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890,00 ALDO ONORATI, PARLA ANCORA DI DANTE CON UN NUOVO SAGGIO

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Academic year: 2022

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Via Cavour, 48 - Frascati

Tel. 06.94.010.107 - H24

Cell. 338.77.17.609 - 340.81.38.141 338.30.51.893 - 333.37.90.889

FUNERALE COMPLETO

€ 890, 00

Servizio cremazioni

Cassa - Trasporto - Documenti Manifesti - Personale

WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

MENSILE DI SERVIZIO, INFORMAZIONE E CULTURA - n°195 - Anno XX - Marzo 2021

RONCIGLIANO, CITTADINI E AMMINISTRAZIONI

SI OPPONGONO INSIEME

FRATELLI D’ITALIA, PARTE DA

GROTTAFERRATA UNA NUOVA SFIDA ALDO ONORATI,

PARLA ANCORA DI

DANTE CON UN

NUOVO SAGGIO

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REDAZIONALE WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

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PETRA 2011 LANCIA IL NUOVO CATALOGO E IL NUOVO FORMAT ON-LINE

“CASA PETRA”

T

empo di importanti novità per Petra 2011, che ormai ha abituato i propri clienti a una continua innovazione. Saper coniugare presente e passato non è mai cosa semplice. Lo staff di Petra 2011 sembra non avere alcuna difficoltà a rispettare gesti che da oltre cinquant’anni ca- ratterizzano le loro lavorazioni, valorizzandole con prodotti editoriali e video che guardano al futuro.

Elegante, moderno e soprattutto, ricco di contenuti. Così si presenta il nuovo catalogo di Petra 2011, in un formato comodo da sfogliare e da portare con sé. Curato nelle finiture e nei dettagli, il catalogo riesce a fornire al cliente interessanti spunti per valutare al meglio l’acquisto. Una decisione importante, destinata a caratterizzare e im- preziosire un’abitazione per i prossimi quarant’anni, e che va assolu- tamente ponderata tenendo conto di tutte le possibili variabili. Le materie prime utilizzate nei lavori da questa azienda sono di prima scelta, e venduti con una garanzia ventennale. Del resto se ci si rivolge a chi è leader nei rivestimenti e della pavimentazione da esterni e da interni, come nel garden design, non ci si aspetta che standard quali- tativi elevati, proprio quelli garantiti da Petra 2011. Ma le sorprese non sono finite. Sta per partire l’ultimo progetto di questa azienda:

Casa Petra, un format da seguire on-line in diretta Facebook, per scoprire tante curiosità su Petra 2011, insieme a tanti ospiti. Inoltre alcune puntante saranno dedicate alla tecnica utilizzata dai maestri posatori che con interessanti dimostrazioni pratiche, aiuteranno il

pubblico che seguirà da casa, a entrare nella storia della posa delle pietre, un’arte in cui il nostro Paese ha fatto la storia.

Un percorso interessante, in parte raccontato nell’ultimo catalogo, la prova concreta che l’arte, è la storia di questa azienda. Potrai ri- tirare una copia gratuita del catalogo in uno dei quattro showroom presenti a Frascati, Grottaferrata, Marino o Rocca Priora.

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“IL NUOVO DPCM E LE POSSIBILI REGOLE”

“In fascia bianca, tutte le attività sono aperte, ma bisogna continuare a tenere la mascherina e osservare le regole del distanziamento”

C

ari amici di INFO, il tema più preva- lente in questo periodo è il nuovo de- creto ministeriale, che sarà in vigore dal 6 marzo fino al 6 aprile, includendo il pe- riodo pasquale. Il ministro Speranza ha sottolineato al Parlamento di intrapren- dere la linea della prudenza, in continuità col Conte bis; in particolare, di conti- nuare a differenziare le misure sul piano regionale, per cercare di contenere la si- tuazione di contagio di ciascun territo- rio (ANSA). Ciò che più preoccupa è la variante inglese, che si sta diffondendo in maniera maggiore e sarà presto preva- lente. L'Rt si appresta a superare la soglia 1. Le terapie intensive in 5 regioni sono sopra la soglia critica del 30%. Con questi dati, "non ci sono le condizioni per allen- tare le misure di contrasto alla pande- mia”, ha detto il ministro Speranza, e ancora: "il principio di tutela e salvaguar- dia del diritto fondamentale alla salute", perché "non ci può essere vera crescita, senza sicurezza sanitaria”. Gli allenta- menti con il nuovo Dpcm dovrebbero in- vece essere minimi: rimane il coprifuoco, l’obbligo di mascherina all’aperto e al chiuso, nonché il distanziamento. Tra le novità, ci sono innanzitutto quelle di me- todo. Draghi ha deciso di coinvolgere co- stantemente le Regioni e informare prontamente il Parlamento per consen- tire a deputati e senatori di presentare i loro suggerimenti. Si cercherà di comu-

nicare con largo anticipo ai cittadini le decisioni prese dal governo. Altra novità, è di aprire la cabina di regia politica di Palazzo Chigi, in cui si prendono le decisioni per il contrasto alla pandemia, anche ai ministri economici. Dovrebbe essere ridotto il numero di membri del Comitato tecnico-scientifico. Sarà poi previsto un portavoce unico. Il governo, ha assicurato Speranza, cercherà di rendere l'organismo "più agile e tem- pestivo". Nella Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il decreto-legge che proroga il divieto di spostamenti tra le regioni fino al 27 marzo, consentendo "il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione".

Ma le ordinanze regionali o locali che hanno istituito le zone rosse o arancione rafforzato vietano questi spostamenti e perciò vanno rispet- tate perché più restrittive delle norme nazionali. Vista la scelta del go- verno di prolungare le misure del nuovo Dpcm fino al 6 aprile, è prevedibile che il divieto di spostamenti venga allungato. Per quanto ri- guarda le seconde case, anch’esse rientrano nelle regole sugli sposta- menti. Chi vive in fascia gialla e in fascia arancione può andare nelle seconde case anche se si trovano fuori regione. Non si può invece an- dare in una seconda casa che si trova in fascia arancione scuro e in zona rossa. Chi vive in fascia arancione scuro e in zona rossa non può uscire dal comune di residenza e dunque non può andare nelle seconde case, anche se si trovano in fascia gialla o in fascia arancione. Rimarrà ancora valido il divieto di spostamento tra le regioni, l’unica eccezione riguarda i motivi di lavoro, salute e urgenza che devono essere giustificati con il modulo di autocertificazione. Esclusivamente il nucleo familiare potrà andare nelle seconde case se si trovano in fascia bianca, gialla e aran- cione. Inoltre, se vive in fascia bianca, gialla o arancione, purché si ri- manga nella regione di residenza, si potrà andare in albergo. È consentito, una volta al giorno, dalle 5 alle 22 senza fermarsi a dormire, la visita a casa di amici e parenti, massimo due persone con figli minori

di 14 anni. Non ci si può spostare se si vive in fascia rossa. I genitori separati o divorziati possono spostarsi tra le Re- gioni per stare con i figli minori. Per ciò che concerne la scuola, è confermata la didattica in presenza per gli alunni delle scuole superiori tra il 50 e il 75% delle classi in zona gialla e arancione. Solo di- dattica a distanza invece nelle zone rosse. Dalla scuola dell'infanzia fino alla prima media si andrà invece sempre in aula. Per le scuole saranno i governa- tori delle Regioni, in considerazione della situazione epidemiologica, a deci- dere se tornare a chiudere anche solo parzialmente. Nonostante il pressing di associazioni di categoria, governatori e Lega, l’apertura serale dei ristoranti in fascia gialla non sembra imminente. Le Regioni sperano ancora di ottenere l'ok alla riapertura fino alle 22, in zona gialla, ma pesa il parere negativo del Cts. Se non verrà concessa, i locali do- vranno chiudere entro le 18 con l'ob- bligo di limitare la presenza allo stesso tavolo a quattro persone. Dopo solo domicilio o asporto. In zona arancione e rossa solo domicilio o asporto. Per gli esercizi commerciali non dovrebbe cambiare nulla, resteranno aperti ovun- que tranne che in zona rossa dove sarà concessa l’apertura soltanto a quelli considerati essenziali: farmacie, alimen- tari, ferramenta, negozi di telefonia e in- formatica, quelli per la cura della persona, dai parrucchieri alle profumerie, librerie, negozi di giocattoli, lavanderie. Chiusi ancora ovun- que nei weekend i centri commerciali. Per le esercitazioni sportive, il Cts ha raccomandato la massima cautela per la ripresa delle attività, per il momento anche le palestre e le piscine continueranno a rimanere chiuse. Si sta valutando la possibilità di autorizzare esclusivamente le lezioni individuali. Restano consentite, anche in zona rossa, le attività motoria e sportiva individuali e all'aperto. Sempre vietati gli sport di contatto e di squadra, anche se per questi ultimi è possibile in zona gialla e arancione allenarsi singolarmente. Una buona notizia per la ca- tegoria del cinema e del teatro, potrebbero riaprire a fine marzo (in concomitanza con la Giornata mondiale del teatro che cade il 27 marzo), secondo quanto indicato dai protocolli depositati al Cts. Le re- gole saranno più severe: mascherina obbligatoria sempre, biglietti no- minativi prenotati online per consentire il tracciamento, sanificazione al termine di ogni spettacolo, ultima visione entro le 22, ingressi con- tingentati. Si ipotizza una capienza di un terzo delle sale, anche cine- matografiche, fino a un massimo di 500 persone al chiuso e 1.500 all'aperto. Potrebbero riaprire i musei, i parchi archeologici anche nel fine settimana. In fascia bianca, tutte le attività sono aperte, ma bisogna continuare a tenere la mascherina e osservare le regole del distanzia- mento. Infine, chi torna in Italia dall’estero deve sottoporsi a tampone antigenico o molecolare, nelle 48 ore antecedenti all’ingresso in Italia.

Chi torna da Stati Uniti, Austria, Brasile, Regno Unito e Irlanda del nord, deve rimanere in isolamento fiduciario di quattordici giorni. Cari amici di INFO, non mi resta che augurarvi tanta pace, in concomitanza con la Pasqua benedetta e buona festa del papà a tutti voi!

Dott.ssa Fulvia Di Iulio EDITORIALE WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

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L

a moda di Be Rock’s BLtd, un brand di qualità, rappresenta pienamente la sua idea- trice: solare ed energica! Abbiamo incon- trato Alexandra, creatrice di questo marchio che sta conquistando i Castelli Romani, sbar- cato nella capitale ed è arrivato, grazie all’e- commerce nel centro nevralgico della moda italiana: Milano. Una soddisfazione questa, che Alexandra ci tiene a sottolineare.

Un marchio, Be Rock’s BLtd che nasce dalla caparbietà di uno staff giovane e brillante, rock’s è da intendere appunto come roccia, un logo disegnato da Alexandra e dal proprio compagno, tutto per dare forma e colori a un sogno maturato durante il lavoro di com- messa. “Devo tanto al proprietario del negozio in cui lavoravo, questa passione un po' me l’ha trasmessa lui”, mentre Alexandra ci confida questo piccolo segreto, cogliamo un’emo- zione che ci fa capire che nonostante la sua forza, abbiamo davanti una ragazza sensibile.

Nei quattro negozi di Be Rock’s BLtd, a Frascati in Via Paola 11/13, ad Albano su Corso Giacomo Matteotti 152 e a Roma in via Dei Castani 199/C-D (Piazza Dei Gerani), e via Tuscolana 1368, potrete trovare tutta la linea moda che va dallo sportivo al casual, per finire con il reparto elegante. Scarpe e accessori ovvia- mente completano la proposta affiancata in piccola parte da altri brand, tutto rigorosa- mente per uomo. Una scelta ci dice Alexan- dra, “per valorizzare questo abbigliamento e perché sul mercato, sono pochi i negozi dedicati solo alla moda uomo”. Scegliere di vestire Be Rock’s BLtd significa orientarsi verso un

outfit ricercato, alla moda, di qualità ma co- munque economico. “Il cotone utilizzato per la realizzazione di alcuni capi proviene dal India e Turchia perché sono i migliori al mondo af- ferma Alexandra, a questo poi bisogno saper unire anche prezzi eccellenti perché è quello che ci richiede il mercato. Possiamo farlo solo lavo- rando su grandi quantitavi, non ci sono segreti e non risparmiamo su nessuna delle fasi di lavo- razione”. E di fatti, curiosando all’interno dei negozi e toccando i capi con mano ci si rende subito conto della qualità, certificata anche dalle etichette che riportano 95% co- tone e 5% elastan. “La richiesta di un prezzo basso, ma di vestiti di ottima fattura continua Alexandra, è dovuta alla sete di cambiamento che accomuna tanto i ragazzi più giovani quanto gli adulti. Noi ci rivogliamo a una clientela che parte dai 14 anni per arrivare fino ai 55-60 e abbiamo aggiunto qualche misura in più per ab- bassare ancora fino a prendere, almeno per le tute, i piccoli dai 6 anni. I nostri clienti fidelizzati attraverso la nostra card, possono anche usu- fruire della promozione a loro riservata mentre tutti, possono trovare da noi offerte sempre nuove”.

A una persona che sta nella moda da così tanto tempo, non possiamo non chiedere quale capo non può mancare nell’armadio di un uomo?

“Senza dubbio una camicia azzurra perché anche abbinata a dei blue jeans semplici ren- dono l’uomo adatto in ogni circostanza. Il celeste è un colore che amo perché è neutro. Questa eleganza così semplice, è anche il modo giusto,

come dice il nostro slogan, per essere ricordati e non notati”.

Ti piacciono i colori neutri?

“Io adoro i colori, non solo quelli neutri, e lo te- stimonia il nostro vasto assortimento. Mi piac- ciono anche perché danno tanta serenità, ma bisogna saperli usare nei modi e nei momenti giusti. E’ importante scegliere l’outfit non solo in base alle circostanze, ma anche alla propria età.

I giovani possono osare, gli adulti dovrebbero evi- tare, secondo me, di vestirsi come gli adolescenti per non perdere di stile”.

Quale accessorio è più ricercato tra gli uomini?

Una cosa che è tanto ricercata anche oggi sono le cinghie in ecopelle, molto spesse con il fibbione semplice e pulito, stile anni ‘90.

Quale invece la moda che non ti piace, ma che nei tuoi negozi è tanto ricer- cata?

Il pantalone a vita alta che oggi sta tornando di moda. Non mi piace, ma i clienti oggi sembrano scegliere solo quelli.

Tutti i consigli di moda su Alexandra sono di- sponibili sulle pagine Facebook e Instagram di Be Rock’s BLtd, ma noi le abbiamo strap- pato la promessa di tornare a parlare di moda sul nostro periodico perché è impor- tante scegliere sempre l’abbigliamento giu- sto, per non essere notati ma per essere ricordati.

Be Rock’s BLtd, un brand di qualità

STORE:

Frascati - Via Paola 11/13 (P.zza Del Mercato) - Tel. 06.89526137

Roma - Via Dei Castani 199/C/D (Piazza Dei Gerani) - Tel. 06.88921329 Albano Laziale - Corso Giacomo Matteotti 152 - Tel. 06.95211671

NUOVO STORE - ROMA VIA TUSCOLANA 1368 - Tel. 0689522938

Manuel Di Bernardo, il più bello d’Italia sceglie d’ indossare Be Rock’s BLtd

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l settore dell’edilizia sta attraversando un importante momento di trasformazione.

Le tecniche e i processi dell’edilizia tradi- zionale lasciano spazio alla bioedilizia più attenta all’impatto ambientale dei processi, che prevede una gestione sempre più effi- ciente dei cicli dell’energia, dell’acqua e delle risorse naturali.

Bioedilizia significa quindi scegliere mate- riali più sostenibili, certificati e meno inqui- nanti; ridurre i consumi energetici domestici, sfruttare incentivi fiscali ed eco- bonus, vivere in ambienti domestici più sa- lubri.

Ecco una lista dei materiali edili ecoso- stenibili più innovativi ed efficienti - Micelio dei funghi

Estraendo le radici dei funghi è possibile ottenere un isolante termico molto po- tente in grado di sostituire i tradizionali coibentanti plastici come le schiume. E’

ideale per isolare case con pareti in legno:

le radici fanno presa sulla superficie legnosa e in poco meno di un mese si seccano, cre- ando un vero e proprio pannello isolante, ermetico e ignifugo.

- Lana di pecora

I pannelli di lana compressa garantiscono infatti un perfetto isolamento termo-acu- stico, fungono da filtri contro polveri e bat- teri presenti nell’aria e possono essere riciclati.

I MATERIALI NELL’EDILIZIA SOSTENIBILE

EDILIZIA WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

- Pannelli in paglia: questi pannelli pre- fabbricati composti al 99% di paglia essic- cata sono modulari , facili da montare ed estremamente resistenti e possono essere utilizzati per costruire pareti e soffitti, ar- chitravi e davanzali.

- Pietra riciclata: è un materiale compo- sito ottenuto mescolando scarti di pietra calcarea, bottiglie di plastica e sacchetti ali- mentari. Ha una durata di 50 anni ed è ri- ciclabile al 100%.

- Biomattoni: si tratta di blocchi prefab- bricati composti da un mix di canapa e calce, garantiscono un ottimo comfort termo-acustico e sono resistenti sia al fuoco che al gelo.

- Pannelli in fibra di cellulosa: un’alter- nativa alla paglia essiccata è la fibra di cel- lulosa ottenuta dalla carta riciclata, opportunamente trattata per risultare igni- fuga e repellente a insetti e roditori. È tra i

materiali termoisolanti naturali più validi in commercio.

- Colori minerali: si tratta di vernici na- turali completamente prive di sostanze tos- siche e particolarmente indicate per la loro capacità di impedire la formazione di muffe e batteri.

- Pannelli rinforzati in legno, lana e cemento: questo materiale ecosostenibile di ultima generazione consente di costruire muri portanti, pareti divisorie, soffitti e pa- vimenti. I pannelli di questo tipo sono igni- fughi, fonoassorbenti, impermeabili e resistenti ai parassiti.

- Terracotta e fibra di vetro: un mix ca- pace di coniugare le qualità dell’argilla (scarsa conduttività termica e rilascio gra- duale del calore) e quelle delle fibre di car- bonio (riduzione consumi energetici e assenza di emissioni inquinanti), trovando la sua massima applicazione nella costru- zione di pannelli radianti per il riscalda- mento della casa.

Ing. Alberto Gambini

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ASL ROMA 6, CONTRIBUTI PER ACQUISTO

PARRUCCHE A

DONNE IN TERAPIA ONCOLOGICA

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E’

stato pubblicato sul sito dell’Asl Roma 6 l’avviso pubblico relativo alla erogazione di un contributo economico finalizzato all’acquisto della parrucca alle donne sottoposte a terapia onco- logica e alla istituzione della Banca della parrucca, a seguito della deliberazione del Direttore Generale n. 231 del 22.02.2021.

Possono presentare istanza le donne affette da alopecia conse- guente a terapia oncologica, residenti nei Comuni dell’Asl Roma 6 entro il 28 febbraio 2021 secondo le modalità indicate nell’av- viso medesimo.

“Alcuni trattamenti antitumorali – dichiara l’Assessore alle Poli- tiche Sociali Barbara Cerro – possono causare la caduta dei ca- pelli che, oltre a generare una sofferenza psicologica aggiuntiva, comporta un costo, anche oneroso e non sempre sostenibile per la persona malata, per l’acquisto di una parrucca”.

“La qualità della vita, il ritorno al lavoro, la socialità del malato di cancro di pendono anche dalla parrucca che non può certo es- sere considerata un accessorio frivolo e superfluo ma un vero e proprio presidio sanitario necessario! Per questo come Asses- sore alla Politiche Sociali mi è sembrato doveroso informarvi di questa opportunità offerta dall’ Asl Roma 6″ conclude l’Asses- sore Cerro.

ROCCA DI PAPA, APRE IL PRONTO SOCCORSO

PSICOLOGICO PRESSO IL CONVENTO FRATI

PASSIONISTI

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l Comune di Rocca di Papa ha concesso il pa- trocinio a titolo non oneroso all’Associa- zione G.E.P.E. per il pro- getto di “Pronto Soccorso Psicolo- gico”, uno sportello ge- stito da professionisti del settore che si met- tono a disposizione gra-

tuitamente per sessioni di ascolto rivolte a tutta la cittadinanza di Rocca di Papa.

Coloro che sono interessati al servizio possono fissare un appunta- mento (che sarà dato tempestivamente) chiamando i seguenti numeri telefonici: 3497787742, 335360027, 3393783011.

La sede attualmente individuata per lo sportello di ascolto in presenza è presso il Convento dei Frati Passionisti di Rocca di Papa (via Frascati 296).Gli psicologi e le psicologhe si riservano di valutare richie- ste di colloqui on-line, per telefono o in videochiamata in caso effettivo di impedimento.

L’incontro in presenza prevede l’utilizzo dei dispositivi di protezione in- dividuale per la prevenzione del contagio da Covid-19, in ottemperanza alle normative vigenti in materia. Le informazioni sulle persone che si rivolgeranno al “Pronto Soccorso Psicologico” sono protette dal segreto professionale, come previsto dal Codice Deontologico degli Psicologi Italiani.

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Il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, per una crescita armonica

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l neuropsicomotricista (Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva), è una figura talvolta indispensabile, per lo sviluppo armo- nico dei pazienti in età evolutiva. Ne parliamo con le dottoresse Alessia Salerno e Marta De Magni, del Centro “Albero della Vita” di Ariccia, per fare chiarezza su una professione poco conosciuta alla collettività, ma certa- mente apprezzata nel mondo sanitario.

Una figura sanitaria certamente giovane ri- spetto alla storia della medicina, ma che risale comunque agli anni ’60, grazie all’intuizione del professor Bollea. In Italia il Ministero della Sa- nità ha riconosciuto il neuropsicomotricista però solo nel 1997, con il decreto n. 57.

Sfatiamo subito un’incongruenza. Parlare di neuropsicomotricista non è corretto. Il nome esatto di questa professione è Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, il cui acronimo è TNPEE. Un nome complicato da ri- cordare – sebbene il ruolo sia fondamentale – e per questo oggi in uso la versione “semplifi- cata” anche se impropria, di neuropsicomotri- cista.

Il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva lavora in ambito sanitario pubblico e privato è una figura il cui impiego è fortemente in crescita, soprattutto negli ultimi periodi, in cui è stato inserito ad esempio anche nei reparti di terapia intensiva neonatale o altri settori educativi.

Per spiegare chi è e cosa fa il TNPEE iniziamo a dire che si occupa esclusivamente della età evolutiva, quindi nella fascia dei tra i 0 e 18 anni.

I suoi interventi sono mirati a prevenire e trat- tare tutte le difficoltà riscontrate durante la crescita come il ritardo psicomotorio, il dis-

turbo della coordinazione motoria, ma anche della sfera neurologica (disturbi neuromotori e sensoriali), i disturbi specifici dell’apprendi- mento, (trattati nel precedente numero nell’ar- ticolo Quei ragazzi con caratteristiche speciali), disturbi da deficit di attenzione, iperattività, im- pulsività, dello sviluppo intellettivo, ma anche dello spettro autistico.

Gli obiettivi che si pone il TNPEE, sempre cali- brati e costruiti sul bambino, sono quelli di sol- lecitare i processi di riorganizzazione funzionale, sviluppare le potenzialità esistenti nel paziente, accrescere l’autostima, promuo- vere l’organizzazione delle competenze emer- genti e sostenere l’integrazione delle funzioni motorie percettive.

La necessità di intervenire sui pazienti si presenta spesso su un quadro clinico già definito e in pre- senza di patologie acclarate ci dice la dottoressa De Magni, come paralisi celebrali infantili o distro- fia muscolare, altre volte invece la diagnosi di rife- rimento si scopre con il tempo e si lavora sui ritardi riscontrati. Spesso sentiamo parlare di bambini pigri afferma invece la dottoressa Salerno, ma quella che definiamo pigrizia possono essere seg- nali che il bambino ci lancia e che dobbiamo saper cogliere per favorire una crescita adeguata. I cam- panelli di allarme per i genitori, soprattutto per i bambini nei primi mesi di vita, possono essere per esempio un ritardo della motricità – afferma la dottoressa Salerno – che, con la giusta stimola- zione si può risolvere spontaneamente. I primi tre anni di vita di un bambino sono caratterizzati da una plasticità cerebrale accentuata che favorisce l’apprendimento, è quindi fondamentale intervenire il più tempestivamente possibile, in modo precoce.

La nostra figura, prosegue la dottoressa De Magni,

lavora a 360° nell’ambito di tutto lo sviluppo del bambino includendo quindi l’area motoria, prassica, ludica, quella cognitiva, della comunicazione del lin- guaggio lavorando secondo le esigenze del bam- bino considerato ovviamente il momento di crescita e l’età.

Il gioco è lo strumento di elezione del TNPEE, attraverso il quale si stimola il bambino al rag- giungimento degli obiettivi prefissati Il lavoro viene spesso svolto in collaborazione con altre figure professionali, nonché fondamentale il ruolo della famiglia e della scuola, tutti insieme si fa fronte comune per far arrivare al bambino gli stessi stimoli, in modo che il piccolo paziente abbia degli input chiari. Le sedute vengono svolte in una stanza è sempre strutturata in maniera ben definita con zone differenziate per le varie attività, diversificate e pensate per ogni bambino, ogni gioco viene dunque adattato alle finalità terapeutiche.

Il gioco è l’espressione dei bambini e attraverso il modo in cui il bambino usa anche gli oggetti per giocare un “un occhio clinico può cogliere dei segnali che possono indicare uno sviluppo meno armonico, mentre il nostro obiettivo e quello di riuscire ad aiutarlo a crescere nella maniera giusta”.

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INSERTO SALUTE E MEDICINA CASTELLI ROMANI WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

E’

facile ritrovarmi a studio problematiche nella zone cervicale e che gli stessi pazienti siano tendenzialmente persone ansiose o che stiano passando un periodo di forte stress emotivo. Ma non è facile distinguere se la causa del dolore sia dovuto dall’ansia o che il dolore generi secondariamente uno stato d’ansia….bella domanda!

In questo articolo cercherò di dare delle chiavi di lettura che possano farci riflettere su questo dilemma.

ANSIA

Innanzitutto cerchiamo di capire perché uno stato ansioso genera dei problemi muscolo–

scheletrici.

Essere in “Ansia” genera al nostro sistema nervoso uno stato di allerta. E’ un istinto pri- mordiale ed è quello che nella preistoria ci metteva in fuga da un pericolo immediato.

Questo generalmente aveva un impatto sull’organismo per un tempo limitato. Oggi le cose sono diverse. La nostra vita frenetica spinge il nostro corpo ad essere sotto ansia e stress per periodi molto lunghi e questo scatena sul nostro corpo degli eventi sgra- devoli e ne sono tanti tra cui un irrigidi- mento dei muscoli della zona cervicale. Ma vediamo quali sono i sintomi più comuni che ci può causare un stato prolungato di ansia:

- tensione ai muscoli del collo - vertigini

- cefalea muscolo tensiva - dolore diffuso

- nevralgie

- digrigno notturno dei denti

Quindi recandoci dal medico ed elencando i nostri disturbi è facile prescrivere una dia-

gnosi di cervicale dovuta ad ansia ed è sicu- ramente vero che il problema di ansia e che sia quello a crearti uno stato di contrattura e infiammazione perenne al collo.

Ma se fosse l’inverso? Potrebbe il mio dolore cervicale portarmi uno stato di ansia?

DOLORE CERVICALE

Già ho trattato questo argomento in un ar- ticolo “Dolore alla cervicale… scopri per- ché“, ma analizziamo meglio perché in questo caso. Alcune volte può accadere che un dolore persistente al tratto cervicale può indurre uno stato di ansia che non ha un ori- gine emotiva e capiamo il perché.

La spiegazione più probabile è il rapporto e la grande vicinanza che c’è tra le prime ver- tebre cervicali e strutture nervose, come ad esempio il tronco dell’encefalo.

Uno stato di infiammazione della zona cer- vicale, è stato studiato, potrebbe “trasmet- tere” sollecitazioni al sistema nervoso, irritandolo e provocando sensazioni simili all’ansia anche se non abbiamo forti stress che ci arrivino dalla nostra vita quotidiana.

Un problema, più di tutti e molto frequente è la sensazione di vertigine e sbandamento.

La sensazione di vertigine e sbandamento mina fortemente l’autonomia della persona, che quindi si spaventa e va in panico.

Tipicamente il percorso è questo:

- la tensione dei muscoli cervicali fa iniziare la sensazione di sbandamento

- la persona avverte mancanza di equilibrio, si spaventa e aumenta il suo stato di tensione emotiva

- si irrigidisce ancora di più, a causa della ten-

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sione emotiva. Questo ovviamente auto-ali- menta il problema

Questo è soltanto uno dei motivi per cui chi soffre di vertigini e sbandamenti, dovrebbe sempre portare avanti un buon percorso di rieducazione cervicale e posturale.

Risolto l’arcano? beh direi proprio di no. E’

tutto così intrecciato da essere molto diffi- cile trovare una diagnosi precisa, perlopiù se questa situazione si protrae da molti anni, come quasi sempre accade.

Allora cosa posso fare?

Ti do una bella notizia… anzi due!

In primis, andando dal medico, capire se per te sia utile iniziare un percorso di Rieduca- zione Posturale, da non confondere con la ginnastica posturale. La rieducazione trasfe- risce le basi, la respirazione, l’allungamento delle catene muscolari principali e dei relativi compensi muscolari regalandoti un assetto pi in equilibrio ed armonioso, poi successi- vamente potrebbe andare bene iscriversi ad un corso di ginnastica posturale che ha altre finalità. Per la Rieducazione Posturale puoi prenotarti presso il mio studio, per la ginna- stica mi appoggio in una struttura situata a Velletri.

La seconda bella notizia è che puoi iniziare a fare tu qualcosa. Ti regalerò degli esercizi mi- rati a migliorare lo stato di tensione della muscolatura cervicale, li puoi trovare sul mio sito www.lucazincofisio.com, nella sezione blog nell’articolo dedicato a

cervicalgia e Ansia.

Vi aspetto

Dott. Luca Zinco

CERVICALGIA E SINTOMI DA ANSIA E STRESS

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Quali sono i disturbi del sonno più comuni che causano ecces- siva sonnolenza diurna?

Insonnia

L'insonnia è una causa comune di sonnolenza diurna. È caratterizzato da difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno o risveglio precoce al mattino (almeno mezz’ora prima della sveglia) e dalla presenza di conse- guenze diurne come difficoltà di concentrazione, irritabilità, possibilità di commettere errori e... sonnolenza! E’ stata definita la “ sindrome delle 24 ore” e non un disturbo solo della notte.

Circa il 10-15% dell’intera popolazione può avere insonnia abbastanza seria da causare conseguenze duranteil giorno. In Italia circa 8 milioni di italiani ne sono affetti. Le migliori terapie sono brevi trattamenti farma- cologici quando necessari e soprattutto un approccio “psicologico”, me- diante la terapia cognitivo comportamentale dell’insonnia.

Sindrome da apnea ostruttiva del sonno

La sindrome delle apnee ostruttive del sonno è il disturbo respiratorio del sonno più comunemente associato ad ipersonnolenza.

Ne soffrono in tanti dal 4% negli uomini di età compresa tra 30-60 al 43%

negli uomini di mezza età obesi. Le donne ne sono meno affette (il rap- porto è 1 a 3 circa con gli uomini). Il sonno viene frammentato dalle con- tinue interruzioni del respiro notturno, il risultato sono un sonno non riposante, sonnolenza durante il giorno e a volte anche una vera e propria insonnia. Possibili disturbi di memoria, rischio per eventi vascolari come infarto o ictus cerebrale accrescono la necessaria attenzione a questo di- sturbo del sonno che in una percentuale non trascurabile di persone si presenta asintomatico. Una volta riconosciuto, questo disturbo può essere trattato, a seconda del contesto clinico, con ventilatori CPAP, interventi chirurgici otorinolaringoiatrici, terapia posizionale, apparecchi odontoia- trici per l’avanzamento mandibolare, stimolatori del nervo ipoglosso. Inol- tre per i pazienti con apnea ostruttive del sonno che lamentano sonnolenza residua nonostante trattamento ventilatorio o che non lo tol- lerino, è possibile utilizzare farmaci che promuovono la veglia, come quelli utilizzati nella narcolessia, con prossime interessanti novità in questo am- bito.

Movimenti periodici notturni e sindrome delle gambe senza riposo

I movimenti periodici delle gambe e la sindrome delle gambe senza riposo possono indurre rispettivamente frammentazione del sonno notturno ed insonnia. Questi disturbi sono tutt’altro che rari, potendo colpire il 6%

della popolazione con un progressivo aumento con l’età fino al 30% degli

LA SONNOLENZA DIURNA

- ultima parte

ultracinquantenni. Questi due disturbi, spesso associati, possono essere legati a carenza di ferro, acido folico, patologie renali, patologie del mi- dollo spinale o neuropatie, malattia di Parkinson.

Narcolessia e altre forme di ipersonnolenza di tipo

“centrale”

La narcolessia è un raro ma importante disturbo del sonno causa di mar- cata sonnolenza. Si stima che colpisca circa una persona su 2000, seb- bene la prevalenza sia probabilmente più alta visto che la media di attesa tra l’esordio dei sintomi ed il suo riconoscimento è di circa 10 anni. In questa condizione una sostanza che si chiama orexina, nell’ipotalamo una parte del cervello fondamentale per il sonno, non viene sintetizzata il che porta al mancato controllo dei confini tra sonno e veglia e quindi a ipersonnolenza diurna oltre che sintomi di cataplessia, in cui c'è im- provvisa e transitoria perdita del tono muscolare, in genere in risposta a intensi stimoli emotivi. La diagnosi di narcolessia richiede la valutazione in un centro specializzato per eseguire polisonnografia, test multiplo delle latenze di sonno e dosaggio dell’orexina. La terapia più efficace è quella comportamentale che consiste nell’assecondare la necessità di sonno ogni qual volta il paziente ne ha bisogno, esistono però farmaci che promuovono la veglia e/o riducono gli episodi di cataplessia che mi- gliorano significativamente la qualità di vita dei pazienti con narcolessia.

L’ipersonnia idiopatica è una sindrome ancora poco compresa ove, si- milmente alla narcolessia, l’ESD è la principale manifestazione, sebbene non veda il coinvolgimento dell’orexina e del sonno REM. Anche il questo caso la diagnosi è complessa e richiede una valutazione approfondita presso un centro specializzato.

Il trattamento utilizza farmaci simili a quelli utilizzati nella narcolessia.

Perché valutare il problema della sonnolenza con test approfonditi?

Perché molta attenzione va prestata alla sonnolenza quando compare in specifici contesti, che possono mettere a rischio chi ne soffre o altre persone. Se un paziente ha sonnolenza durante la guida, o l’utilizzo macchinari, è autista di autobus o camion, o se presenta segni di insuffi- cienza respiratoria o cardiaca, o malattie respiratorie concomitanti bi- sogna intervenire e rapidamente. Utilizzare il semplice strumento della scala di Epworth per selezionare persone con eccessiva sonnolenza può essere un facile strumento di screening per poi far valutare la condizione in un centro di Medicina del Sonno.

Dott. Andrea Romigi - Neurologo

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ari lettori, oggi parleremo di preven- zione. La corretta prevenzione è l’arma vincente per non ammalarsi. Sempre più evidenze scientifiche dimostrano quanto l’alimentazione influenzi la salute dell’indi- viduo. La prevenzione più corretta è se- guire il più possibile un’alimentazione bilanciata, composta principalmente da frutta e verdura, per una quota comples- siva di almeno 500 grammi al giorno. Que- sto consente di raggiungere un quantitativo di fibre di circa 30 grammi, che è la quantità suggerita per il benessere in- testinale. Sconsiglio di seguire diete che escludano alcune categorie di alimenti. No alle diete prive di carboidrati e no alle diete povere di proteine, ad eccezione di casi particolari, che vanno discussi col nu- trizionista. Ricordo che l’essere umano si è evoluto come un animale onnivoro; non lo dico io ma la nostra evoluzione. Ab- biamo un apparato buccale e gastroente- rico, tipico degli onnivori. Rinunciare ad un’alimentazione variegata ed onnivora si- gnifica incorrere in stati carenziali e mal- nutrizione. Dunque, la corretta prevenzione deve prevedere un’alimenta- zione variegata e completa di tutti i ma- cronutrienti (carboidrati, grassi e proteine). Per una corretta prevenzione si deve limitare la porzione dei pasti e si de- vono limitare i grassi saturi e gli zuccheri semplici. Bisogna, inoltre, implementare il movimento. Non è necessario ricorrere a sport estremi e faticosi, che aumentereb-

bero lo stress. Basta una buona camminata all’aria aperta di mezz’ora ogni giorno e tro- vare le occasioni per aumentare il movi- mento. Altro importante fattore per la corretta prevenzione è riappropriarci di quelle abitudini frugali fatte di pasti semplici e genuini, tipici della nostra tradizione ita- liana, evitando cibi trasformati, troppo lavo- rati e ricchi in grassi industrialmente

modificati. Non è necessario rinunciare al gusto, ma si deve rinunciare agli artifizi del mangiare moderno. A presto!

Dott.ssa Cristina Mucci Biologa Nutrizionista

PREVENZIONE ED ALIMENTAZIONE

INSERTO SALUTE E MEDICINA CASTELLI ROMANI WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

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Come scegliere la protesi acustica ovvero la PROTESIZZAZIONE PERFETTA

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utto inizia con la consapevolezza di non possedere più un udito ottimale. Si inizia a far ripetere le parole ai nostri interlocutori, ad al- zare il volume della televisione, a stancarsi più del solito quando si sta in compagnia di amici o parenti per riuscire a seguire i discorsi altrui, ed infine ad estraniarci quando si va al cinema, teatro o a messa (situazioni queste che al mo- mento attuale, per via del Covid, rimpian- giamo).

E’ questo il momento in cui non dovremmo avere paura di affrontare il problema, allo stesso modo in cui ci mettiamo gli occhiali quando non riusciamo a leggere bene o a ve- dere da lontano, o quando indossiamo i plantari nelle nostre scarpe per affaticarci meno o ci appoggiamo ad un bastone allorquando la no- stra andatura sia diventata incerta e traballante.

E’ ovvio che una piccola protesi acustica non ci ridarà la “perfezione” ma sicuramente la qua- lità della nostra vita migliorerà in modo signifi- cativo.

Per prima cosa quindi ci si deve affidare ad un medico otoiatra che possa seguirci in questo percorso che si rivelerà molto più semplice di quanto si possa immaginare. La visita ORL è fondamentale per escludere la presenza di eventuali patologie dell’orecchio, la cui risolu- zione porterebbe ad un miglioramento del- l’udito, mentre gli esami funzionali (audiometria, impedenzometria ecc.) daranno il quadro esatto della perdita di udito e per- metteranno di valutare se una protesizzazione sia conveniente o eventualmente sia più oppor- tuno seguire una strada diversa. Il secondo step è rappresentato dalla scelta dell’audioprotesi- sta. Le attuali protesi in commercio sono tutte o quasi tutte di ottima qualità e perfette nel loro funzionamento. Ma è il professionista che indicherà quale protesi sia più adatta al pa- ziente, alla sua vita, al suo lavoro. È indiscutibile che un bambino che deve imparare a parlare o un musicista o una persona anziana la cui oc- cupazione è esclusivamente seguire i pro- grammi in TV necessitino di protesi acustiche diverse. Per questo la scelta dell’audioprotesi- sta è un passaggio di estrema importanza e de- licatezza, perché sarà lui, in quanto professionista sensibile e preparato a capire di cosa si abbia bisogno e consigliare quale tipo di protesi sia più opportuna, il modello, le carat- teristiche tecniche e quali optional siano più adatti alle necessità del paziente. È bene ricor- dare alcune regole base: una protesizzazione bi- naurale è sempre da preferire ad una protesizzazione monoaurale, perché ciò mi- gliora la qualità dell’udito, aumenta di alcuni de- cibel la soglia uditiva e permette la stereofonia a cui siamo fisiologicamente abituati; le protesi acustiche consumano molta energia, anche per- ché in genere vengono utilizzate per almeno

per 12 ore al giorno, e le batterie di cui si avvalgono hanno un prezzo elevato, quindi una soluzione potrebbe essere quella di acquistare un tipo di protesi acustica auto ricaricabile (come i cellulari). Ciò permetterebbe di non rischiare di rimanere con le protesi scariche, per una banale dimenticanza, oltre ad un risparmio economico notevole. Infine chi è in possesso di certificazione di invalidità civile potrà avvalersi di una sovvenzione da parte della Asl. Sarà sufficiente far pervenire agli uffici competenti la documentazione necessaria, che permetterà di avere la fornitura protesica a totale carico della Asl o aggiungendo una quota avere una protesi più sofisticata o con più optional. Quindi in conclusione non vi è alcun motivo “valido” per ritardare l’utilizzo di tecnologie che permettano di vivere meglio e con minor fatica; in genere si ha diffidenza ad utilizzare qualcosa che non si conosce. Ma non appena si è fatto il primo passo ci si accorge che non si potrebbe più tornare indietro e che vivere senza “ascoltare” sarebbe come vivere in un mondo in bianco e nero anziché colorato.

Dott.ssa Elisabetta Sartarelli Medico Chirurgo Sp. Otorinolaringoiatria; Sp. Audiologia Studio Medico “La Stella”

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ALBANO LAZIALE WW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

RONCIGLIANO,

CITTADINI E AMMINISTRAZIONI SI OPPONGONO INSIEME

L’

associazione Salute e Ambiente di Albano ha promosso in- sieme al Coordinameto dei Comitati di Quartiere di Albano e le associazioni Legambiente Appia Sud il Riccio, Italia Nostra e Ltium Vetus, nonché il Pc di Albano, la sottoscrizione nei confronti dell’Ufficio Rifiuti della Regione Lazio. L’obiettivo è la tutela della salute pubblica, in primis dei cittadini che abitano nella zona di Ardea, ma anche dei Castelli Romani. La querela, che sarà recapitata anche alle procure di Roma, Velletri e Latina, coinvolgerà soprattutto la Direzione Investi- gativa Antimafia. L’atto, è rivolto verso chi, secondo i sottoscrittori, ha

“agevolato” il riavvio del sito di raccolta dei rifiuti. Abuso di ufficio, falso in atto pubblico, sviamento di potere, eccesso di potere, truffa aggravata, associazione a delinquere, frode in pubbliche forniture, gestione illecita di rifiuti e atre ancora sono le accuse mosse nei confronti di chi, avrebbe dovuto far rispettare le regole a tutela proprio della salute pubblica e dell’ambiente.

La discarica è chiusa da quando un incendiò divampò il 30 giugno 2016, per motivi ancora non chiari.

Sindaci, Asl Roma 6, associazioni di cittadini e ambientalistiche, tutte concordi che una riapertura della discarica potrebbe causare gravissimi problemi alla salute e all’ambiente. Da sottolineare come la richiesta di riapertura di Roncigliano è stata avanzata per lo smaltimento di rifiuti per una quantità annuale di 120 mila tonnellate annue. Una cifra tripli- cata rispetto alle esigenze dei Comuni dei Castelli. Una speculazione che non può assolutamente essere fatta a danno dei cittadini che non sono stati a guardare avanzando, lo scorso dicembre, un ricorso al TAR.

E’ necessario ricordare inoltre, che la discarica sorge a poca distanza da punti sensibili come scuole, centri sportivi e l’ospedale di riferimento del nostro territorio. Tra i firmatari della querela avanzata dall’associa- zione Salute e Ambiente, anche il Circolo di Legambiente Appia Sud il Riccio, nella persona del presidente, Nicola Passaretti, che abbiamo rag- giunto per rivolgergli qualche domanda.

Presidente in che situazione si trova il territorio sulla que- stione rifiuti e cosa ne pensa della riapertura di Roncigliano?

Il servizio della gestione dei rifiuti nella Regione Lazio è commissariato.

Attendiamo da tempo l’approvazione di una Legge con l’attuazione degli ATO – Ambiti Territoriali Ottimali – attraverso i quali si dividerebbe il

territorio in quadranti. Con questa suddivisione, i Comuni nel territorio dovrebbero tutti far riferi- mento a quella zona per lo smaltimento dei rifiuti.

Sulla possibile riapertura di Roncigliano, è di dominio pubblico che la Pontina Ambiente fa capo a Cerroni, già investito da una interdettiva antimafia. L’ideale se- condo noi sarebbe che a gestire la discarica ci pen- sasse il comune di Albano, attraverso l’azienda municipalizzata.

Quale situazione ambientale si potrebbe ve- rificare in caso contrario?

Se verrà accordata la riapertura secondo la richiesta fatta, la ditta appaltante potrà gestire 120 mila ton- nellate ogni anno. Ai Castelli Romani ne bastereb- bero circa 40 mila. Un dato significativo che rende immediatamente chiaro quale impatto ambientale potrà portare Roncigliano sul territorio.

Quale sarebbe secondo voi la soluzione ideale per la ge- stione dei rifiuti dei Castelli Romani?

Ben vengano gli impianti per lo smaltimento, sono necessari e ine- vitabili. Non devono però essere dannosi né per la salute né per l’ambiente circostante, devono servire solo determinate zone. Non è tollerabile che si faccia profitto su questo argomento nel terri- torio dei Castelli Romani, che non possono e non devono diven- tare l’immondezzaio di nessuno. Serve una legge che governi questa situazione perché altrimenti si lavora nell’emergenza e nel caos, ovvero terreno fertile per decisioni sbagliate. Questa non può es- sere la normalità.

Emanuele Scigliuzzo

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ARICCIA, DA MARZO LA BIBLIOTECA ARRIVA A CASA TUA!

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iovedì 4 Marzo prende il via il nuovo servizio di prestito a do- micilio promosso dal Comune di Ariccia in collaborazione con l’As- sociazione Start, il Consorzio SCR e la Protezione Civile di Ariccia.

In un periodo in cui le attività quotidiane sono rese più difficili dalla pandemia in atto, il Comune di Ariccia permette a tutte le cittadine e i cittadini in difficoltà, di accedere ad un servizio culturale essen- ziale.

I lettori e le lettrici di ogni età potranno contattare la Biblioteca Attiva e ricevere gratuitamente e direttamente a casa propria il libro desiderato grazie al servizio della Protezione Civile che si oc- cuperà anche della restituzione.

Il servizio di consegna e ritiro sarà attivo ogni giovedì a partire dal mese di Marzo. Avranno accesso al servizio tutti i tesserati della Biblioteca Attiva. La tessera è gratuita e attivabile anche in remoto

CASTELLI ROMANI, IL PARCO

ARCHEOLOGICO CULTURALE DI TUSCOLO RIAPRE

AL PUBBLICO!

C

on l’arrivo della bella stagione e, come di consueto, nel mese di marzo il Tuscolo riapre al pubblico, anche se con alcune modifiche negli orari e servizi.

Fino a nuove disposizioni in materia anti-Covid, l’area archeologica sarà aperta solo nella giornata del venerdì, con visite guidate a cura della Cooperativa Iperico alle 11 e alle 15, mentre l’area attrezzata gestita sempre da Iperico – sarà aperta nei fine settimana, il sabato e la domenica dalle 10 alle 16.

I tavoli presenti nell’area dovranno contenere un massimo di 4 per- sone, ed è sempre necessaria la prenotazione, all’indirizzo e-mail [email protected] o al numero di telefono 3914225048.

attraverso il catalogo o contattando la biblioteca.

Il servizio permette di scegliere i libri da prenotare attraverso il ca- talogo online ma anche contattando le bibliotecarie, disponibili a dare consigli di lettura in base agli interessi specifici di ciascuno.

“Un’iniziativa” scrivono in una nota congiunta il Sindaco Gianluca Staccoli e la Consigliera Anita Luciano “per combattere l’isolamento e contribuire a tenere viva la voglia di scoprire, viaggiare, conoscere e incontrare di cui i libri sono grandi alleati”.

“Un ringraziamento speciale va alla Protezione civile di Ariccia e al coordinatore Roberto Nonni che si è subito reso disponibile a dare il proprio contributo al progetto” concludono il sindaco Gianluca Staccoli e la consigliera con delega ai rapporti istituzionali con le as- sociazioni del territorio Anita Luciano.

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INFO - Mensile di servizio, informazione e Cultura dei Castelli Romani Reg. n° 26/2002 Tribunale di Velletri

Stampa: Tipografia Civerchia Editore: Info Pubblicità di Sisti V.

Direttore responsabile: Dott.ssa Fulvia Di Iulio

REDAZIONE E COLLABORAZIONI:

Tel.339.720.39.73 - fax. 178.224.01.72 www.giornaleinfocastelliromani.it Facebook: giornale info - e.mail:[email protected]

Redazione: Sisti Valentina (resp. redazione e marketing) Pietro Vendittozzi - Flavia Arcangeli - Luca Rossetti - Antonella Panichi

Luigi Tempestini - Emanuele Scigliuzzo

Gli articoli redatti su Info sono tutti a titolo gratuito senza retribuzione E' vietata la riproduzione del progetto grafico, dei testi e delle immagini senza

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Le collaborazioni con "INFO" sono da considerarsi del tutto gratuite, senza retribuzione.

Per le PUBBLICITÀ su questa rivista contattare il numero 339.7203973 o [email protected]

Lago Albano, da marzo riprende la navigazione della barca didattica

In attesa del calendario di “Cose Mai Viste – edizione 2021”, che raccoglie tutte le iniziative del Parco Regionale dei Castelli Romani per la bella stagione, si torna a percorrere il “Sentiero dell’acqua”, l’itinerario naturalistico a bordo del battello “Falco” sul lago Albano, nel rispetto delle regole anti Covid.

Il tour lungo il “Sentiero dell’acqua“, permette di osservare le coste da una prospettiva inu- suale per poter maggiormente apprezzare il fa- scino della natura e la morfologia vulcanica del

territorio, ricoperto da ripidi versanti boscati che arri- vano a lambire le acque del lago. Lungo il percorso è possibile osservare lo scavo dell’Emissario, i Ninfei Do- rico e Bergantino, il villaggio palafitticolo delle Macine e vari porticcioli romani.

Il costo del biglietto, che prevede una visita guidata di circa un’ora, è di € 7,00 a persona.Per informazioni e prenotazioni si può contattare il numero 347.6104110, risponderà l’operatore cui l’Ente ha affidato la gestione del Servizio.

Legge Stazzema, oltre 50mila le firme raggiunte: “Un primo obiet- tivo è stato raggiunto” com- menta il Sindaco Massimiliano Borelli.

“La legge di iniziativa popolare proposta dal Comune di Staz- zema contro la propaganda di fa- scismo e nazismo anche online ha raggiunto l’obiettivo minimo delle 50mila sottoscrizioni. Ma occorre proseguire, perché tante firme in più stanno a significare che c’è un forte bisogno di que- sta legge”.

“Dobbiamo fermare, soprattutto in rete e sui social media, questo

riaffacciarsi di atteggiamenti, gesti e azioni, figli di ideologie sbagliate e che pensavamo appartenessero al pas- sato. E voglio ribadirlo oggi nella gior- nata contro ogni discriminazione proclamata dall’ONU”.

“La preoccupante rinascita di forme aggressive di nazionalismo e razzismo è una seria minaccia alla dignità umana. Io ho firmato e vi invito a farlo.

Le raccogliamo presso gli uffici comu- nali fino al 25 marzo 2021, previo appuntamento obbligatorio, ai numeri telefonici 0693295224 e 3406873902”.

Albano: legge Stazzema, oltre 50mila le firme raggiunte. La soddisfazione di Borelli

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ALDO ONORATI PARLA ANCORA DI DANTE CON UN NUOVO SAGGIO

Uscito il saggio “San Francesco e San Tommaso visti da Dante: una rivisitazione problematica”

È

uscito, con la prestigiosa Società Edi- trice Dante Alighieri, un nuovo saggio del prof. Aldo Onorati sul Sommo Poeta:

"San Francesco e San Tommaso visti da Dante: una rivisitazione problema- tica". E' un testo breve (100 pagine) e costa 8 euro. Abbiamo seguito in questi mesi il la- voro di Onorati come consulente dantista per lo storico Calendario dei Carabinieri, con oltre un milione di copie e tradotto in dieci lingue, arabo compreso. Il professore ha partecipato alla stesura di un volume sul settimo centenario della morte dell'Alighieri per la TASS (Russia), e sta pubblicando, con Massimo Desideri, per la stessa editrice spe- cializzata sull'Alighieri, degli studi per le scuole superiori sulla "Divina Commedia"

(sono usciti già Inferno e Purgatorio). Nella presente monografia Onorati affronta due scottanti problemi: la povertà di san France- sco e il rapporto fede-ragione dopo San Tommaso. La prefazione è del direttore della collana dantesca Massimo Desideri e l'intro- duzione è del critico letterario Fabio Pieran- geli dell'Università di Roma Tor Vergata.

Iniziamo con San Francesco. Perché il Sommo Poeta, parlando di lui, si basa solo sulla scelta da parte del Santo di vivere in as- soluta povertà, tralasciando tutte le altre virtù di Francesco? Per una polemica diretta - dati i tempi - contro la Chiesa dell'opu- lenza, la quale seguiva la teologia della gloria, mentre Dante e San Francesco guardavano alla teologia della Croce. La seconda parte, più complessa, riguarda il rapporto fede-ra- gione, problema molto vivo sul finire del Me- dioevo.

Qui Onorati affronta con dimostrazioni in- contestabili quanto Dante si allontani da San Tommaso, pur derivando da lui il sistema fi- losofico della Scolastica. Il filosofo d'Aquino cerca di conciliare la ragione con la fede, mentre il Poeta fiorentino dichiara esplicita- mente la superiorità della fede sulla ragione.

Dice, nel terzo canto del Purgatorio, che se non ci fosse stata la Rivelazione, l'Incarna- zione, cioè la nascita di Cristo, nessun pen- satore sarebbe arrivato a concepire il mistero della Trinità. Se l'uomo potesse arri- vare da solo a comprendere Dio, non ci sa- rebbe stato bisogno che Maria generasse il verbo Incarnato. Inoltre, Virgilio, il quale rap- presenta la ragione, a un certo punto del Purgatorio, viene affiancato dal poeta Stazio, simbolo della fede. Come significare che Dante non sarebbe stato in grado, insieme al solo Virgilio, di salire al Paradiso Terrestre. Lì,

i due autori latini scompaiono, e viene Bea- trice a farsi guida del Pellegrino. Ma anche l'allegoria della filosofia (Beatrice), giunta nella Rosa Mistica, si fa da parte, lasciando il posto a San Bernardo di Chiaravalle (cioè al misticismo, che prevale sulla speculazione teologica), e San Bernardo implora la Vergine di permettere a Dante di vedere Dio. Come sappiamo, il prof. Aldo Onorati è un lettore talvolta scomodo della "Divina Commedia", ma proprio per questo è ormai considerato uno dei più significativi dantisti dei nostri giorni.

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TALENTI DEI CASTELLI WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

"I TALENTI DEI CASTELLI":

INTERVISTA A SIMONE PEROTTI, SCRITTORE FRASCATANO

P

er la nostra rubrica “I talenti dei Ca- stelli” oggi arriviamo a Frascati. L’ospite di questo mese è lo scrittore frascatano, classe ’65, Simone Perotti. La sua è una sto- ria molto particolare: è entrato nel mondo del lavoro come free-lance dopo una laurea in lettere moderne e contemporanee e un master in comunicazione e relazioni pub- bliche. Ha cominciato il suo percorso come comunicatore in un’agenzia di relazioni pubbliche per poi passare a lavoro in varie aziende italiane e multinazionali. Prima dei trent’anni è diventato dirigente occupan- dosi a 360 ° del comparto aziendale di co- municazione e marketing. A 41 anni ha lasciato il suo lavoro per lanciarsi in un’altra vita, meno frenetica e più vera. Ne parla in tre libri: “Adesso Basta” “Avanti Tutta”

“Rapsodia mediterranea”.

Buongiorno Simone, che piacere e che onore intervistarla! Dopo aver letto il suo libro “Adesso Basta”, pub- blicato nel settembre del 2010, mi sono chiesta cosa l’ha spinta a pren- dere questa decisione e cambiare drasticamente la sua vita? È stata una scelta graduale ponderata nel tempo o c’è stato un motivo scatenante che l’ha portata a dire “voglio ripren- dermi la mia vita”?

Scelta difficile, soprattutto all’epoca. Nessuno parlava di smettere di lavorare in azienda e cambiare vita. Semmai il contrario. Non si po- teva confidare a nessuno questo desiderio senza essere presi per pazzi. Io però non sono ricco di famiglia, non avevo alcuna proprietà o tesoretto, dunque dovevo studiare un piano che stesse in piedi da solo. Ho pensato a questo piano per una decina di anni, e a 41 anni ho lasciato l’azienda. Vivevo a Milano all’epoca. Mi sono messo a navigare (fare corsi di vela, char- ter, lavare barche, di tutto) per mantenermi e soprattutto mi sono rimesso a studiare per scrivere professionalmente. Avevo già pubbli-

cato credo 4 libri, ma la scelta l’avevo fatta proprio per poter scrivere tutto il tempo. E così, in tredici anni, ho pubblicato tredici libri. Ora vivo con i proventi dei libri, che sono poca cosa, ma consumando poco, stando attento a tutto, riciclando, aggiustando, autoproducendo, dal- l’energia al cibo, ce la si fa.

Si è mai pentito di questa scelta? Se avesse la possibilità di tornare indie- tro nel tempo la compierebbe nello stesso modo o cambierebbe qual- cosa?

Uscirei dal mondo del lavoro canonico almeno cinque anni prima di quanto ho fatto. Le cose che mi terrorizzavano (“oddio senza stipendio morirò di fame!”) erano soprattutto paure. E ho imparato che le paure sono ciò che pro- viamo “prima” di ogni scelta, dunque per defi- nizione sono superiori ai rischi reali a cui andiamo incontro all’atto pratico. In realtà per vivere sobriamente, fuori da ogni cultura con- sumista, criticando il sistema egemone sotto ogni profilo, ricostruendo una propria scala di valori e attenendosi ad essa con la costanza del monaco, i soldi necessari per vivere sono davvero pochi. E poi c’è un mondo di valori di riferimento, ambientali, umani, relazionali, di pace, di riduzione di ogni impatto sul mondo esterno, che aiutano molto. Dunque, con l’espe- rienza fatta dal 2008 a oggi, smetterei prima di perdere tempo in un’azienda. Oggi gli anni di “indecisione” mi mancano all’appello.

In questi anni, immagino sia entrato in contatto con diverse culture, anche grazie alla sua passione per la vela con la quale ha visitato diversi paesi, in cosa l’hanno arricchita?

In una consapevolezza importante: io sono un cittadino del Mediterraneo. Questa cosa si chiama “identità”. Quasi tutto quello che ve- diamo in televisione, o accanto a noi, o che vi- viamo sul lavoro, manifesta una certa confusione identitaria. Finite le religioni, finite le ideologie, finiti i grandi sistemi culturali e fi-

losofici egemoni, resta solo l’uomo, che però deve avere un’identità, deve sapere di dov’è, dove sta andando, perché. Il Mediterraneo che ho visitato (sei anni a vela, 24 paesi, 20.000 miglia, con Progetto Mediterranea) mi hanno aiutato non tanto a conoscere il mio mondo, anche, ma soprattutto a conoscere me, gli an- goli dove ero sparso, dove potevo incontrarmi di nuovo. Io sono quello che ho sentito, visto, conosciuto in quel lungo viaggio. Un cittadino del Mediterraneo, incidentalmente di lingua ita- liana.

Quale consiglio darebbe ai giovani di oggi che si stanno approcciando per la prima volta nel mondo del lavoro?

Di stare attenti. Prima viene l’uomo, la sua vi- sione, il suo mondo, i suoi valori, la sua rotta desiderata, e poi viene lo strumento del lavoro, che non deve essere un fine, appunto. In futuro nel lavoro ci sarà spazio solo per persone ap- passionate autenticamente, motivate da un fuoco interno, che fanno ciò che amano dav- vero, dunque mettono tutto quello che hanno, autenticamente. Meglio un ragazzo appassio- nato che fa un lavoro incerto di un ragazzo spaesato e incerto che fa un lavoro sicuro.

Dunque, per prepararsi alla vita, come al la- voro, serve farsi domande importanti, il prima possibile: chi sono, cosa sento dentro, come posso trovare il mio equilibrio, cosa mi scalda il cuore, dove e quando sto davvero bene? Chi si fa queste domande ha speranza di una vita autentica. Decadenza è la progressiva diminu- zione delle domande. Una domanda vera, sco- moda, profonda, ci può salvare. Quasi tutto quello che sentono e vedono i giovani oggi, come pensiero generale, come scale di valori, è sbagliato. Nel mio ultimo romanzo “I Mo- menti Buoni” faccio proprio l’affresco di come un ragazzino possa crescere senza perdersi in questo mondo storto.

Flavia Arcangeli

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Rocca Priora, bando Comunità Montana finanzierà progetto per rilancio centro storico

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l Comune di Rocca Priora si è aggiudi- cato il cofinanziamento di 25 mila € per la realizzazione del progetto “Beni co- muni: un patrimonio di qualità so- stenibile”, presentato per il bando indetto dalla XI Comunità’ Montana del Lazio e rivolto ai comuni del Distretto di Economia Civile e Sociale dei Castelli Ro- mani e Prenestini.

Al centro del progetto ci sono l’investi- mento nell’accoglienza, con la realizza- zione di un albergo diffuso nel Centro Storico, e l’implementazione della rete sentieristica, con la valorizzazione del tu- rismo lento, culturale e naturalistico.

“Abbiamo unito – commenta l’Assessore e Vicesindaco Carmen Zorani – i principi che da sempre sono i capi saldi del nostro progetto per Rocca Priora: la valorizza- zione del patrimonio ambientale, sociale e storico e il rilancio sostenibile del no- stro territorio, inteso come bene co- mune. È nato così questo progetto, ideato e pensato grazie anche alle associazioni Latium Volcano ed EquIncontro Natura che hanno lavorato fianco a fianco con l’Amministrazione Comunale e con i no- stri uffici, in cui crediamo molto e che vorremmo fosse il volano per una ripar- tenza della nostra città che fondi le sue radici nel riportare la vita, il turismo e l’economia nei vicoli del nostro Centro Storico e sui bellissimi sentieri che cir- condano la nostra Rocca Priora. Grazie alla Comunità Montana che ha creduto in noi e nella nostra idea e grazie anche alle Associazioni con cui ora inizieremo que- sto percorso per la realizzazione di un al- bergo diffuso e di turismo lento sui sentieri”.

L’albergo diffuso che verrà realizzato coinvolgendo cittadini, artigiani, produt-

tori e associazioni locali, permetterà di soggiornare nel cuore del paese a diretto contatto con la vita che si svolge quotidianamente nel Centro Storico, testimonianza culturale e sociale dei caratteri che hanno dato vita alla comunità roccapriorese.

Grazie al progetto si favorirà l’avvio di un piano per incentivare la riapertura di at- tività commerciali in grado di favorire il commercio di vicinato, dove promuovere e vendere i prodotti tipici: dalla ricotta ai formaggi di pecora, passando per il biscotto tozzetto; sostenere le botteghe artigiane e i ristoranti, dove poter gustare i piatti ti- pici della gastronomia locale, come le cellette e la pasta alla pecorara.

L’altro aspetto del progetto finanziato si concentrerà anche sulla valorizzazione del Capitale Naturale di Rocca Priora, coniugando la tutela e la salvaguardia con l’eco- nomia, il turismo, il lavoro e una qualità della vita migliore.

In questo senso verranno recuperati i più significativi percorsi di valenza storica-culturale e naturalistica, tra cui il Cammino Naturale dei Parchi e il sentiero delle Fonti, e realizzati nuovi tracciati ciclo-escursionistici, equi turistici e di trekking e itinerari tematici per migliorare la fruizione delle aree di pregio culturale e archeologica, come ala ZSC Cerquone – Doganella e il geosito di Monte Fiore.

“Con grande soddisfazione – conclude la Sindaca Anna Gentili – abbiamo ricevuto la lettera ufficiale del Presidente della Comunità Montana Danilo Sordi, che ringrazio, con cui ci ha co- municato questa importante aggiudicazione. E un progetto che mette insieme tutti i nostri beni comuni: natura, arte, cultura e storia. Permetterà di far riscoprire sentieri naturali e ri- portare il turismo, lento e di qualità, tra i nostri vicoli. Lì dove abbiamo già avviato un percorso di riqualificazione con la nascita di un vero e proprio polo culturale nel cuore del nostro paese, che vanta la presenza del Museo Benedetto Robazza, della Biblioteca comunale di Rocca Priora

“Luigi Porcari”, da qualche settimana passati sotto la proprietà comunale, e del Teatro Comu- nale Le Fontanacce”.

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