Cagliari – Pag. 23 18 dicembre 2007
FRANCESCO MARCHESCHI, DIRETTORE DI SARDEGNA RICERCHE
Una sinergia utile allo sviluppo ma qui non partiamo da zero
CAGLIARI. «Per raccogliere i frutti della collaborazione tra università e mondo delle imprese abbiamo seminato per anni. E chi pensa che si debba partire da zero, sbaglia. Ora dobbiamo soltanto guardare avanti proseguendo su questa strada, che come dimostreremo presto con dati e numeri è quella giusta». Parola di Francesco Marcheschi, direttore di «Sardegna Ricerche», l’ente regionale nato nel 1985 con il nome di
«Consorzio 21» con uno scopo che all’epoca poteva anche suonare pomposo e incomprensibile: la promuovere la ricerca, il trasferimento tecnologico e lo sviluppo dell’economia della conoscenza. In termini più chiari: «Sviluppare programmi d’innovazione a favore delle piccole e medie imprese e promuovere la nascita di imprese high tech, valorizzando i risultati della ricerca svolta in Sardegna». Tutto - a partire dal 2003 - nel Parco tecnologico e scientifico «Polaris», a due passi da Pula. «È persino ovvio - ha spiegato Marcheschi intervenendo al convegno “L’università dell’innovazione - che noi di “Sardegna Ricerche“ consideriamo imprescindibile e importantissima la collaborazione con l’università. Che infatti abbiamo avviato efficacemente sia sotto il profilo dei progetti sia sotto quello dei programmi. E non è un caso - ha aggiunto - se gli atenei più evoluti sono proprio quelli che si sono indirizzate verso lì’applicazione delle ricerche, strizzando (perché no?) l’occhio al mercato».
(and. mass.)