• Non ci sono risultati.

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II”

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II”"

Copied!
19
0
0

Testo completo

(1)

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI

“FEDERICO II”

Scuola Politecnica e delle Scienze di Base

Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale

CORSO DI LAUREA IN

INGEGNERIA PER L’AMBIENTE ED IL TERRITORIO

TESI DI LAUREA IN

INFRASTRUTTURE IDRAULICHE

Correlazione Perdite Idriche – Pressione Interna per una Tubazione in Pead

Relatore Candidata

Ch.mo Prof. Ing. Maurizio Giugni Antonella De Rosa Matr. N49/81

Correlatore

Prof. Ing. Francesco De Paola

Anno Accademico 2013/2014

(2)

OBIETTIVI DELL’ANALISI SPERIMENTALE

• Caratterizzare i parametri della legge di efflusso di un foro simulante una lesione su una condotta in pressione, al fine di definirne il comportamento idraulico e limitare i volumi idrici dispersi;

• Analizzare la risposta tensio-deformativa del

materiale costituente la tubazione, in presenza di

fori.

(3)

PERDITE IDRICHE E QUADRO NORMATIVO

• R. D 1775/1933, l’acqua è dichiarata pubblica;

• Legge n. 319/1976 (“Legge Merli”), si occupa dei piani di risanamento, finanziando fognature e infrastrutture di depurazione;

• Legge n. 36/1994 (“Legge Galli”), recante Disposizioni in materia di risorse idriche;

• D. Lgs 152/1996 (“Testo unico ambientale”).

Si definisce “perdita idrica” la differenza tra la quantità d’acqua immessa in un sistema acquedottistico e la quantità d’acqua misurata dai contatori d’utenza.

•PERDITE REALI (FISICHE);

•PERDITE APPARENTI (AMMINISTRATIVE).

(4)

IL PROBLEMA DELLE PERDITE

Le perdite idriche caratterizzano negativamente ed in maniera rilevante i sistemi idrici.

La riduzione di tali fenomeni, mediante attività di manutenzione e controllo, a valori fisiologici o quantomeno ragionevoli, consentirebbe un notevole risparmio idrico, con ingenti benefici in termini economici ed ambientali.

Le principali tecniche di localizzazione delle perdite idriche in un sistema acquedottistico si categorizzano in:

• Correlazione acustica;

• Apparecchi elettromagnetici;

• Campagne di monitoraggio;

• Manovre controllate di moto vario.

(5)

LEGGE DI PE RDITA

Dalla Legge di Torricelli e dall’Equazione di Continuità:

𝑸 = 𝜶 ∙ 𝑷

𝜷

- Q portata attribuita alle perdite [l/s];

- α coefficiente dimensionale, detto Discharge Coefficient, funzione delle dimensioni della luce di efflusso;

- β definito in letteratura Leakage Exponent;

- P pressione in rete [bar].

I valori α e β sono calibrati così da minimizzare la funzione obiettivo che definisce la somma degli scarti quadratici delle differenze tra dati osservati e valori desunti.

Tali parametri dipendono dalle caratteristiche della tubazione e dal tipo di perdita.

2 ;

v   c g hQ   vQ      2 g h

(6)

INSTALLAZIONE SPERIMENTALE

Le prove sperimentali sono state effettuate sull’impianto di circolazione ad alta pressione del laboratorio di Idraulica del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale dell’Università di Napoli Federico II.

Cassa d’aria

Adduttore cilindrico (800mm) Saracinesca a

cuneo gommato

Tronchetto

in acciaio

Misuratore elettromagnetico di portata

Trasduttore di pressione

Simulazione della perdita

Tubo in PEAD

Misuratore elettromagnetico di portata

Tronchetto in acciaio

Trasduttore di pressione

Valvola a

fuso motorizzata

Vasca di raccolta

Serbatoio principale

Impianto di sollevamento

(7)

INSTALLAZIONE SPERIMENTALE

Adduttore cilindrico

DN 800 Cassa

d’aria

Tronchetto in acciaio

DN 125

Saracinesca a cuneo gommato

Trasduttore di pressione

Quadro di comando

(8)

Valvola a fuso motorizzata

Misuratore elettromagnetico

di portata

Flangia a 8 fori

(9)

La sperimentazione è stata effettuata su tubazione in Polietilene ad alta densità (Pead).

DN [mm]

L [m]

PN [bar]

D int.

[mm]

Spessore [mm]

140 3.2 16 114.6 12.7

(10)

TEST SPERIMENTALE

Durante l’attività sperimentazione sono state condotte prove a regime dinamico e statico, con condizione di valle pari a pressione atmosferica.

• Prove dinamiche: funzionamento diurno della condotta;

• Prove statiche: funzionamento notturno della condotta.

La pressione e la portata sono state misurate

rispettivamente attraverso i trasduttori elettronici

ed i misuratori di portata elettromagnetici.

(11)

PROVE STATICHE

Tali prove sono state eseguite mantenendo costante la pressione di monte ed il grado di apertura della valvola di regolazione a fuso motorizzata, posta a valle della condotta.

0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5

0 200 400 600 800 1000

P(bar); Q(l/s)

t (sec)

Pm Qleak

A pressione di monte costante non si verifica il

comportamento visco-elastico del materiale.

(12)

PROVE DINAMICHE:

MANOVRE SUL BY-PASS

Tali prove sono state eseguite impostando un grado di apertura costante della valvola a fuso motorizzata di valle e modificando la pressione a monte della condotta attraverso la movimentazione del by-pass, ubicato sul sistema adduttivo.

0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0

0 500 1000 1500 2000 2500

P(bar); Q(l/s)

t (sec)

Pm Qm Qv Qleak

0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0

0 500 1000 1500 2000 2500

P(bar); Q(l/s)

t (sec)

Pm Qleak

(13)

PROVE DINAMICHE: MANOVRE SULLA VALVOLA DI VALLE

Tali prove sono state effettuate manovrando la valvola a fuso motorizzata posta a valle della condotta, con saracinesca di monte totalmente aperta per l’intera durata della prova.

0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0

0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0

0 1000 2000 3000 4000

P(bar)

Q (l/s)

t (sec)

Qm Qv Qleak Pm

0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0

0 1000 2000 3000 4000

Q (l/s)

t (sec)

Pm Qleak

(14)

COMPORTAMENTO DEL MATERIALE

Quando su una tubazione è presente un foro e quindi una discontinuità, le sollecitazioni sulla parete aumentano in corrispondenza di essa:

I valori massimi di tali tensioni sono attinti in corrispondenza della fibra interna in accordo con le formule di Lamè

:

σr = tensione radiale

σt = tensione tangenziale;

σa = tensione assiale.

2

1

a

p

 

2

1 2

r 1

p

2

2

1

t

1

p

  

(15)

Considerando il legame costitutivo del materiale in campo elastico:

0

E x E

    x

2 1/ 2

2 n 2 1

Q   gh  A g  AhBh h

1 2

n 2

Q  A ghAh Bh

e facendo dei passaggi algebrici, si ottiene la Portata Effluente:

dove:

 

 

 

 

2

2

2 2 2

2 2 2

2

1 1

1 A g

E B g

E

 

 

 

 

(16)

CONCLUSIONI

Usufruendo di un codice di calcolo agli algoritmi genetici, sviluppato in ambiente Matlab, è stato possibile calibrare i coefficienti della legge di Perdita.

Per le prove dinamiche:

Prova

dinamica α β μ ν μ

torricelliano

Durata della prova (sec) 1 0.3763 0.4220 1.3355 0.4217 0.835577 2700 2 0.3600 0.4688 1.2778 0.4686 0.717719 2700 3 0.3507 0.4845 1.2455 0.4837 0.674354 4500 4 0.3383 0.5128 1.3024 0.4582 0.609472 3600 5 0.3502 0.4935 1.2072 0.5524 0.659581 1800 6 0.3073 0.5706 1.0906 0.5704 0.484635 5400

α β μ ν μ

torricelliano γ 0.3471 0.4920 1.2432 0.4925 0.6636 σ 0.0233 0.0492 0.0870 0.0574 0.1163 CV 0.0671 0.1000 0.0700 0.1165 0.1753

Per le prove statiche:

Prova statica

3bar

Prova statica 4bar

Prova statica 5bar

P media [bar] 3.12 3.85 5.06

Qleak media [l/s] 0.548 0.663 0.776

(17)

Noti i valori medi, si individuano 4 punti sul piano (P, Q

leak

):

y = 0,2514x0,7002 R² = 0,9999

0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9

0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0

Qleak (l/s)

P (bar)

Interpolazione Legge di Perdita – Prova Statica

α β

Q (l/s) P=5bar

Q (l/s) P=4bar

Q (l/s) P=3bar

Statica 0.2514 0.7002 0.78 0.66 0.54

Dinamica 0.3471 0.4920 0.77 0.69 0.60

Si osservi come si ottengano differenti valori del

coefficiente β per prova statica e dinamica; tale

condizione è determinata dal coefficiente

torricelliano μTorr che risulta molto diverso nelle

due prove.

(18)

Per comprendere meglio il comportamento del coefficiente β, nella tabella sono riportati i valori di vari studi:

Fonte β

Thames Water (Burnell & Race, 2003) 1.00 Inghilterra (Goodwin e TR26, 1980) 1.18

Iran (Ardakanian & Ghazali) 1.10 ÷ 1.18 Arabia Saudita (Sendil & Al-Al-Dhowalia, 1992) 0.54 ÷ 1.61 Sud Africa (B.Greyvenstein e J.E.Van Zyl, 2007) 0.40 ÷ 1.90

Tali studi hanno evidenziato valori del coefficiente β maggiori del valore 0,5 che caratterizza l’efflusso torricelliano.

I risultati ottenuti dall’elaborazione delle prove sperimentali effettuate nel presente lavoro di tesi, invece, hanno evidenziato come, nelle prove dinamiche, il coefficiente β non si discosti in maniera elevata dal valore torricelliano 0.5 e, inoltre:

•il parametro β risulta essere mediamente più alto nelle prove statiche;

•il parametro α, di contro, è risultato più basso

nelle prove statiche.

(19)

Riferimenti

Documenti correlati

Una recente applicazioni tecnologica, prevede l'utilizzo delle microalghe per la cattura della CO2 da gas di scarico, in particolare da centrali per la produzione

Modello matematico denominata GAS, che combina un algoritmo genetico (GA) con la simulazione (S) per determinare le "migliori" soluzioni al problema della pianificazione

Nel lavoro di tesi si è posto come obiettivo quello di valutare la possibilità di utilizzo di sodio azide (NaN 3 ) per l’inibizione dei NOB (Nitrite Oxidizing Biomass), i

Infine nella prova con rete di protezione non si è verificata la colata, ma al centro del pendio, in corrispondenza della sonda verticale, c'è stata la formazione di un canale di

Gestione dei rifiuti speciali della Campania – Attività di ricerca finalizzata all’aggiornamento del Programma regionale di decontaminazione e smaltimento degli apparecchi

• nella zona più a valle, il grado di vulnerabilità varia da elevato a estremamente elevato, in prossimità della foce e questo è senz’altro dovuto alla

Per valutare i benefici effettivi derivanti da tale approccio, negli sviluppi futuri del lavoro, saranno considerate nella simulazione anche le perdite fisiche della rete al fine

E’ possibile convertire l’alcool benzilico a benzaldeide tramite il sistema fotocatalitico Fe(III)/hv/O 2. il pH ottimale risulta essere 0.5 (ridotta formazione di