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CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO DECIMA LEGISLATURA MOZIONE N.

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CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO DECIMA LEGISLATURA

MOZIONE N.

CONTAMINAZIONE DA PFAS. GARANTIRE ALLA CITTADINANZA INFORMAZIONI COMPLETE. APPROFONDIRE CON MINISTERO DELLA SALUTE E ISS I DATI EMERSI DALLO STUDIO REGIONALE SUGLI ESITI MATERNI E NEONATALI.

presentata il 12 gennaio 2017 dai Consiglieri Guarda, Fracasso, Ruzzante, Pigozzo, Zanoni, Salemi, Zottis, Moretti, Sinigaglia e Dalla Libera

IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

Premesso che:

- nei giorni scorsi sono stati resi noti i risultati dello ‘Studio sugli esiti materni e neonatali in relazione alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (Pfas)’, a cura del Registro Nascita – Coordinamento Malattie Rare della Regione Veneto;

- il suddetto studio individua una zona rossa composta dai 21 Comuni classificati come ‘a massima esposizione sanitaria’ (secondo la nota regionale del 26 settembre 2016) e indaga “(…) anche le aree confinanti con l’area rossa per due motivi fondamentali: tener conto anche di altre esposizioni ambientali oltre ai PFAS ed evidenziare eventuali gradienti di rischio tra aree confinanti (…)”;

- le conclusioni del rapporto sono le seguenti: “In accordo con la letteratura scientifica internazionale relativa ai PFAS, sono stati evidenziati in particolare l’incremento della pre-eclampsia, del diabete gestazionale, dei nati con peso molto basso alla nascita, dei nati SGA e di alcune malformazioni maggiori, tra cui anomalie del sistema nervoso, del sistema circolatorio e cromosomiche. Va osservato che le malformazioni sono eventi rari che necessitano di un arco temporale di valutazione più esteso per giungere a più sicure affermazioni.

Riguardo al diabete gestazionale si rileva un evidente gradiente di rischio che si riduce progressivamente allontanandosi dall’area rossa. Per confermare l’esistenza di un nesso causa-effetto è necessario disporre dei dati di biomonitoraggio e di esposizione sui singoli individui. Dall’analisi effettuata emergono quindi indicazioni che suggeriscono la necessità di ulteriori approfondimenti”.

Considerato che:

- il suddetto studio rappresenta un contributo importante ma non esaustivo;

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- è dovere della Regione Veneto garantire alla cittadinanza un livello massimo di trasparenza e completezza delle informazioni sanitarie;

- fornire informazioni chiare e certe sulla contaminazione da Pfas rappresenta un passaggio essenziale per fornire alle popolazioni maggiormente interessate un sostegno ed uno stimolo sul fronte della prevenzione;

- un esempio di informazione-prevenzione viene dalla Germania ed è stato così evidenziato dallo stesso ‘Dossier Contaminazione da sostanze

perfluoroalchiliche (PFAS)’ redatto nel marzo 2016 dal Servizio studi

documentazione biblioteca del Consiglio regionale del Veneto: “la commissione per l'acqua potabile del ministero tedesco per la salute raccomanda che l'acqua potabile contenente una concentrazione combinata di PFOA e PFOS superiore a 500 ng/litro non sia utilizzata per alimentare i bambini. Inoltre, le donne durante la gravidanza dovrebbero evitare regolarmente di bere acqua con questi livelli di contaminazione sia come tale che in altre bevande”.

IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO

- a richiedere ed avviare, in coordinamento con il Ministero della Sanità e l’Istituto Superiore di Sanità, un lavoro di verifica, confronto ed approfondimento dei dati emersi attraverso lo studio sopra citato.

- ad avviare, tramite le strutture sanitarie del Veneto, una campagna informativa che fornisca alle donne in gravidanza consigli ed indicazioni sugli accorgimenti da adottare per limitare gli effetti dannosi dei Pfas sulla salute dei neonati.

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