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Academic year: 2021

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Editoriale

Giuseppe Licari

www.narrareigruppi.it – Etnografia dell’interazione quotidiana. Prospettive cliniche e sociali, vol. 7, n° 2, Novembre 2012

Narrare i gruppi

Etnografia dell’interazione quotidiana

Prospettive cliniche e sociali, vol. 7, n° 2, Novembre 2012

ISSN: 2281-8960

Rivista semestrale pubblicata on-line dal 2006 - website: www.narrareigruppi.it

Titolo completo dell’articolo

Editoriale

Autore Ente di appartenenza

Giuseppe Licari

Università di Roma “La Sapienza”

To cite this article:

Licari G., (2012), Editoriale, in Narrare i Gruppi, vol. 7, n° 2, Novembre 2012, pp. 99-101, website:

www.narrareigruppi.it

Questo articolo può essere utilizzato per la ricerca, l'insegnamento e lo studio privato.

Qualsiasi riproduzione sostanziale o sistematica, o la distribuzione a pagamento, in qualsiasi forma, è espressamente vietata.

L'editore non è responsabile per qualsiasi perdita, pretese, procedure, richiesta di costi o danni de-

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www.narrareigruppi.it – Etnografia dell’interazione quotidiana. Prospettive cliniche e sociali, vol. 7, n° 2, Novembre 2012

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Il numero di Novembre 2012 è stato curato da Serena Giunta e da Girolamo Lo Verso.

Il focus introduttivo proposto Maria Di Blasi, e Girolamo Lo Verso prende in esame alcuni aspetti teorici e metodologici sulla valutazione della psicoterapia di gruppo ad orientamento psicodinamico. L’autrice esplicitata la necessità di un approccio com- plesso alla valutazione poiché l’utilizzo del format gruppale, sempre più diffuso, ci chiama a tener conto della molteplicità delle variabili in gioco.

Il contributo suggerisce la necessità di esaminare i risultati ottenuti dai diversi gruppi di ricerca presenti a livello nazionale, ma anche di confrontare quali premesse teorico- epistemologiche possano rendere più coerente la relazione tra clinica e ricerca. Invi- tiamo il lettore a leggere il focus come una cornice che abbraccia e indirizza le rifles- sioni presenti nei diversi contributi che ospita questo volume.

Nella sezione gruppi nella clinica troviamo il lavoro di Francesca Giannone, Cinzia Guarnaccia, Anna Maria Ferraro, Maria Rita Infurna e Salvatore Gullo che propongo- no una ricerca su un gruppo terapeutico con pazienti gravi, evidenziando due variabili di processo fra le più indagate nelle terapie di gruppo: alleanza terapeutica e coesione.

Il lavora descrive un gruppo a lungo termine, semi-aperto e a cadenza settimanale.

I risultati della ricerca offrono interessanti indicazioni sulla possibile differenziazione tra Alleanza e Coesione, e al loro diverso legame con gli esiti e con le evoluzioni del processo terapeutico.

Come sostengono gli autori, gli studi presenti in letteratura ci indicano la necessità di sottolineare che questi trattamenti sono molto complessi e difficili e pongono alla ri- cerca interrogativi importanti che non possono essere disattesi: è da qui che la ricerca dovrà passare se si vogliono misurare e quantificare i principali elementi del processo terapeutico, al fine di instradare questo studio scientifico su basi che lo pongano e a riparo da facili soggettivizzazioni.

Nella sezione formazione nella clinica Serena Giunta propone un lavoro sulla supervisio-

ne come strumento di formazione continua per operatori di Comunità Terapeutiche

Assistite. L’autrice descrive una visione d'insieme sullo stato dell'arte degli studi in Ita-

lia e si sofferma sull’importanza che tale strumento riveste all’interno di specifici con-

testi di cura. In particolare si sofferma sul significato della supervisione istituzionale

dopo la chiusura dei manicomi, laddove le nuove modalità di cura nel territorio (co-

munità residenziali, centri diurni, ecc.) hanno indotto i curanti alla richiesta di supervi-

sioni per gestire situazioni fino ad allora sconosciute e per promuovere lo sviluppo di

nuovi programmi terapeutici. Pertanto, suggerisce Giunta, se l’obiettivo del lavoro di

cura è rispondere alle esigenze dell’utenza e offrire servizi quanto più efficaci ed effi-

cienti, la supervisione, ai fini del lavoro di cura può davvero ottimizzare metodi e risul-

tati, migliorando, sia il rapporto costi-tempi/benefici, sia innalzare il livello della quali-

tà professionale e la soddisfazione personale degli operatori e dei pazienti.

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Nella sezione ricerche/interventi Roberta Lampasona e di Antonino Giorgi propongono un lavoro che mette in evidenza i possibili piani di supporto e di sostegno terapeutico a favore dei caregivers. La ricerca/intervento che propongono, sviluppatasi all’interno di una Residenza Sanitaria Assistenziale nella regione Lombardia, prende in esame il cammino del prendersi cura del paziente a seguito dell’esordio di una malattia insidio- sa, quale l’Alzheimer. Il percorso proposto può definirsi come una mappatura di una malattia insidiosa come l’Alzheimer e il percorso gruppale del prendersi cura dell’altro.

Chiude il numero il contributo di Ivan Formica che propone una cornice sui principali

risultati emersi in questi ultimi anni dalla ricerca italiana sui gruppi, riflettendo su pos-

sibili itinerari futuri che tale ambito di ricerca è tenuto a intraprendere. L’autore sugge-

risce, inoltre, che la ricerca sulla psicoterapia analitica di gruppo, negli ultimi anni, ha

registrato una impennata negli studi permettendo così di rispondere non solo clinica-

mente, ma anche empiricamente alla domanda “se e come funziona la psicoterapia di

gruppo”.

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