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Al Sig. Presidente della Regione Sicilia Al Sig. Assessore alla Salute

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Palermo, 08/06/2016 

Al Sig. Presidente della Regione Sicilia Al Sig. Assessore alla Salute

Al Sig. Presidente VI Commissione Legislativa

Al Dirigente Generale Dipartimento Pianificazione Strategica Al Coordinamento Regionale Rettori Università Siciliane LORO SEDI

Oggetto: Protocolli d’Intesa Università /Regione - Affidamento Direzione Strutture Complesse SSR – Revisione Procedure

Da anni il Sindacato Medico rappresenta una risoluta contrarietà in relazione alla consuetudine di affidare le Direzioni di Struttura Complessa delle Aziende Sanitarie Pubbliche a Medici del ruolo Universitario, attraverso Protocolli d’Intesa Università /Regione, periodicamente rinnovati ma sempre in assenza dei Sindacati dei Medici Pubblici.

Ogni qual volta nelle Strutture Universitarie vengono a mancare gli spazi per attribuire funzioni Apicali si ricorre alla esportazione degli Universitari verso le Strutture Complesse vacanti nelle Aziende Pubbliche. Questa migrazione di Ingegni, dei quali peraltro i Medici Ospedalieri non hanno mai sentito la mancanza, guarda caso è effettuata utilizzando come “cavallo di Troia”

proprio i Protocolli d’Intesa Regione /Università.

Verrebbe peraltro da chiedersi perché mai l’Università si privi di Tali Eccellenze e Competenze e non le trattenga nelle proprie Strutture…. ma questa è un’altra storia!!

In previsione della attuazione, più o meno imminente, degli Atti Aziendali e della declinazione organizzativa correlata, abbiamo notizia di una offensiva coordinata tra Università e Direzioni Aziendali per rinvigorire la deprecata consuetudine. La vicenda della Ginecologia Oncologica dell’ARNAS di Palermo che in questi giorni abbiamo contestato, costituisce palesemente un precedente che certamente l’intellighenzia che al progetto di colonizzazione professionale lavora, riterrà quale modello da replicare nelle altre Aziende della Regione.

Parrebbe siano già state elaborate le roadmaps che tracciano i percorsi ed identificano le mete per nuovi Colonizzatori Accademici portatori di Scienza e Competenza, pronti ad occupare i posti di Direzione negli Ospedali della Regione con l’entusiastica adesione e la partnership di alcune Direzioni Generali.

La misura è ormai colma! L’Intersindacale Medica non consentirà di mortificare la figura del

Medico Ospedaliero relegato a ruolo di sherpa e siamo per questo pronti, qualora la nostra

richiesta di confronto non troverà accoglimento, ad attivare ogni forma di contrasto in ogni Sede

Competente per porre fine al deteriore fenomeno della occupazione “manu militari” dei ruoli

Direttivi e degli spazi professionali dei Medici Ospedalieri.

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In ragione di tali considerazioni ribadiamo contrarietà e disagio nel verificare il reiterarsi ed il perpetuarsi di comportamenti e procedure che valutiamo quantomeno “discriminanti e anomale “ e riteniamo improcrastinabile procedere ad una radicale revisione della inaccettabile ed asimmetrica modalità relazionale in atto agita, tra Aziende Ospedaliere ed Università.

Siamo profondamente convinti della insussistenza di qualsivoglia motivazione giuridica che giustifichi l’applicazione di una procedura arcaica, intollerabilmente corporativa e discriminante nei confronti dei Medici Ospedalieri e che eludendo di fatto le Pubbliche Selezioni previste dalle Leggi e dai Contratti, consente il conferimento diretto a Medici Universitari, di incarichi di Direzione delle Strutture Complesse negli Ospedali.

Il ricorso all’affidamento diretto “intuitu personae”,veicolato attraverso i Protocolli d’Intesa, determina un vulnus evidente nei confronti dei Medici Ospedalieri! Ad essi viene comminata una fattuale lesione del Diritto individuale dal momento che se ne impedisce finanche la semplice partecipazione ad una Selezione Pubblica per il conferimento della Direzione di Struttura Complessa Ospedaliera.

Non è in alcun modo sostenibile il mantenimento in vita di tali Istituti feudali, retaggio di antiche

“Baronie e Corporazioni“ che privilegiano pochi eletti, in ragione del loro status giuridico. Allo status di Professore Universitario viene autocraticamente attribuito dai Contraenti la Convenzione un rango di primazia, mai sancito da alcuna Norma Generale, nei confronti dei Dirigenti Medici del Servizio Pubblico.

I Medici Universitari, ai quali non riconosciamo alcuna superiorità antropologica e/o genetica che li renda sovra ordinati “a prescindere” nei confronti degli Ospedalieri, ma che legittimamente ambiscono a ricoprire il ruolo di Direttore di Struttura Complessa, devono al pari di tutti gli altri Cittadini essere obbligati a cimentarsi in una Selezione Pubblica ed eventualmente vincere per il Merito, rinunciando ad odiose condizioni di privilegio e di casta.

Riteniamo peraltro che un eventuale siffatto comportamento non potrebbe che renderli, ove risultassero nominati, legittimati ed apprezzati esclusivamente in ragione di un merito anziché subiti o tollerati in ragione di una rendita di posizione!!

Poiché riteniamo che ogni Cittadino abbia il Diritto di essere valutato con le stesse Regole e debba avere la garanzia assoluta di competere in condizioni di pari opportunità, chiediamo alle SS. LL. di volere riconsiderare con urgenza la questione “Convenzioni Regione – Università”.

E’ tempo di contestualizzare e superare riti e liturgie dell’Accademia esclusive ed escludenti e

concertare con tutte le parti interessate e che a scanso di equivoci per noi sono 3 (Regione,

Università, Sindacati Medici), nuove, simmetriche e paritarie forme di collaborazione, che

valorizzino competenze e specificità nel rispetto dei distinti percorsi Professionali ed

esclusivamente nell’ottica del miglioramento condiviso dei livelli assistenziali da offrire ai Cittadini.

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In ragione delle sopraesposte considerazioni chiediamo con procedura d’urgenza l’istituzione di un Tavolo Tecnico che coinvolga Regione, Università ed i Titolari delle Rappresentanze dei Medici Pubblici operanti nel SSN, al fine di procedere ad un Riordino dei Rapporti Regione / Università per le refluenze organizzative sul Servizio Sanitario Pubblico.

Nelle more dell’avvio del confronto richiesto, quale espressione tangibile della volontà di attivare un confronto Le chiediamo On. Assessore Gucciardi di intimare alle Direzioni Aziendali del SSN Pubblico di:

a) non procedere alla stipula di alcuna nuova Convenzione con le Università;

b) non rinnovare le Convenzioni vigenti alla loro scadenza;

c) attivare esclusivamente Pubbliche Procedure Concorsuali per l’assegnazione delle Direzioni di Struttura Complessa in atto ricoperte in regime di Convenzione.

Fiduciosi della comune volontà di affermare Percorsi di Trasparenza e Rispetto delle Norme, rimaniamo in attesa di convocazione e di tangibili azioni che vadano nella direzione di un approfondimento strutturale ed di una revisione della Disciplina dei Rapporti SSN/Università.

   

F.to   E. Scarpuzza  Presidente regionale 

AAROI EMAC   

F.to  R. Spampinato  Segretario Regionale 

CIMO   

F.to  M. Grasso  Presidente Regionale 

FVM 

F.to  P. Pata  Segretario Regionale 

ANAAO ASSOMED   

F.to  E. M. Farinella  Segretario Generale 

CISL MEDICI 

 

  F.to  F. Parisi  Segretario Regionale 

UIL MEDICI 

F.to  R. Costa   Segretario Regionale 

CGIL MEDICI   

  F.to  G. Capodieci  Segretario Regionale 

FASSID   

 

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