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M. Giovannini, E. Verduci pdf

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Academic year: 2022

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(1)

Alimentazione come prevenzione:

Alimentazione come prevenzione:

il ruolo del latte materno il ruolo del latte materno

Marcello Giovannini, Elvira Verduci

Clinica Pediatrica, Ospedale San Paolo Università degli Studi di Milano

(2)

La nutrizione oggi La nutrizione oggi

z

Programming intrauterino

z

Programming extrauterino

(3)

Fase

Fase intrauterina intrauterina

La malnutrizione in utero causa adattamenti in grado di favorire

un rischio di futuro sviluppo di

obesità, diabete e malattia cardiovascolare (“Fetal Origin” hypothesis)

ovvero….Ipotesi di Barker

(4)

Un esempio complesso:

Un esempio complesso:

DUTCH FAMINE STUDY DUTCH FAMINE STUDY

z L’esposizione nel corso della prima metà della gravidanza è risultata associata a un più elevato rischio di sviluppare obesità (P<0.005)

z Questa osservazione è consistente con l’inferenza che la deprivazione nutrizionale puo’ influenzare la differenziazione dei centri ipotalamici in grado di regolare la crescita e l’alimentazione.

Ravelli GP et al, N Engl J Med 1976;295:349-53

(5)

Un esempio complesso:

Un esempio complesso:

DUTCH FAMINE STUDY DUTCH FAMINE STUDY

z L’esposizione nel corso dell’ultimo trimestre di gravidanza e nei primi mesi di vita ha prodotto tassi di obesità inferiori (P<0.005)

z Questa osservazione è consistente con l’inferenza che la deprivazione nutrizionale puo’ influenzare un periodo critico per lo sviluppo della cellularità del tessuto adiposo

Ravelli GP et al, N Engl J Med 1976;295:349-53

(6)

Fase extrauterina Fase extrauterina

Gli ultimi studi sui prematuri e sui nati a termine sembrano indicare un ruolo per il

tasso di crescita – dalle prime due

settimane fino a tutto il primo anno di vita – nel modulare la predisposizione a

sviluppare patologie nel corso delle successive epoche della vita

“early acceleration rate hypothesis”

(7)

ArchArch DisDis ChildChild 1999;81:3951999;81:395--399399

Growth patterns of breast fed and formula fed infents in the first 12 months of life: an Italian study.

C Agostoni, F Grandi, M Giovannini, E Riva, et al.

(8)
(9)
(10)

ECCESSO DI PROTEINE E ECCESSO DI PROTEINE E

ASSETTO ORMONALE ASSETTO ORMONALE

z Elevati valori di IGF-1Æ

z Stimolazione di sintesi e proliferazione cellulare in tutti i tessutiÆ

z Accelerazione di crescita, early adiposity rebound, aumento delle masse muscolariÆ

z Incremento differenziazione dei preaadipociti in adipocitiÆ

z Iperplasia del tessuto adiposo

(11)

CHOP:

CHOP:

Ch Ch ildhood ildhood O O besity besity P P roject roject ( ( Coordinator Coordinator : M. : M. Giovannini Giovannini ) )

A Multicentric Intervention Trial sponsored by the European Commission

www.childhood-obesity.org

(12)

Tre gruppi in studio Tre gruppi in studio

Latte artificiale

Formula a basso contenuto

proteico: 1.2g/dL

Formula ad alto contenuto

proteico: 1.8 g/dL

Esclusivo per almeno 3 mesi Latte materno

(13)

Formule di partenza

64 - 72 70 kcal

70 kcal Energia/ 100 ml

5.4 – 8.2 7.5

7.5 Carboidrati

2.7 – 4.1 3.6

3.9 Lipidi

1.2 – 1.9 1.8

1.2 Proteine

Indicazioni Espghan*

Formula H High protein Formula L

Low protein Per 100 ml

* Indicazioni Espghan per le formule di partenza

(14)

Allattati al seno

Allattati al seno vs vs formula: formula:

z Maggiore incremento ponderale nelle prime settimane di vita

z Successivo minore tasso di accrescimento ponderale fino a 12 mesi

z Intake energetico comparabile a fronte di assunzione proteica inferiore

z ....è giustificata sempre la complementazione con formula dopo il quarto mese?

(15)

ActaActa PaediatrPaediatr 2004;93:7252004;93:725--726726

Early protein intakes and adiposity:

reloaded or downloaded ?

E Riva, E Verduci, M Giovannini, C Agostoni

(16)

E’ stato ipotizzato che l’assunzione di latte materno nel corso del primo anno di vita possa avere effetto protettivo verso lo sviluppo successivo di

adiposità, in contrasto con l’allattamento artificiale.

Il basso contenuto proteico del latte materno

potrebbe rappresentare una plausibile spiegazione biologica.

Non dimentichiamo pero’ che l’allattamento al seno si associa ad un maggiore incremento ponderale nei primi due mesi di vita.

Riva et al, Acta Paediatrica 2004;93:725

(17)

Quale alimentazione ideale?

Quale alimentazione ideale?

I vantaggi del latte materno I vantaggi del latte materno

proseguito anche nel secondo semestre proseguito anche nel secondo semestre

z Sviluppo neurocomportamentale

z Crescita

z Comportamento alimentare

z ……. pressione arteriosa, allergia/atopia (controverso), infezioni, malattie

infiammatorie intestinali, malattia celiaca, diabete di tipo 1

(18)

IntInt J J ObesityObesity 2004;28:12472004;28:1247--12561256

Breast-feeding and childhood obesity:

a systematic review.

S Arenz, R Ruckerl, B Koletzko, R von Kries

(19)
(20)
(21)

Allattamento

Allattamento al senoal seno e e prevalenzaprevalenza didi sovrappeso e sovrappeso e obesità

obesità in 9357 bambini a 5in 9357 bambini a 5--6 6 annianni

((adattatoadattato dada Von Von KriesKries et al, BMJ 1999: 319:147et al, BMJ 1999: 319:147--50)50)

0 2 4 6 8 10 12 14

mai al seno

al seno < 2 ms 3-5ms 6-12ms >12 ms

mesi di allattamento al seno

prevalenza (%)

sovrappeso obesi

Sovrappeso: BMI> 90° percentile per età e sesso Obeso : BMI>97° percentile per età e sesso

(22)

Allattamento

Allattamento al senoal seno e e prevalenzaprevalenza didi sovrappeso° in sovrappeso° in oltre

oltre 15000 15000 adolescentiadolescenti didi 99--14 14 annianni

((adattatoadattato dada GillmannGillmann et al, JAMA 2001:285:2461et al, JAMA 2001:285:2461--67)67)

0 2 4 6 8 10 12 14

mai al seno

al seno <1 ms 1-3 ms 4-6 ms 7-9 ms >9 ms

mesi di allattamento al seno

prevalence %

prevalenza di sovrappeso

Sovrappeso: BMI>95° percentile per età e sesso

(23)

JAMA 2002;287:2365

JAMA 2002;287:2365--7171

The association between duration of breastfeeding and adult intelligence.

E Mortensen, K Michaelsen, S Sanders, J Reineseh

(24)
(25)

Soggetti studiati Soggetti studiati

z 9125 individui nati nel periodo 1959-61

Durata dell’allattamento al seno (questionario a 12 mesi)

z Wechsler Adult Intelligence Scale (WAIS) effettuata su 973 uomini e donne a 27.2 anni

z Børge Prien Prøve

effettuato su 2280 uomini in occasione della visita di leva a 18.7 anni

(26)

Risultati corretti per covariate Risultati corretti per covariate

z Livello socio-economico dei genitori

z Istruzione dei genitori

z Madre sposata o no

z Altezza della madre

z Età della madre

z Incremento ponderale in gravidanza

z Fumo nel terzo trimestre di gravidanza

z Parità

z Età gestazionale

z Peso alla nascita

z Lunghezza alla nascita

z Sesso

(27)

% di soggetti con QI subottimale

% di soggetti con QI subottimale (<90) alla scala di WAIS

(<90) alla scala di WAIS

0 5 10 15 20 25 30

< 1ms 2-3 ms 4-6 ms 7-9 ms > 9 ms

%

p<0.001

(28)

COMPORTAMENTO ALIMENTARE COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Negli allattati al seno:

z Capacità di autoregolarsi

z Influenza della “maternal attitude”

(29)

Pediatrics

Pediatrics 2004;114:e5772004;114:e577

Association of breastfeeding with

maternal control of infant feeding at age 1 year.

Taveras E, Scanlon K, Birch L, et al.

(30)

IMPLICAZIONI IMPLICAZIONI

z Ruolo di un minore controllo sull’intake degli alimenti dell’allattato al seno da parte della madre

z Se confermato, suggerisce l’importanza di insegnare ai genitori di bambini allattati artificialmente strategie per promuovere

l’autoregolazione dell’assunzione di alimenti ed energia

(31)

Il latte materno: perché

Il latte materno: perché outcome outcome differenti? differenti?

I composti “

I composti “ bioattivi bioattivi ” ”

z Proteine: quantità limitate, elevato valore biologico, aminoacidi liberi, azoto non proteico

z Oligosaccaridi

z Acidi grassi polinsaturi a lunga catena

z Ormoni (apporto di leptina, livelli circolanti più bassi di grelina)

(32)

Outcome

Outcome differenti: differenti:

Latte materno o allattamento al seno ? Latte materno o allattamento al seno ?

Non è mai stato chiarito il ruolo isolato dei due fattori (“nutrienti” e “comportamento”)

Considerando che il latte materno apporta composti in grado di influire sui centri ipotalamici regolatori del comportamento alimentare, possiamo concludere che i due fattori sono strettamente connessi e insieme determinano l’outcome - sulla base dell’assetto fisico e comportamentale - del lattante.

(33)

Alimentazione dopo la dimissione Alimentazione dopo la dimissione

Conclusioni Conclusioni

z È importante cosa Æ il latte materno

z È importante comeÆ con la particolare relazione che si instaura con l’allattamento al seno ed i suoi correlati socio-culturali

z Sono importanti complementazioni

alimentari adeguate al momento opportunoÆ il divezzamento

(34)

E se manca il latte materno….

E se manca il latte materno….

z È importante cosa Æ formule integrate con composti bioattivi

z È importante comeÆ cercando di avvicinare il modello relazionale che si instaura con l’allattamento al seno

z Sono importanti integrazioni alimentari adeguate al

momento opportuno - il divezzamento – tenendo conto delle diverse esigenze nutrizionali degli allattati artificialmente

(35)

Un occhio al divezzamento:

Un occhio al divezzamento:

Si affacciano al divezzamento due popolazioni differenti di bambini:

Allattati al senoÆ da complementare Allattati artificialiÆda integrare

considerando il modello metabolico unico dell’allattato al seno

(36)

PERCHÉ SI DIVEZZA?

PERCHÉ SI DIVEZZA?

Sopravvenuta insufficienza dell’allattamento al seno esclusivo relativamente all’apporto di energia, proteine, ferro, zinco, vitamine (A, D)

Maturazione dei riflessi associati alla coordinazione motoria e alla deglutizione

NON per maturazione dei sistemi enzimatici digestivi

(37)

QUANDO SI DIVEZZA?

QUANDO SI DIVEZZA?

Tra il quarto ed il sesto mese compiuto?

Secondo l’OMS (marzo 2001) al sesto mese compiuto: revisione basata su 19 studi e tenendo conto di crescita, stato marziale, morbilità, atopia, sviluppo motorio, calo ponderale post-partum, amenorrea.

(38)

CONSEGUENZE CONSEGUENZE

NUTRIZIONALI dell’introduzione NUTRIZIONALI dell’introduzione precoce di latte vaccino (CERTE precoce di latte vaccino (CERTE ) )

z Eccesso di proteine

z Bassi livelli di acidi grassi polinsaturi

z Rischio di deficit di ferro (meno

entrate….più perdite), zinco e di alcuni micronutrienti

(39)

Latte vaccino dal 12° (24°?) mese Latte vaccino dal 12° (24°?) mese

z Eccesso proteico (futuro sviluppo di obesità?)

z Deficit di ferro (scarso contenuto, poco assorbito, associato a microemorragie intestinali)

z Associato a sviluppo di diabete di tipo I insulino- dipendente

(40)

ALIMENTAZIONE DEL BAMBINO

IN ETA’ PRESCOLARE E SCOLARE E

STRATEGIE DI PREVENZIONE

(41)

SC O PI D E L L ’A L IM E N T A ZIO N E SC O PI D E L L ’A L IM E N T A ZIO N E

• A ssicurare una corretta crescita, evitando:

– dieta insufficiente m alnutrizione – dieta con eccessi obesità,

ipercolesterolem ia, ipertensione, diabete, m alattie cardiovascolare

• C onsentire lo sviluppo di un corretto rapporto con il cibo per prevenire i disturbi del

com portam ento alim entare (D C A )

(42)
(43)

RIPARTIZIONE IN NUTRIENTI RIPARTIZIONE IN NUTRIENTI RACCOMANDATA DOPO 2 anni RACCOMANDATA DOPO 2 anni

• PROTEINE 10-12%, 1:1 vegetali/animali

• LIPIDI fino a 2 anni nessuna restrizione

dopo 2 anni riduzione progressiva da 30 a 25 %

acidi gassi saturi < 10 %

• GLUCIDI 60-65 %, 10% ad alto indice glicemico

• FIBRE age +5 - age +10

(44)
(45)
(46)
(47)
(48)
(49)

Mi sento bene e sono sazio

Ho più fame di prima

(50)

INDICE GLICEMICO INDICE GLICEMICO

L’IG di un alimento è il rapporto tra l’area sottesa alla curva di assorbimento, dopo l’ingestione di pane bianco (o glucosio) contenente 50 g di CHO disponibili e quella ottenuta dall’alimento testato

(51)

0 50 100 150 Fruttosio

Glucosio Maltosio Saccarosio

INDICE GLICEMICO INDICE GLICEMICO ZUCCHERI SEMPLICI ZUCCHERI SEMPLICI

(52)

OGNI GIORNO

OGNI GIORNO SALTUARIAMENTESALTUARIAMENTE LIMITARE INTAKELIMITARE INTAKE

Frutta in genere Banane Biscotti frollini

Latte, yogurt Patatine, pop corn Zucchero

Legumi Riso integrale Brioches, dolci

Pasta Pizza Bibite gassate

Muesli Patate Pane bianco

Cereali pronti integrali

Spremuta d'arancia Dolci farciti

Riso

Salatini Grissini, crackers

(53)

PRINCIPALI ERRORI NUTRIZIONALI PRINCIPALI ERRORI NUTRIZIONALI

ETA’ETA’ PRESCOLARE E SCOLARE:PRESCOLARE E SCOLARE

z Relativo eccesso calorico rispetto alla Spesa energetica totale quotidiana (sedentarietà)

z Skipping breakfast o colazione inadeguata

z Errata ripartizione calorica nella giornata

z Eccesso di:

proteine e lipidi di origine animale (formaggio,carne)

carboidrati ad alto indice glicemico (pane, patate, succhi di frutta)

z Scarso apporto di:

fibre e proteine vegetali (frutta e verdura, cereali integrali, legumi)

pesce

(54)

PRINCIPALI ERRORI NUTRIZIONALI PRINCIPALI ERRORI NUTRIZIONALI

ADOLESCENZA ADOLESCENZA:

z Irregolare apporto calorico con digiuni frequenti

z Errata ripartizione calorica nella giornata

z Autosomministrazione di diete incongrue

z Eccessivo apporto di lipidi di origine animale (formaggio e carne)

z Scarso apporto di fibre, proteine vegetali, pesce, frutta e verdura

z Scarso apporto di ferro nelle ragazze

(55)

EDUCAZIONE ALIMENTARE EDUCAZIONE ALIMENTARE

VERSO DIETA BILANCIATA

VERSO DIETA BILANCIATA

(56)

SUDDIVISIONE NELLA SUDDIVISIONE NELLA

GIORNATA GIORNATA

CALORIE pari ai LARN per sesso ed età, in 4-5 pasti:

• colazione + spuntino 20%

• pranzo 40%

• merenda 10%

• cena 30%

(57)

LATTE E YOGURT una porzione tutti i giorni

GRASSI DA CONDIMENTO E DOLCI: quantitativi molto piccoli

PESCE 3-4 volte alla sett.

CEREALIuna porzione ad ogni pasto

FRUTTA e VERDURA diverse porzioni (almeno 5) tutti i giorni CARNE

4 volte alla sett.

UOVA 1 volta alla sett.

FORMAGGI

1-2 volte alla sett.

LEGUMI 3-4 volte alla sett.

LATTE E YOGURT una porzione tutti i giorni

GRASSI DA CONDIMENTO E DOLCI: quantitativi molto piccoli

PESCE 3-4 volte alla sett.

CEREALI una porzione ad ogni

pasto

FRUTTA e VERDURA

di i i ( l ) i i i i

CARNE

4 volte alla sett.

UOVA

1 volta alla sett.

FORMAGGI

1-2 volte alla sett.

LEGUMI

3-4 volte alla sett.

(58)

PO R ZIO NI (in g.) PER ETA ’ PO R ZIO NI (in g.) PER ETA ’

Età anni 4-6 7-9 10-12 13-15 17

Pasta 50 60 60 70 100

Carne 50 60 70 80 90

Pesce 60 70 80 90 100

Legum i secchi

30 30 30 40 60

Form aggi 40 50 60 70 80

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