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Commento sul mercato dei cambi

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Academic year: 2022

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Banca Popolare di Sondrio 1 | P a g e

Commento

sul mercato dei cambi 17 novembre 2020

A cura del Servizio Internazionale/Sala Cambi Banca Popolare di Sondrio

Tel. 0342.227.111

Mail: salacambi@popso.it

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Banca Popolare di Sondrio 2 | P a g e

EUR/USD

Le elezioni presidenziali dello scorso 3 novembre hanno visto la vittoria dei Democratici e il nuovo Presidente eletto è Joe Biden. Il Presidente uscente Trump non ha ancora ammesso la sconfitta promettendo riscorsi e battaglie legali, ma le possibilità di un successo di queste azioni sembrano sempre più basse. Biden dovrebbe continuare a proporre una politica fiscale espansiva, ponendo però l’attenzione più verso spesa aggiuntiva piuttosto che verso i tagli delle tasse. In questo modo potrebbe spingere verso l’alto l’inflazione. Sul fronte delle politiche commerciali, pur essendo protezionista, la sua gestione dovrebbe essere meno aggressiva di quella dell’amministrazione attualmente in carica, soprattutto nei confronti della UE.

L’Europa sta affrontando la seconda ondata del Covid-19. In tutti i Paesi UE la curva dei contagi si è impennata e tutti gli Stati membri stanno prendendo le contromisure ritenute necessarie per cercare di fermare l’avanzata della pandemia. I vari lockdown (portati avanti in maniera più o meno restrittiva dai singoli Paesi) stanno nuovamente facendo rallentare l’economia che, anche se in maniera meno marcata rispetto al crollo primaverile, non essendo al momento coinvolto il settore manifatturiero, potrebbe concretizzarsi in un’ulteriore riduzione del PIL. Le recenti notizie riguardanti il successo delle prime sperimentazioni in larga scala del vaccino non sembrano poter migliorare la situazione in quanto il vaccino stesso potrebbe essere disponibile in quantitativi adeguati solo dalla prossima primavera. Il rallentamento economico preoccupa anche BCE in quanto vede allontanarsi ulteriormente il target di un’inflazione al 2.00%. È quindi probabile che, durante la riunione del prossimo 10 dicembre, venga rilasciato un nuovo pacchetto di stimoli economici. Al momento il mercato non sconta un taglio dei tassi se non nel 2022, quindi una decisione in tal senso presa nel meeting di dicembre potrebbe dare una bella scossa, frantumando le convinzioni che -0.50% fosse il LBR (lower bound rate), aprendo quindi spazio per nuovi credibili ribassi, e andando a indebolire l’euro.

Mentre scriviamo EUR/USD quota 1.1880.

Grafico Giornaliero EUR/USD

S1 S2 S3

Supporti 1.1600 1.1425 1.1180

R1 R2 R3

Resistenze 1.1930 1.2000 1.2090

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Banca Popolare di Sondrio 3 | P a g e

EUR/GBP

Nell’ultimo appuntamento la BOE ha aumentato a sorpresa il volume di acquisti di titoli del suo programma di quantitive easing di 150 miliardi di sterline contro i 100 miliardi attesi dal mercato. La Banca Centrale nelle sue previsioni ha inoltre stimato in un 2% il calo del PIL nel primo trimestre 2021, tenuto conto della pressione a cui l’economia britannica è sottoposta dalla primavera scorsa a causa del duplice lockdown, temendo che le restrizioni in corso potrebbero estendersi, anche se in maniera più leggera, fino ai primi mesi del prossimo anno. L’attesa del mercato è quindi per una banca centrale più espansiva nei prossimi mesi con la possibilità di ulteriori incrementi del programma di acquisti di titoli o anche di un taglio tassi, anche se quest’ultima non sembra al momento essere tra le strade più probabili. Sulla questione Brexit finora non vi sono risultati sul fronte delle contrattazioni e questo non fa ben sperare che una soluzione a breve verrà raggiunta, per cui lo spettro di una Hard Brexit continua ad aleggiare. L’esito delle elezioni americane secondo alcuni analisti potrebbe però spingere il Regno Unito verso un accordo dell’ultimo minuto. Secondo questa teoria, il governo di Boris Johnson, orfano dell’appoggio del presidente americano uscente che ripetutamente in passato ha spinto il primo ministro britannico verso una soluzione veloce del problema Brexit prospettando un accordo commerciale favorevole con gli Stati Uniti, ora potrebbe voler pervenire ad un accordo in extremis con l’Europa. Nel frattempo, c’è chi comincia a paventare la possibilità di una estensione delle negoziazioni, notizia che nonostante abbia dato brevi momenti di forza alla sterlina, alla fine si rivelerà un ulteriore allungamento dei tempi in questa interminabile saga. Riteniamo che il corso della sterlina è destinato a mantenersi a cavallo dei 90 pence a meno che non vi siano sviluppi eclatanti e inattesi sul fronte Brexit. In mancanza di progressi l’avvicinarsi del fine anno potrebbe mettere la sterlina fortemente sotto pressione.

Grafico Giornaliero EUR/GBP

S1 S2 S3

Supporti 0.8940 0.8870 0.8830

R1 R2 R3

Resistenze 0.9000 0.9030 0.9070

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Banca Popolare di Sondrio 4 | P a g e

XAU/USD

Lunedì 9 novembre il metallo giallo è scivolato a 1850 dollari l’oncia da quota 1960. Il forte rialzo delle borse dettato sia dalla certezza dell'esito delle elezioni USA sia sul buon esito del vaccino anti Covid-19 di Pfizer è il motivo principale che ha spinto verso il basso le quotazioni dell'oro fino a toccare il supporto chiave in area 1'860 dollari all’oncia, barriera toccata per la quarta volta da fine agosto ma finora mai rotta al ribasso. Secondo alcuni addetti ai lavori se non si verificassero le condizioni per giustificare un nuovo rally dei listini, è facile pensare a degli storni dei prezzi azionari ma soprattutto un ritorno degli investitori sui classici bene rifugio, quindi yen e franco svizzero sul valutario ed oro sul mercato dei metalli. Il parere di altri esperti invece è quello che la corsa dell’oro non si fermi qui: questi ultimi infatti sostengono che con la vittoria di Biden l'oro, trainato dal nuovo ciclo globale di misure espansive, avrà spazio per salire. Quasi tutti concordano nel dire che, tecnicamente, siamo ancora nel canale laterale principale tra 1.850 e 2.070 dollari, nelle prossime settimane si capirà se l'oro può superare definitivamente questa resistenza, continuando il suo recupero fino a raggiungere quota 2.000 dollari nel breve termine, o se sarà necessaria una pausa di consolidamento.

Grafico Giornaliero XAU/USD

S1 S2 S3

Supporti 1.880 1.860 1.800

R1 R2 R3

Resistenze 1.900 1.950 2.000

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Banca Popolare di Sondrio 5 | P a g e

MERCATI EMERGENTI

EUR/TRY

Sembrerebbe parzialmente rientrata la crisi della lira turca, con il cross EUR/TRY che negli ultimi 10 giorni è sceso di oltre il 10%, passando dal massimo ogni epoca di 10,20 (toccato lo scorso 6 novembre) all’area 9,10 in cui quota al momento. Il rischio che si tratti solo di un movimento estemporaneo è tuttavia molto elevato.

L’elezione di Joe Biden come nuovo Presidente americano ha innanzitutto portato gli operatori di mercato a credere che ci sarà una distensione nei rapporti commerciali e diplomatici con i partner internazionali statunitensi, in contrapposizione alla linea conflittuale adottata da Donald Trump negli ultimi 4 anni. Lo spettro delle sanzioni contro la Turchia sembra essersi quindi allontanato, ma non è certo da escludere in assoluto. A distanza di pochi giorni sono stati inoltre rilasciati a mezzo stampa annunci euforici riguardo il successo dei test di fase 3 del vaccino anti-Covid19 da parte di diverse aziende, contribuendo all’apprezzamento di molte divise emergenti, tra cui la lira. Prima che l’emergenza pandemica possa rientrare occorrerà però sicuramente diverso tempo ancora. Nel frattempo il quadro politico interno si è ulteriormente complicato, a causa delle “dimissioni spontanee per motivi di salute” presentate lo scorso 8 novembre dal Ministro delle Finanze Berat Albayrak, genero di Tayyip Erdogan, a 24 ore di distanza dal decreto presidenziale che ha portato alla sostituzione del governatore della Central Bank of Turkey con Naci Agbal, predecessore dello stesso Albayrak. L’annuncio del neo-governatore Agbal di voler usare tutti i mezzi a disposizione per contrastare la crescita dell’inflazione e riportarla verso la soglia target del 5% ha posto l’attenzione sulla riunione che la CBT terrà giovedì 19 p.v., in cui è atteso un deciso rialzo al tasso d’interesse di riferimento di 475 punti base. Tale intervento riporterebbe il tasso d’interesse reale in territorio positivo, ma per consolidare la ripresa della lira turca nel medio periodo serve un deciso cambio di rotta nella politica monetaria, che sembra sempre più improbabile viste le continue ingerenze politiche subite dalla banca centrale.

Grafico Giornaliero EUR/TRY

S1 S2 S3

Supporti 9.0000 8.8000 8.2000

R1 R2 R3

Resistenze 10.2000 -- --

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Banca Popolare di Sondrio 6 | P a g e EUR/MXN

È sicuramente una delle divise che sta beneficiando maggiormente del ritorno della propensione al rischio sul mercato il peso messicano. Dal mese di ottobre il cross EUR/MXN è infatti sceso da quota 26,40 fino al supporto posto in area 24, a ridosso del quale quota al momento. L’apprezzamento del peso è incominciato con un mese d’anticipo rispetto alle altre principali divise emergenti, grazie al piano di riforme infrastrutturali varato ad ottobre dal governo, che il mercato auspica possa attirare nuovamente gli investimenti privati, peraltro necessari per finanziare il programma stesso. Questo rappresenta sicuramente un passo in avanti per l’appeal del Messico a livello internazionale, sebbene sia opportuno ricordare che il presidente Andrés Manuel López Obrador in questi due anni di mandato ha scoraggiato in diverse occasioni l’afflusso di capitali esteri, a causa della propria politica maggiormente orientata ai temi sociali. Un’ulteriore spinta alla divisa messicana è arrivata dai già citati eventi di novembre (elezioni americane e progressi nella ricerca del vaccino anti-Covid19).

Tuttavia le attese del mercato per una politica internazionale di Joe Biden maggiormente orientata al dialogo rispetto al proprio predecessore sono ancora tutte da verificare, così come l’effettiva efficacia dei vaccini nel contenimento su scala mondiale della pandemia. Sul fronte di politica monetaria la Central Bank of Mexico sta continuando a sostenere la ripresa economica, grazie al sesto taglio tassi consecutivo adoperato a settembre. Dai verbali della riunione è tuttavia emersa una spaccatura all’interno del comitato riguardo la necessità di proseguire nell’allentamento monetario e ridurre di altri 25 punti base il tasso di riferimento entro la fine dell’anno, a causa di un’inflazione salita sopra il 4%, ma che complice il rafforzamento del peso si pensa possa ritornare verso il target del 3% nei prossimi mesi.

Grafico Giornaliero EUR/MXN

S1 S2 S3

Supporti 24.0000 22.4000 20.0000

R1 R2 R3

Resistenze 26.4000 26.8000 27.3000

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Banca Popolare di Sondrio 7 | P a g e Tassi di cambio: proiezioni

Valute Spot Q4 20 Q1 21 Q2 21 Q3 21 2021 2022 EURUSD 1,1874 1.1800 1.2000 1.2000 1.2100 1.2100 1.2500 EURGBP 0,8959 0.9100 0.9000 0.9000 0.9000 0.9000 0.9000 EURCHF 1,0802 1.0800 1.0900 1.0900 1.1000 1.1000 1.1100 EURJPY 123,71 124.00 124.00 126.00 126.00 129.00 130.00 EURCNY 7,7803 7.9100 8.0400 7.9800 7.9900 7.9700 8.1300 EURBRL 6,4196 6.5300 6.5600 6.3600 6.3700 6.3800 6.3600 EURRUB 90,6699 91.2300 90.3400 90.4400 89.4700 90.8200 82.5000 USDCNY 6,5568 6.7000 6.7000 6.6500 6.6000 6.5900 6.5000 USDBRL 5,4064 5.5300 5.4700 5.3000 5.2700 5.2700 5.0900 USDRUB 76,3375 76.5800 75.4700 74.5900 72.3400 72.6500 71.1000

Tassi di cambio: punti forward

Valute Spot 1M 2M 3M 6M 1Y 2Y

EURUSD 1,1874 8 19 27 50 100 213

EURGBP 0,8959 5 9 14 27 55 119

EURCHF 1,0802 -2 -5 -8 -15 -30 -51

EURJPY 123,71 4 7 10 19 38 64

EURCNY NDF 7,7803 267 589 878 1508 2780 5494 EURBRL NDF 6,4196 108 206 306 638 1844 5962 EURRUB 90,6699 3240 6732 9960 19520 41298 90285 USDCNY NDF 6,5568 185 395 598 995 1785 3350 USDBRL NDF 5,4064 55 88 130 309 1090 3967 USDRUB 76,3375 2240 4518 6798 13413 28085 58059

Tassi di cambio forward

Valute Spot 1M 2M 3M 6M 1Y 2Y

EURUSD 1,1874 1,1882 1,1893 1,1901 1,1924 1,1974 1,2087 EURGBP 0,8959 0,8964 0,8968 0,8973 0,8986 0,9014 0,9078 EURCHF 1,0802 1,0800 1,0797 1,0794 1,0787 1,0772 1,0751 EURJPY 123,71 123,75 123,78 123,81 123,90 124,09 124,35 EURCNY NDF 7,7803 7,8070 7,8392 7,8681 7,9311 8,0583 8,3297 EURBRL NDF 6,4196 6,4304 6,4402 6,4502 6,4834 6,6040 7,0158 EURRUB 90,6699 90,9939 91,3431 91,6659 92,6219 94,7997 99,6984 USDCNY NDF 6,5568 6,5753 6,5963 6,6166 6,6563 6,7353 6,8918 USDBRL NDF 5,4064 5,4119 5,4152 5,4194 5,4373 5,5154 5,8031 USDRUB 76,3375 76,5615 76,7893 77,0173 77,6788 79,1460 82,1434

Le operazioni in BRL e CNY vengono contabilizzate come NDF (Non Deliverable Forward) Fonte Bloomberg/Thomson Reuters – Elaborazioni BPS

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Banca Popolare di Sondrio 8 | P a g e

Appendice

La presente pubblicazione è stata redatta da Banca Popolare di Sondrio scpa,

Le opinioni espresse nel documento riflettono l’opinione personale, indipendente, equa ed equilibrata delle persone che hanno redatto il documento stesso e non rappresentano necessariamente quelle di Banca Popolare di Sondrio,

Le informazioni qui contenute sono state ricavate da fonti ritenute da Banca Popolare di Sondrio scpa affidabili, ma non sono necessariamente complete, e l’accuratezza delle stesse non può essere in alcun modo garantita, La presente pubblicazione viene a Voi fornita per meri fini di informazione e illustrazione, ed a titolo meramente indicativo, non costituendo pertanto la stessa in alcun modo una proposta di conclusione di contratto o una sollecitazione all’acquisto o alla vendita di qualsiasi strumento finanziario, Il documento può essere riprodotto in tutto o in parte solo citando il nome di Banca Popolare di Sondrio scpa,

Il Centro Cambi della Banca Popolare di Sondrio è sempre a disposizione per chiarimenti, preventivi o quotazioni al numero seguente: 0342 227 111,

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