9956,9 3098,9 -7142,6 3093,4 -5565,1 2400,6 -3474,1 96,0 154,5 0,0 610,0 SOLLECITAZIONI DI PROGETTO Msd [kN m] Nsd [kN] 1) -72,8 136,5 2) 58,1 -570,0 3) 5,9 55,1 4) 127,3 -610,8 5) -124,7 11,0 6) -10,9 39,9 7) 37,1 -425,2 8) 3,8 -30,7 9) 48,0 -3,4 10) -43,1 -35,2 11) 17,5 14,1
Esempio di dominio M Esempio di dominio M Esempio di dominio M
Esempio di dominio M----N. N. N. N. di uno dei pannelli murari rinforzati con FRPdi uno dei pannelli murari rinforzati con FRPdi uno dei pannelli murari rinforzati con FRPdi uno dei pannelli murari rinforzati con FRP
La resistenza a taglio di un pannello murario consolidato tramite un sistema di rinforzi applicati simmetricamente sulle due superfici esterne deriva dalla combinazione di due meccanismi resistenti: da un lato, in presenza di compressione, la muratura trasmette taglio per attrito, dall’altro la presenza degli elementi resistenti a trazione attiva nel pannello un traliccio reticolare che trasmette taglio per equilibrio interno.
La verifica a taglio nel piano della parete consiste nel confrontare il valore della sollecitazione tagliante di progetto agente sulla muratura
V
Sd con il taglioultimo resistente
V
Rd .VSd è stato calcolato integrando gli sforzi di taglio
F
xy ( =∫
L xy
d F dx
V ); mentre
VRd si è ottenuto applicando l’equazione 5.16 riportata al paragrafo 5.4.1.2.2 della
CNR-DT 200/2004:
{
, , ,}
min ,
Rd Rd m Rd f Rd m ax
V = V +V V
dove, nel caso di rinforzo a taglio disposto parallelamente ai corsi di malta:
, 1 Rd m vd Rd V dtf γ
, 0, 6 1 fw fd Rd f Rd f
dA f
V
p
γ
= contributo del rinforzo di FRP
,max 0,3 h
Rd md
V
=f td
valore limite che provoca la rottura delle bielle compresse del traliccioγRd coefficiente parziale pari a 1,20
d distanza tra lembo compresso e baricentro del rinforzo a flessione t spessore parete
Afw area del rinforzo a taglio disposta in direzione parallela alla forza di taglio
pf passo tra le fibre misurato ortogonalmente alla direzione della forza di
taglio vk vd M
f
f
γ
= resistenza di progetto a taglio della muratura
2 1 f Fk fd f fd M E f t
γ
γ
Γ= resistenza di progetto del rinforzo di FRP
fvk resistenza caratteristica a taglio della muratura
γM coefficiente parziale della muratura pari a 1,35
γfd coefficiente parziale pari a 1,25
Ef modulo elastico FRP (fornito dal produttore)
tf spessore FRP
1
Fk c fmk mtmf
Γ = valore caratteristico dell’energia specifica di frattura c1 coefficiente pari a 0,015
fmk resistenza caratteristica a compressione della muratura
0,1
mtm mk
f = f resistenza media a trazione dei blocchi costituenti la muratura
fhmd resistenza caratteristica a compressione di progetto della muratura nella
direzione dell’azione agente, ossia parallela ai letti di malta, pari a 1,5 N/mm2 da
D.M. 87
In figura 8.23 è riportato un esempio di verifica a taglio per uno dei pannelli murari dell’edificio rinforzati con gli FRP.
Figura Figura Figura
Figura 8.8.8.28.2232333: Esempio di verifica a taglio per uno dei pannelli murari dell’edificio
rinforzati con gli FRP
Infine, le verifiche a pressoflessione fuori piano dei pannelli murari rinforzati sono state eseguite, analogamente a quanto già indicato per le verifiche a pressoflessione nel piano, tracciando i domini resistenti M-N, e verificando che le coppie sollecitanti (Md-Nd) siano interne alla frontiera dei suddetti domini.
Le coppie (Md-Nd) sollecitanti sono determinate attraverso l’integrazione delle
forze per unità di lunghezza Fzz (z rappresenta l’asse del sistema di riferimento
globale, in direzione verticale) agenti nella sezione di interesse, dedotti dall’analisi numerica, secondo le relazioni:
d zz
L
N =∫F dx ; Md =Mzz
- Bibliografia -
- Colombini S.,(2007): “Tecniche tradizionali ed innovative per l’adeguamento sismico degli edifici esistenti”, Galileo, Periodico dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pisa.
- Liberatore D.,(2004): “Edifici esistenti in Muratura”, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza, Corso di aggiornamento professionale sulla Normativa Sismica di cui all’Ordinanza del PCM3274del 20 marzo 2003.
- Dolce M.,(2006): “Le cuciture attive nell’adeguamento sismico delle strutture in
muratura”, Tecnologie innovative di protezione sismica delle strutture, CISM, corso
coordinato da Russo G. e Sorace S.
- CNR-DT 200/2004: "Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione,ed il Controllo di Interventi di Consolidamento Statico mediante l’utilizzo di Componenti