Gruppo di lavoro Gruppo di lavoro
Coordinamenti Regionali Coordinamenti Regionali
Coordinatori:
Coordinatori: A.Silvestro, D.Massai. A.Silvestro, D.Massai.
Membri:
Membri: A.Canu (Oristano), C.Celentano A.Canu (Oristano), C.Celentano
(Salerno), S.Baroni (Ravenna), E.Massari (Salerno), S.Baroni (Ravenna), E.Massari
(Treviso), B.Mazzoleni (Bergamo), (Treviso), B.Mazzoleni (Bergamo),
C.Molinaro (Arezzo), M.A.Schirru (Torino), C.Molinaro (Arezzo), M.A.Schirru (Torino),
A.Vita (Brindisi) A.Vita (Brindisi) . .
Roma, C.N. 17-18 dicembre 2010
Roma, C.N. 17-18 dicembre 2010
Riferimenti Legislativi
Circolare FNC n.8 14 marzo 1996: richiesta ai Collegi di istituzione Coordinamenti Regionali
Leggi 1/1999 e 3/2001: riforma titolo V della Costituzione
Articolo 114 Costituzione: ”La repubblica è costituita dai Comuni, dalle Provincie, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato”
Articolo 117 : materie attribuibili alle Regioni
Articolo 119 : “I Comuni, Le provincie, Le Città Metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa”
Roma, C.N. 17-18 dicembre 2010
E’ stata attribuita una nuova centralità a favore delle Regioni, alla quale gli enti pubblici dislocati sul territorio, tra cui Ordini e Collegi, devono uniformarsi: l’ente territoriale sub-statale è divenuto interlocutore privilegiato nella materia sanitaria.
Le carenze del D.L.C.P.S. 233/1946 non giustificano un comportamento inerte sul tema, ma al contrario impongono un’attività che possa integrare la normativa in materia di Ordini e Collegi, affinché la stessa possa adeguarsi alle nuove disposizioni costituzionali, in attesa di un successivo intervento (attuativi 43/2006 – Bozza Decreto legislativo 1142 prevede i livelli regionali)
Riferimenti Legislativi
Principi del Coordinamento Principi del Coordinamento
Roma, C.N. 17-18 dicembre 2010
E’ espressione della volontà di collaborazione e di ricerca di intenti
comuni nella gestione quotidiana della professione e si adoperi per difendere il
prestigio e la compattezza della classe infermieristica;
La sua azione sia volta a salvaguardare ed accrescere l’autorità e l’autorevolezza
dei Collegi provinciali ponendosi come organo di proposta, di consultazione e di
deliberazione verso la FNC, gli altri CRC e le istituzioni;
Realizza un rapporto di collaborazione permanente con i CRC, perseguendo
l’impegno della trasparenza dei rapporti ed il rispetto delle posizioni dei singoli
Ordini;
Ricerca comuni indirizzi di politica e programmazione sanitaria;
Riconferma della necessità dell’esistenza dei CRC quali organi permanenti di
riferimento, informazione e consultazione reciproca e con funzione deliberante
sulle linee guida a cui i singoli Collegi della regione si ispirano.
Criticità Criticità
Roma, C.N. 17-18 dicembre 2010
Difficoltà “relazionali” di costituzione dei coordinamenti
Difficoltà nel mantenere delineati i ruoli provinciali e regionali
Difficoltà di delineare gli ambiti di intervento
Gravoso impegno istituzionale
Proposte/Richieste Proposte/Richieste
Roma, C.N. 17-18 dicembre 2010
Finanziame nto
? Obbligatorie
tà di
costituzione Iniziativa ?
facoltativa dei Collegi
?
Possibilità di
costituzione di
interregionali
?
Rete diretta FNC/CRC attraverso Comitato Coordinatori
Regionali
?