INFORMATION LITERACY INFORMATION LITERACY
NELLA BIBLIOTECA NELLA BIBLIOTECA
SCOLASTICA SCOLASTICA
di Marina Bolletti di Marina Bolletti
CORSO DI FORMAZIONE ASPEI-MIUR CORSO DI FORMAZIONE ASPEI-MIUR
CATANIA CATANIA
14 novembre 2018
14 novembre 2018
Biblioteca “Franca Ruffatti”
del liceo Alvise Cornaro di Padova
W
BACHECA DELLA BIBLIOTECA
Rete Bibliomediascuole
delle biblioteche scolastiche di Padova e Provincia
http://www.retebibliomediascuole.org
RETE BIBLIO MEDIA SCUOLE
CHE COS’E’ L’INFORMATION LITERACY
…una lunga storia…
National Forum of Information Literacy (ALA – American Library Association)
1989
Competenza informativa?
Alfabetizzazione informativa?
LOMBELLO SOFFIATO, Donatella, LO LOMBELLO SOFFIATO, Donatella, LO BRANO, Ademario cur. (2004),
BRANO, Ademario cur. (2004), Inciampare Inciampare nel problema: il processo di ricerca
nel problema: il processo di ricerca
dell’informazione nella biblioteca scolastica dell’informazione nella biblioteca scolastica
multimediale,
multimediale, atti del convegno atti del convegno internazionale
internazionale , , Padova 30-31 gennaio, 1 Padova 30-31 gennaio, 1 febbraio 2003, Padova, Imprimitur.
febbraio 2003, Padova, Imprimitur.
BALLESTRA, Laura, (2011)
BALLESTRA, Laura, (2011) Information Information literacy in biblioteca: teoria e pratica, literacy in biblioteca: teoria e pratica,
Milano, Editrice Bibliografica
Milano, Editrice Bibliografica
BALLESTRA, Laura, CAVALERI, Piero BALLESTRA, Laura, CAVALERI, Piero (2015)
(2015) Manuale per la didattica della Manuale per la didattica della
ricerca documentale. Ad uso di biblioteche, ricerca documentale. Ad uso di biblioteche,
università scuole,
università scuole, Milano, Editrice Milano, Editrice Bibliografica
Bibliografica
KUHLTHAU, Carol C. – MANIOTES, Leslie KUHLTHAU, Carol C. – MANIOTES, Leslie K. – CASPARI, Ann K. (2015), G
K. – CASPARI, Ann K. (2015), G uided uided Inquiry: learning in the 21° Century, Inquiry: learning in the 21° Century,
Westport, Libraries Unlimited
Westport, Libraries Unlimited
KUHLTHAU, Carol C. (2004),
KUHLTHAU, Carol C. (2004), Seeking Seeking
meaning: a process approach to library and meaning: a process approach to library and
information services,
information services, 2. ed. 2. ed. , , Westport, Westport, Libraries Unlimited
Libraries Unlimited
LOMBELLO SOFFIATO, Donatella, LOMBELLO SOFFIATO, Donatella,
PRIORE, Mario, (2018),
PRIORE, Mario, (2018), Biblioteche Biblioteche scolastiche al tempo del digitale,
scolastiche al tempo del digitale, Milano, Milano, Editrice Bibliografica,
Editrice Bibliografica,
CAVALERI, PIERO, (2013),
CAVALERI, PIERO, (2013), La biblioteca La biblioteca crea significato. Thesaurus, termini e
crea significato. Thesaurus, termini e concetti,
concetti, Milano, Milano, Editrice Bibliografica, Editrice Bibliografica,
RIDI, RICCARDO, (2010),
RIDI, RICCARDO, (2010), Il mondo dei Il mondo dei documenti. Cosa sono, come valutarli e documenti. Cosa sono, come valutarli e
organizzarli,
organizzarli, Roma- Bari, Roma- Bari, Editori Laterza Editori Laterza
Molto numerosi sono gli enti, le organizzazioni, le università, che hanno prodotto documenti su IL
• ALA American Library Association (la più antica associazione di biblioteche nel mondo)
• ACRL Association of College & Research Libraries (una divisione di ALA)
• IFLA International Federation of Library Associations and Institutions
• UNESCO
• AIB
• Ecc…
IFLA
Jesus Lau, Information Literacy per
l’apprendimento permanente. Linee Guida, revisione finale 30 agosto 2007, traduzione a cura del Gruppo di lavoro “Biblioteche e didattica” della Commissione CRUI per le biblioteche 2013-2015
https://www.ifla.org/files/assets/information-literacy/publications/lineeguidaifla.pdf
IFLA
IFLA School Library Guidelines, written by the IFLA School Libraries Section Standing Committee, 2015
https://www.ifla.org/files/assets/school-libraries-resource-centers/publications/ifla-school-
library-guidelines.pdf
PER I BIBLIOTECARI SCOLASTICI INSEGNARE LE IL DIVENTA UN
COMPITO PRIORITARIO
• IFLA. Bibliotecari scolastici: competenze richieste. Linee guida di Sigrún Klara
Hannesdóttir. Traduzione italiana a cura
della Comissione nazionale Biblioteche
scolastiche dell'AIB. Roma: AIB, 1998.
https://www.ifla.org/files/assets/hq/topics/info-society/images/how_to_spot_fake_news_-_italian.pdf
ALEXANDRIA PROCLAMATION
http://information-literacy.blogspot.com/2005/11/alexandria-
proclamation.html
« Celebrando in questa settimana la conferma del sito del Faro di Alessandria, una delle più
antiche meraviglie del mondo, i partecipanti all’incontro di alto livello sulla competenza
informativa (IL) e l’apprendimento permanente, tenuto nella Biblioteca di Alessandria il 6-9
novembre 2005, proclamano che la competenza informativa e l’apprendimento permanente sono i fari della società dell’informazione , che
rischiarano il cammino verso lo sviluppo, la
prosperità e la libertà »
« L'alfabetizzazione informativa è al centro
dell'apprendimento permanente. Consente alle persone in tutti i ceti sociali di cercare, valutare, utilizzare e creare informazioni in modo
efficace per raggiungere i loro obiettivi
personali, sociali, professionali ed educativi.
È un diritto umano fondamentale in un mondo
digitale e promuove l'inclusione sociale di tutte
le nazioni »
AIB: Manifesto per l’Information Literacy 2016
http://www.aib.it/struttura/commissioni-e-
gruppi/gruppo-literacy/ilmanifesto/
MIUR, Piano nazionale scuola digitale.
La buona scuola: facciamo crescere il paese, AZIONE 24
Biblioteche Scolastiche come ambienti di alfabetizzazione all'uso delle risorse
informative digitali
Dobbiamo affrontare [la sfida delle nuove conoscenze]
partendo da un’idea di competenze allineata al
ventunesimo secolo: fatta di nuove alfabetizzazioni, ma anche e soprattutto di competenze trasversali e di
attitudini da sviluppare. In particolare, occorre
rafforzare le competenze relative alla comprensione e alla produzione di contenuti complessi e articolati anche all’interno dell’universo comunicativo digitale, nel quale a
volte prevalgono granularità e frammentazione. Proprio per questo è essenziale lavorare sull’alfabetizzazione
informativa e digitale (information literacy e digital literacy), che mettono al centro il ruolo
dell’informazione e dei dati nello sviluppo di una società interconnessa basata sulle conoscenze e l’informazione .
MIUR, 2014, p. 29 MIUR, 2014, p. 29
La costruzione di un progetto nazionale sulle biblioteche scolastiche fa leva non solo su
un’idea di buon uso del digitale nella
riqualificazione delle pratiche e degli ambienti scolastici, ma anche di creazione di standard e
linee guida per permettere alle scuole di innescare processi di innovazione nel campo
dell’Information Literacy
MIUR, 2014 p. 101 MIUR, 2014 p. 101
Il concetto di IL parte dalla percezione di … una mancanza (?), di un bisogno, nell’ambito del lavoro bibliotecario di reference
R eference tradizionale e reference innovativo. Non solo il “digitale”
La crisi del “reference”?
Il reference tradizionale
(http://biblioarti.personale.uniroma3.it/2015/07/le-parole-della-biblioteca-reference.html)
NUOVO REFERENCE / REFERENCE DIGITALE
Voce Reference inWikipedia, l’Enciclopedia libera
• Da attività tesa a far incontrare i bisogni dell'utente con le risorse disponibili nella singola biblioteca, è divenuto
un'azione di orientamento e smistamento fra molte
alternative esistenti, dentro e fuori dalla singola biblioteca.
• La funzione di intermediazione dei servizi bibliotecari nel contesto dell'informazione in rete può essere messa in
dubbio a causa delle inedite possibilità di ricerca che la
rete stessa offre. La risposta della biblioteconomia a questa obiezione è che, al contrario, tale funzione si rafforza,
poiché insieme alle possibilità di ricerca autonoma per
l'utente è aumentato anche il rischio di non riuscire ad
individuare la risorsa adatta e pertinente alla propria
ricerca.
Il reference nella NYPL
WISEMAN, FREDERICK, (2017), Ex libris - The New York Public Library, (trailer dal film),
https://www.youtube.com/watch?
v=S0ECWTSAS10
LA RICERCA NELLA SCUOLA ITALIANA LA RICERCA NELLA SCUOLA ITALIANA ESEMPIO DI COSA MEDIAMENTE SUCCEDE ESEMPIO DI COSA MEDIAMENTE SUCCEDE
Supponiamo che un insegnante chieda ai suoi allievi di fare, per l’indomani, Supponiamo che un insegnante chieda ai suoi allievi di fare, per l’indomani, una ricerca sugli elefanti albini, non perché egli nutra a riguardo un reale una ricerca sugli elefanti albini, non perché egli nutra a riguardo un reale bisogno informativo, ma solo come pretesto perché essi imparino a cercare bisogno informativo, ma solo come pretesto perché essi imparino a cercare notizie, vagliarle e organizzarle.
notizie, vagliarle e organizzarle.
Uno degli allievi però nel pomeriggio non può fare i compiti perché ha Uno degli allievi però nel pomeriggio non può fare i compiti perché ha l’allenamento basket, quindi chiede aiuto a un genitore (tipicamente la l’allenamento basket, quindi chiede aiuto a un genitore (tipicamente la mamma), che si reca in biblioteca, magari per la prima volta dagli anni mamma), che si reca in biblioteca, magari per la prima volta dagli anni dell’università, e non ha il tempo né la voglia di compulsare né tomi, né dell’università, e non ha il tempo né la voglia di compulsare né tomi, né schedari, né computer, e quindi chiama in aiuto il bibliotecario, che con schedari, né computer, e quindi chiama in aiuto il bibliotecario, che con consumata perizia estrae dagli appropriati
consumata perizia estrae dagli appropriati reference works reference works un nutrito set un nutrito set di informazioni e le scodella, sotto forma di fotocopie, o – sempre più
di informazioni e le scodella, sotto forma di fotocopie, o – sempre più spesso – di stampate da Internet, al genitore in attesa.
spesso – di stampate da Internet, al genitore in attesa.
Questi, a sua volta, le propina al figlio, e infine il figlio all’insegnante, Questi, a sua volta, le propina al figlio, e infine il figlio all’insegnante,
motore immobile dell’intero ciclo, che può finalmente scoprire ciò che già motore immobile dell’intero ciclo, che può finalmente scoprire ciò che già sapeva o su cui comunque non desiderava informarsi.
sapeva o su cui comunque non desiderava informarsi.
MORALE MORALE
Hanno perso tempo in quattro Hanno perso tempo in quattro
(insegnante, allievo, (insegnante, allievo,
genitore e bibliotecario) genitore e bibliotecario)
senza nessun costrutto.
senza nessun costrutto.
Riccardo Ridi,
Riccardo Ridi, Ricerca e valutazione dell’informazione in rete: i principi fondamentali da insegnare nella Ricerca e valutazione dell’informazione in rete: i principi fondamentali da insegnare nella biblioteca scolastica,
biblioteca scolastica, “Inciampare nel problema”, a cura di Donatella Lombello, Padova, Imprimitur, 2003, “Inciampare nel problema”, a cura di Donatella Lombello, Padova, Imprimitur, 2003, pp. 15-24
pp. 15-24
Cosa NON è una ricerca:
Cosa NON è una ricerca:
alcune domande degli studenti alcune domande degli studenti
• “ “ Scusa, hai qualcosa sulla libertà?” Scusa, hai qualcosa sulla libertà?”
• “ “ Devo fare una ricerca sulla rivoluzione industriale “ Devo fare una ricerca sulla rivoluzione industriale “
• Le maschere Le maschere
• Qualcosa su Freud? Qualcosa su Freud?
• Posso cercare su Internet?! Posso cercare su Internet?!
Ma qualsiasi domanda così posta…è mal posta Ma qualsiasi domanda così posta…è mal posta
Gli studenti non “capiscono” le loro domande…!
Gli studenti non “capiscono” le loro domande…!
MA ANCHE GLI INSEGNANTI MA ANCHE GLI INSEGNANTI
NON SANNO COS’E’ UNA VERA RICERCA.
NON SANNO COS’E’ UNA VERA RICERCA.
identificano l’attività di ricerca con il suo contenuto identificano l’attività di ricerca con il suo contenuto
danno consegne generiche per i compiti di danno consegne generiche per i compiti di ricerca ricerca
forniscono essi stessi la documentazione ritenuta utile agli forniscono essi stessi la documentazione ritenuta utile agli studenti
studenti
gratificano con valutazioni positive lavori che di ricerca gratificano con valutazioni positive lavori che di ricerca hanno solo il nome
hanno solo il nome
si disinteressano del percorso di ricerca effettuato dagli si disinteressano del percorso di ricerca effettuato dagli studenti, e del modo con cui esso viene documentato studenti, e del modo con cui esso viene documentato
basano le loro verifiche quasi sempre su contenuti scolastici basano le loro verifiche quasi sempre su contenuti scolastici spingendo di fatto gli studenti a uno studio basato sul spingendo di fatto gli studenti a uno studio basato sul
solo libro di testo solo libro di testo
lamentano spesso la mancanza di abilità di ricerca, ma lamentano spesso la mancanza di abilità di ricerca, ma
pensano che questo si risolva con lo studio disciplinare
pensano che questo si risolva con lo studio disciplinare
Per poter fare una vera ricerca occorre Per poter fare una vera ricerca occorre
incamminarsi per il percorso della
incamminarsi per il percorso della Information Information Literacy
Literacy , la competenza informativa. , la competenza informativa.
Soprattutto oggi, nella società in cui tutta la Soprattutto oggi, nella società in cui tutta la
conoscenza, e la comunicazione della conoscenza, e la comunicazione della
conoscenza, sembrano comunque transitare per conoscenza, sembrano comunque transitare per
il mondo dell’WEB.
il mondo dell’WEB.
Anche la scuola deve assumersi questa Anche la scuola deve assumersi questa
responsabilità.
responsabilità.
Ma cos’è IL?
Ma cos’è IL?
In una
In una visione “oggettiva visione “oggettiva ” dell’informazione, dove essa è data, esterna al ” dell’informazione, dove essa è data, esterna al soggetto, l’IL è:
soggetto, l’IL è:
un abile impiego delle tecnologie informative per il recupero e la un abile impiego delle tecnologie informative per il recupero e la comunicazione dell’informazione
comunicazione dell’informazione
la conoscenza di un processo, di una serie di passaggi che portino ad la conoscenza di un processo, di una serie di passaggi che portino ad eseguire una ricerca
eseguire una ricerca
la capacità di controllare l’informazione la capacità di controllare l’informazione
--- --- In una
In una visione “soggettiva” visione “soggettiva” dell’informazione, dove essa è oggetto di dell’informazione, dove essa è oggetto di
riflessione, interna all’individuo, capace di essere trasformata, capace di riflessione, interna all’individuo, capace di essere trasformata, capace di trasformare, l’IL è:
trasformare, l’IL è:
la costruzione di un insieme di conoscenze personali in un terreno di la costruzione di un insieme di conoscenze personali in un terreno di interesse nuovo
interesse nuovo
il lavoro sulla propria conoscenza e sulle proprie personali prospettive in il lavoro sulla propria conoscenza e sulle proprie personali prospettive in modo da creare nuovi spunti
modo da creare nuovi spunti
la capacità di utilizzare in modo saggio l’informazione a beneficio degli la capacità di utilizzare in modo saggio l’informazione a beneficio degli altri
altri
“..compito dell’educatore è quello di far
ragionare i discenti intorno all’informazione, perché comprendano qual è la loro concezione di partenza..”
“..sviluppare un vero e proprio habitus
mentale, in cui il sistema delle informazioni e dei documenti sia sempre visto come un
complesso di testi da interpretare, per elaborare un nuovo livello conoscitivo che consenta di comprendere i fenomeni e
prendere le decisioni..”
Ballestra, 2011
Come diceva Jerome Bruner Come diceva Jerome Bruner
L’informazione sui fatti non è L’informazione sui fatti non è
sufficiente per apprendere.
sufficiente per apprendere.
L’apprendimento è una forma L’apprendimento è una forma
di costruzione del proprio di costruzione del proprio
pensiero
pensiero . .
I SEI PRINCIPI DELL’APPRENDIMENTO:
I bambini:
1. Apprendono se sono impegnati attivamente nell’esperienza e nella riflessione sulle cose
2. Costruiscono l’apprendimento su quello che già sanno
3. Sviluppano un pensiero di ordine più elevato attraverso la guida ai punti critici del processo di apprendimento
4. Hanno differenti vie e modalità per apprendere 5. Imparano attraverso l’interazione sociale con altri 6. Imparano attraverso l’istruzione e l’esperienza, in
accordo con il loro sviluppo cognitivo.
Kuhlthau, 2015
Il terzo spazio
Primo spazio: il mondo dello studente, fuori da scuola;
cultura, famiglia, emozioni, sentimenti, amici…
Secondo spazio: il mondo dell’insegnante: curriculum, contenuti scolastici, ecc…
Terzo spazio: lo spazio dell’apprendimento, un ibrido dinamico che coinvolge i primi due e li fonde
LA DOMANDA DI RICERCA NASCE NEL TERZO SPAZIO
Strategie per creare il terzo spazio
• Dare direttive
• Dare modelli
• Dare ascolto
• Dare domande
• Incoraggiare
INFORMATION LITERACY
• induce l’abitudine a uno studio inteso come forma di ricerca
• fornisce idee fondamentali alla piena
realizzazione di ciascun individuo nell’attuale società dell’informazione e conoscenza
• sostiene gli studenti nell’acquisire e mettere in pratica capacità di valutazione e uso delle
informazioni, indipendentemente dalla forma, formato o mezzo
• rimane all’individuo come capacità long life learning
• è essenziale per la cittadinanza e la
partecipazione piene e responsabili alla vita
democratica
L’attività di educazione alla competenza informativa, L’attività di educazione alla competenza informativa,
altrimenti detta IL, in relazione alla biblioteca altrimenti detta IL, in relazione alla biblioteca
NON E’
NON E’
la presentazione della biblioteca e dei suoi utili la presentazione della biblioteca e dei suoi utili
strumenti, o la dimostrazione di tecniche relative (come strumenti, o la dimostrazione di tecniche relative (come
si usa un catalogo, come si usano i soggetti o i si usa un catalogo, come si usano i soggetti o i
thesauri, ecc.) thesauri, ecc.) NON E’ NEPPURE NON E’ NEPPURE
l’insegnamento di tecniche di utilizzo di Internet e dei l’insegnamento di tecniche di utilizzo di Internet e dei
suoi strumenti, o di relative tecnologie
suoi strumenti, o di relative tecnologie
IL COME DIRITTO IL COME DIRITTO
La competenza informativa nella società attuale non può La competenza informativa nella società attuale non può
più essere elusa.
più essere elusa.
L’alfabetizzazione all’informazione deve diventare un L’alfabetizzazione all’informazione deve diventare un
diritto per ogni cittadino (come leggere e scrivere).
diritto per ogni cittadino (come leggere e scrivere).
E’ compito della scuola (e di altre agenzie libere da E’ compito della scuola (e di altre agenzie libere da interessi commerciali) che lo diventi in modo fattuale.
interessi commerciali) che lo diventi in modo fattuale.
SECONDA PARTE
METODI E PROCESSI
Requisiti fondamentali per iniziare un buon lavoro di didattica della ricerca con le classi 1. la creazione di un gruppo di lavoro comune tra docenti;
2. un nuovo modo di concepire il curricolo:
•non solo come contenuto
•ma anche come processo
3. che l’insegnante non si senta obbligato a porsi come onnisciente
4. la convinzione che la lezione frontale non può né deve essere l'unico strumento dell'azione didattica disciplinare;
5. la convinzione che il libro di testo non deve né può risolvere il problema dell'apprendimento disciplinare dello studente
6. la possibilità/volontà di introdurre unità didattiche specifiche durante l’anno scolastico OSSERVAZIONE IMPORTANTE:
spostarsi su quest’ottica è difficile per gli studenti, ma anche per gli insegnanti.
PROPOSTA:
PROPOSTA:
LA BIBLIOTECA COME SPAZIO DELLA CONOSCENZA LA BIBLIOTECA COME SPAZIO DELLA CONOSCENZA In questa aula-laboratorio insegnanti e bibliotecari
In questa aula-laboratorio insegnanti e bibliotecari scolastici collaborano nel processo di
scolastici collaborano nel processo di
insegnamento/apprendimento (learning library) insegnamento/apprendimento (learning library)
Questa collaborazione mette in crisi la struttura Questa collaborazione mette in crisi la struttura
tradizionale basata solo sulla lezione frontale e sullo tradizionale basata solo sulla lezione frontale e sullo
studio mnemonico del manuale scolastico, ed apre la via studio mnemonico del manuale scolastico, ed apre la via a un modello di apprendimento basato sulla capacità
a un modello di apprendimento basato sulla capacità autonoma di ricercare
autonoma di ricercare . .
La biblioteca scolastica è un esempio fattuale, La biblioteca scolastica è un esempio fattuale,
direttamente visibile e verificabile, che la conoscenza direttamente visibile e verificabile, che la conoscenza può derivare solo da una molteplicità di documenti.
può derivare solo da una molteplicità di documenti.
L’intera attività di mediazione della biblioteca, L’intera attività di mediazione della biblioteca,
comprendente anche i corsi di IL attivati presso la sua comprendente anche i corsi di IL attivati presso la sua struttura, può correttamente essere definita strumento struttura, può correttamente essere definita strumento di educazione all’informazione ed essere considerata, a di educazione all’informazione ed essere considerata, a
tutti gli effetti, mezzo per la crescita dell’individuo, tutti gli effetti, mezzo per la crescita dell’individuo, del quale promuove l’apprendimento attraverso percorsi del quale promuove l’apprendimento attraverso percorsi
differenti differenti
Ballestra, 2011, pg. 129
Ballestra, 2011, pg. 129
ALCUNI PUNTI BASE
Cercare informazioni per una ricerca significa cercare documenti che contengono le
informazioni. La comunicazione di informazioni, deve essere comunicazione di documenti.
Capire il “target”: età, tipo di scuola, interesse specifico, collaborazione con i docenti e con la scuola (progetto comune? mirato?)
Capire di quanto tempo si dispone.
Capire lo scopo: cosa vogliamo insegnare?
Esempi di scopi diversi
• Insegnare a recuperare e gestire le informazioni (fonti, gestione dati, abstract, parole chiave)
• Insegnare competenze tecniche per IL (es. come si cerca un libro, uso delle fonti online..)
• Mostrare le fonti informative principali in una biblioteca (OPAC, biblioteche, collocazione a scaffale, ..)
• Insegnare a fare l’analisi critica di un problema (es. far lavorare due gruppi che devono sostenere una tesi sullo stesso problema – le fonti sono diverse?)
• Insegnare il processo di ricerca
LA RICERCA IMPLICA UN PROCESSO.
SI POSSONO DARE DIVERSI MODELLI.
1. Inizio
2. Selezione dell’argomento
3. Esplorazione (per trovare il focus) è il passo forse più difficile
4. Formulazione
5. Raccolta delle informazioni 6. Presentazione (condivisione) 7. Valutazione
Kuhlthau, 2015
Griglia: sequenza di compiti - Cosa ho bisogno di fare?
- Dove potrei andare?
- Come posso avere l'informazione?
- Quali risorse potrei utilizzare?
- Come posso usare le risorse?
- Cosa potrei memorizzare?
- Ho avuto l'informazione di cui avevo bisogno?
- Come posso presentarla?
- Cosa ho raggiunto?
F.L. Carroll, Linee guida per le biblioteche scolastiche, traduzione italiana a cura dell'AIB Commissione Nazionale Biblioteche scolastiche, Roma, Associazione Italiana Biblioteche, 1995