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Lezione 9 – Microeconomia A-C

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Lezione 9 – Microeconomia A-C

Sommario degli argomenti della lezione 1. I presupposti della concorrenza perfetta

2. Breve periodo e massimizzazione del profitto dell’impresa 3. Equilibrio di mercato di breve periodo

4. Equilibrio di lungo periodo

5. Surplus del produttore e dell’offerta

1 A.A. 2019-20 Microeconomia A-C Prof. Farace

(2)

La concorrenza perfetta

Un mercato di concorrenza perfetta è composto da imprese che producono beni identici e che vendono allo stesso prezzo. Il volume di

output di ciascuna impresa è così modesto, rispetto alla domanda totale

del mercato, da non essere in grado di produrre alcun effetto sul prezzo. Le quantità acquistate da ciascun compratore sono così modeste da non essere in grado di produrre effetti significativi sul prezzo di mercato.

Le quantità vendute da ciascun produttore sono così modeste da non essere in grado di produrre effetti significativi sul prezzo di mercato.

Le quantità di input acquistate da ciascun produttore sono così modeste da non essere in grado di provocare alcuno effetto sul prezzo degli input stessi.

(3)

Presupposti

1. Gli agenti acquistano/vendono quantità di beni/fattori piccole

2. Le imprese producono beni indifferenziati nel senso che i

consumatori li percepiscono come identici (i beni delle diverse imprese sono sostituti perfetti)

3. I consumatori dispongono di perfetta informazione sui prezzi dei diversi offerenti sul mercato

4. Tutte le imprese (sia quelle operanti nell’industria che i potenziali

entranti) hanno un uguale accesso alle risorse (tecnologia, input).

(4)

Conseguenze

Le imprese sono Price-Taker. La prima caratteristica implica che i

compratori e i venditori considerano come dato il prezzo del prodotto quando decidono le quantità da acquistare e produrre.

Legge del prezzo unico: La seconda e la terza caratteristica implicano

che esiste un unico prezzo al quale avvengono le transazioni.

Libertà di entrata: La quarta caratteristica implica che se nuove imprese ritengono conveniente entrare nell’industria possono farlo; l’entrata e l’uscita potrebbe implicare dei costi

(5)

Il profitto economico - 𝜋

• Definizione: Profitto economico

Ricavi dalle vendite - Costi economici Esempio:

Ricavi: € 500.000 di euro Costi : € 450.000 euro

Miglior impiego alternativo per il proprietario: € 75.000 euro Profitto contabile: € 500.000 - € 450.000 = € 50.000

Profitto economico € 500.000 - € 450.000 –€ 75.000 = - € 25.000

(6)

La determinazione del profitto 𝜋 (max)

Max

(Q) = TR – TC(Q) Max

(Q) = PQ – TC(Q)

Il ricavo marginale di un’impresa è il saggio al quale il ricavo totale cambia al variare della quantità

MR = TR/Q

𝑀𝑅 = 𝑃(1 − 1

(7)

Domanda, ricavo totale e ricavo medio

A.A. 2019-20 Microeconomia A-C Prof. Farace 7

D QA Q A P PA TR=PQ AR=TR/Q da cui AR=PQ/Q AR=P D QB Q B P PB

(8)

Ricavo totale e ricavo marginale

D Q0 Q 0 P P0 𝑀𝑅 = ∆𝑇𝑅 ∆𝑄 D Q0 Q 0 P0 1 P1 =P0 +ΔP Q1=Q0 -ΔQ 1 P1 =P0 -ΔP Q1=Q0 +ΔQ

(9)

Il ricavo marginale

𝑀𝑅 = ∆𝑇𝑅 ∆𝑄 𝑀𝑅 = (𝑃1𝑄1 − 𝑃0𝑄0) ∆𝑄 poichè 𝑃1 =𝑃0 − ∆𝑃 e 𝑄1 =𝑄0 + ∆𝑄 𝑀𝑅 = 𝑃0 − ∆𝑃 𝑄0 + ∆𝑄 − 𝑃0𝑄0 ∆𝑄 𝑀𝑅 = 𝑃0𝑄0 + ∆𝑄𝑃0 − ∆𝑃𝑄0 − ∆𝑃∆𝑄 − 𝑃0𝑄0 ∆𝑄

(10)

Il ricavo marginale

Possiamo assumere che ∆𝑃∆𝑄=0, quindi

𝑀𝑅 = (∆𝑄𝑃 − ∆𝑃𝑄)

∆𝑄 Che possiamo riscrivere come

𝑀𝑅 = 𝑃 − ∆𝑃𝑄

∆𝑄

Moltiplichiamo per P il rapporto

𝑀𝑅 = 𝑃 − 𝑃 ∆𝑃𝑄

(11)

Il ricavo marginale

𝑀𝑅 = 𝑃 − 𝑃 ∆𝑃𝑄 ∆𝑄𝑃 Ricordiamo che Ɛ = ∆𝑄 ∆𝑃 𝑃 𝑄 𝑀𝑅 = 𝑃 − 𝑃 1 Ɛ 𝑀𝑅 = 𝑃(1 − 1 Ɛ)

(12)

In concorrenza perfetta

In concorrenza perfetta abbiamo MR = P (perché in concorrenza perfetta la domanda dell’impresa è perfettamente elastica Ɛ = ∞)

Se P > MC il profitto aumenta all’aumentare della quantità prodotta. Se P < MC il profitto diminuisce all’aumentare della quantità prodotta.

Quindi, la condizione di massimizzazione del profitto per un’impresa

price-taker è P = MC.

Poichè possono esistere più livelli di quantità in corrisponenza dei quali ciò è vero, una seconda condizione per la massimizzazione del profitto è che MC sia crescente.

(13)

Il profitto nel lungo periodo

A.A. 2019-20 Microeconomia A-C Prof. Farace 13

Q TC TR B A QA QB se Q < QA 𝜋 < 0 se Q = QA 𝜋 = 0 se QA < Q < QB 𝜋 > 0 se Q = QB 𝜋 = 0 se Q > QB 𝜋 < 0 TR TC

(14)

Il profitto nel breve periodo

Q STC TR B A QA Q se Q < QA 𝜋 < 0 se Q = QA 𝜋 = 0 se QA < Q < QB 𝜋 > 0 se Q = QB 𝜋 = 0 se Q > QB 𝜋 < 0 TR STC

(15)

Il profitto di breve (𝜋 < 0 )

A.A. 2019-20 Microeconomia A-C Prof. Farace 15

Q STC TR STC TR ∀𝑄 abbiamo 𝜋 < 0

(16)

Max 𝜋

Q TC TR C A QA QC QA < Q < QB 𝜋 > 0 Max 𝜋 per Q = QC TR TC QB B 𝜋 < 0 𝜋 > 0

(17)

A.A. 2019-20 Microeconomia A-C Prof. Farace 17 Grafico da: D.A. Besanko R.R. Braeutigam MICROECONOMIA Mc Graw Hill

(18)

Breve periodo

In quanto segue, per breve periodo intendiamo il periodo di tempo in cui si verificano le seguenti condizioni:

(1) il numero di imprese presenti nell’industria è fisso (2) almeno un input produttivo è fisso.

STC(Q) = TFC+ TVC(Q) per Q > 0,

TFC = SFC + NSFC

(19)

I costi di breve periodo

TVC(Q) rappresenta i costi totali variabili: dipendono dalla quantità prodotta (e sono costi recuperabili).

SFC (Sunk Fixed Cost) rappresenta i costi fissi non recuperabili; non dipendono dalla quantità prodotta.

NSFC (Non Sunk Fixed Cost) rappresenta i costi fissi recuperabili: evitabili se la produzione è pari a zero; non dipendono dalla quantità prodotta.

IL costo totale è il seguente

STC = SFC + NSFC(Q) + TVC(Q)

(20)

La curva di offerta dell’impresa

La curva di offerta di breve periodo dell’impresa indica la quantità che l’impresa è disposta ad offrire (vendere) ai diversi livelli di prezzi; ci dice come varia la quantità che massimizza il profitto al variare del prezzo di mercato.

Caso 1: Curva di offerta di breve perido: NSFC = 0; quindi non

essendoci costi fissi recuparabili I costi fissi sono tutti non recuperabili (sunk)

Quando l’impresa decide di produrre una quantità positive Q > 0 P =

(21)

Prezzo di chiusura

L’impresa produce una quantità positiva solo se

(Q) >

(0) (il profitto

derivante dalla produzione è maggiore del profitto derivante dalla mancata produzione) quindi dobbiamo avere:

PQ – TVC(Q) > 0 P > AVC(Q)

Il prezzo al di sotto del quale l’impresa chiude la produzione è detto prezzo

di chiusura, Ps . Il prezzo Ps corrisponde al minimo della curva AVC.

(22)

La curva di offerta dell’impresa

La curva di offerta dell’impresa nel breve periodo può essere definita come segue:

• P = SMC, con SMC crescente, se P > Ps (cioè coincide con il tratto

crescente costo marginale di breve periodo)

• 0, se P < Ps (quindi l’impresa non produce se non riesce a “coprire” almeno una parte del costo fisso)

Ciò implica che un’impresa perfettamente concorrenziale potrebbe operare anche se il profitto economico è negativo.

(23)

A.A. 2019-20 Microeconomia A-C Prof. Farace 23 F E D Prezzo (€/unità) 0 SMC SAC AVC 3 6 30 35 40 40 45 35 25 20 20 PS = minimo AVC quindi < 0 q Curva di offerta dell’impresa nel breve periodo A B C PC = minimo SAC quindi = 0 28

(24)

Esempio numerico

Per prezzi inferiori al costo medio di breve periodo e superiori al costo medio variabile, se l’impresa produce il profitto è negativo…tuttavia l’impresa perde

meno producendo che chiudendo la produzione, a causa dei costi fissi non recuperabili.

STC = 100 + 20Q + Q2

TFC = 100 TVC = 20Q + Q2

(25)

L’equazione del costo medio variabile (AVC) AVC = TC/ Q → (20Q + Q2)/Q = 20 + Q

Il minimo del costo medio variabile corrisponde al punto in cui AVC = SMC:

20+Q = 20+2Q → Q = 0

Sostituendo Q=0 in AVC il costo medio minimo è pari a 20. La curva di offerta di breve periodo dell’impresa è:

Per P < Ps= 20: Qs = 0

Per P > Ps = 20: P = SMC quindi P = 20+2Q da cui Qs = - 10 + (1/2)P

L’offerta (di breve periodo=) dell’impresa è dunque Qs = - 10 + (1/2)P

(26)

In presenza di costo fisso recuperabile

Se l’impresa sceglie di produrre una quantità positiva, P = SMC

definisce la curva di offerta di breve periodo dell’impresa. Ma l’impresa sceglierà di produrre una quantità positiva solo se:

(Q) >

(0) …ovvero…

P > AVC(Q) + NFSC/Q = ANSC(Q)

(27)

A.A. 2019-20 Microeconomia A-C Prof. Farace 27 Grafico da: D.A. Besanko R.R. Braeutigam MICROECONOMIA Mc Graw Hill

(28)

Un esempio numerico

STC = 100 + 20Q + Q2; SMC = 20 + 2Q; SFC =36 e NSFC = 64

La curva di costo medio recuperabile è ANSC = AVC + NSFC/Q = 20 + Q + 64/Q Il minimo del costo medio recuperabile corrisponde al punto in cui ANSC = SMC quindi 20 + Q + 64/Q = 20 + 2Q

Risolvendo abbiamo Q = 8

Il minimo del costo medio recuperabile è pari a 36

La curva di offerta di breve periodo dell’impresa è Per P < Ps = 36: Qs = 0

(29)

I casi possibili nel breve periodo π > 0

A.A. 2019-20 Microeconomia A-C Prof. Farace 29

S D PE QE P Q E 0 SMC SAC AVC q P qE PE E1 SAC(qE1) PE = AR= MR

(30)

I casi possibili nel breve periodo π = 0

S D PE QE P Q E 0 SMC SAC AVC q A P PE=SAC(qE1) PE = AR= MR

(31)

I casi possibili nel breve periodo π < 0

A.A. 2019-20 Microeconomia A-C Prof. Farace 31

S D PE QE P Q E 0 SMC SAC AVC q E1 P qE PE SAC(qE1) PE = AR= MR

(32)

Offerta di mercato

La curva di offerta dell’impresa in concorrenza perfetta coincide con il (parte) del tratto ascendente del costo marginale

L’ offerta di mercato è la somma delle quantità offerte da ciascuna impresa per ogni livello del prezzo.

La curva di offerta di mercato di breve periodo è la somma orizzontale delle curve di offerta delle imprese individuali.

(33)

A.A. 2019-20 Microeconomia A-C Prof. Farace 33 Pr ezz o ( eur o p er ro sa)

Quantità (milioni di rose al mese) Quantità (migliaia di rose al mese)

10 20 30 0,10 0,20 0,30 0,40 0,50 ss1 ss2 SS 2 4 1 0,10 0,20 0,30 0,40 0,50 0 CURVA DI OFFERTA DI MERCATO

(34)

Equilibrio di mercato nel breve periodo

Un equilibrio perfettamente concorrenziale di breve periodo si verifica quando la quantità domandata dai consumatori coincide con la quantità offerta dai produttori presenti nel mercato (a quell livello di Prezzo).

In altre parole, l’equilibrio si ha in corrispondenza del punto in cui la curva di domanda di mercato interseca la curva di offerta di mercato.

(35)

A.A. 2019-20 Microeconomia A-C Prof. Farace 35 Grafico da: D.A. Besanko R.R. Braeutigam MICROECONOMIA Mc Graw Hill

(36)

Un esempio numerico

300 imprese identiche

D(P) = 60 – P

STC = 0,1 + 150Q2 SMC = 300Q AVC = 150Q AFC = 0,1/Q SAC=0,1/Q+150Q

Prezzo di equilibrio di breve periodo:

Condizione di massimizzazione del profitto: P = 300Q

(37)

Qs(P) = 300S(P) = 300*P/300 = P

Qs(P) = Qd(P)

P = 60 – P

P*= 30 Q*=30

A livello di impresa abbiamo P=SMC quindi 30=300Q da cui Q=0,1

𝜋=(P-SAC)Q o in alternativa 𝜋 = (𝑇𝑅 − 𝑆𝑇𝐶) 𝜋= ((30-(1+15)0,1=1,4

(38)

Statica comparata (breve periodo)

P Q 0 SS0 D SS1 Q0 Q1 P0 P1

(39)

Diversa elasticità

A.A. 2019-20 Microeconomia A-C Prof. Farace 39

D D’ D D’ P Q Q0 Q1 P1 P0 Q0 Q1 Q P P1 P0

(40)

Lungo periodo

Il lungo periodo è quel periodo di tempo in cui (1) le imprese operanti nel mercato possono modificare la dimensione degli impianti o uscire dall’industria e (2) nuove imprese possono entrare nel mercato.

Un’impresa orientata a stabilire la quantità che potrebbe produrre in un orizzonte temporale di lungo periodo deve valutarne i costi di produzione utilizzando le funzioni di costo di lungo periodo

(41)

La curva di offerta dell’impresa nel lungo periodo

P = MC per P > min(AC) = Ps

0 (uscita) per P < min(AC) = Ps

L’equilibrio perfettamente concorrenziale di lungo periodo è caratterizzato da un prezzo di mercato P*, un numero di imprese identiche n*, e una quantità prodotta da ciascuna impresa

Q* in modo che ciascuna impresa massimizza il profitto di lungo periodo rispetto alla quantità

prodotta e alla dimensione dell’impianto: P* = MC(Q*)

Il profitto economico per ciascuna impresa è pari a zero: P* = AC(Q*)

La domanda di mercato uguaglia l’offerta di mercato:

• D(P*) = n*Q* e possiamo scrivere anche n* = D(P*)/Q*

(42)

Grafico da: D.A. Besanko R.R. Braeutigam MICROECONOMIA

(43)

Un esempio numerico

TC = 40Q - Q2 + 0,01Q3

D(P) = 25.000 – 1.000P AC(Q) = 40 – Q + 0,01Q2

MC(Q) = 40 – 2Q + 0,03Q2

L’equilibrio concorrenziale richiede il verificarsi di queste condizioni:

a) P* = MC(Q*)

b) P* = AC(Q*)

c) n* = D(P*)/Q*

(44)

Se P=MC e P=AC possiamo scrivere MC=AC: 40 – 2Q* + 0,03(Q*)2 = 40 – Q* + 0,01(Q*)2 Q* = 50 P* = 15 25.000 – 1.000 (15) = 10.000 Usando la (c ) abbiamo: n* = 10.000/50 = 200

(45)

Curva di offerta di lungo periodo

La curva di offerta di mercato di lungo periodo mostra la quantità totale di output offerta nel mercato a diversi livelli di prezzo, nell’ipotesi che siano stati realizzati tutti gli aggiustamenti necessari (dimensione degli impianti, entrata)

Poichè nel lungo periodo possono entrare o uscire delle imprese dal mercato, non è possibile ottenere la curva di offerta di mercato di lungo periodo attraverso la somma orizzontale delle curve di offerta individuali.

(46)

Curva di offerta di lungo periodo

Nel lungo periodo la curva di offerta è una retta orizzontale che corrisponde al livello minimo del costo medio (AC) di lungo periodo

Quando P > min(AC), entrano nuove imprese, e il prezzo scende a min(AC). Invece se P < min(AC), le imprese ottengono profitti negativi e offrono quantità nulle

(47)

Breve periodo

A.A. 2019-20 Microeconomia A-C Prof. Farace 47

Grafico da: D.A. Besanko R.R. Braeutigam MICROECONOMIA Mc Graw Hill

(48)

Aumento esogeno della domanda – aumento offerta a costi costanti

Grafico da: D.A. Besanko R.R. Braeutigam MICROECONOMIA

(49)

Aumento esogeno della domanda – aumento offerta a costi crescenti

A.A. 2019-20 Microeconomia A-C Prof. Farace 49

Grafico da: D.A. Besanko R.R. Braeutigam MICROECONOMIA Mc Graw Hill

(50)

Aumento esogeno della domanda – aumento offerta a costi decrescenti

Grafico da: D.A. Besanko R.R. Braeutigam MICROECONOMIA

(51)

Il lavoratore esperto (maggiore produttività)

A.A. 2019-20 Microeconomia A-C Prof. Farace 51

0 SAC q SMC qE PE E1 SAC q P qE PE E1 SMC

(52)

Il surplus del produttore

L’impresa in concorrenza perfetta riceve il prezzo di mercato per ogni unità venduta; tuttavia il costo marginale è diverso per ciascun livello di produzione (mentre il prezzo ricevuto è sempre lo stesso). La

differenza tra P e la curva SMC (curva di offerta) misura il beneficio totale derivante dalla produzione per tutti i livelli di produzione

realizzata

Il surplus del produttore è l’area compresa tra la curva di offerta dell’impresa e il prezzo di mercato. Esso misura il beneficio

monetario netto di cui i produttori godono offrendo un bene a un prezzo dato.

(53)

IL surplus dell’offerta

Inoltre, dal momento che la curva di offerta di mercato è la somma (orizzontale) delle curve di offerta delle singole imprese, l’area tra la curva di offerta di mercato di breve periodo e il prezzo di mercato è la somma dei surplus di tutti i produttori, e quindi rappresenta il surplus dell’intera offerta.

Attenzione: nel calcolare il surplus del produttore non deduciamo i

costi fissi non recuperabili e quindi esso non coincide con il profitto.

(54)

Il surplus del produttore

P Q MC ANSC C A B G H F E 2,00 3,50 P1 P2

(55)

A.A. 2019-20 Microeconomia A-C Prof. Farace 55 € 8 400 P € 5 300 S B A C Q

Il surplus dell’offerta (tutti i produttori)

Quando P= € 5 il surplus dei produttori è l’area A (750). Quando il prezzo sale a € 8 il surplus si arricchisce delle aree B e C (900+150).

(56)

Equilibrio di mercato e surplus

P P S A D B

Il surplus dei produttori è l’area A (sotto la linea del prezzo e sopra la curva di offerta)

Il surplus dei consumatori è l’area B (sopra la linea del prezzo e sotto la curva di domanda)

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