Seminario di presentazione del Progetto di ricerca
“GESTIONE SOSTENIBILE DI IMPIANTI DI ULIVO ATTRAVERSO TECNICHE DI IRRIGAZIONE DEFICITARIA E USO DI ACQUE REFLUE – H2Olivo”
L’irrigazione deficitaria negli impianti olivicoli:
tecniche di realizzazione e vantaggi economici
Simona Consoli, Daniela Vanella
Catania, 23 Ottobre 2019 Aula Magna “Amedeo Jannaccone”
Via Valdisavoia, 5 - Catania
Regione Siciliana Assessorato Regionale Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Dipartimento Beni
Culturali e dell’Identità Siciliana
• valutare l’efficienza depurativa di un sistema di fitodepurazione per il riuso delle acque reflue a scopo irriguo in campo olivicolo;
• introdurre strategie innovative di irrigazione deficitaria (ID) in
combinazione con impiego di acque non convenzionali per l’irrigazione di colture olivicole;
• valutare gli effetti dell’irrigazione con acque reflue depurate sul sistema di irrigazione;
• valutare gli effetti fisiologici e produttivi su impianti olivicoli connessi al riuso delle acque reflue a scopo irriguo o all’ID:
• valutare la composizione degli acidi grassi dell’olio in relazione alle diverse tesi in analisi;
• fornire giudizi di convenienza economica a supporto delle scelte economico-gestionali.
Obiettivi specifici del progetto H2Olivo
Messa a punto di tecniche e strategie irrigue per la gestione sostenibile delle risorse idriche in campo olivicolo con particolare
riguardo all’adozione di tecniche di ID
Irrigazione deficitaria negli impianti olivicoli
L'irrigazione deficitaria (ID) è una strategia agronomica utilizzata per ridurre gli input irrigui massimizzando la produzione colturale. ID consiste nell’applicazione di volumi irrigui ridotti rispetto al fabbisogno colturale massimo (ET c ) così che i profitti ottenuti dal risparmio idrico superano la perdita di reddito derivante dalla riduzione della resa, aumentando così la produttività dell'acqua (WP, resa per unità di acqua utilizzata) (Fereres e Soriano, 2007).
• Riduzione consumi idrici ed energetici
• Migliorare l’efficienza d’uso dell’acqua
• Mantenere produzioni adeguate
• Ottimizzare la qualità analitica e organolettica dell’olio
La corretta interpretazione dell’interazione tra lo stato idrico della pianta, cultivar, le condizioni climatiche e la nutrizione minerale è
fondamentale per sviluppare protocolli di ID efficaci
Evapotraspirazione colturale (ET c )
Evapotraspirazione di riferimento (ET 0 )
Fabbisogni idrici delle colture olivicole
Fereres et al., (2011)
Coefficiente colturale (K c )
ET c = ET 0 x K c
Partial root-zone drying (PDR)
porzione radicale asciutta
porzione radicale bagnata
porzione radicale bagnata
porzione radicale asciutta
Deficit costante per tutte le fasi fenologiche
Alternanza della somministrazione dei volumi irrigui su due porzioni distinte dell’apparato radicale, al fine di creare
una zona umida contrapposta ad una zona asciutta
Elevate rese dei frutti e dell’olio sono state ottenute in tutti I trattamenti PRD, la cultivar Arbequina mostra i valori maggiori di produttività dell'acqua (WP) quando la riduzione dei volumi irrigui applicati
era pari al 25% (75% PRD) e 50% (50% PRD) rispetto al controllo (100%ET)
Impianto super intensivo (2 m × 4 m)
PRD: Abboud et al. (2019)
Olea europaea L., cv.
Arbequina vs Arbosana vs Chetoui
A parità di volume irriguo somministrato, la resa in PRD
100è risultata inferiore al 47% rispetto al controllo. La resa nei trattamenti PRD
50e rain-fed era pari al 68 e del 95% del controllo
PRD: Dbara et al. (2016)
Impianto tradizionale Tunisino
Resa dei frutti degli ulivi nei trattamenti di controllo, PRD100, PRD50 e rain-fed
La qualità e quantità dell’olio prodotto (a partire dallo stesso quantitativo di olive) risultava identica in tutti i trattamenti PRD e nel controllo
% di olio e qualità dell’olio nei trattamenti di controllo, PRD100, PRD50 e rain-fed
Olea europaea L., cv. Chetoui
Irrigazione deficitaria regolata (RDI)
Deficit variabile
per alcune fasi fenologiche
Fernández et al. (2013)
60RDI = 60% IN 30RDI = 30% IN
Impianto super intensivo (4 m × 1.5 m)
RDI: Fernández et al (2013)
Olea europaea L., cv. Arbequina
30RDI risultava essere la strategia migliore consentendo risparmi idrici pari al 29 % di IN, elevata WP e ridotto vigore delle piante
Produzione di frutti e olio nei trattamenti
FI, 60RDI e 30RDI
A fronte di risparmi idrici pari al 64.5% e 57.5% in RDI1 (deficit idrico precoce) e RDI2 (deficit idrico tardivo), la produzione media dei frutti è risultata pari al 70 e 81% del controllo FI, rispettivamente
Impianto super intensivo (5 m × 3.9 m)
RDI: Gucci et al (2019)
RDI 1 = deficit idrico precoce RDI 2 = deficit idrico tardivo
L’applicazione di RD1 è stata più efficace nell’aumentare la concentrazione fenolica nell’olio d'oliva rispetto all’applicazione RD2 o FI
Olea europaea L., cv. Frantoio
RW e RDI offrono un grande potenziale per la produzione di olio d'oliva; tuttavia, dovrebbero essere condotti studi sull'uso a lungo termine di queste tecniche per garantire la sostenibilità delle rese e della qualità dell’olio
RDI e RW: Romero-Trigueros et al (2019)
Impianto super intensivo (1.85 m × 2.1 m) DW-FI
DW-RDI RW-FI RW-RDI
acque desalinizzate acque reflue depurate
2017 2018 2017 2018
Olea europaea L., cv. Arbosana
AR AR AR AR AR AC AR
AC AC AR AR AR
AR AR
AR
AC AC
AC
AC AC
AC AR
AR AR AC AC AC