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I Rete di sorveglianza contro l’epatite A

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o s s e r v a t o r i o

M.D. Medicinae Doctor - Anno XXII numero 2 - Marzo 2015 45

Il sistema di monitoraggio e pronta segnalazione di casi di infezione da virus dell’epatite A raccomandato dal ministero della Salute sarà operativo per tutto il 2015

Rete di sorveglianza contro l’epatite A

I

l virus dell’epatite A (HAV) è un agente patogeno con caratteri- stiche di elevata trasmissibilità e rappresenta una delle più fre- quenti cause di infezioni di origine alimentare. La sua presenza nel mondo si manifesta sia in modo sporadico sia in forma epidemica, con una tendenza alle ricorrenze cliniche. Dalla metà del 2013 si è assistito a un vasto focolaio epi- demico di epatite A in Italia. Pic- coli focolai sono stati riscontrati anche in altri Paesi europei (Fran- cia, Olanda, Svezia, Irlanda, Nor- vegia) e l’evento sembra essere legato al consumo di frutti di bo- sco congelati, prodotti in Polonia (ribes rossi) e in Bulgaria (more).

Sebbene si sia assistito nell’ulti- ma parte del 2014 a un graduale diminuzione dei casi, l’Associazio- ne Microbiologi Clinici Italiani

(AMCLI) condivide la recente Raccomandazione del Ministero della Salute per la prosecuzione della sorveglianza in Italia dei casi, monitorando l’andamento della malattia.

In questo importante lavoro un contributo fondamentale viene dalla disponibilità di test moleco- lari grazie ai quali è possibile in poche ore ottenere la sequenza dell’RNA virale e conseguente- mente conoscerne la provenienza e tracciare la mappa geografica della diffusione del virus.

“Oltre alla possibilità di ritrovare il genoma del virus in tempi rapidi – commenta il Dottor Pierangelo Clerici, Presidente dell’Associa- zione Microbiologi Clinici Italiani (AMCLI) - i laboratori di Microbio- logia Clinica italiani sono in grado di ricercare la presenza delle IgM

contro il virus, cosa che permette di accertare velocemente e a costi molto bassi, la presenza dell’infe- zione in fase acuta o convale- scente. Nei nostri laboratori ricer- chiamo anche la presenza delle IgG contro il virus, dato che per- mette di valutare il numero dei casi reali, in quanto infezioni lievi possono decorrere in modo asin- tomatico”.

Sistema di monitoraggio

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dei fattori di rischio

Continua dunque a essere opera- tivo per tutto il 2015 il sistema di monitoraggio e pronta segnalazio- ne di casi di infezione da virus di Epatite A. Secondo il Ministero della Salute, occorre proseguire nell’indagine e nel monitoraggio dei maggiori fattori di rischio, tra cui il consumo di frutti di mare crudi, il consumo di acqua non potabile e di verdure crude, il contatto diretto con casi sintoma- tici, comportamenti sessuali a ri- schio e il consumo, appunto, di frutti di bosco surgelati.

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Attraverso il

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presenteQR-Code è possibile ascoltare con tablet/smartphone l’intervista

a Pierangelo Clerici

Situazione epidemiologica italiana ed europea

Le segnalazioni nell’Unione europea di casi di epatite A sono diminuite costantemente negli ultimi 15 anni, dai 14 casi per 100.000 abitanti del 1997 ai 2.5 del 2011. Anche in Italia la malattia ha seguito la stessa tendenza.

Viceversa, le notifiche del 2013 hanno subito un incremento, raggiungendo rispettivamente il doppio, il triplo e il quadruplo dei casi registrati nel 2010, 2011 e 2012. Complessivamente dal gennaio 2013 in Europa sono stati segnalati più di 1.440 casi di epatite da 12 Stati membri, di cui 331 casi confermati correlati all’attuale epidemia. Ad oggi non sono stati registrati decessi.

In Italia, in totale dal 1° gennaio 2013 al 31 maggio 2014 sono stati notificati 1.300 casi di epatite A. I dati al 31 maggio 2014, confermano la riduzione del numero dei casi già evidenziata a partire da novembre 2013, con il picco epidemico collocato tra aprile e maggio 2013.

EFSA Journal 2014;12(9):3821

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